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Wild Swimming

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Giorgia Tolfo esordisce con un libro di rara intensità, tra romanzo e memoir, una esplorazione delle acque non protette del desiderio e del dolore in cui i ricordi, i legami, le letture con cui siamo cresciuti non sono più un fardello da portare sulle spalle ma una corrente invisibile capace di accompagnarci verso una nuova identità ma anche di riportarci a casa, nei "posti amati" che continuano ad abitarci anche quando scegliamo di andare lontano.

Due giorni dopo essere entrate in contatto tramite una dating app, J. e la protagonista di questo romanzo si incontrano in una stazione londinese. Sanno poco l'una dell'altra, ma hanno scambiato foto delle loro librerie lasciando che siano i loro gusti letterari a parlare. L'attrazione è subito fortissima, un tuffo dei corpi e dello spirito nella "terza sostanza misteriosa di cui è composta la vita oltre alla realtà e al desiderio". Sì, perché incontrarsi tramite una app e poche ore dopo trovarsi insieme a letto come se si fosse aspettato quel momento da tutta la vita, vivere in una grande capitale europea dopo essere cresciuti nella provincia veneta, cercare le parole per definirci in una lingua che non è la nostra, trovare quelle per riconoscerci in libri scritti da altri, in altri tempi, in altri luoghi – anche questi sono modi per fare wild swimming, per nuotare in acque libere. Insieme alle due giovani donne protagoniste di queste pagine ci immergiamo nelle profondità sottomarine dell'esistenza, dove i rumori del mondo si fanno attutiti e le domande vanno al cuore delle che cosa ci definisce? I luoghi a cui apparteniamo? Le parole con cui ci raccontiamo? O forse è invece possibile scegliere nuove appartenenze geografiche, parole nuove per sentimenti inediti?

304 pages, Kindle Edition

Published January 15, 2025

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18 (17%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 25 of 25 reviews
Profile Image for Cristian Taglia.
72 reviews6 followers
January 25, 2025
Sarebbe un 3⭐ e mezzo, gli do 4⭐ di incoraggiamento per due motivi: è scritto troppo bene per metterlo tra i libri nella media, ci sono delle riflessioni bellissime e puntuali sulla geografia psicologica, letteraria ed emotiva di Londra, la scrittura come immersione e nuotata selvaggia che ben si sposano con l evoluzione della protagonista, cioè l autrice stessa, l io di questa auto fiction. Ha anche dei grandi difetti: è tutto pulito, rifinito, bello profumato e insaponato manca il graffio, il timbro, l imperfezione che renderebbe questo esordio più forte. Ha un sapore derivativo, un po' Ernaux, un pizzico di Tondelli, una spruzzata di Levy, un cucchiaino di Durastanti, e non manca neanche il saggio come in memoria della memoria della stepanova. Abbiamo bisogno di questo amalgama? Nn sono meglio i gusti originali? Cmq la qualità della scrittura c è, si sente che ha dei riferimenti e è una traduttrice, deve solo trovare la sua voce
Profile Image for Benedetta Ventrella (rienva).
223 reviews47 followers
January 19, 2025
Giorgia Tolfo, interessante critica letteraria scoperta attraverso le riviste letterarie online, si inserisce nella scia tracciata da Deborah Levy, Rachel Cusk, dalla più giovane Anna Pazos, e da tutte le loro maestre e maestri.
Non fiction dell’expat queer emigrata a Londra, tra Covid, psicogeografia, app di dating e mercato immobiliare, rapporti familiari e costruzione dell’identità attraverso la mappa della letteratura e dell’arte. Ho apprezzato il libro e lo considero un esordio promettente, dalla lingua pulita e equilibrata, capace di agganciare il lettore nelle pagine in cui descrive sesso e scoperte sentimentali. Buona fortuna per questo e per il futuro.
Profile Image for Sabrinaderrico.
50 reviews33 followers
January 17, 2025
forse sono solo io che sto facendo abuso di questo genere e sono un attimo arrivata a saturazione
Profile Image for Maietti.
33 reviews
February 24, 2025
All’inizio non ero molto convinta e volevo dargli tre stelle, ma ci sono dei pezzi e delle riflessioni così belle che risuonano come l’organo in chiesa, così merita queste quattro stelle.
A volte ero molto confusa, ma forse è perché questo libro lo devi leggere come varie conversazioni. Ogni pezzo, malgrado sia connesso con un filo agli altri, è un isoletta a sé, da visitare come entità a sé.

E poi nota personale ma voglio essere come Kat
Profile Image for Amanda Rosso.
333 reviews29 followers
June 5, 2025
C'è un’intervista del 1992 in cui Donna Tartt, ancora poco più che esordiente, racconta la teoria dei “tre mondi” di Karl Popper per spiegare il proprio posizionamento rispetto alla realtà. Il primo mondo è quello tangibile, la New York che si vede uscendo di casa; il secondo è la città filtrata dall’esperienza soggettiva; il terzo è lo spazio della finzione e dell’immaginazione, abitato tanto dalla Repubblica di Platone quanto da Oz e dalla Londra dickensiana di Samuel Johnson. Tartt dice di sentirsi parte di questo terzo mondo: non una fuga dalla realtà, ma un’intensificazione del reale, un universo in cui tutto può farsi simbolo, eco, stratificazione. Anche Richard Papen, il narratore di The Secret History, è immerso in un mondo così: estetico, allucinato, fatto di luce e idealizzazione, un paesaggio mentale tanto raffinato quanto pericoloso.

La Londra di Wild Swimming, il romanzo d’esordio di Giorgia Tolfo, si iscrive in questa stessa dimensione: una città che esiste non tanto per ciò che è, quanto per ciò che può significare. I suoi spazi – piscine, librerie, parchi – sono più che luoghi: sono cornici di possibilità narrativa. I dialoghi diventano scambi intellettuali, mai banali, sempre portatori di senso; gli incontri, anche quelli più apparentemente casuali, si caricano di una densità emotiva e simbolica che richiama un’idea alta e consapevole di romanticismo – non quello sentimentale, ma quello che riguarda la capacità di un evento di generare racconto.

Tolfo dimostra una notevole attitudine nel maneggiare strumenti teorici senza appesantire la scrittura: la teoria diventa uno strumento per interrogare il presente, per restituirne le ambiguità, le tensioni, le possibilità. Una riflessione costante attraversa il testo: quella sul linguaggio – non solo nel suo spostarsi tra lingue diverse (l’italiano e l’inglese, ma anche i dialetti affettivi e intellettuali che plasmano le relazioni), ma nel modo in cui il linguaggio costruisce intimità, struttura il pensiero, dà forma all’esperienza.

A questo proposito, risulta superfluo chiedersi se Wild Swimming sia un romanzo, un memoir, un’autofiction o un roman à clef. Il testo si sottrae a queste etichette proprio perché opera in quello spazio liminale in cui la vita si fa letteratura e viceversa. Ciò che conta è il potenziale immaginifico della realtà, la possibilità che ogni frammento di esistenza diventi racconto, che la scrittura non riproduca il vissuto ma lo trasfiguri, lo rilanci, lo moltiplichi. È in questa tensione tra esperienza e narrazione che Wild Swimming trova la sua voce più autentica.
Profile Image for Francesca dF.
47 reviews
April 27, 2025
In realtà 3.5 ma Goodreads non mi permette questi voti.

Un libro molto interessante che sembra quasi cullarti e condurti dall’inizio alla fine in un flusso temporale costellato di eventi, scoperte, prese di coscienza… che però risulta molto “calmo” e per nulla caotico o stressante.

Prima volta che leggo questa autrice. Un expat che ha deciso di trasferirsi a Londra per poter avere delle opportunità e seguire i suoi sogni ed interessi.

In molte cose mi ci sono ritrovata. Il crearsi una famiglia che vada al di fuori dai legami di sangue… avere due case ma sentire che la casa “all’estero” è la tua Vera casa… la questione della seconda lingua che a volte ci va stretta perché ci sembra difficile esprimere ciò che vogliamo.

L’autrice descrive la sua evoluzione da “sono un’entità estranea in terra straniera “ a “questa è casa mia”. La perfetta rappresentazione di ciò che ho sentito e sento.

“Forse solo ora che si delineava un radicamento in Inghilterra cominciavo a venire a patti con l’idea di lasciar andare l’Italia come illusione di un presente migliore e di accettarla invece come mia seconda terra, una da cui venivo o dove potevo andare in qualunque momento, senza che ogni volta mi rinfacciasse tutto quello a cui avevo rinunciato”.

Profile Image for Mary.
34 reviews
March 6, 2025
scrittura scorrevole ma le riflessioni a mio parere hanno preso troppo spazio
Profile Image for Giada Cortinovis.
212 reviews14 followers
August 30, 2025
3.5⭐..ho camminato con il pensiero tra le vie di Londra. in ricordo dei momenti vissuti lì.
Profile Image for Giovanna Tomai.
405 reviews5 followers
May 12, 2025
[Sento la meraviglia di quell’incontro, generato da uno stupido algoritmo ma scivolatomi sottopelle. Penso a quanti altri simili incontri potremmo fare nella vita, e a quanto sia stata fortunata a viverne almeno uno. A come sia strano pensare di conoscere una persona, quando di lei non si sa nulla, da dove derivi questa sicurezza, che cosa la attivi, se sia un’illusione che creiamo per poterci lasciare andare o se invece sia davvero il destino a farci incontrare. Mi chiedo se le cose siano andate come le racconto o se questo sia il modo in cui ho scelto io di raccontarle, se quello che ho creduto di vedere sia davvero apparso davanti ai miei occhi.
Ogni volta che sento quella canzone penso che forse non è vero che quegli istanti accadono senza che ce ne accorgiamo e che tornando indietro non si possano definire, come ho sempre creduto. A volte, quegli istanti sono ben nitidi. Magari non li registriamo come deviazioni nel loro accadere, ma ci basta allontanarci di pochi passi per riconoscerli subito. Allora per un attimo ci fermiamo esitanti, chiedendoci se sia il caso di continuare a camminare o se ci sia un modo di poter ritracciare la distanza e cambiare traiettoria. Per un attimo ci sembra che ci sia data la possibilità di scelta, che si possa tornare indietro dimenticando i passi appena fatti. Ma alla fine sappiamo che è un’illusione. L’unico modo per tornare indietro è accettare di andare avanti.]
Profile Image for Marta Palumbo.
60 reviews
June 7, 2025
Non esattamente quello che mi aspettavo, quindi forse anche colpa mia che non avevo capito fosse un memoir.
I temi affrontati, e gli argomenti selezionati per farlo, erano perfettamente nelle mie corde: relazione lesbica, partenza da un piccolo paese verso città sempre più grandi, amicizie profonde e la passione per la letteratura. Ero partita con alte aspettative, anche per il fatto che stessi leggendo un'autrice italiana. Non ho però trovato soddisfazione nella lettura.
La narrazione si alterna tra il racconto di una precisa relazione, quella con J., conosciuta su un sito di incontri, e la considerazioni su Londra, la musica, la letteratura, il lavoro precario di chi si occupa di materie umanistiche. La frammentazione lascia però poco tempo all'introspezione, se non in alcuni casi, in cui però le riflessioni mi sono sembrate solamente delle elucubrazioni per far capire di aver letto autori importanti.
Piacevole anche la relazione con la madre e la nonna, figure rimaste in Italia ma centrali nella vita della voce narrante e sempre vicine.
Valutazione comunque nella media perché è un libro nuovo nella letteratura italiana, ma forse il memoir non è il mio genere della vita.
1 review
February 4, 2025
Un libro di formazione ben scritto ma troppo cerebrale. Avrei lasciato molto più spazio alla storia con J. e molto meno alle riflessioni che intercalano la storia e che sono troppo spesso cervellotiche. Insomma, un bell’esercizio di stile ma io cercavo una storia di vita.
Profile Image for Paolo.
140 reviews13 followers
April 4, 2025
Aveva tutte le carte in regola per piacermi, purtroppo l'ho trovato troppo ripiegato su sé stesso :(
Profile Image for leir.
463 reviews4 followers
May 8, 2025
Ho controllato il mio aspetto contro uno dei finestrini del treno, ho tolto il berretto —
Profile Image for ele.
89 reviews8 followers
September 1, 2025
mi sono piaciuti i riferimenti letterari/cinematografici/musicali ma meh
4 reviews
July 12, 2025
A volte egocentrica a volte new age quasi fastidiosa. Buon esercizio di stile, molto pulito.
Profile Image for Laura Gotti.
589 reviews610 followers
March 5, 2025
Questo genere romanzo/memoir/saggio scritto da giovani donne continua a piacermi molto. È vero che si assomigliano un po' tutti, è vero che citano tutti a mani basse Virginia Woolf e Mrs Dalloway, è vero che vivono tutte a Londra o a Berlino e che sono queer e che si occupano di letteratura, ma questo di Giorgia Tolfo mi sembra ben riuscito (meglio di quello della sua amica Bandinelli che ho letto poco fa).

Non ho trovato una scrittura che mi ha tolto il respiro, ma ho trovato un racconto, dei frammenti, delle pagine che mi hanno colpito pur citando sempre le stesse cose ( a favore di questo libro, nella parte finale la scrittrice ha aggiunto una sorta di colonna sonora, una cinematografica e una letteraria che l'hanno accompagnata durante la stesura del libro. Bella trovata. ps di musica non so nulla).

La narrazione prosegue tra il racconto della sua vita, dell'infanzia, delle sue relazioni queer, tra le passeggiate per Londra, le serate fuori e la ricerca di casa che può essere vista come l'inseguimento di un centro. (poi mi piacerebbe dire a queste giovani donne che trovare un centro è difficilissimo, che siamo sempre in bilico, pronte a cadere in un attimo e che rialzarsi diventa sempre più difficile, e che, a un certo punto mancano anche le parole, o non si ha più voglia di trovarle e la chiusura diventa inevitabile. Ma è un'altra storia, e io sono vecchia).

Per chiudere. Questo genere che, ripeto, a me piace molto sta diventando un po' abusato. Suggerirei di guardarsi un po' in giro. (per esempio il Booker Prize di quest'anno Orbital, l'ho trovato una gran lettura con un ottimo spunto).

Ho finito le parentesi, la voglia, le cose da dire, e pure le idee.
Displaying 1 - 25 of 25 reviews

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