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Settembre nero

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Il fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. Settembre nero racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l’evento irreversibile che la travolge. Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e il padre-tritone, la madre-leonessa, l’eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo Maestro della Forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”, che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell’amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole – muflone muflone muflone MUFLONE MUFLONE – e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l’esplosione di un talento puro e sorprendente, anch’esso destinato a durare per quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant’anni, perché evidentemente ce l’ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a “tradurre” alla fine anche se stesso, diventando così l’ultimo degli “eroi normali” tanto cari a Veronesi.

304 pages, Paperback

First published January 1, 2024

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1544 people want to read

About the author

Sandro Veronesi

66 books411 followers
Sandro Veronesi, born in Florence, Tuscany in 1959, is an Italian novelist, essayist, and journalist. After earning a degree in architecture at the University of Florence, he opted for a writing career in his mid to late twenties. Veronesi published his first book at the age of 25, a collection of poetry (Il resto del cielo, 1984) that has remained his only venture into verse writing. What has followed since includes five novels, three books of essays, one theatrical piece, numerous introductions to novels and collections of essays, interviews, screenplay, and television programs.

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5 stars
307 (20%)
4 stars
692 (46%)
3 stars
417 (28%)
2 stars
60 (4%)
1 star
6 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 215 reviews
Profile Image for Grazia.
503 reviews219 followers
November 10, 2024
se non puoi impedire che accadano le cose brutte, puoi solo fuggire.

Sembra un romanzo di formazione, ed in un certo senso lo è, ma non si esaurisce in quello.

Qui si narra dell'estate di un ragazzino di 12 anni, l'estate del '72, estate in cui la sua vita cambierà in modo radicale.

Veronesi dalla prima pagina ci dice che accadrà qualcosa di terribile che modificherà in maniera irreversibile la vita di questo ragazzino, ed è, oggettivamente molto bravo a tenere la tensione su questo fatto tanto che ad un certo punto sorge il sospetto che il fatto sia in realtà qualcosa di irrilevante, in un contesto in cui accadono cose effettivamente tremende: l'uccisione di un ragazzino in Versilia, Ermanno Lavorini, l'eccidio alle Olimpiadi. Accadimenti che tangono la vita del protagonista senza in realtà compromettere la bellezza di quell'estate: la scoperta del primo amore, della musica, la capacità di tradurre testi.

Ecco che poi questo fatto tanto annunciato accade. E di lì la presa di coscienza che i genitori non vivono solo a sostegno di chi hanno messo al mondo. Che i genitori possono fare scelte non ponderate che potrebbero compromettere irrimediabilmente la vita dei propri figli.
Potrebbero.

“Anche se non puoi sempre ricordare perché sei stato felice / Non puoi dimenticarti d’esserlo stato.”


3 stelle e mezzo
Profile Image for Come Musica.
2,058 reviews627 followers
October 12, 2024
Sandro Veronesi, in questo suo nuovo romanzo, sembra che si voglia limitare a narrare una storia familiare, ambientata negli anni settanta, a partire da un dodicenne, Gigio Bellandi, e dalla sua famiglia. Invece quello è solo l’esordiente per parlare della Storia, attraverso le piccole storie quotidiane.
La vicenda attorno cui ruota tutto è l’attentato terroristico avvenuto tra il 5 e il 6 settembre 1972. Il massacro di Monaco di Baviera fu un evento terroristico avvenuto durante le Olimpiadi estive del 1972, a Monaco di Baviera. Un commando dell'organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Un successivo tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.

“Ne era seguito un inferno durato quasi due ore, durante il quale erano morti tutti, come aveva detto il babbo: i nove ostaggi israeliani, i cinque terroristi e due agenti speciali tedeschi. La Germania era sotto shock. Lo sport era sotto shock. Il mondo intero era sotto shock. I Giochi Olimpici, dissero, non avevano più senso. Il programma delle gare, dissero, doveva essere interrotto definitivamente. Il nome della formazione terroristica che aveva rivendicato l’attacco era Settembre nero.”

La storia si ripete, perché la vicenda israelo-palestinese non si è mai risolta.

In un’intervista a Vanity fair dichiara

Non vive il trauma del lasciare andare il romanzo?
«Io l'ho lasciato andare quando ho finito l'ultima correzione che tra l'altra ha coinciso con una strana cosa. L'ultimo invio, con la correzione definitiva, l'ho fatto il giorno in cui l'Italia alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'oro con la judoka Alice Bellandi, che ha lo stesso cognome del protagonista del romanzo, quindi l'ho preso come un buon segno».

Un altro protagonista del romanzo è il mare, un omaggio a Conrad:
“Così spettacolare e baciato dal sole, quel firmamento di terre che parevano emerse dal mare durante la notte rappresentava una distrazione irresistibile alle mie angosce, anzi diventava una promessa – la promessa di un nuovo inizio: fra poco Astel arriverà in spiaggia, pensavo, e s’incanterà anche lei davanti a questa meraviglia, e io le dirò i nomi di tutte le isole come Gianfranco li ha appena detti a me, …”

È anche la storia del legame forte tra due fratelli, Gigio e Gilda

“Io vi lascio qui. Sono nel mio oliveto, col telefonino all’orecchio, e dentro al telefonino c’è mia sorella. Di fronte a me c’è un giovane contadino sikh appoggiato a un bastone, con un’anca malandata e un turbante nero. Il solo suono che mi circonda è il canto dei nipoti dei nipoti dei nipoti dei nipoti dei nipoti dei nipoti degli uccellini che cantavano nel mio giardino quando ero piccolo. Sto guardando i due polloni che spuntano dal terreno e, nel mezzo, il ceppo del tronco originario, segato dopo la gelata.
Sono tre.
Ecco: immaginatemi sempre così, per favore. Mentre vedo.”

Meno potente de Il colibrì, comunque bello.

Guarda il video
📹 https://www.ibs.it/settembre-nero-lib...


Profile Image for Nood-Lesse.
426 reviews324 followers
December 3, 2024
Il meglio è nemico del bene

Il libro è ambientato nell’estate del 1972. Il dodicenne Gigio Bellandi è praticamente coetaneo dell’autore. Sandro Veronesi ci riporta negli anni della sua adolescenza riuscendo a mantenere segreto il fatto che sconvolse la vita del suo personaggio fino alla fine del libro. Sceglie di farlo mescolando anticipazioni e depistaggi che si intervallano al racconto dell’olimpiade di Monaco, tristemente nota per l’uccisione di alcuni atleti israeliani. La storia privata e quella del mondo marciano appaiate. La maggior parte dei romanzi viene costruita cosi, la differenza la fa l’attendibilità dei personaggi, tanto meglio son ritagliati, tanto più è probabile che corrispondano al contorno di qualcuno di noi.
Credo che se il libro fosse stato ambientato dieci anni più tardi, lo avrei letto con maggiore trasporto. Veronesi è della generazione precedente alla mia, molti dei suoi riferimenti mi sono scivolati addosso, non quelli musicali, che sono numerosissimi

Ma ballavamo anche tante altre canzoni, perché come ho detto lei aveva tanti dischi: Fly Me to the Earth, I gotcha, Woman Is the Nigger of the World, Immigrant Song, Brown Sugar, Day Tripper, Lady Madonna, Telegram Sam e altre ancora di cui non ricordo il titolo – Black Magic Woman, certo – ma mi basta sentirne due battute per ritrovarmi lì con lei nella sua stanza, a Fiumetto, nell’agosto del 1972, tutto sudato alle tre e mezzo del pomeriggio

Arrivato in un determinato punto, ho appuntato:
QUESTO DEVE ESSERE IL CUORE
Ma è sempre la stessa storia: sappiamo benissimo quando facciamo le cose per la prima volta e non abbiamo la più pallida idea di quando le facciamo per l’ultima. Perciò delle prime volte finiamo per serbare un ricordo quasi sacro mentre le ultime, se mai le ricordiamo, ci annichiliscono di rimpianto (*1)

Io sono dell’avviso che scrittura e nostalgia siano inseparabili, che la nostalgia sia il combustibile del romanziere e che quella di Veronesi in “Settembre nero” sia bruciata producendo un fumo troppo acre.

Il capitolo 30 del libro inizia così:
«Ora che vi ho detto proprio tutto, vorrei raccontarvi un’ultima storia che mi sembra adatta per togliere il disturbo»

Ne “La forza del passato” c’era una formula simile:

«Però posso raccontarvi un'ultima storia, prima di lasciarvi, e sono sicuro che questa non vi deluderà, e magari vi farà anche ridere»

La formula è simile il proseguo assai diverso. Quel finale ancora oggi lo ricordo a differenza della maggior parte degli altri mille finali che ho letto. Dimenticherò anche questo, dimenticherò Gigio, la sua famiglia e il Tivatù (la barca del padre sulla quale da bambino divenne adolescente)
Meno scorrevole di altre volte, meno divertito, ma pur sempre l’italiano contemporaneo che leggo con maggior gusto.

(*1) Risonanze
Domani nella battaglia pensa a me
Javier Marìas
..ci permettiamo di essere impazienti e di desiderare che arrivino le cose che bramiamo e si rinviano o tardano, quanto tutto sembra poco o troppo rapido una volta arrivato e una volta concluso, ripetere ogni azione voluta ci avvicina un po' di più alla sua fine, e il brutto è che ci avvicina anche il non ripeterla, tutto viaggia lentamente verso il proprio sfumare in mezzo alle nostre inutili accelerazioni e ai nostri ritardi fittizi, e soltanto l'ultima volta è l'ultima.
Profile Image for Federica Rampi.
701 reviews229 followers
April 14, 2025
“Ho fatto in tempo ad amare davvero, per dirla nel modo più semplice di tutti ed è solo per questo che sono stato capace di amare di nuovo.”

"Settembre nero" oscilla tra l’adolescenza e l’età adulta.
È un libro che porta con sé la languida routine di quella stagione apparentemente infinita che si scontra con la vita che di colpo cambia, proprio a settembre, il mese più buio della vita di Gigio Bellandi, quando smette di avere dodici anni perché le certezze lasciano il posto agli strappi familiari

La scrittura di Sandro Veronesi, dettagliata e precisa, offre molto più della semplice nostalgia degli anni Settanta e del sentimento adolescenziale.
Tra vittime e carnefici, il dolore diventa speranza di creare ordine dal caos, alla ricerca di connessioni che altrimenti rimarrebbero nascoste.

La bellezza del romanzo è nel grande lavoro di memoria di Gigio e nella sua invidiabile e luminosa innocenza
Veronesi lo rende un narratore che condivide costantemente i suoi pensieri scusandosi quando accidentalmente si dilunga nella sua attuale, insignificante esistenza
Ma è proprio attraverso il racconto che l’autore racchiude il valore della ricerca, la risposta a ciò che nella vita ci ha travolto, perché le piccole cose possono sempre diventare importanti per capire, anche quando la verità sembra lontana

" ero in grado di cambiare il corso degli eventi? Tutto quello che mi serve è una sillaba: sì. Oppure: no. E finalmente vedere cosa c’è dietro.”
Profile Image for Gabril.
1,041 reviews254 followers
December 2, 2024
“C’era stata una devastazione, ciò che era intero era andato in frantumi, e l’unica cosa che si poteva fare era ripartire da quelle rovine.”

È il 1972, l’anno dell’attentato alle Olimpiadi di Monaco (da cui ‘Settembre nero’) e dell’incomprensibile omicidio di Ermanno Lavorini, ma anche, più banalmente, delle onnipresenti palline clic-clac (quelle che se sbagliavi un colpo ti sfasciavano i polsi), e anche della radiolina transistor attaccata all’orecchio e del mangiadischi dove ascoltare mille volte A whiter shade of pale dei Procol Harum e tutto il repertorio della musica inglese pop-rock degli anni Settanta.

E poi c’è la Versilia, quella frequentata dai big, da Gianni Agnelli a Mina, quella stessa che fa da sfondo alla vicenda di Gigio Bellandi, dodicenne con due genitori e una sorellina davvero speciali che proprio quell’estate conoscerà per la prima volta l’amore e inaspettatamente, così come di solito accade, sperimenterà anche l’ultima, o meglio diverse ultime volte. Infatti: “ è sempre la stessa storia: sappiamo benissimo quando facciamo le cose per la prima volta e non abbiamo la più pallida idea di quando le facciamo per l’ultima.”

Sul dramma che stravolgerà la vita di Gigio Bellandi Veronesi sa creare un’atmosfera di attesa a tratti febbrile, mentre, raccontando in prima persona, ci parteciperà alla vita, ai pensieri, alle emozioni del ragazzino. Che ormai adulto maturo tornerà a rivivere quell’estate tesa e vibrante, quel settembre duro e nero come un rapido e inarrestabile tsunami.
Ma oltre alla fine della storia c’è un epilogo dove si parla di olivi, di numeri e del saper ‘vedere’ oltre le apparenze, che forse è proprio quello che più ci manca.

Veronesi scrive bene, la storia tutto sommato tiene anche se a tratti appare eccessiva, le emozioni ci sono, come pure le disseminazioni culturali (sport, musica, società) e c’è, completamente, l’umore di quell’epoca, eppure (ma è così sempre) la sua scrittura non mi prende mai fino in fondo.

(Pietà per la copertina che, pur avendo un senso collegato al racconto, è veramente orrida).
Profile Image for Francesco.
Author 4 books86 followers
October 7, 2024
3.5/5
Letto in 24h, Veronesi scrive sempre benissimo.
Profile Image for Gert De Bie.
486 reviews62 followers
April 17, 2025
Met Zwarte september lazen we voor het eerst iets dat uit de pen vloeide van de Italiaanse auteur en dat beviel ons best.

Gigio Bellandi blikt een halve eeuw later terug op de zomer van 1972 toen het leven hem als 12-jarige langs alle kanten toelachte. Tijdens een zomer aan de Italiaanse kust vol zon, muziek, zeiltochten en Olympische spelen ontdekt hij de liefde maar evenzeer vallen de schellen van zijn ogen als hij bij mondjesmaat de wereld van volwassenen leert kennen.
Met oneindig veel oog voor detail en nuance, beschrijft Veronesi hoe Bellandi die zomer ervaart en - bijna gelijklopende met de wereldgeschiedenis - afstevent op een onafwendbaar keerpunt waarna zijn leven nooit meer hetzelfde zal zijn.
Net die al dan niet onafwendbaarheid van de feiten noopt Gigio Bellandi een halve eeuw later terug te kijken op het gebeurde, dat hij minutieus en zo objectief mogelijk probeert uit te werken om uit te zoeken of hij iets aan dat noodlot had kunnen veranderen.

Je raakt als lezer helemaal verstrengelt met die zomer, proeft de sfeer achterop je tong, voelt bijna mee de eerste vlinders in je buik en moet je schrap zetten om de aankomende schokken mee op te vangen.
Maar hoe Veronesi de oude Bellandi uiteindelijk een slot laat breien aan zijn verhaal, maakt Zwarte september helemaal een pareltje.

"... en uiteindelijk ben ik erin geslaagd niemand ergens de schuld van te geven."

is een prachtige zin die alleen overeind blijft en waarachtig klinkt na zoveel detail, nuance en openheid. En zelfs die is slechts een prelude tot een beklijvende epiloog.
Schoon. Erg schoon.
Profile Image for Sabine Hélène.
100 reviews2 followers
July 6, 2025
*spoiler alert* (update dd 9 april 2025)

"Het leven kan alleen achterwaarts begrepen worden, maar moet voorwaarts worden geleefd." - Søren Kierkegaard.

Iedereen kent het gevoel: dat ene seizoen dat je bijblijft, niet per se omdat het zo uitzonderlijk was, maar omdat het iets heel belangrijks markeerde. In Zwarte september roept Sandro Veronesi de ongrijpbare overgang op tussen de jeugdige onschuld van zijn verteller en de onvermijdelijke confrontatie met de realiteit van een volwassen wereld. Het boek weerspiegelt een melancholische glans van een verloren zomer...
Veronesi's schrijfstijl beweegt zich net als die herinnering: langzaam en zintuiglijk, zich heel voorzichtig onthullend in details zoals de geur van zonnebrandcrème, de klanken van Lady Stardust op de platenspeler, het geluid van een wielerwedstrijd die door een transistorradio schalt. De auteur zoomt in op de tastbare werkelijkheid waarin de jonge Gigio Bellandi zich bevond; maar net als in het menselijk geheugen vervagen sommige contouren, terwijl andere, vaak onverwachte momenten en emoties worden uitvergroot.

Gigio, nu een man van middelbare leeftijd, kijkt terug op de zomer van 1972, maar herbeleeft haar tegelijk, en (her)interpreteert haar. Als volwassene lijkt hij te blijven zoeken naar de echo’s van dat seizoen, doordrenkt met een pijnlijke nostalgie. Herinneringen sturen niet enkel onze indrukken over hoe het vroeger was, ze kleuren ook de aard van onze identiteit en bepalen mee onze keuzes in het heden. Het beeld dat we hebben van het verleden vormt in die zin nooit een exacte reconstructie. We bouwen het op aan de hand van die pixels die we selecteren; momenten geladen met die betekenis die we aan onszelf en de situaties bij elk heroproepen ervan geven, en daardoor wordt dat verleden steeds weer herschreven.

De twaalfjarige Gigio bracht, samen met zijn ouders en zijn zusje Gilda, naar gewoonte de zomervakantie door in Fiumetto. Het was een zomer die, net als de Italiaanse samenleving zelf, op een kantelpunt stond. De economische groei was nog voelbaar, de zonovergoten vakanties nog vanzelfsprekend, maar de wolken pakten zich samen, zowel in zijn persoonlijke leven als daarbuiten.
Astel Raimondi speelde die bewuste zomer voor Gigio een sleutelrol. Ze was een dertienjarig meisje met "vlechtjes zwart als zwarte onyx", en groeide uit tot een symbool van iets wat hij nooit helemaal kon vastgrijpen. Astel, zijn eerste liefde, maar ook een naam die hem zijn hele leven zou blijven achtervolgen. Zelfs jaren later - nu hij zelf een gezin heeft - betrapt hij zich erop dat hij haar naam in zoekmachines intypt, hopend ergens een spoor van haar te vinden. Hij vraagt zich zelfs af wat hij zou doen als hij haar werkelijk vond.

In de herinnering worden kleine momenten groot. De rituelen op het strand, het luisteren naar de radio met zijn excentrieke oom Giotti, de kinderlijke idolatrie voor zijn vader, de bijna onzichtbare maar allesbepalende aanwezigheid van zijn moeder, zijn favoriete strips, etc., dat alles zit verweven in de essentie van zijn herinneringen. Psychologisch onderzoek toont aan dat onze herinneringen, die uiteraard zowel positieve als negatieve elementen bevatten, hun belang vooral kennen in de manier waarop we er mee omgaan. Hoe we onze herinneringen hanteren, bepaalt hoe we ons heden beleven en hoe we ons vandaag de dag door het leven bewegen en welke relaties, keuzes en verlangens we koesteren. Voor Gigio is Astel meer dan zomaar een herinnering; ze is een vraag die nooit echt beantwoord is...

Twee andere grote facetten ankeren Gigio’s herinneringen: muziek en sport. Ze zijn de structuren waaraan hij zijn verleden ophangt, de pilaren waarop het gevoel van die zomer stand houdt.
Muziek verbindt hem die zomer intens met Astel. Samen vertalen ze de teksten van Immigrant Song, luisteren ze naar Lady Stardust, en proberen ze grip te krijgen op de ongrijpbare magie van melodieën die hen ergens naartoe voeren, ook al weten ze niet precies waarheen.

Daarnaast is de jonge knaap gefascineerd door de prestaties van zijn favoriete ploegen en atleten, zoals een Eddy Merckx in de Tour de France, en blijft de bijna-overwinning van Franco Bitossi op het WK wielrennen hem uitzonderlijk levendig bij. Ook is hij geboeid door de schaakduels tussen Bobby Fischer en Boris Spassky, de Formule 1 Grands Prix, het voetbal — stuk voor stuk bieden ze hem een houvast in een wereld die op dat moment nog een zekere logica kent.

Dan, als een mokerslag, komt de terreuraanslag op de Olympische Spelen in München. De illusie dat sport een pure, verheven arena is, spat uiteen onder de brute realiteit van de geschiedenis. Gigio kan er niet langer omheen: de wereld is niet de zorgeloze plek die hij dacht dat ze was. En dat is niet de grootste schok die hem die zomer te wachten stond. Door een jammerlijk overlijden komt een waarheid aan het licht die zijn hele familie zal splijten. Een web van leugens ontrafelt zich, iets wat Gigio nooit had vermoed. Door het bedrog verdwijnt in één klap alles wat hij als vanzelfsprekend beschouwde. Wat begon als een zorgeloze zomer in het dorp Vinci, eindigde in een drama dat hij nooit heeft kunnen verwerken. De zomers aan de Italiaanse kust, de sportieve uitjes met zijn vader, de toekomst waarin hij en Astel elkaar elke zomer weer zouden vinden – het werd hem allemaal in één klap ontnomen.

De titel Zwarte september verwijst zowel naar de gebeurtenissen in München als naar Gigio’s persoonlijke breuk met zijn kindertijd. Zijn "zwarte september" is een moment van desillusie, van het besef dat de veilige wereld die hij kende nooit echt heeft bestaan.

Tijdens de boekvoorstelling op Passa Porta, waar Veronesi in gesprek ging over deze roman, vertelde hij hoe Zwarte september als het ware “tot hem kwam”. “This story assaulted me… I don’t know how it came to me, maybe I was listening to something on the radio, about the Olympics in Munich… I don’t recall — I know I only ‘discovered’ the story as it was already there. During the three hour drive from Tuscany to Rome it came to me... By the time I arrived I had it all worked out; even the title. This story, it seemed like it was there all along… just like prime numbers were ‘discovered’, but they were always there, inside the other numbers…”
Veronesi benadrukte daarbij dat hij bewust weg wilde van het heden. “I didn’t want to write a book situated in this present day; on the contrary, I really wanted to get away from the current reality (…) but don’t be mistaken, for me, there is no nostalgia in this story. The narrator, he recalls the suffering, how can one feel nostalgia for the pain …?”
En in één van de meest poëtische momenten van het gesprek verwees hij naar Leonard Cohen: “There is another world, it is inside of this one… There is a crack in everything…”

Nostalgie kan zowel troostend als destructief zijn. Wanneer we blijven steken in verdriet om wat niet meer is, wordt het verleden een gevangenis. Maar als we ons bewust zijn van de vertekening in onze herinneringen, kan nostalgie een hulpmiddel zijn om betekenis te vinden...
"Hier laat ik jullie achter. Ik sta in mijn olijfgaard, met mijn telefoon aan mijn oor, en daarin is mijn zusje. […] Het enige geluid om mij heen is het gezang van de kleinkinderen van de kleinkinderen van de kleinkinderen van de kleinkinderen van de kleinkinderen van de kleinkinderen van de vogeltjes die zongen in mijn tuin toen ik klein was. Ik kijk naar de twee scheuten die uit de grond oprijzen en daartussen de stomp van de oorspronkelijke stam, afgezaagd na de vorst. Het zijn er drie. Zo: blijven jullie je mij altijd zo voorstellen, alsjeblieft. Terwijl ik zie."

Veronesi laat ons met die woorden achter in een erudiet landschap van herinnering, én van wedergeboorte. Dit is een roman over de manier waarop we ervaringen en tijd in onszelf blijven meedragen,... over die namen die we blijven intypen in zoekmachines, die liedjes die we blijven draaien, de kostbare of pijnlijke momenten die we telkens opnieuw beleven in onze gedachten.
Zelfs als relaties en herinneringen vervagen, blijft er vaak iets sensibel achter: een melodie, een stem, een aanraking of de hint van een geur die ons onverwacht overvalt en ons doet hunkeren. Emoties die je bijna kan proeven dankzij de evocatieve kracht van Veronesi's woorden... over dát alles gaat dit verhaal.

Het was een voorrecht om Veronesi daarover zelf te horen spreken, in een verrassend intieme setting - in de KVS tijdens het Passa Porta festival. De verkregen inzichten gaven niet alleen meer diepgang aan het boek, maar ook een bijna tastbaar gevoel van hoe verhalen soms niet geschreven, maar ontdekt worden - als echo’s die al in ons leven aanwezig zijn, wachtend tot ze vorm krijgen.
Profile Image for Tom D'Hauwer.
158 reviews7 followers
September 21, 2025
Mooi boek. Een man stelt zijn jeugd terug samen en focust daarbij heel gedetailleerd op het jaar 1972. Hij was toen twaalf en een bepaalde gebeurtenis zal hem tekenen. Veronesi schrijft daar heel erg mooi naar toe. Je bent daardoor als lezer heel erg mee in die welbepaalde Italiaanse zomer. Genieten. Zeer goed geschreven verhaal.
Profile Image for Luca Masera.
295 reviews76 followers
November 10, 2024
Settembre Nero è un romanzo che costruisce la sua tensione su un lungo e persistente senso di attesa, una sorta di sospensione temporale che lascia il lettore sempre sul filo: per buona parte del libro, gli eventi sembrano non decollare, come se il protagonista e l'ambiente circostante fossero bloccati in un limbo, in cui nulla accade davvero ma si avverte costantemente che qualcosa potrebbe esplodere da un momento all'altro.

Questo effetto di stasi narrativa crea un'atmosfera di inquietudine, che spinge chi legge a continuare, cercando di scoprire se e quando arriverà quel cambiamento tanto atteso. Veronesi sfrutta il ritmo lento e l'aspettativa quasi ossessiva per esplorare tensioni sotterranee, rendendo Settembre Nero un libro insolito di cui si fa fatica a dare un giudizio complessivo.

3 stelle e mezzo
Profile Image for Lorenzo Nuncio.
65 reviews
June 10, 2025
magistral. um dos grandes narradores do nosso tempo. a história é simples, mas ele tem uma engenhosidade narrativa que te prende.
Profile Image for Jeroen Van Haute.
76 reviews8 followers
July 27, 2025
In recordtempo uitgelezen. Wat een geweldige verteller is Veronesi. Tempo, taal, compositie, diepgang, humor, spanningsboog… alles top. Ik zeg nog één ding: moeflon moeflon moeflon. O ja - sorry - en dat Telegram Sam, het nummer van Bauhaus, waar ik zo van hou, eigenlijk een cover is van T. Rex, ben ik nu pas te weten gekomen. O, en dat het hoofdpersonage zot was van Belgische sportmannen (Merckx en Ickx) is een extraatje. Ah, en … neen, laat maar. Lees het zelf.
Profile Image for Rita.
835 reviews18 followers
August 15, 2025
Wat kan Veronesi toch een verhaal boeiend en zelfs spannend maken door over gevoelige zaken te schrijven. Gedetailleerd en liefdevol. Dan komt er inderdaad een soort plot, een ommekeer, en gaat het op dezelfde vriendelijke toon verder. Heerlijk boek.
Profile Image for Antonio Di Fonso.
116 reviews1 follower
February 4, 2025
Un ragazzo di 12 anni, una estate indimenticabile, nell'anno delle Olimpiadi del 1972 tra Fiumetto e Vinci, padre madre e sorellina, Gilda, sette anni di saggezza. La Versilia sullo sfondo dove nelle giornate di azzurro terso si vedono le isole, la Capraia e la Gorgona, e arrivano le voci e gli odori di quelle spiagge fine anni sessanta, che una volta scoperte nella meraviglia dell'infanzia rimangono dentro di noi. Ma la vita irrompe con il sorriso di Astel e le sue storie di musica, viaggi e le treccine colorate dei suoi capelli neri come la sua pelle di onice. La vita e il dramma, il cambiamento e lo stacco che preannnuncia la fine della infanzia e dell'incanto. Sotto l'angolo stretto di un giorno delle Olimpiadi di Monaco, quando finiscono i giochi e si abbassano i passamontagna sulle vite innocenti. Bello e generazionale, sembra di riaprire un album di famiglia, scrittura concreta e densa di oggetti carismatici ( linus, il giradischi e il mangiacassette, la prima televisione a colori, la vela sottovento, Cat Stevens, la Pallas).
Profile Image for Adriana Moretti.
696 reviews7 followers
November 6, 2024
Ho iniziato a leggerlo con aspettative altissime avendo letto altro di suo e invece ho trovato il libro ridondante . Sin dall'inizio il protagonista parla di questo evento che gli avrebbe sconvolto la vita e che gli avrebbe fatto perdere tutto quello che aveva; per arrivare a questo c'è una descrizione dettagliata della sua vita, ma fatta in modo poco interessante, ripetitiva e in parte irrilevante. Quando finalmente si arriva all'evento (ben oltre la metà del libro), questo viene descritto in maniera sbrigativa e distaccata, così come le conseguenze di quello che è successo. Sarebbe stato più opportuno fare il contrario… mah… peccato
Profile Image for Il Priorato  Dei Bibliofili.
370 reviews68 followers
November 5, 2024
Un romanzo apparentemente di formazione ma in realtà anche una storia familiare che si svolge principalmente negli anni '70, periodo in cui, durante le olimpiadi, avvenne l'attentato terroristico dell'organizzazione palestinese "settembre nero" che causò la morte di 17 persone.

La scrittura di Veronesi è sublime e coinvolgente, il romanzo, come anche le altre opere dell'autore, è un dipinto sempre realistico della realtà attuale, in cui il finale, come nella vita , spesso è difficile da prevedere.
Profile Image for Federica (chic.libri).
71 reviews8 followers
May 10, 2025
Un libro che non si dimentica. Almeno io non lo dimenticherò.
Non lo dimenticherò perchè mi ha riportata indietro nel tempo, ho potuto rivivere emozioni a cui non pensavo più e che avevo dimenticato: il primo bacio, l’innamoramento, la consapevolezza dell’innamoramento, il mondo, esterno e proprio, che si oscura davanti al pensiero dell’altro, il pensiero dell’altro che si fa opprimente, il necessario bilanciamento da ricercare tra questo nuovo desiderio e le proprie passioni per raggiungere il reale godimento.
Non lo dimenticherò perchè mi sono sentita compresa e mi sono liberata di alcuni pesi. Il potere dei libri penso proprio che sia quello di farti sentire meno sola, giusta, mai sbagliata, in connessione con qualcuno che ha o ha avuto i tuoi stessi pensieri, le tue stesse preoccupazioni, le tue stesse gioie. Per me questo romanzo ha rappresentato questo.
Veronesi è semplice ma magnetico, in poche righe o anche in una frase arriva dentro, entra nel tuo cervello, sente le tue domande e ti da le risposte. O almeno, questo è l’effetto che ha su di me.

Nel racconto il lettore segue la vita della voce narrante che spiega che lo scopo della storia che racconta è capire se avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi, evitare con una qualche azione quello che poi è stato inevitabile. E per farlo pensa che l’unico modo possibile sia quello di raccontare la storia a qualcuno, essendo così costretto a ripercorrerla in ogni dettaglio. Perché a dodici anni la vita di Gigio Bellandi (il protagonista) viene sconvolta in un modo molto doloroso per lui e il racconto ricostruisce i fatti che hanno portato all’evento scatenante.
Veronesi gioca molto con la suspense, anticipa che qualcosa di piuttosto "tragico" sta per capitare ma accompagna il lettore lungo la storia, ricostruendo le vicende della famiglia di Gigio principalmente nell’estate dei suoi dodici anni.
Ci sono tante altre tematiche, le Olimpiadi di Monaco, la passione per la barca a vela, David Bowie, la passione per gli sport (da seguire e non da praticare), gli scacchi, storie di cronaca, l’inglese, i fumetti e tanto altro.
Splendido.
Profile Image for Luciana Betenson.
271 reviews2 followers
August 12, 2025
Difícil bater O Colibri, que é magistral, mas Setembro Negro é também um livro bonito e envolvente do Sandro Veronese. Que autor! O livro é um romance de formação, narrado em primeira pessoa pelo protagonista Gigio Bellandi, no qual ele descreve um momento de sua vida aos 12 anos de idade, da saída da infância para a adolescência, culminando com um acontecimento marcante que mudará sua vida para sempre. Como estou mais acostumada com narrativas femininas, vivi a infância e adolescência como menina, foi interessante entrar na mente de um garoto recém entrado na adolescência, conhecer seus gostos, incertezas, inseguranças, emoções em relação à família, amigos e amores. Mais uma vez, o Sandro Veronese enriquece a narrativa com menções a livros e músicas, e neste caso relacionando também o “setembro negro” do narrador com o “Setembro Negro” da História, o atentado de um grupo terrorista palestino, em setembro de 1972, durante os Jogos Olímpicos em Munique. Um ponto curioso: a ambientação deste livro é muito parecida com a do livro A Filha Perdida da Elena Ferrante.

Mesmo que você não consiga sempre lembrar por que foi feliz, não pode esquecer que o foi.
Profile Image for Rob Spruijt.
27 reviews
August 29, 2025
Sandro Veronesi is echt een taalvirtuoos. Prachtige zinnen, zinnen die je een paar keer herleest, zinnen waar je over nadenkt en zinnen die langzaam tot je doordringen.

Een aanrader en een waar plezier om te lezen!
Profile Image for An.
66 reviews
September 9, 2025
Een boek voor iedereen die digitaalloos opgroeide. Verveling, eentonigheid, herhaling, confrontatie met een zekere saaiheid en een naar huidige normen grote dosis wereldvreemdheid... Het is alles tesamen een heerlijke ode aan onze eigen jeugd en aan eigen vakantieherinneringen. Er is een inkijk op de ontluikende blikverruiming van Gigio. Zijn er autobiografische elementen? Hoe anders kan een auteur zich zo goed inleven in een twaalfjarige? Er is ook hoop: overleven kán na een groot persoonlijk drama en een intens trauma. Prachtige langzame lectuur. Subtiel neergeschreven ... er is geen haast.
Profile Image for Stefano.
243 reviews17 followers
January 9, 2025
Sono quasi arrabbiato dopo la lettura di questo libro.

1) Veronesi scrive benissimo, fa quasi rabbia il suo modo di usare la lingua e le parole (e c’è molto di questo amore per la lingua in sé nel libro)
2) Tuttavia sembra un uso della lingua molto simile a quello che Gigio fa ripetendo ossessivamente le parole fino a far emergere un’immagine … tanta bravura per … non dire assolutamente nulla!
3) Questo è quello che fa rabbia … è un libro sostanzialmente “inutile” per il lettore. Questi viene ammaliato, portato per mano, fatto perdere nei propri ricordi (chi è della stessa generazione naturalmente) del mare degli anni ‘70, dei primi amori adolescenziali sulla spiaggia, delle notizie alla radio, del proprio microcosmo infantile-adolescenziale attraverso cui si vive, legge, soffre la realtà attorno a noi (l’egocentrismo “assoluto” del bambino) … comprese le scelte dei genitori e degli “adulti” … Portato per mano dicevo … PER NON PORTARLO DA NESSUNA PARTE!
4) Questo fa venire una rabbia …

Allora … bravo Veronesi … ma un po’ “ma … vaffa …” Veronesi

Nota a piè di pagina … ma vogliamo parlare del muflone in copertina? A me pare esattamente lo specchio del punto fondamentale del libro … muflone, muflone, muflone, … detto mille volte contro un muro … che presa per il c… del lettore! E forse il buon Sandro a sghignazzarsela dietro il muro !!!!
Profile Image for Violetta.
181 reviews
November 11, 2024
Mi lasciato un po' di amaro in bocca perché avevo molte aspettative. Invece ho avuto la sensazione di rileggere qualcosa che in letteratura italiana contemporanea torna e ritorna di continuo. Ho anche faticato ad arrivare al momento in cui effettivamente la narrazione accelera per poi appianarsi di nuovo.
Profile Image for Wendy.
736 reviews24 followers
June 14, 2025
‘Mijn hoop is dat ik me zal kunnen bevrijden van de roestige spijker die ik in mijn hoofd heb geplant - die twee versregels van Auden die ik in het begin aanhaalde, en die me zo dierbaar zijn, volledig om te gooien, en op een dag te kunnen zeggen: hoewel je niet kunt vergeten dat je ongelukkig was, wil dat niet zeggen dat je je voor altijd moet herinneren waarom.’

Gigio Bellandi vertelt als middelbare man het verhaal van de zomer van 1972, toen hij tussen kind en jongen schommelde, verliefd werd, er in Italië en de wereld ook vanalles gebeurde. Een zomer die een grote impact op de rest van zijn leven zou blijken te hebben.
Hij vertelt kleinere en minder kleine anekdotes, die allemaal verbonden zijn, tot het onafwendbare gebeurt. Het is een lange aanloop, en hij herhaalt vaak dat het nodig is om alles te vertellen, tot hij aan de levensbepalende gebeurtenis komt. Dit schept een bepaalde spanning en verwachting, die zeker wordt ingelost.

Hij verhaalt over die zomer aan de hand van schijnbare details (zoals een typische geur, de muziek van toen, sportwedstrijden) die het des te tastbaarder maken. Je bent mee op dat strand. Hij vertelt over Astel en zijn gevoelens voor haar. Je voelt wat hij voelt.
Hij probeert zich daarbij zo goed mogelijk te herinneren wat hij als 12-jarige dacht en meemaakte, zich ervan bewust dat zijn herinneringen ondertussen gekleurd zijn door wat hij sindsdien allemaal meemaakte.
Een relatief onbezorgde zomer, tot die eensklaps gedaan is. Waarbij het hem in het bijzonder moeilijk valt dat er door de volwassenen geen enkele rekening met de kinderen werd gehouden.

Gigio draagt een soort schuld met zich mee over die gebeurtenissen, en wil vooral voor zichzelf verklaren wat er die zomer gebeurd is, achterhalen of hij iets had kunnen veranderen aan de loop van de gebeurtenissen

‘Op een gegeven moment heb ik gewoon geaccepteerd wat ik tot dat moment niet had geaccepteerd, en toen ik dat accepteerde, besefte ik dat ik nog schrikbarend jong was en nog een heel leven voor me had, met alle mogelijkheden om de geschenken die dat leven voor me in petto had te benutten.’

Sandro Veronesi is een taalvirtuoos. Pareltjes van zinnen, zinnen om over na te denken, om langzaam tot je te nemen. Een waar plezier om te lezen.

De cover is trouwens prachtig, en de betekenis wordt je op een gegeven moment duidelijk. Al kunnen hier nog wel meer betekenissen aan gegeven worden dan enkel het eerste zicht (en in die zin vind ik deze cover zoveel mooier dan de oorspronkelijke Italiaanse).

En dan wacht nu de Spotify-playlist om te luisteren naar de muziek van die zomer.
Profile Image for Thijs Hoekstra.
Author 1 book21 followers
June 23, 2025
Hartverscheurend, want dit is mijn favoriete stilist op de hele wereld, en ik was echt wel wat twijfelachtige verhalen van hem gewend, die wel vaker het niveau hebben van Italiaanse soapopera's, mooi geschreven italiaanse soap-opera's, met een ironisch-larmoyante stijl die alle clichématige elementen compenseert, maar dit boek sloeg werkelijk alles.

Hoe kon je Sandro?
Profile Image for Suellen Rubira.
954 reviews89 followers
October 13, 2025
achei razoável. tem momentos bons, mas a real é que já cansei de romance de formação de meninos em homens, descrições longas sobre esportes, blablabla. e quando chega o grande acontecimento já é quase o final do livro e fica por isso mesmo. não sei, gostei porque o autor sabe o que faz, mas sentimentalmente não me conectei.
Profile Image for Danilo Barros.
2 reviews
November 26, 2025
“Setembro Negro” começa com o narrador anunciando um grande acontecimento que teria transformado sua vida, mas essa revelação demora tanto a chegar que a expectativa acaba se diluindo ao longo da leitura. Ainda assim, o livro se sustenta porque Veronesi continua sendo um contador de histórias excepcional, capaz de manter o interesse mesmo quando adia o que parecia ser o centro da trama. Não achei tão rico quanto Colibri, mas ainda assim é uma ótima leitura.
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