In una Napoli semideserta all'indomani delle festività natalizie, Malù, archeologa con la passione per i gialli, ha un bel problema da il suo dottorato di ricerca è finito e l'università non ha più fondi. In pratica, è disoccupata e senza un soldo. Per fortuna con l'aiuto dei suoi coinquilini trova un lavoretto in una libreria dell'usato, la Second Chance. E di quel posto si innamora all' ogni libro sugli scaffali contiene tracce delle vite di chi l'ha letto, regalato, di chi fra quelle pagine si è perso, ha pianto, amato, sorriso. E alcuni di quei volumi ne hanno avute tante, di vite, prima di arrivare lì: tre, cinque, qualcuno persino sette. Come i gatti, sorride Malù pensando a quanto quel luogo pieno di odori e nascondigli piacerebbe al suo Mycroft. Un giorno le capita fra le mani una copia della Donna in bianco, capolavoro di Wilkie Collins. E sfogliandolo si accorge che alcune pagine sono intrise di sangue. Sangue fresco. Il suo istinto le dice che nel posto da cui proviene il libro è successo qualcosa di molto brutto. Ora sta a lei e alla compagnia dei suoi "Irregolari" - gatto Mycroft compreso - scoprire da dove viene il volume insanguinato, com'è arrivato fin lì e chi è la vittima. È l'inizio di una nuova, rocambolesca caccia al colpevole per gli irresistibili coinquilini di via Atri 36.
Un altro bel libro di Serena Venditto! Si legge tutto di un fiato, è divertente come al solito. È un giallo dove la parte gialla non impatta moltissimo, ciò che conta sono i personaggi, le loro storie, la loro vita insieme, la loro crescita. Interessante l'arco narrativo di Kobe, finalmente prende coscienza del comportamento sbagliato che ha tenuto fin qui e degli errori commessi nel suo rapporto con la fidanzata. *** Another great book by Serena Venditto! It's a quick read, it's funny as usual. It's a thriller where the thriller part doesn't have much of an impact, what matters are the characters, their stories, their life together, their growth. Kobe's narrative arc is interesting, he finally becomes aware of the wrong behavior he has had up to now and the mistakes he made in his relationship with his girlfriend.
sullo sfondo di una Napoli spopolato dopo le vacanze di natale, si svolge questo esilarante thriller.. protagonista indiscusso?? "la donna in bianco" di collins. Malu é un archeologa che scopre di non poter più continuare con il suo dottorato perché l'università non ha più fondi. Senza lavoro senza soldi e in fase depressiva, riesce con l'aiuto dei suoi amici/ coinquilini a trovare un lavoro temporaneo presso una libreria di libri usati.. un giorno le capita tra le mani una copia "la donna in bianco" di collins ma al suo interno alcune pagine sono macchiate di sangue fresco.. non si darà pace finché non arriverà alla verità.
thriller atipico, carino , e molto ironico. nonostante la "leggeterezza" con cui é scritto é un romanzo che ti inchioda alle pagine e ti porta lentamente al finale mentendo attiva la suspance
da sfondo poi c'è la storia di malu e dei suoi coinquilini con i loro drammi e le loro vite.
malu mi é piaciuta tantissimo. e di un intelligenza particolare ed ha quel modo di fare di chi riesce ad ottenere ciò che vuole in maniera molto soft. mi é piaciuta molto anche Ariel nea sua umanità e nel suo modo di essere.. non riesce a negare niente all'amica anche se questo vuol dire salire cacciarli nei guai..
mi é piaciuto molto la complicità dei 4 amici. ma quello che mi é piaciuto in ma ora assoluta é il gatto mycrosoft.
Si conclude anche questa lettura: Sette vite come i libri di Serena Venditto, un titolo che avevo inserito nella mia lista d’acquisto – o, come la chiamo io, pila della vergogna – fin dalla sua uscita.
Prima di lasciare il mio pensiero, voglio ringraziare Anita Curci di Gialli.it, che mi ha proposto questa collaborazione, un’opportunità che ho accettato senza esitazione. Ultimamente, infatti, sono sempre più affascinato dai gialli in stile cozy crime e, avendo già avuto un’ottima esperienza con la penna dell’autrice, non potevo lasciarmela sfuggire.
Ci troviamo in una Napoli semideserta, all'indomani delle festività natalizie. Marialuisa Ferrari, detta Malù, di origini beneventane e con una grande passione per i gialli, ha appena terminato la sua tesi di dottorato. L’università, però, non ha più fondi, e lei si ritrova senza lavoro e con diverse spese da affrontare, compreso l’affitto della casa di via Atri 36, che condivide con Ariel, Samuel, Kobe e il gatto nero dagli occhi verdi, Mycroft.
Con l’aiuto dei suoi coinquilini, trova un impiego presso la libreria dell’usato Second Chance. Ed è proprio qui che, un giorno, le capita tra le mani una copia de La donna in bianco. Sfogliandola, si accorge che alcune pagine sono intrise di sangue. Sangue fresco. Il suo istinto le dice che, nel luogo da cui proviene il libro, è successo qualcosa di molto brutto.
La penna di Serena Venditto è coinvolgente e fluida, con una narrazione capace di catturarti e trasportarti sin dalle prime pagine nella quotidianità dei protagonisti. Questi ultimi ci vengono presentati fin dall’inizio e, sebbene possano sembrare numerosi, l'autrice riesce con semplicità a delinearne i tratti distintivi, rendendoli vivi e memorabili per tutta la lettura.
La storia è avvincente, con un ritmo incalzante e un susseguirsi di eventi e scoperte che tengono alta l’attenzione. L’intreccio si sviluppa con i giusti tempi, come un classico giallo richiede, costruendo gradualmente la tensione narrativa. Ho apprezzato molto la scelta dei capitoli brevi, che danno ritmo alla lettura, anche se ammetto di aver fatto fatica a smettere di leggere con il classico "ancora un capitolo e poi basta".
I dialoghi sono frizzanti, ben scritti e mai banali, contribuendo a rendere le dinamiche tra i personaggi ancora più coinvolgenti. Le interazioni tra loro risultano spontanee e divertenti, regalando momenti di leggerezza che bilanciano perfettamente la componente investigativa.
Per concludere, anche se i personaggi di via Atri 36 fanno parte della serie gialla dedicata al gatto Mycroft, pubblicata a partire dal 2018, questo libro può essere letto indipendentemente dai precedenti. Lo consiglio a chi ama i gialli leggeri e ben costruiti, e a chi è alla ricerca di storie e personaggi capaci di creare dipendenza.
Per carità, è solo un cozy mystery. Però, intanto parla con amore di Auntie Jane (e con sufficiente disprezzo dei vari spinn off licantopeggianti e non solo che deve subire la nosta cara zia!), ma incentra la trama su La signora in bianco del meraviglioso Wilkie Collins! Che altro si vuole di più da un libro che ti deve accompagnare la sera a letto???
Malù mi prese per le spalle e mi guardò negli occhi: «Immaginala come una vacanza: la città che si sveglia, i gabbiani, i lampioni che si spengono e le luci nelle case che a poco a poco si accendono... Tutte cose che tu, svegliandoti alle 9 del mattino, anima candida, non hai mai visto». «Ma perché, l’hanno già montata la città prima delle 9 del mattino?» - mio figlio lo sostiene da una vita, che prima delle 9:00 della mattina la realtà non è ancora in essere!
No!» disse lei, quasi urlò. «Renato... No, è impossibile! Magari ha un carattere esuberante, è geloso, ma non... lui non farebbe male a una mosca.» Come no, e salutava sempre non ce lo mettiamo?
📓" Ogni libro su quegli scaffali conteneva una storia fatta di parole stampate, ma sulla superficie, sulle copertine, sui bordi consumati delle pagine, nella sottolineatura colorata delle frasi, nelle orecchie fatte per segnare un passaggio fondamentale, c'era la storia, le storie forse, di chi l'aveva letto regalato, ci aveva pianto, meditato, l' aveva portato al mare, in autobus, in un lungo viaggio in treno. Odoravano di polvere di salsedine di té."
Una nuova, rocambolesca caccia al colpevole per gli irresistibili coinquilini di via Atri 36 con la straordinaria partecipazione di un gatto nero di nome Mycroft. 🐈⬛
- Sette vite come i libri. Indagine per quattro coinquilini e un gatto (vol.7) di Serena Venditto Mondadori, 2025 256 pag. ⭐⭐⭐⭐
Leggo sempre con grande piacere i libri di Serena Venditto che appartengono al mio genere preferito (lo chiamano cozy-crime) un romanzo giallo ma non troppo cruento e contenente spesso scene esilaranti. Un libro coccola che, nonostante lo spirito leggero, affronta temi scottanti e attuali da non dimenticare mai. So che è appena uscito, ma attendo con ansia il prossimo (alla fine del libro c’è un cliffhanger che incuriosisce molto)!!!
Non sono sicura mi sia piaciuto. la scrittura è scorrevole, i dialoghi e i personaggi sono divertenti, anche se il personaggio di Malú è troppo "ingombrante", lei è quella estroversa, lei è quella da cui tutti corrono quando hanno un problema, lei è quella che risolve il caso, ecc. inoltre è poco verosimile che delle normali civili conducano un'indagine senza che la polizia le arresti, ma questo pare strano solo perché prima di questo volume ci sono altri volumi.
Molto simpatico. Milù troppo intelligente, una neurodivergente, anche un po' fortunata e Ariel molto umana. La trama carina che Milù risolve molto alla Sherlock con Ariel nelle vesti di Watson.
Carinissimo! Ho iniziato questo titolo per caso, per cambiare un po' e uscire dalla zona di confort. È stato davvero una sorpresa! libri, indagini e risate, ma anche con un messaggio serio. Mi è piaciuto tantissimo! Non parliamo poi della narratrice!Fenomenale! Lo consiglio!
Giallo colto, ironico e appassionante che intreccia letteratura, mistero e sentimenti. Quanta sensibilità nel trattare tema delicatissimo della violenza di genere.