Questo libro raccoglie le ultime parole di Bettino Craxi pronunciate a un giornalista. È la videointervista che Marco Dolcetta, giornalista indipendente con il coraggio di essere anche impopolare e politicamente scorretto riuscì a farsi concedere dal leader socialista poco prima della sua morte. Resta un documento una conversazione in qualche modo “definitiva” di Craxi. Il bilancio finale, amaro e in più punti umanamente toccante, di una vita. Nell’esilio tunisino di Hammamet, minato nel fisico dalla malattia e nell’animo da una rancorosa, indomita volontà di risarcimento morale, Benedetto Craxi detto Bettino ripercorre le tappe salienti della sua carriera politica. Da protagonista assoluto, fornisce la sua versione del tramonto della prima Repubblica esplorandone i retroscena, spesso inediti. Si sofferma sul rapporto fra Italia e Usa, passando naturalmente per Sigonella e per i numerosi strappi con l’amministrazione statunitense. E, a più riprese, sembra voler rompere il muro di silenzio sulle trame e i giochi di potere dei quali è stato testimone lavorando trent’anni nel PSI. Questa nuova edizione è arricchita dalla prefazione del politologo Massimiliano Panarari, che traccia un bilancio tra luci e (tante) ombre di quello che Aldo Cazzullo ha definito nel suo libro “l’ultimo vero politico”.
Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi (Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all'11 febbraio 1993. Bettino Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana, oltre ad essere il politico italiano più importante degli anni ‘80. Fu inoltre il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.