La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale. Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra. Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri, abili millantatori e tanta povera gente in buona fede. Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.
Federico Canaccini è Professore di Storia Medievale presso la LUMSA di Roma. Ha insegnato Storia della Filosofia Medievale e di Paleografia Latina presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma e di Storia Medievale presso l’Università Telematica Uninettuno.
Nonostante il titolo e la copertina facciano pensare a una prospettiva esclusivamente cristiano-cattolica, ci sono (numerosi) capitoli dedicati anche alle reliquie nelle altre confessioni religiose. Piacevole sorpresa, che aggiunge varietà e interesse al libro; non so perché alla cosa non sia stato dato maggior rilievo, onestamente.
Per il resto, l'ho trovata una lettura piacevole e divulgativa per chi si avvicina per la prima volta al tema delle reliquie (in prospettiva storica): per chi invece mastica già la materia, grossa parte degli aneddoti raccontati saranno già un "sentito dire" (per quanto emergano ogni tanto storielle curiose e molto di nicchia che possono stupire anche i più scafati). Ma per chi ha bisogno di una lettura "starter", molto consigliato secondo me.
Cose che ho imparato da questo libro: sparse tra chiese cristiane e ortodosse esistono così tante teste di Giovanni Battista che forse dovremmo disegnarlo come l'Idra nei quadri a lui dedicati. Per non parlare delle numerose braccia del proto-martire Stefano o dei prepuzi di Gesù (circa 12).
ARGOMENTO: Il libro parla delle reliquie dei Santi e di come, dall'epoca tardoantica fino a quella contemporanea, questi oggetti siano stati raccolti, catalogati, venerati, usati a scopo politico, talvolta arbitrariamente distrutti o "inventati". E, si, riporta con i piedi per terra molte vicende e oggetti della mitologia cristiana, che lungi dall'essere testimonianze del sacro in terra, sono piuttosto testimonianze di come il sacro si possa costruire, in modo consapevole e non, qui sulla terra.
VALIDITÀ: Devo ammattere che il primo capitolo, dedicato alla diffusione del cristianesimo in seno all'Impero Romano, risente un po' di quel vecchio fatalismo per cui "Roma era in decadenza e il paganesimo voleva morire, il cristianesimo ha solo aiutato nel trapasso". Una visione un po' datata, che risente del positivismo della quellenforschung Ottocentesca, oggi per fortuna ampiamente superata dalla storiografia. Diverso il tono quando l'autore inizia effettivamente a parlare di reliquie: la scrittura è simpatica e scorrevole, le vicende corrette, i dubbi interpretativi sempre espressi nero su bianco (anche se per approfondire le vicende narrate i riferimenti bibliografici sono talvolta incompleti).
LEGGIBILITÀ: È una lettura abbastanza scorrevole, va liscia e, soprattutto, non richiede al lettore una dimestichezza eccessiva con i temi trattati per capirli a pieno. Aiuta molto anche la struttura, che segue un ordine tematico più che cronologico (le reliquie di Gesù, quelle di Maometto, quelle dei sovrani santificati, quelle dalle quali nascono vere e proprie identità nazionali).
4 stelle non proprio "piene" All'inizio il libro l'ho trovato poco coinvolgente, insomma mi sembrava una lettura forzata, poi si riprende già dal secondo capitolo. In un primo momento la lettura mi è sembrato seguisse la forma di una parabola, poco interesse all'inizio e alla fine mentre nel mezzo è diverso. Però arrivato alla fine i Capitoli sulla figura femminile di Eva o anche della Maddalena-di cui si conservano 7-8 braccia- mi sono piaciuti molto, come anche quello sull'iconoclastia protestante. Direi che è un rollercoaster di interessi, in alcuni capitoli la lettura va a rilento anche per la stesura stessa del testo, in altri tutto va liscio. Comunque un testo valido e non troppo ostico soprattutto per chi non è del settore.
Sacre Ossa e un libro scritto da Canaccini, un medievista, molto preparato, che racconta la storia delle reliquie (o comunque di oggetti venerati) dall'antichità ad oggi.
Il libro è fonte di grandissime curiosità, spesso sfata dei miti (quello più incredibile è relativo al sangue di Gesù) e spiega come le reliquie siano diventate importanti fonti di fede per i cristiani. I periodi presi in esame sono molteplici: si parte dal primissimo dopo Cristo, fino ai giorni nostri ed alla ortodossa est europeo.
Lo reputo un libro molto interessante per tutti: di non facile lettura ma arricchisce sicuramente la cultura, parlando di un argomento particolare, ma coinvolgente.
Interessante trattatello a tratti molto scorrevole e fruibile, a tratti meno - troppi dettagli, utili senza dubbio più per una ricerca. Nel complesso piacevole.