Daniel Cuello è uno degli autori che più di tutti negli ultimi anni ha generato un successo di pubblico e di critica. Dopo i successi di Residenza Arcadia, Mercedes e Le buone maniere, quando i lettori hanno scoperto che le sue storie erano tutte collegate in un universo condiviso, l’effetto passaparola è diventato ancora più forte! E ora Daniel torna con il quarto libro, autoconclusivo e godibilissimo anche da chi non ha mai letto gli altri, Piovono corvi, che si preannuncia come un nuovo la cornice della dittatura e del Partito che governano il mondo è il pretesto per una storia di strettissima attualità, in cui la crepa sulla superficie delle cose si allarga portando a una riflessione sull’abuso da parte dell’uomo delle risorse del nostro pianeta e del potere.
Daniel Cuello è argentino di nascita, italiano di adozione ma più che altro fumettista. Nel suo sangue ci sono circa sette nazionalità diverse. Autodidatta, da anni pubblica graphic novel, racconti brevi, illustrazioni e tante, tantissime vignette.
Piovono Corvi fa parte di un lavoro più complesso, che è iniziato anni fa con altri graphic novel di Cuello (e non è ancora finito come detto da lui stesso nella presentazione). Le sue storie non sono mai semplici fumetti, sono ingranaggi complessi che ti fanno concentrare e riflettere. Personaggi strutturati, pieni di sfaccettature da cogliere. I lavori di Cuello sono riconoscibili non solo dal suo modo di dipingere le tavole, ma anche per il modo in cui le storie vengono cesellate. Se pensate che un fumetto possa essere “leggero”, beh, non avete ancora incontrato Daniel (è un complimento). Menzione speciale al canetto San Pietro, adorabile personaggio. <3
Daniel Cuello per me è certezza ❤️ non vedevo l'ora di leggere questo fumetto e ne sono davvero soddisfatta! Ci troviamo sempre nell'universo di "Residenza Arcadia", "Mercedes" e "Le Buone Maniere", in questo paese senza nome dove un partito governa con il pugno di ferro. Ma le cose stanno cambiando e sta crollando tutto, la gente scappa, ci sono sempre più profughi e la crisi climatica (che inonda e desertifica) è galoppante. Tutti elementi che vediamo oggigiorno accendendo la tv o entrando sui social. La storia questa volta ruota attorno a due vecchini, Zena e Attilio. Paiono due anziani qualsiasi ma si cela qualcosa di più... 👀 Il ritmo è incalzante, non riuscivo a metterlo giù! Il tratto, la caratterizzazione dei personaggi e i colori di Cuello li adoro tantissimo ❤️ Se avete amato i precedenti, amerete anche questo!
Il tempo passa troppo velocemente con una lentezza disarmante.
Io sono una grande fan di Daniel Cuello e dei suoi formidabili vecchi, ed anche in questo nuovo romanzo non sono stata delusa. La storia di Zena, intensa e valida di per sé, con i temi della memoria e del senso di colpa a fare da padroni, fornisce la possibilità di approfondire maggiormente il world-building della realtà in cui si collocano tutte le vicende del Cuelloverse: il mondo si amplia, si capisce meglio anche qualcosa del Partito e dello scheletro sociale della Nazione in generale (e non manca il momento piantino).
Evidentemente, questo è un volume di raccordo nella gestione della trama più grande iniziata con "Residenza Arcadia", che speriamo si sviluppi presto con un nuovo capitolo, benevola Ishqur!
Frammentato. Nel tempo, nello spazio, nei personaggi. Purtroppo nel finale non riesce a mettere insieme tutti i pezzi disseminati lungo il racconto. O forse doveva frammentare ancora di più, i vissuti, i ricordi, i pensieri per arrivare a frammentare la realtà. Non lo so.
Recensione a cura della pagina instagram Pagine_e_inchiostro: Piovono corvi é una graphic novel distopica, ambientata in un futuro incerto. Con una cornice politica dittatoriale, si mostra un nuovo mondo, fratturato, devastato, pericoloso.
Si tratta di una graphic novel complessa, che riflette la natura profittatrice e predatoria dell’uomo, anche e soprattutto in condizioni estreme. Abuso di potere e abuso di risorse del nostro pianeta fanno da perni centrali, mostrando un mondo ormai fratturato esclusivamente per mano umana. I personaggi sono più complessi rispetto ad altre opere di Cuello, se vogliamo più criptici e difficili da decifrare, seppur ben caratterizzati. Nonostante la difficoltà dei temi trattati, non manca l’ironia tipica dell’illustratore, che lascia sempre un sapore dolce amaro e che non manca di scomodarci.
Cuello è sempre una garanzia. Non dò punteggio pieno perché ho fatto fatica all'inizio a rientrare nel loop della storia e nel suo mondo (non così tanto, purtroppo) immaginario.
“Piovono Corvi”, il nuovo graphic novel di Daniel Cuello, ci porta nuovamente nel mondo distopico (?) creato dall’autore con “Residenza Arcadia” e portato avanti con “Mercedes” e “Le Buone Maniere”. E, come consuetudine , anche in questo libro ci sono dei piccoli collegamenti con le storie precedenti. Siamo sempre in un mondo governato da un unico partito, senza più democrazia, dove si costruiscono muri per impedire alla persone di scappare e in cui è in atto una guerra civile. Un mondo senza più nuvole, senza più alberi, dove non piove quasi più, in perenne emergenza idrica. Un mondo dove non ci sono più valori, dominato da ingiustizie e da sofferenze. Una realtà spaventosa che sta diventando sempre più la nostra. Capolavoro!
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Daniel Cuello è una certezza e questa graphic novel conferma ancora una volta il suo talento nella scrittura e nel disegno. L’ho divorata, e sono felice di avere avuto il tempo per fermarmi a leggerla.
Inserito all’interno della cornice più ampia tratteggiata con le sue altre graphic novel, trovo che Piovono Corvi sia la più politica di tutte. La scelta di mostrare come il Partito stia piano piano perdendo il controllo dal punto di vista di Zelda e Attilio, due figure fondamentali nella sua creazione ma ormai talmente vecchie da aver bisogno di un badante, è molto interessante e permette di creare una narrazione su più piani e con più tematiche. Si parla tanto di memoria e di moralità, di cosa è giusto fare e di cosa si può fare, così come vengono mostrate le conseguenze disastrose di una politica che non sa guardare ai bisogni del pianeta e delle persone che lo abitano – temi estremamente attuali al mondo d’oggi. Oltretutto, l’alternanza tra passato e presente e il continuo saltare tra più punti di vista è molto veloce, cosa che rende anche la lettura rapida e dona un profondo senso di frammentazione che è in linea coi due protagonisti e con il modo in cui vedono il mondo. Tuttavia, ho anche trovato questa frammentazione un po’ mal gestita in un paio di punti – come il fatto che non capisco perché alcuni personaggi siano stati inseriti quando non avevano poi così importanza, oppure la trama che in certi momenti si perde a favore di digressioni che non ho trovato poi così arricchenti.
È comunque un lavoro splendido, e nel finale (inaspettato) è ancora una volta presente l’effetto Cuello che mi fa solo venir voglia di piangere e di prendere a pugni il mondo. I personaggi sono fatti poi alla perfezione, così vividi e reali, figure che potrei incontrare in casa e che incarnano dei tipi con cui interagiamo ogni giorno – per non parlare di Zelda e Attilio che sono proprio anziani al mille per mille, ne hanno tutte le manie e fragilità. Mi hanno emozionato. Non credevo, ma Zelda mi mancherà tanto.
Già non vedo l’ora di leggere il prossimo.
4/5 ⭐
Bonus! Si vede di nuovo Rasputin e io sono solo felice che quel botolo stia bene.
Questo libro si vede che è interlocutorio, o ponte con qualcosa altro che deve arrivare, perchè non è leggibile a se stante (come ad esempio "Mercedes") ma nel contorno di una sorta di saga. Cuello è molto bravo, si dimostra in grado di giocare con piu' registri narrativi, di essere un bravissimo regista e drammaturgo, con una vena cinica e sarcastica che collega le pagine. I personaggi sono veramente ben delineati. Resta una originalità' di base innegabile, per questo do un 4 (un po' abbondante!) Sono impaziente di leggere i prossimi.
Zena é rimasta intrappolata per tutta la vita nei sensi di colpa a cavallo fra passato e presente. Non ricordandosi se avesse un figlio o meno (non penso che quella sul finale sia una figlia ma chi può dirlo), stando al fianco del marito, cercando di rimanere presente e ‘sabotando’ il partito dall’interno. Ci rivedo un po’ la storia di Ishqur (vivere nel dolore per lenire la crisi del popolo fino alla fine della guerra).
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Daniel Cuello confeziona un'altra ottima graphic novel. Un futuro distopico dominato da un potere quasi dittatoriale a cui il popolo si sta ribellando e sullo sfondo la terra che si sta distruggendo. Tutto gira sull'abuso di potere e di risorse, mostrando un mondo corrotto e crepato soltanto a causa della mano dell'uomo. Cuello realizza delle tavole stupende, contaminate da drammaticità e ironia. Menzione d'onore al cane San Pietro, troppo tenero!!
Cuello si conferma un grande autore e ci regala un nuovo graphic novel ricco e complesso, su una distopia che visto come va il mondo non sembra più così distante. Drammatico e ironico, con disegni che trovo davvero belli, per me è un volume imperdibile.
Mi ha lasciato un po’ di tristezza nel cuore, ma percepisco che lo scopo dell’autore fosse quello di trasmettere speranza, la forza del cambiamento e della resilienza.