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Du mauvais côté

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Quand Ettore quitte la banlieue de Milan afin d’entrer dans un prestigieux lycée du centre-ville, il se retrouve sans repères. Tous les autres élèves – plus grands, plus riches, plus matures –, l’ignorent, sauf Giulio, un Romain charismatique qui le prend sous son aile.

Au siège de la « Fédération », Ettore rencontre des militants néofascistes et, peu à peu, se familiarise avec leurs idées et leurs actions : distribution de tracts, manifestations… mais plus cet engagement prend de l’ampleur, plus il est coûteux sur le plan familial et sentimental. Un cercle vicieux se crée qui semble l’amener inéluctablement vers la violence.

Qu’est-ce qui pousse le jeune homme à choisir une voie radicale? Du mauvais côté est l’histoire – intime et douloureuse – d’un adolescent qui découvre le pouvoir et les conséquences de ses choix.

Ce premier roman audacieux, salué par la critique en Italie, est d’une actualité brûlante.

320 pages, Paperback

Published April 30, 2025

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Davide Coppo

1 book22 followers
Davide Coppo è nato a Milano nel 1986. "La parte sbagliata" è il suo primo romanzo.

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Profile Image for Orsodimondo.
2,440 reviews2,408 followers
July 6, 2025
IL RICHIAMO DELLA FORESTA


Bogliasco, dove Ettore e i suoi genitori trascorrono un mese di vacanza ogni estate per quattordici anni. L’ultima è quella del G8 a Genova (invece non si parla delle Torri Gemelle).

In questo suo esordio Davide Coppo affronta un soggetto particolarmente interessante, e direi anche attuale: come si diventa fascisti.
E forse sarebbe più appropriato dire neofascisti. Anche se io ho la convinzione che i fascisti lo sono tout court, non hanno mai cessato d’esistere nonostante gli sfaceli causati nel famigerato ventennio e nella RSI.
Ma rimango sul “neo” in quanto il protagonista muove i suoi primi passi verso questa ideologia appena adolescente. E Coppo lo segue per i cinque anni del liceo. Che per il personaggio protagonista io-parlante Ettore corrispondono ai primi del terzo millennio.
La sua storia infatti muove i primi passi nell’anno scolastico 2000-2001, quando Ettore è ancora in terza media e l’insegnante di storia mostra alla classe filmati dell’epoca, preferendoli a barbose spiegazioni: immagini più che parole. D’altronde anche le immagini sono corredate di parole. E allora, documenti invece delle teorie. Documentari che gli ispirano riflessioni come questa che segue:
Un senso d’ordine, un senso di felicità, un senso di compiutezza. Tutto appariva funzionante, tutto sembrava andare nella stessa direzione. Mi pareva un mondo senza ripensamenti, senza dubbi né angosce. Un mondo senza spazio per i sensi di colpa.


Il liceo classico Beccaria dove si iscrive Ettore: mille studenti, come un paese a sé.

Coppo è bravo ad analizzare, a fermarsi su dettagli e momenti marginali, a portare a galla uno spessore che la superficie non lascia presagire.
E intanto Ettore, il suo protagonista, supera la pubertà ed entra nell’adolescenza, e ci fa sentire – forse perfino provare – le pulsioni, i timori e i tremori, le scoperte della sua età. Romanzo di formazione a tutto tondo: i pensieri, le pulsioni, la famiglia, gli amici, le ragazze, la solitudine…

Perché si diventa fascisti a quattordici, quindici anni? Non per illuminazione, non funziona come per l’amore, e non funziona come per la fede. Ma nemmeno è stato il punto di arrivo di una crescita ideologica. Piuttosto, qualcosa che aveva a che fare con l’estetica, e molto con l’identità.
Su questa domanda si interroga Ettore, si interroga Davide Coppo, che segue il percorso di Ettore passo passo, senza nulla tralasciare.


Ettore vive a Trezzano, in case così. Per andare a scuola, bus + metro, impiega ben oltre un’ora, e altrettanto per tornare a casa.

Ettore è figlio unico, e forse da questo fatto si genera l’inizio, o almeno una parte, del vuoto esistenziale che prova, della solitudine. Piccola borghesia urbana che abita una zona estremamente periferica (hinterland), e la distanza tra casa e il teatro delle azioni è tanta e fa parte del racconto.
Le sue prime ricerche su internet si concentrano su termini come “comunitarismo” e “vitalismo” e gli sembra che la Nuova Destra li incarni bene. I suoi eroi sono Jan Palach o Bobby Sands, quasi che combattere contro l‘oppressore, per la libertà, a cominciare da quella di pensiero e poi di parola, si identifichi con la camicia nera e la croce celtica. È la rivoluzione che sembra appassionarlo, la ribellione al mondo dei padri (e della madri), l’Uomo Nuovo – e, ovviamente Nietzsche – più che la pratica dei neonazi o i saluti romani. A suo modo, è un puro, un innocente.
Ma soprattutto è solo, e non sa come uscire dalla sua solitudine. Si sente inadeguato. Si sente diverso.


Olimpia abita vicino a questa via.

Mi odiavano, e quell’odio mi definiva.
A differenza della maggior parte dei film che hanno affrontato lo stesso argomento, Coppo indugia poco sulla violenza: gli scontri fisici sono contenuti, e mai con compiacimento, e mai particolarmente gravi, niente armi da fuoco.
Ettore, e Coppo dietro di lui, non cerca sconti, scuse, giustificazioni, perdono, redenzione, punizione: è la faticosa lenta difficile costruzione della propria identità da parte di un adolescente.

Davide Coppo nei ringraziamenti finali ci ricorda che questo è sì un libro di finzione, ma le ombre che proietta si allungano su un passato reale. Anche se poi, poco dopo, sembra volerci tranquillizzare che non è stato lui a camminare sulla “parte sbagliata” della strada:
questo, fortunatamente, non è un libro di memorie.


Il murale per Sergio Ramelli in via Paladini: qui si svolge una situazione importante del romanzo.
Profile Image for Malacorda.
596 reviews289 followers
October 18, 2024
Storia di un adolescente che a furia di scelte sbagliate - vuoi per colpa, vuoi per perfetta incoscienza/ingenuità - si ritrova perso nel gorgo di un ambiente neofascista e poi sempre peggio fino al desiderio di violenza e poi più giù ancora fino a metterla in pratica, la violenza.

Inizio traballante/tentennante: ci sono periodi ingarbugliati di dubbia comprensione e frasi (pensieri) difficilmente attribuibili a dei quattordicenni. Poi però sembra riuscire ad imboccare la sua via, inizia ad esprimersi nei giusti termini e a centrare il bersaglio del "cosa pensa, cosa sente un quattordicenne".
A raccontare l'adolescenza ci si provano in molti (anzi, tutti) ma pochi riescono a farlo davvero, con ragionamenti semplici, e senza ricoprirla di una patina rosa, oppure una patina oltremodo angosciosa. Dunque questo è un libro che racconta di un'adolescenza; di come una situazione perfettamente nella media possa essere portata ad estreme posizioni ed estreme conseguenze; e anche di come si coltiva l'odio, quasi fosse un orticello nella pecca dietro casa.

Uno potrebbe obiettare: "ma ti è piaciuto il libro che parla di fascisti?" Beh, si può apprezzare un romanzo dove c'è gente che si droga e si ubriaca senza per questo essere tossici e alcolizzati; bisogna saper leggere un romanzo che racconta le guerre più feroci senza per questo essere o diventare guerrafondai. Poteva essere un libro che parlava di un ragazzo che finisce per militare nelle BR, e anche in questo caso la storia non sarebbe stata una cosa a lieto fine.
Il punto non è tanto il fascismo quanto mostrare una strada, un'evoluzione. In altri casi si parlerebbe di "formazione", qui bisogna specificare che è una formazione in negativo, ma tant'è, sempre di percorso si tratta. Ma non è una roba splatter, non ci sono odio e violenze fini a sé stessi o al compiacimento dell'autore nel crogiolarsi in qualcosa di estremo, non c'è niente di inutile rispetto all'economia del racconto.
Io me ne sono accorta bene perché il ragazzino protagonista della prima parte sono io come ero allora (a quell'età) e la voglia di far parte di qualcosa, la voglia di comunità e di complicità è la stessa identica che avevo io. E siccome mi conosco e so che sono una da tutto o niente (ma è poi mai esistito un adolescente che non prenda le cose alla "tutto o niente"?) nelle stesse condizioni avrei potuto benissimo anche io cacciarmi in chissà quale guaio, è solo che non ho mai incontrato nessun Alessandro che non mi ha mai presentato nessun Giulio, né di questa né di quell'altra parte. Che poi a ben vedere (col senno di poi e anche con una logica borghesuccia) le parti sono tutte sbagliate se sono agli estremi. Questa è la conclusione cui sono giunta io e cui sembra voler tendere infine anche l'autore con il libro.
Un'altra cosa che riconosco e ricordo di quegli anni, e che ancora non mi sono scollata di dosso, è lo scandire le stagioni al ritmo dell'anno scolastico e viceversa, scandire l'anno scolastico al ritmo delle stagioni, proprio come fossero pane e burro incollati insieme.

Il libro non è esente da difetti: qualche metafora troppo ardita; alcuni periodi talmente ingarbugliati da sembrar scritti in un'altra lingua; la scena del litigio con la madre è descritta (anzi non-descritta, è sottointesa) in modo pessimo. Le figure dei genitori rimangono un po' dubbie: non sono menefreghisti ma non sono nemmeno attenti. Forse vorrebbero rappresentare due figure arrese all'evidenza dei fatti? È probabile: ne conosco due molto simili (sigh).

Quindi, in generale: scrittura non sempre impeccabile, vi si trovano pagine brillanti ed altre più opache, però c'è una sostanza invitante, fatta di attenzione per i passaggi e le evoluzioni psicologiche, quel rollercoaster che è l'adolescenza - quando nel corso di pochi minuti uno passa da una sensazione di assoluto benessere alle delusioni e ai pianti più cocenti - ed allora si va avanti volentieri con la lettura perdonandogli agevolmente i difetti di cui sopra. Ha un'ottima capacità di ricostruire, ricreare l'emozionalità e l'emotività ad andamento sinusoidale che è propria dell'adolescente, direi che in questo è ad un livello raro e superiore alla media.
Libro piaciuto e "quasi quasi" amato, perché non posso non riconoscere che a pagina 226, quando si parla di "un mondo di scoperte e conquiste e invenzioni lasciate indietro per seguire sofferenza e solitudine; felicità e spensieratezza sempre sognate e mai vissute davvero" l'autore sta parlando di me e non c'entrano più niente la destra o la sinistra, è solo una lapide: "niente di tutto questo sarebbe tornato". E dire che se avessi dovuto sceglierlo di mia iniziativa, non ci sarei mai arrivata, non mi ci sarei mai provata.
Profile Image for Astrid Inge.
317 reviews3 followers
October 15, 2025
Wat maakt een mens vatbaar voor extremisme? Is het de behoefte ergens bij te horen? Onzekerheid en gevoelens van minderwaardigheid? Een opvoeding door afwezige, onverschillige ouders? Invloed van vrienden?
In De Verkeerde Afslag komt een jonge jongen onder de indruk van extreemrechts met alles wat daarbij hoort. We zien hoe hij zich meer en meer afschermt van wat 'normaal' is en gaandeweg verder radicaliseert. Een vlag met het Keltische kruis ziet hij eerst nog met afkeer en een jaar later draagt hij het als ketting om zijn nek; de 'Romeinse groet' vindt hij eerst angstaanjagend en een jaar later brengt hij hem zelf. Die ontwikkeling is niet perfect beschreven en er missen wat tussenstappen, maar dit is een Belangrijk Themaboek. Wat maakt ons tot wie we zijn, door wie en wat laten we onze identiteit bepalen? En in hoeverre hebben ouders of school invloed op de ontwikkeling van pubers?
Dit boek geeft veel stof tot nadenken, alleen daarom al is het goed.
Profile Image for Hank1972.
204 reviews55 followers
August 20, 2025
Si sbloccano subito i ricordi. Delle contrapposizioni destra e sinistra, Fronte della Gioventù e FGCI, bande varie e occupazioni alle superiori. Penso che l’estensione e l’intensità dello scontro politico e la presenza di frange estrema fosse ed è molto minore qui da me in provincia, rispetto alle aree metropolitane. Ho sempre parteggiato ma non ho mai partecipato. Sono sempre stato di sinistra, in senso molto ampio, ho votato di tutto, spostandomi progressivamente con l’età verso posizioni più centriste o liberal. Non ho mai però fatto parte di gruppi o partiti politici.

A parte invertite, ai tempi, mi sarei comportato come Olimpia con Ettore, mai avrei potuto avere una compagna di destra, anche solo di dx non estrema. Forse sarebbe così anche ora ? Non mi è purtroppo mai capitata l’occasione di mettermi alla prova.

Ed ai tempi probabilmente non avrei mai letto un libro come questo. E sono contento di averlo fatto ora, pacificato.

Primo perchè mi ha permesso di conoscere i riferimenti politico-culturali della destra, che ho un po’ approfondito in rete. Simboli (croce celtica), scrittori (Drieu Rochelle, Nietsche, Tolkien), canzoni (Avanti ragazzi di Buda), icone (Booby Sands, Jan Palach), temi politici (Europa unita, anti-imperialismo, causa irlandese, causa palestinese).

Secondo perchè la storia di Ettore è la storia di un ragazzo alle prese non solo e non tanto con una passione politica ma con le difficoltà della formazione e della crescita, della ricerca di identità e accetazione, dello scontro con la famiglia - di cui ora da padre comprendo le difficoltà - e la scuola (totalmente assente). E’ quindi una storia che in qualche modo ci accomuna, indipendentemente dalla parte in cui ci si posiziona.

Ma qual’è la parte sbagliata e perchè? E’ chiaro e ovvio che il riferimento è alla destra estrema. Non so però se si può dare anche questa lettura: la parte sbagliata è ogni estremismo che porta a comportamenti anti-sociali.

Avrei voluto che il libro continuasse per capire come si sono evolute le idee di Ettore, o l’autore dato che il libro è almeno parzialmente auto-biografico. E come ha elaborato e superato la sua esperienza sbagliata, che ha rischiato di diventare il fallimento di una vita.

Dal punto di vista letterario, la narrazione in prima persona e la scansione temporale lineare stancano un po’.
Profile Image for Gianni.
385 reviews50 followers
July 7, 2024
La parte sbagliata nel momento sbagliato. Ettore, giovane adolescente, prova a colmare il vuoto interiore legato alla sua fase di crescita facendo suoi i valori di una cultura di destra, non tanto quella politica per quanto estrema, quanto quella ideale ed esistenziale, che ricorda l’analisi di Furio Jesi in Cultura di destra: Con tre inediti e un'intervista .
Diventa inevitabile la discesa verso l’autodistruzione e il nichilismo.
Profile Image for Hens Books.
141 reviews23 followers
March 24, 2025
3,5 Sterne


Ettore kommt in die Pubertät. Auf der Suche nach Identität und Sinn im Leben, entzweit er sich zunehmend mit seinen Eltern. Vor allem seine Mutter ist wenig liebevoll, eher nüchtern und erwartet von ihm vor allem schulische Erfolge. Über ältere Mitschüler lernt er die Federazione kennen, eine Vereinigung von jungen Menschen mit rechtem Gedankengut. Hier fühlt Ettore sich zuhause, hier fühlt er Sinn, hier schöpft er Selbstwert. Und so rutscht ein sensibler, feingeistiger, sich selbst bildender junger Mann zunehmend in den Rechtsextremismus ab…

„Der Morgen gehört uns“ hat mich sehr überrascht. Ein Roman über Rechtsextremismus muss doch laut und expressiv sein. Falsch gedacht! Coppo räumt mit Stereotypen auf, indem er einen leisen, sensiblen Roman spinnt, indem er einen Protagonisten wählt, der klug und empathisch ist, und trotzdem rechtsextrem wird. Und genau hier liegt die Stärke des Romans. Der Rechtsruck in Europa ist nicht pauschal zu erklären. Das Thema ist hoch komplex.
Und trotzdem ist mir Coppo zu vage geblieben. Ich hätte gerne mehr über italienische Gesellschaft, Politik und Geschichte gelernt. Hier droppt Coppo nur Stichpunkte. Leser*innen müssen nebenbei nachlesen. Für meinen Geschmack hätte die Handlung ruhig auch rougher sein können.
Die ersten 2/3 des Buchs sind ein wirklich toller Adoleszenzroman. Es geht um einen Jugendlichen, der in die Welt der Erwachsenen reinwächst und Halt und Orientierung sucht. Das letzte Drittel fadet dann etwas substanzlos aus. Kennst du das, wenn man sich ein ganzes Buch lang fragt, wann geht’s denn los? wann kommt der große Knall?, und es kommt nichts!?
Eine Leseempfehlung für einen schön geschriebenen Indie-Text, der ein wichtiges zeitgenössisches Thema aufs Tableau bringt. Letztendlich lernt man aber mehr über Adoleszenz, als über aktuellen Rechtsextremismus.
Profile Image for Sarah.
50 reviews10 followers
September 11, 2024
ich fand den roman wirklich total spannend. es geht um den jugendlichen ettore, der anfängt sich bei einer faschistischen, rechtsextremen „federazione“ zu organisieren. ich mochte den schreibstil sehr gerne, sehr detailliert und teilweise sehr brutal. das ende hat mich aber bisschen kalt gelassen und enttäuscht. würde es trotzdem sehr empfehlen!
Profile Image for Lena Schalentier.
129 reviews211 followers
October 24, 2024
Uff aua uff. Will diesen Jungen ohrfeigen und ihn in den Arm nehmen, aber ihn auch bisschen zusammenstauchen, aber er ist auch ein kleines Baby und argh.
Profile Image for Salvatore.
169 reviews7 followers
May 16, 2024
Un linguaggio corporale e denso, con un frequente cambio di ritmo, contrassegna questo esordio che parla più alla generazione dei millennial che ai contemporanei, nel modo col quale affronta l'impegno politico a scuola e i primi trasporti di un liceale dei primi anni Duemila. C'è infatti una differenza abissale tra ieri e oggi e la rete segna davvero un salto di qualità, più in negativo che in positivo, in questa transizione. Se il protagonista del romanzo scopre l'universo parallelo delle controstorie grazie ai primi blog (e sappiamo in Italia chi è partito da quell'universo parallelo), la rete è tutta di quartiere, e così la violenza, gli incontri, le incomprensioni. L'analogico prevale sul digitale in un romanzo estremamente contemporaneo nella scrittura, senza vezzi stilistici eccelsi, ma capace di parlare a una contemporaneità che ha scoperto un nuovo feticcio per il passato: i primi anni Duemila, i tardi Novanta, il salto temporale di chi inizia in questi anni a essere padre di figli adolescenti o quasi e non sa come muoversi. La parte sbagliata potrebbe essere, come sempre, quella dei genitori, anche se non è detto che sia giunto il momento di dimenticare Turgenev (se mai giungerà).
Profile Image for Paglia89.
20 reviews
July 6, 2024
Più che di come si diventa fascisti, di come si faccia a trovare o non trovare la propria strada. E di non sentirsi appropriati a nessun luogo.
Profile Image for Three.
301 reviews73 followers
November 14, 2024
Ettore (nome orrendo, mi scuso con chi si chiamasse così o così avesse chiamato suo figlio) finisce le medie e comincia il liceo che è ancora un bambino, ma si rende conto che la persona che era a tredici anni deve evolvere in qualche modo, nei rapporti con gli altri ed anche politicamente.
E poiché i rapporti con gli altri non sono facilissimi, cerca almeno di fare i primi passi in politica e comincia a frequentare gli ambienti di destra: per suggestione di alcuni filmati delle adunate fasciste mostrati alle medie (si mostra questo alle medie?), per reazione ai genitori di sinistra, per l’attrazione esercitata su di lui dal compagno (meglio sarebbe camerata, date le circostanze) Giulio, bello e con gli occhi azzurri.
Si può pensare, e credo sarebbe vicino al vero, che in circostanze specularmente diverse (genitori di destra, Giulio di sinistra), il ragazzo sarebbe potuto diventare di sinistra. C’è una quota di casualità, nella sua vicenda, che a mio parere toglie un po’ di motivazione allo sdegno per un libro che pare troppo acquiescente verso il percorso di questo ragazzo, che varca a cascata i confini del fanatismo, della ribellione, della aggressività e finalmente della violenza. Certo che l’espressione “timida ricerca di senso” in quarta di copertina è infelicissima (timida in che senso? che cosa c’è di timido nello sbandierare croci celtiche? e, comunque, la ricerca di senso non è necessariamente un lavoro che si fa nell’intimo, quindi in qualche modo “timido” perché non esposto allo sguardo degli altri?), ma è vero che il ragazzo è l’incarnazione della confusione mentale, che cerca di puntellare studiando ossessivamente storie degli eroi che ha scelto - Jan Palach, Bobby Sands - e dell’avvento del fascismo (che due …, verrebbe da dire). E anche la sua identità sessuale è ancora molto imprecisata, prova qualcosa per le poche ragazze con cui si relaziona, ma la vera attrazione (inconfessata, forse nemmeno riconosciuta) la prova per i ragazzi, dei quali - dal compagno delle medie al professore del liceo - nota sempre la bellezza, il colore degli occhi, la muscolatura.
E così, da un volantinaggio ad un corteo, da uno slogan idiota (ma Europa-Nazione-Rivoluzione che cosa vorrebbe dire?) ad una controoccupazione e ad una manifestazione non autorizzata (non solo dalla questura, neanche dal partito), si arriva al finale in cui la violenza esplode, pur senza provocare, ma per puro caso, la tragedia.

Il senso di questa storia è, per quanto mi riguarda, chiedersi se sarebbe stato possibile impedire la progressione del fanatismo e della violenza. Forse no, perché la crisi di identità degli adolescenti è un passaggio necessario e, se si incanala in una direzione sbagliata, fermarla è un problema. Poi, Ettore ha sempre cercato di uscire dalla sua solitudine, e, una volta che si è convinto di avere trovato nei camerati degli amici, indicargli che così non è, o che comunque sono amici che è meglio perdere, sarebbe impossibile.
Però i genitori non ne escono benissimo: va bene che sarebbe stata un’impresa difficile, ma loro nemmeno ci provano, non tentano neppure di indirizzare il figlio verso altri ambienti, non lo incoraggiano a continuare a giocare a pallacanestro, niente. Il padre mi pare un buco nero, è presente fisicamente ma non esprime alcuna personalità. La madre, una volta scoperto l’orientamento politico del figlio all’epoca quindicenne (o giù di lì), non trova di meglio che dirgli, schifata, fascista di merda, che può essere un concetto condivisibile ma non mi pare il modo migliore con cui una madre può rapportarsi ad un figlio adolescente che si sta perdendo. Quando tenterà un altro approccio, facendo arrivare al ragazzo una scatola di vecchie foto nelle quali appare un giovane zio, morto dopo una lunga prigionia in un campo di concentramento tedesco, ed il figlio - sono le pagine migliori del libro - riuscirà a cogliere il messaggio nell’evidenza del male fatto dall’ideologia e dalla guerra che ne è derivata, e percepirà, commuovendosi fino alle lacrime, lo spreco di vite (quella dello zio e quelle dei commilitoni ritratti con lui) e di futuro che era stato perpetrato, sarà troppo tardi. O meglio, lui riterrà che sia troppo tardi (“Pensavo a tutto il mondo di scoperte, conquiste e invenzioni che mi ero lasciato indietro per seguire un percorso di sofferenza e di solitudine, e che era perduto per sempre. Il sesso, le sofferenze d’amore che avevo immaginato nelle canzoni, ma anche tutta una felicità e spensieratezza sempre sognata e mai vissuta davvero di vacanze selvagge, albe attese soprattutto fiducia e amore nei confronti del mondo e del futuro: niente di tutto questo sarebbe tornato”). Cosa inspiegabile, data la sua età, che mi ha spinta ad annotare, ma perché? Hai diciotto anni, puoi ancora fermarti.

Ultime considerazioni: il libro non è scritto male, ma ci sono parecchie frasi che non si reggono, probabilmente (o almeno così spero, se no occorrerebbe un bel ripasso dell’analisi del periodo) per effetto di qualche modifica alla stesura originaria, non seguita da una rilettura. Può capitare e lo capisco benissimo: non capisco, invece, che cosa abbiano letto i numerosi amici e parenti ringraziati a fine libro. Erano lì per quello!
Inoltre, in almeno un paio di pagine ho trovato aggettivi - contrita, a pag. 20, e rabberciato a pag. 97 - che secondo me non sono usati a proposito, nel senso il loro significato non mi pare corrisponda a quello che l’autore voleva dire. O magari Coppo ha voluto usarli in modo immaginifico, chi lo sa.
Profile Image for Lorenza Alessandri.
550 reviews19 followers
September 30, 2024
Un libro che non si capisce che cosa sia, non memoire, non autobiografia, non cronaca, non fiction. Una specie di autofiction che sembrerebbe voler rispondere alla domanda: perché si diventa fascisti?

Solo che la risposta non c’è, e quella che si intuisce è consolatoria: sei uno sfigato, sei socialmente isolato, sei un poverino, allora diventi fascista.
E invece non è così, e si sa bene.

Quindi ci sono molte pagine di descrizione di seghe mentali di un sedicente adolescente (si vede che l’autore non ha mai tenuto un diario da adolescente, perché gli adolescenti non fanno pensieri così) che alla fine, boh? Resta fascista.

Complimenti davvero all’editore che ha pensato che questo libro avesse un senso.
Complimenti davvero, soprattutto per la parte in cui si ripete all’infinito che i fascisti non sono antisemiti, metti che poi il governo si innervosisce.
Profile Image for Dexter.
164 reviews10 followers
November 11, 2024
Ich mochte diese Geschichte und ihren Ich-Erzähler, den jungen Ettore, sehr. Eine vermutlich zeitlose Geschichte eines jungen Menschen, der nicht weiß wohin mit sich, unsichtbar ist für sein unmittelbares Umfeld - bis er von den falschen Menschen “gesehen” wird: Faschisten. Und die knüpfen Bande zu ihm, weil er für alle anderen ein Niemand ist.

Davide Coppo beschreibt hier Schuljahr für Schuljahr mitreißend, einfühlsam und packend die Entwicklung von Ettore, einem sensiblen und zugleich wütenden Jungen. Bis zu dem einen Moment, in dem alles eskaliert.

Sagen wir mal so: Würde mich überraschen, wenn dieser Roman nicht verfilmt wird.

Profile Image for Abigaëlle.
70 reviews3 followers
May 31, 2025
Un roman très perturbant (dans le bon sens) et qui donne à réfléchir sur comment quelqu’un se radicalise. Il aurait peut être mérité d’être plus long et plus détaillé. À mettre en perspective avec L’immeuble Yacoubian d’Alaa El Aswany ainsi qu’avec Seventeen de Kenzaburô Ôé
Profile Image for Vaso.
1,717 reviews222 followers
October 14, 2025

Ο Έτορε, πηγαίνει να φοιτήσει σε ένα από τα μεγάλα λύκεια στο κέντρο του Μιλάνου. Δυσκολεύεται να κάνει φίλους ώσπου το ενδιαφέρον του τραβά μια ομάδα της ριζοσπαστικής αριστεράς. Αρχίζει να διαβάζει μόνος του σχετικά άρθρα και βιβλία, προσπαθώντας να φανεί αντάξιος τους. Η αποδοχή είναι σημαντική για αυτόν κι Ομοσπονδία του την χαρίζει. Τίποτα δεν προϊδεάζει κανέναν για το τέλος της ιστορίας.

Αυτό το βιβλίο τράβηξε την προσοχή μου με το που κυκλοφόρησε, ακριβώς γιατί μιλά για το πόσο εύκολα μπορεί ένας νεαρός να ξεφύγει και να αναζητήσει την αποδοχή σε λάθος δρόμους. Ο συγγραφέας, εξομολογείται την δική του ιστορία ενηλικίωσης, στο πρόσφατο παρελθόν της γείτονας χώρας. Ξεκινά λίγο μετά τα γεγονότα στη σύνοδο των G8 στη Γενοβα(20κατι χρόνια πριν) και ολοκληρώνεται με την αποφοίτηση του από το λύκειο με μια καθυστέρηση.

Η πολιτική δεν είναι εύκολο θέμα κι οι έφηβοι συχνά αντιδρούν όταν απλώς πρέπει να αποδεχτούν μια ιδεολογία χωρίς να την αμφισβητήσουν. Η έλξη που ασκεί το αλκοόλ μα και η αδρεναλίνη της βίας, μπορούν να οδηγήσουν σε ολέθρια αποτελέσματα.

Μια εξομολόγηση με την αλήθεια αφιλτράριστη που αξίζει της προσοχής σας!



«Μια ζωή χτίζεται πάνω σε αναρίθμητα σταυροδρόμια, αστερισμούς επιλογών, από τις οποίες δεν υπάρχει επιστροφή και που, αν τις παρατηρήσεις κατόπιν από μακριά, θα δείξουν τη μορφή που έχει πάρει αυτή η ύπαρξη.»

Profile Image for Beatrice.
476 reviews215 followers
August 27, 2024
Come si diventa fascisti?
Per il protagonista dell'(ottimo) esordio di Davide Coppo non si tratta mai di una vera e propria decisione, ma di un lento lasciarsi trascinare giù, sempre più giù, fino al momento in cui si è cosi tanto immersi in una determinata situazione che anche volendo non si riesce più a vedere neanche uno sprazzo della propria vita di prima, quella passata in superficie, a boccheggiare.

Il protagonista diventa un camerata solo per farsi accettare dai ragazzi che ammira a scuola, non tanto perché creda nei valori che il fascismo incarna: dell'estrema destra sceglie di vedere solo un vago senso di ripristino dell'ordine, perché ad attirarlo realmente è l'occasione di smettere di fare la carta da parati ed essere finalmente (ri)conosciuto. L'odio dei compagni di scuola gli appare preferibile alla loro indifferenza.

Un esordio notevole, con personaggi ben tratteggiati e uno stile di scrittura dal sapore antico (sembra Giorgio Bassani ma siamo negli anni Duemila).
Avrei sperato in un finale meno prevedibile ma dopotutto non era l'interno dell'autore stupire, solo descrivere.
Profile Image for Alice.
658 reviews12 followers
July 11, 2024
Ettore ha quattordici anni nel 2001; è uno studente uscito brillantemente dalle medie, ma con scarsa convinzione dei suoi professori sul suo futuro, vive in una famiglia altoborghese della provincia di Milano e vive le proprie amicizie come un adolescente ordinario, sia quelle cittadine sia quelle "del mare".
Nel momento in cui si iscrive al liceo classico a Milano, scopre un mondo che lo travolge. Qui incontra l'attivismo politico, quello di estrema destra e la sua personalità verrà modellata in base a tale ideologia.
Il protagonista è adolescente esattamente negli stessi anni in cui lo sono stata io. Anche io ho frequentato un liceo, ma non in città bensì nella provincia di Milano ed onestamente l'attivismo politico a scuola da me era davvero poco sentito: poche occupazioni, poche riunioni, poche se non assenti le risse per motivi ideologici.
Per tale motivo ho trovato interessante conoscere anche un'altra realtà, cronologicamente e temporalmente a me molto vicina.
Detto questo, il romanzo si fa leggere ma non ha mai un vero exploit; i personaggi sono scarsamente caratterizzati anche se l'autore, probabilmente ispirato da episodi tratti dalla propria vita, è stato in grado di analizzare il disagio interiore del protagonista, le sue ricerche, il suo attaccamento alla politica e ad un'identità, pur tormentato ed osteggiato da famiglia, amori e amici.
Non mi è piaciuto il finale; lo ritengo parzialmente incompiuto.
Voto intermedio
Profile Image for Nora.
21 reviews1 follower
October 31, 2025
was bringt junge menschen dazu, sich einer faschistischen organisation anzuschließen? in dem roman "und morgen die welt" erzählt der protagonist ettore wie er sich als gymnasiast der "federazione", einer neofaschistischen jugendorganisation in italien, anschließt und immer weiter die faschistische ideologie einsaugt. spannend fand ich den bereich, als es darum ging, dass die neue rechte auch den imperialismus, kolonialismus und kapitalismus kritisiert und sich deshalb solidarisch an den freiheitskampf der palästinenser:innen stellt - dazu möchte ich mich weiter informieren, welche überschneidungen und abgrenzungen es zu linkem antizionismus gibt. ansonsten war mir der roman zu sehr auf der adoleszenzseite und hat vom üblichen erwachsenwerden erzählt, was mich etwas langweilte
Profile Image for Chiara Mazzanti.
25 reviews1 follower
August 29, 2024
Un libro interessante, purtroppo però sono partita con aspettative altissime che non sono propriamente state soddisfatte. Più bello l'involucro che il contenuto in sé. Comunque una lettura piacevole, un'ottima penna e un tema importante. Peccato che rimanga un po' lì.
Profile Image for Iamthesword.
317 reviews20 followers
August 3, 2025
Ettore is 14 and disoriented. His relationship with his parents is characterized by distant indifference, and with the move to high school he has virtually no social relationships left. Instead, he now has to spend what feels like an eternity commuting from the dreary suburbs of Milan to school every day. There he makes the acquaintance of Giulio, who invites him to the “Federazione”. This turns out to be a fascist group - but Ettore stays. Here he has people who seem to be interested in him, a group he wants to feel part of. He tries to make friends, reads books by right-wing authors and marches in demonstrations. Here he finds the community he is looking for and gradually slips into the fascist subculture. However, this does not go unnoticed and leads to conflicts with his parents, the school and also with Olympia - the girl Ettore feels attracted to...

Davide Coppo's debut novel is based on experiences that the author himself had during his youth. He was himself a member of a neo-fascist group, but managed to break free. He tells the story of a radicalization from an inside perspective. We experience the emotional world of Ettore, who always appears, at least in part, as the fourteen-year-old that he just is. Coppo borrows the structure of the coming of age novel to show the gradual transformation of a teenager who slowly turns into a right-wing thug. Coppo carries out this change subtly, the transformation is so gradual that you shudder when you see Ettore in his hatred towards the end of the book. And even there, the vulnerable teenager shines through again and again, a boy whom you actually want to forgive almost everything. It is fitting that Ettore does not end up with the fascists because of ideology, but because of a fragile sense of belonging, an anchor in a world that he experiences as hostile. This feeling becomes particularly clear in the description of Ettore's hometown: a former industrial suburb on the outskirts of Milan, not really a city and not really in the countryside, a non-place that seems to have lost its identity with deindustrialization. It reflects the emptiness and lack of belonging that Ettore feels.

Ideology is added later, and its role remains ambivalent until the end. Ettore is also confronted with rejection: The novel is set in the early 2000s. It is not yet modern-day Italy, where the neo-fascist Fratelli d'Italia form the government and right-wing populism has become socially acceptable. It is an Italy in which the anti-fascist tradition is still present in families. People like Olympia confront him and condemn his actions. Ettore is also aware that he is on the wrong side - when reading a biography of Mussolini, for example, he hides the cover so that no one can see what he is reading. But he is also defiant and doesn't want to give up what he has found for himself. And there is also the allure of the forbidden, the sense of rebellion that is inside him. Coppo doesn't give a final explanation for Ettore's behavior, but he combines different layers, creating a vivid picture of a teenager who increasingly feels that he can no longer leave the path he has chosen - and who may not even want to at some point.

DER MORGEN GEHÖRT UNS is also a book about the slow infiltration of neo-fascist ideas into society. Coppo's right-wingers are not dumb cads: Ettore comes from a middle-class household - and the other members of the Federazione also tend to come from the middle class. They are well off, their parents have large apartments or even their own house, they live comfortably. Coppo doesn't provide any answers here either. But it asks the right questions. And he reminds us that young people are vulnerable and that we should never leave them alone with their injuries. Coppo himself says that friendships with people outside the ideology saved him. Just a few days after 21% of people under 24 here in Germany voted for a far-right party, this is something we should really take to heart.


I also reviewed the book for a radio show (in German). If you want to listen in, follow this link: https://rdl.de/beitrag/davide-coppo-d...
Profile Image for Diana (buecher.berge).
150 reviews12 followers
July 22, 2024
Ettore ist jung, sensibel und irgendwie auch ein wenig verloren. Einer, der in der Schule immer eher eine Randfigur bleibt und wenige Freund*innen hat. Auch in seinem Zuhause in einem kleinen Ort bei Mailand, überwiegt die Stille. Seine Eltern haben schon lange verlernt, mit einander zu reden und auch die elterliche Beziehung zu Ettore ist keine überschwängliche. Nur mit seiner Großmutter Elsa kann er reden. Zwar über weniges, denn sie gehört einer Generation an, in der die wichtigen Dinge die sind, die höchstens angedeutet werden, aber immerhin. Als Ettore auf eine neue Schule wechselt, ändert sich sein Leben drastisch. Dieser Wandel geht leise, unauffällig und versteckt von statten. Der charismatische, präsente Giulio nimmt Ettore unter seine Fittiche, scheint Potenzial in Ettore zu sehen und Ettore, fasziniert von Giulios Persönlichkeit und dankbar über dessen Aufmerksamkeit, tut alles, um sich würdig zu erweisen. Als Giulio ihn eines Tages mitnimmt zur Federazione, einer faschistischen Jugendorganisation, erfährt Ettore zum ersten Mal in seinem Leben ein Gefühl von Gemeinschaft und Zugehörigkeit. Begierig taucht er immer tiefer ein in die faschistische Gedankenwelt, geht auf Demonstrationen und ist wie berauscht davon, Teil etwas Großem und Wichtigem zu sein. Seine Eltern, die den Wandel ihres Sohnes mitbekommen, ignorieren ihn aus Missbilligung. Aus Angst, verurteilt zu werden und weil tief in ihm leise Bedenken an ihm nagen, wie richtig dieser Weg, auf dem er sich befindet, tatsächlich ist, zieht er sich auch vor seiner Großmutter mehr und mehr zurück. Einmal gefangen in dieser gefährlichen Spirale, radikalisiert sich Ettore zunehmend und befindet sich bald auf einem Weg, der nur auf ein Extrem zusteuern kann.

»Der Morgen gehört uns« hat während des Lesens und immer noch etwas in mir ausgelöst, das ich nicht so recht benennen kann. Es ging mir nahe, dieser stille Ton des Erzählens, der diese Geschichte einer Radikalisierung so direkt und persönlich schildert als wären wir Leser*innen stille Zuhörer*innen in Ettores Kopf. Man spürt die persönliche Beziehung des Autors zum Thema, was erzählt wird, wirkt authentisch, weil es authentisch ist. Dieses Greifen der Mechanismen der Radikalisierung an Ettore zu beobachten, war so faszinierend wie schmerzhaft und furchtbar. Am Ende war es die Einsamkeit, die Sehnsucht nach einer Familie, die da ist, die sich für ihn interessiert, der drängende Wunsch nach einem Miteinander, nach Gesprächen statt Stille, nach einfachen Antworten auf zu komplexe Fragen und der verheißungsvolle Reiz des Gefährlichen, die Anziehung des gesellschaftlichen Gegen-den-Storm-Schwimmens, ein Experimentieren mit und Ausloten von Grenzen. Ein introvertierter, einsamer Jugendlicher, gefundenes Fressen für Beeinflussung und radikales Gedankengut. Feine Fäden, die sich zunehmend fester ziehen, bis der einzige Ausweg nur noch das Mittendurch ist. Zweifel, die mit mehr Überzeugung zum Schweigen gebracht werden, Entfremdung und Perspektivlosigkeit. »Der Morgen gehört uns« erzählt so aktuell wie nie von einem jungen Mann, der verloren geht. Ich lege euch ans Herz, selbst rauszufinden, wie Ettores Schicksal endet. Euch erwartete eine Geschichte voller Aktualität und Mitgefühl, eine Geschichte, die einen tiefen, authentischen Einblick in eine Welt verschafft, vor der man die Augen nicht verschließen darf. Und eine Erinnerung daran, aufzupassen aufeinander.
Profile Image for Dunja Brala.
563 reviews36 followers
October 15, 2024
Die letzten Wahlergebnisse in Deutschland haben mich sehr nachdenklich gestimmt. Warum wählen gerade junge Leute eine Partei, die unser demokratisches System zerstören möchte? Wovon werden sie angezogen? Stehen gemeinsame Ziele und Ausgrenzung über Freiheit, Toleranz und einer offenen Gesellschaft?

Davide Coppo hat mit Ettore eine Figur geschaffen die Schatten auf seine eigene Vergangenheit wirft. Er beginnt, sich in der Pubertät zunehmend für Politik zu interessieren. Dabei ist es das nationalistische Gedankengut, was ihn für sich einnimmt. Er gerät an Freunde, die faschistische Ideologie gewaltfrei leben wollen. Er merkt nach und nach, dass er mehr möchte. Deutlichere Glaubwürdigkeit scheint er zu suchen, linst rüber zur Splittergruppen, die gewalttätiger sind. Auch wenn er es erst nicht wahrhaben m��chte, sieht er dort seine Zukunft.
Er merkt die Ablehnung seines Freundeskreises, auch seine Eltern, hier insbesondere seine Mutter, sind angewidert von seinem Verhalten und lassen ihn dies auch deutlich spüren.

Ettore ist ein kluger Kopf, der seine politischen Ideale auf der falschen Seite sucht und mit vielen Situationen überfordert ist. Orientierungslosigkeit, Eltern, die ihr Kind zwar fordern, aber nicht emotional begleiten, und die Suche nach einer eigenen Identität sind die Themen des Heranwachsenden. Er vermisst ein Zugehörigkeitsgefühl, und ich glaube, genau das ist der Reiz, den nationalistische Vereine auf junge Menschen ausüben. Sie schließen eine Lücke, in der wir als Gesellschaft sozialpolitisch versagen. „Inzwischen ging ich zweimal die Woche hin und verspürte einen Gemeinschaftsinn, der seine eigenen Namen und Gesten besaß und den ich sonst mit niemandem teilte. Zudem empfand ich, ohne dass damals erklären zu können, eine Zusammengehörigkeit und Verbundenheit, die sich tatsächlich am besten mit dem Begriff Kameradschaft zusammenfassen ließ.“
In einer Zeit, in der das Individuum mehr zählt, als die Gemeinschaft und eine Vereinzelung der Gesellschaft stattfindet, scheitern wir als soziale Wesen, die wir ja sind. Dafür ist man in der Adoleszenz besonders anfällig.

Dass das Ausüben von Gewalt in dieser Zerrissenheit einen großen Reiz auf Ettore ausübt, verwundert nicht. Seine Überforderung entlädt sich und hat Konsequenzen.

Coppo hat, dem Ich-Erzähler eine sensible Persönlichkeit verliehen. Er sehnt sich nach Anerkennung, er hält aber meist Ablehnung. Das hinterlässt Spuren.
Gerade diese zarte Erzählweise steht in einer krassen Relationen zum Inhalt. Mich hat das Buch sehr gefangen genommen, wenn sich in mir auch ein bedrücktes Gefühl breit machte.

Und mit Sorge blicke ich in die Zukunft, in der allein in NRW über 80 Millionen € im sozialen Bereich eingespart werden, und das wird in erster Linie Jugendliche treffen, die schon heute nicht wissen, wer Ihnen Orientierung und eine Vorbildfunktion bietet und wo sie ihre Freizeit verbringen sollen.

Das Buch zeigt deutlich, auf welche Folgen es haben wird. Klare Leseempfehlung.

Profile Image for Georgina Koutrouditsou.
452 reviews
July 15, 2025
#vivlioprotaseis 🇮🇹📖🇮🇹📖🇮🇹
•Davide Coppo "Η λάθος πλευρά"
μτφ.Μαρία Οικονομίδου εκδ.Διόπτρα

"Μια ζωή χτίζεται πάνω σε αναρίθμητα σταυροδρόμια, αστερισμούς επιλογών από τις οποίες δεν υπάρχει επιστροφή και που,αν τις παρατηρήσεις κατόπιν από μακριά,θα δείξουν τη μορφή που έχει πάρει αυτή η ύπαρξη.Κάποια είναι φαινομενικά ασήμαντα σταυροδρόμια,σε άλλα οι δύο δρόμοι παίρνουν αντίθετες κατευθύνσεις.Ή ίσως δεν είναι καν αλήθεια ότι υπάρχουν ασήμαντα σταυροδρόμια, διότι κάθε ασήμαντο σταυροδρόμι μπορεί να οδηγήσουν σε ένα μεγαλύτερο,ώσπου σε λίγα χρόνια δεν είναι πλέον δυνατόν να γυρίσεις στην αρχή."

Το παραπάνω απόσπασμα είναι αυτό που μας ακολουθεί σε όλη την ανάγνωση αυτού του ημιαυτοβιογραφικού έργου,γιατί ο συγγραφέας παίρνοντας την κατάλληλη χρονική απόσταση αντιμετωπίζει με κριτική ματιά μια δύσκολη περίοδο της ζωής του.
Το έχω ξαναπεί αναφερόμενη σε αλλά έργα,όπως το Νόμο του Μίσους του Garlini,ότι οι Ιταλοί δημιουργοί συνομιλούν εξαιρετικά με το παρελθόν θέλοντας να μιλήσουν στο σήμερα και να ενημερώσουν,αν όχι να αφυπνίσουν,τον κόσμο για κοινωνικοπολιτικά ζητήματα των οποίων ο αντίκτυπος επηρεάζει ακόμα πολλές ζωές.Το ιδιαίτερο όμως με αυτό το έργο είναι ότι αναφέρεται στο πολύ πρόσφατο παρελθόν,σχεδόν 20 χρόνια πριν,και δεν εξιστορεί μόνο την ένταξη ενός εφήβου σε μια νεοφασιστική ομάδα,αλλά το πόσο σημαντικός είναι ευρύτερα ο ρόλος της οικογένειας και του σχολείου την περίοδο των κρίσιμων χρόνων διαμόρφωσης του ατόμου.Ο ήρωας νομίζει ότι ενηλικιώνεται απότομα και η άγνοια του γύρω από την ιστορία και την πολιτική της χώρας του είναι το εύφορο έδαφος που θα δράσει χωρίς λογική,κυριαρχούμενος από ανεξέλεγκτα πάθη.
Το ζήτημα της Παιδείας και του σημαντικού ρόλου της είναι για εμένα το κυρίαρχο μήνυμα του βιβλίου.Πόση βία κρύβεται στην άγνοια και την παραπληροφόρηση;Πόσο χαώδες είναι το διαδίκτυο μπροστά στα μάτια των εφήβων;
Το βιβλίο κυκλοφόρησε ένα χρόνο μετά τις εκλογές και την ανάδειξη ενός ακροδεξιού συνασπισμού στην ιταλική κυβέρνηση.Είναι νομίζω ένα καμπανάκι του συγγραφέα προς τη χώρα του,αλλά και το σιωπηλό παρελθόν που εισχωρεί αθόρυβα στις ζωές μικρών και μεγάλων προκαλώντας ανεπανόρθωτο κακό.
Καθώς διάβαζα το μυθιστόρημα σκεφτόμουν την Χάνα Άρεντ,η οποία πίστευε ότι το κακό και το καλό συνυπάρχουν μέσα μας και αρκεί η κατάλληλη αφορμή για να αναδείξει κάποιος την ανάλογη συμπεριφορά.Ποιος ο ρόλος μας ως ενήλικες να καθοδηγήσουμε τους νέους ανθρώπους ώστε να μην επαναληφθούν τα φρικτά λάθη του παρελθόντος;
Η ξεχωριστή πένα του Coppo δεν κρύβω ότι με τρόμαξε με το πόσο φυσικά αποδέχονται οι έφηβοι καταστάσεις που ούτε να διανοηθεί κανείς μπορεί...
Το συστήνω ανεπιφύλακτα σε γονείς και εκπαιδευτικούς!
Profile Image for Yupa.
758 reviews128 followers
August 11, 2025
Nero per caso

(libro letto per documentarmi/confrontarmi per una cosa che sto scrivendo)

Libro che l'editore aveva lanciato anche approfittando del sempiterno dibattito italiano su fascismo e antifascismo.
L'autore ripercorre romanzandola quella che è stata la sua esperienza di militante di estrema destra alle scuole superiori. Ma l'interesse anche solo come testimonianza è labile, visto che il protagonista finisce per infilarsi in questo gruppetto che brandisce la celtica e manifesta a braccio teso quasi per caso, per un vago bisogno d'appartenenza, di far qualcosa, e chissà, forse se le circostanze fossero state diverse, avrebbe potuto finire per scendere in piazza per il comunismo o contro il cambiamento climatico o per i diritti delle donne.
Poi è anche vero che il fascismo questo è e, al di là della funzione storica che ha espletato, più che come un'idea politica si configura soprattutto come una pratica della violenza e del potere in cerca di un pretesto.
Alla fine il libro purtroppo risulta abbastanza piccolo e non solo come dimensioni, e non solo per la prospettiva angusta tipica di tanta letteratura italiana. Le parti più interessanti, ma soprattutto quelle scritte meglio, sono quelle sulla quotidianità extrapolitica del protagonista, mentre quelle sulla militanza hanno molta meno forza, si trascinano un po' anonime, risultano poco sorprendenti, più un resoconto che un romanzo.
Non un libro che verrà ricordato negli anni a venire.
Profile Image for Pavlov813.
416 reviews9 followers
July 16, 2024
Questa riuscita opera prima parte da questo interessante presupposto: cosa deve succedere affinché un ragazzo nel pieno dell'adolescenza piano piano si avvicini ad una frangia politica estremista, finendo per identificarsi con essa e abbracciarne completamente gli ideali? Ettore ha una vita regolare, due genitori onesti e lavoratori, non ci sono problemi familiari o economici. Però è solo, o meglio non si sente integrato in nessun gruppo. Questa è la prima molla che determina l'avvicinamento alla Federazione. Nel corso del libro non ci sono bivi: Ettore col tempo capisce di identificarsi totalmente con una logica della violenza, dell'azione, della punizione. I torti non possono essere lasciati invendicati, bisogna agire. Lui si sente quello, e si nutre dell'essere identificato con quello, nonché dell'odio che lo raggiunge per quello che è. Lo dice anche all'amica per cui prova dei sentimenti, nipote di partigiani che non riesce neanche a concepire tali comportamenti: "non posso essere diverso, io sono così". Lettura molto interessante, sicuramente tratta di un argomento di cui si parla troppo poco.
Profile Image for Gattalucy.
377 reviews160 followers
February 15, 2025
Premetto che non amo i romanzi di formazione, forse perchè, avendo passato la mia vita da insegnante tra gli adolescenti, ora preferisco astenermi dalle loro storie: una pausa penso di essermela meritata.
Però con questo protagonista proprio non ci siamo. Davide Coppo non riesce a convincermi, questo ragazzo non fa un percorso, come dovrebbe essere, ma rimane ondivago, le motivazioni di come si forma in un adolescente una idea politica è poco incisiva e il bisogno di appartenenza mal descritto.
E poi errori di costruzione, ad esempio: è il consiglio di Classe che commuta una sospensione, non può quindi non saperlo l'insegnante in classe. E questo è solo una delle inesattezze, ma ce ne sono molte. Che gli studenti di oggi siano chiamati analfabeti funzionali può ressere anche se non si deve generalizzare, ma mi rifiuto di credere che un ragazzo in terza liceo scientifico non abbia mai sentito parlare di Romeo e Giulietta.
Insomma, per me è stata una lettura insoddisfacente.
Profile Image for yellowdog.
850 reviews
July 22, 2024
Ettore

Die Geschichte eines Jungen, der in Italien in rechte Kreise abrutscht, erzählt von ihm selbst.
Es sind die Jahre 2000 bis 2005. Ettore geht motiviert auf das Gymnasium, fühlt sich dort aber schnell isoliert und orientierungslos.

Davide Coppo hat einen guten Stil und er kann Ettores Gedanken vermitteln. Er versteht es auch Situationen darzustellen und viele Passagen sind eindringlich.
Zwar habe ich keine Sympathien für rechte, aber Ettore ist auch nicht direkt unsympathisch und seine Suche nach etwas Bedeutenden kann man verstehen, doch leider geht er den falschen Weg und das ist ein gesellschaftliches Problem. Man sieht auch, wie Ettore sich verändert und Gewaltbereitschaft zunimmt. Politisch fehlgeleitet radikalisiert er sich.

Ich begrüße derartig kluge, gesellschaftsrelevante Romane.
Profile Image for Chiara.
82 reviews12 followers
August 10, 2024
Ettore ha 14 anni e non è il re della festa. È uno dei tanti che nel passaggio tra scuola media e liceo non è sbocciato e fa fatica ad inserirsi. Tutto sembra trovare una quadratura quando incontra Giulio, militante di estrema destra, che lo accompagna nelle stanze della Federazione e lo avvierà alle ideologie fasciste.
Ne nasce un romanzo di formazione, ambientato nei primi anni 2000, verosimile e ben scritto.

Epperò.
Non ho trovato verosimile la Federazione e le idee che professa. Non ricordo che alcun partito sia mai stato così blando nelle sue esternazioni pubbliche e capisco che rifarsi a movimento realmente esistente/esistito sia problematico per l'autore ma la violenza, l'intolleranza e l'odio cieco sono parte del DNA dei fascisti per cui perché non menzionarlo?
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