Quando se n’è andato da Peony Shores, dieci anni prima, Balto ha voluto lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle, e mai più avrebbe pensato di ritornarci con il cuore infranto e l’animo svuotato di ogni suo sogno. Ora non desidera altro che rifugiarsi nella sua vecchia casa, con l’amata zia Anne e il suo dolce cane Apple. Niente però lo prepara all’incontro con Diego Martinez, quel vecchio amico con cui ha praticamente condiviso tutta l’infanzia. Diego non è più il bimbo gracile e un po’ nerd che ricordava, è cresciuto e diventato un uomo decisamente affascinante, con ricci platino e muscoli marchiati da infiniti tatuaggi. Balto se ne sente attratto fin da subito, anche se sa che non mentre lui ha fatto coming out ai tempi della scuola, Diego non ha mai mostrato interesse per qualcuno del suo stesso sesso. Anzi, adesso è anche padre di una splendida bambina.
Tuttavia, la chimica tra i due è innegabile… anche per Diego, che deve fare i conti con quei sentimenti che per vent’anni ha tentato in tutti i modi di tenere repressi. Cresciuto da genitori profondamente cattolici, sa che dichiarare il suo amore per un altro uomo lo porterebbe a tagliare i ponti con tutta la famiglia. Mentre le peonie si preparano a sbocciare, segreti e sentimenti iniziano a emergere tra sguardi furtivi e confessioni sotto le stelle. In quel vecchio faro diroccato che è sempre stato il loro rifugio segreto, Balto e Diego capiranno che essere se stessi è un po’ come l’amore, un salto nel buio, così come imparare a fidarsi dell’altro e affrontare il mondo a testa alta.
Christian Cannavò ci regala una storia dolce e romantica che ci insegna che vale sempre la pena di lottare per essere liberi di essere ciò che siamo davvero.
Tattooed Heart E’ una lettura bellissima, in cui traspare amore da ogni pagina.
Ci troviamo a Peony Shore, una piccola cittadina tranquilla, la città delle peonie. Balto, un insegnante elementare appena licenziatosi, torna improvvisamente in quella che è da sempre stata casa sua, a seguito di una brutta separazione dal suo compagno. La sua vita è in subbuglio, non sa bene cosa fare e come ricominciare. Prepara quindi i suoi bagagli per tornare a casa, chiude tutti gli ultimi anni della sua vita in un paio di valige, diretto dalla zia con la quale è cresciuto. L’unica famiglia che l’abbia mai amato. Balto è un uomo la cui vita è sempre stata piena di mancanze, cresciuto con la convinzione che tanto prima o poi tutti sarebbero andati via da lui. Prima suo padre, andato via ancora prima che lui nascesse, poi sua madre, adesso il compagno di otto anni. Colui che sperava diventasse il suo per sempre. Lascia tutto per quest’uomo, reinventandosi in una grande città, fino a ritrovarsi con un pugno di mosche in mano ed un’altra cicatrice in petto.
Tornato a Peony Shore, inizialmente si sente un pò spaesato, quella cittadina che da ragazzino l’ha visto diventare uomo, adesso gli sembrava un paese nuovo. Proprio in città ritrova un suo vecchio amico d’infanzia, Diego. Diego era stato il suo più grande amico, il suo più grande compagno d’avventure, la persona più importante da quando era bambino fino a quando aveva lasciato Peony Shore, scappando senza dirgli niente. Il loro primo incontro, dopo dieci anni, è uno scontro, Balto gli rovescia addosso un milkshake, uno scontro che li sconvolge entrambi per motivi diversi. Balto trova un uomo, non più un ragazzino, un uomo affascinante, bellissimo, proprietario di uno studio di tatuaggi, ma soprattutto un uomo con una figlia, una famiglia tutta sua per la quale darebbe la vita. Diego, d’altro canto, sente di nuovo battere il cuore come non batteva da tempo, un suono che per tanto tempo aveva evitato di ascoltare.
Diego è restio, si avvicina al suo amico in punta di piedi, ancora troppo scottato per essere stato abbandonato senza un motivo. Eppure, superate le divergenze per questo distacco improvviso, superati i timori, pian piano i due ritornano quegli inseparabili compagni d’avventura come lo erano stati da ragazzini.
Se Balto è sempre stato out and proud, nonostante la gente, nonostante i pregiudizi, nonostante i dolori, Diego ha sempre vissuto per compiacere la sua famiglia, reprimendo parti di se che, arrivato in età adulta, credeva non esistessero più. Come l’attrazione totalizzante provata per Balto, repressa, inascoltata, chiusa in un cassetto nascosto della sua anima.
I due cominciano comunque a rifrequentarsi, ritornano nel loro posto segreto, si confidano, si conoscono di nuovo, non più ragazzi spensierati, ma adulti con tutto ciò che ne comporta. Balto ritrova la persona più importante della sua vita e ritrova anche se stesso, Diego invece scopre che il suo migliore amico potrebbe essere l’uomo della sua vita, la persona con la quale poter crescere la sua Marisol. Ed ha paura. Ha paura perchè vorrebbe saltare nel vuoto ma al tempo stesso ha troppo da perdere ed i fantasmi della sua famiglia, gli echi delle loro parole sono troppo forti ancora.
«Sii sempre fiero di chi sei, Diego. È l’arma migliore che hai contro questo mondo ancora troppo bigotto.»
Inizierà un viaggio tra i due alla scoperta di loro stessi, all’accettazione di sé, un percorso di crescita come singoli ed in funzione di una famiglia. La famiglia che entrambi, per motivazioni diverse, hanno sempre bramato.
Christian ha una delicatezza, empatia, totalmente su un altro livello. L’amore che traspare da ogni pagina, la purezza di questo sentimento, la delicatezza con la quale parla di determinati argomenti estremamente attuali, chapeau. E poi i dialoghi divertenti, il romanticismo semplice, bello. Un second chance nel vero senso della parola, perchè i due protagonisti danno una seconda possibilità al loro rapporto ma anche a loro stessi.
Mi piace la forza di entrambi i personaggi, la forza di Balto nel rialzarsi dopo una brutta caduta, la forza di Diego di ribellarsi, di spezzare quelle catene invisibili. E poi tutti i personaggi secondari come Marisol, Peggy, la zia Anne, tante anime che aiutano i due protagonisti in questo percorso difficile ma bellissimo.
Un romanzo che mette in luce tematiche attuali, che parla di speranza, di amore nella sua forma più pura. Un romanzo che parla di famiglia, di rinascita e dolore.
Il libro mi è piaciuto e se dovessi ragionare a sentimento direi 5 stelle ma se vogliamo essere obbiettivi e puntigliosi sarebbero 4.5 Cose che mi sono piaciute: - Diego è ispanico discendente ( credo si dica così) ovvero è figlio di immigrati sudamericani. Direi finalmente un personaggio che non è bianco e americano -il libro oltre a parlare della storia di Balto e Diego affronta anche altri problemi e quindi il focus non è solo sulla coppia e le sue dinamiche ma anche su altre cose. I due infatti hanno delle vite a se stanti con problemi al seguito ergo i doppi POV non sono ripetitivi -la loro relazione cresce man mano e udite udite parlano, escono insieme, si sostengono.. insomma non fanno z0zzerie dalla mattina alla sera..oltre allo spicy c'è di più -mi è piaciuto molto come viene trattato il tema della famiglia e di come la famiglia ha molte forme senza scadere nello stucchevole -le zozzerie ce le fa sudare - ha reso molto bene l'atmosfera bigotta e soffocante ma anche giudicante del piccolo paese
Cose che non mi hanno convinto - questi c hanno 30 anni e a volte si comportano come ragazzini. non nego che avrei preso a sberle entrambi.. non capisco l'incomunicabilità che , in un contesto YA ci sta , ma qui anche no sinceramente -Diego l'avrei voluto vedere più sfacciato , più rozzo.. un provocatore insomma.. tesoro ti vogliamo bene ma troppe pippe mentali sinceramente -lo spicy non è da guardone, nel senso che non ti fa sentire di troppo ma avrei voluto vedere qualcosa di un po meno tradizionale ma va beh.. -la storia famigliare di Balto poteva secondo me essere approfondita meglio.. non voglio fare spoiler -nel finale viene citato il Natale che odio ma questo è un problema mio
Nonostante tutto ve lo consiglio , ottima scrittura , ha un buon ritmo ( non voglio usare la parola con la S) e non vedo l'ora di leggere altro
Cosa significa famiglia? Questo è il quesito non posto che resta sempre presente nel libro. Ci sono figli cercati, voluti e amati. Poi ci sono figli non cercati che vengono accettati e diventano il sole di ogni giornata dei genitori, o figli che trovano in persone diverse dai genitori naturali l’amore incondizionato che meritano. Poi ci sono quelli che sono voluti ma devono rispettare certi canoni per essere accettati. Tante sono le possibilità, ma l’idea di base è che un figlio non è una nostra proprietà, anche se lo abbiamo desiderato, non è il giocattolo che deve crescere secondo i nostri desideri. Un figlio è una pagina bianca che solo lui potrà riempire e noi avremo il compito di tenergli fermo il foglio e appuntita la matita perché possa scrivere tutta la sua storia con il nostro amore, supporto, comprensione e presenza. “ Il me tredicenne aveva scoperto il desiderio con Balto, ed ero stato travolto dal terrore che quella consapevolezza aveva portato con sé. Quel desiderio era sbagliato. Era peccaminoso. “
Perche questa introduzione? Semplice. Christian ha saputo spiegare in modo magistrale tutto ciò in un romanzo dolce e apparentemente facile, senza appesantire gli animi del dolore che vivono i suoi ragazzi. Nella vita reale nessuno è perfetto, lo sappiamo, nessuno è esattamente come avrebbe voluto e ha tutto ciò che desidera, eppure troviamo un equilibrio che ci rende felici e soddisfatti. Così sono Balto e Diego, due uomini che hanno superato un’infanzia altalenante tra gioie familiari e problemi esistenziali. Oggi hanno quasi trent’anni, hanno compiuto scelte e subito contraccolpi del destino che li hanno forgiati e trasformati nella nuova versione dei ragazzi amici inseparabili di dieci anni prima. Quando il legame è forte, non sono anni di lontananza che lo ferma, al massimo si può sbiadire, perdere appena la nitidezza di un tempo, ma basta poco, un’occhiata, il calore di un abbraccio e la profondità di uno sguardo per recuperare la confidenza passata. L’amicizia è una forma di amore puro, è un sentimento profondo e sincero, è l’essenza del voler star vicino quando non esistono vincoli che ti obbligano a stare insieme. Balto e Diego trovano da sempre, anche inconsapevolmente, appoggio uno nell’altro, sono uno la forza dell’altro per superare le difficoltà. Oggi i problemi sono diversi da dieci anni fa, anche se il passato torna ed è sempre più difficile da superare, ma il vero ostacolo è accettare sé stessi nonostante chi vuole giudicarci. Lasciarsi trasportare da Christian in questo viaggio è stato stupendo e commovente. La sua penna precisa e incisiva, mai fuori luogo o esagerata, ha saputo raccontare i timori di Diego nell’esprimere il vero sé stesso, i suoi desideri e nel cercare finalmente la felicità piena e completa. “ Mi ci era voluto un decennio per capire che quel pezzo mancante altro non era che il mio migliore amico d’infanzia e colui che aveva piantato nel mio cuore il seme dell’amore: Balto Bailey. “
Con Diego e Balto ci sono personaggi che non sono secondari, ma necessari a dare completezza alla storia e risalto a ogni aspetto emotivo e interiore che viene esplorato e vissuto.
Balto, è un uomo che ha abbandonato la sua città natale per inseguire i suoi sogni e l’uomo della sua vita, che forse non era proprio quello giusto. A causa di un brutto rapporto con la madre, una non conoscenza di chi sia il padre ha deciso di trasferirsi in una città che per la verità lo soffoca e non si trova accolto a braccia aperte. Il suo lavoro di insegnate sembrava la parte più bella ma purtroppo si sa che a volte anche nelle città più grandi esistono pregiudizi che difficilmente si possono combattere e questo lo spinge a prendere la decisione di tornare a casa dopo la ferita inferta dalla persona con cui ha condiviso gli ultimi anni della sua vita. Diego, è un uomo che ha aperto il suo studio di tatuaggi, con una figlia che ama alla follia ed una ex compagna con cui è rimasto in buoni rapporti senza nessun rancore. Dedito alla famiglia (non ai genitori ed ai suoi fratelli) ed al lavoro non ha altri interessi se non quello di girare con la sua moto e di far visita al vecchio faro che insieme al suo ex migliore amico avevano ribattezzato come il loro rifugio segreto. Due migliori amici fin da piccoli ma che per scelte di vita si perdono per dieci anni. Se da una parte Balto ha deciso di andarsene rendendosi conto successivamente dello sbaglio fatto e dei legami che ha spezzato, Diego non si è mai capacitato di come lo abbia potuto lasciare senza nemmeno salutarlo o dargli una motivazione. Il loro primo incontro, dopo tutto questo tempo, di lontananza ha portato confusione nel cuore e nella mente di entrambi. Balto ha riconosciuto e accettato da diverso tempo la sua sessualità, ma Diego con la famiglia che aveva alle spalle da piccolo ha sempre tentato di fare ed essere come loro volevano senza dare importanza a ciò che pensava di sentire. Tra ricordi di quando erano piccoli e la loro attuale situazione sentimentale inizia un lungo e intenso viaggio alla scoperta e verso l’accettazione di ogni cosa che li faccia sentire vivi e stare bene anche a discapito di quello che la gente pensa e degli insegnamenti sbagliati che sono stati ricevuti. La scrittura di Christian è delicata ma incisiva allo stesso tempo, ti cattura facendoti vivere l’intensità dei momenti più forti ma anche più fragili senza essere pesante ed esplorando il tema dell’accettazione che ancora oggi è un argomento molto difficile da trattare perché tutti tendiamo a darci delle etichette per conformarci alla società. Leggendo questa storia ho vissuto con loro un senso di speranza nel trovare la felicità in ogni momento possibile e godermelo. Diego e Balto ci insegnano che nonostante le cicatrici l’amore può essere un buon punto di partenza per la guarigione; un promemoria per le anime più danneggiate di poter trovare conforto uno nell’altro creando un legame più forte di qualsiasi altro. Una storia d’amore profonda, che rimarrà impressa a lungo nel cuore e nella mente di chi la legge. Una lettura che unisce passione, temi sensibili e vulnerabilità attraverso una profonda esplorazione del cuore e della mente dei personaggi.
Tattooed Heart è un viaggio potente e coinvolgente nel cuore umano, dove l’amore, la scoperta di sé e il coraggio di affrontare le proprie paure si intrecciano in una storia che tocca profondamente l’anima.
La trama ruota attorno a Balto, un uomo che, dopo anni di lontananza dalla sua città natale, una professione da insegnante che non lo soddisfa e una relazione finita nel dolore, ritorna a Peony Shores per ritrovare un po' di pace tra le braccia della sua amata zia Anna che lo coccola tra caldi abbracci e torte appena sfornate. Qui, però, non trova solo rifugio, ma anche il suo passato che torna prepotentemente a galla. Infatti, incontra Diego, il suo migliore amico d'infanzia, ora diventato un uomo molto attraente, pieno di tatuaggi e padre della vivace Marisol. Quello che inizialmente sembrava un semplice incontro tra vecchi amici, si trasforma in una rivelazione che scuote Balto e Diego, mettendo in discussione tutto ciò che credevano di sapere l'uno dell'altro.
La storia si sviluppa con grande delicatezza, esplorando il tema della liberazione dalle catene del passato e della repressione, soprattutto attraverso Diego, che ha sempre dovuto nascondere la sua vera natura a causa di una famiglia bigotta e omofoba. L'incontro con Balto diventa la chiave per Diego per rompere finalmente quel silenzio che lo aveva segnato per anni, mettendo a nudo il suo amore segreto per il suo amico. La tensione emotiva è palpabile, e mentre leggevo, riuscivo a percepire come se fossero mie, tutte le loro emozioni. Più volte ho dovuto mettere in pausa la lettura, fare un bel respiro e ricacciare indietro le lacrime prima di continuare a leggere. La sofferenza che hanno dovuto subire fin da piccoli.
La dinamica tra Balto e Diego è incredibilmente intensa e genuina. La loro riscoperta di sé e l'evoluzione della loro amicizia in qualcosa di più profondo è uno degli aspetti più toccanti del romanzo. La presenza della piccola Marisol aggiunge un ulteriore livello di dolcezza e speranza alla storia, come la zia e le mamme di Marisol e l’amico Freddy facendo emergere il tema della famiglia, non solo quella di sangue, ma anche quella che si costruisce con l'amore e il rispetto.
Il libro è pieno di momenti che fanno riflettere, ma anche di attimi di pura gioia e tenerezza. Ci sono scene che ti strappano un sorriso (il campeggio o la grigliata) altre che toccano il cuore e ti lasciano con le lacrime agli occhi (leggere dei genitori di Balto o la scena con il fratello di Diego) La scrittura di Christian è fluida e coinvolgente, con un ritmo che cattura l'attenzione fin dalle prime pagine.
Il finale, che celebra l'amore è il coronamento perfetto per una storia che ci insegna che non è mai troppo tardi per essere felici e per vivere una vita che rispecchi davvero chi siamo. Una lettura che resterà nel mio cuore per molto tempo, un inno alla libertà emotiva, all'accettazione e al coraggio di amare senza paura.
E anche con questo romanzo, Christian è riuscito a scaldarmi il cuore e l’anima.
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[dalla pagina IG rossella_la_divora_libri] Ho letto questo libro alla velocità della luce, in qualche modo "mi chiamava"! La storia è intensa, sofferta, ma anche pienissima di gioia, e ovviamente d'amore (trama nel carosello). 💜I due protagonisti sono diversissimi. Da un lato c'è Balto col suo nome strampalato, una madre che ha smesso di occuparsi di lui troppo presto (pur affidandolo agli zii amorevoli a Peony Shores), uomo sicuro della propria sessualità, appena uscito da una storia di 8 anni. Dall'altro lato c'è Diego, tatuatore, aspetto da macho-man, migliore amico di Balto per tutta la loro gioventù, con una figlia e una ex compagna. I due uomini si ritrovano a Peony Shores dopo 10 anni di lontananza e scoppia il caos nei cuori di entrambi. Balto è attratto da sempre dall'amico e confidente ma non osa fare un passo verso un uomo che sa etero; Diego viene (ri)travolto dalla confusione che lo ha tormentato tutta la vita, in contrasto alla rigida educazione ricevuta in una famiglia omofobica e di mentalità ristretta e bigotta, che lo ha portato ad annullare una parte di sé. Per tutta la durata della storia assistiamo al riavvicinamento di due persone che sono connesse in un modo indissolubile letteralmente da una vita: un po' amicizia, un po' fratellanza, un po' attrazione e un po' qualche altro sentimento che Diego fatica molto ad accettare all'inizio. Ma quando finalmente concede a se stesso di essere ciò che è, libero dalle etichette e dai preconcetti e soprattutto meritevole di felicità, tutto cambia. E noi lettori gioiamo insieme a questa coppia di infinita dolcezza ma anche bella hot (!), contro i bigotti, i benpensanti e il pregiudizio. Da donna etero privilegiata (perchè così è, diciamolo) ho empatizzato tantissimo con i protagonisti, Christian mi ha trasmesso benissimo le emozioni, i dubbi, la fatica di queste due persone alla ricerca della felicità. Bellissimo, lo consiglio davvero.
Tattooed heart è la storia di Balto e Diego, due anime che si ritrovano dopo anni, con il peso del passato sulle spalle e i sentimenti mai detti ancora vivi sotto pelle.
Diego ha passato metà della sua vita a nascondere ciò che prova, schiacciato da una famiglia bigotta e da un’educazione che gli ha insegnato a vergognarsi di se stesso.
Balto invece è tornato a Peony Shores col cuore a pezzi, ma con il desiderio silenzioso di respirare ancora, di amare di nuovo.
E poi si rivedono. E qualcosa si riaccende. Il problema è che l’amore non sempre è facile. Soprattutto quando essere se stessi significa rischiare tutto.
La bellezza del libro sta proprio in questo: nell’esplorazione dell’identità, della paura di non essere accettati, ma anche della possibilità di riscatto e di coraggio.
Balto è il contrappunto perfetto: aperto, ferito, ma determinato a non rinnegare se stesso.
Diego è la tempesta che si placa solo quando smette di combattere ciò che è.
La chimica tra i due è palpabile e viene resa con delicatezza e autenticità, tra sguardi rubati, silenzi carichi e verità sussurrate in un faro che diventa simbolo di rifugio e rinascita.
Christian Cannavò non si limita a scrivere una storia d’amore queer, ma ci regala un inno alla libertà di amare in ogni forma, oltre ogni pregiudizio.
Il romanzo non giudica, ma accoglie. Non forza, ma accarezza.
È una carezza per chi ha avuto paura, per chi ha nascosto una parte di sé, per chi ha bisogno di sentirsi visto. La scrittura è semplice, diretta, ma capace di evocare paesaggi dell’anima.
"Tattooed Art" è una storia che parla di amore, accettazione, identità e coraggio. È una lettura che consola e insieme scuote, ricordandoci che l’amore, quando è autentico, merita di essere vissuto, anche se ci è stato insegnato il contrario.
Di Christian Cannavò ho letto Stavo aspettando te e, già allora, dissi che la sua scrittura è dolce, delicata e gioiosa. Tattooed Heart è stata un’altra coccola che ho letto voracemente e che mi ha lasciato nel cuore un senso di appagante felicità. I due protagonisti sono amici fin da piccoli, vivono la loro amicizia come punto focale della propria esistenza, trovano l’uno nell’altro ciò che la famiglia non dà, ma come accade sempre la vita può allontanare le persone e i due amici si troveranno a stare lontani per ben dieci anni. Però la stessa vita, spesso ti fa un regalo e ti riporta dove il tuo cuore ha sempre avuto la parte mancante di cui hai dovuto fare a meno per tanto tempo. Diego non vive alla luce la sua sessualità, come fa Balto, eppure è grazie a quest’ultimo che è il suo punto fermo, riesce pian piano a venire a patto con questa sua esigenza. Vi sembrerà il solito clichè, ma quando la famiglia non ti è di supporto, quando i genitori non ti fanno sentire desiderato, non si parla di clichè, ma di dolore, sofferenza e solitudine. Nella mia recensione a “Stavo aspettando te” avevo fatto il mio in bocca al lupo a Christian e, anche con questa nuova storia mi sento di ringraziarlo per la dolcezza, la delicatezza con cui affronta qualsiasi tema e gli rinnovo il mio augurio di andare avanti per la sua strada in attesa del suo ritorno con nuove storie. E a questo proposito so per certo che a breve avrò Archie tra le mani per cui sono pronta a tuffarmi in pagine di assoluta dolcezza.
Due protagonisti imperfetti, che ho amato da subito. I loro piccoli, grandi errori li rendono magnificamente umani e immedesimarsi con loro è stato perfettamente naturale. Paure, insicurezze, emozioni sono fluite da loro a me in flusso continuo, riempiendomi il cuore fino a farlo traboccare.
Ma anche i personaggi secondari sono magnifici, alcuni così immediati, altri tutti da
scoprire.
La storia è fitta di avvenimenti e, seppure non tutti siano imprevedibili, la trama si snodano con grande soddisfazione.
Tanti i temi affrontati, tutti con grande cura: la comprensione di se stessi, il coming out, il rispetto verso l'altro, ma soprattutto la famiglia, i suoi legami, i suoi segreti, il peso che ha nella vita di ognuno, e poi l'amore, che sa darci la forza di affrontare i "nostri mostri" e sa far nascere la voglia
di guarire.
La scrittura è fresca e toccante, il ritmo calmo e avvolgente.
Era in lista, ma ammetto che mi ero scordata di lui... peró finalmente l'ho recuperato. Storia molto bella, con personaggi piacevoli e temi molto importanti. Poteva essere un cinque ma ho trovato alcune ripetizioni che mi hanno stancata portando ad allungare le pagine senza dire cosí tanto. Entrambi i protagonisti hanno paura, ma mentre Balto pensa di avere un etero davanti a se, Diego accetta ciò che sente ma si frena. Alla fine il tempo trascorso dal ritorno a casa dell'uomo è poco, anche se sembra a tratti infinito. Avrei voluto vedere maggiormente il rapporto crescere con Marisol e ovviamente aspettare la fine del libro per avere effettivamente la coppia anche no. In ogni caso consiglio questo MM, perchè scorre bene e in linea generale non annoia, e l'autore che ha una buona scrittura. Infatti ho notato un nuovo libro e presto lo leggerò
Tattooed Heart è un romance mm che mi ha colpito e quando ho letto la trama in anteprima, sono rimasta affascinata da questi due personaggi. Christian in questo romanzo è stato delicato e incisivo allo stesso tempo, con la sua carezza lessicale ha trasmesso con emozionante intensità e fragilità la sua storia, condendola di dialoghi brillanti e ironici.
Balto e Diego sono due protagonisti unici, insieme a loro l’autore affronta tematiche attuali e importanti che donano al romanzo quella contemporaneità dei giorni nostri.
L'autore ci regala un contemporary romance scritto con un linguaggio semplice e fluido, adottando l’uso del pov alternato che ci fa provare subito emozioni profonde del friends to lovers. Quello che ho apprezzato tanto è stata sicuramente la trama ricca di dettagli con le sue ambientazioni della piccola città e del mare che fanno da cornice sia all’amore romantico che alle tempeste passionali dei due protagonisti.
Ma questo romance si ama anche per i suoi tanti personaggi secondari (zia Anne, Freddy, la piccola Marisol, il cane Apple, Lilian, Maddison, Peggy). Con la loro simpatia, innocenza e coraggio, hanno reso ancora più coinvolgente questa storia.
Il libro mi è stato gentilmente inviato dalla CE, e sono felice di averlo potuto leggere 🥹 È una storia che ti scalda il cuore, non puoi fare a meno di sorridere per una buona parte del libro. Adoro queste due patate innamorate 🥹 Ammetto di non avergli dato cinque stelle perché la parte osé era un po’ troppo affrettata (da zero a cento nel giro di due pagine, okay che hanno aspettato 10 anni ma figlioli miei, un po’ di calma non guasta). Per il resto mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per le tematiche toccate ☺️
Mi sono immedesimata in Balto e in Diego non so quante volte nel corso di tutto il romanzo (anche se in realtà mi sento più Marisol). Una montagna russa di emozioni. Ho amato particolarmente come sia stata descritta la mentalità purtroppo ancora chiusa e retrograda dei piccoli paesini: si legge sempre di più di small town romances in cui sono tutti una grande famiglia, ma purtroppo la realtà non è così perfetta ovunque ed è stato bello vedersi rappresentati (purtroppo) anche in questo modo.