Il racconto giallo è un genere delicato e difficile. L’estensione breve della storia richiede che da una situazione normalissima sprizzi d’improvviso la sorpresa, come un’esplosione. Qui la situazione di normalità, in cui si mettono alla prova gli svariati investigatori, è l’estate: precisamente le vacanze d’estate. Sperano in una sosta, «senza indagini, senza pericoli, senza misteri». Ma il vento caldo li porta lontano, fuori sede e spesso fuori di testa. Carlo Monterossi, l’eroe di Alessandro Robecchi, si trova in una posizione insolita per un investigatore benché divo della televisione, quella del truffato; e così prepara il «contropacco». I vecchietti del BarLume, usciti dal talento comico di Marco Malvaldi, sono in montagna, con la Settimana delle Poste, e si infilano in una storia di eversione: assurdamente, ma l’assurdo è la loro dimensione. Saverio Lamanna, il protagonista dei gialli di Gaetano Savatteri così vicini alla cronaca siciliana, intuisce una verità inconfessabile (nel senso più proprio del termine) durante un convegno antimafia. Rocco Schiavone, il triste tenebroso di Antonio Manzini, scopre un piccolo ributtante intrigo sul volo per le vacanze e rischia di provocare, con l’aria che tira, un grosso guaio. Petra Delicado, la paladina di verità e di giustizia venuta dal genio di Alicia Giménez-Bartlett, stavolta senza il vice Fermín (lo sente al telefono) in un club vacanze, inciampa in un boss, spinta dai bambini del compagno. E ad Amedeo Consonni, il pensionato della Casa di Ringhiera di Francesco Recami, spetta il caso più piccante dell’estate, giusto mentre è con il nipotino ai bagni di Milano Marittima. Ma non è solo l’estate che lega assieme i racconti di questo volume. Ognuno di essi dosa umorismo, rapidità e tensione con una plastica aderenza alla realtà del nostro tempo, comprendendola con un brivido allusivo.
Alicia Giménez Bartlett was born in Almansa, Spain, in 1951 and has lived in Barcelona since 1975. After the enormous success of her first novels, she decided to leave her work as a teacher of Spanish literature, to dedicate herself full-time to writing. In 1997, she was awarded the Feminino Lumen prize for the best female writer in Spain. She subsequently launched her Petra Delicado series, quickly making her into one of Spain’s most popular and loved crime writers.
Il titolo della raccolta è un po' fuorviante: vacanze in "giallo", ma su sei racconti di gialli veri e propri ce ne sono due, nessuno dei quali particolarmente cervellotico o sorprendente. Il migliore comunque è quello di Savatteri, che è anche il più lungo. Sviluppa una storia interessante e dei personaggi tridimensionali, con un tono fra il nostalgico e il disilluso che ho trovato molto azzeccato; anche Malvaldi ha scritto un buon giallo, ma punta più sul lato ironico e pittoresco (riuscendoci piuttosto bene devo amettere) che sulla suspense. Per quanto riguarda gli altri, quelli della Giménez Bartlett e di Manzini sono poco più che divertissement, delle chicche che saranno riuscite graditissime ai fan dei loro personaggi, un po' meno a chi non li aveva mai sentiti nominare; Recami scrive un racconto tra il comico e l'assurdo, gradevole ma nulla di più. La peggiore è nettamente la storia di Robecchi, che sembra una scopiazzatura dei noir americani anni 30, senza però una trama all'altezza. Nel complesso una lettura scorrevole e leggera, che molto probabilmente non era pensata per chi come me si approcciava a questi autori per la prima volta, e che infatti non mi ha lasciato voglia di scoprire nessuna delle loro opere.
6 racconti di celebri autori con i loro personaggi più riusciti (Petra, Schiavone, I vecchietti del barlume…) Sei intrighi estivi, ma non è solo l’estate che lega assieme i racconti. Ognuno di essi dosa umorismo, rapidità e tensione tipiche della realtà del nostro tempo. Davvero simpatici.
Una brutta raccolta di racconti che non consiglio. Si apre con Alicia Gimenez Bartlett e una delle peggiori "avventure" di Petra Delicado, ormai appiattita e banalizzata su uno standard materno che le ha tolto ogni originalità. Da lì, è tutto in discesa: trame inconsistenti, risoluzioni del mistero piuttosto banali. L'unico racconto piacevole è quello di Antonio Manzini, capace di intrattenere con il suo Rocco Schiavone anche in poche battute. Non particolarmente degno di nota neanche la chiusura della raccolta a firma Malvaldi. Il BarLume intrattiene ma non brilla, arrancando in una storia che aveva del potenziale ma che, forse per il formato ridotto, risulta poco incisiva. Da dimenticare il racconto di Robecchi, la cui banalità delude e non intrattiene. Grazioso invece il racconto di Savatteri che rialza un pochino il tono libro.
Palesemente un'espediente per far comprare sto libro mettere tutti sti autori in un unico volume, peccato che le storie sono veramente "poverelle". Le prima tre proprio non ne vale la pena, tra l'altro alcune scritte anche malissimo (io non sopporto gli autori che usano le frasi fatte!!!!) con un italiano molto basico.
L'unico che veramente mi è piaciuto è il racconto di Gaetano Savatteri, poteva essere un romanzo a se.
Titolo non propriamente centrato: sono tutte storie ambientate "in vacanza" (dove comunque la definizione di vacanza si adatta anche a "passare l'estate a Milano") ma di giallo hanno ben poco. O meglio, i personaggi sono tutti più o meno legati a gialli e a inchieste, questo sì, ma spesso e volentieri i racconti sono più che altro l'occasione per "dare un contentino ai fan".
I migliori sono gli ultimi due racconti: Giallo a Milano (Marittima) perché, nonostante sia abbastanza assurdo e la soluzione sia perlomeno idiota, ha un suo stile accattivante ed è raccontato bene; Aria di montagna perché tra i tanti racconti di "indagini a distanza" questo che coinvolge i vecchietti del BarLume è divertente e mi ha fatto venire voglia di leggere la serie. Gli altri sono abbastanza dimenticabili, si salva giusto Rocco va in vacanza ma non è un giallo: è il vicequestore Rocco Schiavone che si trova su un aereo ed è divertente ma non c'è nulla su cui indagare (se non il ritardo dell'aereo ma è per un motivo talmente meschino che fa pena).
Giménez-Bartlett: N/C - saltato a piè pari: ogni cosa ha un suo limite ed il mio è stato ampiamente superato
Robecchi: 5/5 - non avevo mai letto nulla di suo prima: la critica letteraria più raffinata direbbe "da spisciarsi dalle risate"
Manzini: 4/5 - forse Schiavone rende di più in un romanzo che in un racconto, ma bello comunque
Savatteri: 4/5 - seconda novità della raccolta (almeno per me): niente male, dovrò approfondire anche qui con un romanzo più che con un racconto
Recami: 4/5 - fuori dalla solita casa di ringhiera i personaggi risultano meno noiosi e la storia più scorrevole: ecco, di Recami meglio racconti che romanzi
Malvaldi: 4/5 - bello come al solito, ma troppo breve per godersi appieno tutta la combriccola
Perché si dovrebbe leggere un libro di racconti gialli? mah, per svago, per cercare di capire le ragioni di tanti successi editoriali. Di giallo, questi sei, non hanno poi molto.. e francamente non me ne dispiace, poiché la televisione già prodiga abbastanza violenze, indagini e via dicendo. Inoltre, dovendo detti racconti declinarsi tutti sul tema della vacanza (spesso di ispettori protagonisti in altri romanzi dei medesimi autori) mi sono apparsi francamente un poco forzati. Ma questa è il gioco - la sfida - e il premio in palio è riuscire a confezionare un bel racconto. Scialbo il primo, della Giménez-Bartlett, che mi avevano indicato come una grandissima scrittrice (e probabilmente lo sarà, ma in altre fatiche letterarie) - nonché un po' pretestuoso (ma ben scritto) quello di Antonio Manzini. Non mi ha coinvolto per niente Alessandro Robecchi, un filo volgare Francesco Recami... rimane Savatteri (un poco scontato) e Malvaldi. Ecco, di quest'ultimo mi è rimasta in testa l'immagine del vecchietto che pronuncia la frase di chiusura - come se l'avessi visto di persona, in quel bar. Un bar in cui non rimetterei piede.
I mainly decided to read this collection because it included a story by Antonio Manzini. I didn't know the other five authors. But this whole collection was quite fun. Each one was based on a theme related to vacation, and in general the stories were more comical than serious; the actual cases took a back seat. In general I'm not a big fan of short stories (a fact which I seem to forget again and again), but this was a really enjoyable anthology. Alicia Giménez-Bartlett actually is a Spaniard and writes in Spanish, but apparently is quite popular in Italy. I was pretty impressed by her and read a novel by her and bought a collection of a few others. Besides Manzini, the other authors were Alessandro Robecci, Gaetano Savatteri, Francesco Recami (this one was quite funny) and Marco Malvaldi, which was also a riot and really had ia different way of telling the story. If you enjoy reading Italian, you'll enjoy these writers.
Buonasera lettori, oggi vi propongo una raccolta di racconti in giallo della Sellerio Editore. Sei autori differenti Giménez-Barlett, Malvaldi, Manzini, Recami,Robecchi e Savettieri, sei racconti con in comune l'ambientazione nelle vacanze estive. Questi racconti sono stati molto intriganti oltre che divertenti, alcuni mi hanno colpito più di altri come "una vacanza di Petra" di Giménez-Barlett e "Rocco va in vacanza" di Manzini. Sono ideali da leggere durante le vacanze estive poiché sono molto leggeri e per provare a leggere nuovi scrittori. Questo libro non mi ha entusiasmato molto, perché alcuni racconti mi sembravano forzati.
Il racconto breve è un’arma a doppio taglio: o ti piace o non ti piace, la lettura è troppo veloce per indugiare e distillare i tuoi dubbi tra centinaia di pagine. E a me qui, velocemente, son molto piaciuti metà dei racconti e molto poco piaciuti l’altra metà: tre stelle sono la media tra un paio di cinque e un pugno di no, Maria, io esco;)
È stato bello leggere dei miei personaggi preferiti, alcuni agli albori della loro esistenza letteraria. Forse non i soliti gialli ma non riesco a decidere quale mi è piaciuto di più. Racconti brevi, divertenti e che richiedono solo un minimo di concentrazione, ideali quando si è molto impegnati.
Una vacanza di Petra di Alicia Giménez-Bartlett - 1* Una famiglia più fastidiosa delle zanzare in luglio: metodi educativi discutibili, padre irresponsabile, bambini odiosi che parlano come la Treccani, si intimidiscono con una minaccia e sono più perspicaci di una donna adulta, personaggi del tutto stereotipati. Sicuramente questo racconto (che, tra l'altro, non è un giallo, è una specie di racconto umoristico) non mi ha fatto venir voglia di approfondire le indagini di Petra Delicado.
Il tavolo di Alessandro Robecchi - 4* Mi ha conquistato subito con questa frase: "[...] dai meccanismi della Grande Tivù Commerciale, la Poderosa Fabbrica della Merda." Il resto del racconto è molto carino, decisamente ben fatto e col giusto grado di suspence per essere un racconto breve. Mi è piaciuto anche che il delitto centrale non fosse un omicidio, ma una truffa. Sicuramente leggerò altro di suo.
Rocco va in vacanza di Antonio Manzini - 1* Un racconto pieno di gente nervosa e psicopatica. Anche questo non è un giallo, è una specie di racconto a tema "politico" abbastanza irritante e poco credibile.
Il lato fragile di Gaetano Savatteri - 2.5* Belle le descrizioni ambientali e i passaggi storici, e curiosi alcuni personaggi, anche se l'inizio era quasi identico, almeno come situazioni, al racconto precedente. A tratti l'ho comunque trovato un po' noioso, e ho capito subito chi c'era dietro all'omicidio.
Giallo a Milano (Marittima) di Francesco Recami - 4* Finalmente un racconto giallo vero e proprio! Investigatore originale e originale la situazione. Forse Recami poteva evitare di utilizzare la parola "busoni", ma posso capire che dovesse illustrare bene il punto di vista di certi personaggi.
Aria di montagna di Marco Malvaldi - 5* Molto simpatico, con un incipit accattivante e un buon svolgimento della trama, mai pesante e coinvolgente.
Stavolta il più deludente è stato Manzini, con un racconto che a mio parere non ha ne capo ne coda; Rocco Schiavone non ne esce bene, e se lo scopo era togliersi un sassolino dalla scarpa contro la politica fracicona, gli è venuto male. Recami per una volta si salva, i protagonisti sono meno dementi del solito benché tentino di farli passare come tali. La piacevole scoperta: Alessandro Robecchi, che spero confermi il mio entusiasmo nel libro lungo che ho prontamente acquistato. Una penna sagace e divertente che merita approfondimento. Il resto è il solito, ma come sempre gradevole.
Come in tutte le raccolte c'è il racconto che piace di più e quello che piace di meno, ma la lettura di questo rapido libro consente di conoscere alcuni scrittori - soprattutto italiani - che magari si ha il dubbio possa piacere.
Conoscevo solo la Giménes-Barntlett (che probabilmente ripesco dal fondo degli scatoloni dove l'ho ficcata). Ora penso che leggerò Malvaldi, quantomeno perchè li ho disponibili, ma anche Recami e Robecchi.
Primi racconti (Autori Gimenez Bartlett e Robecchi) piuttosto deludenti. Il racconto di Savatteri invece, con la sua ambientazione siciliana e come protagonista un irresistibile personaggio: Saverio Lamanna, merita ampiamente la lettura. I racconti di Manzini e Recami sono solo dei divertissement estivi, vagamente umoristici. Divertente come al solito Malvaldi con i suoi personaggi del BarLume. Nel complesso un'antologia molto leggera, balneare, da lettura veloce sotto l'ombrellone.
Premesso che la forma racconto non mi è congeniale, confesso che un paio di quelli qui raccolti mi sono piaciuti ed il libro è particolarmente adatto ai pendolari. facile finire il racconto all'interno della durata del viaggio.
Alicia Giménez-Bartlett - Una vacanza di Petra 2/5 Alessandro Robecchi - Il tavolo 2/5 Antonio Manzini - Rocco va in vacanza 4/5 Gaetano Savatteri - Il lato fragile 4/5 Francesco Recami - Giallo a Milano (Marittima) - 4/5 Marco Malvaldi - Aria di montagna 3/5
A me questi racconti brevi a tema piacciono sempre tantissimo. Amo i gialli e mi innamoro constantemente dei vari protagonisti, grazie a questi piccoli frammenti non li perdo mai d'occhio. Chissà quale sarà la prossima raccolta, magari Halloween? Oppure la Befana?
Malvaldi e Recami mi sono piaciuti. Manzini deludente (se in quel momento manca l'ispirazione, si figurerebbe meglio a non scriverlo un racconto ...). Gli altri non mi hanno entusiasmato.