In oltre vent’anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, Giulio Betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. Domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verità che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d’informazione senza essere contestualizzate a dovere.
Nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt’altro che semplice, ultimamente è diventata il “naso di Cyrano” sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. Ma perché così tanta attenzione?
La risposta è semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l’umanità nelle condizioni di prosperare o regredire. Il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. L’attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianità, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. Tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici.
Ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico.
Una guida che aiuterà i non esperti a orientarsi e difendersi smontando le leggende più diffuse – Annibale che valica le Alpi con gli elefanti, Erik il Rosso che approda in Groenlandia, il ruolo dell’attività solare e della CO2 nell’aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari – veri e propri “classici” della disinformazione, ma saprà anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.
Giulio Betti, meteorologo e climatologo del CNR con oltre vent’anni di esperienza e una consolidata attività divulgativa sui social (Instagram: @giuliobetti18; BlueSky: giuliofirenze.bsky.social), firma un saggio necessario in un’epoca dominata dalla confusione informativa. Ha sempre fatto caldo! (2024) nasce dall’osservazione di due fenomeni paralleli e forse correlati: l’aumento delle temperature globali e quello delle fake news che, spesso per miopi fini meramente economici, negano il ruolo dell’uomo nel cambiamento climatico.
L’autore dichiara fin dall’introduzione il suo obiettivo:
«Mettere in ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice, al caos e alle banalizzazioni che negli ultimi anni hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. Una sorta di guida che possa aiutare i non esperti a orientarsi e difendersi di fronte al mare magnum della disinformazione» . E ci riesce con efficacia, grazie a un tono accessibile, fluido, condito con un pizzico d’ironia, senza mai scadere nella superficialità e nell’approssimazione.
I primi tre capitoli sono dedicati allo smascheramento delle bufale più diffuse. Betti riprende testualmente alcune affermazioni virali per decostruirle attraverso dati e concetti chiave. Tra questi, la differenza tra meteorologia (studio del breve termine) e climatologia (analisi delle tendenze secolari) è il pilastro che permette di comprendere la portata degli sconvolgimenti attuali.
Gli inserti tecnici su fenomeni come le correnti a getto o i blocchi anticiclonici, sebbene interrompano leggermente il flusso narrativo, arricchiscono il testo senza appesantirlo. Aneddoti storici – come le ondate di calore medievali – vengono utilizzati per contestualizzare il dibattito, come scrive Betti: «La differenza tra meteo e clima è fondamentale per avere una visione oggettiva dell’attuale cambiamento climatico».
Nel quarto capitolo, l’autore propone strategie pratiche di mitigazione (riduzione delle emissioni) e adattamento (progettazione di città resilienti).
Il valore del libro sta nella sua doppia funzione: è un antidoto contro la disinformazione per il grande pubblico e un invito all’azione per amministratori e decisori politici.
Betti non si limita a denunciare – lo fa con ironia e precisione – ma indica anche strade percorribili, senza mai scadere nel tecnicismo o nella retorica.
In questo clima sempre più torrido, non solo per le temperature, ma anche per il sempre più infuocato dibattito sul tema, “Ha sempre fatto caldo!” costituisce una sana ventata di aria fresca, necessaria per poter avere una visione più chiara degli sconvolgimenti che il nostro modo di vivere sta causando al pianeta Terra e delle possibili soluzioni.
MA IO COSA POSSO FARE, NEL MIO PICCOLO, PER AGIRE CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI?
Giulio Betti in questo breve saggio divulgativo scrive, con rigore scientifico condito da una buona dose di ironia, una guida essenziale per difendersi dalle fake news e orientarsi nella complessità del cambiamento climatico.
Mi domando come possa mancare una parte dedicata a quello che ciascuno di noi, nella quotidianità, può fare per agire contro i cambiamenti climatici con un focus sulla cosa più semplice che potremmo fare tutti i giorni e che impatterebbe tantissimo sulla lotta contro il cambiamento climatico: mangiare più vegetale! I due settori che emettono più gas climalteranti sono la produzione energetica e quella legata all’alimentazione. La produzione alimentare è responsabile di circa un quarto (26%) delle emissioni globali di gas serra e di quasi il 60% della perdita globale di biodiversità. Non tutti possono installare dei pannelli fotovoltaici sul tetto di casa, comprare un'auto elettrica e andare al lavoro in bicicletta ma tutti possono scegliere, quotidianamente, cosa mettere nel piatto. Non si può parlare di cambiamento climatico senza parlare di questo.
Un saggio chiaro: utile come testo aggiuntivo per chi si approccia per la prima volta al cambiamento climatico e alle tesi negazioniste (probabilmente non lo consiglierei come prima lettura sul tema), ma che è ricco di spunti anche per chi conosce già bene la materia.
L'autore risponde ad alcune delle principali tesi negazioniste, con un tono rigoroso nelle spiegazioni scientifiche, ma anche scanzonato nel commento ad alcune opinioni sciocche e scarsamente informate, che rende quindi il testo sicuramente più digeribile e scorrevole.
In un'epoca in cui la disinformazione sul clima dilaga, Betti scrive una guida essenziale per orientarsi nella complessità del cambiamento climatico. L'autore affronta concetti tecnici cruciali, come la distinzione tra meteorologia e climatologia, e rivela come la confusione generata da eventi estremi sempre più frequenti venga sfruttata per diffondere disinformazione. L’autore analizza nel dettaglio le argomentazioni dei negazionisti, smontando punto per punto le loro affermazioni sulla base di evidenze scientifiche concrete, come i dati relativi all'aumento delle temperature globali e allo scioglimento dei ghiacciai. Senza negare la complessità della materia, il libro cerca di rendere le informazioni scientifiche il più possibile accessibili, anche se alcuni passaggi rimangono inevitabilmente tecnici e non facilissimi da digerire per un pubblico generalista. Elemento fondamentale del testo é , comunque, l'analisi dei bias cognitivi che possono distorcere la nostra percezione della realtà climatica. Inedita e intellettualmente onesta é la critica costruttiva a coloro che, nel tentativo di sensibilizzare sull'emergenza climatica, ricorrono a scenari apocalittici a breve termine, rischiando di ottenere l'effetto contrario a quello desiderato.
Una ironica, chiara e super fruibile divulgazione sul cambiamento in atto. Si dá al fenomeno e alle sue rappresentazioni le reali dimensioni, prendendo le distanze da bufale e populismi. La speranza di mitigazione oltre che di adattamento non ci lascia scoraggiati e inermi di fronte alle sfide presenti e future.
Val la pena di leggerlo. Ottimo libro per farsi un'idea più chiara di cosa stiamo affrontando, al di là della confusione e disinformazione che circolano su questo importantissimo tema. Anche per rendersi conto che ce la possiamo fare, collaborando e remando tutti nello stesso senso.
Se si vuole avere un quadro chiaro e ampio di cosa il Global Warming sta causando e causerà, e se si vuole disarticolare la propaganda negazionista, è un libro fondamentale. Da leggere