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I sette corvi
Gennaio 1995. A Rauch, minuscolo paese della Val Ghiaccia, gola sperduta in una delle più remote lande delle Alpi Venete, quasi al confine con il Friuli, viene ritrovato il cadavere della giovane insegnante Nicla Rossi. Il volto, escoriato, è stato privato degli occhi, come se qualcuno glieli avesse strappati. La polizia di Belluno incarica l'ispettrice Zoe Tormen e il medico legale Alvise Stella di recarsi sul luogo, poiché le dinamiche dell'omicidio fanno pensare a un potenziale serial killer. I due non potrebbero essere più diversi: Zoe ha trent'anni, è figlia della montagna e sembra uscita dalla copertina di un disco di musica grunge; Alvise, invece, è un uomo di città, ama i completi, la musica classica e gli scacchi. Anche se i loro mondi sembrano destinati a collidere, dovranno unire le forze, perché nella morte di Nicla niente è come sembra. A Rauch si annida un male profondo che neanche la neve è riuscita a spazzare via; un male che affonda le sue radici nella sete di giustizia e in un'antica leggenda. Il passato è diventato presente e forse non è un caso che proprio Zoe sia giunta a Rauch...
283 pages, Hardcover
Published February 11, 2025
121 people want to read
About the author
Matteo Strukul
78 books324 followersMatteo Strukul is an Italian author of historical fiction. His work has been translated into twenty languages and was awarded with the Premio Bancarella - won in the past by Ernest Hemingway, Ken Follett and Umberto Eco among others - and the Premio Salgari two of the most prestigious literary prizes in Italy. His Medici Family tetralogy was an international bestseller saga with millions of copies sold around the world. He teaches Interactive Storytelling at the Link University in Rome.
Matteo earned a PhD in European Law of Contracts at the Ca’ Foscari University of Venice and lives between Padua and Berlin with his wife Silvia.
Visit Matteo Strukul’s website at www.matteostrukul.com and follow him on Twitter at @matteostrukul.
Matteo earned a PhD in European Law of Contracts at the Ca’ Foscari University of Venice and lives between Padua and Berlin with his wife Silvia.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 35 reviews
March 11, 2025
Allora… La prima metà del libro è quasi inutile: tante chiacchiere e descrizioni che però non portano avanti la trama. Nella seconda parte invece è concentrato tutto lo svolgimento della storia, anche se ci sono stati dei passaggi dove mi sono chiesta cosa stessi leggendo. Un romanzo che di horror, a mio avviso, ha poco e niente…
February 23, 2025
Altra storia ambientata in luoghi vicini a me. Un buon thriller con tinte pseudo magiche, un libro che si lascia leggere velocemente e provvisto di capitoli brevi (a mio avviso sono sempre una mossa vincente per far divorare le pagine). Diversi pov accompagnano il lettore fino alla fine, e tra omicidi e misteri la narrazione si mostra serrata, priva di punti noiosi e avvincente.
April 12, 2025
Come mi è successo ogni volta con i libri della Newton Compton editori, mi sono lasciata affascinare dalla copertina e alla fine sono rimasta sempre delusa dalla storia. L'inizio del libro è molto confusionale sui personaggi e dopo che inizi a memorizzarli esce un nuovo personaggio dal nulla che diventa il protagonista ma non sai niente di lui e non hai avuto neanche il tempo di affezionarti. Se leggete la pagina 269 e 270 vi risparmiate di leggere tutte le altre perché riassume il succo del libro. L'ho trovato senza senso, scritto male, per niente Horror e l'autore era più preso ad elencare i suoi cantanti e canzoni preferiti invece che raccontare una bella storia.
March 9, 2025
01 marzo/ 09 marzo 2025
La trama si sviluppa in modo fluido e dinamico, con colpi di scena ben dosati che tengono alta la tensione e l'interesse fino all'ultimo capitolo. "I sette corvi" è un romanzo che consiglio vivamente a chi ama le storie ben scritte, ricche di suspense e di emozioni.
In conclusione, "I sette corvi" di Matteo Strukul è un'opera che merita di essere letta e apprezzata per la sua capacità di trasportare il lettore in un'epoca affascinante e di coinvolgerlo in una storia avvincente e appassionante. Bravo Matteo Strukul!
La trama si sviluppa in modo fluido e dinamico, con colpi di scena ben dosati che tengono alta la tensione e l'interesse fino all'ultimo capitolo. "I sette corvi" è un romanzo che consiglio vivamente a chi ama le storie ben scritte, ricche di suspense e di emozioni.
In conclusione, "I sette corvi" di Matteo Strukul è un'opera che merita di essere letta e apprezzata per la sua capacità di trasportare il lettore in un'epoca affascinante e di coinvolgerlo in una storia avvincente e appassionante. Bravo Matteo Strukul!
May 2, 2025
Troppi Pov
Troppi generi mischiati
Non si capisce niente…
Troppe descrizioni inutili e poco succo della storia….
Sono rimasta molto delusa da Strukul questa volta…
Troppi generi mischiati
Non si capisce niente…
Troppe descrizioni inutili e poco succo della storia….
Sono rimasta molto delusa da Strukul questa volta…
March 24, 2025
Buongiorno amici lettori 💙
Oggi vi parlo del libro di Matteo Strukul "I sette corvi" edito Newton Compton Editori che ho letto per una sfida di lettura con altre due ragazze.
.
Leggo molto il genere, mi piace l'horror e mi piace molto quando il folklore e le antiche leggende vengono incluse nella narrazione per far diventare una storia ancora più ricca e particolare.
.
Purtroppo qui in "I sette corvi", non ho trovato quel brivido che contraddistingue gli horror, quell'adrenalina che i thriller sanno darmi, quell' affezione che si ha per i protagonisti principali.
.
Nemmeno la leggenda, come viene narrata nel libro mi ha convinto. Devo essere sincera, ho apprezzato che l'autore l'abbia riportata alla fine del libro e solo lì, in quel paragrafo, l'ho apprezzata davvero. All'interno della storia non mi ha detto niente. Non mi è arrivata. Non mi ha coinvolto.
.
Ci troviamo in mezzo alla Val Ghiaccio, in un paesello in mezzo alle montagne, dove la natura e gli uomini hanno un loro equilibrio.
C'è una leggenda vecchia di decenni che, questo equilibrio, lo pretende sotto forma di tributo di sangue come una maledizione che si scaglia sugli uomini per far si che non dimentichino.
Siamo nel 1995 e alcune morti sospette fanno arrivare da Belluno l'ispettrice Zoe Tormen che in qualche modo sembra collegata alla leggenda e attraverso delle visioni capisce che solo lei potrà salvare gli abitanti di Rauch.
I corvi, protagonisti principali della storia, saranno i carnefici di un anitica maledizione che va oltre la comprensione umana.
.
Che dire, le basi c'erano, dalla trama mi aspettavo un bel thriller dalle tinte horror con i fiocchi invece purtroppo mi sono trovata a leggere qualcosa che a tratti ho faticato a capire, con una protagonista con cui non sono riuscita ad entrare in empatia nonostante tutto ciò che affronta e che ho faticato a portare a termine nonostante la scorrevolezza della narrazione.
Peccato!
.
❓E ora vi chiedo... Vi potrebbe piacere?
Lo avete letto? Che ne pensate?
Vi piace quando una leggenda viene inserita nella narrazione? Pensate che arricchisca la storia?
Vi leggo volentieri nei commenti 💕
.
La vostra Febe 💙
#lesorelledinchiostro
Oggi vi parlo del libro di Matteo Strukul "I sette corvi" edito Newton Compton Editori che ho letto per una sfida di lettura con altre due ragazze.
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Leggo molto il genere, mi piace l'horror e mi piace molto quando il folklore e le antiche leggende vengono incluse nella narrazione per far diventare una storia ancora più ricca e particolare.
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Purtroppo qui in "I sette corvi", non ho trovato quel brivido che contraddistingue gli horror, quell'adrenalina che i thriller sanno darmi, quell' affezione che si ha per i protagonisti principali.
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Nemmeno la leggenda, come viene narrata nel libro mi ha convinto. Devo essere sincera, ho apprezzato che l'autore l'abbia riportata alla fine del libro e solo lì, in quel paragrafo, l'ho apprezzata davvero. All'interno della storia non mi ha detto niente. Non mi è arrivata. Non mi ha coinvolto.
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Ci troviamo in mezzo alla Val Ghiaccio, in un paesello in mezzo alle montagne, dove la natura e gli uomini hanno un loro equilibrio.
C'è una leggenda vecchia di decenni che, questo equilibrio, lo pretende sotto forma di tributo di sangue come una maledizione che si scaglia sugli uomini per far si che non dimentichino.
Siamo nel 1995 e alcune morti sospette fanno arrivare da Belluno l'ispettrice Zoe Tormen che in qualche modo sembra collegata alla leggenda e attraverso delle visioni capisce che solo lei potrà salvare gli abitanti di Rauch.
I corvi, protagonisti principali della storia, saranno i carnefici di un anitica maledizione che va oltre la comprensione umana.
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Che dire, le basi c'erano, dalla trama mi aspettavo un bel thriller dalle tinte horror con i fiocchi invece purtroppo mi sono trovata a leggere qualcosa che a tratti ho faticato a capire, con una protagonista con cui non sono riuscita ad entrare in empatia nonostante tutto ciò che affronta e che ho faticato a portare a termine nonostante la scorrevolezza della narrazione.
Peccato!
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❓E ora vi chiedo... Vi potrebbe piacere?
Lo avete letto? Che ne pensate?
Vi piace quando una leggenda viene inserita nella narrazione? Pensate che arricchisca la storia?
Vi leggo volentieri nei commenti 💕
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La vostra Febe 💙
#lesorelledinchiostro
March 7, 2025
Probabilmente non è il libro che fa per me.
Venduto come un thriller... dichiarato alla fine come un Horror.
La parte Thriller si "risolve" a poco più della metà, sfociando in quello che dovrebbe essere la parte "mistica" e horror... Purtoppo non l'ho trovato appassionante e nemmeno mi ha messo l'ansia che dovrebbe metterti un libro dell'orrore (e ne ho letti di libri che non potevo leggere di sera per la strizza che mi mettevano).
Non mi piace essere delusa dai libri. :(
Venduto come un thriller... dichiarato alla fine come un Horror.
La parte Thriller si "risolve" a poco più della metà, sfociando in quello che dovrebbe essere la parte "mistica" e horror... Purtoppo non l'ho trovato appassionante e nemmeno mi ha messo l'ansia che dovrebbe metterti un libro dell'orrore (e ne ho letti di libri che non potevo leggere di sera per la strizza che mi mettevano).
Non mi piace essere delusa dai libri. :(
This entire review has been hidden because of spoilers.
August 13, 2025
Avevo grandi aspettative su questo thriller, ma purtroppo sono rimasta molto delusa. L’inizio è molto lento, ricco di descrizioni e passaggi non utili alla narrazione.
La storia è inverosimile, con scene decisamente crude.
La storia è inverosimile, con scene decisamente crude.
July 29, 2025
Decisamente non il mio genere
Scrittura veloce e capitoli brevi come piace a me, mi hanno permesso di finirlo in fretta ma non è il genere di libro che mi appassiona 😞
Scrittura veloce e capitoli brevi come piace a me, mi hanno permesso di finirlo in fretta ma non è il genere di libro che mi appassiona 😞
November 19, 2025
“I sette corvi” è un romanzo dello scrittore italiano Matteo Strukul edito Newton Compton Editori.
Gennaio 1995. A Rauch, un paesino della Val Ghiaccia quasi al confine con il Friuli iniziano a succedere cose sinistre a cominciare dal ritrovamento nel bosco del corpo di Nicla Rossi, una professoressa del luogo, il fatto più agghiacciante è che il volto è stato privato degli occhi. La polizia di Belluno manda ad indagare Zoe Tormen e Alvise Stella rispettivamente ispettrice e medico legale. Zoe ha trent’anni, è vissuta sempre in montagna e ha la passione per il grunge e le auto da corsa mentre Alvise vicino alla cinquantina è un uomo di città, vestito di tutto punto con un’anima più vintage, i due non potrebbero essere così diversi ma anche in questo riusciranno a capirsi e a creare un bel rapporto per scoprire chi c’è dietro a quell’orrore, la scia di sangue è solo all’inizio.
“I sette corvi” è un romanzo horror dalle tinte dark/gotiche, già dalle prime pagine si può sentire l’atmosfera sospesa, misteriosa, a tratti claustrofobica, andando avanti con la lettura si arriva a punti di pathos molto ben riusciti. L’ambientazione è molto curata, dettagliata, descrizioni meticolose come un dipinto realistico, sembra veramente di essere a Rauch in quel gennaio 1995, rimanere incantati dalle montagne, sentire il freddo gelido, vedere la neve lentamente cadere e sentire quell’inquietudine dato dalle tormente ma anche dai misteri e dai segreti che si celano nella cittadina. Si vede il grande studio dietro all’opera, dal grande al più piccolo dettaglio e questa è una delle cose che mi piacciono dello scrittore, descrive, racconta senza mai appesantire le scene. La struttura regge con quel velo di angoscia, non svela molto ma si scopre lentamente scena dopo scena culminando nell’atto finale.
I personaggi si muovono su un palcoscenico solido, essi stessi lo sono, ognuno ha una propria voce, funzione apportando ricchezza e contributo alla storia, non sono burattini senza personalità anzi sembra quasi di sentirli quando si crogiolano nei loro pensieri, ricordi, sensi di colpa ed è meraviglioso vederli evolvere con l’avanzare della lettura e ci si entra in empatia. Mi ha fatto piacere vedere come la protagonista non è la solita donna potente e senza macchia, Zoe è viva, reale, con la sua forza, determinazione insieme alle sue cicatrici e fragilità.
Strukul sorprende con questo cambio di genere e di epoca, lascia la classica ambientazione storica portandola negli anni ‘90 del Novecento dove la musica grunge e il cult “Il Corvo” spopolavano. L’ho trovato un omaggio non solo al romanzo di Daphne du Maurier “Gli uccelli” poi divenuto celeberrimo con il film di Hitchcock, ma anche ad altri scrittori di genere horror come Stephen King e Washington Irving, alla musica di quegli anni, alla Lancia Delta.
“I sette corvi” è un romanzo dove si tocca molto il tema dell’ambiente, specialmente nei luoghi di montagna si arriva a creare un certo legame con la natura di collaborazione, di rispetto se viene a mancare tutto può essere perduto, ma ci sono altre tematiche trattate come la violenza sulle donne, quella subdola che ti rinchiude in casa senza sapere di esserne vittima, ma c’è anche l’amore, la rinascita. Durante la lettura non ho potuto far a meno di sentire quell’alone di leggende, di misteri e in questo Strukul è molto bravo perché anche in altre sue opere l’ho provata, qui come punto in più c’è la musica sembra veramente di ascoltarla insieme ai personaggi nelle varie scene dando ancora più la sensazione anni novanta. Mi fermo qui perché se continuo faccio sicuramente qualche spoiler, ma avrei tante altre cose da dire.
Se cercate un horror tutto italiano ambientato nelle fredde gole della Val Ghiaccia con musica anni novanta, tanta inquietudine e colpi di scena vi consiglio caldamente di leggerlo.
Gennaio 1995. A Rauch, un paesino della Val Ghiaccia quasi al confine con il Friuli iniziano a succedere cose sinistre a cominciare dal ritrovamento nel bosco del corpo di Nicla Rossi, una professoressa del luogo, il fatto più agghiacciante è che il volto è stato privato degli occhi. La polizia di Belluno manda ad indagare Zoe Tormen e Alvise Stella rispettivamente ispettrice e medico legale. Zoe ha trent’anni, è vissuta sempre in montagna e ha la passione per il grunge e le auto da corsa mentre Alvise vicino alla cinquantina è un uomo di città, vestito di tutto punto con un’anima più vintage, i due non potrebbero essere così diversi ma anche in questo riusciranno a capirsi e a creare un bel rapporto per scoprire chi c’è dietro a quell’orrore, la scia di sangue è solo all’inizio.
“I sette corvi” è un romanzo horror dalle tinte dark/gotiche, già dalle prime pagine si può sentire l’atmosfera sospesa, misteriosa, a tratti claustrofobica, andando avanti con la lettura si arriva a punti di pathos molto ben riusciti. L’ambientazione è molto curata, dettagliata, descrizioni meticolose come un dipinto realistico, sembra veramente di essere a Rauch in quel gennaio 1995, rimanere incantati dalle montagne, sentire il freddo gelido, vedere la neve lentamente cadere e sentire quell’inquietudine dato dalle tormente ma anche dai misteri e dai segreti che si celano nella cittadina. Si vede il grande studio dietro all’opera, dal grande al più piccolo dettaglio e questa è una delle cose che mi piacciono dello scrittore, descrive, racconta senza mai appesantire le scene. La struttura regge con quel velo di angoscia, non svela molto ma si scopre lentamente scena dopo scena culminando nell’atto finale.
I personaggi si muovono su un palcoscenico solido, essi stessi lo sono, ognuno ha una propria voce, funzione apportando ricchezza e contributo alla storia, non sono burattini senza personalità anzi sembra quasi di sentirli quando si crogiolano nei loro pensieri, ricordi, sensi di colpa ed è meraviglioso vederli evolvere con l’avanzare della lettura e ci si entra in empatia. Mi ha fatto piacere vedere come la protagonista non è la solita donna potente e senza macchia, Zoe è viva, reale, con la sua forza, determinazione insieme alle sue cicatrici e fragilità.
Strukul sorprende con questo cambio di genere e di epoca, lascia la classica ambientazione storica portandola negli anni ‘90 del Novecento dove la musica grunge e il cult “Il Corvo” spopolavano. L’ho trovato un omaggio non solo al romanzo di Daphne du Maurier “Gli uccelli” poi divenuto celeberrimo con il film di Hitchcock, ma anche ad altri scrittori di genere horror come Stephen King e Washington Irving, alla musica di quegli anni, alla Lancia Delta.
“I sette corvi” è un romanzo dove si tocca molto il tema dell’ambiente, specialmente nei luoghi di montagna si arriva a creare un certo legame con la natura di collaborazione, di rispetto se viene a mancare tutto può essere perduto, ma ci sono altre tematiche trattate come la violenza sulle donne, quella subdola che ti rinchiude in casa senza sapere di esserne vittima, ma c’è anche l’amore, la rinascita. Durante la lettura non ho potuto far a meno di sentire quell’alone di leggende, di misteri e in questo Strukul è molto bravo perché anche in altre sue opere l’ho provata, qui come punto in più c’è la musica sembra veramente di ascoltarla insieme ai personaggi nelle varie scene dando ancora più la sensazione anni novanta. Mi fermo qui perché se continuo faccio sicuramente qualche spoiler, ma avrei tante altre cose da dire.
Se cercate un horror tutto italiano ambientato nelle fredde gole della Val Ghiaccia con musica anni novanta, tanta inquietudine e colpi di scena vi consiglio caldamente di leggerlo.
March 26, 2025
"La paura ha forgiato questo luogo e vive in esso".
Matteo Strukul ci porta, in pieno inverno, in una valle dell'alto bellunese, la Val Ghiaccia, ad indagare su un omicidio. I due agenti incaricati alloggiano alla locanda "I sette corvi", come da titolo del romanzo (2025; Newton Compton Editori), e attorno ai corvi imperiali e all'oscuro archetipo dell'uccello si dipana la vicenda. Per qualcuno è un viaggio nella memoria, per altri l'interminabile attesa che i presagi di sventura trovino nuovamente realizzazione e, inoltre, incubi e visioni si legano a vicende e leggende nere del passato e tingono la narrazione di sfumature tipiche da folk horror.
Se l'atmosfera si fa sempre più interessante, con l'ulteriore pregio di fare assaporare al lettore la forte comunione tra i protagonisti e un maestoso territorio alpino, la storia, d'altra parte, non riesce a decollare molto, seguendo un percorso piuttosto prevedidibile, quando non addirittura anticipato nel corso della narrazione. L'autore, però, ha compiuto anche la pregevole scelta di ambientare la vicenda a metà degli anni '90, donandoci, di conseguenza, una colonna sonora (la playlist è in fondo al libro) e citazioni di pregio e risparmiandoci, per fortuna, la maledizione dell'ennesimo ritorno agli anni '80.
Matteo Strukul ci porta, in pieno inverno, in una valle dell'alto bellunese, la Val Ghiaccia, ad indagare su un omicidio. I due agenti incaricati alloggiano alla locanda "I sette corvi", come da titolo del romanzo (2025; Newton Compton Editori), e attorno ai corvi imperiali e all'oscuro archetipo dell'uccello si dipana la vicenda. Per qualcuno è un viaggio nella memoria, per altri l'interminabile attesa che i presagi di sventura trovino nuovamente realizzazione e, inoltre, incubi e visioni si legano a vicende e leggende nere del passato e tingono la narrazione di sfumature tipiche da folk horror.
Se l'atmosfera si fa sempre più interessante, con l'ulteriore pregio di fare assaporare al lettore la forte comunione tra i protagonisti e un maestoso territorio alpino, la storia, d'altra parte, non riesce a decollare molto, seguendo un percorso piuttosto prevedidibile, quando non addirittura anticipato nel corso della narrazione. L'autore, però, ha compiuto anche la pregevole scelta di ambientare la vicenda a metà degli anni '90, donandoci, di conseguenza, una colonna sonora (la playlist è in fondo al libro) e citazioni di pregio e risparmiandoci, per fortuna, la maledizione dell'ennesimo ritorno agli anni '80.
October 5, 2025
Pensavo fosse un primo esordio.
In realtà mi sono poi accorta che l’autore ha già un buon numero di saggi/romanzi storici (che ho segnato in TBR per approfondire). Intendiamoci, non é scritto male (anche se credo di aver contato non meno di una cinquantina di ‘dapprincipio’, a quanto pare il feticcio linguistico dell’autore), ed é molto interessante la leggenda dei Sette Corvi, da questa su denotano ricerca e approfondimenti notevoli.
Solo che: ci sono troppe voci e non si capisce bene chi faccia cosa o chi sia chi, i thrill li danno una trama un po’ lacunosa e una playlist notevole.
Con un pochino più di accortezze e qualche approfondimento in più (magari un’aggiuntina da 100/150 pagine) avremmo capito il background della protagonista e la scelta delle vittime.
Le morti random lasciamole a Squid Game.
Vibes da Teresa Radice (poliziotta pluritraumatizzata spedita sull’eremo colle al freddo) con un tocco di Locanda alla Once upon a time (buon punto di partenza, ma meritava un approfondimento) per chiudere con grunge e riferimenti alla bibliografia di Stephen King e inneggi a Il Corvo.
Un calderone poco spooky e un po’ troppo anni ‘90.
In realtà mi sono poi accorta che l’autore ha già un buon numero di saggi/romanzi storici (che ho segnato in TBR per approfondire). Intendiamoci, non é scritto male (anche se credo di aver contato non meno di una cinquantina di ‘dapprincipio’, a quanto pare il feticcio linguistico dell’autore), ed é molto interessante la leggenda dei Sette Corvi, da questa su denotano ricerca e approfondimenti notevoli.
Solo che: ci sono troppe voci e non si capisce bene chi faccia cosa o chi sia chi, i thrill li danno una trama un po’ lacunosa e una playlist notevole.
Con un pochino più di accortezze e qualche approfondimento in più (magari un’aggiuntina da 100/150 pagine) avremmo capito il background della protagonista e la scelta delle vittime.
Le morti random lasciamole a Squid Game.
Vibes da Teresa Radice (poliziotta pluritraumatizzata spedita sull’eremo colle al freddo) con un tocco di Locanda alla Once upon a time (buon punto di partenza, ma meritava un approfondimento) per chiudere con grunge e riferimenti alla bibliografia di Stephen King e inneggi a Il Corvo.
Un calderone poco spooky e un po’ troppo anni ‘90.
March 28, 2025
Di Strukul ho letto poco, e soprattutto niente che potessere simile a I sette corvi. Quindi ho iniziato la lettura senza avere nessuna aspettativa ma solo molta curiosità. La trama è presto detta. Siamo al confine tra Friuli e Veneto, in un paesino in alta montagna. Qui c'è un'atmosfera gotica e lugubre, che ben si addcie alle leggende chepopolano questi luoghi. una di queste leggende è quella dei 7 corvi. Un vescovo usava i corvi e la loro saggezza per condannare a morte tutti coloro che i corvi ritenevano colpevoli. Un giorno, però, fu additata come strega una bellissima ragazza, ma i corvi si rifiutarono di riconoscerla come tale. Il vescovo, spinto dall'invidia del popolo contro questa ragazza, decise di farla ardere come una strega su una pira e con lei i sette corvi che gli si erano opposti. Da li la leggenda dei corvi che ancora vagano alla ricerca della vendette. Leggo della leggenda dei 7 corvi, e rimango sconvolta dalla crudeltà di questi animali contro la specie umana..ma avranno ragione? sicuramente ci sono dei rimandi a letteratura d'autore, come Edgar Allan Poe, oppure il film Il corvo, con Brandon Lee, basato sull'omonimo fumetto di James O'Barr; il film racconta la storia di Eric Draven, un musicista rock classico la cui anima, inquieta e tormentata, torna dall'Aldilà per vendicare la propria morte, e quella della fidanzata. Mi è sembrato che l'autore prendesse spunto da li, per iniziare a raccontare della vendetta dei corvi. Non dimentichiamo il grande classico, il film gli uccelli, di Hitchcock. Questi omaggi a grande letteratura e filmografia mi hanno decisamente convinto. Io però mi cheid0 perché tanta fretta nella conclusione? Mi sarebbe piaciuto andare un po' più a fondo nella leggenda e nella ricerca del contrasto alla violenza di questo animali così feriti. E mi sarebbe piaciuto anche capire il collegamento con gli altri animali selvatici. Perché non dare più spazio ad altri personaggi, come Anna e Marco, madre e figlio, quest'ultimo in particolare così tanto attirato dalla letteratura gotica? Infine, ho ammirato la conoscenza che l'autore dimostra nella discografia anni 80, il grunge in particolare, e mi ha convinto l'ambientazione che risale a quegli anni, senza cellulari che oggi purtroppo guidano il tempo degli uomini
April 2, 2025
"I sette corvi" di Matteo Strukul è un romanzo che, per me, si legge veramente bene, un buono stile, scorrevole e piacevole, non ti accorgi. La trama coinvolgente e ben congegnata, non ha però "la forza" che personalmente mi sarei aspettata. Definito come un libro horror mi aspettavo un pò di più, una lettura per genere, a mio avviso, troppo thriller, la suspance è decisamente presente ma il libro non spaventa e neanche tanto meno crea o fa nascere angosce. Un testo dai colori forti e cupi, dai personaggi ben presentati e caratterizzati ed una ambientazione mozzafiato.
In definitiva una lettura che veramente si apprezza, si legge davvero bene, grazie ad un ottimo stile scorrevole e piacevole ma che purtroppo nell' insieme non mi ha trascinato come speravo
In definitiva una lettura che veramente si apprezza, si legge davvero bene, grazie ad un ottimo stile scorrevole e piacevole ma che purtroppo nell' insieme non mi ha trascinato come speravo
March 26, 2025
Sette erano i corvi....
Una la fanciulla...
Uniti per sempre nelle fiamme...
Uniti per sempre aspettando la loro vendetta...
Questa è la leggenda, ma nel piccolo paese di Rauch qualcosa si è svegliato ed è realtà...
La natura chiede giustizia per i torti subiti...
Un worldbuilding gotico, affascinante e un po' fiabesco fa da sfondo ad una vicenda che parte come un poliziesco ma prende subito connotati horror...
Una prosa evocativa e immersiva contribuisce a creare un' atmosfera sospesa nel tempo, misteriosa e conturbante capace di suscitare in chi legge delle forti emozioni...
I capitoli brevi e il ritmo intenso rendono questa lettura estremamente affascinante e avvincente...
Una la fanciulla...
Uniti per sempre nelle fiamme...
Uniti per sempre aspettando la loro vendetta...
Questa è la leggenda, ma nel piccolo paese di Rauch qualcosa si è svegliato ed è realtà...
La natura chiede giustizia per i torti subiti...
Un worldbuilding gotico, affascinante e un po' fiabesco fa da sfondo ad una vicenda che parte come un poliziesco ma prende subito connotati horror...
Una prosa evocativa e immersiva contribuisce a creare un' atmosfera sospesa nel tempo, misteriosa e conturbante capace di suscitare in chi legge delle forti emozioni...
I capitoli brevi e il ritmo intenso rendono questa lettura estremamente affascinante e avvincente...
November 13, 2025
Sono rimasta abbastanza perplessa.
All' inizio la storia sembrava parecchio interessante, con quell' alone di mistero e inquietudine, così come sembrava interessante la leggenda dei sette corvi.
A un certo punto però la storia prende una piega assurda e certe cose mi hanno fatto storcere il naso
1) i corvi che fanno questa sorta di "alleanza" con i lupi non si può vedere
2) l' ispettrice protagonista che casualmente è la prescelta e decide di scalare la montagna per salvare la città
3) il finale frettoloso e senza senso
4) seppur interessanti tutte le scene di morti provocate dai corvi, non si capisce con quale criterio vengano scelte le vittime
Diciamo che si poteva fare meglio, peccato.
All' inizio la storia sembrava parecchio interessante, con quell' alone di mistero e inquietudine, così come sembrava interessante la leggenda dei sette corvi.
A un certo punto però la storia prende una piega assurda e certe cose mi hanno fatto storcere il naso
1) i corvi che fanno questa sorta di "alleanza" con i lupi non si può vedere
2) l' ispettrice protagonista che casualmente è la prescelta e decide di scalare la montagna per salvare la città
3) il finale frettoloso e senza senso
4) seppur interessanti tutte le scene di morti provocate dai corvi, non si capisce con quale criterio vengano scelte le vittime
Diciamo che si poteva fare meglio, peccato.
This entire review has been hidden because of spoilers.
September 6, 2025
Un buon libro,che si fa leggere, ma con alcuni difetti.
La storia in sé ha potenziale, l'elemento mistico mi aveva attirata ma è stata sviluppato forse in modo troppo superficiale e la risoluzione generale della trama avviene un po' troppo in fretta.
Alcuni personaggi mancano un po' di spessore: Alvise, per esempio, nonostante venga presentato quasi come un coprotagonista alla fine ha poco spazio e e non viene approfondito come si deve.
Alcune scene sono senza dubbio cruente ma manca un po' la tensione dell'horror.
La storia in sé ha potenziale, l'elemento mistico mi aveva attirata ma è stata sviluppato forse in modo troppo superficiale e la risoluzione generale della trama avviene un po' troppo in fretta.
Alcuni personaggi mancano un po' di spessore: Alvise, per esempio, nonostante venga presentato quasi come un coprotagonista alla fine ha poco spazio e e non viene approfondito come si deve.
Alcune scene sono senza dubbio cruente ma manca un po' la tensione dell'horror.
February 23, 2025
Lo stile di questo autore (che non conoscevo) mi ha conquistata e sicuramente leggerò altro di questo autore: la scrittura apparentemente semplice e diretta é capace di dare forti emozioni. Alcuni personaggi sono ben delineati. Il libro inizialmente sembra un thriller ma poi l’ horror prende il sopravvento. Una leggenda del territorio che diventa inquietante e spaventosa. Io che ho una paura folle degli uccelli ho avuto i brividi per tutta la lettura 😱😱.
August 17, 2025
La prima parte mi è piaciuta, belle descrizioni, un’aura di mistero e terrore. Dopo vola troppo velocemente verso la fine, delineando a mala pena alcuni personaggi che poi diventano importanti, una leggenda che si conosce nei particolari solo alla fine del libro. Troppo fantasy ma quello è un gusto assolutamente personale
March 18, 2025
Mi è piaciuta la scrittura. Tuttavia l'ho trovato un miscuglio di generi non ben precisato: all'inizio sembrava un giallo/thriller e poi tutto di colpo è diventato un horror. Un po' nebulosa, secondo me, la parte finale. Bellissima la copertina del libro.
July 21, 2025
Finito di leggere in vacanza perché l alternativa erano le parole crociate. Un libro horror come avrebbe potuto scriverlo stephen King, certo, ma quando aveva 12 anni!
Troppo banale, scritto in maniera puerile. Forse ho sbagliato io ad aspettarmi altro.
Troppo banale, scritto in maniera puerile. Forse ho sbagliato io ad aspettarmi altro.
September 21, 2025
Di horror questo libro non aveva nulla, di thriller poco, mi è sembrato un elenco delle canzoni e gruppi preferiti degli anni 90 dell’autore. Quindi, per restare in tema, come mi è sembrato questo libro?
Mmm Mmm Mmm Mmm (Crash Test Dummies)
Mmm Mmm Mmm Mmm (Crash Test Dummies)
March 13, 2025
porocodiidoo nonfarlo partire come giallo per poi rivelarsi noir😾
March 14, 2025
Un po' lenta la prima parte la seconda invece è molto più intrigante 📚 La leggenda mi è piaciuta tanto
July 3, 2025
Ma non perdete tempo!
July 21, 2025
Non prende fin dall’inizio e nonostante sia corto, non riesco ad andare avanti.. ora capisco le pessime recensioni
August 12, 2025
Romanzo gotico con una prima parte "noiosetta" e una seconda parte, decisamente, più coinvolgente il tutto racchiuso in una trama fantasiosa.
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