Gli indifferenti

by Alberto Moravia

Quando Alberto Moravia cominciò a scrivere questo capolavoro, nel 1925, non aveva ancora compiuto diciott'anni. Intorno a lui l'Italia, alla quale Mussolini aveva imposto la dittatura, stava dimenticando lo scoppio d'indignazione e di ribellione suscitato nel 1924 dal delitto Matteotti e scivolava verso il consenso e i plebisciti per il fascismo. Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell'intero Paese era destinato a restare memorabile. Il fascismo eleva l'insidia moderna dell'indifferenza a condizione esistenziale assoluta.

294 pages, Kindle Edition

Published February 5, 2025

About the author

Alberto Moravia, born Alberto Pincherle, was one of the leading Italian novelists of the twentieth century whose novels explore matters of modern sexuality, social alienation, and existentialism. He was also a journalist, playwright, essayist and film critic.
Moravia was an atheist, his writing was marked by its factual, cold, precise style, often depicting the malaise of the bourgeoisie, underpinned by high social and cultural awareness. Moravia believed that writers must, if they were to represent reality, assume a moral position, a clearly conceived political, social, and philosophical attitude, but also that, ultimately, "A writer survives in spite of his beliefs".

Reviews

[Ela · Rating 4 out of 5]

“Questa è la storia di un “indifferente”. Il titolo del mio romanzo è un titolo alla rovescia: la storia di un uomo che non avrebbe voluto essere un indifferente, ma scrivere in nome di qualcosa, qualcosa di assoluto.”

Le parole di Alberto Moravia sul proprio romanzo.
Non è una storia sensazionale ma comunque per essere stato scritto a 16 anni e mezzo ha una profondità psicologica che sembra essersi persa nei romanzi moderni che spopolano sui social media.

[Giuseppe Murro · Rating 5 out of 5]

libro meraviglioso da cui si possono comprendere bene i drammi della società, dal quale si può comprendere la frattura, irreparabile, delle alte classi sociali.

[Valentina · Rating 4 out of 5]

Un titolo, un programma. Un indolente susseguirsi di eventi frivoli, racchiusi in un circolo di ineluttabile insignificanza. La scena ruota su 5 figure caratterizzate come personaggi teatrali: la madre- la figlia- il
figlio-l’amante - l’amica. Nelle loro differenze spicca un fil rouge comune di insofferenza verso il tempo presente, accompagnato da una mancanza di reale interesse, o capacità, di mutare il corso inesorabile degli eventi. In una città dalle vie senza nome e un temp o privo di reali caratteristiche, si delineano come palcoscenici case nobiliari dall’aspetto austero e soffocante, che come piccole gabbie sembrano impedire ai protagonisti di volare oltre le finestre spalancate.