Cress Thompson, una rossa tutto pepe, sarebbe più che lieta di vivere la propria vita in un mondo fatto di bontà e gesti gentili. Se non fosse per Iras Wood, un vero cinico senza speranze, e suo rivale in affari. La continua tensione tra i due, in equilibrio tra la voglia di farsi fuori a vicenda e l’idea di sfogarsi a letto insieme, non è di certo d’aiuto. Così come lo zampino di Babbo Natale in persona, in mezzo tra i due, con il solo scopo di spingere l’uno verso l’altra. Quando una minaccia dal passato proverà a tornare a galla, però, Cress e Iras dovranno decidere per cosa vale la pena lottare davvero… e se, dopotutto, la vera magia del Natale non risieda nel loro amore appena sbocciato.
Christmas in Love è un bel romanzo natalizio molto originale e diverso dal solito. L’autrice è riuscita a creare una storia vibrante, divertente e, a tratti, commovente, con due protagonisti tanto diversi e distanti ma che si incastrano bene proprio per questo motivo. Ad accompagnarli una serie di personaggi secondari che arricchiscono e complicano la loro storia, con tanto di un Babbo Natale che non ti aspetti e che agisce in modi a dir poco ortodossi.
Cress ha un carattere forte e un temperamento vivace, lo dimostra in moltissimi occasioni, soprattutto quando ha a che fare con Iras. È una donna generosa, con sani principi ed è molto legata alla sua famiglia. Iras Wood è un uomo dalle mille contraddizioni, uno squalo nel lavoro e dal carattere difficile e complicato. Adora stuzzicare Cress e non si fa nessuno scrupolo a soffiarle i clienti con ogni mezzo, gli scontri continui con lei gli piacciono troppo, in tutti i sensi. Quando Cress si trova in difficoltà, anche grazie all’intervento di Babbo Natale, la relazione con la donna cambia. Stare in compagnia di Cress gli fa provare emozioni sconosciute e che non sempre riesce a comprendere. Iras è un uomo dal passato molto difficile, non voglio dire troppo, ma è conscio di non piacere agli altri, e la cosa che colpisce è che nemmeno lui si piace, ma preferisco non aggiungere altro per non spoilerare. Penso che Iras sia il vero protagonista di questa storia e, nonostante i suoi spigoli e il suo caratteraccio mi è piaciuto molto. La sua storia personale è molto toccante così come lo è il motivo per cui si comporta in un certo modo.
Il rapporto tra i due è molto complesso, una storia d’amore all’apparenza impossibile perché, dal mio punto di vista, hanno entrambi un carattere complicato e dovranno superare non poche difficoltà per il lieto fine. Ad accompagnarli ho trovato una serie di personaggi interessanti a partire proprio da Babbo Natale con un comportamento bizzarro e, spesso, incomprensibile. Di sicuro è un personaggio originale e poco ortodosso nei metodi, anche se riesce sempre a ottenere quello che vuole. Attraverso il Pov alternato ho avuto modo di conoscere bene i due protagonisti. Cress è una donna intelligente, sensibile e onesta, un po’ temeraria, forse, ma mossa da sani principi. Iras, al contrario, è arrogante, sicuro di sé, il lavoro rappresenta per lui una sorta di rivalsa nei confronti di una vita che non è mai stata molto buona con lui. Inutile dire che ho amato i capitoli a lui dedicati perché mi hanno permesso di vedere le sue vulnerabilità. Cress rappresenta una luce nell’oscurità che lo circonda e grazie a lei compirà davvero tanta strada. A colpirmi maggiormente sono stati quegli elementi in qualche modo dissonanti, come l’atteggiamento di Babbo Natale o certi avvenimenti che danno una vera e propria scossa alla storia. I momenti divertenti si contrappongono ad altri più commoventi e intensi che, per quanto mi riguarda, hanno fatto la differenza perché mi hanno fatto sentire molto coinvolta e partecipe. Lo stile di scrittura di Elettra Doner mi piace sempre molto; la sua penna è sicuramente originale, attenta, fluida e vivace. Mi piace sempre tanto l’attenzione con cui dipinge i suoi personaggi, il modo in cui riesce a dar loro spessore e originalità. I dialoghi sono un suo punto di forza, svelano molto della psicologia dei personaggi e sono molto incisivi. La parte finale del libro è quella più intensa e che, in un certo senso, riserva soprese che non mi aspettavo o, per meglio dire, mi aspettavo che avvenissero in modo diverso. L’epilogo è molto romantico, la classica ciliegina sulla torta per una storia che mi ha riservato non poche sorprese.
È la storia di Natale che stavo cercando, finalmente. Divertente, originale, tenera, coinvolgente, umana, che tiene con gli occhi incollati e il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina. Direi un romanzo che potrebbe essere visto come una rivisitazione in chiave moderna di grandi classici natalizi, come quello di Dickens o di Andersen.
I due pov sono caratterizzati alla perfezione e in maniera coerente col bagaglio di vita vissuta che i protagonisti, con difficoltà, si trascinano dietro per l'intera trama. Sono discussi temi importanti e mai con superficialità, come l'amore che una famiglia condivide, le tradizioni natalizie, la difficoltà delle donne sia nel mondo del lavoro che nella sfera sentimentale, per arrivare al lutto, alla malattia e all'abbandono. Di tutto è stato interessante avere due punti di vista quasi agli antipodi.
C'è davvero tanto racchiuso in queste pagine, tuttavia nulla stona, anzi sembra calibrato alla perfezione per occupare il posto in cui è stato posizionato.
L’ho amato alla follia✨ una volta finito mi ha lasciato quella felicità che ti lascia un BEL film natalizio. La storia mi ha proprio presa dentro, mi ha fatto sentire tutte le emozioni di Iras e Cress, li ho amati.
posso dire che questo libro mi ha sorpreso in modo positivo. Credevo fosse la solita storiella di Natale senza tante pretese, ma tratta temi forti che alla fine mi hanno strappato gli occhi lucidi.