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My baby: Illusione
LUI È RABBIA E AUTODISTRUZIONE LEI FUOCO E TEMPESTA IL LORO È UN AMORE CHE DIVORA E CONSUMA
«Tu sei la mia guerra.
Sei il primo pensiero di ogni momento del giorno, e la rabbia che mi divora da dentro.
Sei il veleno che mi infetta e l'antidoto che non voglio prendere.»
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre. #HATETOLOVE #HEFALLSHARDER #ONLYONEBED
«Tu sei la mia guerra.
Sei il primo pensiero di ogni momento del giorno, e la rabbia che mi divora da dentro.
Sei il veleno che mi infetta e l'antidoto che non voglio prendere.»
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre. #HATETOLOVE #HEFALLSHARDER #ONLYONEBED
- GenresDark RomanceRomance
501 pages, Kindle Edition
Published April 29, 2025
74 people are currently reading
981 people want to read
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 100 reviews
November 27, 2025
͙͘͡★ 5 stars
⊹₊˚‧︵‿₊୨ᰔ୧₊‿︵‧˚₊⊹
uno dei libri più belli che io abbia letto quest’anno, non avevo aspettative alte, non sapevo cosa aspettarmi da questo libro e non sapevo neanche di cosa parlasse.
l’ho iniziato per puro caso, dopo tutti gli edit e i video che avevo visto su tik tok, ma non pensavo che mi sarebbe rimasto così impresso nel cuore. può sembrare un libro come un altro, ma quando lo leggi è impossibile non affezionartici.
✶ “il mio tesoro prezioso”
✶ "ti cerco sempre, anche quando non lo voglio. anche quando mi fai male.”
✶ "sei ancora arrabbiata con me? io non lo sono più, ma figuriamoci se te lo dico."
✶ “che cosa vuoi ancora? cosa diavolo vuoi da me Nick?”. “cosa voglio?”. “si. voglio saperlo, così poi potrai andartene e lasciarmi in pace per sempre!”. “e va bene! voglio che tu mi ami! mi devi un favore no?allora amami, cazzo. amami almeno la metà di quanto ti amo io. non pretendo di più. non ti chiedo di farlo così tanto come ti amo io. la metà, Altea. solo la metà. o un quarto. o quanto vuoi tu. ma ti prego amami. basta solo questo. e andrà tutto bene.”
⊹₊˚‧︵‿₊୨ᰔ୧₊‿︵‧˚₊⊹
uno dei libri più belli che io abbia letto quest’anno, non avevo aspettative alte, non sapevo cosa aspettarmi da questo libro e non sapevo neanche di cosa parlasse.
l’ho iniziato per puro caso, dopo tutti gli edit e i video che avevo visto su tik tok, ma non pensavo che mi sarebbe rimasto così impresso nel cuore. può sembrare un libro come un altro, ma quando lo leggi è impossibile non affezionartici.
September 14, 2025
questo libro mi ha straziato ed è solo il primo, datemi il secondo e NON FARLO FINIRE MALE GIORGIA
April 29, 2025
orrendo, infantile e pieno di frasi imbarazzanti e proprio per questo sono sicura che piacerà molto
November 28, 2025
3 ⭐️
grandissima ma grandissima delusione
Ho comprato questo libro un po’ a scatola chiusa, dato che è stato scritto da Giorgia Fiorella, di cui ho amato Call Me Michael.
Mi aspettavo un dark Romance veramente scritto bene, ma non l’ho trovato.
Non sono riuscita ad entrare in armonia con i personaggi, giusto leggermente Altea dato che in diverse cose siamo molto ma molto simili.
Penso che questo libro manchi di trama , è solo coppia e un continuo tira e molla fra di loro , e questo per 400 pagine.
Fino all’ultimo mi sono detta “continualo magari il finale ti farà comprare il secondo , ne varrà la pena “
Ma secondo me, il secondo volume si prospetta ancora più brutto di questo , perché vuol dire inventarsi qualcosa per portare avanti un intero libro
Una storia monotona, un personaggio maschile assolutamente antipatico sotto ogni punto di vista
un grande peccato
grandissima ma grandissima delusione
Ho comprato questo libro un po’ a scatola chiusa, dato che è stato scritto da Giorgia Fiorella, di cui ho amato Call Me Michael.
Mi aspettavo un dark Romance veramente scritto bene, ma non l’ho trovato.
Non sono riuscita ad entrare in armonia con i personaggi, giusto leggermente Altea dato che in diverse cose siamo molto ma molto simili.
Penso che questo libro manchi di trama , è solo coppia e un continuo tira e molla fra di loro , e questo per 400 pagine.
Fino all’ultimo mi sono detta “continualo magari il finale ti farà comprare il secondo , ne varrà la pena “
Ma secondo me, il secondo volume si prospetta ancora più brutto di questo , perché vuol dire inventarsi qualcosa per portare avanti un intero libro
Una storia monotona, un personaggio maschile assolutamente antipatico sotto ogni punto di vista
un grande peccato
June 14, 2025
Un libro crudo, pieno di sofferenza e purtroppo una triste,troppo triste realtà.
Tratta tematiche tanto delicate quanto difficili e dolorose come il disturbo alimentare e le droghe.
Tutto è centrato su questo che si vive pagina dopo pagina , giorno dopo giorno in maniera sempre più triste . L'unica luce di speranza è l'amore tra i due protagonisti spesso ,troppo spesso offuscata dai loro momenti di debolezza e le loro difficoltà.
Attendo con ansia il seguito ...la speranza è l'ultima a morire ,no?
Tratta tematiche tanto delicate quanto difficili e dolorose come il disturbo alimentare e le droghe.
Tutto è centrato su questo che si vive pagina dopo pagina , giorno dopo giorno in maniera sempre più triste . L'unica luce di speranza è l'amore tra i due protagonisti spesso ,troppo spesso offuscata dai loro momenti di debolezza e le loro difficoltà.
Attendo con ansia il seguito ...la speranza è l'ultima a morire ,no?
May 15, 2025
«Nessuno si aspetta mai di vedere la bellezza tra le rovine».
Giorgia, quanto mi sei mancata. Mi è mancata la tua scrittura, mi sono mancati i tuoi personaggi e tutte quelle emozioni che scavano sottopelle in un modo indelebile e viscerale. “My Baby” è un dark romance con scene particolari, sicuramente d’impatto. Affronta temi e situazioni delicate, come i d1sturbi alimentari, la v10lenza e l’abus0 di dr9gh3. I trope sono:
♥️ Hate to love
🩸 He falls hard3r
🥀 One bed
Folle. Instabile. Solo. Disperato.
Tatuaggi, giacca di pelle e una sigaretta tra le labbra, Nicholas Morra vive in uno dei quartieri più degradati di Roma. Un’età giovanissima, la sua, che racchiude già fin troppo dolore. Pochi anni e una spavalderia che cela la realtà di chi non ha mai avuto nulla da perdere. Vive - sopravvive - con il vuoto nel cuore. Un vuoto che sembra impossibile da colmare. Nick è una supernova destinata al collasso, che si aggrappa a qualsiasi cosa pur di rimanere a galla. E allora continua a remare nella cenere. Nella follia. Nella disillusione. Cresciuto tra le rovine, nell’abbandono e nella v1olenza, non si è mai fatto illusioni. Perché si nasce condannati e si mu0re dimenticati.
Altea De Santis inciampa nella sua vita quasi per caso, come una piccola lucciola nel buio più fitto, con una spavalderia quasi timida, una determinazione che proprio non ce la fa a restare in silenzio. Invisibile, ma soltanto per chi non sa guardare.
Altea non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare. Troppo impulsiva. E allora lo affronta. Non lo teme. Il suo, è il fuoco di chi non si piega. Tra loro è una gu3rra, una di quelle guerre che sorprende, perché invece che caos e sofferenza, tra le macerie riporta la luce. Riporta la speranza.
Tra le scale silenziose, i muri scrostati e i corridoi malfamati di Corviale, Altea e Nick si scontrano. Due mondi diversi che collidono e poi, inaspettatamente, coincidono. Perché cioè che Altea si porta dentro è un demone troppo grande da combattere, i suoi occhi caldi, grandi e vivi come il sole d’estate celano una fragilità che non riesce a nascondersi dallo sguardo di Nick.
Perché i suoi occhi, freddi come il ghiaccio, sanno. Vedono. Capiscono.
E allora il vuoto si riempie.
Si riempie di carezze.
Di sussurri.
Di baci.
Di gelosie.
Di cicatrici.
Di sguardi che catturano.
Di abbracci che curano l’anima.
Ma anche di illusioni.
Leggere “My Baby” è come scegliere di sedersi sul primo vagone delle montagne russe: la salita è dolce ma anche imprevedibile, riempie di brividi, la vivi. Intensamente. Ma poi arriva la discesa. Ed è ripida, inattesa. Vi0lenta. La storia di Nick e Altea scorre vivida, una pagina dopo l’altra, e il cuore finisce dritto in gola. Ho sviluppato un legame intim0 e profondo con questa storia, con tutto ciò che racchiude e racconta. I pensieri, le riflessioni sull’amicizia, sulla famiglia, l’introspezione di Altea, le ombre di Nick. Il rifiorire anche se attorno tutto mu0re. Giorgia, tu sai già tutto. Adesso aspetto il prossimo volume con ogni fibra del mio essere.💔🥀
Giorgia, quanto mi sei mancata. Mi è mancata la tua scrittura, mi sono mancati i tuoi personaggi e tutte quelle emozioni che scavano sottopelle in un modo indelebile e viscerale. “My Baby” è un dark romance con scene particolari, sicuramente d’impatto. Affronta temi e situazioni delicate, come i d1sturbi alimentari, la v10lenza e l’abus0 di dr9gh3. I trope sono:
♥️ Hate to love
🩸 He falls hard3r
🥀 One bed
Folle. Instabile. Solo. Disperato.
Tatuaggi, giacca di pelle e una sigaretta tra le labbra, Nicholas Morra vive in uno dei quartieri più degradati di Roma. Un’età giovanissima, la sua, che racchiude già fin troppo dolore. Pochi anni e una spavalderia che cela la realtà di chi non ha mai avuto nulla da perdere. Vive - sopravvive - con il vuoto nel cuore. Un vuoto che sembra impossibile da colmare. Nick è una supernova destinata al collasso, che si aggrappa a qualsiasi cosa pur di rimanere a galla. E allora continua a remare nella cenere. Nella follia. Nella disillusione. Cresciuto tra le rovine, nell’abbandono e nella v1olenza, non si è mai fatto illusioni. Perché si nasce condannati e si mu0re dimenticati.
Altea De Santis inciampa nella sua vita quasi per caso, come una piccola lucciola nel buio più fitto, con una spavalderia quasi timida, una determinazione che proprio non ce la fa a restare in silenzio. Invisibile, ma soltanto per chi non sa guardare.
Altea non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare. Troppo impulsiva. E allora lo affronta. Non lo teme. Il suo, è il fuoco di chi non si piega. Tra loro è una gu3rra, una di quelle guerre che sorprende, perché invece che caos e sofferenza, tra le macerie riporta la luce. Riporta la speranza.
Tra le scale silenziose, i muri scrostati e i corridoi malfamati di Corviale, Altea e Nick si scontrano. Due mondi diversi che collidono e poi, inaspettatamente, coincidono. Perché cioè che Altea si porta dentro è un demone troppo grande da combattere, i suoi occhi caldi, grandi e vivi come il sole d’estate celano una fragilità che non riesce a nascondersi dallo sguardo di Nick.
Perché i suoi occhi, freddi come il ghiaccio, sanno. Vedono. Capiscono.
E allora il vuoto si riempie.
Si riempie di carezze.
Di sussurri.
Di baci.
Di gelosie.
Di cicatrici.
Di sguardi che catturano.
Di abbracci che curano l’anima.
Ma anche di illusioni.
Leggere “My Baby” è come scegliere di sedersi sul primo vagone delle montagne russe: la salita è dolce ma anche imprevedibile, riempie di brividi, la vivi. Intensamente. Ma poi arriva la discesa. Ed è ripida, inattesa. Vi0lenta. La storia di Nick e Altea scorre vivida, una pagina dopo l’altra, e il cuore finisce dritto in gola. Ho sviluppato un legame intim0 e profondo con questa storia, con tutto ciò che racchiude e racconta. I pensieri, le riflessioni sull’amicizia, sulla famiglia, l’introspezione di Altea, le ombre di Nick. Il rifiorire anche se attorno tutto mu0re. Giorgia, tu sai già tutto. Adesso aspetto il prossimo volume con ogni fibra del mio essere.💔🥀
May 5, 2025
Credo sia più corretto dire che il libro ha finito me
April 30, 2025
Questa storia, che per la precisione ho divorato in un giorno appena mi è arrivato, non pensavo mi sarebbe piaciuta COSÌ TANTO.
Sai, dopo Call me Michael i miei standard si sono alzati non di poco. E invece Giorgia riesce sempre a donarti delle perle.
Questa storia a primo impatto ti fa dire "wow, è una roba proprio tossica a livelli estremi" (in tutti i sensi), e ok, potrei capirlo, perché nella loro storia non c'è niente di sano. Le cause che ci sono dietro però... beh ti fanno ricredere, e non poco.
Entrambi spezzati fino al midollo, chi più chi meno.
Entrambi in una situazione di merda.
Ma riescono a completarsi. Mille litigi con cui però finiscono nel ritrovarsi di nuovo vicini.
Come dice Nicholas, dovrebbe stare a centinaia di chilometri di distanza per riuscire a togliersela dalla testa.
Nicholas mi è entrato nell'anima come pochi personaggi hanno fatto. Così spezzato, così pieno di casini, così bisognoso di amore. Mentirei se dicessi che non mi ha fatto versare neanche una lacrima. Ho percepito fin da subito il suo bisogno di amore, e all'epilogo mi sono sentita male anche io con lui.
Altea... beh, Altea è un bel casino. Ho ammirato la sua forza nonostante tutto. Mi sono sentita male con lei quando arrivava il momento di affrontare il cibo.
Ma il discorso finale (quello qui su), è stato una pugnalata. Sembrava che Giorgia avesse scattato una fotografia della mia situazione e l'avesse spiattellata lì, nei capitoli della sua opera.
Non è facile impegnarsi.
Non è facile trovare i motivi e avere il coraggio per ricominciare.
Non è facile adattarsi agli altri per riuscire a far stare entrambi in quell'organo vitale che ama.
Ma nonostante ciò, spero davvero che almeno Altea, a differenza mia, ce la farà. Spero che riuscirà a finire quella costruzione di mattoni che dovrà contenere, non solo lei, ma due persone.
Due anime spezzate che non possono fare a meno di incastrarsi tra di loro.
Sai, dopo Call me Michael i miei standard si sono alzati non di poco. E invece Giorgia riesce sempre a donarti delle perle.
«Ti do tre secondi contati. Tre.»
Sollevo il mento. «E, fammi indovinare, perderai il controllo?»
«No, tesoro mio.» Non dimenticherò facilmente questo suo sorriso da lupo, affilato, e la trappola in cui sto per inciampare. «Tre secondi e ti salto addosso come un animale.»
Questa storia a primo impatto ti fa dire "wow, è una roba proprio tossica a livelli estremi" (in tutti i sensi), e ok, potrei capirlo, perché nella loro storia non c'è niente di sano. Le cause che ci sono dietro però... beh ti fanno ricredere, e non poco.
Entrambi spezzati fino al midollo, chi più chi meno.
Entrambi in una situazione di merda.
Ma riescono a completarsi. Mille litigi con cui però finiscono nel ritrovarsi di nuovo vicini.
Come dice Nicholas, dovrebbe stare a centinaia di chilometri di distanza per riuscire a togliersela dalla testa.
"È più forte di me. Non riesco a staccarmi da lei. La devo toccare, la devo respirare, la devo sentire. È un fottuto magnete, per me, il più potente che conosca."
Nicholas mi è entrato nell'anima come pochi personaggi hanno fatto. Così spezzato, così pieno di casini, così bisognoso di amore. Mentirei se dicessi che non mi ha fatto versare neanche una lacrima. Ho percepito fin da subito il suo bisogno di amore, e all'epilogo mi sono sentita male anche io con lui.
"Ti impegni, fai un sacco di sacrifici, ti sforzi per imparare a gestire la situazione. Impieghi tempo e fatica. Decidi di smussarti solo per fare spazio a qualcun altro. Metti un mattone sopra l'altro. Ti asciughi il sudore e riprendi con i mattoni. Ma non ti fermi. Tu continui a costruire quelle maledette fondamenta, perché ci credi da morire e sai che quando finirai potrai prendere il respiro più bello di tutti. E una volta finito, una volta che ce la fai, ti prendi quell'attimo tanto bramato per osservare cosa hai fatto. Sorridi. Poi, ecco che arriva. Una sola, brutta e unica folata di vento che fa crollare tutto, e tu sei di nuovo punto a capo."
Altea... beh, Altea è un bel casino. Ho ammirato la sua forza nonostante tutto. Mi sono sentita male con lei quando arrivava il momento di affrontare il cibo.
Ma il discorso finale (quello qui su), è stato una pugnalata. Sembrava che Giorgia avesse scattato una fotografia della mia situazione e l'avesse spiattellata lì, nei capitoli della sua opera.
Non è facile impegnarsi.
Non è facile trovare i motivi e avere il coraggio per ricominciare.
Non è facile adattarsi agli altri per riuscire a far stare entrambi in quell'organo vitale che ama.
Ma nonostante ciò, spero davvero che almeno Altea, a differenza mia, ce la farà. Spero che riuscirà a finire quella costruzione di mattoni che dovrà contenere, non solo lei, ma due persone.
Due anime spezzate che non possono fare a meno di incastrarsi tra di loro.
May 7, 2025
4.25⭐️
May 17, 2025
Libro migliore del 2025😍🔥
May 4, 2025
FIAMME.
FUOCO.
SCINTILLE.
DESIDERIO.
UN ROGO.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
« 𝘓'𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰? »
« 𝘊𝘰𝘴𝘢? 𝘜𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰? »
« 𝘚𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. 𝘗𝘶𝘰̀ 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. »
« 𝘌 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪? »
« 𝘋𝘰𝘷𝘳𝘦𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘶𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘭𝘢. 𝘌 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘰̀. 𝘋𝘰𝘷𝘳𝘢̀ 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘴𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦𝘪. »
🖤 Nicholas. Altea.
Siete rimasti lì, incisi tra le mie costole, proprio dove il cuore non smette di battere.
Avete trasformato la mia mente in un campo di battaglia senza tregua, e mi avete fatta vostra prigioniera.
La mia anima, invece, è stata rasa al suolo: rimane solo 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 cenere dispersa dal vento.
FUOCO.
SCINTILLE.
DESIDERIO.
UN ROGO.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
« 𝘓'𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰? »
« 𝘊𝘰𝘴𝘢? 𝘜𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰? »
« 𝘚𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. 𝘗𝘶𝘰̀ 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. »
« 𝘌 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪? »
« 𝘋𝘰𝘷𝘳𝘦𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘶𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘭𝘢. 𝘌 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘰̀. 𝘋𝘰𝘷𝘳𝘢̀ 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘴𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦𝘪. »
🖤 Nicholas. Altea.
Siete rimasti lì, incisi tra le mie costole, proprio dove il cuore non smette di battere.
Avete trasformato la mia mente in un campo di battaglia senza tregua, e mi avete fatta vostra prigioniera.
La mia anima, invece, è stata rasa al suolo: rimane solo 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 cenere dispersa dal vento.
July 24, 2025
Odio chiunque mi abbia obbligato a leggerlo.
July 17, 2025
☆𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre.
❤🎧🚬📖
☆𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞☆
Cosa dire di questo libro a parte che è semplicemente stupendo?
Già da subito, non appena ho letto la dedica ho capito che questo libro avrebbe avuto per sempre un mio pezzo di cuore.
Mi sono innamorata sempre di più di quel libro man mano che lo leggevo, ho riso, ho pianto e ho sclerato (forse ho anche maledetto Giorgia per qualche scena ma dettagli🥰)
Altea e Nick sono così belli e perfettamente complicati insieme, quindi spero che nel secondo la situazione migliore.
MA POI VOGLIAMO PARLARE DI COM'È FINITO!? HO I TRAUMI.
Infatti non sono io ad aver finito il libro ma 𝙚̀ 𝙞𝙡 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙤 𝙖𝙙 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙤 𝙢𝙚.
Detto questo, leggete tutti, subito, immediatamente my baby.
E spero di poter vedere presto Giorgia!!
☆⭐⭐⭐⭐⭐/5⭐
☆🌶🌶🌶/5🌶
☆💧💧💧/5💧
☆«𝘛𝘶 𝘴𝘦𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢.
𝘚𝘦𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰, 𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘥𝘪𝘷𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘢 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰.
𝘚𝘦𝘪 𝘪𝘭 𝘷𝘦𝘭𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘦 𝘭'𝘢𝘯𝘵𝘪𝘥𝘰𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦.»
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre.
❤🎧🚬📖
☆𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞☆
Cosa dire di questo libro a parte che è semplicemente stupendo?
Già da subito, non appena ho letto la dedica ho capito che questo libro avrebbe avuto per sempre un mio pezzo di cuore.
Mi sono innamorata sempre di più di quel libro man mano che lo leggevo, ho riso, ho pianto e ho sclerato (forse ho anche maledetto Giorgia per qualche scena ma dettagli🥰)
Altea e Nick sono così belli e perfettamente complicati insieme, quindi spero che nel secondo la situazione migliore.
MA POI VOGLIAMO PARLARE DI COM'È FINITO!? HO I TRAUMI.
Infatti non sono io ad aver finito il libro ma 𝙚̀ 𝙞𝙡 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙤 𝙖𝙙 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙤 𝙢𝙚.
Detto questo, leggete tutti, subito, immediatamente my baby.
E spero di poter vedere presto Giorgia!!
☆⭐⭐⭐⭐⭐/5⭐
☆🌶🌶🌶/5🌶
☆💧💧💧/5💧
☆«𝘛𝘶 𝘴𝘦𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢.
𝘚𝘦𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰, 𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘥𝘪𝘷𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘢 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰.
𝘚𝘦𝘪 𝘪𝘭 𝘷𝘦𝘭𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘦 𝘭'𝘢𝘯𝘵𝘪𝘥𝘰𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦.»
This entire review has been hidden because of spoilers.
July 16, 2025
Inizio questa recensione dicendo che questo è uno dei libri più tristi e devastanti mai letti.L’ho appena finito e da quanto ero triste sono rimasta per 24 minuti a guardare il soffitto.Non ho mai letto un libro di questa autrice ma già sapevo che call me Micheal era molto traumatizzante,ciò nonostante sono rimasta colpita dalla scrittura e dal lessico dell’autrice che ritengo molto ampio.Sono rimasta incollata alle pagine e una sera sui letto fino alle 4 di mattina usando la scusa “ancora un capitolo”.Passando ai personaggi loro hanno una chimica veramente bella e tra loro c’è una tensione pazzesca.
Spero che il secondo volume arrivi presto perché sto già morendo dalla paura ma anche di adrenalina.
L’unica cosa che mi ha fatto ridere in questo libro è che la storia essendo ambientata a Corviale,ovvero un quartiere malfamato di Roma,i protagonisti alcune volte se ne uscivano con queste battutine in accento romano che mi fa sempre spaccare dalle risate.
Ora che ho cercato di risollevare a me stessa il morale vado a realizzare il finale di questo libro.
Spero che il secondo volume arrivi presto perché sto già morendo dalla paura ma anche di adrenalina.
L’unica cosa che mi ha fatto ridere in questo libro è che la storia essendo ambientata a Corviale,ovvero un quartiere malfamato di Roma,i protagonisti alcune volte se ne uscivano con queste battutine in accento romano che mi fa sempre spaccare dalle risate.
Ora che ho cercato di risollevare a me stessa il morale vado a realizzare il finale di questo libro.
June 11, 2025
4.75⭐️💔🥺
October 19, 2025
Read on wattpad
4.5 ⭐️ mieiii
4.5 ⭐️ mieiii
August 5, 2025
Per me è no.
May 31, 2025
posso dirlo?
avevo 0 aspettative per questo libro perché non mi ispirava per niente (spoiler: non avevo nemmeno letto la trama👹).
ma ragazzi, questa storia io l'ho amata assai.
è il miglior hate to love che io abbia mai letto, la storia d'amore tra Altea e Nicholas mi ha stravolto, infuriato e ho pianto.
li ho amati in una maniera assurda, divorato in pochi giorni.
la fine mi ha fatto piangere assai, mi ha lasciato un vuoto e non riesco a digerirla, ma menomale che c'è il 2 volume 🙏🏽
avevo 0 aspettative per questo libro perché non mi ispirava per niente (spoiler: non avevo nemmeno letto la trama👹).
ma ragazzi, questa storia io l'ho amata assai.
è il miglior hate to love che io abbia mai letto, la storia d'amore tra Altea e Nicholas mi ha stravolto, infuriato e ho pianto.
li ho amati in una maniera assurda, divorato in pochi giorni.
la fine mi ha fatto piangere assai, mi ha lasciato un vuoto e non riesco a digerirla, ma menomale che c'è il 2 volume 🙏🏽
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May 14, 2025Non voglio dare 3 stelle ma manco due, facciamo 2/3...
Sicuramente molto meglio di after, fabbricante di lacrime e compagnia bella.
Solita storia tossichella ma con molti spunti di riflessione.
Altea mi sta sul cazzo (strano che io odi la protagonista ahahah) ma le bugie spudorate e il tradimento sono fra le cose che odio di più specie se la persona che le pratica fa la morale agli altri. La cosa positiva è che lei non striscia per lui (anche se comunque gli va dietro) e lui non fa lo stronzo tanto per ma perché non sa gestire quei sentimenti che non ha mai provato. Non è comunque scusabile ma con tutti i problemi che ha è più "capibile".
Nel complesso non mi è dispiaciuto e penso che leggerò il seguito se ci sarà (e lo spero per lei visto com'è finito).
Sicuramente molto meglio di after, fabbricante di lacrime e compagnia bella.
Solita storia tossichella ma con molti spunti di riflessione.
Altea mi sta sul cazzo (strano che io odi la protagonista ahahah) ma le bugie spudorate e il tradimento sono fra le cose che odio di più specie se la persona che le pratica fa la morale agli altri. La cosa positiva è che lei non striscia per lui (anche se comunque gli va dietro) e lui non fa lo stronzo tanto per ma perché non sa gestire quei sentimenti che non ha mai provato. Non è comunque scusabile ma con tutti i problemi che ha è più "capibile".
Nel complesso non mi è dispiaciuto e penso che leggerò il seguito se ci sarà (e lo spero per lei visto com'è finito).
November 29, 2025
iniziare questo libro è stato come uscire dalla mia comfort zone perché non leggo quasi mai dark romance, non essendo un genere che apprezzo particolarmente. nonostante ciò ho voluto comunque dargli un’occasione perché ne avevo sentito parlare bene ed infatti mi è piaciuto abbastanza se non fosse per alcune scene che mi hanno un po’ fatto storcere il naso perché troppo “crude”. entrambi i protagonisti sono molto complessi e in alcuni punti ho fatto veramente fatica a capirli, soprattutto nick. sinceramente non so se leggerò il secondo libro ma devo dire che sono curiosa di sapere come andrà a finire la storia.
June 13, 2025
non ho capito se mi piace o no. probabilmente lo terrò in wishlist fino a che non avrò più niente da leggere, prima di acquistarlo.
poi l'ho fatto. e più che illusione è delusione. non so proprio cosa mi è venuto in mente di acquistare un libro tanto brutto. è una delle storie più tristi e... brutte (non mi vengono le parole) che abbia incontrato in vita mia.
poi l'ho fatto. e più che illusione è delusione. non so proprio cosa mi è venuto in mente di acquistare un libro tanto brutto. è una delle storie più tristi e... brutte (non mi vengono le parole) che abbia incontrato in vita mia.
July 15, 2025
My Baby è stato una scoperta inaspettata, una sorpresa che ha fatto breccia nel mio cuore, lasciando un segno profondo e indelebile.
L’ho iniziato con curiosità, l’ho continuato con ansia, l’ho finito con il cuore a pezzi. E la verità? L’ho letteralmente divorato.
Non è un romanzo che si legge soltanto. È un romanzo che si sente, che ti entra sotto pelle, che ti costringe a fare i conti con la parte più cruda, autentica e selvaggia dell’animo umano. È un pugno nello stomaco, ma anche una carezza inaspettata. È una guerra fatta di parole, di sguardi, di silenzi che gridano.
My Baby è una storia che parla d’amore, certo.
Ma parla di un amore che nasce tra le macerie, che si nutre di rabbia e sopravvivenza, di istinto e dolore. Un amore che si costruisce con le mani sporche, con i denti stretti, con la voglia disperata di non cedere all’abisso.
Leggerlo è stato come guardare il mondo senza filtri. Una storia che ti ricorda che anche nelle periferie più buie può nascere la luce. Che anche le anime più ferite possono trovare un battito all’unisono. E che a volte, proprio nell’inferno, si scopre il vero paradiso.
Altea è una fiamma che non si spegne mai, anche quando tutto intorno a lei brucia.
Lei si getta nel fuoco, lei sfida il pericolo con la fierezza di chi non si lascia schiacciare nemmeno quando tutto rema contro.
Altea è testarda, impulsiva, sfrontata.
Una ragazza che non sa cosa sia il silenzio, che ha sempre una risposta pronta, anche quando è tremante, anche quando è stanca.
Perché arrendersi non le è mai sembrata un’opzione.
Quando la vita la prende a calci, lei stringe i denti.
Quando la realtà cerca di piegarla, lei si rialza, con la schiena dritta e lo sguardo fiero.
E forse è proprio questo a renderla così potente, perché il suo coraggio non sta nell’assenza di paura, ma nella forza di affrontarla ogni giorno.
Dietro la sua corazza si nasconde però una ragazza fragile, che lotta per rimanere a galla, che porta sulle spalle il peso di una famiglia sradicata e il suo sogno ostinato di non diventare parte del marciume che la circonda.
Altea è la luce nel buio.
Nick è la personificazione del caos.
Cresciuto nella violenza, abituato a perdere tutto, ha imparato a sopravvivere con i pugni serrati e il cuore blindato.
Ma ciò che rende Nick così reale è la sua vulnerabilità.
Dietro la maschera da duro, dietro le minacce, le cicatrici, c’è un ragazzo che non ha mai conosciuto amore vero, che ha protetto il fratellino come un’ancora in un oceano in tempesta.
È uno spirito dannato che non ha mai creduto nel lieto fine, e forse nemmeno di meritarlo. Eppure, la sua umanità è struggente. La rabbia che prova, l’odio viscerale che gli brucia dentro, sono spesso solo il riflesso del dolore più profondo: quello dell’abbandono, dell’impotenza, della condanna sociale.
Quando Altea e Nick si incontrano, il mondo esplode. Non è amore a prima vista, è guerra.
È una guerra fredda che si accende in uno dei luoghi più bui e dimenticati di Roma, eppure riesce a brillare, come se l’inferno fosse capace di generare luce.
È uno scontro tra orgoglio e paura, tra il desiderio e il bisogno disperato di non sentirsi soli. L’odio iniziale tra loro è solo la coperta sotto cui si nasconde qualcosa di più grande, di più puro, che ha paura di venire alla luce.
La loro è una relazione tossica, disturbata, eppure tremendamente reale. Nick e Altea si distruggono, si salvano, si perdono e si ritrovano. Sono l’uno lo specchio distorto dell’altra, la rovina e la salvezza.
My Baby non è solo una storia d’amore.
È una storia di redenzione, di crescita.
È un viaggio nei quartieri dimenticati, nei cuori spezzati, nei margini della società.
È la storia di chi non smette di lottare anche quando la vita gli volta le spalle.
L’ho iniziato con curiosità, l’ho continuato con ansia, l’ho finito con il cuore a pezzi. E la verità? L’ho letteralmente divorato.
Non è un romanzo che si legge soltanto. È un romanzo che si sente, che ti entra sotto pelle, che ti costringe a fare i conti con la parte più cruda, autentica e selvaggia dell’animo umano. È un pugno nello stomaco, ma anche una carezza inaspettata. È una guerra fatta di parole, di sguardi, di silenzi che gridano.
My Baby è una storia che parla d’amore, certo.
Ma parla di un amore che nasce tra le macerie, che si nutre di rabbia e sopravvivenza, di istinto e dolore. Un amore che si costruisce con le mani sporche, con i denti stretti, con la voglia disperata di non cedere all’abisso.
Leggerlo è stato come guardare il mondo senza filtri. Una storia che ti ricorda che anche nelle periferie più buie può nascere la luce. Che anche le anime più ferite possono trovare un battito all’unisono. E che a volte, proprio nell’inferno, si scopre il vero paradiso.
Altea è una fiamma che non si spegne mai, anche quando tutto intorno a lei brucia.
Lei si getta nel fuoco, lei sfida il pericolo con la fierezza di chi non si lascia schiacciare nemmeno quando tutto rema contro.
Altea è testarda, impulsiva, sfrontata.
Una ragazza che non sa cosa sia il silenzio, che ha sempre una risposta pronta, anche quando è tremante, anche quando è stanca.
Perché arrendersi non le è mai sembrata un’opzione.
Quando la vita la prende a calci, lei stringe i denti.
Quando la realtà cerca di piegarla, lei si rialza, con la schiena dritta e lo sguardo fiero.
E forse è proprio questo a renderla così potente, perché il suo coraggio non sta nell’assenza di paura, ma nella forza di affrontarla ogni giorno.
Dietro la sua corazza si nasconde però una ragazza fragile, che lotta per rimanere a galla, che porta sulle spalle il peso di una famiglia sradicata e il suo sogno ostinato di non diventare parte del marciume che la circonda.
Altea è la luce nel buio.
Nick è la personificazione del caos.
Cresciuto nella violenza, abituato a perdere tutto, ha imparato a sopravvivere con i pugni serrati e il cuore blindato.
Ma ciò che rende Nick così reale è la sua vulnerabilità.
Dietro la maschera da duro, dietro le minacce, le cicatrici, c’è un ragazzo che non ha mai conosciuto amore vero, che ha protetto il fratellino come un’ancora in un oceano in tempesta.
È uno spirito dannato che non ha mai creduto nel lieto fine, e forse nemmeno di meritarlo. Eppure, la sua umanità è struggente. La rabbia che prova, l’odio viscerale che gli brucia dentro, sono spesso solo il riflesso del dolore più profondo: quello dell’abbandono, dell’impotenza, della condanna sociale.
Quando Altea e Nick si incontrano, il mondo esplode. Non è amore a prima vista, è guerra.
È una guerra fredda che si accende in uno dei luoghi più bui e dimenticati di Roma, eppure riesce a brillare, come se l’inferno fosse capace di generare luce.
È uno scontro tra orgoglio e paura, tra il desiderio e il bisogno disperato di non sentirsi soli. L’odio iniziale tra loro è solo la coperta sotto cui si nasconde qualcosa di più grande, di più puro, che ha paura di venire alla luce.
La loro è una relazione tossica, disturbata, eppure tremendamente reale. Nick e Altea si distruggono, si salvano, si perdono e si ritrovano. Sono l’uno lo specchio distorto dell’altra, la rovina e la salvezza.
My Baby non è solo una storia d’amore.
È una storia di redenzione, di crescita.
È un viaggio nei quartieri dimenticati, nei cuori spezzati, nei margini della società.
È la storia di chi non smette di lottare anche quando la vita gli volta le spalle.
June 2, 2025
⚠️ ATTENZIONE: dark romance — leggetelo con la giusta consapevolezza.
Dopo Call Me Michael, che mi ha fatto piangere anche l’acqua del battesimo, le aspettative erano altissime.
Giorgia ci riporta in una realtà cruda e fin troppo realistica con Nicholas e Altea. Se pensate di leggere di cuoricini e orsetti, avete sbagliato storia (e autrice).
La loro è una relazione tormentata, tossica, che vi spezzerà il cuore. Altea è selvaggia, sa cosa vuole e cosa deve volere mentre Nicholas è tormentato, disilluso dalla vita e incredibilmente emotivo.
A volte insieme risultano sopra le righe, ma sono arrivata alla fine di questo libro con le lacrime agli occhi. Giorgia è così: non ti serve la classica storia d’amore, ti sbatte in faccia la realtà della vita — e no, non è fatta di rose e fiori.
Spesso, inoltre, mi ritrovo ad empatizzare più con i personaggi maschili, rispetto a quelli femminili. Sono sempre più approfonditi, più sfaccettati, più “grigi”. Sicuramente Nicholas non è da meno, perché ha un intero mondo dentro di sé, però, stranamente, la connessione che ho trovato con Altea è stata di un altro livello. Empatizzare con lei, con il suo essere combattiva ma fragile allo stesso tempo, con il “sentire troppo” perché l’alternativa sarebbe non sentire nulla, con il suo istinto di voler disperatamente salvare tutti ma capire allo stesso tempo che non puoi farlo senza perdere te stessa, con il fatto che a volte devi necessariamente sacrificare certe amicizie se non siete più sulla stessa lunghezza d’onda…
È un altro tipo di colpo al cuore. Con questo libro ho sentito tutto il suo dolore e tutte le mille sfaccettature che Giorgia voleva mostrarci e non smetterò mai di ringraziarla per donarci sempre storie così vere.
My Baby probabilmente non supererà Call Me Michael, che reputo irraggiungibile, ma anche questa storia avrà sempre tutto il mio (ormai distrutto) cuore.
L’ho divorata in un giorno e non vedo l’ora di ritornare da Nicholas e Altea con il prossimo volume. E, perché no, anche da Nikolai, un personaggio davvero affascinante, che meriterebbe di essere approfondito successivamente.
—————————————————————
“Altea, sii diplomatica, perché arrabbiandoti non risolverai nulla.
Altea, vivi e lascia vivere. Sennò finisce che ci stai male tu.
Ma non riesco.
Non ci riesco mai.
Se non sento troppo, allora non sono io. Se non sento troppo, allora significa che non sento nulla.”
«Va bene. Vado a chiedere a Bernadette le uova. E il burro.»
«Il burro?» chiede il mio tesoro prezioso. «A che ti serve? Non ci va nella carbonara.»
«No, ma tu mangi solo pasta al burro o con il sugo, e io il sugo non lo so fare.» ❤️🩹
«Mi devi un favore, no? Allora amami, cazzo!» ringhio, come un disperato. «Amami almeno la metà di quanto ti amo io. Non pretendo di più. Non ti chiedo di farlo così tanto come ti amo io. La metà, Altea. Solo la metà. O un quarto. O quanto vuoi tu. Ma ti prego... amami. Basta solo questo. E andrà tutto bene.» 💔
Dopo Call Me Michael, che mi ha fatto piangere anche l’acqua del battesimo, le aspettative erano altissime.
Giorgia ci riporta in una realtà cruda e fin troppo realistica con Nicholas e Altea. Se pensate di leggere di cuoricini e orsetti, avete sbagliato storia (e autrice).
La loro è una relazione tormentata, tossica, che vi spezzerà il cuore. Altea è selvaggia, sa cosa vuole e cosa deve volere mentre Nicholas è tormentato, disilluso dalla vita e incredibilmente emotivo.
A volte insieme risultano sopra le righe, ma sono arrivata alla fine di questo libro con le lacrime agli occhi. Giorgia è così: non ti serve la classica storia d’amore, ti sbatte in faccia la realtà della vita — e no, non è fatta di rose e fiori.
Spesso, inoltre, mi ritrovo ad empatizzare più con i personaggi maschili, rispetto a quelli femminili. Sono sempre più approfonditi, più sfaccettati, più “grigi”. Sicuramente Nicholas non è da meno, perché ha un intero mondo dentro di sé, però, stranamente, la connessione che ho trovato con Altea è stata di un altro livello. Empatizzare con lei, con il suo essere combattiva ma fragile allo stesso tempo, con il “sentire troppo” perché l’alternativa sarebbe non sentire nulla, con il suo istinto di voler disperatamente salvare tutti ma capire allo stesso tempo che non puoi farlo senza perdere te stessa, con il fatto che a volte devi necessariamente sacrificare certe amicizie se non siete più sulla stessa lunghezza d’onda…
È un altro tipo di colpo al cuore. Con questo libro ho sentito tutto il suo dolore e tutte le mille sfaccettature che Giorgia voleva mostrarci e non smetterò mai di ringraziarla per donarci sempre storie così vere.
My Baby probabilmente non supererà Call Me Michael, che reputo irraggiungibile, ma anche questa storia avrà sempre tutto il mio (ormai distrutto) cuore.
L’ho divorata in un giorno e non vedo l’ora di ritornare da Nicholas e Altea con il prossimo volume. E, perché no, anche da Nikolai, un personaggio davvero affascinante, che meriterebbe di essere approfondito successivamente.
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“Altea, sii diplomatica, perché arrabbiandoti non risolverai nulla.
Altea, vivi e lascia vivere. Sennò finisce che ci stai male tu.
Ma non riesco.
Non ci riesco mai.
Se non sento troppo, allora non sono io. Se non sento troppo, allora significa che non sento nulla.”
«Va bene. Vado a chiedere a Bernadette le uova. E il burro.»
«Il burro?» chiede il mio tesoro prezioso. «A che ti serve? Non ci va nella carbonara.»
«No, ma tu mangi solo pasta al burro o con il sugo, e io il sugo non lo so fare.» ❤️🩹
«Mi devi un favore, no? Allora amami, cazzo!» ringhio, come un disperato. «Amami almeno la metà di quanto ti amo io. Non pretendo di più. Non ti chiedo di farlo così tanto come ti amo io. La metà, Altea. Solo la metà. O un quarto. O quanto vuoi tu. Ma ti prego... amami. Basta solo questo. E andrà tutto bene.» 💔
May 8, 2025
𝑫𝒖𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒂𝒅𝒂𝒕𝒕𝒂𝒕𝒊, 𝒏𝒂𝒕𝒊 𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒖𝒕𝒊 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒇𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑬𝒄𝒄𝒐 𝒄𝒉𝒊 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐.
Corviale: un nome e una garanzia. Un quartiere alla deriva, dove la gente è lasciata a marcire tra le rovine. È il quartiere in cui Nicholas è nato e cresciuto, è il quartiere a cui Nicholas appartiene.
E quando cresci in mezzo alla povertà, alla disperazione, abbandonato a te stesso, senza una famiglia, senza amore, come puoi ritrovarti a 20 anni? Senza speranze, senza sogni, perché è inutile illudersi di poter essere felici quando ti senti solo al mondo, quando neanche tua madre si preoccupa di te o per te. Perché quando già a 12 anni inizi una relazione seria e duratura con la droga, non puoi avere grandi aspettative di vita, prendi semplicemente quello che ti viene dato, aspettando il momento in cui tutto finirà.
Poi però arriva qualcuno. Inaspettatamente, arriva una riccia bionda, tutta gambe e sfrontatezza, e inizi a pensare che, forse, la felicità la puoi assaporare anche tu. Che forse, anche un disgraziato come te può arrivare a toccare il cielo con un dito, e non grazie alla droga.
Ma quando sei incattivito, acido fino al midollo, arrabbiato col mondo, è inevitabile fare dei passi falsi, soprattutto quando la persona che ami è uguale ma allo stesso tempo opposta a te.
Perché anche Altea ha i suoi demoni, i suoi problemi, traumi che non riesce a superare e che non sa come affrontare. Eppure, Nicholas è colui che, per la prima volta, riesce a non farla sentire strana, sbagliata, a disagio. Allora è vero che, nonostante il marcio che si porta dentro, qualcosa di buono anche lui è in grado di farlo.
My baby è carezze e schiaffi, baci e morsi, urla e sospiri, odio e amore. My baby è ossessione e dipendenza, orgoglio e ostinazione. My baby è la storia di un bambino cresciuto troppo in fretta e di una ragazza che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo.
My baby è Nicholas e Altea, così sbagliati, eppure così giusti. Devono solo imparare a comunicare, a trovare la posizione adeguata per incastrarsi alla perfezione. Fino a quel momento…
«𝙇𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙤𝙢𝙥𝙚𝙧𝙩𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙧𝙩𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙖𝙧𝙩𝙞. 𝘾𝙞𝙖𝙤, 𝘼𝙡𝙩𝙚'.»
Vorrei trovare le parole per esprimere quanto io sia innamorata e legata a questa storia, ma non è facile. Ammiro Altea con tutta me stessa, e allo stesso tempo vorrei poterla abbracciare, farle capire che non è sola, che la sua è una storia complicata ma la luce in fondo al tunnel è possibile trovarla.
Amo Nicholas ed ogni sua sfaccettatura, nonostante il suo modo di fare ed il suo modo di essere un po’ fuori dagli schemi, spesso eccessivi, nonostante tutto ciò che si porta dietro e addosso, perché anche gli emarginati meritano di essere amati.
My baby è una storia difficile - le bestemmie sono assicurate - ma è unica e speciale. Spero di poter godere insieme a Nick e Altea del loro lieto fine nel secondo volume (si Giorgia, è una minaccia velata).
Corviale: un nome e una garanzia. Un quartiere alla deriva, dove la gente è lasciata a marcire tra le rovine. È il quartiere in cui Nicholas è nato e cresciuto, è il quartiere a cui Nicholas appartiene.
E quando cresci in mezzo alla povertà, alla disperazione, abbandonato a te stesso, senza una famiglia, senza amore, come puoi ritrovarti a 20 anni? Senza speranze, senza sogni, perché è inutile illudersi di poter essere felici quando ti senti solo al mondo, quando neanche tua madre si preoccupa di te o per te. Perché quando già a 12 anni inizi una relazione seria e duratura con la droga, non puoi avere grandi aspettative di vita, prendi semplicemente quello che ti viene dato, aspettando il momento in cui tutto finirà.
Poi però arriva qualcuno. Inaspettatamente, arriva una riccia bionda, tutta gambe e sfrontatezza, e inizi a pensare che, forse, la felicità la puoi assaporare anche tu. Che forse, anche un disgraziato come te può arrivare a toccare il cielo con un dito, e non grazie alla droga.
Ma quando sei incattivito, acido fino al midollo, arrabbiato col mondo, è inevitabile fare dei passi falsi, soprattutto quando la persona che ami è uguale ma allo stesso tempo opposta a te.
Perché anche Altea ha i suoi demoni, i suoi problemi, traumi che non riesce a superare e che non sa come affrontare. Eppure, Nicholas è colui che, per la prima volta, riesce a non farla sentire strana, sbagliata, a disagio. Allora è vero che, nonostante il marcio che si porta dentro, qualcosa di buono anche lui è in grado di farlo.
My baby è carezze e schiaffi, baci e morsi, urla e sospiri, odio e amore. My baby è ossessione e dipendenza, orgoglio e ostinazione. My baby è la storia di un bambino cresciuto troppo in fretta e di una ragazza che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo.
My baby è Nicholas e Altea, così sbagliati, eppure così giusti. Devono solo imparare a comunicare, a trovare la posizione adeguata per incastrarsi alla perfezione. Fino a quel momento…
«𝙇𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙤𝙢𝙥𝙚𝙧𝙩𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙧𝙩𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙖𝙧𝙩𝙞. 𝘾𝙞𝙖𝙤, 𝘼𝙡𝙩𝙚'.»
Vorrei trovare le parole per esprimere quanto io sia innamorata e legata a questa storia, ma non è facile. Ammiro Altea con tutta me stessa, e allo stesso tempo vorrei poterla abbracciare, farle capire che non è sola, che la sua è una storia complicata ma la luce in fondo al tunnel è possibile trovarla.
Amo Nicholas ed ogni sua sfaccettatura, nonostante il suo modo di fare ed il suo modo di essere un po’ fuori dagli schemi, spesso eccessivi, nonostante tutto ciò che si porta dietro e addosso, perché anche gli emarginati meritano di essere amati.
My baby è una storia difficile - le bestemmie sono assicurate - ma è unica e speciale. Spero di poter godere insieme a Nick e Altea del loro lieto fine nel secondo volume (si Giorgia, è una minaccia velata).
May 14, 2025
La storia mi ha ricordato molto Il rumore dei tuoi passi, uno dei primi libri che ho letto e che mi è rimasto nel cuore.
Fin dalle prime pagine mi sono sentita coinvolta, trascinata dentro una realtà dura e cruda, ma profondamente autentica.
I protagonisti vivono esperienze che per molti potrebbero risultare scioccanti o troppo forti, ma credo che l’autrice abbia fatto bene a portare alla luce queste realtà. Sono situazioni dolorose, certo, ma più comuni di quanto si pensi: violenza domestica, abbandono, dipendenze.
Nicholas ne è l’emblema. Nessun padre, nessuna madre, solo una donna che si fa viva per chiedere soldi invece di lavorare e prendersi cura dei suoi figli. Lui la odia. E questo odio, nato da un legame tossico e assente, si riversa su tutte le donne che incontra. Non si fida, e come potrebbe? È stato abbandonato a se stesso da quando aveva cinque anni, da quando aiutava sua madre a stringersi il laccio al braccio per drogarsi.
Nicholas vive insieme alla droga: si fa per riuscire a provare qualcosa che non sia disgusto verso sé stesso.
Ma alla fine è solo un ragazzino che è stato costretto a crescere troppo in fretta.
Spaccia, ruba, si droga.
Fino a quando non incontra Altea.
Spaccia, ruba, si droga… e poi guarda Altea.
La sua vita non cambia radicalmente, ma quando è con lei riesce a non farsi, perché quel picco di felicità che cerca disperatamente, lo trova in lei, non più nelle pasticche.
Altea è un fuoco vivo. Una ragazza che lotta con i disturbi alimentari, con un padre che non la considera figlia, ma solo una bocca in più da sfamare. Non mangia quasi nulla: tutto le dà il voltastomaco. Queste situazioni l'hanno portata ad avere pochi amici, a causa del suo brutto atteggiamento. E' una ragazza problematica e difficile, sì, ma forse è il prezzo da pagare per chi ha dovuto costruirsi un carattere in grado di non farla crollare ogni volta che un'altra situazione brutta le si presenta davanti.
Se Nick è cresciuto nella solitudine e nell’abbandono, Altea è cresciuta nel disprezzo e nella mancanza d’amore. Lei ha bisogno di essere amata, lui ha bisogno di qualcuno che non lo lasci.
Ed è proprio questo il cuore della storia: è difficile capire se tra loro ci sia vero amore, o se lei diventi per lui solo un’altra forma di dipendenza.
Fin dalle prime pagine mi sono sentita coinvolta, trascinata dentro una realtà dura e cruda, ma profondamente autentica.
I protagonisti vivono esperienze che per molti potrebbero risultare scioccanti o troppo forti, ma credo che l’autrice abbia fatto bene a portare alla luce queste realtà. Sono situazioni dolorose, certo, ma più comuni di quanto si pensi: violenza domestica, abbandono, dipendenze.
Nicholas ne è l’emblema. Nessun padre, nessuna madre, solo una donna che si fa viva per chiedere soldi invece di lavorare e prendersi cura dei suoi figli. Lui la odia. E questo odio, nato da un legame tossico e assente, si riversa su tutte le donne che incontra. Non si fida, e come potrebbe? È stato abbandonato a se stesso da quando aveva cinque anni, da quando aiutava sua madre a stringersi il laccio al braccio per drogarsi.
Nicholas vive insieme alla droga: si fa per riuscire a provare qualcosa che non sia disgusto verso sé stesso.
Ma alla fine è solo un ragazzino che è stato costretto a crescere troppo in fretta.
Spaccia, ruba, si droga.
Fino a quando non incontra Altea.
Spaccia, ruba, si droga… e poi guarda Altea.
La sua vita non cambia radicalmente, ma quando è con lei riesce a non farsi, perché quel picco di felicità che cerca disperatamente, lo trova in lei, non più nelle pasticche.
Altea è un fuoco vivo. Una ragazza che lotta con i disturbi alimentari, con un padre che non la considera figlia, ma solo una bocca in più da sfamare. Non mangia quasi nulla: tutto le dà il voltastomaco. Queste situazioni l'hanno portata ad avere pochi amici, a causa del suo brutto atteggiamento. E' una ragazza problematica e difficile, sì, ma forse è il prezzo da pagare per chi ha dovuto costruirsi un carattere in grado di non farla crollare ogni volta che un'altra situazione brutta le si presenta davanti.
Se Nick è cresciuto nella solitudine e nell’abbandono, Altea è cresciuta nel disprezzo e nella mancanza d’amore. Lei ha bisogno di essere amata, lui ha bisogno di qualcuno che non lo lasci.
Ed è proprio questo il cuore della storia: è difficile capire se tra loro ci sia vero amore, o se lei diventi per lui solo un’altra forma di dipendenza.
September 5, 2025
«𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘩𝘢𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘭ì 𝘢 𝘧𝘪𝘴𝘴𝘢𝘳𝘭𝘢?»
«𝘓’𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰?»
«𝘊𝘰𝘴𝘢? 𝘜𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰?»
«𝘚𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. 𝘗𝘶ò 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪»
«𝘌 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪?»
«𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘶𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘭𝘢. 𝘌 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘧𝘢𝘳ò. 𝘋𝘰𝘷𝘳à 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘴𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦𝘪»
———————
«𝘈𝘭𝘵𝘦𝘢?»
«𝘚𝘪?»
«𝘏𝘰 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘤𝘪𝘢𝘳𝘵𝘪»
────୨ৎ────
𝓣𝓻𝓪𝓶𝓪
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel mondo: tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre.
𝓡𝓮𝓬𝓮𝓷𝓼𝓲𝓸𝓷𝓮
Non so da dove iniziare. Questo libro mi ha fatto entrare in un blocco estivo di 3 mesi e mi ha anche fatto uscire (non so come). Nick è uno di quelli che lo vedi e pensi “ah vabbe questo se droga" (vero) però sotto sotto (sotto sotto troppo sotto) ti vuole bene (poco). Altea invece all’inizo girlboss totale poi non la ho capita sul finale. FA PIANGERE! (tanto) preparate i fazzoletti per gli ultimi 3 capitoli. Non credo di sopportare altri giorni o mesi con sto peso adosso del finale quindi andrò a leggere il continuo su wattpad (non fatevi influenzare, sono io che non li sopporto i finali tristi). Amato la scena #onebed e quella delle giostre. Super consigliata aspettiamo il secondo
«𝘓’𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰?»
«𝘊𝘰𝘴𝘢? 𝘜𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘰?»
«𝘚𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪. 𝘗𝘶ò 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪»
«𝘌 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪?»
«𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘶𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘭𝘢. 𝘌 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘧𝘢𝘳ò. 𝘋𝘰𝘷𝘳à 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘴𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦𝘪»
———————
«𝘈𝘭𝘵𝘦𝘢?»
«𝘚𝘪?»
«𝘏𝘰 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘤𝘪𝘢𝘳𝘵𝘪»
────୨ৎ────
𝓣𝓻𝓪𝓶𝓪
Nicholas Morra sa perfettamente qual è il suo posto nel mondo: tra le strade degradate di Corviale, in bilico tra il crimine e la disperazione, senza una via di fuga. Cresciuto nell'abbandono e nella violenza, non si è mai fatto illusioni. Si nasce condannati e si muore dimenticati. Ma una notte, in un vicolo buio, tutto cambia. Altea De Santis non ha scelto Corviale. Lei e la sua famiglia sono finiti lì per necessità, strappati a una vita che aveva tutto fuorché la stabilità. Lei, però, non è il tipo che abbassa la testa. È troppo orgogliosa per lasciarsi sopraffare, troppo testarda per scappare. E troppo impulsiva per non mettersi nei guai. Così, quando si trova faccia a faccia con Nicholas, capisce subito che è pericoloso, imprevedibile. E che la odia. Nicholas non la vuole tra i piedi. Lei e la sua famiglia gli hanno portato via l'unica cosa che gli restava. Ma ogni guerra ha le sue regole, e la loro diventa qualcosa di più di una semplice vendetta. Un gioco fatto di scontri, provocazioni, limiti sempre più sottili e un'attrazione impossibile da ignorare. In un posto dove l'amore è un lusso che non ci si può permettere, cedere potrebbe significare perdersi per sempre.
𝓡𝓮𝓬𝓮𝓷𝓼𝓲𝓸𝓷𝓮
Non so da dove iniziare. Questo libro mi ha fatto entrare in un blocco estivo di 3 mesi e mi ha anche fatto uscire (non so come). Nick è uno di quelli che lo vedi e pensi “ah vabbe questo se droga" (vero) però sotto sotto (sotto sotto troppo sotto) ti vuole bene (poco). Altea invece all’inizo girlboss totale poi non la ho capita sul finale. FA PIANGERE! (tanto) preparate i fazzoletti per gli ultimi 3 capitoli. Non credo di sopportare altri giorni o mesi con sto peso adosso del finale quindi andrò a leggere il continuo su wattpad (non fatevi influenzare, sono io che non li sopporto i finali tristi). Amato la scena #onebed e quella delle giostre. Super consigliata aspettiamo il secondo
September 24, 2025
quando ho iniziato a rileggere questo libro, è stato come tornare a casa… ma senza ritrovare esattamente quello che pensavo di trovare.
E un po’ mi è dispiaciuto, forse perché la prima volta che lessi questa storia erano passati due anni - ed è normale crescere, cambiare, anche nel modo in cui leggiamo. Nonostante ciò, questa storia e i suoi protagonisti mi sono rimasti nel cuore!
è un libro scritto bene, scorrevole, a tratti “crudo”, che affronta tematiche forti con la giusta delicatezza e importanza - cosa che ho notato anche nei suoi altri romanzi.
altea… così diversa, ma anche così simile a me per certi aspetti. Non ho potuto fare a meno di apprezzarla e di empatizzare con lei, soprattutto per via del rapporto complicato che anche io ho con il cibo. Con lei mi sono sentita meno strana. Mi sono sentita capita.
nick, invece… alcune volte ho compreso il suo comportamento, viste le ferite del suo passato, ma in altre occasioni l’ho trovato un po’ esagerato. alla fine però, quando vuole, sa essere tenero, dolce, gentile.
e insieme - nonostante tutto - lui e altea sono davvero belli. Perfetti l’uno per l’altra 🤍
(Anche se prima dovrebbe “farsi di meno”... ma per quello serve un tipo di aiuto che né altea né chi gli sta intorno può davvero dargli 🥲)
i personaggi secondari mi sono piaciuti molto! Soprattutto Channel e il piccolo Tommy. Una delle cose che più ho amato è proprio il rapporto tra Nick e Tommy: si percepisce chiaramente quanto si vogliano bene, quanto siano legati (e non so come farò a leggere il secondo volume dopo aver letto le ultime pagine di questo volume 😔)
cosa che purtroppo non ho avvertito allo stesso modo tra altea e rebecca. Forse perché sono cresciute in modi diversi, o per la situazione attuale…
però, a prescindere, avrei voluto vedere Rebecca un po’ più presente all’interno della storia.
e per concludere: nonostante ci siano stati momenti in cui ho storto un po’ il naso durante la lettura… Altea e Nick resteranno per sempre casa mia ❤️🩹
E un po’ mi è dispiaciuto, forse perché la prima volta che lessi questa storia erano passati due anni - ed è normale crescere, cambiare, anche nel modo in cui leggiamo. Nonostante ciò, questa storia e i suoi protagonisti mi sono rimasti nel cuore!
è un libro scritto bene, scorrevole, a tratti “crudo”, che affronta tematiche forti con la giusta delicatezza e importanza - cosa che ho notato anche nei suoi altri romanzi.
altea… così diversa, ma anche così simile a me per certi aspetti. Non ho potuto fare a meno di apprezzarla e di empatizzare con lei, soprattutto per via del rapporto complicato che anche io ho con il cibo. Con lei mi sono sentita meno strana. Mi sono sentita capita.
nick, invece… alcune volte ho compreso il suo comportamento, viste le ferite del suo passato, ma in altre occasioni l’ho trovato un po’ esagerato. alla fine però, quando vuole, sa essere tenero, dolce, gentile.
e insieme - nonostante tutto - lui e altea sono davvero belli. Perfetti l’uno per l’altra 🤍
(Anche se prima dovrebbe “farsi di meno”... ma per quello serve un tipo di aiuto che né altea né chi gli sta intorno può davvero dargli 🥲)
i personaggi secondari mi sono piaciuti molto! Soprattutto Channel e il piccolo Tommy. Una delle cose che più ho amato è proprio il rapporto tra Nick e Tommy: si percepisce chiaramente quanto si vogliano bene, quanto siano legati (e non so come farò a leggere il secondo volume dopo aver letto le ultime pagine di questo volume 😔)
cosa che purtroppo non ho avvertito allo stesso modo tra altea e rebecca. Forse perché sono cresciute in modi diversi, o per la situazione attuale…
però, a prescindere, avrei voluto vedere Rebecca un po’ più presente all’interno della storia.
e per concludere: nonostante ci siano stati momenti in cui ho storto un po’ il naso durante la lettura… Altea e Nick resteranno per sempre casa mia ❤️🩹
May 3, 2025
E se vi dicessi che l'ho letto in 24 ore ?
E se vi dicessi che ho avuto una morsa allo stomaco dal primo all' ultimo capitolo?
E se vi dicessi che avrei voluto urlare?
Come ve lo spiego che in mezzo alle urla e alle botte Nic vuole solo essere amato?
Come ve lo spiego che Altea in mezzo a tutta la sua rabbia e alla sua insicurezza vuole solo essere compresa?
Come ve lo spiego che in alcune pagine, in mezzo ad alcune parole mi sono ritrovata in un altra vita?
Come ve lo spiego che Nic cerca sempre di fare del proprio meglio con quello che gli è rimasto? E che comunque nn è bastato?
Come ve lo spiego che alla fine certe vite sono come le tessere di un domino? Ne basta una che cade..e si porta dietro tutte le altre.
Non ve lo spiego perché non posso..
Li dovete leggere, li dovete capire.
Dovete avere la mente aperta, niente pregiudizi.
Niente preconcetti.
Li dovete sentire e loro, in cambio, vi urleranno in faccia si, ma poi... Poi vi entreranno dentro, vi infetteranno il sangue e non vi lasceranno più andare.
Li dovete solo ascoltare, ci penseranno loro a tutto il resto.
Ci penseranno loro a spiegarvi cos'è la lotta , la rabbia , la dipendenza, la sofferenza, l'amore, l'amicizia e la speranza .
Ve li sbatteranno in faccia e voi.. soffrirete con loro, urlerete con loro, amerete con loro e alla fine vorrete ricominciare tutto da capo.
Prendetevene cura. Ne hanno bisogno. ❣️
<< Tanto non potranno mai capire, perché loro non sono me. Puoi illuderti quanto vuoi e credere che una persona, pur essendoti molto vicina, riesca a indossare i tuoi panni, ma non potrà mai avere davvero la tua taglia.
E potrei anche perdermi in spiegazioni. Potrei stare a parlare per ore, dire che certe cose non si possono condividere, che è tutto troppo più grande di noi e non saranno di certo loro a stravolgere la catena degli eventi, ma sarebbe fiato sprecato.>>
E se vi dicessi che ho avuto una morsa allo stomaco dal primo all' ultimo capitolo?
E se vi dicessi che avrei voluto urlare?
Come ve lo spiego che in mezzo alle urla e alle botte Nic vuole solo essere amato?
Come ve lo spiego che Altea in mezzo a tutta la sua rabbia e alla sua insicurezza vuole solo essere compresa?
Come ve lo spiego che in alcune pagine, in mezzo ad alcune parole mi sono ritrovata in un altra vita?
Come ve lo spiego che Nic cerca sempre di fare del proprio meglio con quello che gli è rimasto? E che comunque nn è bastato?
Come ve lo spiego che alla fine certe vite sono come le tessere di un domino? Ne basta una che cade..e si porta dietro tutte le altre.
Non ve lo spiego perché non posso..
Li dovete leggere, li dovete capire.
Dovete avere la mente aperta, niente pregiudizi.
Niente preconcetti.
Li dovete sentire e loro, in cambio, vi urleranno in faccia si, ma poi... Poi vi entreranno dentro, vi infetteranno il sangue e non vi lasceranno più andare.
Li dovete solo ascoltare, ci penseranno loro a tutto il resto.
Ci penseranno loro a spiegarvi cos'è la lotta , la rabbia , la dipendenza, la sofferenza, l'amore, l'amicizia e la speranza .
Ve li sbatteranno in faccia e voi.. soffrirete con loro, urlerete con loro, amerete con loro e alla fine vorrete ricominciare tutto da capo.
Prendetevene cura. Ne hanno bisogno. ❣️
<< Tanto non potranno mai capire, perché loro non sono me. Puoi illuderti quanto vuoi e credere che una persona, pur essendoti molto vicina, riesca a indossare i tuoi panni, ma non potrà mai avere davvero la tua taglia.
E potrei anche perdermi in spiegazioni. Potrei stare a parlare per ore, dire che certe cose non si possono condividere, che è tutto troppo più grande di noi e non saranno di certo loro a stravolgere la catena degli eventi, ma sarebbe fiato sprecato.>>
May 27, 2025
non ho parole per descrivere questo libro ma cercherò di trovarle.
appena uscito non sapevo se lo avrei letto o no, ma conoscendo l’autrice (e soprattutto amato “call me michael”) ho deciso di dargli una possibilità.
descrive alla perfezione un amore diverso dalla classica rappresentazione dei romance (o dei dark romance come in questo caso) mostrando l’altra faccia della medaglia: la sofferenza che l’amore porta con sé.
i protagonisti non sono i classici personaggi perfetti e senza difetti, ma sono persone normali, persone con un passato difficile e soprattutto abituati a crescere nel degrado e circondati solamente da caos.
SPOILER:
Nicholas è un’anima tormentata e piena di dipendenze, privo dell’amore di entrambi i genitori e come unico desiderio ha quello di tenersi stretto il fratellino Tommaso impedendo agli assistenti sociali di portarlo via.
Altea è una bomba che a ogni minima difficoltà esplode senza paura, anche i suoi genitori non sono stati il massimo (principalmente il padre ma la madre non ha mai preso le sue parti)
e a causa di problemi economici è costretta a vivere a Corviale.
tra i due non c’è subito intesa ma una consapevolezza di essere entrambi rotti.
insieme sono fuoco e benzina, lontani sono cenere e fumo.
penso che ,leggendo questo libro, il mio cuore mi sia stato strappato dal petto, gettato per terra, calpestato, preso in pieno da un bus e riaggiustato almeno 10 volte.
non mi sarei mai aspettata un finale del genere ma avrei dovuto prevederlo (dato il finale di call me michael che NON MI HA FATTA DORMIRE PER DUE GIORNI DAI PIANTI).
la scrittura di giorgia è qualcosa di meravigliosa: semplice ma che scava dentro il petto.
MA POI VOGLIAMO PARLARE DI CHANEL?
lei mi ha ricordato tantissimo la mia migliore amica, con cui mi sono subito sentita a mio agio e capita.
veramente un bel libro.
appena uscito non sapevo se lo avrei letto o no, ma conoscendo l’autrice (e soprattutto amato “call me michael”) ho deciso di dargli una possibilità.
descrive alla perfezione un amore diverso dalla classica rappresentazione dei romance (o dei dark romance come in questo caso) mostrando l’altra faccia della medaglia: la sofferenza che l’amore porta con sé.
i protagonisti non sono i classici personaggi perfetti e senza difetti, ma sono persone normali, persone con un passato difficile e soprattutto abituati a crescere nel degrado e circondati solamente da caos.
SPOILER:
Nicholas è un’anima tormentata e piena di dipendenze, privo dell’amore di entrambi i genitori e come unico desiderio ha quello di tenersi stretto il fratellino Tommaso impedendo agli assistenti sociali di portarlo via.
Altea è una bomba che a ogni minima difficoltà esplode senza paura, anche i suoi genitori non sono stati il massimo (principalmente il padre ma la madre non ha mai preso le sue parti)
e a causa di problemi economici è costretta a vivere a Corviale.
tra i due non c’è subito intesa ma una consapevolezza di essere entrambi rotti.
insieme sono fuoco e benzina, lontani sono cenere e fumo.
penso che ,leggendo questo libro, il mio cuore mi sia stato strappato dal petto, gettato per terra, calpestato, preso in pieno da un bus e riaggiustato almeno 10 volte.
non mi sarei mai aspettata un finale del genere ma avrei dovuto prevederlo (dato il finale di call me michael che NON MI HA FATTA DORMIRE PER DUE GIORNI DAI PIANTI).
la scrittura di giorgia è qualcosa di meravigliosa: semplice ma che scava dentro il petto.
MA POI VOGLIAMO PARLARE DI CHANEL?
lei mi ha ricordato tantissimo la mia migliore amica, con cui mi sono subito sentita a mio agio e capita.
veramente un bel libro.
This entire review has been hidden because of spoilers.
June 19, 2025
C’è del fascino, nell’autodistruzione di se stessi.
C’è del tormento.
C’è crudeltà.
C’è fuoco e ghiaccio.
C’è rovina.
C’è follia.
C’è disperazione.
Come puoi fuggire dal tuo peggior nemico, quando sei tu ad esserlo?
La mente osa fare brutti scherzi, quando prende il sopravvento.
I pensieri intrusivi che cercano di manipolare la razionalità; le sensazioni contrastanti che si avvertono dentro; il sincero bisogno di silenzio, di quiete, di pace.
Riuscire ad azzittire quella vocina fastidiosa e tanto familiare, è tra gli aspetti più complicati.
Tentare di farle comprendere che non sia lei a dover decidere l’esistenza di ognuno, è difficoltoso.
Non si vive nell’illusione di star bene.
Non c’è un antidoto al dolore, quando è già forgiato dentro di te.
E 𝒩𝒾𝒸𝒽𝑜𝓁𝒶𝓈 e 𝒜𝓁𝓉𝑒𝒶, questo, lo sanno bene.
Entrambi, sono talmente immersi nel loro buio personale, da essere quasi incapaci di trovare la via d’uscita, perché quando il nemico vive in te, anche sopravvivere diviene una lotta perenne.
La sofferenza che provano, la si percepisce sulla pelle, nel petto. È un peso sullo stomaco.
𝒩𝒾𝒸𝒽𝑜𝓁𝒶𝓈 è rabbia.
Gelo.
Cenere.
𝒜𝓁𝓉𝑒𝒶 è istinto.
Ribellione.
Fragilità.
Il loro legame è il rifugio che salva e la trappola che imprigiona.
Eppure, basta uno sguardo, un silenzio condiviso, per riconoscersi nel dolore.
Sono l’uno lo specchio dell’altra.
Si vedono davvero, anche se spezzati in miliardi di cocci.
“𝙇𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙢𝙤𝙙𝙤: 𝙨𝙚𝙞 𝙢𝙞𝙤, 𝙞𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙩𝙪𝙖 𝙚 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡'𝙚𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖 𝙙𝙖𝙣𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚. 𝙐𝙣 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤, 𝙢𝙖𝙜𝙖𝙧𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤. 𝙉𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙤𝙜𝙜𝙞.”
La loro storia, è una ferita che pulsa.
Nonostante venga disinfettata con cura e costanza, non riuscirà mai a rimarginarsi, perché è destinata a rimanere aperta.
È una guerra, interiore ed esteriore, nella quale ci si ritrova, e fa male, per quanto sia reale.
E sì, c’è del bello anche nella versione più rotta di noi stessi, nel tentativo di risollevarsi, anche quando si rischia di affondare.
C’è del tormento.
C’è crudeltà.
C’è fuoco e ghiaccio.
C’è rovina.
C’è follia.
C’è disperazione.
Come puoi fuggire dal tuo peggior nemico, quando sei tu ad esserlo?
La mente osa fare brutti scherzi, quando prende il sopravvento.
I pensieri intrusivi che cercano di manipolare la razionalità; le sensazioni contrastanti che si avvertono dentro; il sincero bisogno di silenzio, di quiete, di pace.
Riuscire ad azzittire quella vocina fastidiosa e tanto familiare, è tra gli aspetti più complicati.
Tentare di farle comprendere che non sia lei a dover decidere l’esistenza di ognuno, è difficoltoso.
Non si vive nell’illusione di star bene.
Non c’è un antidoto al dolore, quando è già forgiato dentro di te.
E 𝒩𝒾𝒸𝒽𝑜𝓁𝒶𝓈 e 𝒜𝓁𝓉𝑒𝒶, questo, lo sanno bene.
Entrambi, sono talmente immersi nel loro buio personale, da essere quasi incapaci di trovare la via d’uscita, perché quando il nemico vive in te, anche sopravvivere diviene una lotta perenne.
La sofferenza che provano, la si percepisce sulla pelle, nel petto. È un peso sullo stomaco.
𝒩𝒾𝒸𝒽𝑜𝓁𝒶𝓈 è rabbia.
Gelo.
Cenere.
𝒜𝓁𝓉𝑒𝒶 è istinto.
Ribellione.
Fragilità.
Il loro legame è il rifugio che salva e la trappola che imprigiona.
Eppure, basta uno sguardo, un silenzio condiviso, per riconoscersi nel dolore.
Sono l’uno lo specchio dell’altra.
Si vedono davvero, anche se spezzati in miliardi di cocci.
“𝙇𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙢𝙤𝙙𝙤: 𝙨𝙚𝙞 𝙢𝙞𝙤, 𝙞𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙩𝙪𝙖 𝙚 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡'𝙚𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖 𝙙𝙖𝙣𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚. 𝙐𝙣 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤, 𝙢𝙖𝙜𝙖𝙧𝙞, 𝙡𝙖 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤. 𝙉𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙤𝙜𝙜𝙞.”
La loro storia, è una ferita che pulsa.
Nonostante venga disinfettata con cura e costanza, non riuscirà mai a rimarginarsi, perché è destinata a rimanere aperta.
È una guerra, interiore ed esteriore, nella quale ci si ritrova, e fa male, per quanto sia reale.
E sì, c’è del bello anche nella versione più rotta di noi stessi, nel tentativo di risollevarsi, anche quando si rischia di affondare.
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