Puoi imparare ad amarti ed essere felice, nonostante tutti i tuoi limiti? Dopo le ultime rivelazioni scottanti, Thea è sempre più confusa. Chi è davvero Efrem Krugher, il dottore a cui ha affidato la propria vita? È l'uomo malinconico e comprensivo, che le legge nell'anima e riesce a suscitarle emozioni che credeva dimenticate, o quello scaltro e calcolatore, che dimostra un erotismo estremo e le accende i sensi? Impossibile dirlo, come è impossibile per Thea resistere al fascino ipnotico e pericoloso di Efrem e soprattutto soffocare i sentimenti che comincia a provare per lui, nonostante la differenza d'età e tutti gli ostacoli alla loro relazione.
Dal canto suo, Efrem è un principe oscuro che non dà certezze, che seduce e illude, senza permettere alla ragazza di vedere ciò che si cela sotto la sua corazza. Eppure, col passare del tempo, qualcosa tra Efrem e Thea cambia, nel fuoco della passione divampano le fiamme dell'amore. Pur tra mille avversità, il destino sarà clemente e concederà ai due amanti di viversi per sempre?
L'ultimo capitolo di Meet Efrem Krugher, la nuova serie dell'autrice Kira Shell che, insieme a Kiss Me Like You Love Me, l'ha resa la regina indiscussa del dark romance italiano. Già molto amata dalle lettrici, la storia di Thea ed Efrem è un crescendo di erotismo ed emozioni, che insegna ad accettarsi per come si è, senza pregiudizio o timore.
Questo titolo contiene materiale non adatto ai minori di 18 anni. Audible consiglia l'ascolto ad un pubblico adulto.
Mi ha insegnato che imparare ad accettarmi sarà la mia più grande vittoria. Che quando avrò un pensiero negativo, scriverlo su un pezzo di carta e strapparlo, potrà aiutarmi a liberarmene. Che non devo accontentarmi, e che devo cercare l’amore solo laddove sarò libera di essere me stessa.
Mi ha ricordato che l’essere umano ha poco tempo e che non può fare nulla per controllarlo. Ed è per questo che mi ha detto che non devo sprecare le occasioni. Però mi ha anche rassicurata, ha detto che questo non deve spaventarmi..devo solo essere in grado di accettare di non sprecare neanche un istante con le persone che amo.
Mi ha insegnato anche che dobbiamo imparare a lasciar andare e ad accettare il cambiamento. Che nulla è duraturo, ne il dolore, ne la sofferenza e neanche la perdita.
Ah, mi ha insegnato anche la traduzione di qualche parola in tedesco.
Mi ha insegnante tante cose, è vero, ma non come riuscire a trovare la forza per andare avanti dopo la fine di questa storia.
L’autrice si è approciata a noi attraverso questo secondo volume come solo lei è in grado di fare: In maniera elegante, seria e impeccabile. È riuscita a farmi morire e rinascere tra le pagine, a farmi dimenticare di star leggendo, a trasportarmi in un altro mondo dove eravamo presenti solo io e la storia, a farmi piangere toccando corde del mio cuore che non pensavo potessero smuoversi così tanto.
Mai avrei pensato di potermi sentire così tanto vuota dopo la fine di un libro, senza la forza e la voglia di poter pensare ad altro se non alla storia stessa.
È una sensazione tremendamente difficile da spiegare: mi sono sentita incompleta, come se fosse venuto a mancare un pezzo importante di me stessa che allo stesso tempo mi rende anche consapevole del fatto che quel pezzo non lo riavrò più. E mi sta bene, mi sta bene perché se il prezzo da pagare è stato quello di leggere uno dei libri più belli che potessi mai leggere.. sai che ti dico, Kira? Prenditi tutti i pezzi che vuoi. Rimanimi senza nulla, perché la parte più bella e importante di me, sono e rimarranno lí, tra le pagine di questa storia.
UNICO. Vi prego, leggetelo e lasciatevi trasportare dalle emozioni, la passione.Il centro di tutto è Efrem: mai letto di un personaggio così affascinante,ben strutturato e non lo dimenticherò mai.
Partiamo da un presupposto. Questi libri non sono capolavori, sono intrattenimento, come tali vanno vissuti; ma anche l'intrattenimento ha i suoi alti ed i suoi bassi, e questo è un basso. Anzi un tonfo. Veniamo al libro. Ho amato moltissimo il primo volume, ho trovato molti spunti interessanti. La misteriosa clinica, il passato di Thea e la morte della madre, lo psichiatra disturbato, insomma tutto. Non c'era una cosa che stonasse. Nel primo libro forse l'unico elemento che mi fece storcere il naso, era lo stile dell'autrice, un poco ridondante. Ma considerando il genere di romanzo, era poca roba, un voler trovare proprio il pelo dell'uovo.
All'uscita del seguito ero felicissima, eppure avevo sentito come una sorta di campanello di allarme. Ho pensato più volte che Kira avesse perso per strada Efrem e Thea, qualcosa non mi tornava, speravo di sbagliarmi ma a fine libro mi sono data ragione. Entriamo nel merito.
Thea non cresce. Thea non guarisce. Non c'è uno sviluppo. La ragazza comprende solo di avere una sessualità più "forte", mal compresa dal suo grande ex fidanzato Andy. Non è nemmeno cosi masochista, quali pratiche estreme commette con Efrem? pensateci bene. Non succede niente di cosi strano, ergo Thea di fondo non ha una sessualità perversa, è solo una ragazza malata che vive in modo insoddisfacente il sesso. Quando Efrem le ventila l'ipotesi del fisting lei rifiuta categoricamente. Non ci sono elementi certi che Thea sia una masochista.
Efrem si rivela con i suoi POV. Razionalmente i suoi capitoli sono ottimi per passare oltre determinate situazioni (il suo esaurimento nervoso che alla fine è una grande bolla di sapone, il suo matrimonio con Liliane, la figura di Joel, la sua natura di dominatore estremo, ecc), ma dal punto di vista narrativo sono delle pozzanghere che inchiodano il lettore. La sua narrazione non ha ritmo, è priva di pathos, è pesante non nella forma ma nel contenuto. Alla fine cosa ci dice Efrem di sé stesso? che è un porco, probabilmente un uomo con una dipendenza del sesso. Asettico, asciutto, privo di reali sentimenti. Si sgonfia la fascinazione verso di lui, costruita ad hoc nel primo libro, si rivela la sua personalità, un ometto non molto diverso dal capretto, che almeno ha 20 anni quindi una stupidità data dalla sua età.
La relazione con Thea ha un senso ma allo stesso tempo non ce l'ha. Mi piace questa idea che Efrem sia stato folgorato, un bel colpo di fulmine che il dottore tenta di gestire; non trovo niente di scandaloso nella relazione consumata fra paziente e psichiatra, perché succede ed è successo in passato (si Jung si è portato a letto una sua paziente e lo sappiamo), questo poteva rendere la loro relazione ostacolata dall'esterno, poteva dare pathos ed adrenalina al racconto. Invece... Altresì la relazione nel libro ha solo una natura sessuale. I due scop*no. Non fanno altro. Cosa costruiscono di amoroso? Thea cerca di darsi emotivamente e lui la blocca. DI cosa è innamorato Efrem allora? Thea è carina? questo gli è bastato. Per fortuna che non era sciocco come il capretto. Delusissima.
Veniamo ai punti peggiori. L'autrice ci dice che non dobbiamo giudicare la sessualità dei protagonisti. Verissimo. Sono la prima che nella realtà sostiene che "sotto le coperte" quando le persone sono maggiorenni e consenzienti, possono fare tutto, dalla A alla Z. Benissimo. Kira mette in moto un uomo disinibito che si frena perché ha 17 anni più di Thea. Praticamente vorrebbe fistare una ragazza quasi vergine o comunque non avvezza a certe pratiche, ma non può avere una relazione con lei perché ha 17 anni in più. Sodomizza una ragazzetta di 20 anni che non ha una preparazione all'atto ma, fermi tutti "ho 17 anni più di te". VE PREGO.
Quanto suona ridicola questa scusa dell'età?
Poi in un capitolo Efrem ci dice che Liliane ha 4 anni più di lui, lei compie 40 anni e lui 38 a distanza di due mesi. Questo è un errore banale ok, ma è segno che qualcosa non va.
Veniamo al finale. Dopo un capitolo LUNGHISSIMO sulla scop*ta fra i due, in tre righe Ben uccide Efrem, o comunque attenta alla sua vita con l'aiuto del padre di Thea che non l'ha riconosciuta al locale con Efrem. Ma come è piccolo il mondo! Questo momento che doveva durare capitoli interi, anzi un libro intero, viene condensato in una manciata di pagine. Bene ma non benissimo.
Efrem muore, o almeno muore per Thea. Thea che si è innamorata, che ha paura di perdere tutti, che non vuole provare niente perché ha la sindrome dell'abbandono, il padre l'ha abbandonata, la madre è morta, Andy le grida rabbia in faccia ogni 3x2, beh si ritrova a perdere pure Efrem, ma per MAGIA guarisce con la letterina MAGICA del dottore. Una spiegazione del suo percorso? NO. Una pagina per farci capire come questa ragazza possa essere maturata al punto da uscirne? NO.
Il problema non è la mancanza del lieto fine, il problema è come si conclude il percorso. In modo insensato, melodrammatico e carico di cliché. LUi non era innamorato, era solo "infognato" e probabilmente compresso dal matrimonio con Liliane; lei era la sua Lolita (e gli echi di un rapporto malsano si sentono eccome) però maggiorenne altrimenti il volume avrebbe avuto parecchi problemi col target prescelto.
Il libro è noioso, non ha ritmo, non ha pathos, non ha mordente. Ad un certo punto l'autrice inizia a farci l'elenco della MAGICA guarigione di Thea. Cosi, schiocca le dita, umore alto tutta la vita. Peccato che l'anoressia nervosa sia parecchio subdola e peccato che mentre stessi leggendo questo libro, scrivessi proprio una tesi sui disturbi alimentari dal punto di visto psichico. Pensate che risate amare in certi momenti...
Sull'avvocato e Juliette preferisco non parlare troppo. ODIO la loro "scomparsa". A me mitchell piaceva, ed adoravo la piagnucolona; qui ad un certo punto diventano INVISIBILI. Perché?
Detto tutto questo, a me dispiace tantissimo. ripeto il primo libro era veramente buono, questo secondo è un "non ho voglia di scriverlo ma devo quindi beccatevi questo lavoro sciatto". Un paio di spunti buoni ci sono, ma non bastano per reggere queste quasi 700 pagine di NOIA
Spero che l'autrice decida di rimetterci mano, creare un terzo capitolo, uno spin off e darci qualche risposta DECENTE sui personaggi. ma se la strada deve essere questa, allora anche no.
Mi mancherà Juliette, lei si che meritava l'happy end, sigh
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Non avrei mai e poi mai pensato che un giorno avrei dato una valutazione così bassa ad un libro di Kira ma ahimè c’è sempre una prima volta. Io sono fermamente convinta che tutto quello successo in questo libro sia stato letteralmente buttato nella spazzatura con il finale, e il motivo è semplicemente uno: l’ipocrisia di Efrem. Per tutto il libro non ha fatto altro che dire a Thea che lei è forte, che ce l’avrebbe fatta, che era una donna, che era in grado di affrontare il mondo, e poi cosa fai? Decidi di mentirle su una cosa che le stava così a cuore? Ma un po’ di tatto? Io capisco Efrem avesse paura della sua malattia e di poter in qualche modo intaccare Thea se fosse rimasta con lui, ma addirittura farle credere che sia morto? Farle piangere una morte inutile e di cui probabilmente porterà il peso per tutta la vita? Efrem mi spiace informarti che non sei ne Dio ne un uomo che deve fare la carità, non ci siamo, sono delusa e se l’avesse davvero amata completamente avrebbe avuto le palle di dirle la verità e di lasciarla come si deve. Io avevo già paura del personaggio di Efrem dal primo libro dato che l’avevo sempre descritto come una persona ipocrita, che critica ciò che la gente faceva quando lui era il primo a farle e con questo libro lo stavo amando, ma poi il finale è arrivato.
Da oggi in poi io non mi fiderò più neanche di una parola che esce dalla bocca delle bloggers che leggono libri in anteprima (italiani, ovviamente si intende, perché qui quando si riceve la copia cartacea si sta in silenzio e non si critica il libro facendolo passare per perfetto) e non solo per il motivo appena citato, ma anche perché ragazze mie, voi non potete dirmi che i pov di Efrem sono la cosa più bella e stabilizzante di questo libro quando io ho provato soltanto second hand embarrassment e cringe leggendoli. Non sto assolutamente criticando il contenuto di quei capitoli o la storia perché come ho detto all’inizio io la storia, eccetto il finale, l’ho amata. Quello che critico dei pov di Efrem è la scrittura, e che non mi si venga a dire che non sono cringe perché poi vi chiederei di ripensare a tutte le scelte fatte nella vostra vita.
A me dispiace, ma l’unica cosa che mi viene da dire riguardo questo finale è che sia stato scritto proprio in modo che l’autrice possa dire “Si eh sai, io una storia senza lieto fine per la coppia ce l’ho.” e questa è la cosa che mi ha lasciata più triste.
Detto questo, il mio disappunto riguarda esclusivamente questo libro ma più nello specifico come si è concluso. A me non piace mentire nelle valutazioni e nelle recensioni e sono sempre stata sincera. Io continuerò SEMPRE a supportare Vale e i suoi libri perché ne sono innamorata, delle sue storie e della sua scrittura, è l’autrice che più capisce cosa cerco in un libro e quella che più preferisco, ma come ho già detto qui proprio non ci siamo.
Tutti i commenti negativi, se ci saranno, verranno cancellati ma semplicemente perché non sono aperta a discussioni dato che voglio dimenticarmi di questo finale il più in fretta possibile
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Mi sono presa dei giorni per recensire questo libro dopo la fine della lettura, ho dato tre stelle ma ne avrei date volentieri anche 2, ho atteso un anno in trepidazione per questo libro, ho amato il primo e buona parte del secondo ma poi una delusione totale e non aggiungo altro.
Un caleidoscopio di emozioni, devastanti e potenti, è in grado di scatenare questo atteso secondo volume del duetto. Introspezioni magnifiche e sublimi. Psicologia dei personaggi accurata e meticolosa, tanto da avermi fatta commuovere, sopraffacendomi, in diversi momenti della narrazione, come se i protagonisti di questo stupendo romanzo fossero persone reali verso i quali provare sincero affetto.
Una lettura che va vissuta pagina dopo pagina, lentamente, assaporando le superbe parole d’amore che l’austero e ipnotico dottor Efrem Krugher riserva alla sua piccola Dorie. Amandola. Venerandola.
Mi ha consumata l’attesa dell’ignoto, perché attraverso “le parole non dette” dell’autrice ho formulato delle ipotesi, ma la sua bravura è talmente ammaliante e sopraffina da esser riuscita ugualmente a sorprendermi.
Un duetto meraviglioso, unico e speciale. Personaggi che resteranno per sempre nel mio cuore❤️
➡️Il pericolo di fare spoiler era alto, quindi ho preferito scrivere una breve recensione senza far riferimento a quanto succede nel romanzo, che vi consiglio vivamente di leggere ❤️. Non resterete delusi.
*Ringrazio la CE per la copia cartacea e la collaborazione
Allerta possibili spoiler!!!! Ho letto tutti i libri di kira e questo è quello che mi è piaciuto meno. Ci sono un sacco di cose che non quadrano nel finale e nel complesso non ho comunque apprezzato questo libro. Sono delusa anche da tutti quelli che hanno ricevuto il libro in anticipo e non hanno criticato nulla poiché in generale ci sono un po' di punti non chiari. Premetto che non mi è piaciuta la mossa di marketing di kira che ha inizialmente affermato che ci fosse il segnalibro solo per i preordini, cosa non vera. I pov di efrem erano incoerenti, lunghissimi, noiosi e ripetitivi (sostanzialmente dicevano le stesse cose del 1 libro solo dal suo punto di vista) oltre che cringe. Il finale rovina quel poco di buono che c'è nel libro, aggiungo che è stata un po' ripetitiva kira utilizzando la "stessa trama" di kiss me like you love me cambiando solo il finale, il tutto per movimentare un po' il libro. Ora mi domando: come ha fatto thea a superare il suo disturbo e la morte di efrem? Perché efrem si è comportato così dopo aver parlato di amore in ogni pov? Oltretutto metà dei personaggi svaniscono praticamente e non si sa più nulla di loro. Sicuramente ora dimentico qualche critica comunque penso che il mio punto di vista sia chiaro... Poi ovviamente è chiaro che se i parametri di giudizio dei lettori si basano solo su dark romance (che in generale non hanno un gran spessore stilistico o narrativo) allora il voto per il libro si alza.
Dopo il primo volume che mi aveva incuriosito nonostante i suoi difetti, ho voluto continuare la lettura della saga di Efrem Kruguer aspettandomi un glow up. Purtroppo, non è successo e anzi, la mia valutazione è peggiorata.
Il libro presenta tutti i difetti del precedente: lento e ripetitivo. Ma se il primo romanzo incuriosisce con l'alone di mistero intorno alla clinica e al famoso dottore, il secondo volume smonta tutto .
Efrem Kruguer si rivela completamente, scoprendo un uomo malato, e non parlo delle preferenze sessuali perché sono fatti suoi, ma del fatto che lui si ecciti perché Thea ha le fattezze di una bambina. La chiama in continuazione "bambina mia", "scimmietta" e "ninfetta" e i suoi POV li ho trovati solo viscidi ed imbarazzanti. Mi spiace ma per me merita la votazione più bassa perché va benissimo il dark romance ma ste cose le reputo davvero troppo oltre.
Ho aspettato un bel po' prima di prendere il respiro per scrivere ciò che mi ha dato questo libro. È un frammento di vita, di vetro, su cui si riflettono i colori dell'arcobaleno. È un frammento che si immerge nei nostri cuori, nei nostri polmoni. Ci trafigge trasportandoci ogni medesima sensazione ed emozione.
L'ho iniziato azzerando le aspettative, l'ho iniziato con la consapevolezza che mi sarei goduta ogni frase, ogni parola e ogni scena. E così ho fatto..ma ne sono uscita con lacrime che ancora si trovano appese alle mie palpebre. I miei occhi sono ancora gonfi e il mio cuore sta ancora sanguinando troppo. Mi ha rubato il fiato senza chiedermi il permesso, mi ha fatto emozionare ed eccitare rubandomi la dignità. Le mie emozioni sono state ostacolate e manovrate dall'autorità e dall'eleganza di Efrem. Efrem, quest'uomo con un rispetto indomabile e due occhi da perderci il cuore. Questo libro è magia creata da un susseguirsi di note nobili e leggiadre, come il brano "Nocturne" di Chopin. Il mio cuore, la mia anima, sono ricolmi dei frammenti che questo libro mi ha lanciato sconfinandomi. Le parole di Efrem mi hanno riempita di insegnamenti, di nozioni, che hanno aumentato la mia passione per la psicologia. Sono rimasta con le labbra schiuse e con gli occhi lucidi a leggere e lambire i discorsi di Efrem, come una delle sue tante prede. Rimarrei soggiogata da lui, da quello che è per ore. E sarebbe una delle mie poche eccezioni visto il mio orientamento sessuale. Théa ed Efrem..la loro relazione, l'ho trovata sublime e passionale al punto giusto. Un groviglio di baci che si susseguono seguendo il ritmo di una sinfonia. I loro attimi insieme, me li sono degustata per bene, senza lasciar alcun dettaglio al di fuori della mia fame. Mi hanno procurato una dipendenza carnale per le loro scene. Ogni volta che Efrem apriva bocca con Théa, il mio corpo reagiva con uno sfarfallio. Ogni volta che Efrem l'ha toccava cogliendola di sorpresa io cedevo la mia forza a lui. Le scelte di Efrem le ho trovate totalmente giuste e corrette, proprio per proteggere il futuro di Théa. Anche se spero in un loro rincontro futuro... chissà, magari proprio in quel famoso giardino, dove quella bambina tanto ribelle ha rubato quel libro "dalle sfumature erotiche" a quel gentiluomo. Ho trovato tutto così profondo, sinuoso, intrigante, non mi ha portato nessuna inibizione. Il loro Amore l'ho trovato vero, passionale, rovente, trepido..mi ha scombussolata tutta. Soprattutto perché questi due mi ricordano tanto altre due personcine..che sono così stupide da non capire che in realtà devono solo accettare di amarsi, proprio perché la loro situazione non è così complessa e complicata come lo è quella di Théa ed Efrem. Questi due sono stati un sorriso fievole in un dirupo grigio. Ho amato tutto di Efrem, dal momento in cui era più geloso al momento in cui si cibava di Théa, come se fosse la sua preda preferita. Sono arrivata alla fine di queste pagine senza odiare nessuno, non odio Ben, non odio Markus..(okay lui forse un pochino), non odio Giselle..o Lili (in una parte si). Li trovo tutti personaggi affascinanti, studiati al minimo dettaglio. Sono triste che questo sia l'ultimo di una dilogia. Ma anche felice, perché le ultime pagine sono state una coperta al cuore. Théa ed Efrem..siete l'alba più bella che io abbia mai visto.
E Kira con le ultime parole, mi ha aiutata. Non mi farò spegnere, mi donerò un sorriso, accenderò la luce che custodisco nel cuore. Mi lascerò andare e prenderò per mano la speranza ❤️.
P.s.: Voglio una storia tra Mitchell e Juliette.
«Ti bacerei», replicò senza pensarci troppo. «E come vedi siamo soli, non ho nulla da dimostrare, nulla da esibire. Ti bacerei perché lo voglio. E continuerei a baciarti finché questo desiderio non cesserà di tormentarmi.» «È lo stesso desiderio che nutri per Giselle?» «È un desiderio che nutro solo per te. Come tu lo nutri solo per me.» «Cosa te lo fa pensare?» «Mi basta guardarti.» E&T.
Pochi potranno accettare che io mi ero davvero ammalato e che lei era l'unica che forgiava la mia anima deforme rendendola migliore e libera dal ginepraio in cui era cresciuta. Pochi potranno sceverare il sacro dal profano poiché credono che esista solo il primo e non il secondo. Anzi, deplorano il secondo come se fosse un crimine della peggiore specie. E noi eravamo l'amore profano. Eravamo giusti per gli dèi. Ma sbagliati per la legge, per la società, per il fato stesso. Eravamo coraggiosi e temperati, libidinosi e innamorati, ma la nostra condanna era già stata scritta. Già scelta. E né tu né io, piccola mia, avremmo potuto far molto se non prometterci l'eternità nell'impermanenza di ogni attimo che ci donavamo. Almeno lì, saremo rimasti insieme. Almeno lì...tu saresti rimasta con me. E&T.
«Ci sono uomini che fanno l'amore, uomini che scopano e uomini che fanno l'amore scopando. Quest'ultima abitudine non è apprezzata da tutte.» E&T.
«Non ho tradito Lili qualche ora fa. L'ho tradita dal primo secondo in cui sei entrata nel mio studio e ti ho guardata come non avrei dovuto guardarti. Ho indugiavo in fantasie sbagliate, ti ho immaginata in modi così osceni che mote volte ho avuto difficoltà a toccare lei perché il tuo corpo mi ossessionava, mi inquietava e angosciava. Ho sognato di infilarmi nella tua bocca carnosa, fra le tue cosce tornite, fra le tue natiche sode, piccola Dorie, ed è successo per tre mesi. Ho avuto a mia disposizione settimane intere per elaborare un tradimento che è stato prima mentale che fisico. Se avessi potuto fermarti, se tu fossi stata una qualcunque, non sarei arrivato a superare il limite. Sono un uomo razionale, te l'ho detto, qualsiasi cosa io faccia non me ne pento mai. È il mio peggior difetto.» E&T.
«L'amore è molto soggettivo, piccola mia. Per ognuno è qualcosa di diverso, ma se ti dovessi dire cos'è per me..be'... è quella voce che ha paura di urlare perché teme di non essere compresa. È un intervallo incantato fra sogno e realtà in una notte che sembra eterna. È una persona che riesce a rubarti l'anima con un solo sguardo. È un paio di labbra che ti si appoggiano sulla pelle, ma che hanno il potere di arrivare fin dentro al cuore senza che tu possa accorgertene. È uno spicchio di luna che sorride ai tuoi dolori con una purezza così invadente da riempirti il corpo di brividi. È la paura di soffrire perché quando capisci di amare qualcuno l'unica cosa cui pensi è la possibilità di perderlo oppure di lasciarlo andare pur di renderlo felice. L'amore è l'insieme di quelle attenzioni, apparentemente insignificanti, che celano un forte senso di cura e protezione, senza mai giudicare il sentiero che qualcuno ha percorso o gli errori che ha commesso. L'amore è un combattente che non soggiace né alle ferite del dolore né ai colpi della morte. L'amore è come un bacio sospeso fra i segreti imperituri, oscuri, che non conosce né tempo, n'è spazio, ma resta lì...abbracciato al suo per sempre, qualsiasi sia la lama che cerca di ucciderlo.» E&T.
Per sua mamma, Dorothea è sempre stata Dorie, la giovane rockstar. Per la nonna è Milla. Per i fan è Théa Jensen. Per il mondo è diventata una delle migliori chitarristi degli ultimi tempi Ma per me, lei... è la mia bambina. La mia dolce Kleines Äffchen. E lo sarà per l'eternità. E&T.
Meet Efrem Krugher è un libro che mi ha lasciato un vuoto dentro, come se avessi perso delle persone care. Avrei voluto che non finisse mai questo viaggio stupendo. Efrem mi è entrato sottopelle e chiunque ne merita uno nella propria vita. Un personaggio dalle mille sfaccettature, talmente intenso, misterioso, maturo, ma allo stesso tempo fragile e bisognoso di essere compreso da lasciarti senza parole. Thea l'ho trovata piacevolmente diversa dal primo libro: più matura e più forte. Capace di rialzarsi, grazie all'aiuto del dottore che finalmente si lascia un po' andare. Ho tanto sperato un finale diverso, che fosse anche più approfondito sia dal punto di vista psicologico che emotivo. Mi fermo qua, ma ci sarebbero tantissime cose da dire. Consiglio a tutti di leggerlo e nonostante sia talmente bello quanto struggente deve essere letto senza alcun dubbio.
allora, avrei tanto da dire ma al momento non riesco a capire se sono arrabbiata o delusa o solamente esterrefatta da quello che ho letto. Il libro mi stava piacendo fino al 98%. Poi? Cos’è successo? Esattamente quel capitolo finale, come vi fa venire in mente di esaltare il personaggio di Efrem come “capolavoro”, “unico”, “speciale”? Già quando finii il primo dissi alle mie amiche che lui come personaggio non mi aveva detto nulla, nonostante la storia in se mi fosse piaciuta molto, io non riuscivo a capire come tutti potessero idolatrarlo così tanto. Se mi conoscete sapete che sono la hater numero 1 del cheating e ci sono passata sopra. Sapevo a cosa andavo incontro e l’ho letto consapevolmente. Stavo perdonando Efrem in questo secondo libro, perché stavo imparando a vedere come tutto ruotasse dal suo punto di vista. Mi ero lasciata ammaliare dal suo modo di saper parlare. Capivo Thea e continuo a capirla. Ero arrivata ad amare quella visione di Efrem. Quella lettere. Quella lettera sarà la cosa più preziosa che custodirò di questo libro ma dopo aver letto quel capitolo finale io sono rimasta a bocca aperta. Avevo accettato la morte di Efrem anche perché non pensavo che Kira riadottasse lo stesso escamotage usato in KMLYLM (anche se in modo diverso perché in kmlylm era un incubo). Mi sono ritrovata davanti a un personaggio che non ho saputo riconoscere. Dopo tutte le belle parole dette, non ha avuto il coraggio di dire alla “sua alba” che lui fosse vivo. E posso capire che mettere la sua malattia sulle spalle di una ragazza già malata di suo non sarebbe stato il massimo, ma ho trovato questa scelta estrema. Vi giuro che sto ancora scombussolata e non so ancora cosa pensarne perché per me il libro è stato stupendo. Tutto meraviglioso fino al penultimo capitolo. Avevo accettato quella fine. Vedere tutto rovinarsi così mi ha destabilizzata tanto. Per ora do 3⭐️ di valutazione, ne avrei date 5⭐️ senza quell’ultimo capitolo. A mio parere ha rovinato tutta l’essenza del messaggio che questa storia doveva trasmettere ai lettori.
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Dear romantic readers, “Meet Efrem Krugher 2" è il secondo volume della dilogia MEK. Kira è riuscita a colpire ancora una volta, non mi capacito assolutamente della difficoltà che sto provando nello scrivere questa recensione. Sono arrivata ad adorare Efrem oltre ogni misura, nello scoprire i suoi pov sapevo già che la situazione per me sarebbe stata estremamente devastante.
Avevamo lasciato Thea alle prese con delle verità davvero difficili da accettare. Chi è Efrem? Di certo non un semplice dottore, lui è complesso, ingegnoso e.... dotato di un cuore. Per Thea è l’uomo che promette, affascina ma non dà mai nulla o almeno per un po '. Perché gli eventi che si susseguiranno porteranno a una totale riconsiderazione nei suoi confronti.
In questo volume troviamo una Thea diversa, il suo personaggio si evolverà radicalmente e assisteremo ad una rinascita e ad un’accettazione. Nessuno di noi è perfetto ed è giusto riuscire ad accettare ogni nostra “sbavatura”. A volte basta una sola persona accanto per andare oltre e superare la paura. Lei è una delle albe più luminose dal quale farsi affascinare. Efrem rientrerà probabilmente tra i personaggi più significativi di cui abbia mai letto. Un uomo sincero che sa cosa è, che sa cosa è giusto. I momenti tra i due, le parole dense di significati profondi hanno fatto breccia nel mio cuore lasciandomi con le lacrime agli occhi. Libri del genere trasmettono davvero tanto. Ho pianto tanto nel finale e nel profondo ho gridato con tutta l’anima, so che era giusto ma con il cuore che mi ritrovo è difficile da accettare. Dopo tutte queste emozioni, dopo tutto il dolore, la sofferenza e l’accettazione posso dire che Kira Shell è tra le autrici più straordinarie che io abbia mai avuto l’onore di leggere. Lasciatevi trasportare anche voi da questo dark romance che definirei infinitamente straziante e infinitamente giusto. Anche se nei libri è tutto possibile, a volte bisogna tener conto della realtà. Ed questo che Kiera ci dona sempre, una cruda realtà del quale essere consapevoli. E comunque uno Efrem ci vorrebbe per tutte. p.s. Cara Kira qua la domanda devo fartela. . . . adesso che questa serie è conclusa, quando sarà la volta di Xavier? Pps Per colpa tua ho voglia di fare l’ennesima rilettura di KMLYLM.
"Si dice che per capire se qualcuno ci piace sono sufficienti trenta secondi. Quando ti ho vista me ne sono bastati cinque" ❤️ Scrivere una recensione per questo libro è molto molto difficile. Ho il cuore in mille pezzi. Un libro che ti lascia emozioni, insegnamenti, ti distrugge e ti fa piangere per 2 ore.😢 Non credo sarà facile superarlo! Per capirlo va assolutamente letto ma per leggerlo bisogna essere forti e psicologicamente preparati. Se però si riesce a immergersi totalmente nel libro, il viaggio sarà qualcosa di meraviglioso! Un vero "luna park" di emozioni! Ti innamorerai della storia di un amore impossibile e di due personaggi forti, coraggiosi e stupendi nella loro diversità! 🖤
SPOILER
Devo pensare che Efrem ci stava prendendo in giro e la sua Dorie era lì a fianco a lui nel parco nella scena finale se no non credo di farcela!🥺Kira dacci una gioia di un altro finale per loro! 🥺❤️😢
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Premetto che sono una fan di Kira e di come scrive ma questo libro non mi è piaciuto per niente. L'intera saga di Mek non ha quel qualcosa che mi spingerebbe ad amare Efrem o anche Thea. Lui l'ho trovato molto discorde con suoi pensieri e lei nonostante l'età sembra una ragazza di 12 anni. Inoltre il libro finisce e non si è capito bene come Thea ha affrontato il suo problema. Oppure quando Efrem le fa credere che è morto. Scusa lei non va al funerale? Non si chiede dove è sepolto per andare anche solo a mettere dei fiori alla tomba? Io per tutto quello che c'è stato anche un minimo di riguardo verso questo lo avrei avuto. L'unica cosa positiva è stata la lettera di Efrem a Thea. Per il resto il libro non mi è piaciuto per niente.
terrificante. mi dispiace aver spero diciassette euro per questo libro. nel primo libro l’autrice aveva sviluppato in maniera mediocre la trama ma in questo secondo volume c’è tutto l’orrore che un umano può sfornare. Efrem sembrava un uomo decente nel primo romanzo ma nel secondo è una specie di pedofilo descritto come principe. il finale forse ancora più osceno della storia in se’. la malattia della protagonista trattata in maniera così lavativa… potrei continuare all’infinito nel descrivere le bruttezze ma mi fermo qui
GODETEVELO. Godetevi ogni singola pagina. Perché una volta finito nulla sarà più lo stesso. È stato travolgente, passionale e anche devastante. Ho pianto tutte le mie lacrime stanotte, ma lo rileggerei altre mille volte solo per provare le intense emozioni che ho provato in questa settimana.
EFREM E DORIE VI PORTERÒ PER SEMPRE NEL MIO CUORE.❤️❤️
Non potrò mai esprimere a parole tutto ciò. Ho cercato con delle semplici immagini di farvi capire quanto possa essere importante per me questo libro, ma non credo che si possa comprendere.
Mi ha fatta divertire e soffrire, sorridere e piangere, mi ha insegnato tanto cose, mi ha aiutata e distrutta allo stesso tempo. È un insieme di ricordi ed emozioni, difficili da scordare.
Thea mi è stata vicina, come ho fatto io con lei. Abbiamo condiviso gli stessi pensieri, abbiamo pensato alle stesse cose, abbiamo pianto per lo stesso motivo, ci siamo guardate allo specchio e abbiamo ascoltato la voce dentro noi stesse, al posto del nostro corpo. Grazie, Dorie, per tutti quei momenti difficili che abbiamo superato insieme, spero di farcela come ce l'hai fatta tu. Sarai per sempre la mia piccola rockstar.
Efrem affascina. Ti conquista paralizzandoti su dell'inchiostro nero e carta. Ho ascoltato i suoi consigli, la sua astuzia, intelligenza e il suo studio, cercherò di farne buon uso, anche nei momenti più difficili. Grazie a te, che mi hai fatto capire quelle due parole da cui tutto è iniziato: errore e sirenetta. Grazie per avermi detto la verità sulla parola "amore". Grazie, Efrem, per non aver scelto il tuo egoismo, per aver preferito la sua felicità alla tua.
Spero di trovare anche io la mia alba, perché anche l'amore impossibile può essere eterno, così mi ha sussurrato Efrem.
Forse non supererò mai questa storia, forse ogni volta che vedrò questo libro suoi miei scaffali mi verrà voglia di riaprirlo e rileggere quella dannata lettera, forse non smetterò di sognare la scrittura di Efrem o un terzo libro sulla loro storia.
Se potessi rinuncerei a tutti i miei sorrisi per donarli a te, così diceva il nostro Efrem, e così spero io di trovare qualcuno capace di farlo.
"Ricordi quando mi hai detto che se 'sentiamo' è perché 'siamo'? Allora io sento e sono finché tu senti e sei. È questo l'amore."
3.75⭐️ Premetto che prima di leggerlo ero convintissima che questo libro sarebbe diventanto uno dei miei preferiti in assoluto. Le aspettative dunque erano alte, anche se dentro di me sapevo che probabilmente il lieto fine purtroppo non ci sarebbe stato…ma mai mi sarei aspettata questo. Un finale senza senso, in cui Efrem, un uomo sincero, che si è sempre preso le sue responsabilità, fa questo a Thea… è impensabile ma come fai? Thea sin dall’inizio non vuole amare nessuno perché crede che nessuno sappia restare al suo fianco e tu fai finta di morire dopo che lei sostanzialmente ha confessato di amarti? Rimango a bocca aperta ogni volta che ci ripenso E soprattutto come ha fatto Thea a guarire? Nel senso, le muore la madre tra le braccia, e anche se le ha detto di essere felice e di continuare a vivere, Dorie non ci riesce, anzi cade nell’anoressia atipica e tenta il suicidio. Ora volete dirmi che dopo che muore l’uomo della sua vita, semplicemente dopo una lettera da lui lasciata, in cui le dice sostanzialmente le stesse cose della madre, lei supera la malattia ed è felice? Non capisco, insomma va bene che stava facendo dei passi avanti con la malattia ma è passato un mese da quel fatto, possibile che lei sia già così forte? non so il fatto che poi lui dopo quattro anni la segua ancora attraverso Joel… ma io mi dico… VAI DA LEI Insomma tu sei guarito, lei è guarita, non siete più paziente e dottore, non hai più una moglie,cosa stai a fare lì in Europa? Escluso il finale il libro mi è piaciuto, per questo le 3.75⭐️.
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Penso che l'intero mondo dei libri, booktok e bookstagram sono dei mondi a parte pieni di gente ipocrita e lecchini che per una collaborazione direbbero qualsiasi cosa solo perché il libro è stato inviato loro in anticipo. Ipocriti un po' come il nostro Efrem che predica bene e poi razzola male. Ma sapevo che fosse un uomo meschino che va avanti soltanto con il suo sapere e basta. Anche se poi lui stesso decide di intraprendere una relazione malsana e non del tutto legale nella vita vera con la sua paziente affetta ci tengo a dirlo da DCA. Capisco in parte l'intenzione di proteggerla inizialmente dalla sua natura oscura e dai suoi desideri perversi ma arrivare a fingere la propria morte per scrollarsela di dosso è paradossale. Questa saga non l'ho amata. Non l'ho amata come quella precedente che anche se romanticizzava una relazione tossica come quella di Neil e Selene almeno portava curiosità e movimento alla loro storia. Questa invece è un continuo di riflessioni e osannare termini incomprensibili per un pubblico vasto oltre che osannare la mitologia greca così come se fosse una via liturgica per qualche religione. Sicuramente l'intera saga è noiosa a tratti lenta e prolissa. Piena di spiegazioni di cui se ne poteva fare a meno. Thea non ha avuto un crescere almeno per me. È rimasta antipatica, saccente e irritante dall'inizio fino alla fine e penso che quella situazione se la sia andata a cercare lei, illudendosi di avere a che fare con un uomo 'pazzo' e 'malato' e soprattutto 'sposato'. L'intero libro è la reincarnazione dell'ipocrisia. Del dire una cosa e fare l'esatto contrario da chi poi non ti aspettavi che agisse in quel modo. Capisco i TW e capisco anche i Dark Romance ma la parola 'Capolavoro' non ha niente a che fare con questo ultimo libro. Per primo perché il DCA è trattato con una superficialità spaventosa e per secondo perché si romanticizza una relazione illegale tra un dottore che preciso dovrebbe aiutare una paziente, e una paziente che in teoria dovrebbe solo farsi curare invece che ficcanasare ogni volta per la clinica come una bambina di tre anni. Tuttavia ho da ammettere che la storia presenta una trama unica e poche volte vista in altri libri che ho letto. Purtroppo però non basta e Kira questo lo sa. Come sa anche che questa volta la storia non racconta di un cattivo ragazzo alla Neil e di una ingenua Selene. Ma di un qualcosa di malato che non porta nessuno ad affezionarsi alla coppia. Se non decifrare le bugie di lui e confrontare i caratteri di entrambi per sapere già che non ci sarebbe stato un lieto fine. Tutto molto prevedibile a mio dire, anche troppo. Libri come questi li leggi e li metti in libreria a prendere polvere. Nel mio caso a venderli su Vinted. Ma se Kiss me Like You Love Me l'ho amata a tal punto da farla restare nella mia libreria....Questa storia ahimè non mi ha fatta impazzire e non credo avrà un successo alla Kiss Me, mi dispiace. SE SOFFRI DI DCA NON LEGGERE QUESTO LIBRO.
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Che dire di questo libro. Mi ci vorrebbero parole che non hanno ancora inventato per descrivere a pieno questo libro e cosa ho provato leggendolo. Le mie emozioni sono state completamente ribaltate pagina dopo pagina, scoprendo me stessa in modi che non credevo possibili. Mi sono ritrovata ancora una volta a desiderare che dell'inchiostro su carta esistesse davvero, ma ormai è la prassi. Una cosa che mi ha sempre spaventato, da lettrice, è affezionarmi eccessivamente a un personaggio, proprio perché non essendo reale mi manda sempre in crisi dovermi allontanare una volta finita la lettura. Ho trovato interessante il modo in cui la situazione tra Thea ed Efrem abbiano subito un notevole sviluppo rispetto al primo volume, e più volte mi sono ritrovata a fare urletti di gioia per i progressi, se così vogliamo chiamarli. La figura di Efrem mi ha sempre affascinata e non credo smetterà mai di farlo. L'ho sempre visto, leggendo questi due libri, non solo come una figura paterna ma proprio come una figura da cui prendere esempio, in cui mi sono rivista un numero imbarazzante di volte. Mentre lui insegnava a Thea ad accettare se stessa, io ero lì a cercare di fare la stessa cosa, mettermi al suo posto e cercare conforto in un uomo che nemmeno esiste. Tutte quelle volte in cui faceva sentire Thea protetta e amata, tutte quelle volte in cui si prendeva cura di lei, io ero lì ad aspettare che qualcuno facesse lo stesso per me e per me. Credo sia per questo che mi sono affezionata così tanto a lui e al suo modo di fare. Posso dire tranquillamente che questo libro non è per tutti sotto vari punti di vista, ma a chi decidesse di immergersi in questa avventura con Efrem e Thea, mi sento di augurare buona fortuna senza dubbio :) Credo fortemente però che ognuno abbia bisogno di una persona che, come Efrem ha fatto con Thea, ci insegni ad amare noi stessi e ad affrontare le difficoltà che troviamo nella nostra vita tutti i giorni.