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Le donne che pensano sono pericolose

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Come Lella Costa fa notare, nella considerazione comune gli uomini “pensano”, sottinteso ai massimi sistemi, le donne tutt’al più hanno “i pensieri”, sinonimo di inezie. Questo succede a lasciare il linguaggio in mani maschili. Che poi il magro bottino del pensiero al maschile sia sotto gli occhi di tutti, poco importa. Si sa che il marketing fa miracoli.
Le figure femminili raccolte in questo libro dicono tutta un’altra storia. Le donne hanno sempre pensato molto, spesso accontentandosi di un sorrisino di maligna soddisfazione nello scoprire per l’ennesima volta di aver ragione. Ma più spesso, e soprattutto a partire dal Novecento, hanno trasformato il pensiero in azione. Con grande panico degli uomini, che vedono le donne indipendenti e forti come la peste, forse per timore di venire smascherati.
Da Simone de Beauvoir a Hannah Arendt, da Marie Curie a Indira Gandhi e Aung San Suu Kyi, queste donne hanno messo in gioco se stesse, rinunciato alla “sicurezza” di una vita spesso scelta dagli altri per perseguire i loro interessi: i diritti umani e femminili, la politica, la natura, la scienza. Tutte hanno lottato fino all’ultimo, fiere come leonesse. È merito loro se il mondo è, e sarà, migliore.

192 pages, Hardcover

First published January 1, 2012

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Stefan Bollmann

32 books45 followers
Stefan Bollmann (born March 21, 1958 in Dusseldorf) is a German editor and author.

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Displaying 1 - 3 of 3 reviews
Profile Image for Antonio Fanelli.
1,030 reviews203 followers
March 10, 2016
Interessante. Una serie di brevi schede su donne che hanno fatto la differenza, soprattuto nel secolo scorso.
Ovviamente, nel caso si conoscano, le schede aggiungono poco o nulla, però, dato che non tutti conoscono tutte, rimane un libro interesante, perché fa conoscere l'esistenza di quelle donne e spinge a conoscerle più a fondo.
335 reviews
August 17, 2018
Un libro carino, ma poco approfondito. Figure interessanti, ma appena accennate.
Profile Image for LauraT.
1,386 reviews94 followers
April 23, 2015
Nice; but I still think more important in our development as women the thousends of us who struggled and fought without bein known
Displaying 1 - 3 of 3 reviews

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