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La Sindrome di Didone 3 - Ira
Quando sembra che finalmente il rapporto tra Caterina e Adriano sia giunto a un punto di svolta, qualcosa tra loro si spezza, e la loro guerra di sguardi e parole riprende, più crudele e feroce di prima, durante la gita a Barcellona con la scuola. Ma sarà proprio Barcellona, tra rivelazioni e confessioni, a smascherarli e disarmarli del loro inflessibile orgoglio, in un faticoso percorso che li porterà a una maggiore consapevolezza di sé e dei propri sentimenti.
Una volta tornati a Roma, però, lontani dai giorni di sogno spagnoli in cui contava solo il presente, Adriano e Caterina dovranno fare delle scelte che cambieranno per sempre il loro futuro. La fine del liceo si avvicina, così come l'ingresso nella temuta età adulta, con le sue responsabilità e i suoi bocconi amari, ma anche con le sue promesse di libertà.
Che strade prenderanno l'Imperatore e la Regina? Come si comporteranno di fronte al bivio che rischia di dividere per sempre le loro vite?
Una volta tornati a Roma, però, lontani dai giorni di sogno spagnoli in cui contava solo il presente, Adriano e Caterina dovranno fare delle scelte che cambieranno per sempre il loro futuro. La fine del liceo si avvicina, così come l'ingresso nella temuta età adulta, con le sue responsabilità e i suoi bocconi amari, ma anche con le sue promesse di libertà.
Che strade prenderanno l'Imperatore e la Regina? Come si comporteranno di fronte al bivio che rischia di dividere per sempre le loro vite?
1030 pages, Kindle Edition
Published September 24, 2024
39 people are currently reading
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 112 reviews
September 24, 2024
se la me del 2014 sapesse che nei miei sogni c'è leonardo costa e non più adriano greco mi prenderebbe a cazzotti ma eccoci qui (ti amo comunque imperatore)
September 27, 2024
Questa serie avrà sempre un pezzo del mio cuore.
Mi dispiace, ma nonostante la redenzione di Leo Costa qui da sempre Team Imperatore.
Mi dispiace, ma nonostante la redenzione di Leo Costa qui da sempre Team Imperatore.
September 26, 2024
Bravissima, non era per nulla facile gestire questo ultimo libro.
Non so come fosse la storia originale, ma mi sembra che chi sia una grande differenza di consapevolezza e stile di scrittura tra Ira e i precedenti due libri, mi sembra la maturità dell'autrice traspaia chiaramente rispetto a chi era 10 anni fa.
E' scritto talmente bene che a un certo punto c'erano due direzioni in cui il libro poteva andare e entrambe mi sarebbero andate bene a prescindere dalle regole del romance.
ho amato i primi due libri, ma questo è sicuramente più maturo, l'autrice ha compiuto scelte di trama interessanti e ben scritte.
Un bellissimo tutto nel passato e un ritorno all' adolescenza, con personaggi e gestione delle emozioni credibili e dal grande effetto nostalgico.
So che nasce come young adult, ma io lo consiglio caldamente a che è stato adolescente negli anni 2000. Se leggete Sally Rooney, questa serie secondo me è meglio,meno deprimente . Come dover scegliere tra Skins e Skam.
Secondo me la migliore serie adolescenziale in circolazione in qualunque lingua.
Super consigliato l'ascolto durante la lettura della colonna sonora consigliata dall'autrice che trovate in fondo ai libri e su Spotify se cercate il nome dell'autrice.
Non so come fosse la storia originale, ma mi sembra che chi sia una grande differenza di consapevolezza e stile di scrittura tra Ira e i precedenti due libri, mi sembra la maturità dell'autrice traspaia chiaramente rispetto a chi era 10 anni fa.
E' scritto talmente bene che a un certo punto c'erano due direzioni in cui il libro poteva andare e entrambe mi sarebbero andate bene a prescindere dalle regole del romance.
ho amato i primi due libri, ma questo è sicuramente più maturo, l'autrice ha compiuto scelte di trama interessanti e ben scritte.
Un bellissimo tutto nel passato e un ritorno all' adolescenza, con personaggi e gestione delle emozioni credibili e dal grande effetto nostalgico.
So che nasce come young adult, ma io lo consiglio caldamente a che è stato adolescente negli anni 2000. Se leggete Sally Rooney, questa serie secondo me è meglio,meno deprimente . Come dover scegliere tra Skins e Skam.
Secondo me la migliore serie adolescenziale in circolazione in qualunque lingua.
Super consigliato l'ascolto durante la lettura della colonna sonora consigliata dall'autrice che trovate in fondo ai libri e su Spotify se cercate il nome dell'autrice.
October 6, 2024
Io ho amato i primi due libri de La sindrome di Didone, ok?
Ora, io non so cosa ci sia in questo terzo volume, non lo so, ma le emozioni che Ira mi ha fatto provare, le emozioni che mi hanno letteralmente travolta, io non le so spiegare a parole.
Ogni scena io l’ho sentita sulla mia pelle, l’ho percepita nello stomaco, nelle ossa. Ho avuto la pelle d’oca, ho pianto insieme a Cat ed Adriano, ho urlato, mi sono arrabbiata, ho perfino dovuto chiudere il libro e fermarmi per respirare a un certo punto. Non è una cosa che mi succede spesso, ma io non riuscivo letteralmente a staccarmi da questo libro, ho fatto le nottate perché avevo BISOGNO di sapere come continuasse la storia. Tutto questo per dirvi che, VOI DOVETE LEGGERE QUESTO LIBRO, DOVETE LEGGERE QUESTA SERIE (anche perché dopo aver conosciuto Adriano Greco - soprattutto l’Adriano Greco del terzo volume - la vostra vita non sarà più la stessa). Christina ha dato a questa storia il finale perfetto, perciò si, ne è proprio valsa la pena.
Ora, io non so cosa ci sia in questo terzo volume, non lo so, ma le emozioni che Ira mi ha fatto provare, le emozioni che mi hanno letteralmente travolta, io non le so spiegare a parole.
Ogni scena io l’ho sentita sulla mia pelle, l’ho percepita nello stomaco, nelle ossa. Ho avuto la pelle d’oca, ho pianto insieme a Cat ed Adriano, ho urlato, mi sono arrabbiata, ho perfino dovuto chiudere il libro e fermarmi per respirare a un certo punto. Non è una cosa che mi succede spesso, ma io non riuscivo letteralmente a staccarmi da questo libro, ho fatto le nottate perché avevo BISOGNO di sapere come continuasse la storia. Tutto questo per dirvi che, VOI DOVETE LEGGERE QUESTO LIBRO, DOVETE LEGGERE QUESTA SERIE (anche perché dopo aver conosciuto Adriano Greco - soprattutto l’Adriano Greco del terzo volume - la vostra vita non sarà più la stessa). Christina ha dato a questa storia il finale perfetto, perciò si, ne è proprio valsa la pena.
October 14, 2024
«Sei tu a decidere cosa è la sindrome di Didone».
Ci sono storie che sanno emozionare, che fanno sorridere, riflettere, appassionare. Ma poi ci sono storie che ti scavano dentro, che ti inondano l’anima e te la rubano. Storie che in un modo o nell’altro parlano di te, e non sai come sia possibile ritrovarti in tanti piccoli pezzi sparsi tra quelle pagine piene di inchiostro. La sindrome di Didone è per me questo e tanto altro. È stato casa, prima di tutto. Mi sono ritrovata, con tutti i miei pregi e i miei difetti, tra i corridoi del Giulio Cesare. E li ho percorsi con una nostalgia immensa, tra i sogni nascosti e quelli spezzati, le speranze, i dolori, le ansie, le delusioni, i primi amori.
La sindrome di Didone è Adriano, il nostro unico e insostituibile Imperatore. Un ragazzo tanto complesso ma con una forza d’animo meravigliosa, che dietro l’orgoglio e il carattere forte cela un cuore ferito e tanto delicato. Perché "la salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è mozzafiato".
È Cat, con la sua tenacia, la sua determinazione nel non mollare, la sua umanità nel non aver paura di sbagliare e la sua unicità nel non cambiare mai per nessuno.
È Beatrice, il mio immenso, straordinario girasole, la mia alba.🌅 Una ragazza che riesce ad illuminare se stessa e gli altri con un solo sguardo. A tutte le Bea al mondo: siete speciali, non lasciate che nessuno spenga la vostra luce. C’è chi aspetta solo voi per tornare a splendere, a sorgere di nuovo.
È Leonardo, con la sua profondità e la capacità (devo ammetterlo) di farmi ricredere, nonostante tutto. Perché la vita è fatta anche di cadute, l’importante è imparare a rialzarsi e riuscire a comprendere i propri errori, senza aver paura di mostrarsi vulnerabile davanti al mondo.
È Micaela, con la sua ironia e quel pizzico di follia che me l’ha fatta amare fin da subito. Dopo Fabrizio, è il personaggio con cui ho empatizzato più, il suo bagaglio di emozioni mi è stato subito familiare e la sua energia mi è arrivata tutta, fino al cuore.
La sindrome di Didone è Nicola, con le sue fragilità, il suo coraggio, la sua intraprendenza e la sua dolcezza. Tutti vorrebbero un amico così🫂
È Ettore, con la sua intelligenza e il suo fascino magnetico (me lo meritavo anche io un prof del genere)😏
Ma, soprattutto, per me la Sindrome è Fabrizio. Lui, che è entrato nella storia in punta di piedi dal primo libro facendosi strada nel mio cuore con una forza esplosiva. Lui che mi ha parlato e capito, prendendomi per mano per riportarmi indietro di dieci anni. Lui, il mio artista incompreso e malinconico, il mio poeta dal cuore colmo di emozioni e con un bagaglio di paure e fragilità da affrontare. Lui che non ha mai avuto paura di esporsi, che ha rischiato tutto, sempre, e l’ha fatto solo per amore. Fabri, sarai sempre con me. Giuro che non ti dimenticherò mai.❤️🩹
La sindrome di Didone per me è pura nostalgia. Nostalgia profonda e incancellabile del periodo più bello, complicato ed intenso che esista: l’adolescenza. Non riesco a credere di essere arrivata alla fine di questa storia meravigliosa, di aver letto per l’ultima volta dei personaggi che mi hanno rubato il cuore. Adesso vorrei solo tornare indietro e ricominciare tutto da capo.💔 Grazie per tutto a te, Cri, per aver dato vita a questo mondo meraviglioso a avermelo affidato fin dal primo libro🌻
Ci sono storie che sanno emozionare, che fanno sorridere, riflettere, appassionare. Ma poi ci sono storie che ti scavano dentro, che ti inondano l’anima e te la rubano. Storie che in un modo o nell’altro parlano di te, e non sai come sia possibile ritrovarti in tanti piccoli pezzi sparsi tra quelle pagine piene di inchiostro. La sindrome di Didone è per me questo e tanto altro. È stato casa, prima di tutto. Mi sono ritrovata, con tutti i miei pregi e i miei difetti, tra i corridoi del Giulio Cesare. E li ho percorsi con una nostalgia immensa, tra i sogni nascosti e quelli spezzati, le speranze, i dolori, le ansie, le delusioni, i primi amori.
La sindrome di Didone è Adriano, il nostro unico e insostituibile Imperatore. Un ragazzo tanto complesso ma con una forza d’animo meravigliosa, che dietro l’orgoglio e il carattere forte cela un cuore ferito e tanto delicato. Perché "la salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è mozzafiato".
È Cat, con la sua tenacia, la sua determinazione nel non mollare, la sua umanità nel non aver paura di sbagliare e la sua unicità nel non cambiare mai per nessuno.
È Beatrice, il mio immenso, straordinario girasole, la mia alba.🌅 Una ragazza che riesce ad illuminare se stessa e gli altri con un solo sguardo. A tutte le Bea al mondo: siete speciali, non lasciate che nessuno spenga la vostra luce. C’è chi aspetta solo voi per tornare a splendere, a sorgere di nuovo.
È Leonardo, con la sua profondità e la capacità (devo ammetterlo) di farmi ricredere, nonostante tutto. Perché la vita è fatta anche di cadute, l’importante è imparare a rialzarsi e riuscire a comprendere i propri errori, senza aver paura di mostrarsi vulnerabile davanti al mondo.
È Micaela, con la sua ironia e quel pizzico di follia che me l’ha fatta amare fin da subito. Dopo Fabrizio, è il personaggio con cui ho empatizzato più, il suo bagaglio di emozioni mi è stato subito familiare e la sua energia mi è arrivata tutta, fino al cuore.
La sindrome di Didone è Nicola, con le sue fragilità, il suo coraggio, la sua intraprendenza e la sua dolcezza. Tutti vorrebbero un amico così🫂
È Ettore, con la sua intelligenza e il suo fascino magnetico (me lo meritavo anche io un prof del genere)😏
Ma, soprattutto, per me la Sindrome è Fabrizio. Lui, che è entrato nella storia in punta di piedi dal primo libro facendosi strada nel mio cuore con una forza esplosiva. Lui che mi ha parlato e capito, prendendomi per mano per riportarmi indietro di dieci anni. Lui, il mio artista incompreso e malinconico, il mio poeta dal cuore colmo di emozioni e con un bagaglio di paure e fragilità da affrontare. Lui che non ha mai avuto paura di esporsi, che ha rischiato tutto, sempre, e l’ha fatto solo per amore. Fabri, sarai sempre con me. Giuro che non ti dimenticherò mai.❤️🩹
La sindrome di Didone per me è pura nostalgia. Nostalgia profonda e incancellabile del periodo più bello, complicato ed intenso che esista: l’adolescenza. Non riesco a credere di essere arrivata alla fine di questa storia meravigliosa, di aver letto per l’ultima volta dei personaggi che mi hanno rubato il cuore. Adesso vorrei solo tornare indietro e ricominciare tutto da capo.💔 Grazie per tutto a te, Cri, per aver dato vita a questo mondo meraviglioso a avermelo affidato fin dal primo libro🌻
January 11, 2025
Non riesco a credere di aver finito questa trilogia.
Non riesco a pensare di dover chiudere quest'avventura che mi ha insegnato tanto.
Grazie a tutti i personaggi, ognuno di loro mi ha lasciato un qualcosa nel cuore🫀
Caterina e Adriano, grazie per avermi fatto capire l'importanza di lottare sempre e di essere se stessi senza dover cambiare per nessuno.
Leonardo, ti ho compreso e ho imparato a volerti bene. Grazie per la tua forza.
Beatrice, grazie per esser stata un'amica speciale, una luce per ogni persona che ti stava vicino.
Fabrizio, la tua malinconia mi ha fatto empatizzare con te.
Micaela, sei energia pura e sei stata una forza.
Grazie a tutti per questo viaggio, porterò con me un pezzo di ognuno di voi❤️🩹
"La sindrome di Didone è qualcosa di insito in tutte e che ciascuna di noi esprime nel proprio personalissimo modo; un modo che nessun altro ha il diritto di imporci.
Sei tu a decidere cosa è la sindrome di Didone."❤️🔥
Non riesco a pensare di dover chiudere quest'avventura che mi ha insegnato tanto.
Grazie a tutti i personaggi, ognuno di loro mi ha lasciato un qualcosa nel cuore🫀
Caterina e Adriano, grazie per avermi fatto capire l'importanza di lottare sempre e di essere se stessi senza dover cambiare per nessuno.
Leonardo, ti ho compreso e ho imparato a volerti bene. Grazie per la tua forza.
Beatrice, grazie per esser stata un'amica speciale, una luce per ogni persona che ti stava vicino.
Fabrizio, la tua malinconia mi ha fatto empatizzare con te.
Micaela, sei energia pura e sei stata una forza.
Grazie a tutti per questo viaggio, porterò con me un pezzo di ognuno di voi❤️🩹
"La sindrome di Didone è qualcosa di insito in tutte e che ciascuna di noi esprime nel proprio personalissimo modo; un modo che nessun altro ha il diritto di imporci.
Sei tu a decidere cosa è la sindrome di Didone."❤️🔥
September 28, 2024
se avessero parlato questo libro sarebbe durato 3 pagine. Mi ha intrattenuto però è sottotono rispetto agli altri due
October 1, 2024
«ne è valsa la pena?»
«di ogni secondo»
😭😭😭😭😭
💜💜💜💜💜
4,5/5 ★
«di ogni secondo»
😭😭😭😭😭
💜💜💜💜💜
4,5/5 ★
October 3, 2024
NON È UNA RECENZIONE.
Solo io che straparlo perché ho bisogno di mettere per iscritto tutto ciò che mi sta vorticando dentro.
Non ci credo che dopo dieci anni di attesa finalmente SO come sono andate a finire le cose.
Ricordo ancora nitidamente come andavo a controllare quasi ogni giorno se ci fossero aggiornamenti, prima su EFP e poi su Wattpad, sui banchi di scuola, durante l'ultimo anno di liceo. Leggere la notizia che l'autrice non sapeva se avrebbe continuato la storia, mi aveva lasciata stordita. Passano anni, per poi vedere che aveva deciso di pubblicare il libro in self. Ed eccomi subito a reperire la copia cartacea perché, sebbene sapessi a memoria tutto ciò che accadeva in tracotanza, avendo letto la storia più volte fino alla nausea, dovevo stringerla tra le mani, odorarla, sfogliarla, consumarla.
Appena tornata a casa dall'erasmus, la prima cosa che ho fatto è stato leggere Superbia che avevo preordinato ed era uscito durante il mio soggiorno in Spagna, divorandolo in un giorno, sebbene anche qui sapessi già tutta la storia a memoria, dato che l'autrice ha interrotto questo secondo volume nello stesso identico punto in cui si era interrotta su Wattpad.
Ho visto poi l'opera venire pubblicata da una casa editrice e non riuscivo a crederci, la mia mente ormai era partita per la tangente, pensava solo al fatto che avrebbe visto una fine, doveva esserci PER FORZA una fine, non potevo rimanere nel limbo per sempre, DOVEVO sapere cosa sarebbe successo tra Cat e Adriano, ma soprattutto non volevo dire addio a Leonardo Costa, che mi aveva rubato il cuore senza che me ne rendessi conto. Proprio un hate-to-love da manuale, il nostro.
Ma la frustrazione cresceva soltanto con il passare dei mesi, degli anni, non avendo notizie riguardo un continuo della pubblicazione e quindi della storia. Controllavo spasmodicamente il profilo dell'autrice per avere aggiornamenti, perché mi era insopportabile non avere un finale, sebbene questo significasse salutare i protagonisti di questa storia che mi hanno accompagnata per un decennio come se fossero amici miei, come se fossi stata fisicamente presente e li avessi visti litigare, fare pace, amarsi.
Ho seguito con entusiasmo la pubblicazione dei capitoli di Ira su Wattpad, che ha lasciato il posto, in un primo momento, all'apprensione quando si è interrotta. Venire a conoscenza della data di pubblicazione mi ha fatto urlare di gioia e scalpitare come una ragazzina. Non lo credevo possibile.
Sono ancora incredula. Ho appena terminato Ira, ho letto l'epilogo e sono stata dieci minuti buoni a fissare immobile l'ultima pagina. Ho letto i ringraziamenti dell'autrice e anche lì, non ho fatto altro che rimuginarci su, mi ci sono ritrovata fin troppo nei suoi dubbi, nei suoi tormenti, nelle sue stesse insicurezze.
Devo metabolizzare.
Mi sono commossa più volte nell'arco della lettura, che mi ha tolto il sonno, troppo eccitata per pensare a qualsiasi cosa che non fosse immergermi completamente nelle pagine e affogarci dentro. L'unico piantino delicato c'è stato mentre leggevo di Leonardo (ovviamente) e Micaela in piscina; mi sono sentita troppo Miki in quel frangente, solo che io non ho (ancora) trovato il mio Leonardo Costa.
Non lo so come mi sento. Non scrivo mai recensioni (e in fondo, questa non lo è) ma ho subito sentito l'impulso di mettere per iscritto le mie sensazioni, non filtrate, appena posato il libro.
Perché per me è la fine di un'era.
Un decennio della mia vita ha trovato il suo punto definitivo, dopo tanti punti e virgola.
Porterò nel cuore per sempre questa storia e questi personaggi. Mi rendo conto di essere ormai cresciuta e che il tipo di storia (forse) non faccia più per me, ma sono convinta che continuerò a leggerla all'infinito, non mi stancherò mai degli amici di inchiostro che mi sono fatta durante questo lungo capitolo della mia vita.
Grazie Christina, per non aver mollato.
Solo io che straparlo perché ho bisogno di mettere per iscritto tutto ciò che mi sta vorticando dentro.
Non ci credo che dopo dieci anni di attesa finalmente SO come sono andate a finire le cose.
Ricordo ancora nitidamente come andavo a controllare quasi ogni giorno se ci fossero aggiornamenti, prima su EFP e poi su Wattpad, sui banchi di scuola, durante l'ultimo anno di liceo. Leggere la notizia che l'autrice non sapeva se avrebbe continuato la storia, mi aveva lasciata stordita. Passano anni, per poi vedere che aveva deciso di pubblicare il libro in self. Ed eccomi subito a reperire la copia cartacea perché, sebbene sapessi a memoria tutto ciò che accadeva in tracotanza, avendo letto la storia più volte fino alla nausea, dovevo stringerla tra le mani, odorarla, sfogliarla, consumarla.
Appena tornata a casa dall'erasmus, la prima cosa che ho fatto è stato leggere Superbia che avevo preordinato ed era uscito durante il mio soggiorno in Spagna, divorandolo in un giorno, sebbene anche qui sapessi già tutta la storia a memoria, dato che l'autrice ha interrotto questo secondo volume nello stesso identico punto in cui si era interrotta su Wattpad.
Ho visto poi l'opera venire pubblicata da una casa editrice e non riuscivo a crederci, la mia mente ormai era partita per la tangente, pensava solo al fatto che avrebbe visto una fine, doveva esserci PER FORZA una fine, non potevo rimanere nel limbo per sempre, DOVEVO sapere cosa sarebbe successo tra Cat e Adriano, ma soprattutto non volevo dire addio a Leonardo Costa, che mi aveva rubato il cuore senza che me ne rendessi conto. Proprio un hate-to-love da manuale, il nostro.
Ma la frustrazione cresceva soltanto con il passare dei mesi, degli anni, non avendo notizie riguardo un continuo della pubblicazione e quindi della storia. Controllavo spasmodicamente il profilo dell'autrice per avere aggiornamenti, perché mi era insopportabile non avere un finale, sebbene questo significasse salutare i protagonisti di questa storia che mi hanno accompagnata per un decennio come se fossero amici miei, come se fossi stata fisicamente presente e li avessi visti litigare, fare pace, amarsi.
Ho seguito con entusiasmo la pubblicazione dei capitoli di Ira su Wattpad, che ha lasciato il posto, in un primo momento, all'apprensione quando si è interrotta. Venire a conoscenza della data di pubblicazione mi ha fatto urlare di gioia e scalpitare come una ragazzina. Non lo credevo possibile.
Sono ancora incredula. Ho appena terminato Ira, ho letto l'epilogo e sono stata dieci minuti buoni a fissare immobile l'ultima pagina. Ho letto i ringraziamenti dell'autrice e anche lì, non ho fatto altro che rimuginarci su, mi ci sono ritrovata fin troppo nei suoi dubbi, nei suoi tormenti, nelle sue stesse insicurezze.
Devo metabolizzare.
Mi sono commossa più volte nell'arco della lettura, che mi ha tolto il sonno, troppo eccitata per pensare a qualsiasi cosa che non fosse immergermi completamente nelle pagine e affogarci dentro. L'unico piantino delicato c'è stato mentre leggevo di Leonardo (ovviamente) e Micaela in piscina; mi sono sentita troppo Miki in quel frangente, solo che io non ho (ancora) trovato il mio Leonardo Costa.
Non lo so come mi sento. Non scrivo mai recensioni (e in fondo, questa non lo è) ma ho subito sentito l'impulso di mettere per iscritto le mie sensazioni, non filtrate, appena posato il libro.
Perché per me è la fine di un'era.
Un decennio della mia vita ha trovato il suo punto definitivo, dopo tanti punti e virgola.
Porterò nel cuore per sempre questa storia e questi personaggi. Mi rendo conto di essere ormai cresciuta e che il tipo di storia (forse) non faccia più per me, ma sono convinta che continuerò a leggerla all'infinito, non mi stancherò mai degli amici di inchiostro che mi sono fatta durante questo lungo capitolo della mia vita.
Grazie Christina, per non aver mollato.
September 28, 2024
allora innanzitutto grazie Christina per aver scritto questa bellissima trilogia e aver dato un finale che tutti aspettavamo ma di cui nessuno era pronto, perché non volevamo lasciare i personaggi che abbiamo tanto amato follemente, ho amato ogni singolo momento, ogni singola pagina, tutto ciò che è successo triste o felice che sia, l’ho divorato perché era troppo bello per non riuscire a farlo, comunque all’alba delle 15:45 del 28 settembre 2024 ho finito l’ultimo libro della trilogia che ho amato di più in tutta la mia vita, con tanto di lacrime e cascate del Niagara, con gli occhi che bruciano dal pianto disperato perché non li voglio lasciare e perché non saprò più cosa succederà alla vita di questi pazzi, con il cuore a pezzi perché sto lasciando una parte di me in questa trilogia che è diventata casa… non riuscirò mai a credere che sia finita, quando sembrava ieri che stavo leggendo il primo libro. Cat, Adriano, Bea, Fabrizio, Miki e Leo resteranno per sempre nella mia anima e non credo che se ne andranno mai. 😭😭😭❤️❤️
October 13, 2024
Ho finito .
Li lascio andare ...
con un Taranto nel cuore .
Con un Alba che può tornare
Con un 4 Luglio difficile
Con un filo rosso
Con me che amo la pioggia.
Grazie per questo libro . Grazie per chi lo ha scritto e grazie per chi me lo ha consigliato .
Li lascio andare ...
con un Taranto nel cuore .
Con un Alba che può tornare
Con un 4 Luglio difficile
Con un filo rosso
Con me che amo la pioggia.
Grazie per questo libro . Grazie per chi lo ha scritto e grazie per chi me lo ha consigliato .
October 4, 2024
Questo è il libro dell’attesa, dei respiri spezzati e delle notti in bianco.
Matriarcale, rabbioso e vulnerabile sconfina tra labili parole e gesti febbrili.
Ustiona gli occhi e cura il cuore.
Incide la pelle e risana le menti.
Profuma di franchezza, libertà e trasgressione.
Non c’è luogo che lo contamini, non c’è tempo che lo trattenga, Ira e’ per tutti e per nessuno.
E’per quel ragazzo che ha una cotta “condannata”, “sbagliata”, errata sotto gli occhi civili di chi si ritiene “normale“.
E’ per quel ragazzo che lotta contro il passato, incollato ad un presente fangoso, ricco di crepe, paure e ristagni.
E’ per la ragazza che cede ai sentimenti incespicando durante il cammino, sperando che la vetta abbia una vista pazzesca.
Perché Roma dall’alto e’ maestosa, ma con qualcuno accanto può diventare eterna.
Ira e’ per chi si sente fragile e non lo mostra; per chi nasconde bordature cupe e le suona con i ventricoli del cuore.
Ira e’ per chi non si è mai innamorato e vive nella paura di affogare in un oceano permanente.
Ira e’ per quel momento che detta legge, che rende giustizia ai propri sogni, per quel secondo dove tutto il mondo scorre e tu scegli dove andare.
Ira e’ lo specchio del subconscio, la voce del perdono, la gioia di un attimo felice.
Perché Ira non è solo dolore, non è solo rabbia. È amore, amicizia, paura e tristezza. Ira e’ il colore dell’arcobaleno, incosciente di illuminare il cielo.
Ira e’ mille volti negli occhi del mondo, ma un solo sguardo nell’anima di chi legge.
E’ un emozione talmente complessa da non saperla gestire, una forza bruta che travolge ogni reazione incontrollata.
Ritornare da loro e’ respirare se stessi, sentirsi vulnerabili, incapaci di comprendere le menti e capaci di ruggire con le azioni. Ascoltarli e accarezzarli senza fare rumore. È un balsamo sulla pelle, una lacrima che scende piano tra le righe di un Alba fatiscente.
E’ la giusta fine per un grande inizio.
Adriano, Fabri, Leo, cat, miky e Nico..Vi amo, vi amerò sempre.
E tu, mia incredibile Beatrice, sei luce eterna, bella e rara. Impura e meravigliosa.
Ti voglio sulla pelle. Ho bisogno di averti con me, sempre.
Ira non è un addio, ma un timido saluto, un accenno di speranza a scrivere un futuro migliore.
La scrittura di Cristina e’ letale, tiene incollata alle pagine senza respirare.
Incide graffi, suture d’inchiostro, esorta ad ambire all’insostituibile.
D’Annunzio ha scritto
“Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie lontane.”
Io, ovunque mi trovi, ascolto solo il suono delle pagine che scorrono, delle immagini che raccontano una delle storie più incredibili che conosco.
Vivo di Ira, e non smetterò mai di farlo.
Grazie Cri, grazie per avermi scelta come Beta, per avermi regalato questa storia, questo lido di tracotanza e superbia dove l’ira attraversa incauta senza pietà.
Grazie per avermi dato Bea, ma soprattutto, per avermi donato un posto dove rifugiarmi.
Non smettere mai di scrivere, ho bisogno della tua penna, ho bisogno del tuo mondo di carta.
Ti voglio bene anima incompresa.
Sarò Sempre dalla tua parte.
Sempre.
Matriarcale, rabbioso e vulnerabile sconfina tra labili parole e gesti febbrili.
Ustiona gli occhi e cura il cuore.
Incide la pelle e risana le menti.
Profuma di franchezza, libertà e trasgressione.
Non c’è luogo che lo contamini, non c’è tempo che lo trattenga, Ira e’ per tutti e per nessuno.
E’per quel ragazzo che ha una cotta “condannata”, “sbagliata”, errata sotto gli occhi civili di chi si ritiene “normale“.
E’ per quel ragazzo che lotta contro il passato, incollato ad un presente fangoso, ricco di crepe, paure e ristagni.
E’ per la ragazza che cede ai sentimenti incespicando durante il cammino, sperando che la vetta abbia una vista pazzesca.
Perché Roma dall’alto e’ maestosa, ma con qualcuno accanto può diventare eterna.
Ira e’ per chi si sente fragile e non lo mostra; per chi nasconde bordature cupe e le suona con i ventricoli del cuore.
Ira e’ per chi non si è mai innamorato e vive nella paura di affogare in un oceano permanente.
Ira e’ per quel momento che detta legge, che rende giustizia ai propri sogni, per quel secondo dove tutto il mondo scorre e tu scegli dove andare.
Ira e’ lo specchio del subconscio, la voce del perdono, la gioia di un attimo felice.
Perché Ira non è solo dolore, non è solo rabbia. È amore, amicizia, paura e tristezza. Ira e’ il colore dell’arcobaleno, incosciente di illuminare il cielo.
Ira e’ mille volti negli occhi del mondo, ma un solo sguardo nell’anima di chi legge.
E’ un emozione talmente complessa da non saperla gestire, una forza bruta che travolge ogni reazione incontrollata.
Ritornare da loro e’ respirare se stessi, sentirsi vulnerabili, incapaci di comprendere le menti e capaci di ruggire con le azioni. Ascoltarli e accarezzarli senza fare rumore. È un balsamo sulla pelle, una lacrima che scende piano tra le righe di un Alba fatiscente.
E’ la giusta fine per un grande inizio.
Adriano, Fabri, Leo, cat, miky e Nico..Vi amo, vi amerò sempre.
E tu, mia incredibile Beatrice, sei luce eterna, bella e rara. Impura e meravigliosa.
Ti voglio sulla pelle. Ho bisogno di averti con me, sempre.
Ira non è un addio, ma un timido saluto, un accenno di speranza a scrivere un futuro migliore.
La scrittura di Cristina e’ letale, tiene incollata alle pagine senza respirare.
Incide graffi, suture d’inchiostro, esorta ad ambire all’insostituibile.
D’Annunzio ha scritto
“Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie lontane.”
Io, ovunque mi trovi, ascolto solo il suono delle pagine che scorrono, delle immagini che raccontano una delle storie più incredibili che conosco.
Vivo di Ira, e non smetterò mai di farlo.
Grazie Cri, grazie per avermi scelta come Beta, per avermi regalato questa storia, questo lido di tracotanza e superbia dove l’ira attraversa incauta senza pietà.
Grazie per avermi dato Bea, ma soprattutto, per avermi donato un posto dove rifugiarmi.
Non smettere mai di scrivere, ho bisogno della tua penna, ho bisogno del tuo mondo di carta.
Ti voglio bene anima incompresa.
Sarò Sempre dalla tua parte.
Sempre.
September 26, 2024
Non è una storia d’amore perfetta perché sono entrambi pieni di difetti e orgogliosi da fare schifo, però sono belli lo stesso. Non si nascondono dietro ad un dito, sanno chi sono e sanno di non essere al 100% delle belle persone, e va bene così.
Sono quello che sono e si amano nonostante tutto.
Termina qui la saga che mi ha accompagnato in tutti questi anni, dalla terza media fino all’università, e io mi sento un po’ strana. È come se una parte di me (la Sofia sedicenne che leggeva fino alle quattro del mattino e che poi rischiava di addormentarsi in classe) avesse ufficialmente chiuso un capitolo della sua vita.
Non ho pianto nemmeno per un secondo, ma i ringraziamenti dell’autrice mi hanno quasi fatta cedere. Mi sono riconosciuta nelle sue parole e vorrei dirle di non disperarsi se non diventerà mai una scrittrice di successo perché, nel mio cuore, quel ruolo è suo di diritto.
Sono quello che sono e si amano nonostante tutto.
Termina qui la saga che mi ha accompagnato in tutti questi anni, dalla terza media fino all’università, e io mi sento un po’ strana. È come se una parte di me (la Sofia sedicenne che leggeva fino alle quattro del mattino e che poi rischiava di addormentarsi in classe) avesse ufficialmente chiuso un capitolo della sua vita.
Non ho pianto nemmeno per un secondo, ma i ringraziamenti dell’autrice mi hanno quasi fatta cedere. Mi sono riconosciuta nelle sue parole e vorrei dirle di non disperarsi se non diventerà mai una scrittrice di successo perché, nel mio cuore, quel ruolo è suo di diritto.
April 19, 2025
Dopo anni ho finalmente portato a termine la lettura di questa trilogia, ho aspettato all’infinito questo volume e quando è uscito non ho trovato la forza di leggerlo. Prima di iniziarlo mi sono fatta una rilettura degli altri due perché lo volevo apprezzare a pieno e così è stato. Mi mancheranno tutti i personaggi, ho odiato la cocciutaggine di Cat e ho amato il modo in cui aiuta Adriano ad uscire dal suo guscio. Alcune scene non le ho apprezzate fino in fondo, anche quelle degli altri personaggi, alcune volte le ho trovate un po’ too much ma alla fine va bene anche così.
April 25, 2025
È stato un viaggio magnifico❤️🩹!
Taranto per sempre.
Taranto per sempre.
September 26, 2024
Dopo anni finisce una saga che mi ha accompagnata da quando avevo appena 15 anni ad ora che sono vicina alla laurea. Questo finale tanto atteso non ha deluso nessuna delle mie aspettative e ancora stento a credere che dobbiamo dire addio a questi personaggi.
Per anni ho avuto il dubbio su come sarebbe finita la storia di Caterina e Adriano, mi sono chiesta spesso se dopo tutto il male che si erano fatti nei precedenti libri sarebbero riusciti a trovarsi. Lo trovavo davvero molto ma molto difficile, perché come dicono stesso loro Adriano e Caterina non sono personaggi perfetti tutt’altro. Sono entrambi personaggi grigi, pieni zeppi di difetti e soprattutto di orgoglio. In Ira però avranno finalmente quella crescita che stavo aspettando con tutta me stessa e il merito secondo me è molto anche di Leonardo. Leonardo è il personaggio di cui mi sono innamorata senza nemmeno rendermene conto, nel primo libro non lo sopportavo minimamente, ma anche se ha fatto degli sbagli nel corso dei tre libri (come TUTTI i personaggi, cosa che ha reso questa storia incredibilmente vera e meravigliosa) è anche quello che ha avuto la crescita maggiore di tutti, colui che è maturato prima grazie a delle cose che gli sono successe. Sembrava impossibile ma ha superato per me anche Adriano (imperatore ti amo lo stesso) e la sua storia con Micaela è diventata la mia storia d’amore preferita nella trilogia, sebbene rispetto alle altre coppie abbiano molti meno momenti insieme. Leggerei un libro interamente su di loro e non mi stancherei.
Questo perché in lui e Micaela mi ci son rivista a differenza di Cat e Adriano, che a mio parere per quanto orgogliosi restano anime gemelle. Non potrei mai immaginare una persona vicino ad Adriano Greco che non sia Caterina e viceversa. Questa è la potenza della loro relazione, il fatto che nessuno è come loro e che la loro connessione, legame, complicità è inarrivabile per gli altri e CON altri.
Tantissime scene mi hanno sconvolta e stupita, dichiarazioni e momenti che non mi aspettavo di leggere ma che infondo meritavamo. Ammetto che qualche lacrima l’ho versata. Mi mancheranno tutti i personaggi, tutte le loro storie e la loro amicizia.
Mi dispiace che questa sia una trilogia che non abbia avuto il grandissimo successo che merita, perché è scritta meravigliosamente e in particolare in questo libro si nota la maturità della scrittrice che ha scritto 800 pagine che si leggono come se fossero 100.
5 stelle meritatissime e con la speranza di qualche scena bonus in futuro per farci (farmi) contenta🥰❤️
Per anni ho avuto il dubbio su come sarebbe finita la storia di Caterina e Adriano, mi sono chiesta spesso se dopo tutto il male che si erano fatti nei precedenti libri sarebbero riusciti a trovarsi. Lo trovavo davvero molto ma molto difficile, perché come dicono stesso loro Adriano e Caterina non sono personaggi perfetti tutt’altro. Sono entrambi personaggi grigi, pieni zeppi di difetti e soprattutto di orgoglio. In Ira però avranno finalmente quella crescita che stavo aspettando con tutta me stessa e il merito secondo me è molto anche di Leonardo. Leonardo è il personaggio di cui mi sono innamorata senza nemmeno rendermene conto, nel primo libro non lo sopportavo minimamente, ma anche se ha fatto degli sbagli nel corso dei tre libri (come TUTTI i personaggi, cosa che ha reso questa storia incredibilmente vera e meravigliosa) è anche quello che ha avuto la crescita maggiore di tutti, colui che è maturato prima grazie a delle cose che gli sono successe. Sembrava impossibile ma ha superato per me anche Adriano (imperatore ti amo lo stesso) e la sua storia con Micaela è diventata la mia storia d’amore preferita nella trilogia, sebbene rispetto alle altre coppie abbiano molti meno momenti insieme. Leggerei un libro interamente su di loro e non mi stancherei.
Questo perché in lui e Micaela mi ci son rivista a differenza di Cat e Adriano, che a mio parere per quanto orgogliosi restano anime gemelle. Non potrei mai immaginare una persona vicino ad Adriano Greco che non sia Caterina e viceversa. Questa è la potenza della loro relazione, il fatto che nessuno è come loro e che la loro connessione, legame, complicità è inarrivabile per gli altri e CON altri.
Tantissime scene mi hanno sconvolta e stupita, dichiarazioni e momenti che non mi aspettavo di leggere ma che infondo meritavamo. Ammetto che qualche lacrima l’ho versata. Mi mancheranno tutti i personaggi, tutte le loro storie e la loro amicizia.
Mi dispiace che questa sia una trilogia che non abbia avuto il grandissimo successo che merita, perché è scritta meravigliosamente e in particolare in questo libro si nota la maturità della scrittrice che ha scritto 800 pagine che si leggono come se fossero 100.
5 stelle meritatissime e con la speranza di qualche scena bonus in futuro per farci (farmi) contenta🥰❤️
November 13, 2024
Libro conclusivo della trilogia. Non do 5 stelle piene perché gli ultimi capitoli mi hanno lasciato un po delusa.
Vivo per il capitolo 35 ❤️
SPOILER: Non ho apprezzato particolarmente il salto temporale di tre anni, lo trovo abbastanza irrealistico considerando che i due tagliano completamente i rapporti, avrei preferito massimo un anno. Inoltre, verso la fine i capitoli spicy aumentano e devo ammettere che mi hanno dato leggermente fastidio, soprattutto perché nei primi due libri c'è molta tensione e zero spicy (nonostante io sia una lettrice abituata allo spicy, ho apprezzato molto questa caratteristica).
Altra nota negativa, la morte del padre di Adriano è stata affrontata in maniera troppo frettolosa. Abbiamo 400 pagine sulla gita a Barcellona e pochissime su questo evento, a mio parere, molto importante e d'impatto per il protagonista maschile.
Nonostante ciò, ho apprezzato tantissimo questa trilogia. La scrittura è scorrevole, mi sono affezionata molta ai personaggi. Ho amato il rapporto di amore-odio che si crea tra Adriano e Caterina! Le storie secondarie interessanti, diciamo che forse avrei tagliato quella di Nicola (non mi sembra abbia portato qualcosa all'interno della storia) per dare più spazio a Leonardo e Miki.
Vivo per il capitolo 35 ❤️
SPOILER: Non ho apprezzato particolarmente il salto temporale di tre anni, lo trovo abbastanza irrealistico considerando che i due tagliano completamente i rapporti, avrei preferito massimo un anno. Inoltre, verso la fine i capitoli spicy aumentano e devo ammettere che mi hanno dato leggermente fastidio, soprattutto perché nei primi due libri c'è molta tensione e zero spicy (nonostante io sia una lettrice abituata allo spicy, ho apprezzato molto questa caratteristica).
Altra nota negativa, la morte del padre di Adriano è stata affrontata in maniera troppo frettolosa. Abbiamo 400 pagine sulla gita a Barcellona e pochissime su questo evento, a mio parere, molto importante e d'impatto per il protagonista maschile.
Nonostante ciò, ho apprezzato tantissimo questa trilogia. La scrittura è scorrevole, mi sono affezionata molta ai personaggi. Ho amato il rapporto di amore-odio che si crea tra Adriano e Caterina! Le storie secondarie interessanti, diciamo che forse avrei tagliato quella di Nicola (non mi sembra abbia portato qualcosa all'interno della storia) per dare più spazio a Leonardo e Miki.
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December 3, 2024
“Ranocchietta, ti devo parlare, fammi…fammi parlare.
Mi batte troppo veloce, io non lo so perché. Non..non ce lo dovrei avere qua dentro. Non so perché funziona.
Sono un coglione, non lo so neanche io come ragiono. Sbaglio sempre, sempre, sempre…
Ci sei solo tu…qua dentro. Mi manchi.”
La cosa più difficile è lasciar andare.
Che si parli di un affetto, di un sentimento, di un oggetto o di un ricordo, siamo equipaggiati per amare infinitamente, ma non riusciamo a lasciar andare un qualcosa che ci ha fatti sentire amati, protetti e al sicuro.
Questo sto provando nel lasciar andare tre libri che mi hanno accompagnata nella crescita ed evoluzione di tanti personaggi diversi. Ogni emozione, ogni sofferenza, ogni traguardo che fosse bello o brutto, ogni amore, ogni lacrima, come se facessi parte del gruppo.
A Caterina per avermi insegnato a lottare sempre, anche contro me stessa.
Ad Adriano per avermi insegnato che l’orgoglio lo puoi mettere da parte per chi ami, anche se ti senti messo a nudø.
A Leonardo per avermi insegnato che anche dopo tanta sofferenza si può trovare l’amore.
A Beatrice per avermi insegnato che il dolore lo puoi condividere con gli altri.
A Nicola per avermi insegnato che essere diversi non sarà mai una cosa negativa.
A Fabrizio per avermi insegnato che le parole hanno il suo peso.
A Micaela per avermi insegnato che la paura è passeggera.
A te, Christina, per avermi fatto capire e amare questa trilogia.
Forse tu non ti sarai sentita abbastanza ma io, come tutte noi che abbiamo letto i tuoi libri, so quanto tu valga. Hai scritto un capolavoro, non dimenticarlo mai.
Hai creato dei personaggi così reali, così perfetti nelle loro imperfezioni da rendere il tutto magico e speciale.
Ci hai mostrato il vero significato di “Sindrome di Didone”, ed io sono immensamente grata di esserci stata fino alla fine.
Grazie❤️
“Ne è valsa la pena?”
Ne è valsa la pena di torturarci così? Di andare fino in fondo, di perseverare, pur sapendo che saremmo arrivati a questo punto?
“Di ogni secondo.”
Mi batte troppo veloce, io non lo so perché. Non..non ce lo dovrei avere qua dentro. Non so perché funziona.
Sono un coglione, non lo so neanche io come ragiono. Sbaglio sempre, sempre, sempre…
Ci sei solo tu…qua dentro. Mi manchi.”
La cosa più difficile è lasciar andare.
Che si parli di un affetto, di un sentimento, di un oggetto o di un ricordo, siamo equipaggiati per amare infinitamente, ma non riusciamo a lasciar andare un qualcosa che ci ha fatti sentire amati, protetti e al sicuro.
Questo sto provando nel lasciar andare tre libri che mi hanno accompagnata nella crescita ed evoluzione di tanti personaggi diversi. Ogni emozione, ogni sofferenza, ogni traguardo che fosse bello o brutto, ogni amore, ogni lacrima, come se facessi parte del gruppo.
A Caterina per avermi insegnato a lottare sempre, anche contro me stessa.
Ad Adriano per avermi insegnato che l’orgoglio lo puoi mettere da parte per chi ami, anche se ti senti messo a nudø.
A Leonardo per avermi insegnato che anche dopo tanta sofferenza si può trovare l’amore.
A Beatrice per avermi insegnato che il dolore lo puoi condividere con gli altri.
A Nicola per avermi insegnato che essere diversi non sarà mai una cosa negativa.
A Fabrizio per avermi insegnato che le parole hanno il suo peso.
A Micaela per avermi insegnato che la paura è passeggera.
A te, Christina, per avermi fatto capire e amare questa trilogia.
Forse tu non ti sarai sentita abbastanza ma io, come tutte noi che abbiamo letto i tuoi libri, so quanto tu valga. Hai scritto un capolavoro, non dimenticarlo mai.
Hai creato dei personaggi così reali, così perfetti nelle loro imperfezioni da rendere il tutto magico e speciale.
Ci hai mostrato il vero significato di “Sindrome di Didone”, ed io sono immensamente grata di esserci stata fino alla fine.
Grazie❤️
“Ne è valsa la pena?”
Ne è valsa la pena di torturarci così? Di andare fino in fondo, di perseverare, pur sapendo che saremmo arrivati a questo punto?
“Di ogni secondo.”
October 8, 2024
Un finale perfetto per una trilogia che si è rivelata essere stupenda. Mi ha riportato negli anni del liceo, mi ha fatto sognare, commuovere e inca**are tantissimo. I personaggi li ho vissuti come fossero amici miei e lasciarli è stato difficile... Ma meritavano un finale degno. Christina non ha tralasciato nulla, ha chiuso i cerchi e lo ha fatto con tutta se stessa, si vede. Saga consigliata al 100% a chi ama questo genere.
5 stelle ma anche di più fosse stato per me.
5 stelle ma anche di più fosse stato per me.
December 13, 2024
Valutazione: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5.
Non so da dove cominciare a parlare di questo libro, anche perché è una di quelle volte in cui mi sento parecchio in difficoltà. Però, penso dire che io l’abbia amato da morire sia un buon inizio.
Ho amato visceralmente questo Ira. L’ho amato con tutta me stessa. Mi ha emozionata così tanto che mi è entrata dentro.
La Sindrome di Didone, l’intera trilogia, è letteralmente un viaggio. È così che l’ho percepita questa storia, un viaggio durante durante quello che l’anno della maturità, quel momento della vita in cui è tutto nel limbo tra la fine dell’adolescenza e la vita adulta.
Mentre sfogliavo le pagine, mi sono sentita parte di ogni scena. Ho amato e odiato i personaggi, ho provato empatia con loro e mi sono emozionata con loro, accompagnandoli nella loro gita a Barcellona e poi dopo.
È impossibile non affezionarsi a Caterina, Adriano e ai loro amici, soprattutto in questo ultimo libro che si è rivelato essere mille e più spanne superiore rispetto ai primi due.
L’autrice è riuscita a creare come protagonisti di questa trilogia due personaggi complessi. Adriano in primis, penso sia stato il personaggio più complesso de La Sindrome di Didone, ossia quello che ritengo sia obiettivamente il personaggio meglio costruito, seguito subito dopo da Cat.
Ho amato vederli farsi la guerra, sfidarsi e poi amarsi.
Ho amato anche Leonardo, che è stato un personaggio che ha avuto un glow up assurdo, come Micaela, Beatrice e Fabrizio, e infine Nicola (lui altro glow up assurdo) e Ettore.
L’amicizia più bella, che ho apprezzato di più, è stata in assoluto quella tra Fabrizio e Nicola. Ho percepito proprio l’affetto che c’era tra loro e l’ho amato.
Ma è stato impossibile non amare tutto di questo libro che mi è entrato proprio dentro, nel profondo.
Rispetto ai due libri precedenti, anche se capitoli sono molto più lunghi, Ira è scritto davvero molto meglio di Tracotanza e Superbia. La differenza è abissale, ed è stato anche questo che mi ha aiutato ad amare visceralmente il libro ancora di più.
Ira è stata davvero una sorpresa.
Libro migliore a mani bassissime di tutta la trilogia. Poi, davvero un finale perfetto.
Non so da dove cominciare a parlare di questo libro, anche perché è una di quelle volte in cui mi sento parecchio in difficoltà. Però, penso dire che io l’abbia amato da morire sia un buon inizio.
Ho amato visceralmente questo Ira. L’ho amato con tutta me stessa. Mi ha emozionata così tanto che mi è entrata dentro.
La Sindrome di Didone, l’intera trilogia, è letteralmente un viaggio. È così che l’ho percepita questa storia, un viaggio durante durante quello che l’anno della maturità, quel momento della vita in cui è tutto nel limbo tra la fine dell’adolescenza e la vita adulta.
Mentre sfogliavo le pagine, mi sono sentita parte di ogni scena. Ho amato e odiato i personaggi, ho provato empatia con loro e mi sono emozionata con loro, accompagnandoli nella loro gita a Barcellona e poi dopo.
È impossibile non affezionarsi a Caterina, Adriano e ai loro amici, soprattutto in questo ultimo libro che si è rivelato essere mille e più spanne superiore rispetto ai primi due.
L’autrice è riuscita a creare come protagonisti di questa trilogia due personaggi complessi. Adriano in primis, penso sia stato il personaggio più complesso de La Sindrome di Didone, ossia quello che ritengo sia obiettivamente il personaggio meglio costruito, seguito subito dopo da Cat.
Ho amato vederli farsi la guerra, sfidarsi e poi amarsi.
Ho amato anche Leonardo, che è stato un personaggio che ha avuto un glow up assurdo, come Micaela, Beatrice e Fabrizio, e infine Nicola (lui altro glow up assurdo) e Ettore.
L’amicizia più bella, che ho apprezzato di più, è stata in assoluto quella tra Fabrizio e Nicola. Ho percepito proprio l’affetto che c’era tra loro e l’ho amato.
Ma è stato impossibile non amare tutto di questo libro che mi è entrato proprio dentro, nel profondo.
Rispetto ai due libri precedenti, anche se capitoli sono molto più lunghi, Ira è scritto davvero molto meglio di Tracotanza e Superbia. La differenza è abissale, ed è stato anche questo che mi ha aiutato ad amare visceralmente il libro ancora di più.
Ira è stata davvero una sorpresa.
Libro migliore a mani bassissime di tutta la trilogia. Poi, davvero un finale perfetto.
November 7, 2024
Lasciare questi protagonisti dopo quattro anni è difficile.
Caterina, Adriano, Leonardo, Micaela, Fabrizio, Nicola e Beatrice sono stati un viaggio lungo che ho iniziato nel 2020 quando ancora la serie era stata pubblicata in self che ho ripreso dopo quando Sperling l’ha portata in libreria e che concludo oggi nel pieno nella notte mentre mio marito dorme affianco a me.
Ho pianto tanto.
Ho sentito tutto.
Ho percepito ogni sfumatura d’ira.
Da quelle più visibili a quelle nascoste tra le parole.
Caterina e Adriano sono cresciuti, si vede e si percepisce sin dalle prime pagine, vengono sviscerati tutti i loro difetti , tutte le cose non dette.
Vengono lasciati in balia a se stessi, fino a perdersi, per poi ritrovarsi.
Tracotanza.
Superbia.
Ira.
Loro sono questo.
Un caos di emozioni che ti distrugge lo stomaco, che ti divora, completamente.
Sono una malattia a cui non c’è cura.
Speciali, diversi, unici e profondi in ogni loro sfumatura.
Un romanzo che chiude un cerchio, che anche mentre scrivo queste parole, non sono capace di lasciar chiudere.
Voglio rileggerli daccapo. Assaporarli di nuovo.
Viverli come se fosse la prima volta.
Le aspettative su questo terzo libro erano alte, tanto alte.
Christina le ha demolite una a una e le ha superate, stupendomi pagina dopo pagina storia dopo storia.
Il suo stile o si ama o si odia.
Io lo amo, perché nella sua introspezione riesce a darti delle emozioni così profonde da lasciarti senza fiato.
Ira è la conclusione di un viaggio che auguro a tutti di intraprendere almeno una volta nella vita.
•
Recensione su YouTube 💜
Caterina, Adriano, Leonardo, Micaela, Fabrizio, Nicola e Beatrice sono stati un viaggio lungo che ho iniziato nel 2020 quando ancora la serie era stata pubblicata in self che ho ripreso dopo quando Sperling l’ha portata in libreria e che concludo oggi nel pieno nella notte mentre mio marito dorme affianco a me.
Ho pianto tanto.
Ho sentito tutto.
Ho percepito ogni sfumatura d’ira.
Da quelle più visibili a quelle nascoste tra le parole.
Caterina e Adriano sono cresciuti, si vede e si percepisce sin dalle prime pagine, vengono sviscerati tutti i loro difetti , tutte le cose non dette.
Vengono lasciati in balia a se stessi, fino a perdersi, per poi ritrovarsi.
Tracotanza.
Superbia.
Ira.
Loro sono questo.
Un caos di emozioni che ti distrugge lo stomaco, che ti divora, completamente.
Sono una malattia a cui non c’è cura.
Speciali, diversi, unici e profondi in ogni loro sfumatura.
Un romanzo che chiude un cerchio, che anche mentre scrivo queste parole, non sono capace di lasciar chiudere.
Voglio rileggerli daccapo. Assaporarli di nuovo.
Viverli come se fosse la prima volta.
Le aspettative su questo terzo libro erano alte, tanto alte.
Christina le ha demolite una a una e le ha superate, stupendomi pagina dopo pagina storia dopo storia.
Il suo stile o si ama o si odia.
Io lo amo, perché nella sua introspezione riesce a darti delle emozioni così profonde da lasciarti senza fiato.
Ira è la conclusione di un viaggio che auguro a tutti di intraprendere almeno una volta nella vita.
•
Recensione su YouTube 💜
October 24, 2024
Ho appena finito di piangere perché salutare questa storia non è facile.
È a mani basse una delle più belle che abbia mai letto.
Sono senza parole.
Aspettavo da anni questo terzo volume, e ne è valsa la pena (cit. 🥺), perché il cerchio è stato chiuso magistralmente.
Chissà se riuscirò mai a trovare le parole per spiegare questa storia a chi non l'ha letta.
Non lo so.
Ma va letta, perché sono sicura che vi lascerà qualcosa 💜
È a mani basse una delle più belle che abbia mai letto.
Sono senza parole.
Aspettavo da anni questo terzo volume, e ne è valsa la pena (cit. 🥺), perché il cerchio è stato chiuso magistralmente.
Chissà se riuscirò mai a trovare le parole per spiegare questa storia a chi non l'ha letta.
Non lo so.
Ma va letta, perché sono sicura che vi lascerà qualcosa 💜
May 14, 2025
È stato un viaggio lungo, forse un po’ troppo lungo, che però mi ha permesso di affezionarmi ai personaggi.
Alcune cose del finale mi hanno fatto storcere un po’ il naso, e rispetto alla lunghezza dei tre volumi sommati insieme l’ho trovato frettoloso.
Resta comunque un valido young adult italiano che mi ha riportato sul viale dei ricordi di quando anch’io frequentavo il liceo nel 2006, MSN, le amicizie, le prime cotte, le gite scolastiche e l’estate dei Mondiali.
Alcune cose del finale mi hanno fatto storcere un po’ il naso, e rispetto alla lunghezza dei tre volumi sommati insieme l’ho trovato frettoloso.
Resta comunque un valido young adult italiano che mi ha riportato sul viale dei ricordi di quando anch’io frequentavo il liceo nel 2006, MSN, le amicizie, le prime cotte, le gite scolastiche e l’estate dei Mondiali.
January 2, 2025
Innamorata della storia, dei personaggi, della loro testardaggine! Innamorata di tutto…
Sarà dura andare avanti senza di loro ma li ho amati così tanto da essere entrati nel mio cuore per sempre…
Grazie all’autrice e a chi mi ha fatto scoprire questa storia.
Leggete questa saga, contiene tutto ciò che vorreste trovare in un libro!❤️
Sarà dura andare avanti senza di loro ma li ho amati così tanto da essere entrati nel mio cuore per sempre…
Grazie all’autrice e a chi mi ha fatto scoprire questa storia.
Leggete questa saga, contiene tutto ciò che vorreste trovare in un libro!❤️
September 26, 2024
È dal 2017 che aspettavo di poter finire questa saga e per un po' di tempo ho creduto di non sapere mai cosa fosse successo dopo che Adriano aveva sgravato. Sono rimasta molto soddisfatta di come il ciclo sia stato concluso e ho apprezzato davvero tanto l'ulteriore approfondimento fatto sui personaggi e le loro relazioni nel corso degli anni. Per il suo genere è veramente una bella storia.
October 4, 2024
Grazie per questa bellissima avventura ♥️
October 6, 2024
Ho sentito la mancanza di questi personaggi prima ancora di terminarlo. Ora so che continuerò ad essere come quel capitello al Colosseo
September 28, 2024
Ho iniziato questa storia anni fa su EFP e da quel momento ne ho seguito il percorso fino a vederla comparire in libreria, pensando solo un "ce l'ha fatta, ca**o". Meritato? Sì, assolutamente sì.
Sono felice che questa storia sia andata avanti, che io abbia potuto leggere ancora dei personaggi e soprattutto sono felice e grata di aver letto questo ultimo libro, il coronamento di un viaggio bellissimo. Da quando ho comprato il libro il giorno dell'uscita non sono più riuscita a staccarmi, è stato immersivo e totalizzante, è un libro enorme ma ne avrei voluto di più per certi versi, posto che lo ritengo perfetto anche così.
Adesso che scrivo ho un po' il magone all'idea che sia finita.
In questo libro è evidente che l'autrice è cresciuta, rispetto ai primi due, la ritengo un'opera più matura sotto tutti i punti di vista e questo si riflette anche sui personaggi.
Caterina e Adriano sono stati magnifici nel loro scontrarsi, sfidarsi e rivelarsi infine, così loro in quelle interazioni belliche e passionali al tempo stesso. Commoventi, raw, così coerenti nelle loro contorte interazioni da amarli almeno quanto si amano loro se possibile.
Meravigliosa la crescita di Leo e ho fangirlato per lui e Micaela tantissimo, ne avrei letto volentieri di più, Leo veramente un personaggio da amare, mega crush.
Nicola, Bea e Fabrizio dei pezzi di cuore per cui non si può non tifare.
Felice anche per come sia andata tra Ettore e Nicola, plausibile e necessario a mio parere viste le dinamiche che si sono create.
Niente, vorrei stare ancora qui a scrivere solo per stare un altro po' di tempo con questa storia e questa sensazione di gioia nel cuore grazie al finale, anche se fino all'ultimo ho rischiato di morire di dolore incredula.
Vorrei invitare le persone a non farsi fermare dall'utilizzo della narrazione in terza persona, a quanto ho capito per molti è un dramma io non mi ero neanche posta il problema per me è uno stile valido come gli altri, non capisco neanche l'accanimento.
Datevi una possibilità di conoscere questi personaggi e abitare questa storia, non fatevi fermare da qualcosa solo perché vi è meno familiare poi passa in secondo piano.
Un meraviglioso enemies-to-lovers (tutto-to-lovers), multi pov, slow burn (sì, dai) etc.
Grazie Cristina. 🌷
Ora vado a piangere 😭
Sono felice che questa storia sia andata avanti, che io abbia potuto leggere ancora dei personaggi e soprattutto sono felice e grata di aver letto questo ultimo libro, il coronamento di un viaggio bellissimo. Da quando ho comprato il libro il giorno dell'uscita non sono più riuscita a staccarmi, è stato immersivo e totalizzante, è un libro enorme ma ne avrei voluto di più per certi versi, posto che lo ritengo perfetto anche così.
Adesso che scrivo ho un po' il magone all'idea che sia finita.
In questo libro è evidente che l'autrice è cresciuta, rispetto ai primi due, la ritengo un'opera più matura sotto tutti i punti di vista e questo si riflette anche sui personaggi.
Caterina e Adriano sono stati magnifici nel loro scontrarsi, sfidarsi e rivelarsi infine, così loro in quelle interazioni belliche e passionali al tempo stesso. Commoventi, raw, così coerenti nelle loro contorte interazioni da amarli almeno quanto si amano loro se possibile.
Meravigliosa la crescita di Leo e ho fangirlato per lui e Micaela tantissimo, ne avrei letto volentieri di più, Leo veramente un personaggio da amare, mega crush.
Nicola, Bea e Fabrizio dei pezzi di cuore per cui non si può non tifare.
Felice anche per come sia andata tra Ettore e Nicola, plausibile e necessario a mio parere viste le dinamiche che si sono create.
Niente, vorrei stare ancora qui a scrivere solo per stare un altro po' di tempo con questa storia e questa sensazione di gioia nel cuore grazie al finale, anche se fino all'ultimo ho rischiato di morire di dolore incredula.
Vorrei invitare le persone a non farsi fermare dall'utilizzo della narrazione in terza persona, a quanto ho capito per molti è un dramma io non mi ero neanche posta il problema per me è uno stile valido come gli altri, non capisco neanche l'accanimento.
Datevi una possibilità di conoscere questi personaggi e abitare questa storia, non fatevi fermare da qualcosa solo perché vi è meno familiare poi passa in secondo piano.
Un meraviglioso enemies-to-lovers (tutto-to-lovers), multi pov, slow burn (sì, dai) etc.
Grazie Cristina. 🌷
Ora vado a piangere 😭
September 30, 2024
aspettavo questo libro da dieci anni praticamente, e sono contenta che finalmente posso conoscere la fine di questa storia. forse le mie aspettative erano eccessivamente alte, o forse sono troppo cresciuta per apprezzare appieno un teen romance… ma ho finito questa lettura con un sapore dolce amaro. resta comunque il fatto che, sin dai primi capitoli su EFP, questa storia è stata un po’ come un comfort movie, e da una parte sono piuttosto nostalgica della me adolescente ora che anche questa pagina è stata voltata. consiglio la sindrome di didone principalmente a lettori liceali, perché offre un ottimo spaccato di quegli anni. ad ogni modo, forza roma e forza imperatore🫶🏻
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