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L'incidente in bicicletta

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«Come hai potuto sgattaiolare via in quel modo, senza dirmi niente? Era stato quello a ferirla. Senza dirmi niente.» A volte il silenzio nasconde dolori impossibili da esprimere a parole, come quello che in un pomeriggio di fine giugno squarcia la serenità della famiglia Hansen. Nel mezzo di una festa in giardino, Arlette scopre che sua figlia tredicenne ha rischiato di morire a tre chilometri da casa, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza. «L’incidente in bicicletta» di Evie diventa un punto di svolta che porta alla luce i nervi scoperti dell’ansia materna, del senso di colpa e dell’inattesa fragilità di ciò che reputiamo più stabile e sicuro. Ma qual è il vero «incidente» di cui Evie proprio non riesce a parlare? Con questo racconto inedito pubblicato originariamente sul New Yorker, Joyce Carol Oates esplora ancora una volta le complessità dei rapporti familiari, confermandosi una delle più lucide osservatrici dell’orrore nascosto sotto lo smalto sorridente dei nostri miti.

50 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2023

5 people are currently reading
278 people want to read

About the author

Joyce Carol Oates

854 books9,639 followers
Joyce Carol Oates is an American writer. Oates published her first book in 1963, and has since published 58 novels, a number of plays and novellas, and many volumes of short stories, poetry, and nonfiction. Her novels Black Water (1992), What I Lived For (1994), and Blonde (2000), and her short story collections The Wheel of Love (1970) and Lovely, Dark, Deep: Stories (2014) were each finalists for the Pulitzer Prize. She has won many awards for her writing, including the National Book Award, for her novel Them (1969), two O. Henry Awards, the National Humanities Medal, and the Jerusalem Prize (2019).
Oates taught at Princeton University from 1978 to 2014, and is the Roger S. Berlind '52 Professor Emerita in the Humanities with the Program in Creative Writing. From 2016 to 2020, she was a visiting professor at the University of California, Berkeley, where she taught short fiction in the spring semesters. She now teaches at Rutgers University, New Brunswick.
Oates was elected to the American Philosophical Society in 2016.
Pseudonyms: Rosamond Smith and Lauren Kelly.

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63 (13%)
4 stars
208 (46%)
3 stars
153 (33%)
2 stars
23 (5%)
1 star
5 (1%)
Displaying 1 - 30 of 53 reviews
Profile Image for Dagio_maya .
1,108 reviews351 followers
July 15, 2025
” Quella che credi sia una famiglia è solo un incidente.”

Mi sono detta: «Mi leggo tre, quattro pagine prima di dormire».
Sciocca.
Non imparo mai.
La signora Oates, ancora una volta, ha fatto finta di prendermi per mano e poi mi ha scaraventata in una storia così reale e torbida da provocarmi incubi per tutta la notte.
Certo è un racconto breve ma la densità la vogliamo ignorare?

Un party in casa.
L’ansia da prestazione di Ariette che prepara tutto in casa e vuole che tutto sia perfetto.
La presenza/assenza di suo marito Kevin mentre l’amico” Rob Nash invade la scena con la forza del suo portafoglio per cui si può permettere tutto.
E poi c’è lei: Evie.
Tredici anni e qualcosa che scalpita dentro.
Il bisogno di essere capita e il silenzio complice che le cambierà per sempre la vita come il terribile incidente in bicicletta…

” Perché sono morta già una volta, non ho paura di morire di nuovo.”

Colpita e affondata: ancora..
Profile Image for Nood-Lesse.
427 reviews325 followers
October 4, 2025
Una famigliola americana

Se vi è già capitato di leggere la fluviale JCO, questo libretto smilzo di un centinaio di pagine potrebbe sorprendervi. La cascate non è solo il titolo di uno dei suoi romanzi più famosi è anche l’andamento che di solito hanno i suoi libri: durante il percorso si ingrossano a dismisura, come se non facesse altro che piovere, poi scrosciano dall’alto.
“L'incidente in bicicletta” invece è poco più di un racconto dove l’inespresso acquisisce l’importanza che in molte altre opere JCO ha trascurato. Strykersville è una piccola cittadina nello stato di New York, il palcoscenico dove si sta svolgendo una festa di matrimonio. È una festa fatta in casa che la zia ha offerto alla nipote, facendo le veci di sua sorella (la madre della ragazza) scomparsa prematuramente. Arlette nella preparazione ha coinvolto la figlia tredicenne Evie, sorella maggiore di Roy e Billy. Arriva il giorno designato e tanto atteso, a fianco di Arlette c’è suo marito Kevin e c’è anche un caro amico di famiglia, Rob Nash, chiamato simpaticamente “zio”. Rob non ha figli e la cosa sorprendente è che neppure Joyce Carol Oates ne ha avuti di biologici. Eppure buona parte della produzione della scrittrice americana verte proprio sui rapporti familiari. Il titolo del mio commento non è casuale, richiama l’opera che ho preferito di questa scrittrice “Una famiglia americana”. JCO, assai più matura di quando scrisse quel libro, lo rivisita scarnificandolo e consegnandocelo epurato da qualsiasi speranza. Vi sono delle evidenti analogie nella trama, cambiano il contesto e le conseguenze perché nel frattempo sono cambiate le famiglie e la morbosità dei lettori.
Che cosa succederà il giorno della festa?

Avete mai provato a cercare in rete foto che ritraggano JCO? Fatelo, poi ditemi se questa non è lei, personaggio della sua opera.

Arlette provò una fitta di sgomento.
Non avrebbe mai confessato a nessuno, specialmente non a Kevin, che invidiava le sue amiche con figlie attraenti, fascinose e simpatiche. Almeno due di loro, della stessa età di Evie, erano di una bellezza stupefacente.
Era un mondo estremamente difficile per una ragazza poco attraente. A prescindere da quello che si diceva. Le femministe ci provavano a essere ottimiste e incoraggianti. Certo il fatto che Evie fosse brillante era di aiuto, ma il problema era che, se aveva accanto altre ragazze, nessuno faceva caso a lei.


Per apprezzare questo libro e buona parte degli altri che ha scritto, occorre aver oltrepassato i trent’anni, meglio se con figli a carico e una certa quantità di macerie alle spalle.
Profile Image for Grazia.
505 reviews218 followers
October 1, 2025
"Era tutto ormai alle sue spalle. Leggermente andato a male, come un cartone di latte nel frigorifero che ha iniziato a inacidirsi."

Dietro un episodio apparentemente banale — una caduta in bicicletta — si dischiude un abisso di violenza, ipocrisia e repressione.

L’incidente non è tanto un fatto realistico quanto un innesco simbolico: il trauma fisico diventa la superficie di un trauma più profondo, legato a dinamiche di abuso, potere e silenzi familiari. Si gioca sul contrasto fra la patina della rispettabilità americana — la famiglia perfetta, la comunità ordinata — e le crepe che nascondono abusi e soprusi.

La famiglia del “mulino bianco” funziona da maschera: il nucleo familiare e sociale non protegge, ma copre, riduce al silenzio, normalizza. È proprio questo falso perbenismo a rendere più inquietante il racconto: non c’è uno svelamento liberatorio, ma una tensione sospesa.

Il finale — ambiguo, disturbante, irrisolto — non concede catarsi, lascia il lettore in una condizione di incertezza e turbamento, come se l’incubo non si fosse mai chiuso. È un modo per dire che quelle dinamiche non appartengono a un “caso eccezionale”, ma sono diffuse, quotidiane, incistate nella normalità.


"Una bicicletta accartocciata che sembrava anche una figura femminile contorta e deforme, con una bocca (senza denti) aperta in un grido silenzioso.
Un fiore ben schiuso, con i petali pieni di piccoli puntini neri, forse formiche?
Un grosso maiale grottesco che affondava nel fango, con un volto quasi umano… Rob Nash?"

Tutto intorno continua come se nulla fosse: la freddezza sociale crea un contrasto feroce. L’indifferenza è più violenta dell’incidente stesso.


«Sembra che Rob Nash non ti stia più simpatico. C’è qualche motivo?».
Evie aveva riso aspramente.
«Dovresti saperlo.»
«Che vuol dire… “Dovresti saperlo”?»
«Tu dovresti saperlo. Vuol dire questo.» «Evie, davvero, non ho idea di cosa tu stia parlando.»
«Ma va’?!» Evie aveva riso, poi iniziato a tossire.


In bilico quindi sull’orlo dell’abisso: il male non è spettacolare, ma insinuato nella quotidianità e reso più spaventoso dal suo mascheramento.

Grazie a Nood. Primo incontro con la scrittura della Oates molto positivo, anche se la cosa che ho maggiormente apprezzato del racconto è la prosa ridotta all'osso e senza sbavature che dubito rappresenti il suo standard, data la "proverbiale" verbosità dei suoi romanzi che mi hanno tenuto a debita distanza.
Profile Image for Xenja.
696 reviews98 followers
October 18, 2025
Un bellissimo racconto lungo, pieno di inquietudine e mistero. Cosa è capitato alla ragazzina nel fatidico giorno dell’incidente in bicicletta? Qualcosa che ha allargato la sottile incrinatura che la divideva dalla madre, e dall’intera famiglia, trasformandola in una crepa irrimediabile, e poi in un burrone. Le famiglie dei romanzi di Oates sono terribilmente vere.
Profile Image for 〽️onicae.
74 reviews6 followers
December 19, 2025
Evie aveva lasciato cadere la busta facendola sbatacchiare sul piano della cucina. Impassibile si era fatta strada oltre sua madre senza dire una parola. Arlette provò una fitta di sgomento.

Angoscia.

Circa un’ora di lettura. Un centinaio di pagine. Una scrittura fluida. Solo che poi non va ne’ su ne’ giù. Resta sullo stomaco e non sai come fare a digerirla.

Siamo al confine tra il thriller e l’horror. Entrambi generi che non amo.

E’ un irrimediabile senso di abbandono a causare l’incidente. Ed e’ lo stesso senso di abbandono ad accompagnare il lettore fino all’ultima pagina di questo racconto circolare.

La tensione e’ gestita in modo magistrale ed e’ legata al non detto che serpeggia tra le righe, all’elefante nella stanza, comodamente seduto in poltrona tra i silenzi di madre e figlia, invalicabili come spesse mura.

Consiglio vivamente di non leggerlo prima di andare a dormire. Pochi eventi ma un costante stato di allerta.

3.5 ⭐️
Profile Image for Marta.
24 reviews5 followers
December 25, 2025
Dagli scritti della Oates, noi adulti, e in particolare noi genitori, ne usciamo sempre male. Ma male male.
Profile Image for Seregnani.
741 reviews34 followers
January 4, 2025
« Perché sono morta già una volta, non ho paura di morire di nuovo.
Perché la Morte è ovunque tra noi e nell'aria che respiriamo.
Dato che la Morte è nel suolo, adoro affondare le mani nel suolo.
Dentro l'ambulanza ho visto l'anima volarmi via dalla bocca come fumo.
Dentro l'ambulanza l'anima mi è tornata nel corpo, ma non era più la stessa.
Quando mi sei venuta a trovare in ospedale era troppo tardi.
Ero morta a quel punto e non ero tua figlia.
La corda si era rotta, non l'hai mai capito.
Quella che credi sia una famiglia è solo un incidente. Non c'è significato negli incidenti ».

4⭐️ È la prima volta che leggo qualcosa di Joyce Oates, me lo avevano raccomandato in molti e devo dire che non ha deluso le mie aspettative. Sembrerebbe dal titolo un racconto di poco conto, ossia l’incidente in bicicletta di Eve, invece c’è dietro molto ma molto di più, praticamente un cambiamento radicale della sua vita.
Profile Image for Drilli.
384 reviews33 followers
September 6, 2025
Impossibile non restare impressionati dalla densità di questo racconto. Nessuna frase è inutile, ognuna di esse ha un peso, in ciò che dice ma soprattutto in ciò che lascia non detto.
Non conoscevo l'autrice e ne sono rimasta molto colpita: le bastano poche pagine per farti immediatamente entrare nell'atmosfera della provincia americana e nella vita dei protagonisti; personaggi complessi e sfaccettati che vengono delineati perfettamente con poche, esattissime pennellate.
Ma alla fine è tutto ciò che viene taciuto a fare da protagonista, a incombere sulla trama e soprattutto sui personaggi. Dopo l'incidente in biclicletta Evie non è più la stessa, i suoi rapporti coi genitori cambiano e si alterano le dinamiche familiari: ma è stato davvero l'incidente a cambiare le cose, o c'è dell'altro? Col passare delle pagine e degli anni i non detti si accumulano fino a raccontare un'altra storia, più cupa e torbida.
Avrei preferito che nel finale si esplicasse questa verità taciuta, soprattutto per meglio comprendere i ruoli esatti dei personaggi nella vicenda (la madre sapeva? aveva capito?) ma il racconto funziona egregiamente anche così.
Leggerò altro della Oates!
Profile Image for Saturn.
630 reviews79 followers
August 10, 2025
In un breve racconto Joyce Carol Oates entra nel cuore dei conflitti familiari. In poche pagine costruisce personaggi complessi, ricchi di sfumature che vivono in una realtà ben delineata. Descrive la vita di provincia fatta di apparenze e perbenismi. Sarà "un'incidente" a spaccare la bolla in cui i personaggi sono intrappolati, le cui schegge li segneranno per tutta la vita.
L'autrice è spietata nel descrivere il lato oscuro della famiglia, con la sua capacità fenomenale di delineare i rapporti fra i personaggi.
Non c'è molto da aggiungere per una scrittrice di questa caratura.
Profile Image for Simona~ pagine_e_inchiostro.
659 reviews14 followers
November 13, 2024
Recensione a cura della pagina instagram Pagine_e_inchiostro:
Durante una festa in giardino, Arlette scopre che sua figlia tredicenne, Evie, ha rischiato di m%rire in un incidente in bicicletta senza che nessuno se ne accorgesse. Questo evento segna per sempre le dinamiche familiari, svelando ansie materne, mancanze e una silenziosa incapacità di chiedere aiuto. La Oates esplora le fragilità nascoste sotto la superficie di una famiglia americana apparentemente normale, svelandone lacune e traumi.

Incisiva e acuta, la prosa dell’autrice esplora le profondità psicologiche e i segreti nascosti dei suoi personaggi. Con un ritmo serrato e ricco di tensione, vengono messe in luce tutte le complessità delle relazioni familiari, che finiscono per riflettere fragilità e caducità dell’essere umano.
L'incidente in bicicletta è un racconto breve ma intenso, che dimostra ancora una volta la maestria della Oates del saper ritrarre l'orrore che si cela dietro il quotidiano. Se vi é piaciuto Una famiglia Americana, L’incidente in bicicletta é la sua versione mini e in velocità 2x.
Profile Image for Lucrezia.
69 reviews19 followers
November 1, 2025
“Perché sono morta già una volta. Non ho paura di morire di nuovo”

Mamma mia ragazzi, che libricino bomba che è questo!
Mentre sua madre è presa dalla preparazione di una festa in casa, Evie si allontana in bicicletta senza che nessuno se ne accorga ed ha un terribile incidente a pochi chilometri da casa. Cosa le è successo? Perché nessuno si è accorto che se n’era andata? Qual è il segreto che si porta dentro, più grave forse dell’aver rischiato di morire?
Le mancanze, le disattenzioni, i silenzi di una famiglia americana racchiusi in poco più di 50 pagine che ti fanno chiudere lo stomaco e spezzare il cuore.
Profile Image for Emanuela.
934 reviews2 followers
July 30, 2025
Perché sono morta già una volta, non ho paura di morire di nuovo. [...] Dentro l’ambulanza ho visto l’anima volarmi via dalla bocca come fumo. Dentro l’ambulanza l’anima mi è tornata nel corpo, ma non era più la stessa. Quando mi sei venuta a trovare in ospedale era troppo tardi. La corda si era rotta, non l'hai mai capito. Quella che credi sia una famiglia è solo un incidente. Non c'è significato negli incidenti.
E' il primo libro che leggo della Oates, non conosco quindi il suo stile, quello che ho potuto constatare, in queste poche pagine, cupe e tristi, è il continuo stato di tensione che ti porti fino all'ultima pagina.
Un incidente stravolge la vita di una famiglia borghese americana, facendo uscire quelle fragilità che si nascondono dietro un tranquillo quadretto familiare. Le protagoniste della storia sono due, Arlette, la mamma, ed Evie, la figlia, la storia ci viene narrata facendoci percepire soltanto le emozioni della mamma, la figlia dopo l'incidente si chiude a riccio, non riusciamo a capire i suoi sentimenti, se non per qualche frase sprezzante.
Non posso però ritenermi pienamente soddisfatta da questa lettura, in un libro preferisco che il cerchio si chiuda, in modo esplicito o comunque inequivocabile, la Oates mi ha lasciato con forti dubbi,

Tre stelle e mezzo

Profile Image for Olly90.
107 reviews59 followers
February 21, 2025
Fino a questo momento della Oates ho letto solo lunghi romanzi (“Una famiglia americana” e “Macellaio”) con i quali però non è scattata in me la scintilla nei confronti di questa autrice. Ci voleva un racconto di poco più di cento pagine per far si che questo accadesse.
Finalmente con “L’incidente in bicicletta”, racconto pubblicato inizialmente sul NewYork Times ed edito da poco da Il Saggiatore, posso dire di aver capito e colto la grandezza di questa autrice.

Gli Hansen sono alle prese con l’organizzazione della festa di fidanzamento di una cugina e tutti si stanno dando da fare. Arlette è in cucina insieme alla figlia tredicenne Evie a finire di preparare gli ultimi stuzzichini mentre suo marito Kevin è in giardino insieme ai due figli piccoli Roy e Billy a terminare l’allestimento esterno.
È quasi tutto pronto, ma l’arrivo del primo invitato, l’amico di famiglia Rob Nash, farà aumentare il nervosismo tra i componenti della famiglia in particolare in Evie.
Festeggiati e ospiti iniziano ad arrivare, Kevin dà il via alla musica e finalmente anche Arlette inizia a sciogliersi bevendo qualche bicchiere di vino quando improvvisamente, suona il telefono. È l’ospedale a chiamare per avvisare gli Hansen che loro figlia Evie è ricoverata per un grave incidente in bicicletta avvenuto a pochi chilometri da casa.
Da quel momento nulla sarà più come prima, e l’apparente serenità della famiglia Hansen verrà distrutta per sempre.

Tutto inizia (o forse dovremmo dire finisce) con quell’incidente.
Ma sarà davvero l’incidente in bicicletta a cambiare tutto? Oppure è successo qualcos’altro? Com’è possibile che Arlette non si sia accorta che Evie non era presente alla festa? Potrà mai convivere con il senso di colpa di non essersi accorta dell’assenza della figlia?

La Oates non ci darà delle risposte, lascerà scorrere il tempo (passano parecchi anni!) e la storia, e attraverso la grandezza della sua abilità narrativa sarà in grado di farci intuire che cosa è veramente successo quel giorno.

In un centinaio di pagine l’autrice riesce a ritrarre tutte le crepe di una famiglia borghese e a far emergere la complessità dei rapporti familiari.

Un racconto ricco di dettagli, oscuri presagi, incomprensioni e cose non dette. A venire fuori non sarà la verità, ma tutto il dolore, il senso di colpa, il turbamento e l’ansia di una madre dopo la perdita di una figlia… Si, perchè Evie non sarà più la stessa dopo quel giorno e anche il rapporto con la madre cambierà inevitabilmente.

È un racconto perfetto, che si legge tutto d’un fiato e che lascia il lettore senza parole.
Profile Image for Maria Ferraiuolo.
4 reviews
December 9, 2024
"Una femmina è il suo corpo, questo è il problema. Un uomo è il suo cervello e quello che riesce a farci, ma una femmina è solo... è, e basta. La gente la guarda e in un secondo la giudica."
Un racconto crudo, sincero e sprezzante. Un libro su un rapporto madre e figlia mai sviscerato del tutto, un incidente in bicicletta che cela qualcosa di più doloroso e indicibile.
Profile Image for Martina.
86 reviews
December 2, 2024
Un racconto breve che lascia addosso un senso di inquietudine e amarezza. Una storia straziante e "ad alta tensione", tensione che l'autrice è in grado di mantenere durante tutto il racconto attraverso l'utilizzo di uno stile di scrittura incalzante. Mi ha lasciata spiazzata.
Profile Image for La_fede_legge.
344 reviews9 followers
December 7, 2024
Evie è una ragazzina come tante altre e,in quanto femmina, viene cresciuta come una piccola donna di casa: i suoi compiti,infatti, sono quelli di aiutare la mamma a fare le faccende di casa, aiutarla nella gestione della cucina, essere a servizio 'degli altri',ecc. L'occasione perfetta per dimostrare tutto questo si presenta quando la madre organizza un pranzo per festeggiare il fidanzamento della nipote,a cui sono invitate tantissime persone. Ma proprio quel giorno Evie ha un incidente gravissimo in bicicletta e la sua vita viene stravolta. Dopo un iniziale periodo di riabilitazione fisica, ci si rende conto, però, che il carattere della ragazzina non è più lo stesso: Evie è diventata sfrontata ,ribelle, irascibile, talvolta anche maleducata. Ed è in queste modalità che la sua vita si evolve,prosegue e si sviluppa: sempre in modo imprevedibile, strano,particolare, lontano dalla sua famiglia e da sua madre. E proprio la madre,nonostante tutto e nonostante l'assenza di Evie, continuerà ad amarla e a giustificare ogni suo comportamento,rifletterà sulla sua vita e la accetterà sempre per quello che è.
Si tratta di un racconto brevissimo in cui un incidente fa da fulcro all'intera narrazione: ci sono, difatti, un prima e un dopo e,in questi due tempi, le descrizioni e le vicende narrate assumono caratteri quasi opposti.
Lo stile di scrittura è perfetto,pulito e semplice.
Testo interessante e curioso.
Profile Image for Gustavo.
21 reviews2 followers
April 25, 2025
"Perché sono morta già una volta, non ho paura di morire di nuovo.
Perché la Morte è ovunque tra noi e nell'aria che respiriamo.
Dato che la Morte è nel suolo, adoro affondare le mani nel suolo. Amo «sporcarmi» la faccia.
Dentro l'ambulanza ho visto l'anima volarmi via dalla bocca come fumo.
Dentro l'ambulanza l'anima mi è tornata nel corpo, ma non era più la stessa.
Quando mi sei venuta a trovare in ospedale era troppo tardi.
Ero morta a quel punto e non ero tua figlia.
La corda si era rotta, non l'hai mai capito.
Quella che credi sia una famiglia è solo un incidente. Non c'è significato negli incidenti"
.
Profile Image for LauraT.
1,386 reviews94 followers
July 17, 2025
Too many obscure points - where does the writer want to get? I'm not sue I got it!

What you believe to be Family is just an accident. There is no meaning in accident.
Profile Image for Puzzlekoob_Giadi.
99 reviews4 followers
January 16, 2025
Un romanzo breve che ha concentrato in appena 103 pagine una miriade di sensazioni, temi e stralci di vita.
Potenzialmente un romanzo familiare, l’autrice mescola un evento traumatico e la risonanza che esso ha tra le persone sentimentalmente coinvolte con le crisi adolescenziali (precoci) che caratterizzano una giovane ragazzina in balia della crescita, del confronto e dell’ osservanza dell’altro.
Il linguaggio chiaro e le descrizioni puntuali, cupe e a tratti decisamente disturbanti, celano tra le righe qualcosa d’altro.
Credo che gli eventi, i rapporti conflittuali e le accettazioni (mancate o passive), omettano volutamente un evento (il cosiddetto “fuoco”) che ha modificato irrimediabilmente le vite e i rapporti.
Rapporti che potevano evolvere e costruirsi positivamente, rapporti che potevano vedere ma, forse per apparenza, non hanno visto.
Sarebbe un 5 stelle, a mani basse, ma il finale un po’ aperto e i “non-detti” mi hanno lasciato un pochino di amaro in bocca.
Profile Image for Milleeuna_pagina.
204 reviews4 followers
April 20, 2025
Un racconto che si presenta come innocuo, ma si rivela un gioiello tagliente e complesso.
Joyce Carol Oates ci trascina dentro la casa degli Hansen, dove i preparativi per una festa si trasformano nel preludio di una tragedia familiare.

L’incidente in bicicletta di Evie è l’innesco: da quel momento, il legame con la madre Arlette si sgretola, avvelenato da rancore, sospetto e sensi di colpa.
Evie è spietata, giudice inflessibile di una madre che forse ha colpe che nemmeno lei comprende del tutto. O forse sì?

Un libro che non dà risposte, ma lascia cicatrici.
E una domanda: quanto può ferire ciò che non si dice?
29 reviews7 followers
February 17, 2025
In questo brevissimo racconto il non detto rimane più pesante, chiaro e definitivo di quanto invece viene detto. Quando lo chiudi rimane netto e pressante un groppo allo stomaco. Un senso di colpa? Angoscia? Non saprei. Ma è una storia scomoda, che entra nella testa e ti induce a farti più di qualche domanda.
Profile Image for Concetta Cassarino.
115 reviews1 follower
January 19, 2025
Ogni famiglia è un mondo a sé e penso che su questo non ci siano dubbi, ma la famiglia Hansen sta per vivere un momento che per quanto banale possa sembrare, in fondo cambierà la visione della famiglia per sempre.
La madre di Evie, un'adolescente piena di energia, sta preparando nel giardino di casa la festa di fidanzamento della nipote, cerca di avere tutto sotto controllo pensando a mille cose e cercando di avere la complciità e l'aiuto della famiglia. Però non sempre tutto si può avere sotto controllo.. quanto tutti gli invitati si recano a casa, Evie chiede alla madre Arlette se può andare a fare un giro in bicicletta ma la madre ne rimane contrariata, nonostante le continue richieste di Evie la madre continua ad ignorarla.
La festa ha inizio, tutto sembra perfetto nonostante Arlette si accorge dell'assenza della figlia ma non ci bada più di tanto perchè in quel momento ci sono cose molto più importanti a cui dar conto.. ma dopo quasi quaranta minuti arriva una chiamata che determinerà l'inizio della fine.
Non racconto altro della storia in quanto il libro conta davvero poche pagine ma nonostante ciò è una storia densa, intensa e piena di spunti di riflessione che vertono principalmente sulla responsabilità genitoriale, tra il rapporto figlia/madre, la figura del padre e di tutte quelle cose se si vorrebbero dire ma che si tacciono senza mai venire a galla.
Ecco, penso che di base il tema principale sia il silenzio, ciò che si vuole celare facendo finta che tutto vada bene sebbene di fondo ci siano voragini e vuoti da colmare.
Straconsigliato!
Profile Image for Francesca Dicuonzo.
12 reviews2 followers
March 13, 2025
Approcciarsi ad un libro così breve, significa non avere aspettative.
Niente di più sbagliato se la penna è quella di Joyce Carol Oates, straordinaria narratrice della provincia americana.
Un racconto apparentemente innocuo, è in realtà un gioiello prezioso e complesso, nonché un’indimenticabile esplorazione delle misere dinamiche che si celano dietro i fragili sforzi, del mantenere vive le apparenze.
L’autrice spalanca la porta di casa della famiglia Hansen, che intenta nei preparativi di un evento festoso, vedrà in quel giorno, lo sconvolgimento della propria vita.
Arlette, si troverà ad affrontare le conseguenze dell’incidente in bicicletta della giovane figlia Evie, a seguito del quale i loro rapporti deperiranno fino a marcire.
Il grande talento della Oates, accompagna il lettore ad ipotizzare che dietro l’incidente, si celi qualcosa di così sconvolgente da non poter essere svelato.
Mentre chi assiste alla storia, è lacerato dal sospetto, nascono delle certezze.
Evie è dura, tagliente, spietata nei confronti della madre che ritiene responsabile di quanto accaduto e la condanna al rimorso eterno, per qualcosa di cui non è in grado di rendersi conto. O forse lo è? Evie crede di sì, e punisce la madre perché ha capito e ancora, la punisce, perché non ha capito.
I personaggi, finemente strutturati nonostante la brevità del racconto, restano a lungo nel cuore di chi li ha conosciuti.
Fate spazio, dunque, e preparatevi ad ospitarli.
Io, Arlette, non riesco ancora a lasciarla andare
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