Dentro di me c’è un posto bellissimo: Imparare a volersi bene affinché l’amore accada

by Ameya Gabriella Canovi

Perché abbiamo paura di essere felici? Troppo spesso il presente ci sta stretto e aneliamo a modificarlo, ma ci sentiamo bloccati. Perché quello che diciamo di volere in realtà poi non lo facciamo? La verità è che il cambiamento spaventa perché ci mette di fronte alla paura di perdere qualcosa. È un paradosso: in superficie desideriamo la beatitudine, nel profondo qualcosa ci dice che è più «sicuro» restare un po' infelici, moderati, dimessi. Eppure uscire dal loop è possibile. In questo libro, Ameya Canovi ci accompagna a guardarci dentro con onestà, a vederci nudi e crudi, a sostare nello spazio scomodo delle nostre antiche ferite per accettarle. Perché è proprio da quest'accettazione che nascerà una forza nuova, la paura del giudizio degli altri lascerà spazio all'autenticità che solo chi può permettersi di essere se stesso fino in fondo conosce. Perché non c'è felicità se non impariamo la difficile arte di amarci. E non ci può essere amore se non iniziamo da noi, cambiando innanzitutto la nostra vita e scoprendo che dentro di noi c'è un posto sicuro e bellissimo. Troveremo la forza di intraprendere nuove avventure, sapremo essere sempre più spontanei e veri, prima con noi stessi e di conseguenza con gli altri. Questo è un libro unico, un invito e un percorso per imparare a volerci bene, affinché l'amore accada.

Genres: Nonfiction, Self Help

288 pages, Paperback

Published September 24, 2024

Reviews

[Silvia Vernizzi · Rating 5 out of 5]

Ho sempre un sano scetticismo nei libri psicologici eppure questo libro mi è piaciuto tanto, perchè credo sia molto vero e riassuma bene quello che è un percorso psicologico che ci insegna ad amarci e quindi amare gli altri.

"amare se stessi è accogliere tutta la nostra umanità, accettando le sbavature e le paure. vivere è una danza tra luce e buio. noi abbiamo gia dentro tutto l'amore che ci serve"



Sotto la mia sintesi del libro a mio uso.

--------------------------------------------------

Libro che parte da un assunto
"Non c'è felicità senza amore. E non c'è amore nelle nostre esistenze se non iniziamo da noi"

E' quindi un libro che ha a che fare con l'autostima, il valore che siamo disposti ad attribuirci. Cosa ci impedisce di fluire nella stima di noi?

FUNZIONAMENTI
Tutto parte da come siamo fatti:
- Cervello reptiliano: parte arcaica e istintiva deputata alla sopravvivenza
- Sistema limbico: responsabile degli stati emotivi
- Neocorteccia: problem solving- procedure per portare a termine un compito con successo

Le risposte istintive sono di 2 tipologie:
- sistema simpatico: fight/flight--> se c'è una minaccia gestibile
- sistema vagale del parasimpatico: rest/digest (se non è necessario agire- abbassi le difese/ ti rilassi) - freeze (nel dubbio fingiti morto, ti congeli se c'è una minaccia importante), modalità conviviale (favorisce la socialità, ti apri in modo aperto e fiducioso- il nostro sistema nervoso è cablato x intessere relazioni sociali)

Dopo eventi traumatici possono essere alterate queste interazioni con l'ambiente: ti senti in perenne pericolo. Hai antenne compromesse: troppo lunghe o troppo corte.
Il modo in cui gestiamo le relazioni dipende da come percepiamo di essere stati amati. Se siamo stati cresciuti con basi sicure, siamo allenati a fidarci, abbiamo fatto esperienza del mondo come un luogo accogliente.--> a volte l'altro fugge per un suo vissuto personale

C'è poi la prospettiva di Freud di cosa sia l'io:
- Se: parte sommersa, pulsionale, che manda segnali- la nostra nudità fatta di carne, sangue ed ossa
- Io: parte che ha a che fare con l'esterno, che agisce e si presenta al mondo
- Super io: coscienza morale, il vigile

L'amore accade solo se 2 se si incontrano.
quando ci sono emozioni troppo forti nel Se, l'Io attua meccanismi di difesa

Il carattere si forma come difesa: armatura
Personalità: tratto stabile- come ci poniamo all'esterno
Temperamento: piglio con cui nasciamo, innato

IMPEDIMENTI E INDIZI
- La nostra realizzazione del Se è su 4 aree: affetti, lavoro, famiglia e passioni. perchè pur dicendo di avere certe priorità, non le seguiamo? procrastinazione, paura di non riuscire
- spesso copriamo il dolore x non sentire- compiamo azioni x coprire un dolore sotto di noi. Troppo che nasconde un troppo poco. ad es. cibo, social, lavoro, tv--> nella nostra epoca non badiamo a cosa accade dentro: non stiamo nelle emozioni. la dipendenza è un tentativo di autocura, rilasciando dopamina
- non ci sentiamo meritevoli di amore xk siamo stati cresciuti pensando di essere amati solo xk esistiamo
- se ti senti figo ti butti. se no provi colpa o vergogna
- se pensi di non valere leggi tutto quel che ti accade con quel messaggio
- tutto cerca di farci arrivare alla stabilita + che alla sicurezza
- spesso vediamo noi stessi riflessi nell'altro. l'altro sono sempre io e la respo di come mi sento è sempre mia
- se non vedi l'altro è perchè non vedi te stesso--> nella dipendenza l'altro è rimedio delle mie magagne
- se le relazioni sono distruttive è perchè non mi voglio bene. le relazioni distruttive sono un non incontro--> tra 2 persone integre l'amore avviene in modo naturale, con l'aspettativa che l'altro si prenda cura di me, nella relazione si va curati. Credi di non essere sicuro senza l'altro. invece si tratta di sostenere il cammino di una persona
- per riconoscere l'amore dell'altro devo essere in contatto con l'amore dentro di me
- Invidia: + è alta l'insicurezza più le vite degli altri ci sembrano migliori
- Tradimento x riparare un dolore interiore
- Buco nero: smania di essere visti da uno sguardo esterno che convalidi, rassicuri, risarcisca
- App: capire di cosa ha fame l'altro, non investire
- La posizione + saggia: fluire in quello che c'è- stando nel flow- guardando quello che c'è oggi; mettersi in ascolto dell'esistenza e agire
- Trascuratezza: che è anche materialismo spinto. abbiamo bisogno di niente
- Serve questo silenzio in cui si contatta il sè

RISOLUZIONI
- riviviamo lo stesso dolore finche non ci fermiamo a sentirlo: è il primo passo x elaborarlo
- tendiamo a fuggire: di fare al posto che di stare
- fare le cose in autonomia: se ti 6 sentito amato
- meditare è essere presnti nel momento senza volerlo diverso
- osservare il dolore senza anestetizzarlo
- non aggrapparsi con gli altri ma connessi nel profondo; chi sa stare senza sa stare anche con
- Il vuoto lo percepisci se pensi siano gli altri a doverlo riempire: il farmaco sei tu con gli anticorpi prodotti da te
- x avere relazione bella con la vita serve gratitudine- è ok alla vita per quello che ti offre- ringraziare è il gesto supremo
- non è quello che ci succede ma quello che facciamo con cio che ci accade
- x vivere l'amore ci vuole fiducia- più ci si protegge più si ha paura di sentire
- x cambiare non bisogna essere spaventati- abbassare le soglie della paura- come uscire da zona di confort- corriamo rischi se sappiamo di avere una squadra
- Ricevere amore è + difficile che dare
- la tristezza passa se l'accogli
- tristi narcisi in cerca di conferme: dimmi che valgo
- arrendersi alla vita
- se senti paura "non sono capace"- non giudicarti- riconosci che c'è paura e aggiungi un pensiero bello
- se mi diverto e c'è stupore sono nel flow- tra difficolta e capacita- quando ci sentiamo al sicuro e invitati- incontrare me stesso e l'altro in uno spazio fluido e sicuro
- se non siamo sereni, se non siamo in grado di regolare le emoziioni, prevale la paura e l'ansia
- l'egoismo esclude l'altro. l'amore include sè e l'altro
- ci sono anche giornate no: dagli stati d'animo melanconici nascono intuizioni, ascoltare il dolore
- amare se stessi è accogliere tutta la nostra umanità, accettando le sbavature e le paure. vivere è una danza tra luce e buio
- noi abbiamo gia dentro tutto l'amore che ci serve

[Sara · Rating 5 out of 5]

La dottoressa ha una delle penne più accoglienti e rassicuranti che abbia mai letto. Non c'è giudizio in ciò che scrive ma solo un gentile invito a guardarsi dentro e darsi una possibilità, comprendendo la difficoltà dell'impresa.

Ho partecipato al firmacopie di Roma, nel centro commerciale dove mi portavano i miei quando ero piccola. Non ci tornavo da allora. Una curiosa coincidenza tornare proprio lì dopo 22 anni, in cerca di conforto.

Qualcosa dentro di me fatica a digerire i messaggi di questo libro. Soprattutto il titolo. In teoria lo trovo di gran sollievo per tutte quelle persone, come me, che quel posto lo cercano altrove, per non trovarlo mai.
In pratica mi provoca un senso di fastidio.
Perché dovrei crederci?
Perché dovrei abbracciare questa presunta verità? Cosa trovo dall'altra parte? Suona rischioso. Meglio è invece vagabondare alla ricerca di occhi che finalmente ti risarciranno di quello sguardo lontano, negato o mai ricevuto. Non perché sia veramente meglio, ma perché ho visto fare così.

Scoprire che c'è un vantaggio nascosto dietro la resistenza al cambiamento è stata un'illuminazione. Si fa fatica a cambiare per il profondo bisogno di appartenenza alla famiglia.

Ora sposto il resto delle mie riflessioni su carta. Il libro mi ha dato spunti per una vita.

Grazie dottoressa. 🧡

[Giulia · Rating 4 out of 5]

Good book for your heart and mind. The author mixes and matches psychology theories with her professional and personal experience while also thinking through human patterns. Even if some part can be “over-heard”, others are a nice and good water to dive in. A good book to read and re-read when and if you are trying to work on yourself or even just accept part of you.

[Martina Muratori · Rating 5 out of 5]

“Siamo ciò che siamo: è quando ci rilassiamo in questa consapevolezza, lì proprio lì, in quel momento, che potremo cambiare senza averne paura, poiché non siamo identificati con nulla. Allora lì, dentro di noi, proprio lì, troveremo un posto bellissimo in cui poter sostare senza timore. Liberi dalla pressione di dover essere qualcosa. Se possiamo accettare di essere «nessuno» potremo giocare a essere tutto ciò che vogliamo.”


“Talvolta ci chiediamo dove va l’amore quando finisce. Mica finisce mai, talvolta prende altre direzioni, ma quello che è stato rimane, magari sotterrato, fidati, l’amore non si consuma. Aspetta con fiducia fino a quando non lo percepisci di nuovo. Fino a quando non incontri qualcosa dentro di te che lo farà fluire ancora, o qualcuno che diventa un detonatore perfetto per farlo esplodere. Anche se ciò che senti è tuo, abita lì dentro, nella tua, nella nostra, stanza segreta. Ci sarà sempre, mica lo perdiamo. Serve saperlo e prepararlo, però, serve metterci in ascolto gentile e paziente. L’amore non accade domani. Ce l’abbiamo già, è che dobbiamo riconoscerlo. Affinché accada.”

[Maria Teresa Badolati · Rating 4 out of 5]

Sono sempre scettica nei confronti dei libri sulla psicologia, nonostante ne legga parecchi per curiosità (e disperazione). Ho trovato questo testo interessante, aiuta a riflettere su se stessi e su ciò che ci circonda ed è scritto in maniera scorrevole e accattivante, sebbene in alcuni punti risulti troppo retorico. La parte finale credo sia la più riuscita: “Liberi dalla pressione di dover essere qualcosa. Se possiamo accettare di non essere nessuno, potremo giocare a essere tutto ciò che vogliamo”.

[Marta · Rating 5 out of 5]

Illuminante, davvero.

[Elena · Rating 5 out of 5]

Ho amato questo libro, credo che aiuti moltissimo a capire alcuni meccanismi che mettiamo in atto nelle nostre vite.

[ari ♡ · Rating 3 out of 5]

Libro che sembra doverti indicare la via (o almeno i primi passi) per amare se stessi e la vita. E invece si hanno pagine e pagine dove il succo del discorso non arriva mai se non alle ultime righe di ogni capitolo. É un brutto libro? Certo che no. A volte invita a riflettere e con le storie dei suoi paziente ci rendiamo conto come le cose che viviamo non facciano parte solo della nostra vita ma sono qualcosa che viviamo un po’ tutti. Lo consiglierei? Non tanto se cerchi una lettura che ti tenga incollata alle pagine e che ti coinvolga. Qui la maggior parte delle volte non capisci di che si parla

[Linda 89 · Rating 1 out of 5]

Il libro è stato presentato dall'autrice come se fosse il libro-svolta, con soluzioni innovative ai blocchi personali. Avevo sinceramente alte aspettative, completamente disattese. I concetti espressi sono i soliti, triti e ritriti. Il funzionamento scientifico del sistema nervoso autonomo è spiegato in maniera fuorviante, confusionaria, poco comprensibile, chi ha studiato un minimo l'argomento se ne accorge. Non c'è l'ombra di una soluzione, neanche accennata, ai blocchi, alle ansie, ai problemi. Esercizi proposti completamenti inutili. La lettura è scorrevole, ma ciò non basta per raccomandare il libro.

[Laura · Rating 4 out of 5]

In "Dentro di me c’è un posto bellissimo", Ameya Gabriella Canovi non si limita a rispondere a questa domanda universale: ci prende per mano e ci guida in un viaggio introspettivo potentissimo.

Scopriamo che la felicità non è un evento fortunato, ma una scelta quotidiana che spesso viene bloccata da un ostacolo insidioso: la paura. Quella vocina interiore che sussurra: "Resta dove sei, è più sicuro."

L'autrice ci invita a un atto di coraggio radicale: spogliarci delle maschere indossate per compiacere gli altri e per esaudire le aspettative esterne. Quanto siamo schiavi dell'approvazione altrui? È l'unico modo per esistere? Questo libro ti costringe a mettere in discussione il tuo bisogno di validazione.

Un punto che ho amato: L'autrice ci accompagna verso la riscoperta della nostra autenticità.

Non è il primo libro di Canovi che leggo, e anche questo si conferma scritto in modo eccellente e incredibilmente pratico. Ho trovato la sezione "In Pratica" alla fine di ogni capitolo un vero game-changer: sono esercizi e riassunti brevi utilissimi per tradurre subito la teoria in azione.

💖 La Citazione che mi ha colpito di più:

“Perché non ci amiamo abbastanza? Potremmo rispondere: perché nessuno ce lo ha insegnato, perché nelle nostre famiglie d’origine c’erano altre priorità, perché non lo abbiamo visto fare da nessuno e dunque ci sono mancati i modelli. Poi, perché l’amore ci spaventa, e da qualche parte abbiamo ricevuto il messaggio in codice che «meglio essere un po’ macilenti dentro, ma non dare nell’occhio, non fare rumore».”

[Sofia Tamburini · Rating 4 out of 5]

Ho iniziato a leggere questo libro, su consiglio di un’amica, in seguito a una rottura sentimentale. Ciò che mi ha colpito maggiormente è l’approccio dell’autrice, che propone un percorso di introspezione condiviso con il lettore: la sua scrittura è colloquiale e accessibile, ma allo stesso tempo ricca e ben strutturata. L’uso costante del “noi” sottolinea come lei stessa si riconosca (o si sia riconosciuta in passato) nei temi trattati, creando così un legame “più autentico” e vicino a chi legge.
Un ulteriore punto di forza è la presenza di racconti tratti dall’esperienza clinica con i suoi pazienti, che contribuiscono a trasmettere un senso di vicinanza e a far sentire il lettore meno solo nelle sue difficoltà. Inoltre, il volume propone diversi esercizi pratici, utili per accompagnare il tutto ad attività concrete di riflessione.
Ritengo che questo testo sia particolarmente stimolante per chi è appassionato di psicologia ma non ha una formazione accademica nella materia, poiché permette di avvicinarsi a concetti complessi in modo chiaro e sommario. Per chi invece ha già studiato psicologia, alcuni passaggi possono risultare ripetitivi; tuttavia, un ripasso non ha mai fatto male a nessuno. Concludo sottolineando che ho vissuto questo testo come una piacevole occasione di riflessione personale.

[Frances Piper · Rating 4 out of 5]

Continua il percorso di comprensione e accettazione di sè, fatti i conti (almeno in teoria; la pratica ci mette giustamente sempre alla prova...) con la dipendenza affettiva e gli schemi familiari che ci influenzano.
Qui, la dottoressa e scrittrice ci parla di quanto siamo esseri in grado di camminare dritti nella nostra vita. Scegliere e impegnarci. Riconoscere dentro di noi degli spazi liberi di autonomia e, se vediamo che nella nostra comfort zone c'è qualcosa che non ci fa star bene, trovare a piccoli passi il coraggio di attuare un cambiamento.
Oggi. E con l'aiuto di un sè che vuole farcela e di una mano tesa amica, anche ricordata o immaginata.
Difficile? Sì, ma possibile! se ci incoraggiamo noi stessi, dalla nostra fonte interiore...

[Matteo · Rating 5 out of 5]

La tesi principale e’ che l’approvazione per noi stessi la dobbiamo cercare dentro di noi, non fuori. Non e’ un inno all’isolazionismo ed al fare tutto da soli. E’ la constatazione che le due cose andrebbero fatte in ordine, perche’ se siamo i primi a non amarci, difficilmente riusciremo a creare relazioni sane, rischieremmo invece di cadere nella dipendenza affettiva.

Citazione preferita: “Il mondo ti rimanda quello che credi di te”

Voto: 5/5. Tante cose le avevo gia’ fatte mie in precedenza, ma l’ho comunque apprezzato molto. Repetita iuvant.
Bello che l’audiolibro fosse letto dalla voce dolce e pacata dall’autrice stessa, Ameya Canovi.

[Nico · Rating 5 out of 5]

Questo libro è tosto. Qualunque sia la tua storia, chiunque tu sia e qualunque siano i tuoi traumi, Dentro di me c’è un posto bellissimo ti farà vacillare. E se così non sarà, forse non lo hai letto con il giusto approccio o forse non hai voluto davvero ascoltarlo.

È un libro che ti costringe a guardarti dentro, anche dove preferiresti non guardare. Ti accompagna, senza sconti, davanti a verità scomode e parti di te che magari hai imparato a ignorare. Ma se sei disposta a restare, ad ascoltare, allora qui puoi trovare un punto di partenza per conoscerti meglio e finalmente iniziare a volerti bene.

Non è una lettura leggera, ma è una lettura necessaria.

[Francesca Olmi · Rating 3 out of 5]

Questo è il primo libro che ho letto dell'autrice. Dal titolo e da altre recensioni che avevo letto, avevo grandi aspettative, ma purtroppo sono state deluse. C'è tanta teoria e pochissima pratica: non viene spiegato come volersi bene nel quotidiano o come risolvere i problemi di ansia e di paura. Il libro è scorrevole ed è presente qualche concetto utile qua e là, però non è un libro che consiglierei.

[Maria Pia · Rating 3 out of 5]

Interessanti spunti di riflessioni ed esercizi presenti nel testo. Alcune parti sono state un ottimo punto di inizio per farsi qualche domanda: sulla propria famiglia, sull’essere guardati e la fame emotiva che attanaglia lo stomaco di una società intera. Un testo che, nella sua semplicità, dà degli strumenti.

[Sylvie19 · Rating 3 out of 5]

Leggere questa autrice è sempre arricchente e piacevole però questo libro non aggiunge molto ai primi due. Sembra un po’ come la sintesi.
Se li avete letti questo si può anche saltare altrimenti sarà una bella scoperta.

[Little Forons · Rating 3 out of 5]

Forse avevo aspettative troppo alte ma mi è sembrato un libro "crasi" dei primi due.

[Anita · Rating 5 out of 5]

Una piccola giuda per la vita

[Marta Giampetruzzi · Rating 5 out of 5]

Parole che accompagnano delicatamente alla riscoperta di sé.
Nonostante la presenza di accenni teorici non risulta pesante.

[BITwen the pages · Rating 4 out of 5]

4,5*

[Margot Deliperi · Rating 5 out of 5]

Il dono raro della profondità e della leggerezza

[Simone Brognoli · Rating 5 out of 5]

Libro estremamente utile.
Se non impariamo a voler bene prima a noi stessi, difficilmente impareremo a volerne agli altri in modo sano

[Marco Spataro · Rating 5 out of 5]

Da leggere assolutamente almeno una volta nella vita

[Beatrice · Rating 3 out of 5]

3.5/5