Il profumo dello zenzero – Un romanzo intenso, attuale, necessario. 🌿Marghera sta cambiando. Nuove lingue risuonano nelle strade, nuovi profumi si mescolano nell’aria e i volti che si incrociano non si somigliano più. Ma Vincenzo no. Il suo negozio di alimentari è l’ultimo bastione di un passato che si ostina a trattenere, mentre fuori tutto gli sembra diventare estraneo.
E poi c’è Luca, suo figlio, che ha scelto un’altra strada, un altro mondo. Un mondo che Vincenzo non capisce e che lo spaventa. Quando Luca decide di partire per l'India, la distanza tra loro diventa incolmabile e lui si trova costretto a una restare ancorato alle proprie paure o aprire una porta su ciò che ha sempre rifiutato.
Ostinato e cocciuto, Vincenzo lascia la sua città e si immerge nel caos di Delhi. L’India lo respinge e lo accoglie, lo confonde e lo disorienta, mettendolo di fronte a se stesso e ai suoi pregiudizi.
E, a sue spese, scoprirà che la distanza tra due persone non si misura solo in chilometri.
Il profumo dello zenzero è la storia di un padre e di un figlio, di conflitti irrisolti. Ma è anche un viaggio tra le fratture di un’epoca che sta cambiando la struttura della nostra società, da cui emerge un messaggio abbracciare la diversità non toglie, ma arricchisce.
⭐⭐⭐⭐⭐ «Un racconto intenso sul legame tra padre e figlio, sul peso delle incomprensioni e sulla difficile strada per ritrovarsi.»
⭐⭐⭐⭐⭐ «Attraverso il contrasto tra due culture, il romanzo svela quanto la paura del diverso sia, in realtà, paura di cambiare.»
Le storie di Fabio Ferretti sono viaggi interculturali e introspettivi, che mettono in evidenza usi costumi,tradizioni di luoghi lontani, di cui a volte ne abbiamo una visione marginale. Il profumo dello zenzero è la storia di una famiglia, il rapporto conflittuale tra un padre Vincenzo e il figlio Luca. Un rapporto fatto di aspettative, rimproveri, incomprensioni, insoddisfazioni che portano Luca a trasferirsi in India, lontano dai genitori. Vincenzo un padre duro, che messo ,dalla moglie, davanti alla realtà del suo atteggiamento critico decide di andare a cercare Luca per ricostruire un rapporto con lui. In India troverà una realtà ben lontana, un paese nel degrado, nella miseria, un paese dove milioni di bambini vivono per strada con le loro storie, con le loro paure, con il loro traumi; perché a volte ci si sente più sicuri in mezzo ad una strada che in casa dove si è vittime di abusi e violenza. Bambini che per sopprimere la fame fumano e sniffano colla. Storie che aprono il cuore di Vincenzo, soprattutto quando scopre che suo figlio Luca in mezzo a tutta questa miseria, ha deciso di insegnare ai bambini nella scuola del paese, con amore e dedizione si prende cura di tanti bambini. Luca è così sereno, in pace con se stessa, ha trovato la sua strada, un ragazzo dal cuore d'oro. Vincenzo, quel padre pronto a puntare il dito contro il figlio giudicando le sue scelte, è qui che si commuove nel comprendere quanto abbia sbagliato. Una storia toccante, una riflessione importante sul rapporto genitori figli, mettersi in discussione, come Vincenzo, perché non è vero che i genitori hanno sempre ragione. Spesso noi genitori ci creiamo delle aspettative perché vorremmo dare stabilità e sicurezza ai nostri figli, vorremmo realizzare con loro ciò che non abbiamo potuto fare noi.Costruiamo delle campane di vetro in cui vorremmo rinchiudere i nostri figli, pensando di preservarli dal mondo esterno, dalle delusioni e dai dolori; ma la verità è che la vita è fatta di gioia e dolore, è un'incognita e non si può controllare. La vita va vissuta fuori da quelle mura domestiche con coraggio e determinazione, anche con la paura di sbagliare e di perdersi, l'importante è credere in se stesso e sentirsi liberi ⭐⭐⭐⭐⭐
Ci sono storie che arrivano in un preciso momento della tua vita. Ringrazio l’autore per avermi proposto la lettura e regalato un viaggio interiore intenso e toccante .
Letto tutto d’un fiato 𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐳𝐞𝐧𝐳𝐞𝐫𝐨 narra il rapporto tra un padre e un figlio. Due generazioni diverse, che faticano ha trovare un punto d’incontro ,e così incomprensioni, delusioni e silenzi, riempiono le loro giornate mettendo sempre più distanza tra loro.
In un quartiere di Marghera ,vive Luca, un giovane che vede nel cambiamento e nell’avvento di nuove lingue e culture,la possibilità di un futuro diverso e migliore, ma Vincenzo,suo padre, è di tutt’altra opinione.
Vincenzo, gestore di un negozio di alimentari,vive ancorato nel passato e del cambiamento sembra quasi averne paura.
Quando Luca parte alla volta dell’India, senza dare nessuna spiegazione,Vincenzo per la prima volta nella sua vita sceglie di lasciare le proprie certezze e le sue abitudini e va in cerca del figlio. L’India diventa lo scenario in cui il lettore insieme a Vincenzo inizia questo viaggio che non è solo geografico ma sarà la via che porterà in maniera graduale e non repentina a un nuovo Vincenzo.
Un Vincenzo che non giudica lo sconosciuto che ha davanti,che non punta il dito o guarda con sospetto, Un padre che ad un certo punto capirà che la frattura creata con Luca, ha origini profonde ,quei silenzi diventati montagne insormontabili, possono essere scalate con il dialogo e il perdono.
I temi che l’autore affronta in questo libro sono attuali e la delicatezza con cui vengono affrontati toccano il cuore del lettore. L’immigrazione,la diversità tra i popoli non sono motivo di divisione ma di crescita e arricchimento. Bisogna guardare con gli occhi del cuore,non giudicare ma comprendere.
Una storia che mi sento di consigliare alle famiglie per la bellezza e la profondità dei suoi messaggi.