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Une rumeur dans le vent

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Rome, années 80, une rumeur ravageuse va naître dans la boutique de mode de Marie-France...
Ilaria Gaspari, icône du féminisme italien, nous livre un roman pop et brillant inspiré par la ''rumeur d'Orléans''.

Barbara a la vingtaine et elle vit laborieusement du baby-sitting qu'elle pratique. Entre retard de loyer, bottes en fin de vie, thèse particulièrement récalcitrante et cœur en miettes, elle trouve difficilement la paix au sein de cet équilibre instable. Lorsque la célèbre Marie-France l'embauche dans sa boutique de vêtements, l'espoir est de nouveau permis. Évoluant petit à petit dans ce monde de la mode qu'elle connaît si peu, Barbara va devenir une employée modèle. Pour prolonger le succès de sa boutique, Marie-France lance, sur le modèle parisien, une collection dédiée aux jeunes filles. Pris d'assaut, le magasin ne cesse de recevoir des adolescentes, ravies de pouvoir acheter ce qu'elles veulent sans avoir besoin de l'aval de leurs mères. Mais Barbara sent qu'il y a une ombre au tableau, les clientes se font plus rares, certains passants deviennent agressifs. Elle se rend alors compte que, parfois, les personnes les plus proches de nous sont aussi celles que l'on connaît le moins...Tout se passe bien, jusqu'à ce que Marie-France ait une idée qui s'avérera catastrophique : ouvrir une ligne de vêtements pour adolescents. Jour après jour, la surface de l'apparente sérénité commence à se fissurer. D'étranges messages codés et des menaces apparaissent, et une rumeur se répand dans la boutique. Une petite fille disparaît : y a-t-il un lien avec ce qui se dit autour ?
Avec un roman follemnt original, dans une prose virtuose capable à la fois de profondeur et de légèreté, Ilaria Gaspari enquête sur la relation entre apparence et réalité et le pouvoir d'une rumeur et d'une répatutation. Brillant

359 pages, Kindle Edition

Published August 21, 2025

9 people are currently reading
273 people want to read

About the author

Ilaria Gaspari

23 books49 followers
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa e si è laureata con una tesi sulle passioni all’università Paris 1 Panthéon Sorbonne. Nel 2015 è uscito il suo primo romanzo, Etica dell’acquario (Voland), nel 2018 Ragioni e sentimenti (Sonzogno). Collabora con diverse testate giornalistiche, tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden, vive tra Roma e Parigi.

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5 stars
14 (6%)
4 stars
62 (29%)
3 stars
85 (40%)
2 stars
39 (18%)
1 star
12 (5%)
Displaying 1 - 30 of 31 reviews
67 reviews4 followers
August 23, 2024
Ottimo il tema trattato (la calunnia). Peccato che il libro nella prima metà si dilunghi troppo su storie e descrizioni che poco hanno a che vedere con la trama vera e propria
Profile Image for Alice.
670 reviews12 followers
Read
May 14, 2024
Questo libro trae libera ispirazione da un fatto realmente accaduto negli anni '60 ma l'autrice sceglie di ambientare le vicende nella metà degli anni '80 a Roma, in una boutique di alta moda per donne e ragazze.
Più della metà del romanzo è incentrata sulla figura di Marie-France, titolare del negozio, attraverso gli occhi della narratrice, Barbara, una delle commesse.
Attorno a lei, come dei satelliti più o meno simili ruotano Barbara, Marta, Micol, Giosuè, Lorelai e la Cacioni, oltre ad Elsa, il cane di casa.
Apparentemente sembra che il romanzo celebri i fasti della boutique; in realtà, pagina dopo pagina, si insinua il pettegolezzo spicciolo al confine con la maldicenza che porta il trambusto tra i personaggi, in un finale inaspettato e non di certo ottimistico.
Devo dire di non avere alcun tipo di aspettativa dalla lettura di questo romanzo e, sebbene per leggerlo ho rischiato una lesione all'occhio (incidente domestico superato), sono rimasta piacevolmente colpita dalla vicenda, dalla prosa, dallo stile dell'autrice che (perdono) non conoscevo affatto.
Un romanzo molto originale e che si legge in un soffio
Profile Image for Jiji.
64 reviews1 follower
July 12, 2025
ça sert à rien de nous dire « et tout cela s’est passé avant cet événement effroyable » toutes les deux pages
Profile Image for Francesca Brughera.
70 reviews3 followers
April 5, 2025
Sì, no, non so. Non mi dispiace la scrittura dell’autrice, ho trovato interessanti molte delle sue riflessioni e all’inizio mi ero lasciata coinvolgere dalla protagonista e dal modo in cui, attraverso i suoi occhi, vengono a delinearsi i personaggi. A partire da Marie-France, la titolare della boutique, ma anche il suo socio Giosuè e i vari minori.
Un inizio promettente, insomma, che poi però si sgonfia, si confonde, perde la rotta. Buchi di trama a parte, e ce ne sono, il libro mi sembra mancare proprio quello che era il suo obbiettivo primario e cioè mostrare come una diceria possa nascere dal nulla, divenire certezza e trasformarsi in una calunnia che non risparmia niente e nessuno. Prima di tutto il buon senso e, insieme a quello, persone che non ti hanno fatto nulla di male.
Questa parte, non solo non viene raccontata, con la scusa che i calunniati, come i cornuti, sono gli ultimi a sapere, ma produce i suoi effetti in modo poco credibile: la festa disertata, i fornitori abituali che si negano, i vicini che tolgono il saluto. Tutto avviene di colpo e mentre la boutique registra appena una prima flessione nelle vendite. Come se fossero le persone più vicine e non gli estranei i primi ad allontanarsi. E non viceversa, come è più logico e verosimile. Con la calunnia che cresce fino a che anche chi ti conosce comincia a dubitare o comunque prende le distanze per opportunismo o convenienza.
Anche l’antisemitismo dei francesi degli Anni Sessanta trasportato di peso in una Roma degli Anni Ottanta non mi sembra funzionare benissimo e non mi pare che regga come unico elemento scatenante. Ma è soprattutto la crescente antipatia per la protagonista ciò che mi ha reso difficile arrivare in fondo al libro.
Per contro riconosco che “La Reputazione” presenta un tema di sicuro interesse e che, nonostante i difetti, induce utili riflessioni. Consigliatino
Profile Image for Angela Saba.
137 reviews
June 24, 2024
Il sottile e strisciante senso di inquietudine che pervade l’intero romanzo come un temporale in avvicinamento sfocia in una tempesta annunciata ma raccontata come vista da lontano.
Storia interessante.
Profile Image for Renato Mite.
Author 9 books12 followers
October 30, 2024
Anni Ottanta. Barbara si è trasferita a Roma per studiare all'università e laurearsi ma non sa bene cosa fare della sua vita. Ha cominciato una tesi che non riesce a concludere, il suo animo da eterna indecisa deve fare i conti con i dubbi e con le bollette da pagare. Per questo accetta l'offerta di lavorare nella boutique Joséphine, nel quartiere dei Parioli, dove la titolare Marie-France sprigiona il suo brio francese e insegna alle sue commesse l'importanza della moda nel rendere le donne belle e sicure di sé. La moda è il pretesto per dare le sue lezioni di vita: fra pragmatismo e filosofia, fra tattiche di marketing e supporto psicologico.
Barbara scopre così la propria bellezza e si sente più sicura, entra in un ambiente allegro e spensierato, stringe legami con le sue colleghe e insieme affrontano le sfide quotidiane dettate dal soddisfare le clienti e rispettare le regole di stile di Marie-France che qualche volta si impunta ma non eccede mai nei suoi rimproveri. Barbara si immergerà in questo sistema ben collaudato conoscendo pian piano sia le sue colleghe sia Marie-France e il suo socio Giosuè che a volte hanno vedute diverse ma sanno affrontare qualsiasi situazione.
La sua collega Marta è una venditrice nata e un giorno seguirà le orme di Marie-France, la nuova assunta Micol invece diventerà un'attrice. Marie-France ha vissuto tante esperienze che l'hanno segnata e cerca di controllare l'ansia per il tempo che passa con la cura dei particolari che caratterizza i capi di moda. Giosuè invece è più controllato, ma non meno misterioso.
Un giorno Marie-France decide di rinnovare la boutique per creare uno spazio in cui le giovani ragazze possono dedicarsi allo shopping senza essere accompagnate dalle madri e scegliere da sole cosa indossare. Questa decisione porta una ventata di freschezza al negozio e agli affari, è una svolta decisiva ma non del tutto positiva.
Quando una ragazza che frequentava la boutique scompare, iniziano a circolare strane voci su traffici di minori rapiti nel negozio, voci messe in giro per ignoranza e per il pregiudizio contro Marie-France e soprattutto Giosuè in quanto ebreo.
Il negozio diventa il bersaglio di scherzi e atti di vandalismo, gli affari peggiorano. Marie-France decide di ignorare le provocazioni per dimostrare l'infondatezza delle voci, ma le calunnie si ingigantiscono fino al tragico epilogo che lascerà un segno nella vita di Barbara e i suoi colleghi.

Ilaria Gaspari ha saputo ritrarre con dovizia di particolari uno spaccato sociale dove la vita dei personaggi risuona con maggior enfasi. Ambientando la storia in un luogo dove l'apparenza è quella che conta, come può essere una boutique di moda, l'essenza profonda di un'anima non può non spiccare appena affiora. Così il lettore si immedesima nei sentimenti di Barbara, la protagonista che parla in prima persona di eventi passati e si confronta con chi reputava più attraente, più deciso, più spensierato di sé.
D'altro canto, ciò che prova Barbara diviene, nel confronto con gli altri, la cartina di tornasole per scoprire ansie, desideri, malesseri, sogni, esperienze di chi lavora con lei o passa per il negozio.
Significativa è la figura di Marie-France che l'autrice ritrae a tutto tondo e di cui Barbara impara a riconoscere le più piccole espressioni. Scopre la sua ansia per la morte e come la combatte esaltando la bellezza. Qui è interessante notare l'atteggiamento di Marie-France che cerca di immortalare qualcosa di effimero, la bellezza, per cercare di controllare il tempo che passa.
Nella routine della boutique, emerge un rapporto madre-figlie fra la titolare e le commesse dove la prima trasmette le sue conoscenze sulla moda ma anche sulla vita, e se le commesse combinano qualche guaio, lei le rimprovera in maniera bonaria. Per Marie-France gli affari sono importanti, ma sono in secondo piano.
Ciò è dovuto al rapporto fra Marie-France e sua figlia su cui Barbara farà diverse ipotesi fino a scoprire la verità. In quel momento, Barbara vedrà Marie-France oltre la maschera dell'apparenza, per quello che è: una donna fragile che ha imparato a tener testa alle difficoltà ma non è infallibile. Senza voler rivelare punti salienti della storia, devo dire che il rapporto fra Marie-France e sua figlia, nel modo in cui l'autrice lo racconta, sottolinea a mio parere che anche la bellezza, o la sua presunta mancanza, passa in secondo piano quando l'essenza viene a mancare.
L'occasione è propizia per parlare della tecnica stilistica: Ilaria Gaspari raggiunge la profondità filosofica con delle anticipazioni ben dosate. Questo rivelare le cose gradualmente dopo averle accennate produce un effetto di continua immedesimazione, non solo nello scoprire pian piano le calunnie che attanagliano il negozio, ma anche nella crescita personale della protagonista fra i pensieri che ha oggi e i pensieri che aveva all'epoca degli eventi narrati.
Per concludere, mi ha colpito molto il comportamento di Barbara quando ritrova i vecchi amici di università. Parlando con loro si accorge della crudeltà e dell'infondatezza delle calunnie, ma ciò non la rende immune. Nonostante sia a conoscenza della realtà dei fatti e uno dei suoi amici ha il coraggio che a lei manca di andare contro corrente, Barbara cede alle calunnie per un attimo, quel tanto che basta a togliersi il dubbio. Per me, questo è l'emblema della storia e pone la domanda se arriveremo mai davvero a conoscere qualcuno, che sia qualcun altro o noi stessi.
Quindi, questo è un libro da non prendere alla leggera ma leggere con la mente aperta a vari spunti di riflessione.
113 reviews1 follower
October 13, 2024
Scrivere somiglia forse a sognare: come il sogno, richiede una quantità esorbitante di materiale combustibile da cui trarre i filamenti di trame che a lungo resteranno invisibili agli occhi del mondo.

Contrariamente alle apparenze, non è stata quell’insana sete di curiosità, di cui vi parlo spesso, a spingermi a tuffarmi in questa storia. Se chi, come me, ha letto questo romanzo, saprà certamente che l’autrice ha scritto questa storia traendo ispirazione da esperienze storiche personali, suggerendo una strada per impartire l’amore per la moda e una certa idea di libertà, in cui la buona letteratura e quanto concerne la sua anima, al contrario di tante altre storie che ho avuto il piacere di leggere, evita ogni spiegazione irrealistica e opta alla decisione di Barbara di imbarcarsi in una certa avventura ricorrendo alla sua immaginazione, così perfettamente lecita, trattandosi, tra l’altro, di un opera di finzione. Eppure fin quando la scienza non dimostrerà che un artefatto del genere è possibile, con il suo bagaglio culturale Barbara sarà poco più che un semplice manichino. Ci riuscirà mai? Voglio sperare di sì: le conquiste che la nostra protagonista ha compiuto e ottenuto nel corso della sua esistenza l’hanno resa diffidente, intrappolata nella monotonia di giorni sempre uguali a se stessi, a volte grigi, altre volte luminosi. Indubbiamente ha vissuto in un epoca che non considera la sua. Un’epoca in cui mette continuamente in discussione quella tipologia di individuo che ti maltratta, fisicamente e mentalmente, o ti deride a tal punto di allontanarti. Un’epoca in cui si mettono in discussione ogni cosa, non si dà valore quasi più a nulla, ma che le meraviglie della letteratura ci ha proposto con pile e pile di libri. Molti libri che ho letto mi hanno aiutato a comprendere appieno la vita, a saper comportarsi e combattere gli ostacoli, come la solitudine, il rancore, il pensiero astratto, altre invece mi hanno fatto sentire impotente perché incapace di agire. Si possono percorrere lunghe distanze senza dover fare alcun passo, se non il semplice gesto di sedersi comodamente sul letto o sul divano, e presto potremo sentire le voci rimbombare nella testa senza muoversi furiosamente. Ci sono sempre storie che si ‘oppongono’ a questo concetto, e La reputazione è una di queste. Ilaria Gaspari si oppone a tali concetti proponendoci un importante massima di vita, che considera sacrilegio o incomprensibili quelle persone che rinnegano la libertà, soprattutto in questo periodo storico così importante, ma personalmente ritengo che ognuno di noi debba trovare e scovare la strada giusta al momento giusto.
Una lettrice romantica, curiosa e appassionata come me si infastidisce quando legge queste cose, essendo terribilmente vere e impiastricciate con linee di diversi colori che, stando a quello che dice Barbara, rappresenta la vita stessa, l’anima di chi annota la propria vita in un vecchio taccuino, indubbiamente con un piacere morboso. Ma non ci sono volute che poche pagine per verificare che la fedeltà con la quale si parla di libertà, quasi a scovare una via di fuga, descrive il sinuoso itinerario che Barbara compie pur di scoprire se stessa e quale sia il suo ruolo nel mondo, è riflessa nei tratti taglienti di un avido lettore che fa del suo sapere una massima di vita.
Qualunque lettore che ama i libri, se incappasse nella lettura di La reputazione avrebbe seri dubbi nel credere che una storia di questo tipo possa accrescere il suo interesse per la letteratura, la vita in generale. È giusto attribuirgli una certa importanza? È giusto immaginarlo con una certa nitidezza e assaporare come se fossero persone realmente esistiti o amici di vecchia data? È davvero così impossibile credere che i personaggi continuano a vivere di vita propria una volta chiuso il romanzo? Forse si, dato che le vicende che ci narra la Gaspari sono fonte di conoscenza di rivolte di donne che erano continuamente boicottate dai propri cari ad aspirare a qualunque tipo di libertà, personale, d’agire, e che evidenzia questo concetto, ci descrive perfettamente come l’atto del leggere della vita di una ragazza qualunque non è soltanto una mera rappresentazione in cui si recita sempre la stessa parte ma che i medesimi personaggi continuano ad avere i loro sogni, le loro speranze, anche al di là del ruolo che essi interpretano. La reputazione a questo proposito è una favola moderna dalle tonalità drammatiche che mi ha travolta quando la less, adesso che ripongo queste poche righe mi rendo meramente conto come il mio entusiasmo nei suoi riguardi sia evaporato, quasi del tutto svanito, ma il cui messaggio ammicca alla perpetua ricerca della propria individualità. Omaggio alla letteratura di ogni genere, racconto di un viaggio introspettivo nonché splendida dichiarazione al mondo della moda, opera introspettiva, semplice la cui morale è triste, esplicata dal bisogno di saper trovare il coraggio di andare avanti. Favola che non dà luce ad un mondo visionario e affascinante, ma il genere di storia che saprà certamente entusiasmare chiunque ami la moda, qualunque forma estetica che i social, la radio o la tv ci impartiscono come cucchiaiate di nutella, scovando mode, portamenti stilistici mai visti o che non avevo mai sentito, nemmeno per sentito dire.
Profile Image for Gresi e i suoi Sogni d'inchiostro .
698 reviews14 followers
December 26, 2024
Scrivere somiglia forse a sognare: come il sogno, richiede una quantità esorbitante di materiale combustibile da cui trarre i filamenti di trame che a lungo resteranno invisibili agli occhi del mondo.

Contrariamente alle apparenze, non è stata quell’insana sete di curiosità, di cui vi parlo spesso, a spingermi a tuffarmi in questa storia. Se chi, come me, ha letto questo romanzo, saprà certamente che l’autrice ha scritto questa storia traendo ispirazione da esperienze storiche personali, suggerendo una strada per impartire l’amore per la moda e una certa idea di libertà, in cui la buona letteratura e quanto concerne la sua anima, al contrario di tante altre storie che ho avuto il piacere di leggere, evita ogni spiegazione irrealistica e opta alla decisione di Barbara di imbarcarsi in una certa avventura ricorrendo alla sua immaginazione, così perfettamente lecita, trattandosi, tra l’altro, di un opera di finzione. Eppure fin quando la scienza non dimostrerà che un artefatto del genere è possibile, con il suo bagaglio culturale Barbara sarà poco più che un semplice manichino. Ci riuscirà mai? Voglio sperare di sì: le conquiste che la nostra protagonista ha compiuto e ottenuto nel corso della sua esistenza l’hanno resa diffidente, intrappolata nella monotonia di giorni sempre uguali a se stessi, a volte grigi, altre volte luminosi. Indubbiamente ha vissuto in un epoca che non considera la sua. Un’epoca in cui mette continuamente in discussione quella tipologia di individuo che ti maltratta, fisicamente e mentalmente, o ti deride a tal punto di allontanarti. Un’epoca in cui si mettono in discussione ogni cosa, non si dà valore quasi più a nulla, ma che le meraviglie della letteratura ci ha proposto con pile e pile di libri. Molti libri che ho letto mi hanno aiutato a comprendere appieno la vita, a saper comportarsi e combattere gli ostacoli, come la solitudine, il rancore, il pensiero astratto, altre invece mi hanno fatto sentire impotente perché incapace di agire. Si possono percorrere lunghe distanze senza dover fare alcun passo, se non il semplice gesto di sedersi comodamente sul letto o sul divano, e presto potremo sentire le voci rimbombare nella testa senza muoversi furiosamente. Ci sono sempre storie che si ‘oppongono’ a questo concetto, e La reputazione è una di queste. Ilaria Gaspari si oppone a tali concetti proponendoci un importante massima di vita, che considera sacrilegio o incomprensibili quelle persone che rinnegano la libertà, soprattutto in questo periodo storico così importante, ma personalmente ritengo che ognuno di noi debba trovare e scovare la strada giusta al momento giusto.
Una lettrice romantica, curiosa e appassionata come me si infastidisce quando legge queste cose, essendo terribilmente vere e impiastricciate con linee di diversi colori che, stando a quello che dice Barbara, rappresenta la vita stessa, l’anima di chi annota la propria vita in un vecchio taccuino, indubbiamente con un piacere morboso. Ma non ci sono volute che poche pagine per verificare che la fedeltà con la quale si parla di libertà, quasi a scovare una via di fuga, descrive il sinuoso itinerario che Barbara compie pur di scoprire se stessa e quale sia il suo ruolo nel mondo, è riflessa nei tratti taglienti di un avido lettore che fa del suo sapere una massima di vita.
Qualunque lettore che ama i libri, se incappasse nella lettura di La reputazione avrebbe seri dubbi nel credere che una storia di questo tipo possa accrescere il suo interesse per la letteratura, la vita in generale. È giusto attribuirgli una certa importanza? È giusto immaginarlo con una certa nitidezza e assaporare come se fossero persone realmente esistiti o amici di vecchia data? È davvero così impossibile credere che i personaggi continuano a vivere di vita propria una volta chiuso il romanzo? Forse si, dato che le vicende che ci narra la Gaspari sono fonte di conoscenza di rivolte di donne che erano continuamente boicottate dai propri cari ad aspirare a qualunque tipo di libertà, personale, d’agire, e che evidenzia questo concetto, ci descrive perfettamente come l’atto del leggere della vita di una ragazza qualunque non è soltanto una mera rappresentazione in cui si recita sempre la stessa parte ma che i medesimi personaggi continuano ad avere i loro sogni, le loro speranze, anche al di là del ruolo che essi interpretano. La reputazione a questo proposito è una favola moderna dalle tonalità drammatiche che mi ha travolta quando la less, adesso che ripongo queste poche righe mi rendo meramente conto come il mio entusiasmo nei suoi riguardi sia evaporato, quasi del tutto svanito, ma il cui messaggio ammicca alla perpetua ricerca della propria individualità. Omaggio alla letteratura di ogni genere, racconto di un viaggio introspettivo nonché splendida dichiarazione al mondo della moda, opera introspettiva, semplice la cui morale è triste, esplicata dal bisogno di saper trovare il coraggio di andare avanti. Favola che non dà luce ad un mondo visionario e affascinante, ma il genere di storia che saprà certamente entusiasmare chiunque ami la moda, qualunque forma estetica che i social, la radio o la tv ci impartiscono come cucchiaiate di nutella, scovando mode, portamenti stilistici mai visti o che non avevo mai sentito, nemmeno per sentito dire.
Profile Image for Ivana Zaurino.
8 reviews2 followers
April 17, 2024
Un libro dalle tematiche profonde, pensato per un pubblico adolescente, la cui trama presenta però alcuni buchi. Dallo stile scorrevole, a metà lascia l'impressione che possa essere un giallo, ma senza che ci sia una vera risoluzione.
Profile Image for Giorgia.
248 reviews8 followers
March 30, 2024
Boh… mah… tante parole e niente fatti, mi spiace, ma non ci ho trovato né capo né coda in questa storia.
Peccato.
Profile Image for Thebensbookoflife.
215 reviews2 followers
August 25, 2025
Résumé
Rome, années 1980, une rumeur ravageuse va naître dans la boutique de mode de Marie-France...
Ilaria Gaspari, icône du féminisme italien, nous livre un roman pop et brillant inspiré par la ''rumeur d'Orléans''.Barbara a la vingtaine et elle vit laborieusement du baby-sitting qu'elle pratique. Entre retard de loyer, bottes en fin de vie, thèse particulièrement récalcitrante et cœur en miettes, elle trouve difficilement la paix au sein de cet équilibre instable. Lorsque la célèbre Marie-France l'embauche dans sa boutique de vêtements, l'espoir est de nouveau permis. Évoluant petit à petit dans ce monde de la mode qu'elle connaît si peu, Barbara va devenir une employée modèle. Pour prolonger le succès de sa boutique, Marie-France lance, sur le modèle parisien, une collection dédiée aux jeunes filles. Pris d'assaut, le magasin ne cesse de recevoir des adolescentes, ravies de pouvoir acheter ce qu'elles veulent sans avoir besoin de l'aval de leurs mères. Mais Barbara sent qu'il y a une ombre au tableau, les clientes se font plus rares, certains passants deviennent agressifs. Elle se rend alors compte que, parfois, les personnes les plus proches de nous sont aussi celles que l'on connaît le moins...J'ai toujours aimé l'Italie. Son histoire, sa gastronomie, ses paysages... Et même si je sais que la littérature italienne est abondante, je n'avais jamais franchi le pas pour une lecture d'origine transalpine. Dans une volonté de toujours varier mes lectures et grâce à ce SP de #lebruitdumonde, j'ai eu l'opportunité de découvrir la plume de l'auteure italienne ILARIA GASPARI et cela m'a donc donné un petit aperçu du talent livresque venant la Grande Botte.
Ilaria nous plonge dans une Rome des années 80 avec cette atmosphère légère de Dolce Vita et de personnages assez fantasques et touchants.Barbara, la narratrice est une jeune femme à la quête de son avenir et de sa personnalité. Après quelques petits boulots précaires, elle devient l'employée de Marie-France, une française spécialisée dans la mode, bien ancrée dans ce Rome virevoltant, mélange de folies et de traditions.
Barbara suivra son mentor tant dans son apogée sociale que dans sa curieuse déchéance car victime d'une rumeur assez dévastatrice.Le pouvoir des mots, des on-dit, des mal pensants, tel est le fil rouge de ce livre que je dirais tantôt romanesque, total en mode enquête et ce avec un petit côté fantastique.Et c'est là que pour moi où le bas blesse car on ne sait pas toujours à la romancière veut nous mener et cela peut paraître perturbant.Les personnages ne sont pas ou trop creusés psychologiquement. Barbara me semble parfois fade alors qu'elle narre l'histoire. Même si on sait qu'elle observe et relate, elle manque de charisme et d'analyse par rapport aux divers événements qui se passent.Par contre, j'ai adoré Marie-France qui au début paraît futile mais qui devient incroyable au fur et à mesure des pages.Le style est élégant et fluide malgré certains passages un tantinet longuet ou pesant.
En conclusion, je dirais qu'UNE RUMEUR DANS LE VENT fut une lecture plaisante de part sa plongée dans cette Rome éternelle et si attirante et de son thème, encore trop souvent d'actualité, qu'est le phénomène de rumeur et de ses conséquences sur autrui et sur ses proches. Tout cela agrémenté de protagonists hauts en couleur et attachants, je peux donc dire que ce livre de ILARIA GASPARI est une belle surprise pour ma première lecture d'une roman italien
Profile Image for ☾⚝rooosteerr⚝☽.
25 reviews4 followers
December 15, 2024
Hanno creato delle scarpe speciali, con una piccola siringa infilata nella suola. Tu ci vai pensando di provarti le scarpe e ZAC! Ti pungi senza accorgertene, in tre minuti stai dormendo. Quando vedono che sei addormentata, da dietro i camerini schiacciano un bottone, che apre una botola nel pavimento, così rotoli nella cantina, e da lì una galleria sotterranea arriva fino al Tevere, dove ti imbarcano di notte [...]


Ci troviamo a Roma, negli anni '80, una boutique in via del corso, Joséphine, va a gonfie vele, gestita da una eccentrica e misteriosa francese di nome Marie-France. Barbara si è trasferita da poco a Roma, nella speranza di concludere la scrittura della tesi in filosofia... Inizia a lavorare nel negozio, e così, tra i commessi e la mole di clienti le cui richieste vengono sempre soddisfatte, viene completamente assorbita da quella vita.
Un giorno, Marie-France decide di espandere le utenze del negozio alle adolescenti della Roma bene, quelle che sono poi, tra l'altro, le figlie delle abituali commesse. Ma strani eventi stanno per incombere...

Mi ero ripromessa di cominciare a leggere più libri di autori italiani e, soprattutto, le nuove uscite, provando ad essere il più possibile al passo coi tempi editoriali. La mia attenzione è ricaduta su questo titolo e, soprattutto, sulla trama. Doveva essere mio. Dovevo concluderlo il prima possibile.
La scrittura, seppur ricercata (mi sento di dire, finalmente un libro che mi permette di buttarmi a capofitto su un buon utilizzo della lingua italiana!), cattura l'attenzione. E tiene incollato alle pagine.
Il libro si incentra sulla maggiore nelle descrizioni, filtrate dalla protagonista Barbara, certamente non onnisciente, anzi dimostra di non saper proprio nulla, della vita del negozio.

Ma qual è la reputazione?
La reputazione non è, come erroneamente ho letto in altre recensioni, quella che crolla, verso la fine delle ultime pagine, nei confronti del negozio.
La reputazione è quella di Marie-France: Barbara comincia a sospettare di lei, dal primo momento si è fidata, forse confusa dal forte carattere esuberante del suo capo, e si rende conto che in realtà di quella donna non conosce davvero nulla. Non conosce nemmeno le sorti di sua figlia, che paiono una informazione di dominio pubblico.

Il libro gioca infatti su questa doppia idea: il pubblico e il privato. Il pubblico, chi frequentava il negozio e adesso non più, torvi signori minacciosi che guardano al di là delle vetrine. Il privato, il pensiero che uno stretto "amico" ha di un altro, e che ad un tratto crolla.

L'autrice, verso i ringraziamenti, afferma di essersi ispirata ad un fatto di cronaca nera realmente avvenuto ad Orleans nel 1969. Però non è solo questo il "fatto storico" che tende a riportare; in realtà, la storia della fanciulla che scompare, riprende propriamente la storia della sparizione di Mirella Gregori nel 1983, un anno prima della sparizione di Emanuela Orlandi, proprio a Roma.
Inoltre, basta una leggera ricerca su internet per trovare la leggenda metropolitana del "Camerini della Morte", ai quali si ispira il passaggio riportato.

Questo libro è stato una bellissima scoperta.





This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for LauraT.
1,382 reviews94 followers
October 10, 2024
Anche ****1/2

Bella scrittura, descrizione di una Roma che non c'è più - ma che io ricordo bene, anche se non ci sono mai vissuta. E la descrizione dell'antisemitismo è, purtroppo, ancora oggi così attuale che fa male leggerlo.
Che poi l'antisemitismo non debba essere una scusa per azioni anti-islamiche è altrettanto ovvio, ma questo è un altro discorso.
Notevole anche l'analisi della psicologia della protagonista, dello iato tra giovinezza e mezza età.

Le era più facile, credo, perché non aveva la pretesa, forse nemmeno il desiderio, di essere felice (non mi chiedevo, allora, quando avesse smesso di pretenderlo); invece io, come impone la giovinezza, la felicità la bramavo, considerandola un mio diritto. Il che mi spingeva a sottovalutare il potere del caso. Altro tipico errore che si commette da giovani.
Profile Image for Sara Biagini.
9 reviews
August 12, 2024
Uno dei testi più avvincenti del panorama letterario contemporaneo!
Ambientato a Roma in una boutique di moda degli anni 80, si viene catapultati in un travolgente giallo dai toni estremamente realistici.
Non mancano descrizioni particoleggiate dell'ambito della moda, tanto quanto dell'abbigliamento e della psicologia dei personaggi che aggiungono di volta in volta indizi fondamentali alla risoluzione del caso.
Da lodare, in conclusione, l'ampia conoscenza delle stoffe, dei ricami, degli accessori e delle case di moda del tempo che rivela, da una parte, una profonda documentazione preliminare alla stesura da parte dell'autrice; dall'altra, permette al lettore di immergersi in toto nell'atmosfera del tempo.
Profile Image for Roberta.
15 reviews
July 7, 2024
Piacevole sorpresa. Il manierismo stilistico rallenta il ritmo di un libro che mette la quarta solo a partire dalla centesima pagina. Sembra un giallo, ma non lo è, e la sua peculiarità è proprio questa: mostra come i pregiudizi, la curiosità morbosa e le voci di corridoio creino colpevoli di crimini fittizi ma emettano sentenze più che reali. Il finale lascia un retrogusto amaro, soprattutto per via della stasi della protagonista che si rifugia dietro le sbarre della sua stessa inettitudine (tipico personaggio scritto benissimo ma che prenderesti a schiaffi nella vita vera). Promosso a pieni voti!
Profile Image for lovelondon89.
36 reviews4 followers
April 7, 2024
Seriamente, mi dispiace tantissimo! Da questo libro mi aspettavo tanto e invece è stata una delusione. La storia in se è molto molto affascinante ma la scrittura di Ilaria Gaspari ha qualcosa che non mi convince. Ho letto il libro sforzandomi tanto, cercando di andare avanti perché speravo che prima o poi succedesse qualcosa, che alla fine mi avrebbe catturata! E invece niente…. A mio gusto la prosa di Ilaria è noiosa e lenta. A metà libro ancora non succede niente. Per me è un no.
Mi dispiace.
Profile Image for Veronica.
85 reviews
April 7, 2025
Una storia che prende spunto da fatti realmente accaduti e li ricolloca e romanza. Anche se alcuni punti mi sono sembrati un po' "tagliati via" a discapito di altri anche troppo lungamente descritti, il romanzo mi è piaciuto. Il mistero monta pian piano, la calunnia è mormorata anche al lettore che non ne prende pienamente coscienza fino alla fine. Come spesso succede, molti indizi vengono minimizzati e alla fine il caso esplode (letteralmente) in un attimo. Interessante anche la figura della protagonista che si denuncia fin dal principio (e poi si dimostra) un'antieroina
135 reviews
November 9, 2025
Barbara trouve un travail de vendeuse dans une boutique tenue par une française.
La boutique fonctionne bien puis soudainement la fréquentation diminue.

Je ne m’attendais pas du tout à ça.

La mise en contexte dure plus de la moitié du livre. C’est beaucoup trop long.

La rumeur est presque inexistante. Cela aurait été plus judicieux de l’introduire progressivement jusqu’au final.

Grosse déception.
14 reviews
September 27, 2024
Un libro piuttosto deludente, sia per la trama, che non convince (tra l’altro sono utilizzati particolari delle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi), sia per la scrittura, spesso troppo ricercata e troppo poco spontanea.
Profile Image for Barbara.
135 reviews1 follower
November 1, 2024
Come un sasso lanciato in un lago, una semplice diceria si propaga incontrollata e porta alla rovina di chi ne è bersaglio. Al di là della storia, è uno spunto per riflettere sul peso delle nostre parole.
Profile Image for Lou.
186 reviews3 followers
September 26, 2025
L’histoire est bien ficelée, assez subtile (pas de gros sabots ici), notre héroïne ne sait pas tout et nous non plus, ce qui aide le suspense à s’installer. Ce n’est pas une enquête à proprement parler, plus l’histoire des rumeurs et de leur danger
Profile Image for NullaDies.
3 reviews
May 7, 2024
Questi anni Ottanta sono tanto vividi da rendere La reputazione di fatto un romanzo storico.
Profile Image for natalia.
35 reviews1 follower
Read
July 3, 2025
é como se eu tivesse saído com minha amiga e ela me contasse todas as atrocidades da chefe louca dela
5 reviews1 follower
August 8, 2025
Libro molto particolare. Inizialmente integrante perché ci sono avvenimenti e storie poco chiare. Purtroppo, noioso e prolisso.
Profile Image for Alice Carpi.
28 reviews1 follower
December 13, 2024
"Come se l'orgoglio risanato potesse risarcirmi delle illusioni perdute."
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