"Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno. Mia madre mi ha sempre detto che siamo tutti diversi, e quindi è come se fossimo tutti uguali. Non ne sono convinta, ma mi fido di lei. Ho trent'anni, vesto fuori moda e odio le sorprese. E ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Soprattutto faccio troppe domande, dicono. Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca. Mi fa sentire al sicuro. So che siamo in pochi a ragionare così. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte. Tutta colpa del mio fratello gemello. Febo è uno scrittore in crisi e, per ritrovare l'ispirazione, si caccia nei guai più assurdi. Al momento, per esempio, si è iscritto a una scuola di magia. Sembrerebbe una cosa innocua, se non fosse che, fra giochi di prestigio e illusioni, è inciampato in un mistero vero, di quelli che scottano. Mi ha supplicata di aiutarlo, dice che ha bisogno della mia capacità di vedere particolari che gli altri non notano. E così eccomi costretta a uscire di casa, a conoscere persone nuove e ad avere conversazioni normali. Ma forse è quello che ci vuole: forse è arrivato il momento di mettersi in discussione e capire se mia madre ha detto la verità sul mio modo di essere. A volte bisogna uscire dal guscio per capire chi si è davvero". Dopo averci fatto sognare con le avventure di Vani Sarca e Anita Bo, Alice Basso torna dai suoi lettori con una nuova protagonista: diversa, ma che assomiglia un po' a ognuno di noi. Perché siamo pieni di fragilità, ma anche di una forza che non sappiamo di avere. E Atena è qui per dimostrarcelo.
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Dire che aspettavo questo libro come l'aria che respiro è dire poco, io della Basso leggerei qualunque cosa, anche la lista della spesa o l'elenco del telefono perché lei potrebbe farne comunque un capolavoro, è certezza! La Basso è la mia Dea della scrittura e questo libro è solo che l'ennesima riconferma con una nuova protagonista sempre originale e diversa dalle altre!
Da dove cominciare? Innanzi tutto dovete leggere assolutamente anche la postfazione di questo libro, che è quasi un altro libro a parte, perché si percepisce tutto lo studio e il lavoro che c'è stato dietro a questa storia, quattro anni di preparazione per parlarci di questo personaggio con forme di neurodivergenza. Si sente che la Basso sa di cosa sta parlando
cosa sta parlando nel regalarci questa protagonista diversamente imperfetta, ma perfetta così com'è, in tanti aspetti mi ha ricordato Vani e sempre nella postfazione, di nuovo leggetela assolutamente, ho avuto ragione di questo e scoperto la motivazione!
Atena è cresciuta nell'amore della sua particolare famiglia, grazie agli insegnamenti della madre, che le ha dato una sorta di manuale di istruzioni per comprendere il mondo e le persone, è riuscita a trovare un modo per fronteggiare le sue molte difficoltà nell'approcciarsi agli altri, non è mai semplice, ma Atena ha trovato una sua strada. In questo libro vediamo però tutte le sue certezze venire scombinate da questa missione alla ricerca della verità e da nuovi amici che incontrerà, Gemma e Jacopo, che per motivi diversi cambieranno per sempre la sua vita. Perché Atena ha paure, incertezze e mille ansie, ma è anche affamata di vita e di nuove esperienze e alla fine del libro potrà dare un nome a tutto ciò, al suo essere così come è!
Il libro è stato un po' come una grande introduzione al suo mondo e alla sua vita, un modo per presentarcela e farcene innamorare.
La questione da risolvere, la parte "gialla" diciamo, l'ho trovata meno presente, seppur ruoti tutto intorno a questo, e decisamente più "assurda" di ogni altro libro dell'autrice, l'ho trovato un pretesto e un contorno per raccontarci la storia personale di Atena, una donna straordinaria, forte e fragile come tutti noi, con una personalità dirompente che si prende tutta la scena!
Inoltre il libro è narrato in prima persona e pertanto sin dall'inizio veniamo trascinati dai millemila pensieri di Atena nella sua testa e nella sua vita, un vortice che travolge e ti lascia commosso, divertito e con mille altre emozioni diverse!
E per questo è un po' diverso dagli altri suoi libri, non so come spiegarvi, è meno giallo e più incentrato sulla protagonista, meno dialoghi e più descrittivo, mooooolto più descrittivo, in accordo con il mondo di Atena e del suo saltare continuamente da un pensiero ad un altro senza avere per questo un collegamento o filo logico! Diciamo che penso questa volta sia una libro che non possa piacere proprio a tutti, anche se è quello che fa riflettere maggiormente sulla diversità e sul non dover necessariamente etichettare ogni cosa.
Per quanto mi riguarda però Alice Basso fa centro un'altra volta, ma non avevo nessun dubbio, con una nuova serie che mi ha rubato il cuore, di nuovo!
⭐⭐⭐⭐, 5 Una protagonista fuori dal comune, fragile e sensibile, l'amica perfetta per ognuno di noi. L’autrice affronta con semplicità e leggerezza una tematica importante di cui si parla poco, un po per ignoranza un po per discriminazione. Atena è timida e goffa ma a lei non importano le etichette.
«Non c'è niente di strano nell'essere diversi. La vera stranezza è non essere strani».
Non aggiungo altro perché il rischio di fare spoiler è alto e non vorrei rovinarvi la lettura. Io l'ho amata senza sapere quale la tematica avrebbe affrontato Alice, e mi è piaciuta moltissimo anche per questo Consigliato
Mi dispiace che questo nuovo personaggio non decolli, o almeno non in questo libro. Manca la simpatia di Anita o il cinismo di Vani e lo dico con dispiacere, considerato che ho letto tutto quello che ha pubblicato la Basso fino ad ora. Ho fatto proprio fatica ad arrivare a metá libro, non sembrava succedere niente di interessante e le continue interruzioni causate dai capitoli sulla madre erano anche un aggravio non indifferente. Anche l'inizio di questa eventuale storia d'amore non mi ha agganciato affatto, anzi forse magari anche un po' meno di quella tra Gemma e Febo e la soluzione del mistero mi é sembrata molto "disperata", come se l'autrice non sapesse come uscire dall'impiccio. Insomma, considerato che é Alice Basso, magari leggeró anche il prossimo volume, ma certo non con quella spinta che di solito avevo nei confronti dei suoi libri.
Ci ho impiegato qualche capitolo in più del normale a calarmi nel panni di Atena, ma alla fine mi ha conquistato. Favoloso il suo rapporto con Febo e con il padre e come, pian piano, fa entrare alter persone nella sua vita. La parte mistery ha meno impatto rispetto alle serie precedenti dalla Basso, resta sullo sfondo (e va bene così!), ma non dubito che nei prossimi libri abbia più spazio. *** It took me a few chapters longer than usual to get into Athena's shoes, but in the end she won me over. Her relationship with Phoebus and her father is fabulous, and how, little by little, she brings other people into her life. The mystery part has less impact than in previous series by Basso, it stays in the background (and that's fine!), but I have no doubt that in the next books it will have more space.
Mamma mia che delizia questa serie! Ho amato le serie di Vani Sarca e di Anita Bo, ma questa promette di fare fuochi d'artificio. Adoro tutti i suoi protagonisti, Atena in primis, ma anche Febo, Jacopo e Gemma. Mi piacciono le piccole idiosincrasie di Atena, i suoi attimi di distrazione e quelli di divagazione, e adoro il fatto che Jacopo la trovi interessante anche quando lei parte per la tangente e si mette a fare discorsi che chiunque altro troverebbe soporiferi. Chi non vorrebbe trovare una persona così? Il caso giallo, in realtà, è meno interessante della struttura della serie così come viene configurata, e della promessa di scoprire cosa è davvero successo alla madre di Atena e Febo (perché suppongo che questo sarà il fine ultimo della serie). Però tutto grida Alice Basso all'ennesima potenza, e noi adoriamo Alice Basso! Deliziosi i giochini enigmistici, che mi sono divertita a risolvere nel momento in cui Atena li formulava. Credo che la sua rivista online, «La gara degli indovini», sia una figata. Se esistesse davvero, forse mi abbonerei.
Leggo Alice Basso sin dal suo esordio, dieci anni ormai, e non mi ha mai delusa. I suoi libri, infatti, non sono mai solo adorabili serie cosy crime d’intrattenimento bensì storie che raccontano a tutto tondo un universo narrativo in cui lettori e personaggi si incontrano per un tempo prestabilito, lasciando loro anche nuovi chiavi di lettura per affrontare il mondo. In “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris”, ciò accade più che nelle due serie precedenti, perciò è bene prepararsi a conoscere nuovi amici - e non solo - che altereranno letteralmente la chimica cerebrale di chi legge. E forniranno una visione approfondita su tematiche attuali, spesso sottovalutate, della psiche umana.
L’autrice ci presenta l’indiscussa protagonista di questo romanzo: Atena Ferraris. Fin dalle prime righe ci si rende conto che Atena è un personaggio singolare. Ha una routine meticolosa scandita da ventisette sveglie che le permettono di non perdersi, detesta le sorprese, a volte parla troppo o fa troppe domande. Fin da bambina ha la sensazione di essere strana, diversa, fuori posto. Fondatrice di una rivista di enigmistica online, perché l’enigmistica è la sua grande passione oltre che la sua zona confort, cerca di gestire la sua vita nel modo più lineare possibile, in un equilibrio che fatica a mantenere. Avendo grosse difficoltà nelle interazioni sociali, spesso le sembra di dover recitare copione imparato a memoria per allinearsi a ciò che gli altri si aspettano, così evita il più possibile le uscite e gli incontri mondani soprattutto se non programmati. Febo, fratello gemello di Atena, è un autore di due bestseller, ma che attualmente si trova in un blocco di scrittura. Per cercare di superarlo inizia a lanciarsi in varie esperienze, più o meno pericolose. L’ultima trovata di Febo è iscriversi a una scuola di magia. Un giorno, casualmente, Febo assiste a quello che a prima vista sembra essere un omicidio. Spaventato, telefona ad Atena, la quale si ritrova costretta a uscire e aiutarlo. Da questo momento una serie di eventi e conseguenze coinvolgeranno non solo Atena e Febo, ma anche i loro compagni di corso Gemma e Jacopo, e insieme inizieranno a indagare portando a galla delle verità davvero imprevedibili..
3,5 ⭐ Ho trovato il romanzo scorrevole e divertente, in perfetto stile Alice Basso, con personaggi abbastanza intriganti (soprattutto la protagonista) e passaggi spassosi. Tuttavia la trama l'ho trovata un pochino sgonfia e alcune situazioni decisamente inverosimili. Anche alcuni flussi di coscienza di Atena li ho trovati caricaturali a tratti. Ho apprezzato tantissimo i giochi di enigmistica, la postfazione e l'easter egg a sorpresa (che apprezzeranno tutti i fan della serie di Vani Sarca) . Sono anche molto incuriosita dal grande giallo di fondo che costituirà il fil rouge della serie ovvero quello riguardante la madre di Atena.
Lascio lo stesso un commento anche se... l'ho mollato a metà! Con nessuna intenzione di continuarlo. I libri della Basso di solito mi piacciono molto. Questo lo stavo sopportando poco. Ok, she has issues. Abbiamo capitoooooo, lo sappiamp, non serve ricordarcelo ogni due righe, dopo un po'la narrazione è insopportabile. Tra l'altro, lei avrà anche tutto insieme, ma singolarmente, molti di quelle cose che vengono considerati problemi sono la normalità per tante persone, me inclusa. Tutti messo insieme e improvvisamente non si parla d'altro. Non dimentichiamo che questa tipologia di narrazione si riflette proprio sullo stile e sui dialoghi che sono improbabili e surreali. Fintissimi. La ciliegina sulla torta, gli amici di Jacopo che dicono a lei - dopo che ha letteralmente avuto un attacco di panico davanti ai loro occhi tra l'altro - 'ma lo sai del suo problema? - oh, toh, un altro. No grazie. Ho chiuso. Non parliamo del giallo perché non esiste.
Giving this book 3.5 because I loved the way mental health was portrayed, how so many women in their 30s are just discovering that their “problems” are not problems, how their depression and anxiety are actually autism and ADHD. But, the story itself felt a little weak and I was finding myself scanning a lot by the end to just see what the conclusion was. And the characters were a little…boring? Not fully fleshed out?
It’s a shame because it’s a beautiful depiction of mental health and I saw myself in a lot of Atena, just wish the surrounding characters and stories were as beautifully written.
Mi è piaciuta tantissimo la serie di Vani e poi Anita ha conquistato il mio cuore. Non vedevo l'ora di leggere quale personaggio sarebbe uscito dalla penna di quest' autrice e non sono delusa. Fin dalle prime pagine ho adorato Atena e i suoi mille pensieri, e non solo lei ma anche gli altri personaggi.
Ho apprezzato moltissimo questo libro. 5/5 a mani basse, non conoscevo questa scrittrice italiana ma ora penso che recupererò tutti gli altri suoi libri perché sono curiosa di conoscere tutti i suoi personaggi se sono scritti così bene come in questo libro (e sono sicura che lo siano!). Sembra un giallo ma non è assolutamente solo questo, sarebbe riduttivo. L'approfondimento psicologico della protagonista è fenomenale, entriamo nella sua vita in un battibaleno e quasi ci si sente far parte della sua vita. Gli enigmi all'interno della storia rendono il libro interattivo, una cosa che non mi era mai capitata in un libro e che mi fa ricordare con gioia a quando leggevo Geronimo Stilton e dovevo interpretare i disegni/rebus che stavano al posto delle parole (non voglio sminuire assolutamente gli enigmi nel libro, anzi!). Qua gli enigmi sono inseriti alla perfezione nella vicenda e sono risolvibili abbastanza facilmente, il che dava sempre una grande soddisfazione.
Finalmente ho letto una rappresentazione di una persona neurodivergente fatta con criterio e cura, mi sono immedesimata moltissimo nella protagonista. Ho apprezzato la post-fazione e l'intento dell'autrice nel voler approfondire questa tematica e spiegare in maniera chiara al lettore che cosa siano l'autismo e l'adhd e la commistione di entrambi. La mia frase preferita dal libro è stata questa
«In verità l’ADHD non è solo questo, né per forza questo… è molto più di questo, molto più di ciò che mediamente se ne sa», prosegue Gemma. «Ed essere AuDHD è particolarmente destabilizzante, perché è come – uh – come avere nella testa, insieme, un gatto siamese che ha bisogno di non essere disturbato, e un golden retriever che vorrebbe correre dietro a ogni farfalla che passa.»
Chi dice che la trama non è molto approfondita secondo me si è perso un po' quello che voleva l'autrice, ovvero raccontare una persona, la sua psiche e la sua vita. Il giallo era solo un pretesto per illustrarci la vita di Atena, come pensa e come affronta le difficoltà quotidiane in maniera molto autentica e realistica, attraverso tutte le mille sfaccettature possibili. A me è piaciuto molto come libro, direi anche inusuale, l'ho trovato davvero godibile come lettura, scritto bene e scorrevolissimo, mai noioso.
Spero davvero che ci siano altri libri con Atena Ferraris e Febo e tutti gli altri perché appena dopo aver finito il libro, già sentivo la mancanza di tutti. Abbiamo davvero bisogno di più personaggi come Atena, spero di leggere nuovamente di lei!
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Alice Basso mi ha fatto innamorare di Atena fin dal primo capitolo, ho adorato il modo in cui descrive il suo modo di pensare. I commenti sagaci, il sarcasmo e la sua neurodivergenza. L'autrice sa di cosa si parla. Mi ha fatto ridere, riflettere e per una che non ama i gialli questo libro è stata una piacevolissima scoperta✨
Qualcuno racconta la storia mia e dei miei figli e questo qualcuno è Alice Basso, che è maestra di ironia, leggerezza e profondità: quale fortuna! All'inizio ho trovato scomoda la prima persona, leggendo, ma in effetti era la maniera migliore per esplorare il mondo interiore di una persona neurodivergente. E, parlando anche solo del romanzo, io a scatola chiusa compro solo Alice Basso, Maurizio De Giovanni e JK Rowling. Non mi deludono e mi consentono di visitare altri mondi e altri dolori, senza disagio alcuno, nonostante i temi trattati. Insomma, per Alice e per i suoi lettori una nuova fantastica saga. Atena Ferraris spacca.
Un "quasi giallo" molto scorrevole, da leggere sul divano in un giorno piovoso. Niente di più. La protagonista è simpatica ma molto particolare e a fine libro si scopre il perché.
La cosa più bella delle storie di Alice Basso: la mia Torino, le strade del centro, gli scorci vicino al fiume o in collina, il caffè e la cioccolata...
Per me leggere i romanzi di Alice Basso è come fare un regalo al mio cervello. Amo il modo in cui utilizza la lingua italiana nei suoi libri. Non so bene come spiegarlo, ma ogni volta che incontro un gioco di parole o una scelta linguistica insolita, sento come una scarica di piacere nelle sinapsi. Detto questo, la nuova storia che ci propone Alice Basso è perfettamente in linea con le sue opere precedenti per stile, ma diversa per quanto riguarda la protagonista. Atena Ferraris è una donna che affronta la vita con difficoltà: non è come la maggior parte delle persone e ha bisogno di schemi precisi per gestire ciò che per altri appare semplice. La sua quotidianità è scandita da sveglie che le danno il ritmo e la aiutano a non “perdersi pezzi per strada”. Quando suo fratello gemello diventa testimone di un presunto omicidio, Atena viene trascinata, insieme a un gruppo inaspettato, in un’indagine alla ricerca di indizi per risolvere il mistero. La storia è divertente e originale, scorrevole e mai pesante: non richiede particolari sforzi per seguirne l’evoluzione. Ho apprezzato molto tutti i personaggi, ma in particolare Atena e Febo. Mi sono sembrati così reali da farmi venire voglia di cercare Febo sui social o visitare il sito di Atena. La protagonista è un personaggio con cui si riesce a empatizzare profondamente. La sua storia personale mostra con chiarezza il percorso che ha dovuto affrontare per arrivare dov’è oggi e gli sforzi titanici che compie ogni giorno per raggiungere un livello minimo di quella che chiamiamo “normalità”. Che poi, viene da chiedersi, cosa significa davvero essere normali? Ho apprezzato moltissimo anche la nota finale dell’autrice: mi ha fatto riflettere su me stessa, sulle persone che conosco e sugli stigmi che ancora ci portiamo dietro. La neurodiversità è un tema poco trattato e che, a mio parere, dovrebbe trovare più spazio anche nelle scuole. Per fortuna i tempi stanno cambiando, ma chissà quante persone adulte hanno dovuto faticare il doppio, il triplo o il quadruplo nella vita, quando in realtà sarebbe bastato conoscere un modo diverso per gestire la propria “normalità”.
Le ventisette sveglie di Atena Ferraris - @alice_basso_scrittrice
📖 Atena ha trent’anni, non veste alla moda e odia le sorprese. Ha 27 sveglie al giorno che le ricordano ciò che deve fare: lavorare, mangiare, andare a letto, smettere di pensare. È un tipo molto curioso e ogni cosa deve avere una spiegazione
📖 Atena dirige una rivista online di enigmistica. Adora questo tipo di giochi perché hanno sempre e solo una soluzione e ciò la fa stare bene. Ma lei ha anche un fratello gemello, Febo, che a volte non la fa stare bene e, recentemente, si è cacciato nei guai. Febo è uno scrittore in crisi e si è iscritto a una scuola di magia e, a partire da un evento accaduto alla scuola di magia, cominceranno tutti i guai.
🖊️ Il libro segue le vicende di Atena e Febo, alle prese con la risoluzione di un caso, un caso inizialmente semplice, che porterà a diversi risvolti… Ma il libro NON è questo! NON pensate di innamorarvi di questo libro per la complessità del caso. NON pensate di divorare le sue pagine perché non vedete l’ora di scoprire chi è l’assass1no! Il libro, ripeto, NON è niente di tutto ciò
🖊️ La potenza di questo libro risiede nei suoi personaggi, uomini e donne con le loro debolezze, i loro problemi. Vi innamorerete di questo libro per la logorroica loquacità di Atena e per il suo modo di vedere il mondo, per il modo in cui lei affronta la sua vita, per il suo modo di essere.
🖊️ Ho adorato i capitoli che mostrano i flashback della vita di Atena da piccola. I dialoghi con la madre sono piccole perle che l’autrice ci regala, perle da custodire gelosamente!
🖊️ Amo i giochi di enigmistica e ho apprezzato i giochi inseriti all’interno dei capitoli: sciarade, anagrammi, bisensi, palindromi, cambio di consonante. Per chi non riuscisse a risolvere i vari quesiti, troverà la soluzione alla fine del libro ☺️
🖊️ Consiglio vivamente di leggere la postfazione di questo libro L’autrice spiega dettagliatamente le ricerche fatte per costruire i personaggi del suo romanzo (se sono vago e solo perché non voglio spoilerare nulla)
"La piccola Miss Marple nella mia testa sta annuendo compiaciuta mentre pota le rose."
Due citazioni spero bastino a comunicare quanto abbia apprezzato questo romanzo. Il fitto mistero su cui si basa è sicuramente ingegnoso e ricco di risvolti inattesi, così ben architettato da far passare in secondo piano il fatto che la soluzione finale non sia poi così sconvolgente (). Più dell'aspetto giallo, tuttavia, mi hanno coinvolto le relazioni tra i quattro personaggi principali: Atena e Jacopo, da un lato; Febo e Gemma dall'altro. La chimica tra di loro è innegabile, e per questo motivo riescono a coordinare le loro azioni in maniera mirabile (il numero di magia finale, ad esempio, è stata una scena veramente magnetica). Infine, è davvero degno di nota l'approfondimento delle tematiche Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Ho apprezzato come sempre la cura nel creare dei personaggi veramente dettagliati, simpatici e reali. Ho riconosciuto subito nella protagonista quelle caratteristiche che vengono poi giustificate e spiegate alla fine ma forse semplicemente perchè fanno parte del quotidiano nella nostra famiglia.
I capitoli in cui la protagonista impara ad affrontare situazioni sociali di tutti i giorni grazie alla spiegazione della madre sono stati scritti veramente bene. C'è una reale comprensione di come funzionano alcuni meccanismi nella testa di una persona neurodivergente e li ho letti con molto piacere, condividendoli con mia figlia che fa parte della categoria.
La storia introduce molti aspetti ma non li chiude tutti e alcune cose rimangono sospese. Il mistero che si presenta, si sviluppa e si conclude è abbastanza simpatico nell'evoluzione e nella conclusione ma non scorre bene quanto Vani Sarca.
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Torino. La protagonista principale è Atena Ferraris, 30 anni, ha fondato ed è redattrice della rivista online "La gara degli indovinelli". Atena ha un fratello gemello Febo, scrittore. Oltre ad Atena e Febo ci sono altri protagonisti come Jacopo, Gemma che conoscono ad un corso di magia, Nicola di 9 anni vicino di casa di Atena .... Tutti i protagonisti sono descritti molto bene. Il romanzo è narrato dal punto di vista di Atena intervallato da capitolo in cui Atena è piccola e ci sono i suoi dialoghi con la madre. Mi è piaciuta molto la protagonista ed in alcuni aspetti mi sono rivista. La scrittura è scorrevole ma non è stata una lettura dal mio punto di vista che mi ha rapito, soprattutto a metà romanzo dove ho trovato la narrazione più lenta. Ho trovato molto interessante la trama Nel complesso mi è piaciuto e consiglio di leggerlo soprattutto per le note finali dell'autrice!!! " .... è il resto del mondo che deve riconoscerle il suo diritto a essere com'e."
Alice Basso inaugura una nuova serie basata su una nuova eroina, dopo Vani Sarca e Anita Bo: Atena Ferraris, enigmista. Il fil Rouge della trama è, come sempre, un mistero ma l’aspetto più interessante è la costruzione di questo personaggio che all’inizio del romanzo, percepisce e presenta se stessa come diversa e che, nel corso degli eventi, scopre di essere neuro divergente e di poter rientrare nello spettro dell’autismo. Un romanzo ambizioso dunque, in cui anche ciò che innervosisce (esempio l’iperlessia o la verbosità della protagonista) è coerente con ciò che si vuole rappresentare. Per chiarezza nel costruire il proprio percorso di scrittura e di formazione sul tema, 5 stelle alla postfazione
Per Alice Basso le cinque stelline sono praticamente di default! Undicesimo libro e mantiene il suo magnetismo, la sua capacità di far immergere nella storia e creare dei personaggi originali, completi, complessi e perfettamente costruiti.
Imparare a conoscere Atena è stato davvero molto interessante, non vedo davvero l’ora di proseguire con la storia.
Questo romanzo è un cozy crime, molto cozy poco crime, che cattura davvero l’attenzione. Lo stile di scrittura arguto e scorrevole mi ha fatta ridere praticamente a ogni pagina, l’ironia intelligente di quest’autrice si conferma uno dei tratti caratteristici dei suoi romanzi.
Ho adorato trovare i piccoli enigmi sparsi fra i capitoli e fermarmi a riflettere per cercare di risolverli mi ha divertita moltissimo, dandomi anche quei momenti di “pausa” dalla storia che mi hanno permesso di entrare ancora meglio nella mente di Atena e nel suo modo di ragionare.
I personaggi secondari non sono da meno, se Atena conquista sin dalle prime pagine, ci vuole solo poco di più per affezionarsi anche a tutti gli altri personaggi, in primis al fratello Febo e poi, ovviamente!, anche a Jacopo.
Ci sono delle velate reference a personaggi del passato di Alice Basso che mi hanno fatta davvero volare (da fan della Marvel non posso che adorare i cameo, più o meno espliciti) e questo ha reso l’esperienza di lettura ancora più entusiasmante.
La storia in sé è accattivante e coinvolgente, ma, come dicevo c’è più cozy che crime e questo un pochino pochino mi ha colta di sorpresa. Nonostante ciò, comunque, ho trovato tutto così ben organizzato e spiegato, che non posso fare a meno di affermare che sono nuovamente innamorata di una serie scritta da Alice Basso!
Di questa scrittrice lèggerei tutto. Non è una novità. Questo è il primo libro di una nuova serie, quindi parto piano. Mi è piaciuto moltissimo che la protagonista sia neurodivergente. Si vede quanto Alice si documenti per scrivere. E la postfazione lo dimostra ancora una volta. Sui gialli sa fare molto di meglio e ammetto di non averlo apprezzato particolarmente. Ma ci sta. Credo che abbia voluto concentrarsi su altro stavolta. Scrittura brillante come al solito. Detesto l’abbattimento della quarta parete, ma qui ha un suo perché. Aspetto il prossimo.