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Verso l'abisso fischiettando

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Enrico è un maestro elementare in pensione, un uomo comune che ha avuto un'esistenza comune. È vecchio da morire, ma ancora piuttosto le sue analisi farebbero invidia a quelle di un cinquantenne. Insomma, ci sarebbero tutti gli ingredienti per una vecchiaia infinita, pacifica, senza scossoni. Perché allora se ne sta asserragliato nel suo appartamento e non può nemmeno uscire a fare una passeggiata? Il problema è Enrico è con tutta probabilità l'uomo più detestato del pianeta. Ogni giorno davanti a casa sua si organizzano picchetti e manifestazioni di protesta, con migliaia di persone che gridano il proprio risentimento nei suoi confronti. Lui continua a respirare mentre gli altri continuano a morire, e questo è un oltraggio imperdonabile. La sua diversità, come spesso accade con le diversità in generale, non viene tollerata. E così il nuovo Matusalemme trascorre le proprie giornate assistito dalla badante-vestale Eunice, dalla geriatra-paleontologa Maria e dall'ispettore Gizzi, che si occupa della sua sicurezza. Ma ormai anche le istituzioni sopportano a malapena la presenza di Enrico, diventato suo malgrado un grattacapo di ordine pubblico.

Marco Presta è uno dei pochi scrittori "umoristi" del nostro tempo, capace di mescolare comico e tragico in un modo tutto suo, di farci ridere di gusto, di leggere il presente con ironia e intelligenza. Immaginatelo dar voce all'uomo piú vecchio del mondo, alla sua storia paradossale, ai tre secoli che ha il risultato è un libro irresistibile.

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Published June 19, 2024

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Marco Presta

9 books34 followers

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Displaying 1 - 30 of 36 reviews
Profile Image for Giulia.
32 reviews6 followers
August 18, 2024
"Non so perché mi sia toccato condurre un'esistenza così spropositata, io non l'ho chiesto, ammesso che chiedere una cosa del genere possa servire. Non solo dovrei non esserci più da almeno quarant'anni, ma anche il mio ricordo dovrebbe essersi già dissolto, come capita a tutti gli individui comuni."

Enrico ha centotrentatre anni e una sola colpa: essere ancora in vita. Per tutte le persone sulla terra (o quasi tutte, si salva solo un piccolo gruppo su facebook) "la sua ostinata attività cardiaca" , "la sua quotidianità protratta oltre i limiti della decenza" è qualcosa di innaturale, di pericoloso, di ingiusto. C'è chi lo definisce il risultato di un esperimento, "un androide che sta aprendo la strada a un'invasione destinata a soppiantare la specie umana". O addirittura il figlio del demonio. Ma Enrico vive la sua "maratona esistenziale" in maniera tranquilla, fischiettando sulla sua poltrona, l'unica in grado di allontanarlo dall'odio e dalla violenza delle persone nei suoi confronti e di immergerlo in ricordi lontani, sepolti sotto le macerie del tempo.

La storia di Enrico diventa quindi un excursus storico-biografico, un viaggio di tre secoli, durante il quale il protagonista ripercorre gioie, amori, delusioni, scelte di vita sbagliate, i lati positivi della sua "longevità esasperata" ma anche quelli negativi, come il dover sopportare la perdita delle persone più care. Un solo obiettivo esistenziale accomuna questi tre secoli, una specie di mantra che Enrico ha cercato di insegnare a tutti: Cercare di non essere infelici.

Nel raccontare la sua vita Enrico impersona alla perfezione l'umorismo di Marco Presta, mescolando il tragico col comico, scherzando sulla vita che ogni tanto sembra proprio prendersi gioco di noi, alla quale "nonostante i guai che ci procura, continuiamo a restarci aggrappati come naufraghi a un'asse di legno" .

Una storia paradossale, che fa ridere, commuovere, ma soprattutto riflettere. Consigliato.
Profile Image for Artù.
225 reviews7 followers
February 16, 2025
A Roma vive l’uomo più anziano del mondo, centotrentatre anni. L’umanità non riesce ad accettare questo dato anagrafico. Fuori casa dell’anziano c’è una folla inferocita che attribuisce alla sua antica età significati balordi.
L’anziano porta avanti la sua vita in compagnia di una scorta e della domestica filippina, personaggi che ci accompagneranno per tutto il romanzo. Molto azzeccata l’idea di far sedere l’anziano su una poltrona che funzione come macchina dei ricordi. Tra presente e passato ci viene raccontata l’intera vita dell’anziano, che di futuro non vuol sentir parlare.
Molto schietto e diretto lo stile di scrittura che mi è piaciuto molto. Il romanzo sono 25 capitolo più un epilogo. I capitolo sono relativamente brevi, l’ho letto con molto piacere. Ve lo consiglio.
Profile Image for Seregnani.
740 reviews35 followers
June 9, 2024
Marco è riuscito a raccontare una storia paradossale, ma che al contempo potrebbe anche essere veritiera e verificarsi: un uomo di centotrentatre anni ancora in vita e odiato da tutte le persone del pianeta. Scrittura brillante e storia che davvero mi ha preso dall’inizio alla fine del libro. Super consigliato!
Profile Image for Novella .
142 reviews
March 6, 2025
Un libro tragicomico, brillante ed ironico, capace di farci ridere ma anche riflettere e commuovere.
Profile Image for Andrea.
55 reviews
August 31, 2024
A me come scrive Marco Presta piace. Stiracchia la realtà, la allunga, la stropiccia e con grande ironia ne racconta i dettagli.
Bellissima lettura.
Un libro per chi combatte i meschini mangiatori di abbacchi!
Profile Image for Maxfound.
93 reviews2 followers
July 25, 2024
Per chi conosce Presta (tanto come scrittore, ma anche come Conduttore radiofonico e autore), non può che ringraziare per questo ennesimo regalo che ci ha fatto. La sua è una scrittura semplice (ed è in questo caso in pregio), ma con una delicatezza e una forza che arrivano dirette al cuore. Si ride, ci si commuove, ma soprattutto si riflette
Profile Image for Chiara.
4 reviews1 follower
December 29, 2024
Presta mi piace, adoro le sue parole e le sue immagini, ma questo ultimo libro, da metà in poi, si fa stucchevole. Troppo lungo per quello che vuole raccontare. Peccato 💔.
Profile Image for Buchbesprechung.
209 reviews23 followers
December 27, 2025
REZENSION – Er sei „nur ein Mann, der sich des Vergehens einer über die Grenzen des Schicklichen hinaus verlängerten Lebensdauer schuldig gemacht hat“, sagt der schon vor Jahrzehnten pensionierte italienische Grundschullehrer Enrico. Der Protagonist des im September beim Rotpunktverlag erschienenen Romans „Methusalem kauft Artischocken“ des italienischen Schriftstellers Marco Presta (64) ist mit seinen 133 Jahren nicht nur der mit weitem Abstand älteste Mensch der Welt, sondern allein wegen seines hohen Alters inzwischen der meistgehasste Mensch auf Erden.
Obwohl dieser „Methusalem“ niemanden stört, nur hin und wieder ins Dorf geht, um seine geliebten Artischocken zu kaufen, ansonsten aber daheim in seinem Lieblingssessel sich an Episoden seines Lebens erinnert, stehen vor seinem Haus tagtäglich hunderte Demonstranten aus aller Welt, die ihm nur aufgrund seiner scheinbar unendlichen Langlebigkeit Ungerechtigkeit und Anmaßung vorwerfen. Innenministerium und Polizeibehörde haben den alten Mann deshalb unter Polizeischutz gestellt, den Inspektor Vincenzo Gizzi mit seinem Team gewissenhaft wahrnimmt. „Er ist aufrichtig und ehrlich. Er wird keine Karriere machen“, denkt Enrico über seinen Beschützer.
Dieser ironische Ton, mit dem der alte Mann über seine Mitmenschen urteilt und ebenso auf sein Leben zurückblickt, sind die Würze dieses einerseits sehr humorvollen und deshalb sehr unterhaltsamen, andererseits aber durchaus philosophisch tiefgründigen Romans. „Wenn ich Bilanz ziehe, muss ich sagen, dass ich insgesamt viel länger alt als jung gewesen bin.“ Es ist dieser ungewöhnliche Altersabstand, der es Enrico möglich macht, mit aller Gelassenheit und Sorglosigkeit die lautstarken und schließlich in Gewalt ausartenden Demonstrationen vor seinem Haus in seinem Lieblingssessel auszusitzen.
Diesen fast märchenhaft anmutenden Zustand nutzt Marco Presta in seinem ersten ins Deutsche übersetzten Roman, um mit Ironie und Sarkasmus manche Absurditäten in unserem Alltag aufzuzeigen, dabei auf subtile Weise gesellschaftliche Normen zu kritisieren oder unsere eigenen Werte und Einstellungen zum Leben zu hinterfragen – vor allem unsere Einstellung zum Alter und unseren Umgang mit alten Menschen. Dies formuliert der Autor aber nicht mit bedrückender Direktheit und Härte, sondern zeigt in seiner sozialkritischen Satire die Menschen in ihrer Unvollkommenheit und in skurrilen Situationen. Mit seinem lockeren Sprachstil und amüsanten Dialogen lässt uns Presta schmunzeln. Der Humor hilft, die eigentlich ernste Thematik unseres eigenen Alterns und unseres Umgangs mit alten Menschen in zunehmend alternder Gesellschaft zu entschärfen. Diese ungewöhnlich leichte Art, sich literarisch mit dem für viele Leser vielleicht nur unbewusst, für andere aber tatsächlich belastenden Thema humorvoll zu beschäftigen, macht Prestas lesenswerten Roman im Vergleich mit anderen literarischen Werken zu etwas Besonderem.
Der eher belanglos klingende Titel „Methusalem kauft Artischocken“ mag manchen davon abhalten, sich diesen italienischen Roman als Lektüre vorzunehmen. Doch wäre es schade. Tatsächlich kommt die Erzählung zwar fast ohne Handlung aus. Denn worauf es in diesem Roman ankommt, sind die episodenhaften Erinnerungen des alten Mannes, seine daraus resultierenden Erkenntnisse und Kommentare: „Als die Berliner Mauer fiel, stand ich kurz vor meinem hundersten Geburtstag. Ich erinnere mich noch an die Fernsehbilder, die ansteckende Begeisterung, all die Menschen, die Bruchstücke der Mauer als Andenken aufsammelten. Oder um sie später wieder aufbauen zu können, wer weiß.“
Enricos geliebte Artischocken nutzt Marco Presta als Gleichnis für die Vielschichtigkeit des Lebens und die Mühsal, trotz aller Komplexität dessen Sinn und Kern zu erkennen, wozu wohl nur ein alter Mensch fähig zu sein scheint. Presta eröffnet mit Enricos Monologen viele Fragen über das Leben, das Altern und unsere moderne Gesellschaft, verzichtet als Autor aber selbst auf konkrete Antworten. Vielmehr fordert er auf diese Weise seine Leser auf, selbst nachzudenken und nach Antworten zu suchen. Doch eine wichtige Botschaft dieses „Methusalem“, nämlich sich im Leben nicht allzu wichtig zu nehmen, ist eindeutig: „Das Leben eines Menschen ist wie ein Haufen Spinat, nach dem Kochen bleibt nicht mehr viel übrig.“
Profile Image for Giulia Papalia.
342 reviews48 followers
September 13, 2024
Il mio Dottore preferito: «We’re all stories in the end, just make it a good one, eh?».
Enrico, alla veneranda età di 133 anni più che una persona è uno scrigno di storia, ma al contrario di un ultracentenario non riesce a immaginarsi oltre la sua fine: quello che succede è che il suo rimanere in vita diventa una colpa perché di fatto l’essere umano confronta la sua personalissimamente interpretata banalità con le personalissimamente interpretate fortune degli altri.
Nel suo caso la fortuna è “avere più tempo di altri” in una sorta di Benevolenza cosmica (cit <3) che non solamente gioverebbe alla sua persona, ma lo farebbe sbilanciandosi e annientando il resto del mondo: le sventure dell’umanità, quindi, sono colpa sua.
Questo sempre perché un capro espiatorio a ciò che riteniamo infausto nelle nostre esistenze va trovato, e come animali sociali soprattutto nel modo sbagliato guardiamo nel piatto nella persona accanto a noi per sbirciare se sia più invitante o meno.
E poi imputare agli altri la propria infelicità è così facile e liberatorio; affermare che la felicità è uno stato mentale suona da santona, ma non credo che sia propriamente falso. Essere felici non è una cosa che capita, non è neanche una cosa che scegliamo, ma è uno spiraglio di vento, un raggio di sole che possiamo decidere di guardare. Il motto di Enrico è “cerca di non essere infelice” che di fatto è quello che facciamo quotidianamente: guardiamo al passato con la presunzione e la speranza di imparare; ci innamoriamo illudendoci che sia un fatto unico; lottiamo contro il tempo che passa, godendocelo.
“We’re all stories in the end…just make it a good one, eh?”
3 reviews
June 19, 2024
Un uomo arriva all'inconsueta etá di 133 anni e diventa la più solitaria e discriminata delle minoranze. Il lunghissimo passato e il difficile presente di Enrico ("ordinario" maestro elementare in pensione ormai da molto tempo) si intrecciano in questa improbabile (ma in un certo senso probabile) storia narrata dal protagonista in prima persona.

Non avevo mai letto niente prima di questo autore e devo dire che si é trattata di una piacevole scoperta.

Non ho apprezzaro molto la parte iniziale, trovo che ci metta un po' ad ingranare e risulti vagamente ripetitiva, ma fortunatamente, proseguendo con le pagine, é una lettura che mi ha sempre più catturata.

Per quanto riguarda quelli che ai miei occhi sono stati i pregi, invece, in primis metterei sicuramente lo stile dell'autore. Ho amato la freschezza dovuta all'ironia sparsa uniformemente, anche nei momenti più "bui", è un tipo di scrittura che non annoia. Un secondo pregio, invece, è la solida Eunice, personaggio cui mi sono sinceramente affezionata.

Se dovessi definire con una sola parola l'intero libro direi tragicomico: non sono mancati, infatti, né sorrisi, né momenti di tenera riflessione. Essendo io stessa una docente ho provato anche un filo di commozione, specialmente nei passi in cui viene affrontato il tema.

"Un insegnante è un contadino che semina il mondo, nella speranza che la sua piantagione di scolari germogli e sia capace di resistere alla grandine e ai parassiti."

"Cercate di non essere infelici."

Siciramente consiglierei la lettura.
This entire review has been hidden because of spoilers.
86 reviews
November 1, 2024
7/10
Enrico è un uomo di centotrentatre anni che non solo è l'uomo più vecchio del mondo, ma anche il più odiato; ha vissuto così tanto da vedere morire quasi tutti i suoi parenti e così tanto da vedere con i suoi occhi un'Italia sempre più diversa (a causa degli eventi che si sono susseguiti durante le varie guerre mondiali).
Fuori casa sua c'è ogni giorno una folla che protesta per questa sua fortuna ed Enrico accetta volentieri questa situazione, ma lo Stato non è dello stesso parere: infatti per contenere tutte queste proteste lui verrà aiutato da varie pattuglie della polizia e soprattutto dall'ispettore Gizzi.
Tra ironia e momenti commoventi Enrico ci ospita in casa sua e nella sua testa impreziosita di tutti i suoi ricordi.

Ho trovato questo racconto interessante per i temi affrontati (la paura di morire e la nostalgia del passato), ma più passano i giorni e più non mi è rimasta impressa tantissimo la storia.
Il protagonista e narratore della storia alterna tutto quello che gli sta succedendo nel presente a frammenti di ricordi del passato; il difetto di questo tipo di narrazione è la non linearità temporale dei ricordi (sebbene sia giustificata dal fatto che il protagonista sia una persona molto anziana di centotrentatre anni).
Nel complesso la considero un'opera non ai livelli de "Il prigioniero dell'interno 7" dello stesso autore, ma comunque una storia carina dalle prospettive interessanti. Infine l'ultimo aspetto negativo è un finale cosi affrettato da non farmi affezionare alla scelta finale del protagonista.
Profile Image for Emanuela.
176 reviews2 followers
October 3, 2024
Una premessa improbabile, per sottolineare meccanismi umani profondamente veri.
Un'ironia garbata ed intelligente che svela, senza pretesa di dare lezioni, l'assurda idiozia di comportamenti comuni.
Stupefacente il modo in cui questo lavoro si presta ad una lettura su diversi livelli.
Commoventi gli incisi sulle grandi gioie della vita che non si sanno cogliere se non a distanza di tempo.

Questo moderno "Hilander" ci regala una foto impietosa ma incontestabile dei nostri tempi:

"Gli ultimi vent'anni della nostra storia mi sono sembrati insulsi. I più scialbi e banali che io abbia vissuto.
La disgustosa sovraesposizione della vita privata sui social e lo sgretolamento di ogni forma di intimità, il successo come fenomeno di massa, la trasgressione come mestiere, la bruttezza della musica leggera e dei programmi televisivi, la sguaiataggine scambiata per spontaneità, la pochezza dei politici che ha virato definitivamente verso la furfanteria. "

Se si potesse, darei mezza stella in più per le riflessioni finali.
Consigliatissimo.
Profile Image for Paolo.
78 reviews
December 4, 2025
Marco Presta secondo me è uno degli scrittori più sottovalutati del panorama letterario, forse perché si tende a dare più peso al sua lavoro in radio. Io che non lo seguo su Radio 2 apprezzo invece moltissimi i suoi libri. Riesce sempre a scrivere qualcosa che ti fa sorridere e ti fa pensare, con umorismo e malinconia, sta per farti scendere una lacrimuccia ed ecco che all'improvviso ti strappa una risata. Qui Enrico è un 133enne odiato da mezzo mondo perché si ostina a non morire: l'assurdità di questa situazione è il punto di partenza per il racconto di una vita e delle società che ha attraversato. Presta ha una scrittura semplice ed immediata, nei suoi libri comincio ad evidenziare le frasi che mi colpiscono e finisco per consumare l'evidenziatore.

La vita di un uomo è come un grande cespo di spinaci: dopo che l’hai lessato, rimane poca roba.
Profile Image for Diana Musacchio.
10 reviews
September 7, 2024
Presta, con la sua maestria narrativa, trasforma la vecchiaia, un tema spesso affrontato con toni tristi e malinconici, in un'occasione per la risata. Enrico, il protagonista, è un anziano maestro elementare in pensione che osserva il mondo con un occhio critico e ironico. Le sue battute pungenti e le sue riflessioni paradossali sono un continuo invito alla comicità, un modo per sdrammatizzare le inevitabili difficoltà della vita. L'autore, con un tocco leggero e mai banale, ci mostra come l'umorismo possa essere un potente strumento per affrontare le sfide della vecchiaia e trovare un senso profondo nell'esistenza.
Profile Image for Lia Valenti.
828 reviews56 followers
May 2, 2024
Primo libro che leggo di questo autore.
Marco Presta mi ha favorevolmente colpito.
Una scrittura scorrevole e piacevole malgrado l'argomento che tratta.
Un libro che in alcuni passi ti strappa più di un sorriso.
Enrico, ha compiuto 133 anni ed il mondo intero lo odia,
il resto si deve leggere.
Mi è piaciuto moltissimo!
Profile Image for incipit mania.
2,869 reviews88 followers
Want to read
May 15, 2024
Incipit
A sei anni ero diciotto chili di purissima asocialità, un gatto sovradimensionato che giocava seduto in terra nel piccolo corridoio tra la cucina e il ripostiglio.
Continua su Incipitmania
Profile Image for Silvia.
157 reviews3 followers
June 2, 2025
Un paradosso, non poi così inverosimile, che permette di guardare all'esistenza con ironia, ma anche con profondità. L'io narrante, grazie alla veneranda età ultracentenaria, guarda alla propria vita da una certa distanza, fino all'atto estremo di assistere da vivo al proprio funerale. È un esercizio che può fare bene.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Sofia Rabbito.
38 reviews
November 18, 2024
è stato catartico. non lo dimenticherò facilmente.
non è facile ultimamente trovare dei libri con delle storie originali e interessanti che siano anche scritti bene, ma questo si è superato: ironico, profondo, sentimentale, umoristico, politico, forse quasi esistenziale.
una bellissima scoperta.
Profile Image for Karen Rizza.
20 reviews
July 14, 2024
Scritto bene, tema originale e decisamente ben sviluppato. Allert! Ci si affeziona ad Enrico e ora mi manca già...
Profile Image for Federica Patrizi .
24 reviews
August 8, 2024
Scrittura sagace, storia interessante ma… non sono riuscita a finirlo. Metà libro molto accattivante tuttavia diventa un po’ prolisso e ridondante. Non sono riuscita a finirlo
37 reviews
August 9, 2024
Enrico é arrivato alla veneranda età di centotrentatre anni e per questo viene odiato da tutto il pianeta, che non giustifica il fatto che non sia morto da tempo.
Deve essere protetto dalla polizia e il clima di odio non passa tanto che il simpatico maestro elementare deve lascia la casa nella quale vive da tantissimi anni per rifugiarsi in un luogo sconosciuto.
141 reviews
August 31, 2024
Lettura molto piacevole… l’uomo più vecchio del mondo che si racconta con umorismo e nostalgia.
Profile Image for Miss Bennet.
114 reviews2 followers
September 2, 2024
Presta non delude mai, storia all'inverosimile ma che tiene ancorato ad ogni singola pagina. Ebbesima parodia del mondo contemporaneo che non può che divertire. Consigliato
Profile Image for Gianna Alberini.
101 reviews
December 5, 2024
Ironico e divertente. Tramite il protagonista Enrico l’autore riflette su tanti aspetti malsani della nostra società. Ho trovato il romanzo curioso e piacevole.
Profile Image for Nicoletta.
16 reviews
February 25, 2025
Dolceamaro. Sono tante le considerazioni e gli nterrogativi che questo libro pone raccontando questa storia inverosimile... o forse no.
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