Se senti che qualcosa ti trattiene dal raggiungere il tuo vero potenziale, sappi che non è solo un'impressione. Ogni giorno "forze interne" che risiedono nella tua memoria e "pressioni esterne" che arrivano dalla famiglia e dalla società in cui vivi, pongono limiti e indirizzano il tuo cammino verso un destino già scritto. Mentre diventiamo adulti, infatti, un gran numero di variabili ha già scelto tanto per noi, mettendoci su dei binari. Così ti ritrovi sul percorso in cui incontri meno resistenze ma che ti priva dell'opportunità di scegliere la tua destinazione. Deragliare da quei binari, iniziare a esplorare nuovi modi di essere e di esistere, è l'unica via per raggiungere un livello superiore di autocomprensione e realizzazione personale. Come riuscirci? Per farlo, Ana Maria Sepe e Anna De Simone, applicano il loro metodo unico di studio e analisi guidandoci nella conoscenza di come si sviluppa la nostra identità, l'insieme di tutto ciò che ci rende unici, irripetibili e diversi l'uno dall'altro. Attraverso un mix di evidenze scientifiche, strategie pratiche ed esercizi di introspezione, scoprirai come costruire una vita che rispecchi veramente chi sei, con i tuoi desideri più profondi. Ecco perché l'ultimo tassello di questo percorso verte su "tutto ciò che senti dentro", sulla facoltà di monitorare e riconoscere le tue reazioni emotive, esprimendole in armonia con vecchi scopi e nuovi valori appresi. Scegliere di affermarsi, guardarsi dentro e curare le proprie ferite invece che ferire a propria volta è qualcosa di nobile e coraggioso ed è l'unica via per lasciare quei binari tanto vincolanti.
Ho trovato questo libro veramente illuminante. La parte per me più interessante è quella relativa alle difese che l’individuo mette in atto per difendere la coerenza delle proprie narrazioni, frutto di condizionamenti nati in epoca infantile. Bellissime le metafore utilizzate: dal bambino che chiude nello zaino le parti del proprio sè autentico per non perdere l’amore del genitore, alla finestra attraverso la quale il bambino vede la realtà (gli occhi del bambino sono gli occhi del genitore). Si passa poi all’adolescenza, periodo in cui si può potenzialmente aprire il proprio zaino e affermare le parti di sè fino ad ora messe da parte (a patto che si viva in una dinamica familiare funzionale). Chi però non ha avuto modo di vivere in modo funzionale il distacco dal genitore (con relativa perdita dell’idealizzazione della figura parentale) continuerà a vedere il mondo con gli occhi del padre e della madre, anziché con i propri, senza mai potersi avvicinare al proprio sè autentico. Il libro indaga tutta questa dinamica, rassicurando il lettore: riavvicinarsi al proprio “vero sè” in età adulta è possibile. “Tutti noi abbiamo trascorso un pezzo della nostra vita su quel binario. Quando ci svincoliamo, per un po’ ci sentiamo persi, in realtà ci stiamo trovando per la prima volta”.
Circa un paio di anni fa ho letto "Riscrivi le pagine della tua vita" delle stesse autrici-psicologhe e ricordo di averlo sottolineato, memorizzato e riempito di post it. Ho comprato questo pensando che fosse una sorta di continuazione del precedente ma non mi è piaciuto come il primo. Sicuramente anche questo libro può rivelarsi un valido sostegno psicologico ma per qualcuno in una diversa situazione rispetto alla mia.
Un libro fondamentale per la legittimazione del se. Ti aiuta a comprendere i sani errori degli altri che ti hanno influenzato e da parte mia ho visto grandi lezioni sulla genitorialita. Il focus finale sulla intelligenza emotiva è la ciliegina.