Europa e Zeus, Minosse, Pasifae e il Minotauro, Dedalo e Icaro, Arianna e Teseo, Fedra e un intreccio inestricabile di miti che danno vita a una delle saghe piú famose della mitologia greca. Un viaggio in un Mediterraneo antichissimo e leggendario tra storie di dèi, eroi, principesse ed enigmi.
Europa, la principessa che, rapita da Zeus e trascinata in un viaggio prodigioso, ha regalato il nome al continente in cui abitiamo; Pasifae, la madre del Minotauro, che spiega come nacque in lei la passione innaturale per un toro; Icaro, figlio di Dedalo, artefice del Labirinto, che precipita nel suo folle volo; Teseo che affronta il Minotauro, il mostro mezzo uomo e mezzo toro, e risale alla luce grazie al filo offertogli dalla principessa Arianna; Fedra, sorella di Arianna che vive un'altra fatale trasgressione erotica, innamorandosi del figliastro Ippolito. Intorno al Labirinto, luogo di morte ma anche di iniziazione alla vita, ruota un intero mondo di eroi e di divinità che sono entrati a far parte del nostro immaginario e che ancora oggi ci parlano e ci affascinano. In un viaggio attraverso la letteratura antica e moderna, da Omero a Ovidio, da Euripide a Seneca, da André Gide a Jorge Luis Borges, Giorgio Ieranò racconta le vicende dei diversi protagonisti della leggenda - ogni personaggio del mito ha vissuto la grande avventura a modo suo e può narrarne solo un frammento, che però fa parte di un disegno piú grande -, componendo un mosaico di storie che ci trasporta in un Mediterraneo antichissimo e leggendario. E ci fa guardare in un modo nuovo a uno dei simboli piú enigmatici e affascinanti della mitologia greca.
Giorgio Ieranò è professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento. Si occupa anche di traduzioni e adattamenti teatrali di classici greci. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Arianna. Storia di un mito (2010), La tragedia greca. Origini, storia, rinascite (2010), Olympos (2011), Eroi (2013), Antichi silenzi (2016), Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico (2017), Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (2018).
Nonostante le mie conoscenza della cultura greca e latina, dovute ai miei studi classici del liceo, nel leggere questo libro mi sono sentita come una estranea che si affacciava per la prima volta nel labirintico mondo del mito. Racconti che nella mia immaginazione avevano una marcata individualità in realtà si intersecano formando un passionale groviglio di storie. Ierano dipinge in un macabro quadro le perversioni ostentate dagli antichi, che noi oggi nascondiamo, illudendoci della limpidezza della natura umana. L’uomo ha un desiderio intrinseco che lo muove verso il diverso, non come rivendicazione di una unicità personale, ma come necessità di sfiorare i limiti del mostruoso. L’uomo, all’apparenza inorridisce davanti al Minotauro, e nel suo intimo lo desidera ardentemente, sfrenatamente, come se non ci fosse nulla di più bello dell’orrido. L’uomo davanti al mostro finge di essere Teseo, ma in realtà è arso dall’eros di Pasifae.