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Brucia l'origine

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Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l'ha l'esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l'incontro e l'amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate - al posto della scuola il lavoro - che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L'abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. "Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall'altra Milano e il suo presente di alto rango." Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo. Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.

178 pages, Kindle Edition

Published October 15, 2024

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Daniele Mencarelli

18 books296 followers

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5 stars
113 (15%)
4 stars
275 (37%)
3 stars
235 (32%)
2 stars
89 (12%)
1 star
18 (2%)
Displaying 1 - 30 of 106 reviews
Profile Image for ☆LaurA☆.
504 reviews148 followers
January 18, 2025
A Daniè nun se fà.
Nun se pò scrive un libbro coi dialoghi en romano, no.
Che pò me tocca parlà così.
E manco de Roma sono!
E poi io nun le sò fà le recensioni negative eh


Con questo romanzo Mencarelli si gioca l'ultimo gradino del podio con "Degli amanti non degli eroi".
Ho amato questo scrittore, tanto da leggere praticamente tutto.
E, quando ho trovato il suo ultimo lavoro, non ho saputo resistere.
Bene, anzi no, male.
Sembra scritto da un ragazzino ( o bimbominkia, perché Camilla camomilla non se pò sentì. Alla stregua di topolina o pasticcina ) porca paletta.

Pieno di cliché.
Vallo a dire a quelli di Quarto Oggiaro, Baranzate, Lorenteggio o via Padova che Milano è una città con più opportunità lavorative e piena di gente facoltosa.
Vallo a dire a loro e setiamo che ne pensano.

Vabbè, scusate lo sfogo.

Torniamo al libro.
Non abbiamo una storia completa, ma solo uno stralcio e, a meno che l'intenzione sia quella di una trilogia, manca di contenuto.
Approfondire la storia dei personaggi principali fa empatizzare con loro, ti crea un legame che qui è spezzato.
E poi il finale, ma che finale è? Che te sei fumato a Daniè
Profile Image for Nicoletta.
403 reviews4 followers
November 28, 2024
Ho due teorie, che non l'abbia scritto lui o che Mencarelli non si senta molto bene. Mi sento di affermare che sia il libro peggiore che ho letto quest'anno, sicuramente la delusione più grande. L'argomento è trattato con superficialità e banalità, i dialoghi sono agghiaccianti, se avessi letto un'altra volta Camilla Camomilla Gabriele da Roma avrei vomitato.
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews153 followers
November 10, 2024
Brucia, nel senso che può farci vergognare, e quindi è meglio nasconderla.
L’origine, le nostre radici, il posto in cui siamo nati e da cui veniamo.
Quella di Gabriele, trentenne nato e cresciuto in una borgata romana e diventato architetto di successo nella Milano di oggi, è la storia di tanti. Perché Mencarelli è questo, un poeta moderno, un poeta dei giorni nostri, parla il linguaggio del popolo e ci lascia specchiare, osservare i nostri dubbi, le nostre mancanze, le nostre fragilità.
Quando Gabriele torna qualche giorno a casa, nella sua casa romana, si rende conto che, mentre lui in tutti quegli anni è cambiato, assorbendo nuove abitudini, nuove idee, una visione diversa su tutto, la sua famiglia, i suoi amici di infanzia, gli abitanti della sua borgata, sembrano invece rimasti chiusi nel loro semplice mondo, fatto di abitudini, pregiudizi e un anche un po’ di ignoranza. E quando parla al telefono con la fidanzata milanese, qualcosa in lui si spezza, perché si scopre a vergognarsi di riportarle la semplicità che ha ritrovato, una stupidità allegra e confortante, che da un lato vorrebbe nascondere e dall’altra riassaporare.
Insomma, Gabriele è un uomo di oggi. Anzi, è l’uomo di oggi, diviso tra due realtà, quella che ha lasciato, e che guarda con un misto di fastidio e di nostalgia, e quella del presente, che guarda con un misto di ammirazione e antipatia. E si rende conto che in lui questa convivenza ha generato una spaccatura, forse insanabile per sempre.
Sinceramente, di Gabriele ne ho conosciuti. Giovani uomini nati in paesi di regioni del centro e sud Italia, cresciuti col mito di Milano (la città dove apparentemente tutto è possibile, dove si può fare carriera, dove si fanno apertivi in locali glamour e magari si posta pure la foto sui social, fa figo) e poi incastrati in due vite, timorosi il guardarsi avanti e di guardarsi indietro. E la loro origine brucia a Milano, così come magari, quando tornano a casa per le feste, là brucia la vita moderna e frenetica di cui sono ora protagonisti.
Mencarelli ha perfettamente colto e raccontato il dramma interiore che sperimenta chi vive il distacco dalle proprie radici e la crescita in un ambiente diverso. Con risvolti magari celati eppure drammatici.
Triste e attuale.
Profile Image for piperitapitta.
1,050 reviews464 followers
September 13, 2025
Tre metri sotto 'n treno

Era da tempo che non leggevo una cosa così brutta: una scrittura sciatta e superficiale, una storia che se anche nelle intenzioni avrebbe potuto essere interessante (il conflitto tra le proprie origini proletarie e il successo professionale al Nord dell'Italia - il trito e ritrito scontro Roma-Milano - e lo scontro tra le due anime del protagonista in occasione del suo ritorno a casa) è raccontata e descritta con una banalità adolescenziale. Moccia in periferia, ma se possibile anche peggio.
Profile Image for JR_❤️_books.
139 reviews6 followers
December 4, 2024
Non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho dato 1 stella ad un libro letto, forse perché, di solito, libri che mi conquistano così poco li abbandono arrivata al massimo a metà. Trattandosi in questo caso di Mencarelli, un autore che più di una volta mi ha fatto fare le ore piccole e divorare i suoi romanzi nel giro di poco, ho deciso di andare avanti malgrado tutto, nella speranza che il libro finalmente decollasse, si riprendesse, e invece…

L’idea alla base di questo nuovo romanzo di Daniele Mencarelli mi aveva intrigato, come penso abbia intrigato chiunque si sia trovato a vivere la stessa scissione interiore del protagonista, diviso tra la sua città di Adozione e la sua città d’origine. Purtroppo, però, ho la sensazione che questo spunto non sia stato sfruttato affatto, perché ci ritroviamo ad affiancare il protagonista nel suo rientro a Roma, quattro giorni fatti di nulla che lo portano a riflettere su chi è diventato come mai aveva fatto prima, e a fare un paragone tra la vita di lassù a Milano e la vita di quaggiù a Roma, una vita, quest’ultima, che non sembra affatto essersi evoluta, essere cambiata negli ultimi otto anni da quando è partito. La vita a Roma è rimasta la stessa, sono solo invecchiate le persone che la caratterizzavano quando lui ci viveva.

Gabriele il protagonista è adesso un designer di successo fidanzato con la figlia di un designer di fama mondiale, Camilla, alla quale ha rifilato una bugia dietro l’altra pur di nasconderle le sue origini umili, lui, che adesso grazie a suo lavoro è entrato a far parte di giri importanti, fatti di gente piena di soldi così diversa dalla sua famiglia e dagli amici di una vita.
Per far sì che Camilla non conosca mai questo lato di sé di cui si vergogna, il lato povero, Gabriele inventa una scusa dietro l’altra per lasciarla a Milano. Nel mentre il senso di colpa lo corrode, lo consuma ogni volta in cui si rende conto di sentirsi superiore rispetto a sua madre, a suo padre, ai suoi amici d’infanzia.

Come dicevo l’idea alla base è buona, ma ho la sensazione che non sia stata sfruttata nel modo giusto. Per chi, come me, ha amato i primi tre libri di Mencarelli e ha apprezzato la svolta di stile adottata con il suo “fame d’aria“ quest’ultimo lavoro risulterà alieno. Restano i dialoghi in romanesco, tipici dei romanzi di Mencarelli, ma anche ad essi manca qualcosa, perché ha un continuo mescolarsi di italiano e romano all’interno della stessa battuta, al punto da risultare confusionari.

Arrivata all’ultima pagina, ho chiuso il libro, l’ho messo via e mi sono detta: dai che il prossimo andrà meglio.


P.S.: “Camilla Camomilla” e “Gabriele de Roma”: perché?!?
Profile Image for Mela Ferrentino.
109 reviews1 follower
October 27, 2024
Letto in un giorno.
La scrittura di Mencarelli rimane la mia preferita sul panorama italiano attuale.
Può parlare di cose semplici con un'intensità che a me emoziona sempre.
Profile Image for Rosalia Alberghina.
57 reviews3 followers
October 15, 2024
Finalmente Daniele Mencarelli è tornato con un nuovo romanzo che più non nuovo non si può e non soltanto perché è uscito oggi, ma perché uno degli scrittori italiani più amati dal grande pubblico questa volta ci sorprende con una storia completamente diversa dalle altre. Il protagonista Gabriele, sembra non essere uno dei personaggi tormentati di cui ci ha fatto innamorare il poeta di Ariccia.
Gabriele potrei essere io, o chiunque altro. È un ragazzo che ha lasciato la borgata e ha fatto fortuna a Milano. E dopo tanti anni torna e sembra che la vecchia e la nuova vita non riescano a trovare un punto di incontro. E allora brucia l'origine della quale, in alcuni momenti Gabriele si vergogna. Un viaggio a tratti molto divertente, ironico, malinconico nella giovinezza di un uomo spaccato in due, come lo siamo in tanti.
La prosa è sempre coinvolgente, fluida, poetica in alcuni punti.
Mencarelli scrive, ma dipinge i personaggi come se li avessimo davanti e allora è impossibile non affezionarsi al protagonista con i suoi difetti e le sue contraddizioni e ai comprimari così vividi nelle descrizioni che sembra di conoscerli.
Per me anche questa volta è più che approvato!
Profile Image for Sara Verdile.
22 reviews
November 29, 2024
Mi sento rubata dei miei soldi e del mio tempo.
Tremendo, non sembra nemmeno scritto da Mencarelli.
Dialoghi a dir poco imbarazzanti, nemmeno in un romanzo per teenager a questi livelli.
Grandissimo no!
Profile Image for Ruppe.
504 reviews46 followers
September 13, 2025
Mencarelli did it again.
Ho preso questo libro con un po’ di sfiducia, perché l’autore sta scrivendo veramente tanto e pubblicando praticamente un libro all’anno, in questi casi la diffidenza è d’obbligo. Inoltre, il suo coinvolgimento con la serie di Netflix lo ha reso molto pop e chissà come va a finire.

E, per certi versi, questo libro ha esattamente la stessa composizione e densità degli altri, oltre a struttura e narrazione molto cinematografiche. Sembra più un soggetto/sceneggiatura che un romanzo, con importanza centrata su dialoghi, ambientazioni, risoluzione di conflitti e sentimenti in un arco temporale ristretto. Piuttosto che costruzione di personaggi complessi nel tempo.

Eppure l’autore ci sa dannatamente fare, riesce a commuovermi tutte le volte creando storie di sentimento molto profonde in poche pagine, alternando l’emotività a realtà sociali problematiche e lasciando fortissime sensazioni alla chiusura del libro.

Qui mi piace moltissimo la descrizione, in poche e misurate pagine, del disfacimento della periferia romana, sgretolamento del tessuto sociale attraverso la crisi delle attività commerciali, degli ideali, dell’integrazione, dell’idea di futuro.
Questi ragazzi quarantenni vivono proiettati nel passato perché il presente e il futuro sono tutti i fatti di negatività, di delusione, di mancanza di prospettive.
La società e la politica hanno messo i poveri contro i più poveri e Mencarelli riesce a colpire al centro e mettere sul tavolo le questioni, senza proporre soluzioni, perché non è questo l’obiettivo.
Mi piace molto il meccanismo della dicotomia del protagonista, per quanto didascalico, che forse molti emigrati conoscono in varie misure; le contraddizioni della periferia romana vs. Milano cosmopolita vengono sottolineate anche nel diverso passo e approccio alla progettualità, dove la dimensione milanese è più proiettata al futuro e all’innovazione, perché maggiori sono le possibilità (perlomeno negli ambienti prestigiosi).

All’autore manca sempre un po’ di cinismo, un po’ di realismo della vecchia scuola italiana, ma ha una grande capacità di gestire i sentimenti, e non smette mai di coinvolgere e commuovere. In questo mi ricorda molto Zerocalcare, a raccontare in maniera un po’ naïf le tensioni di una generazione di scrittori che prova a rappresentare una contemporaneità smarrita, ma che lotta per non catalogarsi disillusa.
Profile Image for Luca Lollobrigida.
188 reviews3 followers
November 19, 2024
3.5

Forse il più debole di Mencarelli, che giustamente non può sempre ripetersi ai livelli a cui ci ha abituati, ma rimane in ogni caso un ottimo romanzo che scorre fluidissimo.

Quando l'autore affianca il dolore dei suoi personaggi è sempre dilaniante, ma forse la parte più interessante di "Brucia l'origine", per un romano, è il ritratto di una città rassegnata, che ha oramai abbandonato ogni speranza e ogni conseguente battaglia per cercare di migliorarsi. Roma, come i protagonisti di Mencarelli, è una città ricolma di dolore e persa nell'immensità che la circonda.
Profile Image for Deborah |.
184 reviews1 follower
January 8, 2025
Tema interessante (il distacco dalle origini, il sentirsi scisso tra due mondi, il senso di colpa per la famiglia abbandonata, il profondo legame con gli amici d'infanzia) ma trattato secondo me con un po' di superficialità e sdolcinatezza non necessarie. Le conversazioni con Camilla ("Camomilla") per me sono al limite del sopportabile per il melenso che ne trasuda. Ogni pensiero "profondo" di Gabriele, che dovrebbe essere un'illuminazione, l'ho trovato quasi banale. Rimane scritto abbastanza bene, ma non mi ha colpita.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Matteo Reccagni.
40 reviews1 follower
January 11, 2025
Sicuramente il meno riuscito di Mencarelli.. e lo dico con grande dispiacere, visto che ho amato profondamente i suoi primi romanzi.
La storia non decolla mai del tutto, i personaggi sembrano sempre un po' stereotipati, i dialoghi forzati, e queste continue frasi brevi con continui a capo alla lunga danno un effetto di pesantezza. Il finale, poi, oltre a essere poco chiaro, stona davvero troppo con il resto della storia
Peccato davvero
140 reviews
October 21, 2024
Per leggere questo libro ne ho mollato un altro a metà. È così, con Mencarelli, purtroppo o per fortuna. Mi ha conquistato con "Tutto chiede salvezza" e non mi ha deluso mai. Continuo a cercare in lui la stessa cosa: le parole giuste per salvarmi da un momento. Continua a darmele, anche se ha smesso di parlare di sé, ha cominciato a raccontare le storie di altri.
Questa è la storia di Gabriele che è un esule del nostro secolo, da un quartiere popolare di Roma si sposta a Milano per raggiungere il suo sogno. Ha coraggio, crede in qualcosa che a quelli come lui è stato insegnato a rifiutare, per non cadere nell'illusione. Eppure visto da chi resta, o dai suoi stessi occhi critici, tradisce le sue origini. Le rinnega, anche esplicitamente, per rimanere a galla in un mondo che non sa accettare a prescindere, che chiede le credenziali di continuo, che trasuda sufficienza. Non solo Gabriele è dipinto benissimo, con una sfumatura di comprensione incondizionata, ma anche i personaggi di contorno sono una meraviglia: Marcello, l'amico di sempre, sfortunato e dolcissimo; Francesco che è, forse per mia invenzione, il parallelo di quello che noi dagli altri libri conosciamo come Daniele; Vanessa e la dolcezza di un amore che non sa finire; Cristiano e le sue catene, invisibili, fortissime. E tantissimi altri. Quanto è giusto fingersi qualcuno, per arrivare dove si vuole arrivare? Quanto la propria prima verità scalpita per sempre dentro la gabbia toracica, ti àncora alla terra, quanto invece è messa a tacere, dal successo e dalla vita che prende il volo? Di risposte questo libro non ne dà. Ti porti dentro le domande per un po', quello sguardo delicato si Gabriele e su quelli che invece sono restati, incatenati a una vita che non li fa felici, e forse poi apre qualche finestra, come sempre, fa entrare il sole.
Profile Image for Come Musica.
2,060 reviews627 followers
November 2, 2024
Roma - Milano, andata e ritorno.

Dei libri di Mencarelli, questo, a mio avviso è il meno riuscito, il meno potente.

Il tema attorno cui ruota tutto è quello dell’immigrazione interna, del divario nord-sud, delle radici che non si possono cancellare.

Il protagonista è Gabriele che vive a Milano, ma che è nato e vissuto in un quartiere di Roma (Tuscolano).

“La nostalgia è un dolore come tutti gli altri: fa patire.
Un dolore senza collocazione precisa, non è come un’ulcera allo stomaco, o un’emicrania, semmai è più simile a una specie di febbre, brucia, spesso sino allo spasmo, senza il bisogno di alzare la temperatura.
Torna a guardare la sua casa, quella dov’è cresciuto, quella che suo padre ha comprato festeggiando l’ultima rata come uno schiavo che si affranca dalla sua condizione.
Non è la nostalgia che molla la presa, ma il senso di colpa a essere più forte.
Un uomo che si vergogna della casa in cui è cresciuto.
Vive questi sentimenti come qualcosa di osceno.
Ma che uomo è?
Con tutta la forza di cui è capace cerca di sgombrare la mente, il corpo, da quella massa di pensieri che nessuno metterà mai in ordine. Resta a occhi chiusi, prova a calmarsi.”

Alla fine Gabriele si attaccherà a una delle colonne degli acquedotti romani, che vediamo in copertina, perdendo i sensi oppure se stesso.

https://www.instagram.com/reel/DBLGD8...

Forse Daniele Mencarelli avrebbe dovuto lavorare di più a questo libro?
Profile Image for Cinnie Maybe.
Author 15 books54 followers
October 23, 2024
Un piccolo cosmo di periferia, quella romana che conosco perfettamente, quei luoghi in cui sono cresciuta anche io, e che sanno di casa.
Gabriele potrebbe essere qualsiasi ragazzo che è partito dal nulla e deve fare i conti con il “fardello” di avercela fatta. Da un lato l’orgoglio di non essere più come “loro”, quelli rimasti a Via Lemonia, gli amici di sempre che non si possono non amare, ma al tempo stesso adesso così diversi, dall’altro il senso di colpa per aver visto altro, per essere uscito da quel guscio che sì, protegge, ma spesso schiaccia.
Uno spaccato di vita autentico e che viene descritto da Mencarelli con una prosa viva e scorrevole.
Profile Image for Raffa900.
8 reviews
November 19, 2025
Daniele Mencarelli - Brucia l' origine
Non so bene cosa pensare di questo romanzo il primo che leggo di questo scrittore. Il tema sarebbe anche stato interessante affrontando la dicotomia (tra quello che ero e da dove provengo e quello che sono diventato e dove sono) ma lo sviluppo resta a mio avviso carente. La scrittura è con frasi brevissime ( spesso anche di sole 3 parole), i dialoghi in romanesco...mah..
Sarà che lo ho iniziato che avevo appena terminato di leggere Amos Oz ( con la sua profondità, le sue frasi lunghissime, ecc) e l' impatto è stato particolarmente impietoso😜😂
Voto 2/5
Profile Image for Pippicalzelunghe.
225 reviews70 followers
January 30, 2025
Un libro veramente bello, Mencarelli non si smentisce mai, anche se differente dalle altre sue pubblicazioni, ma nella scrittura è sempre lui.
Un tema di fondo un po' più leggero rispetto ai suoi precedenti libri, ma sempre profondo. Certe frasi arrivano al cuore, e tanto, come sa fare lui.
Profile Image for Maison Koala.
364 reviews12 followers
January 13, 2025
Nì. Concordo con chi ha osservato che tra i tanti romanzi di Mencarelli, questo è il meno potente: forse perché meno autobiografico e quindi meno sentito, senza traccia di quella lingua epica, crepitante, evocativa che è il segno distintivo della trilogia di Tutto chiede salvezza…?
Forzati i dialoghi, stucchevoli i continui nomignoli dei protagonisti ripetuti sino allo sfinimento acustico, resta interessante il tema - avere origini umili e popolari è un marchio di infamia o piuttosto un’ancora salvifica con la realtà? - ma da Mencarelli mi sarei aspettata un approfondimento diverso.
Ah, nel testa a testa Milano-Roma, Milano ne esce malissimo e almeno lì, nella fotografia lucida e impietosa di certi contesti ipercinetici drogati di lavoro e tutti giocati sull’apparenza, godo.

Giudizio tecnico finale: Roma-Milano 2:0
188 reviews6 followers
October 31, 2024
Due stelle e mezzo arrotondate per eccesso. Forse da Mencarelli ci si aspetta molto e quando dà meno la delusione è più acuta, ma in effetti questo è un romanzetto, di cui tra una settimana avrò scordato personaggi e trama, tutt’altro che memorabili. L’inizio è forte e cattura, ci sono momenti nei rapporti del protagonista coi genitori che vibrano di autenticità, ma il punto debole dell’ intreccio è ciò che, temo, nelle intenzioni dell’autore ne costituisce il fulcro: gli amici. Da metà in poi il libro diventa noioso e ripetitivo anche nella scrittura. Continuavo a sperare che Camilla calasse da Milano e scuotesse la melassa nostalgica con un po’ di vis polemica o drammatica, che insomma succedesse qualcosa, invece nulla. Picco di glucosio finale, ed elettroencefalogramma piatto. Per me il peggior romanzo di Mencarelli, peccato.
Profile Image for Fedo.
71 reviews2 followers
November 18, 2024
3.5 ✨️

La storia mi è piaciuta molto, così come ho trovato ben sviluppati i temi trattati, ma ho la sensazione che a questo romanzo sia mancata quella capacità che Mencarelli di solito ha di creare una prosa poetica ed evocativa senza sforzo.
Mi è un poi mancata la poesia.
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,105 reviews34 followers
March 3, 2025
Brucia l’origine racconta la storia di Gabriele Bilancini, un designer romano che a Milano ha trovato il successo, riuscendo a entrare nel giro di “quelli che contano” per merito di una sua creazione: la poltrona Bilancia. Nel capoluogo lombardo Gabriele non è entrato solo lavorativamente nelle grazie dell’archi-star Franco Zardi, ma ne è pure diventato il genero, intessendo una relazione sentimentale con la figlia Camilla. Dopo quattro anni di assenza da Roma, Gabriele torna nel quartiere periferico dove è nato e cresciuto, e dove lo attendono la famiglia e gli amici di infanzia.

È proprio uno di questi amici, Cristiano, a dare il la a tutto il romanzo. In un primo momento, infatti, Gabriele pensava di fermarsi pochissimo tempo a Roma; inaspettatamente, però, Cristiano lo invita alla festa per i suoi quarant’anni, che si terrà da lì a qualche giorno. L’invito sarà per Gabriele l’occasione non solo di posticipare il rientro a Milano, ma anche di fare i conti con tutto quello che faceva parte della sua vecchia vita (scoperchiando pure qualche vaso di Pandora).

C’è una verità, segreta e inconfessabile, che insegue Gabriele in ogni pagina: non riesce a fare a meno di vergognarsi del mondo da cui proviene. Al punto da mentire a Camilla – che avrebbe in realtà piacere di conoscere la famiglia e gli amici del suo compagno – per evitare che lo raggiunga a Roma: Gabriele è certo che lei, nata in una famiglia altoborghese, vivrebbe con disagio la realtà proletaria da cui proviene lui. E allora meglio che i due mondi che gli è capitato in sorte di abitare rimangano separati, come due rette parallele che non devono incontrarsi mai.

Vergogna a parte, Gabriele è perseguitato da una sensazione comune a tante persone che si sono trovate a vivere in contesti molto diversi tra loro: quella di non poter mai appartenere davvero al nuovo mondo, ma al tempo stesso di non essere più parte del vecchio. Nel suo caso, la motivazione è soprattutto di natura economica (non per niente, Brucia l’origine potrebbe essere definito il romanzo più politico scritto finora da Daniele Mencarelli): grazie al successo conosciuto a Milano, Gabriele può permettersi un tenore di vita distante anni luce da quello dei suoi familiari e dei suoi amici, che in diversi casi faticano ad arrivare a fine mese, ma al tempo stesso continua a sentirsi un intruso tra le persone dell’élite che ormai frequenta.

Gabriele, in ogni caso, fatica ad ammettere questa sensazione a sé stesso e mai ne parlerebbe con qualcun altro; sarà a un certo punto Cristiano, al culmine di un’accesa discussione, a dare voce a sorpresa a ciò che si agita dentro di lui.

Brucia l’origine è anche un romanzo in cui il confine tra passato e presente si fa labile, come d’altronde è inevitabile accada quando si torna nei luoghi della propria infanzia e adolescenza. Per Gabriele e diversi altri personaggi, però, i ricordi non sono qualcosa da riassaporare con tenerezza, ma l’occasione di pensare a ciò che sognavano i ragazzini che erano, e constatare che troppo spesso il presente ha ben poco a che vedere con ciò che si erano immaginati.

È, in breve, tempo di bilanci per questi personaggi nel decennio fra i trenta e quaranta: quello in cui, secondo l’idea tradizionale – oggigiorno sempre meno veritiera, ma comunque dura a morire – bisognerebbe raccogliere i frutti di quanto seminato negli anni precedenti. Ed è inevitabile che chi nella vita professionale o privata ha imboccato una strada che non l’ha portato dove credeva si senta fondamentalmente un fallito
Profile Image for Marina.
331 reviews3 followers
October 28, 2024
Questo libro racconta la vicenda di Gabriele, giovane designer di successo, emigrato da Roma a Milano per seguire la sua passione. Il suo ritorno a Roma per qualche giorno dà origine a una serie di incontri con figure del suo passato (famigliari, amici, vecchi amori,…) e a una serie di riflessioni sulla vita, la felicità e le rinunce. È un romanzo dalla scrittura molto semplice ma che fa emergere le difficoltà di una generazione, la sensazione perenne di inadeguatezza e di non appartenere veramente ad un posto (soprattutto quando ci si allontana dalle proprie origini per inseguire i propri sogni). La lettura mi ha suscitato sensazioni simili a quelle di un fumetto di Zerocalcare. Il finale aperto potrebbe far presagire un seguito?

"La vita gli sembra un animale velocissimo. L’uomo le corre dietro, arranca, prende atto dei suoi cambiamenti di direzione, delle sue evoluzioni frenetiche ma è e rimarrà sempre indietro. E poi c’è il passato: ognuno può giocare con una matita e un foglio a disegnare il tracciato della sua esistenza: i luoghi, le persone, le scelte, le rinunce sono ad arrivare sull’orlo del presente. Che sia di ieri o di oggi nulla ci appartiene. […]

⭐️⭐️⭐️⭐️-
Profile Image for Giuseppe Baraldo.
65 reviews
November 15, 2024
Toccare determinate corde emotivo all’autore riesce alla grande. Quello che personalmente cerco quando leggo un libro è un impatto emotivo, che con lui arriva sempre. Descrivendo in modo molto veritiero le periferie, non solo quelle collocate nelle città, ma soprattutto quelle di un’unanimità spesso dimenticata, rende Daniele Mencarelli uno degli autori che prediligo x il modo diretto e poetico che riesce a tenerti sulle pagine con gusto e sentimento.
Profile Image for GONZA.
7,428 reviews124 followers
January 20, 2025
Per quanto non é che sia proprio un romanzo innovativo e la trama é nota, la cosa che piú di tutte mi aspettavo che succedesse non é accaduta e quindi questo bisogna ammetterlo. Di lunga non il miglior Mencarelli anche se la Roma che emerge é proprio quella vera, purtroppo.
Profile Image for Cristina Mosca.
Author 13 books46 followers
October 25, 2024
il finale mi ha lasciata interdetta… però consiglio il libro a tutti quelli in stallo tra il presente e il futuro perché c’è il passato a fare da zavorra.
100 reviews
November 17, 2024
Ancora una volta le parole di Mencarelli affondano, come una lama, nell'anima e fanno male.
Displaying 1 - 30 of 106 reviews

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