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Arhos #1

Arhos. L'acqua e l'ombra

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Uno scontro epico che cambierà il destino di un continente. Al centro, una storia d'amore e d'avventura alla scoperta di un potere antico.

L'impero di Aymnor vuole il dominio sul continente di Arhos, e Hiero Salehe lo sa bene perché anche le terre dei suoi avi sono state conquistate nel sangue. Rimasto l'ultimo della sua famiglia, ha un solo modo per assicurarsi un futuro tra le insidie della corte brillare sul campo di battaglia come indiscusso campione dell'imperatore. Ma la marcia di conquista dell'impero è osteggiata dalla potente oligarchia di Midra, dove vive Aleonora Regi, spirito troppo libero per sopportare le costrizioni della società aristocratica in cui è cresciuta. Quando la guerra travolge i suoi affetti più cari, Aleonora metterà tutto in discussione pur di ritrovare chi ha perduto. E sulla sua strada troverà il campione di Aymnor.

600 pages, Kindle Edition

Published September 3, 2024

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169 people want to read

About the author

Cecilia Randall

23 books318 followers
Sono nata a Modena e cresciuta a "pane, libri e fumetti". Adoro i romanzi e il cinema d'avventura in tutte le accezioni possibili, dal fantasy al mystery e alla fantascienza. Allo stesso modo, amo i fumetti e i cartoni animati, l'Archeologia, la Storia e i giochi di ruolo. Non viaggio mai senza avere con me il necessario per disegnare e quando mi trovo in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerco è la libreria più vicina.

Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.

Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.

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Community Reviews

5 stars
28 (30%)
4 stars
34 (36%)
3 stars
23 (24%)
2 stars
8 (8%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 14 of 14 reviews
Profile Image for Eva Gavilli.
553 reviews143 followers
December 26, 2025
Trama/Plot ⭐⭐⭐
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐,5

Non il migliore dei libri di Cecilia Randall, anzi, a conti fatti direi che è quello che mi è piaciuto meno di tutti: l'ho trovato eccessivamente lungo, prolisso e fin troppo descrittivo, le battaglie ed i singoli duelli sono infiniti. Neppure l'ambientazione mi è piaciuta molto...nella parte finale migliora, il ritmo diventa più sostenuto, ma ce ne vuole per arrivarci. Per adesso prende solo 3 stelle, vedremo poi con il secondo capitolo come si evolve la storia.
***
Not the best of Cecilia Randall's books, in fact, I would say that it is the one I liked the least of all: I found it excessively long, verbose and too descriptive, the battles and individual duels are endless. I didn't like the setting very much either... in the final part, the novelimproves, the pace becomes more sustained, but it takes a lot to get there. For now it only gets 3 stars, I will see later with the second chapter how the story evolves.
Profile Image for Akemichan.
703 reviews27 followers
March 9, 2025
Piccolo mini rant non inerente al libro in particolare:
Io non so che problema abbiano le case editrici italiane (piccole e grandi, non c'è differenza) a dire subito se il libro in questione fa parte di una serie, dilogia o trilogia che sia. Non è la prima volta che mi capita, non sarà l'ultima perché tendo ad evitare le recensioni prima delle letture, ma si risolverebbe tutto se fossero onesti fin dal principio. Io sono andata a vedere, nè sulla copertina, sul frontespizio, su goodreads, sul sito web dell'autrice e su quello della casa editrice, su amazon... Da nessuna parte c'è scritto, per sapere che è il primo di una dilogia ho dovuto beccare un articolo delle news di chissà quanto tempo fa della casa editrice. O avrei dovuto seguire la pagina fb dell'autrice, ma capite che non è sostenibile.
Io non capisco che paura abbiano le case editrici, quando le persone che leggono fantasy sono abituate alle saghe (è più un'eccezione il contrario) e sono molte di più quelle che a differenza mia non attendono tutta la saga prima di leggere il primo libro. E' davvero troppo chiedere un minimo di trasparenza? Nelle edizioni inglesi mai avuto questo problema, caricano subito su goodreads quanti volumi saranno anche se usciranno fra vent'anni.
Fine rant.

Venendo al libro, mi è piaciuto. Ha un sacco di elementi che io prediligo durante una lettura fantasy, dalla terza persona al multipov, una trama improntata su guerra e intrighi piuttosto che sull'epic, un tipo di worldbuilding che tiene in considerazione le differenze culturali. Qui ce n'è Q.B., si sarebbe potuto fare di meglio ma ci accontentiamo. Non mi ha nemmeno troppo dato fastidio che la parte magica sia praticamente nulla.
Ho tollerato alcune scelte soap-poperistiche perché ho trovato facessero parte della trama per come era stata impostata e ho apprezzato diversi snodi narrativi che ho trovato interessante. Ci sono stati anche alcuni momenti molto belli a livello narrativo (il capitolo dell'esecuzione dei due fedigrafi come attenzione per il carattere del protagonista, ad esempio).
Tuttavia, con dispiacere ci sono state due cose nello specifico che mi hanno impedito di apprezzare questa storia al massimo.

La prima sono i personaggi. Mentre il protagonista non mi è dispiaciuto, benché abbia trovato la sua caratterizzazione un po' ipocrita (qui secondo me il problema è averlo voluto mostrare troppo positivo a discapito del fatto che è un guerriero che gode nel combattere) però comunque mi ha divertito.
La protagonsta femminile invece un disastro per una buona metà del libro, dopo un certo avvenimento devo dire che diventa più gradevole su determinate cose ma su altre è sempre un po' meh.
E mi dispiace perché nel primissimo capitolo mi aveva interessato parecchio, ma poi l'autrice decide di impostare la sua caratterizzazione sullo scontato "mondo simil-realistico dove le donne sono sottomesse agli uomini e la protagonista ha le crisi perché omiddio deve fare un matrimonio combinanto e sia mai lei non lo accetta". Ne avrò letti cinque di libri così l'anno scorso e ogni libro è più fastidioso del procedente.
Trovo che sia ormai, negli anni duemila e passa, un modo di creare problemi ai personaggi femminili vecchio, che non si ripercuote più nella società odierna, dove la discriminazione delle donne avviene in modi molto più subdoli e meno diretti e che ci siano modi nella narrativa di farli presente in maniera più originale (Ovvio, ci sono ancora posti del mondo dove la situazione è tragica, ma dubito che siano il target di questo o altri libri). A questo aggiungo che l'ho sempre trovato un po' ridicolo, perché le donne forti dell'epoca, sapendo della loro condizione, sfruttavano a loro vantaggio questi matrimoni, non facevano i capricci moderni perché erano immerse in quella cultura, quindi non si può gridare al realismo.
Ora, direte voi: questo va a gusti? Corretto, se non fosse per come prosegue la storia qui.
Nel senso che dopo due interi capitoli di sparate di lei che non si vuole sposare e che addirittura progetta la fuga, incontra il suo futuro marito che a quanto pare è gnocco e (molto convenientemente) bravo al punto da proporle un accordo proprio come vuole lei (CVD di quello che ho detto sopra, tra l'altro, solo che ovviamente è l'uomo a proporlo). E quindi lei si innamora alla follia e il resto dell'obiettivo della storia è lei che lo va a cercare per amore.
Ora, nulla di male in protagoniste mosse dall'amore, ma il contrasto tra la presentazione di lei e la ragione delle sue azioni nel resto del libro a me non ha convinto, sarebbe stato meglio farla partire da un'altra base o darle un'altra motivazione. E poi il tipo è davvero troppo buono per essere vero, spero di sbagliarmi ma temo in una svolta alla Hans di Frozen nel prossimo libro.
Aggiungo che ho anche mal tollerato la relazione tra lei e il suo schiavo, perché lui (sottone) fa di tutto per lei ma lei che lo ringraziasse una volta, oh. Lo dà sempre per scontato, salvo avere i momenti "poteva andarsene e non l'ha fatto" che però non portano a molti cambiamenti nel suo comportamento.

Il secondo motivo è che la storia manca del tutto di ritmo narrativo. Già a me non aveva convinto che i due protagonisti (per altro palese coppia endgame) non si incontrino che oltre la metà del libro, ma praticamente non ha un climax finale, sembra arrivare al punto solito dove va tutto male e poi è solo un lunghissimo finale per altro di introduzione alla trama del libro successivo.
La mia impressione è che l'autrice abbia pensato la trama unitaria, ma essendo troppo lunga l'abbia divisa in due scegliendo un punto dove si riannodavano alcuni punti di questa trama e si poteva partire con quella del successivo, il che funziona solo in parte perché appunto poi manca il momento finale di climax (c'è il combattimento, ma è molto prima, quindi comunque la quantità di capitoli dopo impedisce di apprezzarlo appieno). Spero che la mia ipotesia sia valida e che quindi nel secondo volume (che a quanto pare esce questa primavera) il ritmo narrativo vada solo a migliorare.
Profile Image for Desmentera.
90 reviews5 followers
September 27, 2024
Prima parte di una dilogia Arhos porta in un mondo avventuroso e affascinante dove muovono i passi personaggi indimenticabili, l'omaggio a Salgari si percepisce gradevolmente.
La storia è un intreccio da cui difficilmente ci si può staccare e non vedo l'ora di leggere il secondo volume per sapere come si risolverà questa vicenda.
Profile Image for Sylvie | Dama di Libri.
62 reviews25 followers
June 30, 2025
Le cose che apprezzo sempre nei libri della scrittrice, e che ho ritrovato in questo nuovo romanzo, sono la scrittura scorrevole ma allo stesso tempo minuziosa, i personaggi e le loro interazioni e le svolte di trama.
In questo libro in particolare mi é piaciuta la scelta di un contesto più esotico rispetto ad altre sue storie, anche se poi la parte della guerra tra stati rivali é molto preponderante nella trama.
In piú ho apprezzato la scelta di un protagonista maschile intrigante, uomo d'azione e con valori morali che oltre ad essere il guerriero più forte dell'Impero é anche un ragazzo mosso dalle sue passioni più profonde. Attendo assolutamente il secondo capitolo per vedere approfondita la relazione tra i protagonisti.

«Che t’importa della mia vita?» Aleonora tentò di liberarsi dalla stretta, ma non strattonò davvero con tutte le forze. «Hai ampiamente ripagato qualsiasi debito pensavi di avere con me e io resto pur sempre una tua nemica.»
«Davvero lo sei?» Hiero si chinò su di lei, occhi negli occhi.


4/5 ⭐️
Profile Image for Valentina Dragone.
48 reviews
October 22, 2024
Attenzione! La seguente recensione non è adatta ai fan sensibili di "Arhos"!

Dopo tanto tempo finalmente sono tornata, e con me un mattone tutto italiano. Sono certa che conoscete l’autrice di “Arhos”, Cecilia Randall, per la saga di “Hyperversum”, ma adesso è tornata con un romanzo politico-militare slow burn. Talmente slow che, arrivata a metà libro, ho cominciato ad annoiarmi. Peccato, perché la Randall è un’autrice geniale! Lo si intuisce nella scena di un allenamento tra due ragazzi, nel quale usa termini neutri in modo che non si capisca che uno dei due è in realtà è una ragazza. Altrettanto incredibile è il world building, fatto di regni ispirati all’Antica Roma e al Nordafrica e una mitologia inventata totalmente da zero. Per adesso (perché questa è una saga) non mi pare siano apparsi elementi fantasy, ma c’è una credenza secondo la quale hai delle particolarità divine in base al luogo in cui sei nato. Nonostante i toni epici la storia ha una morale tanto fiabesca quanto banale: l’amore ci permette di superare qualunque ostacolo, non importa quanto sia grande. Almeno è la motivazione giusta per spingere, Aleonora, preoccupata per il destino del fratello Aleo e del promesso sposo Samiel, a scappare da quel simpatico ricattatore omofobo misogino di suo padre. Nonostante ciò la sua mentalità accompagna costantemente Aleonora, la quale, durante tutto il libro, si sente terribilmente in colpa e fa riflessioni su quanto il genitore possa restare deluso dai suoi comportamenti. Fatto sta che Aleonora, ritrovatasi in un mondo a lei sconosciuto, scopre che la realtà è ben diversa dall’immaginazione. L’unico legame rimastole con la sua casa è lo schiavo Kadu, ossia la Dahlia della situazione, il quale fa da consigliere alla testarda e ingenua fanciulla. Purtroppo non si possono spendere tante parole anche per Hiero, il protagonista maschile, in quanto è il personaggio che ho capito meno di tutti. Nonostante ciò mi è piaciuto come si sviluppa il rapporto tra lui e Aleonora. Mi ha ricordato molto Li Shang alle prese con Ping, ma d’altro canto temo ci sia dell’amore a prima vista. E comunque meglio lui di Racorb, un essere che, in ogni singola pagina che compariva, ho sperato schiattasse nel modo più violento e doloroso possibile. Per quanto riguarda il futuro della saga sento odore di triangolo amoroso, ma soprattutto la puzza di Hans che trasuda il buon Samiel. Ma siccome non credo andrò avanti con la saga aspetterò che siate voi a dirmi se ci avevo azzeccato quando uscirà il seguito. Comunque, se volete leggere “Arhos” devo avvisarvi della presenza di un po’ di spicy e, soprattutto, di molestie sessuali.
Profile Image for Merrianith.
6 reviews
July 25, 2025
La trama di Hiero è carina e coinvolgente: un personaggio sfaccettato, con i suoi difetti ma anche la sua evoluzione e crescita che risulta affascinante - anche se decisamente avvantaggiato dal worldbuilding, a mio parere.
La vicenda di Aleonora è tremenda, scontata e già vista decine di volte, anche negli altri libri della stessa autrice: ho letto da poco Artia di Camelot e le due protagoniste sono intescambiabili sia come carattere che, peggio, come vicende - praticamente sembra di leggere lo stesso libro. La mia speranza è che almeno il triangolo amoroso si risolva con una vera scelta e non con il solito escamotage di rendere cattivo il lato che non è uno dei due protagonisti.

Worldbuilding: attenderò di leggere il seguito, ma per ora il sistema dell'Essenza sembra un'idea un po' posticcia per dire che no, non è solo il protagonista ad avere i superpoteri ma ogni persona sul continente... peccato che quelli di Hiero siano gli unici effettivamente usati, mentre tutte le altre etnie non fanno nulla per sfruttare le rispettive capacità per avvantaggiarsi nelle varie battaglie. Per esempio, l'oligarchia di Midra è composta da gente che non può annegare e guadagna forza in acqua, perciò ci si aspetterebbe di vederli sempre guerreggiare su barche o simili... invece nell'unica battaglia navale le loro capacità sovrannaturali non servono praticamente a nulla, anzi, alla fine a fare la differenza è l'esperienza del protagonista (che ha vent'anni e non torna a casa da anni, ma a quanto pare ricorda benissimo le correnti marine... neanche del suo arcipelago, ma di tutta la zona intorno).

In conclusione, ho trovato questo libro un miglioramento rispetto ad altri della stessa autrice (Artia, Millennio di Fuoco) e credo che prenderò anche il seguito, nella speranza di vedere potenziati i lati positivi. Alla fine la trama ti prende, questo è indubbio, e i buchi di trama potrebbero ancora essere risolti nel seguito.
Profile Image for Nika.
122 reviews4 followers
July 14, 2025
DNF a pagina 53.
Citando dai miei vari commenti mentre stavo leggendo:
- Alla 3 pagina il più inutile spiegone in cui ha palesemnete di usare il punto o il punto e virgola:
- E il verbo compartecipare come principale verbo della magia del tuo setting anche no 😵‍💫
- POV della protagonista femminile ed è l'ennesima "oh no, sono una nobildonna, quando odio i miei vestiti" e "ho un gemello maschio e mi sostituisco a lui perchè è un nerd e questo è l'unico modo in cui ho potuto imparare a tirare di scherma" o il "Oh no, matrimonio combinato (tra l'altro non con l'altro POV quindi ovviamente non avverrà) quando odio tutto questo" che se fosse un romanzo storico o almeno semistorico potrei accettarlo, ma è un fantasy! Inventati qualcosa di nuovo sul genere se vuoi fare un commentary a riguardo. BASTA
Perchè i gemelli identici di sesso diverso che sono scientificamente impossibili sì, ma sia mai che un setting fantasy vagamente medievale possa non avere la misogia cavalcante e neppure nella maniera interessante che lo era effettivamente nella storia vera.
IIn Artia almeno c'era la scusa che era un retelling (che poi no ma questa è un'altra storia) arturiano, ma qui, setting da zero e niente, misoginia a caso.
Come ha detto una mia amica:"Ma se non c'è la misoginia, come fa a non 'like the other girls?!'"
- AH il gemello è gay e quindi è un problema a tutto tondo, soprattutto perchè il padre è l'ovvio, omofobo misogino e yadda yadda che eh, potrebbe essere interessante, ma vi giuro ha parlato 2 volte e sento già le death flag per 'sto cinno. Gay o ovviamente odia l'allenamento fisico. Groundbreaking.
- E il protagonista maschile è l'amante di una donna sposata che ehi, il marito ha il doppio dei suoi anni, ma ne faccio anche a meno. Decisamente è tempo di DNF
Profile Image for Ruby La Belva.
720 reviews156 followers
November 6, 2024
in realtà sarebbero 2.75. Non è stata una pessima lettura alla fine però se l'avessi letta quest'estate l'avrei sicuramente bocciato perché ho letto di meglio sinceramente.
Cose positive
- alla fine si fa leggere
-personaggio maschile interessante
- riesce a tenerti incollato alle pagine
-il personaggio maschile Hiero mi è piaciuto moltissimo sia la sua storyline sia la sua evoluzione.

Cose negative
- la copertina è forviante perché pensavo fosse un libro sui pirati ma invece no
- W.B quasi inesistente e non si riesce a capire in che contesto ci troviamo ( medievale? arabo? )
- la protagonista femminile dovrebbe essere quella che va contro il sistema patriarcale ma alla fine è tutta fuffa per non parlare della seconda metà del libro che è allucinate
- un personaggio queer che muore e dove la sua unica caratterizzazione è il fatto che è gay punto.
- troppe situazioni inutili che vengono portate avanti senza senso come le situazioni familiari della protagonista
- la politica è confusionaria
-questa essenza cos'è?
-ci sono situazioni posticce che manco in una telenovela
-personaggi secondari che hanno solo la funzione di ricoprire un ruolo : il personaggio gay , il maestro d'armi, l'amico del protagonista, il futuro marito della protagonista

Non è un romanzo che boccio perché in giro c'è di peggio ma se si poteva fare molto di meglio. Consiglierei questo libro a chi no è molto avvezzo al fantasy o non l legge come genere principale
Profile Image for Laura.
48 reviews1 follower
December 23, 2024
Sono al secondo libro della Randall, il primo "Artia di Camelot" mi era piaciuto tantissimo, una lettura che mi aveva coinvolto e che tutt'ora ricordo con emozione. Questo libro, invece, parla di altro ma l'ho trovato comunque bello.
Un world-building ben chiaro, si parla di due nazioni che si danno battaglia per un'isola, vengono fuori le loro abitudini e la loro cultura, ma anche i vari stili di battaglia e le formazioni.

I due protagonisti Aleonora e Hiero fanno parte di due fazioni diverse e ognuno combatte per la propria causa e sopratutto per i propri ideali e per le persone che ama, come Aleonora che con le sue paure e il suo coraggio riuscirà ad affrontare un viaggio, battaglie e distruzione.

Lei mi è piaciuta veramente tanto per tutte le sfumature del suo carattere, perché ritengo che sia un personaggio vero grazie proprio a queste sfumature.

Hiero invece è il più forte tra i soldati, un principe a cui piace mettersi in mostra e che tiene al suo onore, con lui ci muoviamo nelle battaglie e nelle strategie con delle descrizioni che ho apprezzato perché sono accurate ma non sfociano mai nel troppo.

Sono veramente curiosa di scoprire come continuerà la storia perché c'è ancora tanto da raccontare.
Profile Image for Ari.
15 reviews
August 24, 2025
Mi ha totalmente rapita e sono andata all'avventura con loro. Un po' delusa da un paio di avvenimenti scontati, ma lo sviluppo dei personaggi è bellissimo. Dopo tanto tempo, è bello rileggere di un'eroina che non è scontrosa a prescindere, che non è sempre bellissima e bravissima in tutto ciò che fa. Diventa bellissima e bravissima grazie alle sue scelte. E, finalmente, un uomo che non è né un Principe, né un tenebroso. Personaggi complessi e umani come ultimamente, purtroppo, scarseggiano. Grazie, Cecilia Randall, perché posso sempre contare su di te.
Profile Image for Shinni Remus.
307 reviews3 followers
March 2, 2025
Non avevo molto aspettative e invece mi devo ricredere soprattutto per via dei personaggi. Non sono perfetti e potrebbero fare azioni che potrebbero non piacere ma non si può non affezionarsi. Leggerò sicuramente il secondo.
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