Il tempo del bosco

by Mario Calabresi

«Una ragazza mi ferma nel cortile dell'università, mi parla della sua ansia, della paura di non essere all'altezza delle aspettative, piange silenziosamente e mi chiede come si può scegliere la strada.» Inizia da questa domanda il viaggio di Mario Calabresi in giro per l'Italia, alla ricerca delle storie di chi, attraverso la propria vita ordinaria e straordinaria, è stato capace di trovare una via nelle incertezze. Tra questi incontri ci sono un ingegnere che raccoglie i suoni più antichi della natura per trasmetterli alle generazioni future, una poetessa che impara dal silenzio ad ascoltare il visibile e l'invisibile, un professore di filosofia che insegna a vedere i limiti come occasioni, e un centenario che per tutta la vita si è preso cura di un bosco e ne ha ereditato il tempo. È un percorso lento, di ascolto, alla ricerca di un luogo in cui l'attimo presente non sia fine a se stesso ma si mescoli con il passato e ci parli di futuro, e di un'età in cui «essere grati è il primo passo per godere di ciò che è, e per averne cura». Una testimonianza preziosa, che ci fa riflettere su quanto abbiamo ancora bisogno di recuperare l'attenzione, il senso di un istante in cui esistono attesa e noia, e tornare a rimettere al centro delle nostre giornate le cose importanti e non quelle urgenti. Calabresi colleziona frammenti di vita, silenzi e gesti inattesi per rispondere a una giovane donna di cui non conosciamo il nome, ma della quale condividiamo i dubbi, che forse sono quelli di tutti noi.

Genres: Nonfiction

126 pages, Kindle Edition

Published September 17, 2024

Reviews

[Federica · Rating 5 out of 5]

Un libro rispetto al quale il mio consiglio è quello di prendersi tutto il tempo necessario per leggerlo, perchè percorrere la strada suggerita da Calabresi, quella di lasciarsi alle spalle le ansie da prestazione e porre la propria attenzione su ciò che è essenziale e necessario per vivere, in questo nostro nuovo tempo, vuol dire rallentare, sostare, riprendere il cammino. Calabresi lo fa raccontando le sue storie, portandoci dal dialogo drammatico con una studentessa fino alla passione del fratello per le bici, dalle foto rubategli delle proprie figlie all'urgenza di rispondere che oggi ci viene imposta, qualsiasi lavoro facciamo...E poi nell'ultima parte del libro l'autore va al cuore dell'essenziale e lo fa narrando la storia di un bosco, quello della Riserva Biogenetica di Sasso Fratino, in Casentino, fra Toscana e Romagna, di colui che le garantì vita invece che disboscamento - Fabio Clauser ancora in vita con i suoi 104 anni - dei monaci camaldolesi e del loro sguardo millenario, il cui metro ė l'eternità. Con calma, merita una lettura.

[Il mondo di Nick · Rating 4 out of 5]

“Il tempo del bosco” è un libro che si legge con facilità grazie alla sua scrittura scorrevole e coinvolgente. L’autore ci accompagna in una riflessione profonda sul significato del tempo e sul momento in cui abbiamo smarrito la capacità di vivere in sintonia con i suoi ritmi naturali. Attraverso domande stimolanti e osservazioni acute, il libro ci invita a ripensare il nostro rapporto con il tempo e a immaginare un modo per riappropriarcene, ritrovando un equilibrio più autentico con la natura. Una lettura consigliata a chiunque senta il bisogno di rallentare e riscoprire una connessione più profonda con il mondo naturale.

[Jessica · Rating 4 out of 5]

"Il mio viaggio adesso ha una meta, un punto di arrivo dove trovare il silenzio, dove questo tempo che corre possa sembrarmi fermo"

Mario Calabresi è uno dei miei scrittori e giornalisti preferiti: mi piace come si approccia alle storie, alle vite che incontra! Questa raccolta ha un filo conduttore che è quello del tempo: il tempo che passa, che costruisce passsati e si proietta nel futuro, il tempo condiviso e quello in itinere. E poi ci sono le persone con le loro storie, le difficoltà e le emozioni che le rendono speciali. Il tutto raccontato dalla voce di Mario Calabresi che riesce sempre a consolare e emozionare, donando nuovi punti di vista partendo da riflessioni intime e personali. Per me è stata una bella lettura, necessaria in queste settimane.

[Loredana Rossi · Rating 5 out of 5]

grazie Mario per aver scritto questo libro che trovo bellissimo. il tempo è uno stato di percezione, è un flusso che attraversiamo. dobbiamo imparare a oorre attenzione al tempo, non descrivendolo ma vivendolo.

[Andrea Girolametti · Rating 5 out of 5]

Un libro semplice ma di storie forti e significative. "Il tempo del bosco" è il libro perfetto per cominciare questo 2025, ci ricorda quanto sia importante custodire il tempo, che non ci è nemico, anzi, un grande alleato per arricchire la nostra vita.

[giduso · Rating 3 out of 5]

Breve libro con varie suggestioni dell'autore (esperienze personali o incontri) sul tema del rallentare, dell'ascoltare i silenzi e rivedere le prioritá.

[Sara Boffa · Rating 5 out of 5]

Migliore libro letto nel 2024. Grazie Mario Calabresi!

[Monica Detaddei · Rating 5 out of 5]

Da leggere e rileggere….

[Lymphiecat Beatrice Delle Cave · Rating 1 out of 5]

Contenuto abbastanza scontato, gli episodi narrati sono totalmente scollegato tra loro.

[Francesco · Rating 5 out of 5]

Bellissimo

[Alice Raffaele · Rating 4 out of 5]

Finché abbiamo circa vent'anni, in generale abbiamo ancora dei binari da seguire, guide che ci lasciano abbastanza liberi indicandoci comunque una strada che consideriamo più o meno sicura, o comunque attendibile e fidata. Quando davvero diventiamo grandi, ci troviamo invece davanti ad altre opzioni di cui sappiamo poco o niente, e queste possibilità sono così tante che non sempre riusciamo a determinare facilmente quale ci interessa di più e secondo quali criteri, il tutto, mentre la società sembra richiederci, con urgenza e pressione, di individuarne una e una sola, sperabilmente definitiva: non scegliere “una” via bensì “la” via, senza fare mai un passo falso. Eppure, come afferma il docente di storia e filosofia Enzo Novara, “la libertà è difficile da gestire” (pag. 13) e “l'errore è fondamentale e formativo, eppure viene sempre meno accettato” (pag. 15). Perché infatti impariamo, spesso soltanto inciampando, che possiamo tornare indietro o intraprendere un'altra strada, anzi, a volte più di una in parallelo, ma non ci sentiamo tutto il tempo supportati in questo.

In questo libro, Mario Calabresi comincia da queste considerazioni per approfondire tematiche attuali che ci riguardano tutti: l'ansia, il superamento dei momenti di crisi personali, la scoperta e autorealizzazione di sé, la quotidianità vissuta nel virtuale e sui social, il deficit dell’attenzione, il consumismo e la presenza (o ricerca) di un continuo rumore di fondo per non rimanere tra noi ad ascoltare il silenzio, la noia, noi stessi. Per trovare un modo di affrontare tutto questo, il giornalista racconta in ogni capitolo la storia di una persona (o anche di un luogo) intrecciandolo alla propria vita personale, ai propri cambi di rotta e bivii. “Dobbiamo partire dal mondo in cui siamo immersi, che è sempre più veloce. Riceviamo stimoli continui a cui è richiesto di dare risposte immediate. Questo è un vincolo feroce che ci impone di agire più rapidamente rispetto al tempo del costruire”, afferma Marcello, un suo compagno di classe del liceo ora medico. Calabresi aggiunge: “Il «tempo del costruire» è quello necessario a farci un’idea di ciò che abbiamo intorno, in cui mettiamo a fuoco i nostri desideri e i nostri bisogni, è il tempo della conoscenza” (pag. 61). Per poter edificare qualcosa, anche di immateriale, persino noi stessi, servono tempo, consapevolezza e cura. Tutti elementi fondamentali di cui Calabresi discute con alcuni monaci dell’Eremo di Camaldoli prima di arrivare a visitare, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, la prima in Italia, istituita nel 1959 dopo la decisione improvvisa di Fabio Clauser di fermare dei lavori di disboscamento e iniziare invece a battersi in prima persona per salvaguardare la biodiversità e la storia di quegli alberi e animali. Calabresi riesce sia a visitare Sasso Fratino sia a intervistare un 105enne Clauser, il quale, nonostante tutti gli anni trascorsi, è in grado di trasmettere ancora quella meraviglia e stupore che gli fecero cambiare idea, portandolo a integrare dentro di sé il tempo che dà il titolo al libro, che si pone come uno dei possibili rimedi alla frenesia, alla fretta, all’ansia da prestazione. A volte, molto più spesso di quello che potremmo ritenere, ha molto valore rallentare, fermarsi e lasciarsi colpire da una cattedrale di faggi e abeti.

Il messaggio in sé non credo sia nulla di innovativo, però il motivo per cui ho apprezzato molto leggere questo libro di Mario Calabresi e per cui sono iscritta alla sua newsletter “Altre Storie” sta nella costante delicatezza e gentilezza del giornalista nel narrare e condividere storie che possano interessare una comunità; i suoi testi risultano così scorrevoli non solo perché scrive bene ma soprattutto per il rispetto che è in grado di mostrare, onorando le testimonianze e condivisioni.

[Camilla C. · Rating 4 out of 5]

Rallentare

[Pietro · Rating 2 out of 5]

(Inevitabilmente?) semplicistico

Breve scritto incentrato sulle tematiche del rallentare, dell’essere presenti nel qui ed ora, del lasciarsi guidare dalla vita, in un’era che ci vuole sempre più efficienti, multitasking, decisi arrampicatori sociali.

Il libro raccoglie incontri ed esperienze personali inerenti alle tematiche trattate, sopra cui l’autore aggiunge pensieri, spiegazioni, conclusioni.

Il voler raccontarci “come vivere meglio” ricamandoci sopra, unito ad una scrittura “incantata”, fa scadere il tutto nel semplicismo, forse inevitabilmente dati i temi trattati e la mancanza di vere e giuste risposte o soluzioni.

[Silvia Vernizzi · Rating 5 out of 5]

Un altro libro di Mario che è un'idea geniale. Il libro parla dell'importanza del tempo e di rallentare, perche' solo rallentando possiamo capire le cose, viverle, farle nostre.

Di fronte all'ansia di questo tempo di non essere all altezza delle aspettative e di non essere sulla strada giusta, che lui rappresenta nell incontro con una studentessa di medicina, cosa fare?

Come in tutti i libri di Mario, vengono raccontate molte storie che rispondono alla domanda.

- storia di un professore molto amato, che ha visto molti ragazzi:
"ho vissuto cercando di godermi tutto, di vivere il presente in modo assoluto".
"Oggi ce molta piu liberta' di scelta, ma i limiti sono occasioni. Se la tua libertà non ha un ancoraggio, dove va?"
"Poter sbagliare è un regalo che i genitori dovrebbero fare ai figli: nella vita impari quando sbagli"
"la scuola è un buon posto dove imparare a convivere con le imperfezioni: non si puo essere portati in tutto"

- storia del fratello Paolo che lascia architettura per seguire la passione da bambino per la bici.
" se tu cerchi di respingere la crisi non arriverai mai infondo, se invece accogli il crollo e lo accetti, raggiungerai il traguardo"
"La fatica come compagna di viaggio: accettarla e non rifiutarla"

- storia di un immigrato del Ghana diventato calciatore
"La vita non è tutta dritta. Ci sono momenti in cui pensi che le cose non si risolveranno mai, ma nel viaggio ho imparato che anche se è tutto difficile, non ce niente che non si risolve"

- storia di un immigrato ebreo in US diventato illustre giurista.
"Una delle cose da imparare è come invecchiare bene, come mantenere la curiosita"

- la nonna di Mario
"Bisogna essere gentili con gli altri ma sopratutto con se stessi"

- Marcello compagno di liceo di Mario
"Appena abbiamo un istante libero, sfioriamo lo schermo. Quando facciamo altro e non ci soddisfa piu "
"La dopamina che crea dipendenza"
"I social che ci creano soddisfazione e astinenza"
"Ricevjamo stimoli continui a cui e richiesto di dare risposte immediate. Agire piu rapidamente di costruire"
"Il cervello ha bisogno di tempo.. il sonno fa pulizia delle info che non ci servono"
"Se sei veloce prendi il tempo dell incoscienza"

- Mario che non usa Amazon per un giorno:
"Oggi essere rivoluzionari significa togliere piu che aggiungere"
"Apro la porta alla possibilità di un incontro imprevisto"

- il telefono
"Il manifesto di questo tempo: stavamo tutti da un altra parte"
"Di questo scrollare non ci sara nulla da raccontare"

- e si arriva al bosco che da il nome al libro dove vivono monaci
"Se non si impara a fare le cose con la cura di un monaco, il mondo non sara mai salvo"
"Il silenzio e' importante per ritrovare la propria umanita, abitare con se stessi, convivere con i propri pensieri"
"Imparare ad ascoltare invece di saturare il tempo"
"Lo spazio del silenzio e l unica cosa che apre alla condivisione e allo scambio"
"Restare in silenzio lascia nell aria il punto interrogativo e porta a scavare, a concedere di piu"

- il patrigno Tonino
"La noia e in superficie. In superficie si prsndono i pesci piccoli, per pescare quelli grandi bisogna andare in profondita.
"Lasciarsi attraversare dalle cose, assorbire quello che si vede
"Continuare ad aderire alla vita in ogni istante

[Giuseppe Santella · Rating 4 out of 5]

Libro che racconta storie di personaggi che hanno vissuto il tempo in “maniera lenta”. Lentezza che oggi manca in questa società del rumore come la definisce Calabresi. Lo si capisce dalla dedica che lo scrittore fa alla figlia. È un libro che andrebbe fatto leggere a chi il tempo non sa ancora come affrontarlo e come domarlo.

Abbindolati dai social e dalle richieste frenetiche che arrivano dalla società e dal lavoro perdiamo il senso del silenzio e della lentezza, del rimuginare qualche secondo in più sù quello che ci circonda perdendo la lucidità che potrebbe aiutarci ad affrontare le nuove ansie di questo tempo.

E alla fine a cosa si arriva? Alla natura. Riscoprire il silenzio della montagna, del camminare tra i faggi e gli abeti e ascoltare la voce del vento che li accarezza.

Calabresi scrive questo libro perché anche lui è immerso nella società liquida e super fast in cui tutti viviamo. Intervista scienziati che dedicano la vita a scoprire le potenzialità del nostro cervello, sportivi che lavorano per superare i propri limiti e persone che hanno riscoperto il senso del tempo grazie alle loro passioni: arte e natura hanno una scala del tempo che non è come la nostra ma più dilatata e quindi più lenta.

Abbiamo qualcosa a cui aspirare quindi.
Il tempo del bosco.

[Milleeuna_pagina · Rating 4 out of 5]

«La vita non è tutta dritta. Ci sono alti e bassi. Ci sono i momenti in cui pensi che le cose non si risolveranno mai, come è capitato a me durante il viaggio. Perché arrivi a un punto in cui ti dici: “È finita, ho capito che è proprio finita”. Ma nel viaggio ho imparato che, anche se tutto è difficile, non c’è niente che non si risolve. In qualche modo si risolve. Per questo vivo tranquillo.»

Viviamo in un mondo che corre veloce, spinto dall'ansia del successo e della carriera. Ma quanto del nostro tempo è dedicato a ciò che conta davvero? L'autore ci invita a fermarci, a riflettere e a distinguere le cose urgenti da quelle importanti. Perché solo quando scegliamo consapevolmente come usare il nostro tempo, possiamo davvero dare valore alla nostra vita. Perché solo rallentando possiamo capire le cose , viverle e farle nostre.


«Non si può fare tutto e non sentirti in colpa se non ce la fai. È più importante imparare a scegliere e avere coraggio di rinunciare a qualcosa, senza troppi rimpianti».

Consigliato ⭐️⭐️⭐️⭐️/5

[Lettore di Mondi · Rating 4 out of 5]

Ho trovato bellissimo anche questo libro di Calabresi, forse leggermente meno forte degli altri, forse proprio per il tema di base, ma davvero consigliato e piacevole da "divorare".
E' la solita raccolta di storie importanti perchè capaci di lasciare qualcosa nel lettore ed il filo conduttore, stavolta, è il tempo della vita, un tempo che abbiamo tutti, chi più, chi meno, a disposizione e che dobbiamo in qualche modo usare.
Beh i protagonisti di queste storie ci insegnano che dobbiamo spendere questo tempo senza l'ansia di dover per forza perseguire uno scopo a tutti i costi programmando ogni singolo istante, ma che invece dobbiamo vivere il nostro tempo soprattutto alla scoperta di quello che ci può riservare con mente sempre aperta, capace da una parte di accogliere ciò che è positivo e dall'altra di reagire davanti alle difficoltà.
Tutto questo anche tornando ad apprezzare la lentezza, a gustare i momenti senza lasciarsi trascinare da eventi o accessori tecnologici di ogni sorta.

Bello e poi Calabresi scrive benissimo come sempre.

[Claudia · Rating 3 out of 5]

Partendo dalle storie di persone differenti per età, cultura, provenienza, professione che si sono date delle possibilità riuscendo a trovare una certezza tra i molti dubbi, sostenuti dall'entusiasmo e dalla fiducia, il libro è una riflessione sul tempo, su come oggi non basta mai, sopraffatti da occupazioni e impegni a cui non sappiamo rinunciare e che, per contro, generano ansia e scontento.
Forse è il momento di mettere al centro "le cose importanti e non quelle urgenti", di riscoprire la lentezza, il silenzio e, perché no, un po' di sana noia, ritrovando il piacere di ascoltare e ascoltarsi, in connessione con se stessi e con la natura.
Ognuno ha il suo modo di misurare il tempo legandolo a delle scadenza, sarebbe bello, come si auspica l'autore, saper interiorizzare il tempo prezioso del bosco che si rinnova senza mai scadere.

[Simone Trivisani · Rating 5 out of 5]

Sono poco più di cento le pagine di questo libro, eppure sono dense di significato, perché questa è la maestria di Calabresi: trasformare il suo vissuto, distillarlo nel cuore, e restituirci uno sguardo nuovo, stupito, commosso. La necessità di fare spazio al silenzio, di rallentare, di affrontare la vita non come una performance per dimostrare qualcosa, ma come una strada da percorrere per rimanerne avvinghiati, sono concetti nemici del nostro tempo eppure indispensabili, se vogliamo recuperare l'umanità che ci distingue dalle macchine. Molto belle le pagine sul sonno, quelle sul bosco che danno il titolo al libro ed è struggente la domanda d'apertura, posta da un'universitaria all'autore dopo un suo convegno.

[Beatrice · Rating 5 out of 5]

In un mondo sempre più spietato dove il nostro valore si misura in base ai like e alle ore di straordinario non pagate, dove "mi piacerebbe ma non ho tempo" è la frase che più spesso mi sento dire e che dico, specie in relazioni a cose che non si misurano con la scala dell'utile che in questa hustling society è l'unica moneta valida, rivendicare il proprio tempo è il più grande e radicale atto di ribellione di cui dovremmo essere capaci. Mario Calabresi lo spiega perfettamente in questo saggio-racconto che narra di persone, incontri e luoghi, con l'idea di trasmetterci un'unica lezione ed un'unica speranza: riprenderci il nostro silenzio, il nostro tempo, le cose "inutili", la leggerezza, la meraviglia, e noi stessi.

[Andrea Grillo · Rating 5 out of 5]

Mi trovavo in una libreria in aeroporto e dovevo impegnare il tempo dell'attesa del volo. Incuriosito dal titolo apparentemente scollegato dall'immagine di copertina inizio a leggerlo. Riesco a leggere le prime storie senza trovare un filo conduttore ma comunque abbastanza interessanti da lasciarmi con la curiosità di continuarlo. Quasi sei mesi dopo lo riprendo in prestito in biblioteca e lo leggo tutto. In ogni storia il protagonista/intervistato percepisce il tempo in maniera differente e in alcune mi sono immedesimato in altre magari mi immedesimerò. Si finisce il libro non con una definizione ma con un quesito personale sul senso del tempo.

Ripensandoci è stato curioso aver scelto casualmente questo libro in un momento in cui dovevo riempire del tempo "vuoto".

[Lirya Rigel · Rating 3 out of 5]

Un libro semplice (e questo è il suo forte) e a tratti interessante, ma un po' sconclusionato e con un messaggio non particolarmente rivoluzionario.
Gli incontri che Calabresi fa e riporta sono davvero meravigliosi, ma nell'insieme questo libro sembra un collage di tante cose diverse senza una connessione. Le riflessioni sull'ansia nella società e il bisogno di rallentare potrebbero essere esplorate un po' di più, in quanto mi sembra che vengano discusse in continuazione ma mai in profondità.
Il punto forte di Calabresi è sicuramente il suo entusiasmo e la sua capacità di meravigliarsi per le piccole cose, ed è molto bravo a riportare le sue sensazioni sulla pagina.

3.5/5

[Frensiss · Rating 4 out of 5]

La tematica affrontata da questo libro mi sta molto a cuore: il tempo del bosco. In questo luogo l’urgenza, la velocità e la saturazione lasciano il posto al vuoto, al silenzio, alla lentezza e alla sostanza. L’autore ci racconta aneddoti ed esperienza di vita ricchi di spunti di riflessione. Scrittura semplice ed immediata per affrontare concetti apparentemente scontati, ma che in realtà lo sono sempre meno. Sono contenta di aver letto questo libro l’ultimo dell’anno, spero in un 2025 pieno di esperienze di vita lenta.

[Roby Pit · Rating 4 out of 5]

Amo la scrittura di Calabresi. Mi aiuta a staccarmi dal resto del mondo e prendermi il mio tempo. In poche righe mi fa entrare in storie/vite che non conosco.
Questo libro, tra i suoi, non è il mio preferito però ha rispecchiato le aspettative e come detto sopra mi ha fatto fare dei viaggi (anche mentali portando a riflettere sulla mia concezione del “tempo” dell’asticella sempre più in alta.) Per certi versi mi sono rivista nella studentessa di medicina che fa un po’ da filo conduttore al libro.

[Sara Pinna · Rating 5 out of 5]

La sensazione è di leggere un diario pieno di note sparse, legate da un senso che è semplicemente l’essenza della vita. Un punto di vista sulla realtà delle nostre esistenza e sulla modernità che si è divorata parte della nostra bellezza di esseri umani. Ma anche un monito a continuare a cercare la connessione con l’altro, e a godere a pieno dei doni che questa ci porta. Un libro che ispira a riconnettersi e a sentire in profondità.

[Daniele Carpi · Rating 2 out of 5]

Non si capisce bene dove voglia arrivare: ci sono discussioni dell'autore basate su persone incontrate o eventi osservati, ma sembra che la morale sia "godetevi al meglio il tempo che avete senza correre dietro a finte urgenze". Non credo servisse un nuovo libro per parlare di questo. Si legge molto velocemente.

[Benedetta Garegnani · Rating 5 out of 5]

un bellissimo libro, un viaggio alla riscoperta della lentezza, del gustarsi ogni attimo di questa pazza vita, del non dare tutto per scontato.
mi ha insegnato che "Bisogna avere fiducia nelle cose non necessarie, quelle che sono apparentemente inutili, che non sono efficienti. Farlo è garanzia di riempirsi la vita di memorie".
capitoli brevi e molto scorrevoli

[Rossella Spina · Rating 5 out of 5]

Come in ogni libro, Mario Calabresi riesce a far riflettere molto. In questo, protagonista è il tempo: quello che sprechiamo, quello che usiamo bene, quello vuoto..
Il tempo è il nostro spazio di vita, qui ed ore, se ci pensiamo molto di questo lo gettiamo via senza Viverlo.

[Tippe · Rating 5 out of 5]

Bello, scritto bene e con molte frasi riflessive. Ti lascia dentro un segno e sotto certi aspetti di cambia (e migliora) il modo di vedere e affrontare gli eventi, soprattutto quelli incerti e spiacevoli, della vita.
Scorrevole e molto chiaro nelle descrizioni, super consigliato!

[Giulia G. · Rating 5 out of 5]

Libro sull'importanza del tempo e del suo significato. Mi ha colpito molto la curiosità dell'autore e la sua ricerca di significato soprattutto attraverso incontri con persone autentiche e a loro volta piene di domande.