Dopo essere stata raggiunta dalla notizia della morte del sottotenente, Benio inizia a cercare lavoro per sostenere le spese domestiche degli Ijuin, in quanto “vedova” del nuovo capofamiglia. Approda così presso una piccola casa editrice chiamata Jodansha, dove incontra il caporedattore Tosei, un uomo tanto affascinante quanto dichiaratamente misogino e maschilista! Comincia così la carriera di Benio nel movimentato mondo del giornalismo!
She is most famous for Asakiyumemishi, her adaptation of the Tale of Genji.
At one time, she formed some sort of association with IGARASHI Yumiko and TADATSU Youko. These three were also instrumental in revitalizing shoujo manga, but unlike the Year 24 Group, they are known for more traditional stories of love and romance.
Non riesco a farmi piacere del tutto questo manga a causa degli -eccessivi, a parer mio- sketch comici che a volte risultano assolutamente fuori contesto e smorzano un po' troppo le parti più drammatiche della storia. Al di là della ripetitività (quante volte ancora mi vuoi fare la scenetta coi personaggi ubriachi?) che rende pesante la lettura, mi sembra quasi mi "distragga" dal godermi la storia d'amore tra i due protagonisti e comprimari vari. Mi dispiace perché i personaggi sono originali (e simpatici anche senza la comicità forzata), il contesto storico è interessante e ben delineato anche dalle "note" dell'autrice e i disegni sono qualcosa di meraviglioso: con quel gusto da shojo anni 70 che io adoro, con gli occhioni e i fiorelloni.
Devo essere sincera, questo volume non mi ha entusiasmato; per più di metà è sostanzialmente fuffa. Pieno delle assurde peripezie di Benio per cercare lavoro e, una volta trovato, per evitare di perderlo. Si divertenti, ma quando poi le gag comiche si ripetono una uguale all'altra diventano alquanto noiose e pure un po' frustranti. Il volume riprende vita con l'apparizione del redivivo Ijuin, colpito da amnesia dopo essere stato gravemente ferito in Siberia. Interessante anche il colpo di scena che l'autrice ha inserito sul suo passato familiare. Il volume si conclude con un altro cliffhanger che probabilmente verrà portato avanti per tutto il terzo volume, per poi concludere definitivamente l'intera storia con il quarto. Sicuramente anche questi pieni di fuffa, per giustificare le quattrocento pagine dei due volumi per una storia - indubbiamente bella - che però poteva essere conclusa in un paio di volumi. Per ora lo consiglio ma con alcune riserve, si vedrà poi a conclusione della storia.
Ho letto questo manga per la prima volta a vent'anni, rileggerlo quasi trent'anni dopo mi diverte ancora come la prima volta e mi fa cogliere diverse sfumature e una profondità che avevo ignorato. Resta, visivamente e narrativamente, uno dei miei preferiti. Infine trovo sia estremamente attuale, pur necessitando di tutti i disclaimer del caso, su temi di educazione sentimentale e inclusività, con non curante leggerezza.