Beatrix van den Berg è un'orfana cresciuta nel Begijnhof di Amsterdam senza conoscere le proprie origini. Ha poche prospettive per il futuro e un'unica certezza: ogni anno due uomini scelgono alcune ragazze della casa di accoglienza e le portano via. Ramses Hofman, uno di questi, appare ai suoi occhi particolarmente affascinante e misterioso: per lei rappresenta il mondo esterno, la possibilità di fuga da un destino che sembra già segnato, e ne è attratta da sempre. A maggior ragione quando, arrivato il suo turno, si rende conto che proprio Ramses sembra poterle dare le risposte che cerca sulla sua famiglia. Per saperne di più dovrà seguirlo in una scuola diversa da tutte le altre: controversa. Spregiudicata. Anticonformista. In un intenso gioco di manipolazione e seduzione che darà vita a un amore contrastato, Trix dovrà presto decidere fino a che punto spingersi per riscattarsi e scoprire la verità sul suo passato.
Ha studiato danza e recitazione ed è laureata in Economia e gestione delle imprese turistiche. Ha iniziato a scrivere da bambina, quando ha ricevuto in regalo il suo primo diario segreto e, da quel momento, la scrittura è diventata parte della sua vita.
2.5⭐️ Boh, ci sono rimasta un po’ male viste tutte le recensioni positive e l’hype che si è creato per il secondo libro in uscita. Sinceramente non ho trovato questo gran libro e mi sono chiesta parecchie volte se fossi io a farmi sfuggire qualcosa (probabilmente si a sto punto). La trama è sicuramente qualcosa di diverso dal solito, ma purtroppo non sono proprio riuscita a entrare nella storia. A tratti è un tantino noiosa e troppo, troppo vaga...in fin dei conti, non ti dà risposte su niente. Lui è il classico stereotipo del figo tenebroso stronzissimo, che però alla fine un pochino mi piace sempre 😁. Sicuramente l’ho apprezzato di più di lei, che ho trovato pedante, immatura e petulante. Gli altri personaggi boh…non pervenuti…a parte Wes, l’unico degno di nota. Mezza stella in più all’autrice che furbissima ha lasciato il finale aperto con millemila domande a cui dare ancora una risposta e che, ahimè probabilmente, mi spingerà a leggere anche il secondo libro nonostante tutto, giusto per dare un senso a quello che ho letto finora (spero).
Koster Academy” è uno di quei libri che ti catturano sin dalla prima pagina fino all’ultima. La trama è davvero unica, ambientata interamente in un’accademia suddivisa in tre categorie: senior, vergini e lucciole, con personaggi intriganti e ben caratterizzati. Ramses è un personaggio complesso e difficile da decifrare, che nasconde i suoi segreti, mentre Beatrix è una donna audace, disposta a rischiare piuttosto che restare a guardare. In questo romanzo troverete le troppe: -age gap -grumpy x sunshine -forced proximity Inoltre, lo stile di scrittura di Marilena Barbagallo è, come sempre, estremamente scorrevole e coinvolgente. Anche i personaggi secondari risultano davvero interessanti. L’unico difetto? Il finale lascia con l’amaro in bocca. Quando uscirà il secondo volume? 4.25/5⭐️
Ero combattuta se iniziare questa lettura per la tipologia di Academy che descrive ... ma la Barbagallo mi ha stregata anche questa volta. Riesci a farmi piacere anche qualcosa di così lontano dalla mia comfort zone. E visto quel finale ...... ho iniziato subito il volume 2!
recensione a cura del blog "Libri Magnetici" by El Ero convinta che salendo sino all’ultimo ramo, avrei potuto ammirare Amsterdam oltre le mura del beghinaggio, invece, con mia grande sorpresa, mi ero resa conto che non era possibile guardare oltre. Che non sarei mai riuscita ad andare oltre. Già quello era stato un segnale.
Così come dal quel ramo non è possibile spiccare il volo, per Beatrix anche le siepi che costruiscono quasi un giardino segreto nel cuore della capitale non sono altro che una prigione, gabbia di silenzi e attesa, illuminata solo una volta l’anno dall’arrivo di due uomini misteriosi. E se poi da quel ramo, da bambina, invece cadi e riesci a salvarti perché due braccia riescono a prenderti in tempo, allora è inevitabile che quest’ultimo si fermi, in un susseguirsi congelato di emozioni e vuoti. Ha diciotto anni Beatrix van den Berg, e sa che è costretta a lasciare il luogo che l’ha cresciuta, per essere sputata nel mondo senza alcuna protezione, fino a quando un’offerta le viene fatta e il mistero della visita annuale di quei giovani bellissimi, e soprattutto di colui che freddamente sceglie le ragazze da portarsi via, viene svelato. In un’atmosfera lucida e grigia che rincorre la scrittura della Brontë in Jane Eyre, ecco davanti ai nostri occhi il bivio dove Beatrix si congela. Affrontare le incertezze del mondo esterno, dove per lei probabilmente si apriranno le porte delle vetrine del più famoso sex district del mondo, oppure entrare nella Koster Academy, esclusiva scuola per giovani uomini e donne che scelgono, dopo attenta preparazione, di vendere se stessi al miglior offerente? La scuola non è solo questo, ma i colori impressi nella mente e nell’abbigliamento di chi la abita non lasciano spazio a dubbi. Rosso per le Lucciole, Bianco per i Vergini e Nero per i Senior, colori decisi, senza sfumature, che ricalcano quello che ci si aspetta da loro, ammantato da uno spettro di legalità e da lezioni che possono condurre a essere scelto dall’acquirente giusto e guadagnare, in una sola notte, abbastanza da permettersi di non lavorare mai più. Non vi dirò come la nostra protagonista riesce ad accedere dopo aver rifiutato l’offerta, ma solo che le dinamiche con la sua controparte maschile, quel professor Hofman che altri non è che il giovane che da dieci anni ama di nascosto, le permettono di prendersi uno spazio che forse non le sarebbe dovuto. Ramses di certo non la vuole lì, mentre la direttrice Delhia, misteriosa e legatissima a quel ragazzo oscuro che tratta come un figlio, ha un interesse malcelato nei confronti di quella giovane irrispettosa e audace. È un romanzo con due centri gravitazionali ben distinti, Amici Magnetici, che si scontrano e si allontanano con forza, inevitabilmente attratti, ma comunque necessariamente distanti. Sono le regole a imporlo, le ultime righe dell’articolo 7 sono lapidarie, oltre che un oscuro presentimento che striscia sottopelle e che ci fa chiedere, di continuo, “ E se?...”.
«Ci guardano tutti».
«È normale. Io sono appariscente, tu sei bellissima».
Non lasciatevi ingannare da questo scambio, perché Ramses è, nella costrizione del suo ruolo di Senior, distaccato, gelido, sapiente manipolatore e capace di indossare la maschera più adatta al ruolo da interpretare nel momento. Ma c’è qualcosa di più, in lui, oltre il velo del Maestro di Seduzione che è chiamato a interpretare, Cacciatore di nuove aspiranti matricole, giudice e carnefice davanti a una lavagna o in un campo di tulipani. Impartisce lezioni che sono attaccate alla sua anima perché l’Accademia è il suo mondo, come quello del suo migliore amico Wes, ma al tempo stesso è intrappolato nella tela che lui stesso ha intessuto, poco importa se fatta di fili di diamante o lacrime. Lui non piange, non si abbassa, non prega e soprattutto non sente, niente, tranne un male di vivere che aspetta solo i giusti Fiori del Male per esplodere in un silenzio accecante. Il rumore, la confusione, un’infanzia in bilico tra l’amore per la madre e il ribrezzo per quello che lei svolge come professione, lo hanno segnato in modo indelebile nel suo rapporto con le donne. Eppure, se da bambino è in grado di curare i lividi su un volto tumefatto, da adulto non esita a sporcarsi le mani quando perde il controllo, solo perché a chiederglielo è lei, ragazzina che non sa nemmeno da dove iniziare con l’arte della seduzione, ma che sembra messa sulla terra solo per farlo impazzire. All’interno del romanzo le dinamiche della scuola, le regole e i compagni con cui Beatrix si confronta, hanno un ritmo sostenuto, ironico, dolceamaro. Beatrix è una Vergine e, proprio per questo, può aspirare a un compratore che potrà cambiarle la vita, una volta firmato il contratto per cedere la sua prima volta. Ne è consapevole, anche se non è questo che la muove; la scelta di entrare in Accademia non è sua, ma in qualche modo fuorviata dalle circostanze, mentre assistiamo alla discesa di Ramses nel vortice del tormento e dell’ossessione. Quando parlo di due centri gravitazionali distinti, non lo faccio a caso. Perché i presupposti per un semplice rapporto di dominazione psicologica ci sarebbero tutti, dati dalla differenza di età e di esperienze, eppure Marilena ci restituisce una protagonista forte, determinata, in alcuni momenti spaventata da quello che la circonda, ma sicura di voler annientare quel niente da cui si sente avvolta per sperimentare un tutto che potrebbe, senza alcuno sconto, distruggerla, nonostante la consapevolezza che siamo nati rotti, incompleti, colmi di mancanze. Nei precedenti romanzi abbiamo avuto protagonisti indimenticabili, inutile citare Taurus, Amir, Krum o Zakhar, con controparti femminili complesse, ma, a mio avviso, non all’altezza della poesia e della determinazione di Trix. Forse solo Libra, in alcuni momenti, mi ha ricordato lei, perché le scelte che compie, nonostante siano state fuorviate dalle decisioni prese da altri, sono comunque frutto di un dolore intrinseco da cui non solo non riesce, ma non vuole distaccarsi. Lo stile è ancora quello che conosciamo, ma più maturo, potente, e con introspezioni profonde in entrambi i protagonisti. Già il prologo ci dà un assaggio, e ha un gusto amaro che non possiamo ignorare.
Siamo solo delle fasi nella vita di qualcuno.
Per un po’ sono stata la sua, domani sarò quella di qualcun altro. Passiamo, senza restare mai. E collezioniamo attimi. Forse diventerò una frase. Quella che non scriverà mai sulla sua pelle. Quella che ricorderà guardando una fotografia. Proprio quella che griderà quando lo sfiorerà la rabbia, nel giorno in cui capirà che non mi ha mai dimenticata.
Per Beatrix, che vive in attesa di un momento non definito, è fondamentale trovare risposte, alla ricerca di un attimo di pace che sia speciale, ma che pare non arrivare mai. L’amore platonico di bambina per colui che per anni ha ossessionato i suoi pensieri si scontra con la terribile realtà dell’Accademia, dove ogni lezione, ogni passo, ogni scelta, è segnata dall’illusorio senso di protezione, acutamente necessario per chi non è mai appartenuto a nessuno. E allora i compagni di classe diventano confidenti, luogo del confronto per le diverse motivazioni che li hanno spinti a candidarsi, e oltre a loro c’è sempre Wanda, la sua unica amica, lei sì scelta in modo canonico durante la Caccia al Begijnhof. Beatrix sfida Ramses come nessun altro, per il semplice fatto che non le importa, altre sono le ragioni che la spingono a essere dove si trova, anche se il rischio di rimanere impigliata nelle trame altrui è altissimo. Se una luce può intaccare il buio dell’uomo, che conosciamo meglio attraverso i flashback del suo passato, allora non può essere che la sua, quella di una quasi bambina che rincorre un sogno, ma non sa se ha le mani abbastanza grandi per trattenerlo. I loro scontri in classe e fuori sono esplosivi, la chimica che li incastra in situazioni non volute ancora di più; le loro differenze sono abissali, ma non per questo incolmabili, se non fosse per quel filo teso di mistero che scivola lungo le quasi cinquecento pagine del romanzo innervosendo entrambi e prendendo allo stomaco chi legge. Perché sia chiaro, Amici Magnetici, se lo iniziate, lo finirete in un momento, trascinati dalla voglia di scoprire di più sul passato dell’Accademia e sui punti oscuri che riguardano le origini di entrambi. Come falene attirate per motivi sbagliati verso una fine dolorosamente inevitabile, i nostri protagonisti si muovono agili sul filo di un’attrazione che è odio e poi forse amore, anche se poi, davvero, non vi è che un sottilissimo velo a distinguerli.
È in quel suo «Non posso, ma è l’unica cosa che voglio», che Ramses ammette finalmente di avere a che fare con una giocatrice brava quanto lui se non di più; quella ragazzina inesperta, che non ha mai sfiorato un uomo, si è insinuata sottopelle con la sua arroganza e la sua certezza di essere nel giusto, guerriera implacabile di desiderio e combattimento, nemica numero uno per chi ha troppo da perdere e da nascondere. I loro momenti insieme sono inseriti perfettamente all’interno della narrazione, così come la durezza delle loro voci si mescola ai sospiri che consumano quando sono separati. Non ci sono sconti in una battaglia che si svolge in un mondo dorato e bellissimo, che apre le porte a possibilità tutte nuove e incubi da cui potrebbe essere molto difficile svegliarsi. Li immagino bambini, insieme anche se è impossibile visto che tra loro ci sono più di dieci anni di differenza, a rincorrersi in mezzo ai tulipani e arrampicarsi sugli alberi, pronti a riappropriarsi della purezza distrutta dalle macchinazioni di un sistema implacabile e rassicurante al tempo stesso. Li immagino a combinare guai, sporchi di terra e lividi, pronti a difendersi l’uno con l’altra come fratelli scomposti, in un campo infinito di possibilità che l’infanzia avrebbe dovuto custodire. La immagino chiamarlo “Faraone”, con quegli occhi spalancati sul mondo e sulla gioia, mentre fanno scherzi a Wes e agli altri bambini in un non luogo qualunque dove possono essere, appunto, solo bambini. E invece sono un uomo e una ragazzina, distanti, ma attaccati, che si studiano in una gabbia fatta di rancori e menzogne, dove il maestro e l’allieva si osservano pronti a sferrare il primo attacco, per colpire senza alcuna pietà.
«Perché non sei con me?» La sua voce assonnata, gli occhi semichiusi e ancora sognanti… è una visione eccitante che evoca nuove fantasie.
«Da qui ti vedo meglio».
«Ti assicuro che da vicino puoi notare molti più dettagli».
«Da lontano posso capire quanto vorrei starti vicino».
C’è la forza e l’abnegazione di Taurus in questo, il dolore di Zakhar e la presunzione di Krum di voler essere molto più di un Guardiano per la sua Ambra, ma soprattutto il vuoto immenso di una distanza che appare incolmabile ammesso che tutte le regole non siano frantumate senza alcuna possibilità di poterle ricomporre. E dunque grazie Marilena, per averci donato ancora una volta un viaggio meravigliosamente presente a se stesso, dove l’ambientazione puntuale non è un mero sfondo per due gemme che brillano di luci diverse, ma potentissime, dove il sapore acre della rinuncia si intreccia con la trepidazione della scoperta, e il bene che dovrebbe essere perseguito rischia di essere annientato lasciando crateri. Grazie per averceli dati, così come sono, imperfetti e puri al tempo stesso, macchiati e trasparenti, nuove pedine in un gioco più grande di cui dovremo attendere il seguito per capirne finalmente le regole. Perché la verità è questa, Amici Magnetici; ci possono essere molte cose da dire sull���Academy e sui suoi chiarissimi scopi, così come sulle menzogne che tracimano imperterrite dalle pagine, avvolgendo i protagonisti e buona parte di coloro che sbucano dal passato. Ci sarebbero molte cose da direl,ma, a mio avviso, è solo una quella che conta.
Puoi indossare qualsiasi maschera, anche la più raffinata e complessa che esista, eppure finirà sempre per crollare, affogata nel profumo di una colonia che non dimentichi o nel tocco di una mano fantasma che ti ha raccolta quando pensavi che l’unica opzione fosse la caduta. E mentre le lezioni scivolano tra le dita nelle piccole perle che arricchiscono l’incipit di ogni capitolo, il Maestro è presto avvolto dalla tela che ha voluto creare, quel vuoto salvifico dove liberarsi di tutto ciò che fa male o che è inutile, pronto per aprire gli occhi finalmente su quello che conta davvero.
Lei guarda l’orizzonte che ha davanti agli occhi, io ammiro lei che al momento rappresenta il mio piccolo, personale orizzonte. Batte lentamente le ciglia, dischiude le labbra, vuole dire qualcosa, ma, alla fine, la sua reazione si riversa in un gesto, il peggiore che potesse fare in questo momento. Proprio ora, mentre la fisso e mangio ogni centimetro del suo viso stupito, Trix mi stringe la mano. E io, completamente catturato, glielo lascio fare. cinque petali
3.5 ⭐ la storia è molto originale ed intrigante, lei l'ho amata, però per il resto lui non mi è tanto piaciuto. ma il colpo di scena finale è stato piuttosto scioccante, sono molto curiosa del prossimo libro.
Marilena per me è sempre un 5 stelle. Ha sempre trame originali, mai banali e i suoi libri si strutturano sempre benissimo, mai una volta mi ha delusa. Con questo libro si prende l’ennesimo 5 stelle da parte mia. La trama di Koster Academy è particolare, chiaramente ci saranno persone a cui non piacerà però se avete letto qualcosa della Douglas e vi è piaciuto questo libro vi piacerà sicuramente!! Il personaggio maschile di Ramses è abbastanza complesso e un po’ contraddittorio all’inizio per poi dimostrarsi tutt’altro alla fine del libro. Beatrix invece l’ho apprezzata molto già dall’inizio perché anche se piccola già molto determinata e questo lo apprezzo tanto di un personaggio. Mantenendo sempre l’occhio sul contesto del libro sicuramente PARTICOLARE, io ho apprezzato l’evoluzione della storia e soprattutto mi è piaciuto come Marilena ha trattato alcune tematiche importanti all’interno della storia in modo super delicato. Mi è piaciuto molto il mistero e i segreti attorno al passato di Beatrix e non vedo l’ora di scoprire qualcosa di più perché il finale mi ha lasciato senza parole!!
Io e Marilena Barbagallo ci siamo già incontrate nel lontano 2022, quando l'utilizzo di Tiktok era all'ordine del giorno, e venivo bombardata dalle liste di "Migliori libri 🔥", dalla mattina alla sera. Ne rimasi incuriosita, a causa di quella mia indole un po' sociologica che non riesce mai a farsi i fatti propri. Dopo la lettura di due volumi, non ne rimasi affatto colpita, anzi mi chiesi come mai certe saghe riuscissero ad attirare l'attenzione.
A distanza di due anni, provo a rileggerla e, soprattutto, a leggere una delle sue ultime uscite, anche questa sponsorizzata largamente sul booktok, sperando che qualcosa sia cambiato. Che ne so, il suo stile, il suo modo di impostare la narrazione, la descrizione dei personaggi...
Sono tutti noiosamente tremendamente uguali. Uno la copia dell'altro. Mi è sembrato addirittura di essere tornata indietro nel tempo; l'unico elemento di novità è solamente il Kindle che stringo tra le mani per leggere un libro per il quale non avrei MAI e poi mai acquistato la copia cartacea, perché sapevo (una parte di me lo sapeva!) sarebbe diventata carta straccia.
La trama è l'ennesimo calderone di pseudo-porno giustificato, non mi voglio dilagare oltre. I personaggi sono uguali, la fotocopia come detto del libro precedentemente letto (due capitoli della saga dello Zodiaco); lei candida, una verginella, lui uno stronzo manipolatore. Il problema è che lei di verginella non ha niente (pare sapere tutto, passa da "Oh Dio che schifo il mondo della prostituzione!" a "Voglio sapere tutto!!!!!"), e lui di manipolatore ben che meno: non sono personaggi credibili, non sono personaggi con una struttura. Non so bene come definire questo mio pensiero, ma pare un taglia e cuci di punti scritti nel corso del tempo. Anzi no, nessun taglia e cuci, perché l'arte del cucire prevede quantomeno una certa attenzione e dedizione nella connessione. Qui è un copiare ed incollare, ctrl+c ctrl+v, niente di più e niente di meno.
Non riesco a dare una stella perché, quantomeno, nella lettura mi sono appassionata ai vari livelli di trash. È riuscito ad intrattenermi, di certo non con le modalità che la Barbagallo si aspetta.
Lo consiglierei? NO. Verrà immediatamente cancellato dalla mia lista sul Kindle? Già fatto appena raggiunta la fine.
Il libro è anche quotato ampiamente, quindi vorrei sapere: Di questa lettura, che rimane? Di questa storia, cosa attrae?
[Postilla: il libro presenta anche degli errori di grammatica, consiglio alla Barbagallo di rivolgersi ad un altro editor. Mi propongo pure gratuitamente.]
Non sono solita aspettare così tanto per leggere un libro di Marilena Barbagallo, ma devo dire che conoscendola, ha finito al momento giusto il primo volume della Koster Academy. Ora non mi resta che sperare che non debba passare molto tempo per leggere il continuo, ma al di là di questo, ancora una volta la sua penna è riuscita a creare qualcosa di nuovo, intrigando il lettore, facendolo appassionare e lasciandogli un sacco di domande. La storia di Beatrix e Ramses non è convenzionale, non è semplice e forse nemmeno giusta… eppure l’autrice me li ha fatti adorare. Nonostante i caratteracci di entrambi, l’ingenuità di lei e la rabbia repressa di lui. Non posso dire molto, purtroppo, perché a parer mio è tutto spoiler, ma posso assicurarvi che le emozioni non mancano, il lasciarci a bocca aperte di fronte ad alcune scene nemmeno. Non so come faccia, sono anni che lo dico, eppure la Barbagallo non sbaglia mai – per me è proprio una certezza. Ora non mi resta che aspettare e vedere come pensa di concludere il tutto, perché in ballo ci sono un sacco di cose, una più interessante dell’altra!
La chimica. La tensione. I segreti. La sfacciataggine. La seduzione. Ogni singola pagina è un opera d’arte. Marilena sa scrivere soft dark romance. Riesce a intersecare momenti divertenti a momenti carichi di tensione fino ad arrivare a momenti delicati e dolci. Dosa tutto in maniera impeccabile. E quel finale? AIUTO.
Koster Academy si presenta come un romanzo intrigante, capace di catturare subito il lettore con la sua trama originale e l’ambientazione particolare. La storia di Beatrix van den Berg, un’orfana alla ricerca della verità sulle proprie origini, e di Ramses Hofman, l’uomo che la condurrà in una scuola anticonformista e piena di segreti, promette emozioni e colpi di scena.
Uno degli aspetti che avrei preferito fosse gestito diversamente è la narrazione: la storia svela gran parte dei suoi dettagli sin dall’inizio, togliendo un po’ di quell’effetto di scoperta graduale che generalmente apprezzo in un libro. Questo non compromette del tutto il piacere della lettura, ma lascia la sensazione che alcuni momenti chiave avrebbero potuto avere un impatto maggiore se rivelati più avanti.
La trama è comunque unica e avvincente, pur con qualche sfumatura acerba. La protagonista, Beatrix, si presenta a volte come una figura forte e determinata, capace di affrontare qualsiasi ostacolo, mentre in altre occasioni sembra eccessivamente infantile, perdendo un po’ di coerenza. Questo oscillare tra due lati opposti del suo carattere può risultare disorientante, ma non mi ha influenzata molto.
Un aspetto che invece ho amato è la chimica tra Beatrix e Ramses. Le loro interazioni sono ben costruite, e il loro rapporto evita (FORTUNATAMENTE) il cliché della “miscommunication” esasperata: anche nei momenti di conflitto, i personaggi cercano di spiegarsi, dandoci una dinamica più matura e realistica.
Le scene ambientate nel passato, all’interno dell’orfanotrofio, sono tra le più riuscite del romanzo. Marilena è stata bravissima nel ricreare un’atmosfera nostalgica, trasmettendo le emozioni di quel periodo e coinvolgendo completamente il lettore.
Nel complesso, essendo la mia prima esperienza con Marilena Barbagallo, posso dire di esserne rimasta soddisfatta: la trama originale, i personaggi imperfetti ma affascinanti e le ambientazioni suggestive rendono questo libro una scelta valida per chi cerca una storia diversa dal solito. Ora aspetto solo il seguito!
Marilena è la mia scrittrice preferita e con Koster Academy si consacra ancora una volta l’unica e indiscussa. Non riesco neanche ad esprimere come mi sento, è stato un viaggio questo libro non una semplice lettura. Meraviglioso è riduttivo.
C'è un motivo per cui ho abbandonato la serie di Kira Shell al 20% ed è lo stesso per cui abbandono la lettura di Koster Academy. Anche se c'è da dire che in questo caso sono arrivata anche al 40%, ma non riesco proprio ad andare oltre.
Premetto che io avevo letto la trama quando è uscito, ed evidentemente non ci avevo capito una fava, perché mi ero convinta che la Academy del titolo fosse una delle solite prep schools americane, poi non ricordavo nemmeno vagamente la trama verticale.
Perfetto, inizio il libro e mi ritrovo ad Amsterdam (motivo per cui c'è un tulipano in copertina) in un'accademia che forma sex workers. È stato inizialmente un pelino scioccante, poi ho immaginato di leggere un bordello. E di bordelli ce ne sono parecchi, raccontati, ma all'accademia non si vede nemmeno l'ombra della parte peggiore del lavoro delle prostitute (in questo caso, della formazione delle prostitute) e nemmeno mezza scena "didattica" su pratiche sessuali effettive. Ci sono quasi rimasta male perché me lo aspettavo molto più pruriginoso, e invece, essendoci pochissimo spicy, è andata così.
Il romance infatti, fondamentalmente, è pura tensione. Per un bacio ci vogliono 300 sudatissime pagine ed è esattamente il tipo di sofferenza che io amo e desidero ardentemente.
Mi sono anche sentita relativamente stimolata da tutti i sottili indizi che l'autrice ha sparso per il testo, e me li sono pure segnati per andarli a rileggere a fine saga e capire se tutto ciò che aveva detto collima perfettamente.
Parte spoiler 👇🏼🙈 Allora, avevo capito forse un po' troppo presto quanto Wes fosse innamorato di Ramses, quello che non ho compreso è se quest'ultimo ne sia consapevole o no. Fatto sta che mi si spezza il cuoricino per lui💔🫠.
Ora, parlando di cose serie, non riesco a credere che è la madre di Ramses e quella di Beatrix siano la stessa persona, tanto che io avevo scartato l'ipotesi a priori, dato anche il fatto che tra i due nasce una relazione sentimentale. Voglio comunque sperare che non sia vero, perché non so se eticamente riuscirei ad accettare un incesto di tale portata, ma spero ancora nel plot-twist che dimostri che ci siamo fatti infinocchiare di nuovo.
I pregiudizi, alla Koster Academy, non sono accettati🤷🏼♀️
Vogliate scusarmi per l’outfit, ma avevo la necessità di mostrare come il libro mi sia entrato dentro in 7 ore; sì, l’ho letto in una sera (per la precisione dalle diciotto all’una di notte👀).
Koster Academy è stata una scoperta positiva, perché ho trovato una storia nuova e per nulla scontata. Dal tulipano in copertina si potrebbe pensare a un semplice romance, ma non fatevi ingannare. Alla Koster Academy si vive di manipolazione e seduzione, con un contorno di segreti non tanto pronti per essere svelati.
A inizio libro troviamo una Beatrix persa e completamente in balia della vita: non vede un futuro e non ha obiettivi. Almeno finché Ramses, uomo di poche parole e che vive solo di lavoro, non si lascia sfuggire che alla Koster Academy potrebbero esserci le risposte che cerca.
Il punto è che nulla è come sembra, ho fatto tante supposizioni durante la lettura e quando pensavo di essere arrivata ad un punto: Marilena ha ribaltato ogni mia ipotesi, concludendo il libro con un cliffhanger assurdo.
E sapete cosa mi ha lasciato tutto questo? La consapevolezza che sia solo l’inizio, che quello che ho avuto tra le mani era solo un preludio al tutto.
Koster Academy sono 500 pagine che non si sentono minimamente (se non al braccio) e deduco che questo sia solo merito della meravigliosa scrittura di Marilena che ti ammalia dall’inizio alla fine. Non pesa mai, nemmeno nei momenti di piene descrizioni.
Ne sono rimasta affascinata e non vedo l’ora di poter leggere i prossimi di questa che, suppongo, potrebbe essere una serie (forse?) e di recuperare tutta la Black Dinasty🫡🌷
In conclusione, se avevate dei dubbi su questo titolo: ne vale davvero la pena🌷🧡
La trama è originale, non ho mai letto qualcosa di simile. Lui è invece un po’ cliché: no emozioni, lavoro h24, espressivo come un sasso ecc… Lei invece non l’ho inquadrata molto bene. Beatrix, così si chiama. È un po’ la classica brava ragazza dei libri, che però si ritrova in un mondo decisamente diverso da quello che lei ritiene suo. Di lei mi è piaciuta molto la caratterizzazione: sicura di sé, sa quello che vuole, e soprattutto sa quello che fa. Riflette e pensa prima di agire, e ciò le fa onore. La sua curiosità è un tratto distintivo: c’è una sottile linea tra curiosità ed impertinenza, lei è riuscita - secondo me - a non oltrepassarla.
Non so se mi abbia preso più la trama o la scrittura, ma delle quasi 500 pagine ne ho sentite si e no 100. Koster Academy un libro che tratta temi che non si leggono spesso, e probabilmente ciò deriva dal fatto che sono soggetti a molti pregiudizi. Quello che penso io perciò è che bisogna iniziare questo libro senza lasciarsi condizionare dal giudizio altrui. Se inizierete questo libro, il mio consiglio più grande è quello di riflettere su ciò che viene raccontando, non prendetela come una lettura pesante eh, semplicemente non giudicatela male per i temi che racconta.
storia carina e originale a parer mio, tuttavia c’è stata una cosa che mi ha reso la lettura di questo libro snervante e irritante, più precisamente un personaggio, cioè la protagonista Beatrix. l’ho trovata odiosa e insopportabile. inoltre ho avuto la sensazione che a circa metà del libro si perdesse un po’ la trama, lo scopo per cui lei decide di entrare in questa accademia e mi sarebbe piaciuto di più scoprire il rapporto di amicizia tra lei e la sua cosiddetta migliore amica che praticamente fa solo qualche apparizione qua e la, si è concentrata invece per tutto il resto del libro sul rapporto tra Beatrix e Ramses. nonostante ciò ho assolutamente bisogno del secondo perché credo sia illegale finire un libro così!
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E' stata una grande scoperta. Devo ammettere che per gusti e limitazioni mie, ci sono state delle scene che mi hanno fatto storcere il naso, ma tutto sommato ho apprezzato molto la storia.
La trama è sicuramente avvincente e lo stile di scrittura è incredibilmente scorrevole, non sono riuscita a posare il libro, volevo sapere tutto e subito e ovviamente non ho avuto le risposte che volevo u.u si grazie Marilena, per favore adesso voglio il secondo libro.
Sicuramente Ramses ha delle potenzialità per essere una crush ma il suo essere veramente uno stronzo, mi fa cambiare idea decisamente troppo spesso. Wes invece è un cuoricino e vorrei tanto leggere ancora dal suo punto di vista. Beatrix ha dei momenti buoni, ma dei momenti anche da idiota ahahahah scusate ma è cosi.
Bo non so che recensione fare. Libro troppo bello, particolare, una storia di cui prima non avevo mai sentito parlare e forse era quello di cui avevo bisogno e di cui tutte noi ne abbiamo un po' dopo i soliti libri visti e rivisti ma che amiamo ugualmente. Beatrix è il personaggio femminile più bello di cui abbia letto finora: è intelligente, matura, spigliata, divertente e soprattutto non è una lagnona e classica palla al piede. LA AMO. Ramses l'uomo di cui tutte abbiamo bisogno. Detto ciò, scappo SUBITO a leggere il secondo sperando non mi deluda e sia almeno sulla stessa lunghezza d'onda del primo, incrocio le dita 🥺🤞🏻
Sono rimasta incollata alle pagine dall’inizio alla fine, questa è la tensione di cui ho bisogno nei libri, mi ha fatta uscire dal blocco…e nulla, lo amo