Troncamacchioni: Novella nera con fatti di sangue

by Alberto Prunetti

“Qui troverete l’epica stracciona dei diseredati che non possono permettersi il lusso delle emozioni interiori, la storia degli ultimi che hanno fatto la storia. I protagonisti di queste pagine, se splendono, è per il quarzo dei loro denti di granito. Se la loro pelle cambia colore, è perché una ferita sanguina come un filone d’ematite. E quando sono vicini fanno scintille, come la pirite quando incontra il nitrato di potassio.” Domenico Marchettini, detto il Ricciolo, “facchino propenso alla rissa e al turpiloquio”.

Giuseppe Maggiori, taciturno minatore analfabeta. E ancora, Robusto Biancani, ciabattino comunista dall’aria sensibile e sognante, e Albano Innocenti, “fermentatore di disordini”. Personaggi che raramente si incontrano nei libri di storia, se non intruppati in entità collettive e senza volto come “le masse”, “i proletari”, “il popolo”. Sono questi, i loro sodali, le madri, le sorelle, le compagne i protagonisti della novella nera cantata in questo libro. È il racconto di uomini e donne nell’Alta Maremma agli albori del anarchici e banditi, disertori e comunisti, tipi arruffati che non hanno avuto la fortuna di trovare davanti a sé una strada dritta e spianata, ma sono stati costretti a farsi avanti “a troncamacchioni” – “tra i lecceti gli scopeti i castagneti e i forteti, col cuore in gola e le labbra spaccate”: perennemente in fuga dall’autorità costituita, dai picchiatori fascisti, dai delatori pronti a vendere il vicino di casa per pochi denari. Lo spirito ribelle di minatori e contadini che non hanno niente da perdere ma non rinunciano a opporsi, a negare il proprio consenso, si fa avanti a colpi di coltello, di bastone, di furore, ma anche di versi in ottava rima improvvisati. E dalle colline della Maremma arriva fino in Francia, in Belgio, in Russia.”

151 pages, Kindle Edition

Published September 17, 2024

About the author

Alberto Prunetti was born in Piombino (Italy), a Tuscan steel town in 1973. A former pizza chef, cleaner, and handyman, he is also the author of a working class trilogy of novels and has translated works by George Orwell, Angela Davis, David Graeber, Bhaskar Sunkara and many others. Since 2018 he has directed the Working Class books series for the publisher Edizioni Alegre. He is a regular contributor of Il Manifesto, Jacobin Italia, Wu Ming's Giap and other magazines.

Reviews

[Simo Libe · Rating 5 out of 5]

Mi sono addentrato nella letteratura "working class" con questa opera e non ne sono rimasto affatto deluso. La storia verte sui fatti di violenza politica avvenuta nella Maremma a fine anni Dieci/inizio anni Venti del secolo scorso (ma alcune vicende si protraggono per molto di più). Difficile però fare rientrare quest'opera in un genere particolare, come dice l'autore potrebbe essere una strana fusione di "spaghetti western, romanzo storico working class e un cold case poliziesco". Penso di non aver mai letto niente di simile prima, soprattutto per quanto riguarda lo stile narrativo. L'opera è presentata come se il lettore fosse in un teatro di un'altra epoca e stesse assistendo alle vicende con un narratore ingombrante e onnipresente sicuramente dotato di una sottile ironia e capacità di satira.
Le vicende rappresentano per questo una tragedia teatrale trascritta, ma lasciamo al giudizio del lettore se alla fine dell'opera è presente la catarsi o meno.
La lettura è leggera e non troppo impegnativa, a parte il ricordarsi di tanti nomi e personaggi diversi. Una vaga idea di come si è imposto il regime fascista è più che sufficiente per seguire la trama. Una vaga conoscenza, un vago immaginario di com'è composta la Maremma toscana non fa male, in alternativa un'occhiata a d'internet. Anche un po' di coscienza di classe, di antifascismo e di passione per il "margine" (in senso filosofico e sociologico) fanno bene e aiutano a proiettarsi in quelle pazzesche vicende, apparentemente lontane, ma più vicine (figurativamente e umanamente) di quanto pensiamo.
Consigliato.

[Dando Cingoloni · Rating 4 out of 5]

Un romanzo che sembra un libro di storia o un libro di storia che sembra un romanzo?
L'autore ha fatto un immenso lavoro di archivio per ricostruire una rocambolesca vicenda di violenza, vendetta e brigantaggio fra la prima guerra mondiale e il periodo fascista. Ne risulta un monumento non solo all'antifascismo delle classi subalterne, dei violenti e ignoranti contadini e minatori, ma anche alla Maremma e a quella Toscana incivilizzata che non esiste più ma a cui ancora si rifà il nostro modo di fare.

[ogliastrina · Rating 1 out of 5]

Ho trovato molto pesante la tematica che sa di potassa e di miniera, di sangue e di miseria. E poi ancora storie di fascismo e direi che sarebbe anche ora di cambiare registro ogni tanto. Non ho apprezzato lo stile narrativo e, se proprio la voglio dire tutta, non è bello nemmeno il titolo.

[dv · Rating 5 out of 5]

Come da postfazione dell'autore stesso, il libro può essere ben descritto come "intersezione tra uno spaghetti western, un romanzo storico working class e un cold case picaresco”. Prunetti costruisce una prova solida (che è anche una riscrittura, come si scopre sempre in postfazione) che riporta alla luce una storia sepolta nel passato che merita di essere riscoperta e ricordata. Libro davvero bello e importante che emerge potente dal panorama della letteratura italiana contemporanea.

[Sonietta Carnelos · Rating 4 out of 5]

Una storia interessante per conoscere una parte di storia del periodo fascista in un'area geografica specifica che è quella Toscana.

[Wonderland Girl · Rating 4 out of 5]

~ 4.5

[Miguel · Rating 3 out of 5]

Mucho peor que los matones incluso es el carabiniere Mauri, no se puede ser más escoria humana