Lei cerca la sua strada, ma il passato vive ancora nel suo cuore. Lui è tornato e custodisce emozioni mai dimenticate. Un incontro che potrebbe cambiarli per sempre... o spezzare di nuovo tutto.
Ogni estate, Ede torna al bed and breakfast dei suoi genitori a Castelcorvo, un borgo arroccato sulle montagne. Sono passati sei anni dall'ultima volta che ha visto Dion, il ragazzo italo-canadese con cui ha trascorso quasi ogni estate fin da bambini, e che nel frattempo è diventato uno scrittore di successo. Ede ha passato gli autunni a pensare a lui, senza mai riuscire a dimenticarlo. È stato il suo primo amore, e quel ricordo è rimasto indelebile, come una traccia che il tempo non può cancellare. Adesso Dion torna a Castelcorvo ed entrambi si ritrovano a fare i conti con il passato, i ricordi, i sogni infranti e un sentimento che non è mai svanito. Ma stavolta le cose sembrano lui sta scrivendo un romanzo sulla loro storia e le emozioni che avevano sepolto riemergono con una forza inaspettata. Tra il desiderio di riavvicinarsi e il timore di soffrire di nuovo, Ede si trova di fronte a un proteggere il suo cuore o concedere a Dion una seconda possibilità, rischiando di farsi ferire ancora? Ma quando il destino sembra separarli per l'ennesima volta, Ede capirà che non tutto può essere lasciato al caso... e che l'amore ha bisogno di qualcosa di più di un finale perfetto.
Mia Another è lo pseudonimo di una scrittrice italiana. Ama gli animali, i videogiochi, la tecnologia e i tatuaggi. La scrittura è sempre stata al centro della sua vita. Dopo aver lavorato per anni in un web magazine a tema hi-tech, nel 2014 ha iniziato la sua avventura come autrice, pubblicando romanzi di genere New Adult e facendosi conoscere sui social. Con la Newton Compton ha pubblicato con successo Come petali di ciliegio, L’amore non è un manga e, in ebook, Una notte di neve a Tokyo. I diritti cinematografici del suo bestseller Tokyo a mezzanotte sono stati opzionati per una serie TV, in corso di realizzazione. Attualmente scrive per Sperling & Kupfer e Mondadori.
A 30 anni Ede è in difficoltà ogni volta che fa ritorno nel B&B di famiglia. Un senso di inadeguatezza e inquietudine pervade tutti i suoi sensi, soprattutto il cuore. Nonostante la pace e il relax che le regalano il Borgo a cui è affezionata, il peso per non aver ancora potuto realizzare il suo sogno grava sulle spalle come un macigno. Maggiormente quando, a distanza di anni, nel paesino fa il suo ingresso Dion, l’amore di un tempo, l’amore di sempre, mai vissuto.
Per lui ha trascorso autunni a piangere ed estati ad aspettarlo. Inutilmente.
Sarebbe corretto dire che entrambi sono insoddisfatti delle proprie vite, ma sarebbe riduttivo. Ede ha la famiglia a sostenerla, mentre Dion combatte contro un nemico invisibile che lo spinge ogni giorno di più nel baratro.
Complici i sapori e i colori dell’estate i sentimenti mai sopiti di entrambi riaffiorano con una prepotenza devastante e ne restano soggiogati. Ancora una volta.
Ho adorato la splendida e suggestiva ambientazione descritta dall’autrice, che ha saputo ricreare in maniera vivida ogni suono, odore e colore di Castelcorvo, e l’austerità dell’antica Villa. Rimarrete affascinati dalla genuina semplicità degli allegri abitanti del Borgo, e vivrete sulla pelle una per una le mille emozioni dei protagonisti e tutte le loro 10 ultime volte.
Una lettura malinconica per certi versi, ma profonda e introspettiva, nel perfetto stile dell’autrice.
È che dire della copertina? È stupenda, esprime perfettamente il luogo e il senso di smarrimento dei protagonisti.
Vi è mai capitato di leggere un libro, sapere esattamente chi lo ha scritto, ma rimanere comunque stupiti della scrittura e anche della storia in sé? In Dieci ultime volte ho ritrovato l’essenza di Mia Another, come non mi capitava da anni. Sì, questa è una storia diversa da quelle che ci aveva abituati, eppure ho visto una trasparenza che mi ha colpita al cuore. La storia di Ede e Dion non è forse piena di avvenimenti, ma è zeppa di sentimenti e il bello è che l’autrice ha saputo non solo dosarli, ma secondo me ha anche saputo far arrivare quello che voleva e nella maniera che desiderava al lettore. Almeno con me è successo questo, lacrime a parte che non sono arrivate perché avevo immaginato dove sarebbe andata a parare, ma nonostante ciò… ho adorato tutto, perché c’è sempre quel velo di malinconia che però ti fa capire che i pensieri e le scene che si svolgono sono… reali, sentite. Nonostante comunque si affrontino questioni delicate, nonostante il pensiero di un lieto fine sembri effimero e a tratti anche impossibile, è riuscita a farmi sentire le farfalle nello stomaco per il primo amore, la prima delusione, mi ha fatto sentire la magia che piccolo paesino riesce a trasmettere. Per me non poteva fare lavoro migliore e in questa nuova veste me l’ha fatta amare ancora di più.
Un cerchio che si chiude, un amore che ritorna all'infinito e, al centro, le anime irrequiete di Ede e Dion, persi se divisi, completi solo insieme.
TRAMA Nel borgo dove vive e dove la sua famiglia ha un bed and breakfast, Ede è come una mosca bianca: segue un dottorato e sogna qualcosa di più per il suo futuro. Il suo punto debole? Dion. Uno dei clienti più longevi, ragazzo americano, ora scrittore di successo, con cui Ede è cresciuta e che ha rappresentato tutte le sue prime volte ad ogni estate passata insieme. Fino alla sua partenza. Ogni volta lui torna e ogni volta Ede ci casca, nonostante si riprometta di proteggere il suo cuore. E proprio quando decide che stavolta sarà l'ultima, qualcosa tra di loro cambia. Possono due anime così impermanenti avere finalmente la forza di esserci nelle rispettive esistenze, per sempre?
Ogni volta Mia Another mi tira un brutto scherzo con le sue storie: mi fa innamorare talmente tanto che ogni pagina è una lacrima al pensiero che finirà. Perché Mia è una maestra nel creare atmosfere evocative e immersive, personaggi a tutto tondo che ti entrano dentro e diventano amici, perché li senti reali.
Come Ede e Dion. Due personalità fortissime che nascondono dietro una finta indifferenza le loro ferite e non osano sperare nel domani. Quando sono insieme sono come due calamite, ma quando si allontanano sembrano poter riuscire a dimenticarsi. E così il ciclo ricomincia sempre, in un tormento di ricordi e struggimento, di tocchi infuocati e accesi litigi. Ede è fredda, si sente potente; Dion è scanzonato e arrogante. Quando lei fugge lui la insegue e viceversa e mentre seguiamo le loro vicende personali - quella vita adulta che li ha allontanati - siamo immersi nel loro percorso di crescita e accettazione. Bello, intenso, ti cambia.
Sono onorata di aver sentito questa storia così vicina e di averla vista sbocciare fin dagli albori. Grazie, Mia, mi incateni. Ma sono io che non ti lascio più.
Mia Another è tornata con una nuova emozionante storia. Ede e Dion due protagonisti meravigliosi,nella loro emotività, senza filtri e nelle loro imperfezioni. Ogni estate De torna nel B&B dei suoi genitori a Castelcorvo e qui incontra Dion;ormai si conoscono da quando erano bambini e la loro complicità li ha fatti avvicinare sempre più. Ma quando diventano grandi Dion si afferma come scrittore e si trasferisce all'estero. Passa il tempo ma il ricordo non svanisce,Ede è sempre lì che lo aspetta e nel momento in cui Dion torna entrambi si ritroveranno a fare i conti con i loro sentimenti sempre più forti, che non si sono mai sopiti. Un amore oltre il tempo, forte e combattuto tra il desiderio di amarsi e la paura di ritrovarsi soli e soffrire. Le parole scorrono dalla testa al cuore, vivere nello stesso amore, nel ricordo di una carezza che risveglia i sensi con l'esigenza di sentirsi sottopelle.🔥😍 Con una narrazione viva, incalzante, briosa l'autrice ci parla di seconde possibilità, del destino, di fiducia e soprattutto di quanto è bello ritrovarsi nell'amore di un sogno che diventa realtà ⭐⭐⭐⭐⭐
Questo romanzo non mi ha travolto come un mare 🌊 in tempesta, ma mi ha avvolto con la dolcezza di una giornata tiepida, cullandomi tra le pagine di una storia intrisa di malinconia e tenerezza. È un racconto di porte🚪 socchiuse all’amore, di sentimenti sospesi tra passato e presente.
Ede e Dion, due trentenni legati sin dall’infanzia, sono stati l’inizio di tutto l’uno per l’altra. Cresciuti insieme, hanno vissuto il loro amore nello spazio di estati fugaci☀️, riaccendendosi e consumandosi anno dopo anno, per poi separarsi e tornare alle loro vite in città diverse. “𝐅𝐢𝐧𝐨𝐫𝐚, 𝐧𝐞 𝐡𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐯𝐞. 𝐍𝐨𝐯𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞, 𝐧𝐨𝐯𝐞 𝐚𝐝𝐝𝐢𝐢, 𝐧𝐨𝐯𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐮𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐢𝐚.”
Dopo anni di lontananza, Dion, ormai scrittore di successo, torna nel bed and breakfast della famiglia di Ede per sfuggire ai tormenti che lo affliggono. Questo incontro riporta a galla tutto: emozioni, ricordi, desideri e un dolore mai del tutto sopito 🔥.
Dion non è più il ragazzo che Ede ricordava. È l’ombra di se stesso, stanco, provato, quasi irriconoscibile. Eppure, con il suo temperamento quieto ma pungente, riaccende in lei quelle scintille che il tempo non è riuscito a spegnere, provocandola di giorno e rubandole baci soffocati tra le lenzuola, attenti a non farsi sentire dagli altri ospiti❤️🔥.
Ma anche Ede ha un’influenza potente su Dion. Con lei torna l’ispirazione per la scrittura ✍🏻, e ogni incontro diventa linfa per il romanzo a cui si dedica con rinnovata passione: una storia d’amore, ispirata alla loro.
Pagina dopo pagina, il lettore si ritrova intrappolato nel loro loop 🔃 infinito, fatto di attese, partenze e ritorni, con il cuore in gola e il fiato sospeso fino all’ultimo, doloroso distacco. Un addio che, questa volta, potrebbe non essere definitivo.
Ho amato questo romanzo, la potenza di una storia che, pur essendo stata frammentata nel tempo, non è mai davvero finita ❤️🩹
Ho amato la verità di Ede e Dion, le loro battaglie interiori e il modo in cui hanno imparato da ogni “𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚”.
Per Ede, tornare a Castelcorvo non è facile. È difficile sostenere lo sguardo dei genitori quando, alla soglia dei trent’anni, non hai ancora deciso cosa fare della tua vita. È incontenibile il senso di fallimento che prova nel vedere che gli altri realizzati mentre lei si sente bloccata. È soffocante ritrovarsi nel B&B di famiglia, e aiutare i genitori nell’accoglienza degli ospiti. Ma, più di tutto, è un tormento ingestibile attendere l’arrivo di Dion, il suo primo grande amore. Ede spera diventare un’insegnante universitaria, ma si sente sempre meno,quasi una fallita, soprattutto per aver chiuso nel cassetto il sogno di scrivere. L’irrequetezza che Ede avverte nel petto non la abbandona mai, eppure viene placata dall’affetto dei genitori e nella natura che circonda Castelcorvo, borgo meta di turisti in cerca di pace e tranquillità. La frustazione, però, va a pari passo con la curiosità di conoscere la versione spezzata di Dion.
Dion torna a Castelcorvo in cerca di quella serenità interiore che sembra aver perso. La depressione è per lui come una giacca pesante di pelle nera che riesce a sopportare solo grazie ai farmaci. La malinconia lo avvolge, densa come il fumo delle sue inseparabili sigarette. I ricordi sono l’unico balsamo per il suo stato emotivo, ormai sull’orlo del baratro. Dopo sei anni di assenza, torna al borgo, con una carriera di autore di best seller, ma in totale crisi creativa. La pressione del suo agente per consegnare il prossimo libro è insostenibile. Dion si aggrappa alla complicità di Ede costruita, estate dopo estate tra le lenzuola, nello sfiorarsi le gambe sotto il tavolo durante i pranzi, nei piacevoli momenti di lettura condivisi. Ha bisogno di lei per ritrovare l’ispirazione e mettere mano a un romanzo che parla di loro due.
Quando Ede rivede il viso indimenticato dell’amore più grande della sua vita dopo così tanti anni, in lei esplode l’astio che le permette di tenere a distanza Dion, resistendogli come non è mai accaduto nelle precedenti estati. Ma Dion è ancora il ‘suo Dion’ e lei si arrende davanti a quell’irresistibile, quanto inspiegabile, legame che li unisce. La subdola provocazione di ricevere un bacio, mascherata dietro all’impiccio di vedersi dopo sei anni, riporta entrambi in un loop emotivo che Ede cerca di evitare il più possibile proprio per non rivivere, per la decima volta, il distacco al termine della vacanza e restare con il vuoto nel cuore e le lacrime che scendono sul suo viso come le foglie dagli alberi in autunno. Il borgo, l’afosa estate, la quiete della natura, il chiacchiericcio dei clienti del B&B, i genitori di Ede e la gente del posto, sono in armonia e in supporto di Ede e Dion. Ogni elemento sembra incoraggiarli nel ricucire le ferite che i loro cuori provano, nell’abbandonarsi l’uno nelle braccia dell’altra e nel darsi una possibilità, l’ennesima. Ora, però, sono più maturi e non più dei giovani ragazzini sognanti. In una scena particolare, Mia Another si diverte a prendere il cuore del suo lettore, punzecchiarlo e strapazzarlo per bene e poi accarezzarlo. Sadismo? Forse. Però, fidatevi, vale la pena subire questo trattamento e sensazioni.
La penna di Mia Another si dimostra potete come il vento, ma delicata come i petali di ciliegio durante l’hanami. Scava nel cuore del lettore con descrizioni vivide, deposita il seme della sua storia e lo fa germogliare attraverso sensazioni ed emozioni che attecchiscono profondamente. A quel punto, sarà impossibile sfradicarla poiché le sue radici avranno trovato il giusto terreno per far fiorire la bellezza di ‘Dieci ultime volte’. Dieci ultime volte non è il solito romance con il trope second chance. È una storia che esalta la bellezza dell’estate, il meraviglioso senso di libertà, l’inebriante spensieratezza e il poter trovare il luogo che ti fa sentire a casa facendoti sospirare beatamente.
In questo libro non succede niente. Secondo alcuni lettori. Io non credo che sia così. Questo romanzo, che ho letto con calma, e rimandandolo a lungo volutamente, nasconde tante cose. E' vero, non c'è molta azione ma non è quella la parte predominante nella trama. E' un second chance che ha bisogno di carburare prima di risolversi. Ede deve sbloccarsi mentalmente prima che la sua storia d'amore vada oltre l'estate. Dion non è l'unico a dover sciogliersi... per cui che non succeda nulla è una grande scemenza.
"Forse quelle dieci volte in cui me ne sono andato, in cui ti ho lasciata, erano necessarie affinché non avessi rimpianti. Deve pur esistere una ragione per cui accadono certe cose. Non può esserci solo il caos."
La trama, a mio parere, sembra quasi fantasy: che Ede e Dion hanno vissuto/vivono la storia solo durante l'estate (e non sempre solo per loro volontà) è più una prerogativa di una storia fantastica, quasi una maledizione che incombe su di loro che deve essere spezzata. Io l'ho intesa così e l'ho apprezzato molto.
Another è tornata a scrivere dopo molto tempo, dopo aver risolto almeno in parte dei problemi di salute. Credo che sia stato un ritorno catartico farlo con questo libro; non mi azzarderei a definirlo autobiografico ma che dentro, attraverso Dion, abbia esorcizzato i suoi demoni non c'è alcun dubbio. "Dieci ultime volte" è il suo romanzo più angoscioso ma, allo stesso tempo, quello più vero dei suoi. All'inizio lo stavo quasi odiando, non aveva la stessa verve con cui Another mi aveva abituato poi, sedimentando e andando avanti ho capito di dover aspettare. DUV doveva carburare perché Another stavolta aveva altro da dire, da esprimere; che a volte bisogna anche angosciarsi, basta che poi si trovi anche il modo per uscirne anche se la strada per uscirne è lunga e tortuosa.
Forse DUV NON sarà il mio romanzo preferito tra i suoi ma sono comunque felice di averlo letto e che Mia l'abbia scritto: ne aveva bisogno e mi fa piacere che abbia scelto di donarcelo anche a rischio di perdere il favore dei lettori abituati alla sua vena maliziosa (che non è andata via ma si è solo inserita in un percorso diverso).
Devo ammettere che la trama di questo libro già mi incuriosiva (ho un po' un debole per i second-chance) ma ho deciso definitivamente di leggerlo perché la protagonista, Ede, è nata il mio stesso giorno. Lo so, sembra un motivo stupido ma non me ne sono affatto pentita, e l'ho finito in meno di un giorno 🫶🏼
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dallo stile di scrittura, dalla maestria con la quale l'autrice è riuscita a ricreare l'atmosfera del paesino in cui è ambientata la vicenda, dal modo di raccontare questa storia tira e molla che va avanti da circa sedici anni tra i protagonisti.
Ma dato che le mie recensioni fondamentalmente contengono rimostranze, mi preme spiegare il motivo per cui la mia valutazione abbasserà la media odierna di 5 stelle di questo libro: Mi è mancato qualcosa in questo romance, e ciò che riesco razionalmente ad individuare è un maggiore approfondimento delle vite sentimentali pregresse di entrambi i protagonisti, di cui alla fine della fiera sappiamo poco e niente, e le informazioni ricevute tendono pure ad essere contraddittorie: Dion asserisce di aver amato Ede da quando erano bambini, eppure ha saltato l'estate a Castelcorvo dei suoi 17 anni per andare in campeggio con una fantomatica ragazza di cui non sappiamo nulla, e lo stesso si può dire di quell'altra tipa con la quale stava l'ultima estate prima dell'unica raccontata "integralmente", ovvero quella del libro. Stesso senso di irrisolto l'ho provato chiedendomi perché Dion non si fosse ripalesato prima, e nonostante ci venga un po' messa la pezza con la storia del lockdown (mi ha fatta un po' ridere la 2005 che si è lamentata dell'isolamento, che i quindicenni si sono fatti quasi 7 mesi filati lontani da scuola e le interrogazioni a distanza) non sono rimasta particolarmente soddisfatta da questa mezza spiegazione.
Alla fine molto carino, si fa leggere ed è, come si suol dire, breve ma intenso.
Questo libro, per un momento è diventato un piccolo rifugio. Mi ha preso veramente molto, ho amato la storia di Dion e Ede. Una storia all’insegna di quelle occasioni che si creano e poi dopo si perdono un po’, senza mai perdersi davvero. È una storia di seconde occasioni, di fragilità, di paure e di nuovi inizi. Ede e Dion si sono trovati e persi molte volte, ma hanno avuto il coraggio di affrontare la loro storia solo in età adulta e, per questo si sono davvero ritrovati e hanno scelto davvero di viversi senza nessuna paura, Ede ha scelto di fidarsi e di affidare il suo cuore a Dion. Ho provato un senso di rinascita alla fine di queste pagine e di questa storia, un libro corto e pieno di emozioni che ti scorrono dentro con la velocità di un treno. Ho amato ogni singola riga. 🥹🤍
Non mi ero mai convinta a leggere Mia Another, c’era sempre qualcosa che mi frenava, non capivo cosa, in passato ho comprato vari suoi romanzi che però non sono mai riuscita a leggere. Questa volta, la trama peró mi diceva qualcosa in più, sembrava sulle mie corde, e infatti cosi è stato. Ho conosciuto la scrittura di Mia Another attraverso le pagine e la vita di Dion ed Ede. Due protagonisti molto particolari, che danno allo stile di Mia una connotazione quasi poetica. Mentre leggevo di loro, mi sembrava di stare dentro una poesia, le frasi il mood, tutto è molto ponderato quasi a rendere ogni cosa perfetta alla perfezione. Ma sappiamo che la perfezione e la cosa più imperfetta che esista.
3.5 ⭐️ Un romanzo dolce da leggere, una storia che scorre in modo lineare e coerente, senza grandi colpi di scena o angst, ma con un finale che finalmente arriva come dovrebbe. La protagonista però mi ha fatto un po’ penare: troppo insicura, troppo infantile per la sua età. Capisco il perché, ma a volte è stato difficile capirla davvero. Nel complesso, una lettura piacevole, ma non stravolgente.
Un libro delizioso: profondo, nostalgico, confortevole. Personaggi veri, fragili, le atmosfere incredibili. Ho amato immergermi in questo piccolo borgo e la sua meravigliosa villa antica.
Gli amori che non passano mai, quelli eterni, e non perché sono i primi, ma perché sono quelli della tua vita, e una parte di te lo sa, lo riconosce, sente che quella persona è la tua persona e che qualsiasi avversità capiterà, resterà sempre il centro del tuo cuore.
Ede torna a Castelcorvo dalla sua famiglia per le vacanze estive come ogni anno. I suoi genitori gestiscono un Bed & breakfast praticamente da sempre, e lei è cresciuta lì, in quel paesino lacustre che ormai conosce qualsiasi sfumatura di Ede, sopratutto il suo grande amore, Dion. Lo stesso Dion che ogni estate l’ ha fatta innamorare e poi ogni autunno l’ ha abbandonata scomparendo. Dopo sei anni Dion torna a Castelcorvo, e Ede sa cosa succederà, non lo può evitare, non lo possono evitare, e questa volta sarà la decima, la decima ultima volta, perché lei lo sa che lui se ne andrà ancora. Ma in questi ultimi sei anni le cose sono cambiate radicalmente, Dion è uno scrittore di successo, invece Ede non c’è riuscita, tutti i suoi libri sono stati rifiutati, e questo cambia tutto, loro che ogni estate l’ hanno passata a scrivere e a confrontarsi,come faranno ora? Cosa succederà questa decima ultima volta?
Una storia con del potenziale immenso che purtroppo non è stato sfruttato, è piatta, gli avvenimenti sono scontati, manca quella magia di cosa puó fare insieme la combo estate e amore. Dion è un personaggio dalle mille sfaccettature, è complesso, ha un vortice dentro di sé che ti dovrebbe risucchiare ma invece non lo fa, ed è veramente un peccato perché se l’ autrice fosse riuscita a scavare più a fondo avrebbe annientato il lettore, facendolo diventare un tutt’uno con l’ intreccio.
Un romanzo che avrebbe tutte le carte in regola per svuotarti e rimetterti in sesto allo stesso tempo, ma purtroppo non lo fa. Insomma come si suol dire “ il libro è bello ma non balla”.
La cover è favolosa ed è anche ciò che mi ha colpito del libro, senza leggere la trama lo volevo ma ovviamente il prezzo era troppo elevato quindi l'avevo accantonato. Poi, sorpresa, l'ho visto già presente su audible e ne ho approfittato. Storia carina che scorre senza intoppi, scritto bene e con riferimenti a poesie belle che non avevo mai sentito. È corto, l'ho ascoltato in poco piú di tre ore. Volevo vedere cosa sarebbe successo, peró arrivata alla fine sono rimasta un po' delusa. I due protagonisti si conoscono, hanno avuto tira e molla per molte estati con lei che poi si struggeva e lui chissà. Innamorati già da inizio libro, devono solo ritrovarsi per la decima volta e imparare a fidarsi. È un racconto al presente, una nuova estate, un ritrovarsi dopo anni di silenzi e due vite agli antipodi. Ede in parte non mi piace, arrabbiata e pronta a ferire e a sparate giudizi solo perchè si sente inferiore. Ci sono quasi solo i suoi pov, quindi è facile vedere Dion dai suoi occhi, peró ho sentito la mancanza di quelli di lui. In quei pochi presenti non sono riuscita a farmi un'idea completa e mi è dispiaciuto. Alla fine succede poco, non ho sentito fino in fondo il loro amore, forse nei momenti intimi sì, ma non mi basta, avrei voluto vedere di piú. Anche a livello di "uscite" succede poco e, per un po', ritroviamo in mezzo una terza persona. Se potete, dategli comunque una possibilità, magari a voi farà battere forte il cuore.