Verona si è agghindata per la festa del patrono quando in un vicolo del centro viene ritrovato il cadavere di Carlo Bonfati, imprenditore di recente salito agli onori della cronaca per aver salvato dalla bancarotta una storica azienda di dolciumi. Il caso finisce sulla scrivania di Giovanni Russo, e il commissario capisce in fretta di avere per le mani una patata gli indizi sulla scena del crimine sono pochi, ma in alto premono per una rapida soluzione del caso, perché Bonfati era amico intimo del Questore. Anche a casa la situazione non è la moglie Claire, fino a pochi anni prima mente brillante, è ostaggio di una strisciante depressione, e Giovanni, pur amandola sinceramente, la sente sempre più lontana. Per fortuna, il commissario ha una squadra di collaboratori fidati, grazie ai quali risale all'ultima persona ad aver visto viva la si tratta di Ambra, studentessa universitaria appassionata di lettura dei tarocchi. La ragazza ha avuto sicuramente l'occasione di uccidere, ma che dire del movente? E presto la situazione si complica, perché a Giovanni basta grattare la superficie della vita di Bonfati per accorgersi che tanti hanno guadagnato dalla sua morte... Anna E. Pavani entra nel Giallo con un affascinante mistery a scatole cinesi, in cui la verità si cela sempre sotto uno strato ancora più nascosto.
Per tutta la vita riteniamo di conoscere davvero come si sono svolti i fatti, pensiamo di sapere qual’è la verità, ma a volte,semplicemente, ce ne convinciamo perché la realtà che sta davanti a noi ci fa troppa paura.
Verona, un uomo viene trovato morto riverso sul marciapiede, sembra a tutti gli effetti un malore. Sarà il proprio avvocato, che sentendo le sirene, scenderà in strada e riconoscerà la vittima, Carlo Bonfati, rivelando alla polizia che stava aspettando proprio lui in studio. Ma Bonfati non è una persona qualunque, rampollo di una famiglia agiata, aveva salvato dalla bancarotta una storica azienda di dolciumi, diventando così uno degli imprenditori più in vista della città, legato anche dalla storica amicizia famigliare con il questore De Marchi. L’ ultima cosa che sappiamo di lui è che prima di chiamare il proprio legale e chiedere urgentemente un appuntamento, era stato a farsi leggere i tarocchi da Madame Ambra, ma chi è veramente questa ragazza? Il caso è sotto tutti i punti di vista una patata bollente per il commissario della Mobile Giovanni Russo, il quale sta già affrontando una situazione molto delicata a casa con la moglie Claire. Tra intrighi, misteri, sotterfugi, maschere indossate con maestria, si arriverà alla risoluzione del caso, e nulla sarà come si era convinti all’ inizio.
Un giallo ben costruito, ti lascia con il fiato sospeso fino all’ ultimo, ti sembra per tutto il romanzo di camminare su di un filo a 5 metri di altezza senza imbracatura, non c’è via di scampo, la verità arriva e quando arriva fa male come una caduta nel vuoto più assoluto.
Giovanni Russo e la sua squadra sono il perno di tutto, mi piacerebbe vedere una trasposizione sul piccolo o grande schermo. Spero con tutta me stessa che Anna Pavani continuerà la loro storia, meritano davvero una serie dedicata a loro.
Lettura molto piacevole, sono stata attratta dal titolo, devo dire che mi ha sorpreso. La storia è ben fatta, un crime leggero con allo stesso tempo una storia famigliare intrigante. Lo consiglio, lettura senza troppi pensieri.
A Verona. La mia stupenda città (sono contenta che qualcuno scriva un giallo ambientandolo a Verona) un uomo muore su un marciapiede, sembra a tutti gli effetti un infarto. È il suo avvocato che riconosce la vittima, Carlo Bonfati, e rivela alla polizia che stava aspettando lui in studio. Bonfati è il rampollo di una famiglia ricca (ha salvato dalla bancarotta una storica azienda di dolciumi) e la famiglia è legata al questore De Marchi, loro amica. L’ ultima cosa che sappiamo di lui è che, prima di chiamare il legale, è andato da Madame Ambra, una ragazza appassionata di tarocchi e che lavora nelle fiere per pagarsi l'università. Una ragazza fragile, che si tinge i capelli di nero corvino e il viso di bianco gesso, cancellando i suoi tratti. Le indagini si concentrano tra i familiari della vittima e i Bianchi, la famiglia della cartomante. Chi sarà l'assassino e perché? Molte persone hanno un movente. Mi è piaciuto anche il commissario Giovanni, addolorato e preoccupato per la depressione della moglie, intelligente ex giornalista.
Attratta dal titolo per via della mia passione per i tarocchi, ho avuto il piacere di leggere un buon libro, un giallo ben scritto, con una trama credibile, personaggi ben delineati e coerenti. La lettura mi ha catturata fin dalle prime pagine e, come sempre accade per i libri che ci appassionano, soprattutto se legati alla sfera dei gialli con un mistero da risolvere, ho sentito l'urgenza di portarmelo sempre dietro per poterlo aprire non appena ce ne fosse l'occasione. Ho apprezzato anche la scrittura, asciutta, senza troppi fronzoli, ma allo stesso tempo snella e mai noiosa, priva di periodi troppo lenti al punto da far cadere l'attenzione o la voglia di proseguire la lettura. E' il primo libro che leggo di questa autrice che non conoscevo e che è stata una piacevolissima scoperta, quindi credo proprio che non sarà l'ultimo.
Un bel giallo da leggere sotto l'ombrellone o nei weekend autunnali. Un thriller avvincente in cui nulla è come sembra. Scrittura accattivante che ti svela i misteri un passo alla volta.