Scritte da Alessandro Bilotta e disegnate da Carmine di Giandomenico, Daniela Vetro e Paolo Martinello (autore anche della splendida copertina inedita), queste tre storie costituiscono il prologo ideale al nuovo appuntamento annuale con il "Dylan Dog del futuro" che da settembre 2014 vivrà un'avventura all'anno nello Speciale Dylan Dog edito dalla Sergio Bonelli Editore. Arricchita da testi dello stesso Bilotta e materiali di sviluppo a opera dei tre disegnatori, questo cartonato in formato Bonelli è un libro prezioso, elegante, imperdibile.
Alessandro Bilotta is an Italian author of short fiction, comic books, graphic novels and films. His works include the dystopian graphic novel La Dottrina, the comic book series Mercurio Loi. Besides authoring many issues for Dylan Dog, he created his own spin-off series, Il Pianeta dei Morti.
"In un futuro in cui l'orrore è entrato a far parte del quotidiano, c'è ancora bisogno di un Indagatore dell'Incubo? Forse più che mai."
Il primo dei tre racconti ”Il pianeta dei morti” seppur breve è davvero buono, talmente buono che stento a credere provenga da un Color Fest... In un mondo in declino a causa dell’epidemia zombi un regime duro cerca di tenere sotto controllo la situazione tramite la polizia (davvero fantastiche le divise), a capo della quale troviamo l’ispettore Dylan Dog! un individuo divorato dal senso di colpa, l’animo combattuto a causa delle difficili scelte che è costretto a prendere e la cui natura fondamentalmente buona (o forse debole?) sembra continuamente condannare l’umanità. Questo è solo un piccolo ma gustosissimo assaggio che consente un primo approccio a quella che, a mio avviso, ha tutte le carte in regola per essere la migliore interpretazione dell’Old Boy sulla piazza.
La seconda storia è la più corposa dell’intero volume, ”Il tramonto dei vivi-morenti”, e analizza nel dettaglio la situazione politica di questa ambientazione. Lord Wells, mente brillante e grande amico di Dylan, che puntava all’integrazione dei ”ritornanti” viene ritrovato morto… suicidio… o almeno così dicono dato che in realtà si è trattato di un omicidio commesso dal capo dell’organizzazione estremista Brand New World e architettato dal futuro primo ministro Lynwood, i due sono legati da altri loschi traffici per far accaparrare voti a quest’ultimo (e qui scopriamo pure perché Lynwood abbia il volto sfigurato). La situazione critica che si viene a creare porta ad una sorta di tolleranza zero nei confronti dei ritornanti e dei loro sostenitori. Oltre a questo lato più cinico ce n’è anche uno più drammatico, come quello che ci mostra un Dylan alcolista che talvolta fa visita ad un Groucho irriconoscibile per raccontargli barzellette, pur sapendo che si tratta solo di fiato sprecato; oppure la vicenda del poliziotto invasato, un accanito sterminatore di zombi che tiene il figlio contaminato incatenato in casa… c’è pure spazio per Bloch, ormai ha perso lo smalto ma ha ancora qualche colpo in canna. Ultimo appunto, si menzionano più volte una sorta di zone protette dove la gente tende a rinchiudersi per non dover guardare e prendere coscienza dell’orrore che ha attorno, questi rifugiati prendono il nome di “immemori”.
Terzo e ultimo racconto (stranamente un’altra piccola perla estratta da un Color Fest), "Addio Groucho", a conclusione di questa tristemente stupenda raccolta. L’inizio del caos e l’uomo che dette origine a tutto… Hicks nel tentativo di ricreare il siero della morte eterna di Xabaras ha prodotto il virus e Groucho (il futuro ”paziente zero”) ha scatenato l’epidemia; Dylan non se l’è sentita di sparare al suo migliore amico quando era il momento, e chi può dire se sia stata la scelta giusta o meno… cit.: Dylan: "Io non faccio mai tentativi inutili… per chi mi hai preso? Per un ciarlatano?" Groucho: "Per un amico.”
Per quanto riguarda la parte grafica direi che siamo di fronte ad una bella tripletta, con disegni sempre di alto livello (e colori pure, ove presenti) il tutto confezionato in un volume di ottima fattura, compratelo! E seguite pure gli speciali annuali di Dylan Dog che sviluppano e portano avanti questa versione perché meritano. Lo faccio anch’io ;)
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Dottor Dormandy: "Osservalo bene, Mary... molti considerano quell'uomo un vigliacco. Ma ci vuole più coraggio a sacrificare un amico per salvare il mondo, o a non farlo, portando per sempre il peso di una colpa così terribile?"
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