Una sera, durante un viaggio in Germania, un ragazzo esce per andare a ritirare la cena in un locale sconosciuto nei pressi della Foresta Nera, lasciando la fidanzata ad aspettarlo in hotel. Da quel momento, di lui si perdono le tracce. E quella che doveva essere una semplice vacanza, diventa un incubo inimmaginabile.
Siamo nella tenebrosa Foresta Nera, in Germania. La vacanza di una coppia di fidanzatini si trasforma ben presto in un vero e proprio incubo quando lui sparisce nel nulla. “Verde scuro” è un omaggio riuscito agli slasher movie anni '80. Quei film cattivi, violenti, pieni sangue, politicamente scorretti e senza compromessi. Non avrebbero guastato una ventina di pagine in più ma anche così, "Verde scuro" funziona alla grande. Promosso a pieni voti!
Tre stelle solo per il finale, che riesce a dare un minimo di soddisfazione. Per il resto, la trama parte da un pretesto poco convincente e si sviluppa in modo piuttosto affrettato. L’elemento horror, invece di creare tensione o inquietudine, risulta più disturbante che spaventoso, sfociando spesso nel disgusto fine a sé stesso.
Di solito non bazzico l’horror. Due motivi. Se mi spavento non dormo per giorni e spendo fortune in luci notturne. Poi, empatizzo di bestia e alla grande con i protagonisti e si sa… nell’horror il turnover ha percentuali spiacevoli. Ma ogni tanto anelo al piccolo brivido, alla pelle d’oca sulla nuca sentendo rumori inesistenti e più che nel fantasy o nella fantascienza cerco rigore e coerenza interna alla storia. Verde Scuro ne esce promosso a pieni voti. Scrittura fluente e dinamica con dialoghi che viaggiano in tempo reale. Una storia con echi, rimandi e citazioni archetipiche che però sprizza freschezza e genuinità in contesto e ambientazione. Il “NON FARLO” e il “VAI VIA DI LI” escono più volte mentre giri le pagine e non riesci a fermarti. Il finale è sostanzialmente presumibile, ma c’è una perla che da sola vale tutte le cinque stelle, perché pensare di andarsene come si spera, non ha prezzo, specialmente in un horror. Ad maiora.
Storia diversa da quelle precedentemente proposte dalla Simeone e dal duo Simeone/Girola. Verde Scuro è uno slasher senza pietà, che si svolge interamente nella bellissima cornice della Foresta Nera. L'approfondimento psicologico dei due protagonisti permette al lettore di godersi appieno la... mattanza. Bello bello, non per stomaci deboli.
Comprato come lettura di Halloween, Verde Scuro si è rivelata una storia diversa dalle solite pubblicazioni di Plutonia... È uno slasher potente, senza sconti, situato in un paese caratteristico della Foresta Nera. Il punto di riferimento più vicino è Wrong Turn, come ha spiegato l'autrice sui social.
Il miglior horror scritto da una donna da diversi anni a questa parte, con una spietatezza nella trama e nelle sorti del protagonista che spiazza e disorienta. Mi ha ricordato Jack Ketchum, soprattutto quello di The Woman e Red, se non nella trama senz'altro nello stile e nella brutalità. Cinque stelline.
Accidenti che botta! L'autrice si allontana dagli horror cerebrali o romantici che vanno tanto di moda e ci dona un boccone amaro da digerire. Amaro ma appassionante e scritto benissimo. Finalmente qualcosa che si discosta dal mainstream, a colpi di machete e coltelli. Ci voleva una realtà piccola ma di qualità come Plutonia per pubblicare una chicca simile.
Sveva tira fuori una storia cattiva, sanguinaria e cupa come poche altre. Una scelta coraggiosa, portata a termine con la solita scrittura essenziale ma mai banale. Se cercate trame consolatorie, non leggete Verde scuro.
Crudele horror ambientato nella cornice della Foresta Nera, scritto con una azzeccata costruzione psicologica della coppia di protagonisti. Al solito l'autrice dimostra di avere uno stile cinematografico davvero efficace. Plutonia è una realtà ottima e le nuove copertine spaccano.
Uno slasher coraggioso come non se ne vedevano da tempo; ci voleva un'autrice capace come Simeone e un'etichetta libera e indipendente per proporre una storia così. Non è solo gore, bensì offre anche una tridimensionalità dei protagonisti, rendendoci così più empatici nei loro confronti.
Pagine senza pietà, in cui sentiamo sulla pelle tutto ciò che Sveva ha scritto su carta. Uno slasher (genere raro in formato libresco) che lascia il segno. Avrei voluto almeno una ventina di pagine in più, quello sì
Scritto benissimo e affilato come una roncola, Verde Scuro è la storia di una vacanza di coppia finita malissimo. Con echi di Wrong Turn e Le colline hanno gli occhi, Verde Scuro non ha pietà dei protagonisti e del lettore. Mi è piaciuto, anche se è un romanzo da affrontare col pelo sullo stomaco.
Un horror che non lascia pietà al lettore e ai protagonisti, una prova di scrittura eccellente, fredda come una lama di machete e al contempo calda come le viscere torturate e il sangue versato a cui i cattivi sottopongono i malcapitati che capitano loro a tiro. Eccezionale nella sua cattiveria.
Era da tempo che non leggevo un horror italiano così spietato. Simeone è ai livelli del maestro Di Orazio, in quanto a crudeltà e a pulizia dello stile. Spero in altre sue novelle così.
Un romanzo breve anche se per certi versi derivativo, ti attacca e con crudezza ti fa vestire i panni della preda che subisce le angherie del predatore.
"Verde scuro" è uno slasher breve ma decisamente intenso! Deve il suo titolo al colore che assumono quando si fa buio le foglie della foresta in cui si svolge tutta la vicenda, ovvero la Foresta Nera, luogo dal quale sono sempre stata affascinata. La storia entra subito nel vivo dopo le prime pagine in cui ci vengono presentati i due protagonisti, ed è un continuo susseguirsi di attimi ricchi di adrenalina pura, fino al suo epilogo che a mio avviso è perfetto! Per alcuni versi, e in particolare in un preciso punto del libro in cui vi è una rivelazione che mi ha letteralmente spiazzata (in senso positivo), questo libro mi ha riportato alla mente per una frazione di secondo la rinomata serie di film "Wrong turn". Sicuramente consigliato se siete amanti del genere, la scrittura è fluida, il ritmo è incalzante, le descrizioni sono dirette e crude, senza filtri. Per me assolutamente una lettura da 5 stelle! E spero che la Simeone ci delizi con altre perle di questo tipo!