Jump to ratings and reviews
Rate this book

Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina

Rate this book
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni.
È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i ‘buoni’ e chi i ‘cattivi’? Gli israeliani, che ‘da vittime si sono trasformati in carnefici’? O i palestinesi, che ‘non vogliono altro che distruggere Israele’? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi ‘con l’obiettivo di annientarlo’, o quando si verifica la ‘pulizia etnica dei palestinesi’? E perché la pace non è mai stata raggiunta? Si tratta di un ‘odio atavico’ che rende questo conflitto ‘insanabile’ oppure è solo questione di tempo e la pace sarà a portata di mano?
Questo libro vuole provare a rispondere a tutte queste domande, mettendo in discussione una serie di luoghi comuni, la stragrande maggioranza dei quali del tutto errati. L’obiettivo è presentare la realtà di Israele/Palestina nella sua complessità, con l’ulteriore ambizione di farlo in modo semplice, senza tuttavia cadere nel semplicismo. Solo comprendendo le legittime rivendicazioni delle due parti è possibile orientarsi lungo le tante vicende, spesso violente e dolorose, che costituiscono la storia del conflitto.

240 pages, Paperback

Published September 20, 2024

6 people are currently reading
58 people want to read

About the author

Arturo Marzano

10 books1 follower

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
14 (25%)
4 stars
31 (57%)
3 stars
9 (16%)
2 stars
0 (0%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 10 of 10 reviews
Profile Image for Shardan.
49 reviews12 followers
November 28, 2024
Lo consiglio, è un lavoro di sintesi che ha il merito di fare un po' di ordine sulla questione e soprattutto di chiarire alcuni aspetti spesso trascurati.
L'impostazione generale ricorda un po' il lavoro recente di Pappé "10 miti su Israele", con i capitoli che prendono spunto da luoghi comuni intorno al conflitto israelo-palestinese per smontarli e presentare quindi una realtà più sfaccettata. Ma, rispetto al libro di Pappé, Marzano si mantiene in una posizione più equilibrata presentando in diversi casi, assieme alla sua idea, le due interpretazioni principali sull'evento/fenomeno (ad esempio nel capitolo sul sionismo sono riportate varie posizioni su che tipo di colonialismo sia o se sia possibile definirlo tale; oppure le opposte letture sulle guerre del 1948 e del 1967 come legittima difesa da parte di Israele).
Ma, oltre ai capitoli sugli snodi storici più importanti, ho trovato molto interessante quello sull'associazione sionismo e nazismo, che pensavo fosse una cosa recente mentre invece risale addirittura agli anni Settanta, o l'ultimo sui progetti di collaborazione tra israeliani e palestinesi, nonostante i decenni di scontri.
Infine, c'è pure una ricca bibliografia che permette di approfondire i vari temi, se uno fosse interessato.
Profile Image for Dando Cingoloni.
39 reviews2 followers
March 31, 2025
Il libro è chiaro e sfata vari miti che attanagliano la nazzarazione del conflitto israelo-palestinese, da entrambe le parti della barricata.
Il limite più grande, riconosciuto da parte dell'autore perché fuori dai suoi obiettivi, e che dopo aver sfatato questi miti non lasci altro al loro posto, lasciando la domanda "E quindi? Che si fa?".
Profile Image for Andrea Samorini.
882 reviews34 followers
November 23, 2024
pag.193 _______________________________
Sono numerosi i gruppi congiunti che in questi ultimi mesi hanno manifestato la loro contrarietà a quanto accade. Ne citerò soltanto due. Il primo è Una terra per tutti (Eretz le-kulam, Balad li'l jamih', rispettivamente in ebraico e arabo]. La loro idea di fondo è che non si possa più prescindere dalla parità di diritti per tutti coloro che vivono nello spazio tra il Mediterraneo e il Giordano, e pertanto propongono una soluzione di coabitazione tra ebrei e arabi con modalità da individuare in maniera innovativa. Il secondo è Schierati insieme ['omdim be-iachad, nafiqu ma'an, rispettivamente in ebraico e in arabo], uno dei cui slogan post-7 ottobre è: «lo supereremo insieme». Il punto di partenza di questa associazione è la consapevolezza che «la maggior parte delle persone desidera vivere in una società giusta ed equa». L'obiettivo del movimento è realizzare «una società giusta ed eguale che tratti ogni persona con dignità. Una società che sceglie la pace, la giustizia e l'indipendenza per israeliani e palestinesi - ebrei e arabi. Una società in cui tutti godiamo di una reale sicurezza, di alloggi adeguati, di un'istruzione di qualità, di una buona assistenza sanitaria, di un clima vivibile, di uno stipendio dignitoso e della capacità di invecchiare con dignità». Proprio perché questo sembra un obiettivo impossibile da realizzare, il movimento chiude la propria presentazione affermando: «una società del genere è possibile: la stiamo già costruendo».

Tutte le associazioni che ho menzionato, dunque, presentano una storia alternativa a quella del conflitto costante tra israeliani e palestinesi. Emergono così una serie di gruppi che, per quanto marginali e minoritari, hanno costellato l'intera storia del conflitto, costituendo una narrazione «contrappuntistica», per usare nuovamente le parole di Maier. Nonostante le differenze esistenti tra le varie esperienze, esiste un elemento comune a tutte loro, la volontà di considerare l'altro, creare dei ponti, conoscerlo, capirlo, condividerne empaticamente il dolore. Alla base vi è l'idea che solo il riconoscimento pieno e reciproco dei legittimi diritti di israeliani e palestinesi a vivere nella stessa terra, solo l'accettazione del diritto di ciascun gruppo ad autodeterminarsi proprio su quella terra, solo la consapevolezza che esistano pari diritti alla sicurezza, all'accesso a beni e servizi permettano di costruire un futuro di pace e collaborazione. Brit Shalom parlava di binazionalismo; altri hanno sostenuto la necessità di superare il paradigma sionista, cioè l'esistenza di uno Stato degli ebrei e per gli ebrei che, per quanto si sforzi di essere democratico, non può esserlo fino in fondo rispetto alla popolazione non ebraica; altri ancora puntano a soluzioni pratiche, come l'ipotesi "due popoli, due Stati"; altri ancora, davanti al fallimento di tale ipotesi per un sempre più alto numero di politologi (Lustick 2019; Teti 2024), puntano a formule federali o confederali a partire dal principio "pari diritti per tutti coloro che vivono tra il Mediterraneo e il Giordano", come è il caso della ricordata organizzazione Una terra per tutti.
Mai come nei mesi successivi al 7 ottobre la sensazione che si sia vicini ad un punto di non ritorno è diffusa in ampie parti delle due popolazioni. Per quanto ciò susciti preoccupazione, quando non disperazione, o forse paradossalmente proprio per questa ragione, alcuni attivisti e intellettuali ritengono che si possa voltare pagina, imboccando una strada alternativa in linea con i sogni delle realtà appena descritte.
Solo il futuro lo potrà dire. Quello che nel presente si può ricordare è che, proprio perché il conflitto non è caratterizzato da un "odio atavico", i margini per una sua soluzione esistono. Basta non perdere la speranza, come non lo fanno gli attivisti e le attiviste di tutti i gruppi congiunti che esistono in Israele e Palestina.

___________________________________
FROM ARTICLE: Il suicidio di Israele, l'omicidio di Gaza (David Bidussa) (DOPPIOZERO)
___________________________________
WANT TO READ BOOK:
- Olocausto e Nakba. Narrazioni tra storia e trauma (Bashir Bashir, Amos Goldberg)
- La storia dell'altro. Israeliani e palestinesi (Asher Salah, Barbara Bertoncin)
- Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele, 1917-2017 (Ian Black)
- La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei Territori occupati (Ahron Bregman)
Profile Image for Valerio Spisani.
183 reviews29 followers
February 24, 2025
Ora, a me la collana Fact Checking di Laterza piace molto, pian piano li sto leggendo tutti ma questo ad oggi è decisamente uno dei migliori. Per chi non lo sapesse, in questa collana si prendono frasi da qualunquista salviniano insomma quelle frasi che la gente si mette in bocca a caso, legate a questioni delicate e controverse, e viene fatta un'analisi storica, con tanto di citazione delle fonti. Insomma, si parte da basi solide e il più possibile imparziali - ci si basa sui fatti, diciamo - e si smontano quelle frasi lì come ad esempio "E allora le foibe?", "L'ideologia gender è pericolosa", "Non si parla mai dei crimini del comunismo", tanto per citarvene qualcuna dimostrando che, ecco, le cose vanno STUDIATE e CONTESTUALIZZATE e non è che sono valide solo perchè le hai lette su facebook.

Capite bene che classificare l'argomento di Questa terra è nostra da sempre - Israele e Palestina come scottante sarebbe un eufemismo. Ammetto quindi che dietro il mio approccio di totale fiducia nei confronti dei libri di questa collana sotto sotto avevo un po' paura che qualcosa stonasse, che l'autore potesse pescare qualche cacchina. Per fortuna ho invece trovato questo agile libro (è divulgazione fatta bene, non c'è bisogno della laurea per leggerlo) davvero utile per capire meglio qualcosa che di solito ci arriva frullato filtrato e deviato dai vari canali di informazione generalista, ma soprattutto ho apprezzato - che poi è una delle caratteristiche principali di questa preziosa collana - il fatto che di quello che viene detto e riportato sono sempre citate le fonti: così, se poi siete curiosi e volete approfondire, sapete dove andare a cercare. Il libro di compone di dieci capitoli più una premessa, e ognuno di essi prende il titolo da quelle frasi ad effetto di cui si diceva, tipo "L'antisionismo è il nuovo antisemitismo", "Gli arabi e i palestinesi 'non hanno mai perso l'opportunità di perdere un'opportunità'", "Israele, la nuova democrazia del Medio Oriente", e così via. Ne vedrete delle belle, insomma.
Profile Image for Marina.
332 reviews3 followers
October 31, 2025
Un saggio dalla struttura semplice, in cui ogni capitolo affronta una tematica a partire da un’affermazione (spesso errata o comunque parziale) sulla questione israelo-palestinese. Un testo ricco di informazioni, che permette di carpire la complessità della situazione attuale e i retroscena storici che hanno portato fino a qui. È un testo molto "neutrale" e equilibrato, che non si schiera. Questo aspetto può piacere o meno, per me, letto ora, mi sembra un po’ poco orientato alla condanna delle crudeltà (eccessive) a cui è arrivato Israele nella storia più recente (il libro è edito a settembre 2024).

⭐️⭐️⭐️1/2
5 reviews
December 16, 2025
Davvero apprezzabile l'idea di cercare di fare chiarezza sui punti più discussi di una vicenda che è inevitabilmente complessa. Il libro vuole essere un invito ad andare ad approfondire, a seconda poi anche della propria sensibilità politica, i temi trattati facendo riferimento alle bigliografie proposte. Non capisco però come si possa approcciarsi alla questione pomero valide tanto le ragioni dell'aggressore quanto quelle dell'aggredito (a prescindere dal fatto che l'aggressore sia storicamente un perseguitato, l'idea di reclamare un proprio spazio non legittima tutto ciò che è successo dopo).Palestina libera🇵🇸
Profile Image for L'aura.
248 reviews7 followers
June 28, 2025
Breve ma densa sintesi della questione Israele-Palestina, equidistante per quanto io riesca a giudicare nella mia ignoranza. Forse troppo.
Profile Image for Angelo Bongio.
3 reviews
October 23, 2025
un libro scritto bene, esaustivo, da leggere assolutamente. un approccio storico che supera il manicheismo tipico di molte ricostuzioni. assolutamente consigliato
Displaying 1 - 10 of 10 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.