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Contro Milano: Ascesa e caduta di un modello di città

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"Contro Milano" ricostruisce la storia di una città e del suo sindaco, Giuseppe Sala, da Expo a oggi. E smonta pezzo per pezzo la narrazione zuccherosa della metropoli dalla crescita inarrestabile e dallo sviluppo travolgente. Dietro lo storytelling glorioso costruito da una politica smarrita e da un’informazione servile, è cresciuto un Modello Milano che oggi è arrivato inesorabilmente al la città che sarebbe potuta diventare la più verde d’Europa si scopre un “paradiso fiscale” dell’immobiliare, un luna park della rendita, una Disneyland del “food and drink”, che moltiplica le disuguaglianze ed espelle migliaia di cittadini che hanno visto i prezzi delle case aumentati in dieci anni del 40 per cento, a fronte di salari cresciuti solo del 5,4 per cento. In questa inchiesta, documentata e attualissima, Gianni Barbacetto, firma storica del Fatto Quotidiano, racconta le trasformazioni di Milano diventata un luogo “premium” in cui i ricchi sono sempre più ricchi, il ceto medio s’impoverisce e le file alle mense dei poveri si allungano. Questo libro è una spietata dichiarazione d’amore. Immobiliaristi brillanti, banchieri efficienti, politici mediocri, amministratori distratti, controllori pigri, giornalisti astigmatici, pifferai delle pubbliche relazioni, intellettuali pronti a vendersi al miglior sono loro, contro Milano.

344 pages, Kindle Edition

Published January 28, 2025

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Displaying 1 - 3 of 3 reviews
Profile Image for Nicola.
162 reviews
September 18, 2025
VOTO: 5

PRO: avvincente, estremamente attuale (da Expo agli scandali del 2024-2025), un gesto d'amore verso la città

CONTRO: nulla da segnalare

Signore e signori, ecco a voi il Modello Milano.
Una sorta di "Robin Hood" al contrario, che toglie ai poveri (i cittadini milanesi) per dare ai ricchi (un manipolo di immobiliaristi, fondi speculativi e istituzioni finanziarie).
Un modello che rinuncia alla prerogativa pubblica della pianificazione urbanistica, lasciandola in mano ai privati.
Un modello che svende ai privati gli spazi urbani, per edificare centri commerciali, uffici e grattacieli per ricchi, spacciando nuove immense costruzioni per semplici ristrutturazioni, così da semplificare la vita ai costruttori e far loro risparmiare (un sacco di) soldi.
Un modello che rinuncia volentieri a riscuotere dai costruttori gli oneri urbanistici dovuti, salvo lamentarsi che non ci sono soldi da investire nei servizi pubblici essenziali.
Un modello in cui gli affari si conducono tramite favori e contatti, concessioni dirette senza gare e deroghe gentilmente concesse dai compiacenti enti pubblici, spesso pronti a chiudere un occhio, in spregio alle norme urbanistiche.
Un modello, aggiungo io, per il quale lo smart working è una minaccia perché svaluta il patrimonio immobiliare dei privati.
Rigenerazione urbana, attrattività, sviluppo, sostenibilità: queste le parole chiave del marketing.
Gentrificazione, greenwashing, disuguaglianze, consumo del suolo, cementificazione: queste le parole chiave della realtà milanese, costretta a fare i conti con le nefaste conseguenze dei cambiamenti climatici e dell'emarginazione e isolamento delle fasce meno abbienti della popolazione, sempre più costrette a fuggire dalla città o rifugiarsi in quartieri ghetto (almeno fino al nuovo progetto di rigenerazione urbana).

C'è solo da sperare che questo modello non si diffonda in altre città, ma diventi paradigma di come non gestire una città.
1 review
July 30, 2025
lettura utile e interessante

Trovo che l’autore abbia fatto uno sforzo notevole per ricostruire la storia recente di Milano e del suo « modello », mettendoci dentro storie, cronache, dati e anche un po’ di sentimento, partendo da prima di Expo e arrivando praticamente ad oggi. Il tutto è spiegato in modo chiaro, senza un uso eccessivo di tecnicismi e ma anche senza banalizzare la materia trattata. Ho anche apprezzato l’onestà dei riferimenti puntuali a studiosi e giornalisti che di tanti temi intorno a Milano si sono occupati prima di, o contemporaneamente a l’autore.
Ho letto il libro con interesse.Ho tolto una stella perché, a mio avviso, il testo avrebbe beneficiato di un editing un po’ più aggressivo. Alcune parti e alcuni periodi avrebbero potuto essere sintetizzati, e nella parte finale il testo sbrodola in un modo un po’ disorganico. Avrei alleggerito il tutto di almeno 50 pagine, e forse avrei fatto a meno di un po’ di retorica ogni tanto :).
Ad ogni modo: lettura consigliata se siete interessati alla politica, alle cronache giudiziarie, all’urbanistica, ai cambiamenti anche sociologici in atto in tante città, e/o anche, come me, a Milano.
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