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Gorgo Cpr: Tra vite perdute, psicofarmaci e appalti milionari
Un’inchiesta rigorosa sui Centri di permanenza per il rimpatrio italiani. Dati, documenti e testimonianze inedite smontano decenni di propaganda politica fatta sulla pelle di migliaia di persone. Ecco perché la “galera degli stranieri” calpesta i diritti e sperpera denaro pubblico.
Da Milano a Roma, passando per Torino, Gradisca d’Isonzo, Palazzo San Gervasio, Brindisi, Bari, Trapani, Caltanissetta e la detenzione amministrativa nei Cpr ci ricorda che in Italia esistono vite che valgono meno.
Sono quelle dei sans-papiers, coloro che non hanno un regolare permesso di soggiorno, e possono ritrovarsi all’improvviso chiusi in gabbie di pochi metri quadrati. Senza svolgere alcuna attività, i “trattenuti” trascorrono nel limbo fino a 18 mesi, attendendo la remota possibilità di un rimpatrio nel Paese d’origine.
La loro sofferenza, silenziata dall’uso massiccio di psicofarmaci, è affidata a privati -multinazionali, società e cooperative- a cui lo Stato delega la gestione di questi luoghi attraverso appalti milionari. Il confinamento dell’esistenza umana avviene così tra carte false, dignità negata e salute calpestata.
Un “modello” esportato in Albania. Apre il libro la toccante prefazione di Mariama Sylla e Thierno Amadou Balde, sorella e fratello di Ousmane e Moussa, due degli oltre trenta morti all’interno di questi nonluoghi. Vite perdute che aspettano ancora giustizia.
Da Milano a Roma, passando per Torino, Gradisca d’Isonzo, Palazzo San Gervasio, Brindisi, Bari, Trapani, Caltanissetta e la detenzione amministrativa nei Cpr ci ricorda che in Italia esistono vite che valgono meno.
Sono quelle dei sans-papiers, coloro che non hanno un regolare permesso di soggiorno, e possono ritrovarsi all’improvviso chiusi in gabbie di pochi metri quadrati. Senza svolgere alcuna attività, i “trattenuti” trascorrono nel limbo fino a 18 mesi, attendendo la remota possibilità di un rimpatrio nel Paese d’origine.
La loro sofferenza, silenziata dall’uso massiccio di psicofarmaci, è affidata a privati -multinazionali, società e cooperative- a cui lo Stato delega la gestione di questi luoghi attraverso appalti milionari. Il confinamento dell’esistenza umana avviene così tra carte false, dignità negata e salute calpestata.
Un “modello” esportato in Albania. Apre il libro la toccante prefazione di Mariama Sylla e Thierno Amadou Balde, sorella e fratello di Ousmane e Moussa, due degli oltre trenta morti all’interno di questi nonluoghi. Vite perdute che aspettano ancora giustizia.
182 pages, Kindle Edition
Published November 22, 2024
2 people are currently reading
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Community Reviews
Displaying 1 - 3 of 3 reviews
July 9, 2025
Informativo, molto aggiornato, ben strutturato.
Il testo informa in maniera snella ed efficace, dando una panoramica utilissima sull’argomento: dalla storia della nascita di queste strutture alle contraddizioni umane che racchiudono, a quelle legislative e agli episodi di corruzione.
Al termine se ne esce decisamente più informati e consapevoli (ovviamente più angosciati, ma fa parte del gioco dell’informazione di inchiesta ben fatta).
Il testo informa in maniera snella ed efficace, dando una panoramica utilissima sull’argomento: dalla storia della nascita di queste strutture alle contraddizioni umane che racchiudono, a quelle legislative e agli episodi di corruzione.
Al termine se ne esce decisamente più informati e consapevoli (ovviamente più angosciati, ma fa parte del gioco dell’informazione di inchiesta ben fatta).
July 11, 2025
Libro interessante e necessario, ricco di investigazioni e dati, che fa luce su quei luoghi infernali che sono i Centri per i Rimpatri. Necessario perché se ne sa sempre troppo poco su questi luoghi ( se ne é riniziato a parlare dopo la costruzione e le sentenze di quello in Albania) e questo libro spiega in modo completo come funzionano gli appalti, chi gestisce questi centri e le violenze documentate che le persone sono costrette a vivere al loro interno. C'è un unica prospettiva per questi luoghi, ossia la loro chiusura, anche se la direzione al momento sembra quella opposta.
December 14, 2024
Una serie di inchieste scioccanti, testimonianze, interviste, dati, per indagare a fondo non solo la vita nei Cpr, ma il processo storico e politico che sta all'origine, e gli aspetti economici che ne permettono la sopravvivenza nonostante la loro inefficacia.
Dalla propaganda delle destre, alle leggi bipartisan, alla burocrazia, le indegnità e i soprusi, la vulnerabilità e la resistenza di chi, con disperazione e coraggio, si ribella ai Cpr da dentro, Figoni e Roghi raccontano le decine di angoli oscuri di questo gorgo divorante ma per fortuna non più invisibile.
Dalla propaganda delle destre, alle leggi bipartisan, alla burocrazia, le indegnità e i soprusi, la vulnerabilità e la resistenza di chi, con disperazione e coraggio, si ribella ai Cpr da dentro, Figoni e Roghi raccontano le decine di angoli oscuri di questo gorgo divorante ma per fortuna non più invisibile.
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