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Dancing in the Wind - Un passo, un battito.

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Dakota Hunt, ballerina della scuola di arti performative Juilliard di New York, è all’apice della sua brillante carriera di studi. Danzatrice promettente, nasconde però una dura lotta con i suoi disturbi alimentari. Fino al crollo. Fino a lui.
Zephyr Hale è il cattivo ragazzo che tutte sognano, ma sotto la rude facciata, si nasconde l’anima di un'artista. Sarà l’incontro con Dakota, fatto di incomprensioni e fraintendimenti, a spingerlo a vedere finalmente oltre le apparenze.
In un susseguirsi di sfide che il destino ha in serbo per loro, l’amore tra i due ragazzi diventerà qualcosa di importante e speciale. Ma il legame che li unisce potrà mai resistere, una volta che Dakota e Zephyr dovranno fare i conti con i propri demoni?

397 pages, Kindle Edition

Published May 23, 2025

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Silvia Carbone

34 books198 followers

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Community Reviews

5 stars
87 (38%)
4 stars
90 (39%)
3 stars
37 (16%)
2 stars
12 (5%)
1 star
2 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 70 reviews
Profile Image for Elisabetta Veneziani.
873 reviews37 followers
January 24, 2023
3/4 ⭐️
Più convincente la prima parte rispetto alla seconda, dove avrei sistemato un po’ di cose, tra cui il carattere del protagonista maschile 😄
Profile Image for Le letture di Anya.
462 reviews23 followers
January 10, 2023
RECENSIONE DI ANYA

Ho appena terminato questo romanzo.
Una storia diversa dalle altre, differente dallo stile a cui ci ha abituata la Carbone, un new adult che per me ha tutti gli elementi per andare in vetta alla classifica.

Ma andiamo per ordine, la mia recensione non sarà un riassunto, ma vuole essere un modo per farvi capire quanto io mi sia emozionata.

I disturbi alimentari non sono un argomento facile, mi espongo in prima persona poiché ne ho sofferto e quindi so di cosa sto parlando.

Silvia è stata fantastica nel trattare la malattia, si chiamiamola con il suo nome, facendo luce su tante piccole cose a cui una persona normalmente non farebbe caso.
L’ insicurezza.
Il sentirsi inadeguati.
L’ aver bisogno di continue rassicurazioni, questo e molto altro.

È un romanzo bellissimo, i personaggi hanno una caratterizzazione pazzesca.
Se Dakota è spezzata, anche Zephyr lo è per altri motivi.

Due persone così diverse ma complementari.
Zyr è degno del suo nome, è un vento che abbraccia le persone a lui care e cerca di spazzare via ciò che le fa soffrire.
È un eroe, seppur imperfetto.

Zyr era sexy e aveva quell’aria da cattivo ragazzo che mi intrigava. Quel suo modo di allontanarmi e avvicinarmi..

Penso che molti di voi, come me, chiederanno a gran voce la storia di Hades, personaggio secondario che ha un ruolo importante con i due protagonisti: fratello di uno e amico dell’altra.
La trama è incalzante ed avvincente. Mai scontata (accipicchia che bel colpo di scena ad un certo punto!).

La domanda più gettonata: “è Spicy?”
Si, è Spicy. Ma conosciamo la bravura di Silvia, non sarà mai solo quello.
Lei crea aspettativa, passione, erotismo ed empatia.

Dakota Hunt era qualcosa di pericoloso e io non amavo il pericolo. Non più, ormai.

Un mix perfetto per un romanzo a mio dire eccezionale.
Le mie prime 5 stelline del 2023 vanno proprio a Dancing in the Wind.
Leggetelo, assaporatelo ed abbiatene cura.
Le emozioni sono assicurate.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dall’autrice


Recensione sul nostro blog

https://leletturedianya.altervista.or...
Profile Image for la.libreria.dialex.
177 reviews6 followers
September 18, 2025
4.5
Primo libro che leggo di Silvia e devo dire sono rimasta piacevolmente sorpresa perche questa storia tratta di disturbi alimentari e Silvia è riuscita a trattarli con particolare attenzione e dolcezza. Dakota si sente insicura e con il costante bisogno di essere rassicurata.
Lei e Zephry sono due personaggi opposti ma complementari, che si danno sostegno l’un l’altra
Profile Image for Eleonora curlywriter .
71 reviews4 followers
June 11, 2025
“𝘁𝘂 𝘀𝗲𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶. 𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗳𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗼𝗿𝘁𝗼. 𝗜𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲.”


Può ciò che dovrebbe essere una passione diventare una prigione? E’ ciò che accade a 𝗗𝗮𝗸𝗼𝘁𝗮, la danza e’ stata ed è tutta la sua vita ma quello che per le altre bambine era uno svago e divertimento per lei, anche in età adulta, e’ diventato un logorante deterioramento fisico e psicologico che la tiene intrappolata nelle insicurezze che tutti le hanno afflitte. Quello che poteva essere un momento felice l’ha resa un soldatino della danza, una ragazza terrorizzata dal cibo, una ragazza che si è sempre sentita dire i difetti, senza mai essere amata, accudita e protetta.

𝗭𝗲𝗽𝗵𝘆𝗿 è un ragazzo semplice, fa il meccanico di professione e si è sempre preso cura delle persone che ama, mettendo loro davanti anche a se stesso; sin da adolescente e’ stato la colonna portante della sua famiglia. Come Dakota ha un trauma che ha sempre trascurato perché per prima vengono gli affetti e poi successivamente viene lui. Se per Dakota la sua arte corporea è una gabbia, per Zyr l’arte è la sua valvola di sfogo, attraverso i colori fa esplodere ciò che tiene dentro, esprime se stesso e il suo dolore. E’ l’unico modo che conosce per buttare fuori anche perché a parole Zyr si esprime a monosillabi o borbottando.
Il primo incontro con Dakota sarà roccambolesco e il loro inizio non sarà dei migliori, ma la verità è che Dakota e Zephyr non sono poi così diversi e quando deporranno le armi fra loro si instaurerà un rapporto unico e che gli permetterà di essere l’uno il collante dell’altro.

𝗗𝗮𝗻𝗰𝗶𝗻𝗴 𝗶𝗻 𝘁𝗵𝗲 𝗪𝗶𝗻𝗱 è un romanzo che tratta tematiche molto profonde, Dak e’ affetta da disturbo alimentari che fatica ad ammettere. Traumatizzata dallo specchio, in lei vede solo difetti, ma tramite Zyr e i suoi modi diretti impara a lasciare andare quel mondo per cui aveva sacrificato tutto: la danza classica non diviene più l’unico obiettivo di vita, ma diventa una compagna di vita, impara ad avere accanto persone che le vogliono bene e che la amano per quella che è, che in lei non vedono difetti, ma risaltano le sue qualità e Zyr diventa non solo un compagno stimolante ma con lei ritrova un amore da cui ormai era solo spaventato.

Dakota lascia tutto il suo mondo per ritrovarsi catapultata in una piccola cittadina che però le insegna cosa sia la semplicità e il calore famigliare, le insegna ad emozionarsi, le fa sentire e le fa provare affetto, un sentimento ricambiato che si instaura poco a poco tra quelle quattro mura che sanno di libertà e serenità. Zyr, Des, i cugini e Alexis la fanno sentire bene, le fanno affrontare i suoi traumi, e anche se spesso si ritroverà ad arrampicarsi verso una scalata dura per la prima volta ha qualcuno che la l’aiuta a combattere i suoi demoni.
Dakota seppur inizialmente costretta a trasferirsi nel Michigan, man mano che trascorre il tempo con Zia rachel e i ragazzi si trasforma, impara ad aprirsi, rimanendo se stessa, con le sue fragilità, con le sue insicurezze ma se prima scappava da esse con Zyr e gli affetti accanto diviene tenace ad affrontare ogni demone nascosto, impara a dargli un nome e combatte per risalire da un fondo in cui non vuole più stare.
Se Zyr è la sua roccia, Dak per lui è il vento e il loro rapporto diviene una danza e insieme imparano la coreografia più bella: quella che li porterà ad essere l’uno la spalla dell’altra. Come in un atto teatrale il loro rapporto è diviso in scene altalenanti ma se c’è una cosa che è coerente in tutta la loro costruzione e’ un forte sentimento che nasce piano piano, perché le anime affini e che soffrono si riconoscono e come tali si possono curare. Ed è questo ciò che fanno Dak e Zyr: curano quelle ferite che diverranno cicatrici impresse ma che con l’amore l’uno dell’altro non faranno più così male. Saranno sempre impresse ma come un lontano ricordo.
Ho apprezzato tantissimo come Silvia abbia curato tutto nei minimi dettagli, come la parte psicologica e l’evoluzione dei personaggi sia graduale, tutto e’ ben calibrato e soprattutto tutto è curato con una sensibilità rispettosa ma anche incisiva.
Zyr è l’uomo perfetto, sa cosa dire, legge Dakota nei suoi silenzi e soprattutto le offre supporto anche quando lei nega di averne bisogno. E’ pronto a sorreggerla anche quando Dak non riesce a farlo da sola e per la prima volta ha davvero qualcuno che la fa sentire protetta, importante. Ho amato come tra loro nasce una relazione sana, costruttiva e come lui sia sempre lì con lei, un supporto, un àncora che non ha paura di affrontare la battaglia con e per lei. La loro relazione è dolce, intensa, passionale e nonostante affrontino un turbinio di emozioni e dolori lo fanno insieme dando una grande prova di forza e coraggio ed è proprio quando entrambi decideranno di abbattere quei muri e affrontarli insieme senza fare più resistenza che la battaglia diverrà più dolce e in discesa. Zyr e Dak sono la perfetta dimostrazione che con tenacia, e con il supporto giusto, si può guarire, basta volerlo, basta combattere, anche grazie a delle mura che ti possono far dare un significato profondo alla parola casa, e questo è proprio ciò che Zyr e Dakota divengono l’uno per l’altra, piano piano senza nemmeno accorgersene diventano un nucleo a sé, e Zyr diviene proprio colui che fa venire voglia a Dak di rincorrere la sua felicità, una felicità non fatta solo di mezze punte ma anche di pizza, serate fra amici. Zyr la venera e lei impara a notare le sue qualità e anche quando tutto rischia di precipitare imparano, mano nella mano, a ricostruire a dare vita ad una nuova coreografia INSIEME.
Grazie Silvia per aver avuto tu il coraggio di dare voce tramite Dakota e Zyr a tematiche così importanti, senza timore e con estrema veridicità. La tua scrittura mi è arrivata dritta al cuore e alla pancia, leggendo di loro ho combattuto anche io per loro. Ho amato come hai declinato ogni forma d’arte e ai reso speciale la resilienza e la forza di questi due personaggi. Grazie alla Queen edizioni per la fiducia e per la copia Arc, spero tanto di poter tornare nel Michigan con Dak, Zyr e tutta la loro famiglia, perché un po’ mi sento di farne parte anche io ✨
Profile Image for Giorgia Rappa.
63 reviews
June 30, 2025
3.75 ✨️
Non è stata per niente una lettura leggera, ma che comunque consiglio.
Il tema della salute mentale è un tema assolutamente tabù e che di conseguenza non sappiamo come affrontare nè tantomeno aiutare le persone che ne soffrono.
In questo libro si parla di disturbi alimentari, ma non solo. C'è tantissima sofferenza.
Il tema è trattato bene, non approfondito in maniera pesante ma il giusto per farti comprendere cosa si cela dietro qualcuno che ne soffre e cosa possa provare quella persona.
Io in ogni cosa che leggevo mi sono sentita trascinata dentro, quasi come se ne soffrissi io e non la protagonista.
È un bel libro, ma purtroppo il colpo di scena di Hades che perde la vista e che da lì scaturisce enormi problemi per poi arrivare al punto a cui è voluta arrivare l'autrice, mi ha spiazzata in maniera assolutamente negativa.
Io non credo che ci fosse bisogno di aggiungere ulteriore sofferenza a questa famiglia e per lo più a una persona speciale come Des che come personaggio poteva dare ancora di più, per fare capire a Dakota che ormai era arrivata a un punto di non ritorno.
La sofferenza di Des e Zephyr mi ha dilaniato il cuore più di quanto abbia sofferto per Dakota.
Dakota è un personaggio forte, ma totalmente spezzato, un po' come Zephyr ma di cui non comprendo alcuni atteggiamenti portati davvero all'estremo.
Poi il fatto che Alexis sia sparita così dal nulla, non ne trovo motivo.
Probabilmente avrei approfondito di più la parte in cui Dakota faceva terapia e il ricovero che ha affrontato e come lo ha affrontato, ma mi rendo conto che già di per sé il tema è un tema forte e importante di cui se non si hanno fonti o non si fanno ricerche dettagliate, non se ne può parlare e sarebbe diventato un libro ancora più impegnativo di quanto già non sia.
Il finale mi è sembrato un poco accelerato e poco descrittivo, ma la lettera di Zephyr alla madre mi ha distrutta non tanto per il contenuto, ma per tutto ciò che effettivamente hanno dovuto passare questi ragazzi.
L'emozioni che mi ha fatto provare questo libro sono veramente tante e mi sono sentita catapultata in questa realtà. La scrittrice è stata bravissima a fare questo lavoro, non è nè facile nè scontato che questo avvenga e lei c'è riuscita.
Molto carini Dakota e Zephyr 💖🖤
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Alessia Pareto.
223 reviews1 follower
June 30, 2025
Fin da piccola ho praticato danza classica. Non certo ai livelli di Dakota Hunt, la protagonista di questa storia, promessa ballerina alla prestigiosa Juilliard di New York, ma ricordo ancora quanto amassi ballare e quanto ami tuttora farlo, in segreto, a casa, lontano da occhi indiscreti. Quando ho visto che Dancing in the wind. Un passo. Un battito di Silvia Carbone in casa Queen Edizioni parlava di danza, e che il protagonista maschile aveva anche i tatuaggi… beh, non potevo proprio ignorarlo.

Leggere una storia che parla di disciplina, passione e sacrificio mi ha toccata nel profondo. Solo chi ha vissuto, anche solo in parte, quel mondo sa quanto possa essere affascinante ma anche spietato. Col tempo ho deciso di allontanarmi dalla danza: troppo rigida, troppo esigente, con un lato oscuro che non tutti riescono a sostenere. È stato emozionante, quindi, ritrovare tra queste pagine le luci e le ombre di una passione che, anche se accantonata, non ho mai davvero dimenticato.

Dakota Hunt mi ha ricordato un’amica che, come lei, amava visceralmente la danza e pretendeva tanto da sé stessa. L’ho sempre vista sorridere, apparentemente serena, forte. Solo anni dopo ho scoperto che anche lei, dietro quel sorriso, nascondeva una battaglia silenziosa contro i disturbi alimentari. Leggere di Dakota è stato come rivedere la sua storia da un’altra prospettiva: quella di chi soffre in silenzio, mentre fuori continua a brillare.

La recensione completa la trovate su Dreamage Blog
Profile Image for Sabrina Fornero.
1,409 reviews25 followers
January 18, 2023
‘I suoi occhi chiusi si stringevano per la fatica, ma era l’espressione più vera che avessi mai scorto sul suo volto. E in quel momento mi stava donando un pezzo di se stessa. Solo ballando.’

Dakota e Zephyr 🩰🌬️lei è una ballerina e lui è il vento che la fa danzare, la fa rinascere. Un tema importante in questo libro ed affrontato molto bene da parte dell’autrice, i disturbi alimentari. Dakota è vittima di una madre che la scoraggia e nel cibo trova un nemico insidioso ma quando si troverà nel Michigan a casa dei cugini conoscerà un ragazzo scontroso che prima la odierà e poi l’aiuterà.
La prima parte del libro è piena di quel hate to love che ha visto il Dio del vento, Zyr vincere con la sua passione e la sua trasparenza. Poi succede qualcosa che colpisce la loro fragile relazione ed è lì che mi è piaciuta Dakota e ho finalmente empatizzato con lei.
Una bella prova per la Carbone che tornerò sicuramente a leggere 😉
Profile Image for Giulilobooklover.
185 reviews5 followers
May 26, 2025
E se il sogno che hai custodito fin da bambina, quello che ti ha accompagnata in ogni respiro, iniziasse lentamente a sgretolarsi? E se, proprio nel momento in cui tutto sembra andare in frantumi, trovassi conforto in un luogo sconosciuto e in volti estranei che, inspiegabilmente, cominciano a sentirsi come casa?

Per Dakota, la danza classica non era solo una passione. Era tutto il suo mondo, la sua identità, il battito del suo cuore. Sin da piccola ha vissuto per la musica, per il palco, per la perfezione del movimento. Ma quando la sua malattia inizia a reclamare il corpo che un tempo obbediva con grazia e forza, il sogno a cui aveva dedicato ogni istante si spezza, lasciandola con un vuoto difficile da colmare.

Costretta a lasciare tutto ciò che conosce, Dakota si trasferisce dalla zia, in una cittadina lontana dai riflettori e dalla vita a cui era abituata. Si ritrova così circondata da persone che non ha mai conosciuto davvero, ma che iniziano piano a piano a costruire con lei qualcosa di nuovo.
Una famiglia. Non quella legata dal sangue, ma da piccoli gesti, da parole dette nel momento giusto, da silenzi condivisi.

Ed è lì, tra quelle mura semplici e quelle anime genuine, che Dakota scopre che forse la fine di un sogno non è necessariamente una sconfitta. A volte è solo l’inizio di qualcosa di diverso. Qualcosa che profuma di pace, di rinascita. Qualcosa che, forse, aveva sempre cercato senza saperlo.

Accanto a lei, giorno dopo giorno, c’è Zephyr. Un’anima tormentata, chiusa dietro muri costruiti con cura e rabbia. All’inizio la guarda con diffidenza, come hanno fatto tanti prima di lui. La giudica in silenzio, troppo preso dalle sue ferite per accorgersi delle sue. Ma Dakota non scappa, non finge. Rimane, fragile e vera. E proprio in quella trasparenza disarmante, in quella solitudine che lei non cerca di nascondere, lui intravede qualcosa che lo spiazza…una bontà silenziosa, profonda, autentica.

E a quel punto, ogni resistenza cade. Ogni giudizio si frantuma. E Zephyr, che aveva sempre pensato di essere incapace di amare davvero, si ritrova a farlo senza difese. Perché Dakota, con il suo dolore e la sua luce, è impossibile non amarla.

Dakota è intrappolata in una prigione silenziosa, quella del suo disturbo alimentare. Una gabbia invisibile fatta di insicurezze, di sguardi che giudicano, di pensieri che non le danno tregua. E Silvia, con sensibilità e delicatezza, è riuscita a raccontare tutto questo con una lucidità che colpisce dritto al cuore. Ha acceso una luce su sfumature che spesso passano inosservate.
Il bisogno costante di approvazione, la paura di non essere mai abbastanza, la sensazione di non appartenere davvero a niente e a nessuno.

Attraverso le pagine del romanzo, si avverte chiaramente quanto il dolore di Dakota non sia soltanto fisico, ma radicato nell’anima. È fragile, spezzata, ma mai completamente sconfitta. E accanto a lei c’è Zephyr, un personaggio altrettanto complesso e profondo. Anche lui porta addosso ferite che non si vedono, cicatrici che non derivano da una malattia ma da un passato che lo ha indurito, reso diffidente e chiuso al mondo.

La bellezza di questo romanzo sta tutta qui, nella capacità straordinaria dell’autrice di scolpire i suoi personaggi con realismo e cuore. Dakota e Zephyr sono due anime rotte, che si riconoscono nel dolore dell’altro e imparano, a piccoli passi, a ricostruirsi insieme.

Un libro che non si limita a raccontare una storia d’amore, ma che scava, smuove, resta.
Brava Silvia, spero con tutto il cuore che la storia di Des arrivi per noi, perché anche lui merita di essere ascoltato❤️‍🩹
Profile Image for leny.books.
32 reviews1 follower
June 3, 2025
Una danza di emozioni che lascia senza fiato

È un romanzo che tocca il cuore con delicatezza e forza, proprio come una coreografia ben riuscita. Silvia Carbone ci regala una storia intensa, autentica e struggente, capace di parlare di dolore, rinascita e amore con rara sensibilità.
Dakota è una protagonista che non si dimentica facilmente: fragile e potente allo stesso tempo, incarna la lotta silenziosa di chi combatte ogni giorno contro sé stesso. La sua passione per la danza diventa metafora della vita: ogni passo, ogni battito, ogni caduta è parte di un viaggio fatto di sacrifici, ma anche di speranza. E poi c’è Zephyr, il ragazzo “sbagliato” che invece è esattamente ciò di cui Dakota ha bisogno: non un salvatore, ma un compagno di percorso, con le sue stesse cicatrici e il suo stesso bisogno di luce.
La scrittura di Silvia Carbone è evocativa e sincera, capace di catturare il lettore sin dalle prime pagine. I temi trattati — disturbi alimentari, fragilità emotiva, identità, amore e arte — vengono affrontati con profondità e rispetto, senza mai cadere nel banale o nel melodrammatico.
Questa non è solo una storia d’amore. È una storia di riscatto, di coraggio, di seconde possibilità. È il battito di due cuori che imparano a danzare insieme, nonostante tutto. Consigliatissimo a chi ama i romanzi new adult carichi di emozione, ma anche a chi cerca una lettura che lasci il segno.

non importa quanto sia forte il vento: se impari a danzare, puoi affrontare ogni tempesta.
Profile Image for Audrey Swan.
50 reviews1 follower
May 31, 2025
Questo libro è stato un vero colpo al cuore, dall’inizio alla fine.

Si tratta di una storia che affronta tematiche molto delicate, le principali riguardano i disturbi alimentari e il lutto e devo dire che l’autrice le ha trattate con il massimo rispetto e con la giusta sensibilità. In particolare, ho apprezzato molto come viene descritto il disturbo alimentare della protagonista: mai banalizzato, mai romanzato ma affrontato con realismo e delicatezza.

Il protagonista maschile mi ha davvero sorpresa. All’inizio sembra il classico bad boy arrabbiato con il mondo, ma pagina dopo pagina si svela in tutta la sua complessità, mostrando un lato più profondo e vulnerabile. Una delle cose che ho amato di più di lui è la sua passione per l’arte, un dettaglio che mi ha permesso di vedere questo personaggio sotto un’altra luce.

Bellissimi anche i rimandi alla mitologia greca, che si intrecciano con la storia in modo originale, sia attraverso i nomi dei personaggi sia attraverso le dinamiche che si sviluppano tra loro.

Se devo fare un piccolo appunto, mi sarebbe piaciuto vedere un approfondimento maggiore nel rapporto tra la protagonista e suoi genitori, sua madre per un motivo e suo padre per un altro. Tuttavia, nel complesso, i protagonisti sono ben scritti e ben sviluppati e ognuno di loro affronta a suo modo i propri traumi. Anche i personaggi secondari l’ho trovati davvero ben caratterizzati, elemento per nulla scontato visto che arricchiscono ancora di più la storia.

È una storia emozionante, intensa e coinvolgente, che mi ha davvero commossa, soprattutto sul finale. Per cui, non mi resta che consigliarvi assolutamente di legger questo libro. 🥰
Profile Image for Jessica Lorenzi.
155 reviews
July 18, 2025
Che dire. Non mi aspettavo il libro della vita. O dell'anno. Ma neanche così assurdo. Lei che ama lui, che è un belloccio tossico, ma figo, che ama lei ma la tratta di merda ma poi si ameranno per sempre. Infarcito di una quantità esagerata di drammi e eventi tragici. Tutto nel giro di pochi pochi mesi. Personaggi che vengono nominati per un pò e poi spariscono perché non servono più: Cassie, la cuginetta più piccola, usata come escamotage per far ballare Dakota in veste di insegnante. Così il capitolo successivo aveva senso che andasse a lavorare in una scuola di danza con bambine piccole. Ma poi, Cassie, con la danza ha proseguito? Boh.
E il supermega amico defunto di Zephyr morto davanti a lui, Hades e alla sua ragazza. Giusto un paio di informazioni a caso su di lui perché dovevamo giustificare la rabbia verso Dakota che si stava "uccidendo" da sola. Mentre lui sapeva cosa voleva dire vedere le persone care morire all'improvviso (come la madre o, appunto, l'amico).
E il fratello di Cassie? Anche lui usato all'occorrenza all'inizio e mai più comparso per capitoli, e capitolo, e capitoli.
Ma poi è tutto l'insieme che non gira, secondo me: il padre di Dakota fa fuoco e fiamme con la ex moglie per prendersi la figlia appena dimessa dall'ospedale e poi la molla a casa di sua sorella e se ne va perché deve tornare per forza al lavoro. Non prima di scaricare tutte le responsabilità su un ragazzetto appena ventenne, che comunque deve gestire un'attività e lavorare. Persona perfettamente qualificata. E infatti Dakota viene ricoverata. Di nuovo. Praticamente subito. Capisco che l'autrice volesse lanciare messaggi precisi (come ad esempio parlare delle relazioni tossiche), però gli eventi erano veramente un pò troppo incredibili. Ovviamente secondo me. Probabilmente sono io fuori target per questo libro, ma per me è stato proprio un NO.

TRAMA – Dakota Hunt è una ballerina della scuola di arti performative Juilliard di New York. È una danzatrice promettente ma che lotta di continuo con i suoi disturbi alimentari.
Fino al crollo.
Fino a lui.
Zephyr Hale è all’apparenza un cattivo ragazzo ma nasconde l’anima di un artista. L’incontro con Dakota è fatto da subito di incomprensioni fino a quando lui vede oltre le apparenze che lei cerca di mantenere. In un susseguirsi di problemi che il destino ha in serbo per loro, l’amore tra i due ragazzi diventerà importante e speciale. Ma qualcosa andrà storto e a quel punto Dakota e Zephyr dovranno fare i conti con i propri demoni.

Per farla breve, Dakota vive con la madre che la costringe a seguire una routine rigidissima per diventare una ballerina: dieta ipocalorica perenne e allenamenti di ore tutti i giorni sin da quando era bambina. Dakota ama danzare, ma la madre le inculca di non essere mai abbastanza magra o aggraziata. Dakota è cresciuta imparando a contare le calorie di qualunque cosa di commestibile vedesse. Non sorprende quindi abbia sviluppato un disturbo alimentare (che passa da un digiuno totale ai limiti dell'anoressia alternato a momenti di abbuffate con vomito tipici della bulimia). Il suo fisico ad un certo punto cede e lei viene ricoverata per diversi giorni. A questo punto interviene il padre, divorziato da tempo da sua madre, che la porta via lontano dalla città e la trasferisce a casa di Rachel (sorella di lui, nonché psicologa abilitata). Dakota passerà il prossimo anno scolastico lì, lontana dalla Juilliard, da sua madre e con una dieta prescritta dal nutrizionista. Zia Rachel non è sola, ha un marito e due figli con lui, più due figli di lui (Zephyr e Hades) avuti con la moglie precedente, morta per malattia anni prima. Quindi Dakota si ritrova circondata da un botto di gente (che non ha mai conosciuto), in una città nuova, in una scuola nuova, lontana dalla sua passione (la danza), con un disturbo alimentare importante da gestire e risolvere. Come se non bastasse, il giorno stesso in cui mette piede nella nuova casa, si scontra con il figliastro maggiore della zia, Zephyr, che la tratta di merda gratuitamente. Non vedo cosa non dovrebbe funzionare.
Zephyr, il figlio maggiore del marito di Rachel, è ovviamente bello, forte muscoloso, ma anche aggressivo, iperprotettivo, possessivo, maniaco del controllo. Nella vita ha un'officina piuttosto di successo e una passione per la pittura e l'arte, giusto per non farlo sembrare solo un bullo stronzo, ma anche responsabile, autonomo e con un animo sensibile. Ovviamente è il più figo del quartiere e nessuno osa rompere le scatole ai suoi fratelli, se non vuole guai con lui. Le donne non gli mancano, anche se è una merda nel trattarle. E lui non ha problemi ad andarci a letto per divertimento, però non le bacia perché il bacio (da 6 secondi) è solo per la donna di cui si innamorerà (scusate il francesismo: che cagata. Questo qua non ha baciato nessuna per anni, arriva Dakota e dopo cosa, un paio di settimane, la limona duro. Ma dai). Questa cosa del bacio gliel'ha trasmessa la madre. E ci stava, tutto sommato era carina se consideriamo il fatto che appena adolescente l'ha persa dopo una brutta malattia e si è ritrovato a badare a suo fratello (che poi, il padre non è che non esisteva, visto che al momento vivono praticamente nella stessa casa, ma vabbè). Quello che non torna è che questo è stato un playboy incallito fino a 5 minuti fa, ma appena vede Dakota decide che è la donna della sua vita. Ovviamente anche Dakota percepisce un certo movimento ormonale verso il ragazzo. E da qui parte una delle relazioni più non sense che io ricordi di aver letto.
Nel giro di pochissimi mesi (ma forse è più corretto dire, settimane) sti due si mettono insieme con tanto di proclamazione in famiglia. Peccato che Zephyr abbia degli scatti d'umore per qualunque cagata. E Dakota ne subisce le conseguenze. Due secondi prima la bombarda di frasi iper romantiche, per poi saccagnarla di insulti subito dopo. Ma poi ci sono stati una serie di eventi forzatissimi per portare la storia in una certa direzione.
Ad esempio, un compagno di corso si avvicina a Dakota una sera che sono tutti in giro insieme. Ovviamente suddetto compagno è nemico di Zephyr e Hades. Zephyr ha uno scatto di gelosia con sto qua, Hades si frappone e lancia una sfida di velocità in macchina. Questo tipo di gare sono piuttosto frequenti come svago e Hades ne è un assiduo partecipante. Stavolta però finisce malissimo: esce di strada, si schianta, si rompe la gamba e le schegge dei vetri lo rendono cieco (anche meno grazie). E indovinate di chi è la colpa? Di Dakota! Perché la sera della gara Zephyr era preso a preparare una serata romantica a sorpresa per lei, dimenticandosi dell'evento. Serata che nessuno gli ha chiesto. Ha fatto tutto lui. Però è colpa di Dakota se lui non era presente per impedire ad Hades di schiantarsi e perdere la vista. Ma non basta. Questa tragedia arriva un nanosecondo dopo che Zephyr chiede a Dakota di andare a vivere con lui e di non tornare più alla Juilliard. Ricordiamoci che tutto questo avviene dopo poche settimane. A malapena sanno come si chiamano, lei sarebbe lì per seguire un percorso per guarire e invece si ritrova in balia degli scatti di questo bullo. Bullo che in teoria aveva un accordo con il padre di Dakota affinché la tenesse d'occhio durante quell'anno in casa loro. In cambio gli avrebbe procurato un contatto per esporre i suoi quadri. Non so se ci capiamo: il padre di Dakota la parcheggia a casa di sua sorella Rachel (che ricordiamo essere una psicologa professionista), sta con lei giusto una settimanella scarsa e poi se ne va per tornare alla sua vita (genitore dell'anno pure lui), ma non prima di chiedere a un ragazzino (con cui manco è imparentato) di occuparsi di sua figlia che soffre di disturbi alimentari e rischia seriamente di lasciarci le penne. Ah, ovviamente questa informazione non viene fornita minimamente. Zephyr la scopre per i fatti suoi osservando Dakota. Ma poi, che ricatto è la possibilità di realizzare una mostra? Zephyr non ha mai fatto vedere neanche mezzo scarabbochio. La sua passione per la pittura compare a caso nella storia, soprattutto dopo qualche sua cagata atomica, per redimerlo e ricordarci che comunque è una persona sensibile perché dipinge. Ma che l'arte sia il sogno nel cassetto di Zephyr non viene percepito manco per sbaglio. Ma poi, cosa ne sa il padre di Dakota di sto qua per proporgli questo scambio. E se Zephyr non accettava di sorvegliargli la figlia? Non lo aiutava con questi fantomatici agganci? Questo ricatto serve solo a tirarlo fuori a caso dopo una cena, così Dakota quando lo sente ci rimane male, mette in dubbio i sentimenti di Zephyr e litigano.
Ma non finisce qua. Dakota accetta di andare a convivere con Zephyr e si trasferiscono in una nuova casa. Loro al primo piano, Hades al piano terra, subito dopo essere uscito dall'ospedale. Cieco. Perché vogliono occuparsene loro. Cioè: due ragazzini in età scolare vanno a convivere dopo cosa, 3 mesi, accollandosi di occuparsi di un ragazzo traumatizzato appena uscito da un incidente che lo ha reso cieco. Mi pare un susseguirsi di eventi assolutamente plausibile. Tutto questo solo per creare una situazione nella coppia particolarmente stressante e pesante e giustificare la reazione di Dakota, che ricade pesante nel baratro della bulimia. Tanto da rischiare la vita. Già perché, un secondo dopo che Zephyr le promette amore eterno (di nuovo), lei sviene e perde sangue dalla bocca. Risultato: operazione d'urgenza allo stomaco per sanare una lesione provocata dal vomito indotto continuo e ripetuto. E allora Zephyr capisce che deve cambiare completamente se non vuole ferire e perdere tutti. Non può vivere senza Dakota (peccato che solo un attimo prima si è sfogato su di lei perché Hades gli stava alla larga, mentre da lei si faceva aiutare. Sarà perché a momenti non gli permetteva nemmeno di pisciare da solo. Lo trattava come se non fosse più in grado di fare niente, mentre Dakota, ad esempio, lo ha accompagnato a cercare un cane guida. Ma siccome lo ha fatto lei, l'ha accusata di intromettersi in affari di famiglia che non la riguardano. Spoiler: Hades abita al piano di sotto, è suo amico e Zephyr lo fa sentire come un problema. Però la colpa di tutto è di Dakota. Ok.)
Risultato: eccoci di nuovo in ospedale. Peggio della situazione di partenza. Unica nota positiva: finalmente Dakota decide di seguire un percorso riabilitativo in una struttura adeguata seguita da professionisti veri (e non da ventenni con disturbi di gestione della rabbia). Sarebbe stato ancora meglio se, durante l'assenza di casa della fidanzata, anche Zephyr avesse seguito un ciclo di sedute con uno psicologo (ma no, lui è un vero maschio e si "aggiusta" da solo). Arriviamo così alla fine: lei esce dalla struttura, guarita. Torna da lui e mettono su famiglia. Fine.
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Author 5 books276 followers
October 13, 2025
Avendo già letto la versione self di Dancing in the wind, sapevo che questa nuova versione scritta di Silvia Carbone non sarebbe stata semplice, anzi… con le aggiunte e le modifiche devo ammettere di aver sofferto ancora di più! Però fatemi dire una cosa, perché questo libro è molto più di quello che si potrebbe pensare. Sì, abbiamo due protagonisti abbastanza giovani, che hanno problemi diversi e che in parte diventano l’uno l’ancora dell’altro ma l’autrice questa volta ci mostra quanto uno sport si possa amare ma nello stesso tempo farci male se accanto abbiamo le persone sbagliate, ci mostra anche quanto l’amore più basilare possa danneggiarci non avendolo o conoscendolo, ci fa vedere quanto due anime spezzate insieme ne formino una bellissima. Non starò qui a dire quanto l’autrice scriva bene o quanto il romanzo sia scorrevole, voglio dirvi che anche questa volta ho sottolineato una miriade di frasi, voglio dirvi che Dakota è uno di quei personaggi buoni, spezzati e che staresti ad abbracciare dall’inizio alla fine – soffrendo con lei e per lei. E poi c’è Zyr, che è pieno di sfaccettature, che a volte sembra così duro, tanto che fa anche male ma che è esattamente quello di cui aveva bisogno Dakota per cambiare, per riprendere in mano la sua vita. Per me questo romanzo parla di rinascita, si soffre, si tocca il fondo in tanti modi diversi, dove il concetto di famiglia non è magari quello tradizionale ma vero, dove l’affetto non lo si può dare per scontato e dove le parole hanno la capacità di spezzarti ma anche di rimetterti in piedi. La Carbone ama superarsi e alzare l’asticella, questo è un genere che non è solita affrontare ma si capisce sin da subito quanto amore ci ha messo, anche perché gli argomenti trattati non sono semplici ma li ha gestiti più che bene. Insomma, si capisce che ha studiato e che conosce bene il tutto quello di cui ha scritto. Il messaggio di speranza che si respira in queste pagine è come se ti avvolgesse e ti facesse bene… quindi grazie.

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71 reviews4 followers
July 4, 2025
“𝘁𝘂 𝘀𝗲𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶. 𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗳𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗼𝗿𝘁𝗼. 𝗜𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲.”


Può ciò che dovrebbe essere una passione diventare una prigione? E’ ciò che accade a 𝗗𝗮𝗸𝗼𝘁𝗮, la danza e’ stata ed è tutta la sua vita ma quello che per le altre bambine era uno svago e divertimento per lei, anche in età adulta, e’ diventato un logorante deterioramento fisico e psicologico che la tiene intrappolata nelle insicurezze che tutti le hanno afflitte. Quello che poteva essere un momento felice l’ha resa un soldatino della danza, una ragazza terrorizzata dal cibo, una ragazza che si è sempre sentita dire i difetti, senza mai essere amata, accudita e protetta.

𝗭𝗲𝗽𝗵𝘆𝗿 è un ragazzo semplice, fa il meccanico di professione e si è sempre preso cura delle persone che ama, mettendo loro davanti anche a se stesso; sin da adolescente e’ stato la colonna portante della sua famiglia. Come Dakota ha un trauma che ha sempre trascurato perché per prima vengono gli affetti e poi successivamente viene lui. Se per Dakota la sua arte corporea è una gabbia, per Zyr l’arte è la sua valvola di sfogo, attraverso i colori fa esplodere ciò che tiene dentro, esprime se stesso e il suo dolore. E’ l’unico modo che conosce per buttare fuori anche perché a parole Zyr si esprime a monosillabi o borbottando.
Il primo incontro con Dakota sarà roccambolesco e il loro inizio non sarà dei migliori, ma la verità è che Dakota e Zephyr non sono poi così diversi e quando deporranno le armi fra loro si instaurerà un rapporto unico e che gli permetterà di essere l’uno il collante dell’altro.

𝗗𝗮𝗻𝗰𝗶𝗻𝗴 𝗶𝗻 𝘁𝗵𝗲 𝗪𝗶𝗻𝗱 è un romanzo che tratta tematiche molto profonde, Dak e’ affetta da disturbo alimentari che fatica ad ammettere. Traumatizzata dallo specchio, in lei vede solo difetti, ma tramite Zyr e i suoi modi diretti impara a lasciare andare quel mondo per cui aveva sacrificato tutto: la danza classica non diviene più l’unico obiettivo di vita, ma diventa una compagna di vita, impara ad avere accanto persone che le vogliono bene e che la amano per quella che è, che in lei non vedono difetti, ma risaltano le sue qualità e Zyr diventa non solo un compagno stimolante ma con lei ritrova un amore da cui ormai era solo spaventato.

Dakota lascia tutto il suo mondo per ritrovarsi catapultata in una piccola cittadina che però le insegna cosa sia la semplicità e il calore famigliare, le insegna ad emozionarsi, le fa sentire e le fa provare affetto, un sentimento ricambiato che si instaura poco a poco tra quelle quattro mura che sanno di libertà e serenità. Zyr, Des, i cugini e Alexis la fanno sentire bene, le fanno affrontare i suoi traumi, e anche se spesso si ritroverà ad arrampicarsi verso una scalata dura per la prima volta ha qualcuno che la l’aiuta a combattere i suoi demoni.
Dakota seppur inizialmente costretta a trasferirsi nel Michigan, man mano che trascorre il tempo con Zia rachel e i ragazzi si trasforma, impara ad aprirsi, rimanendo se stessa, con le sue fragilità, con le sue insicurezze ma se prima scappava da esse con Zyr e gli affetti accanto diviene tenace ad affrontare ogni demone nascosto, impara a dargli un nome e combatte per risalire da un fondo in cui non vuole più stare.
Se Zyr è la sua roccia, Dak per lui è il vento e il loro rapporto diviene una danza e insieme imparano la coreografia più bella: quella che li porterà ad essere l’uno la spalla dell’altra. Come in un atto teatrale il loro rapporto è diviso in scene altalenanti ma se c’è una cosa che è coerente in tutta la loro costruzione e’ un forte sentimento che nasce piano piano, perché le anime affini e che soffrono si riconoscono e come tali si possono curare. Ed è questo ciò che fanno Dak e Zyr: curano quelle ferite che diverranno cicatrici impresse ma che con l’amore l’uno dell’altro non faranno più così male. Saranno sempre impresse ma come un lontano ricordo.
Ho apprezzato tantissimo come Silvia abbia curato tutto nei minimi dettagli, come la parte psicologica e l’evoluzione dei personaggi sia graduale, tutto e’ ben calibrato e soprattutto tutto è curato con una sensibilità rispettosa ma anche incisiva.
Zyr è l’uomo perfetto, sa cosa dire, legge Dakota nei suoi silenzi e soprattutto le offre supporto anche quando lei nega di averne bisogno. E’ pronto a sorreggerla anche quando Dak non riesce a farlo da sola e per la prima volta ha davvero qualcuno che la fa sentire protetta, importante. Ho amato come tra loro nasce una relazione sana, costruttiva e come lui sia sempre lì con lei, un supporto, un àncora che non ha paura di affrontare la battaglia con e per lei. La loro relazione è dolce, intensa, passionale e nonostante affrontino un turbinio di emozioni e dolori lo fanno insieme dando una grande prova di forza e coraggio ed è proprio quando entrambi decideranno di abbattere quei muri e affrontarli insieme senza fare più resistenza che la battaglia diverrà più dolce e in discesa. Zyr e Dak sono la perfetta dimostrazione che con tenacia, e con il supporto giusto, si può guarire, basta volerlo, basta combattere, anche grazie a delle mura che ti possono far dare un significato profondo alla parola casa, e questo è proprio ciò che Zyr e Dakota divengono l’uno per l’altra, piano piano senza nemmeno accorgersene diventano un nucleo a sé, e Zyr diviene proprio colui che fa venire voglia a Dak di rincorrere la sua felicità, una felicità non fatta solo di mezze punte ma anche di pizza, serate fra amici. Zyr la venera e lei impara a notare le sue qualità e anche quando tutto rischia di precipitare imparano, mano nella mano, a ricostruire a dare vita ad una nuova coreografia INSIEME.
Grazie Silvia per aver avuto tu il coraggio di dare voce tramite Dakota e Zyr a tematiche così importanti, senza timore e con estrema veridicità. La tua scrittura mi è arrivata dritta al cuore e alla pancia, leggendo di loro ho combattuto anche io per loro. Ho amato come hai declinato ogni forma d’arte e ai reso speciale la resilienza e la forza di questi due personaggi. Grazie alla Queen edizioni per la fiducia e per la copia Arc, spero tanto di poter tornare nel Michigan con Dak, Zyr e tutta la loro famiglia, perché un po’ mi sento di farne parte anche io ✨
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622 reviews15 followers
January 17, 2023
A poche ore dal termine della lettura mi trovo qui a parlarvi di questa storia che mi ha letteralmente stravolta, se pensate di trovare Silvia conosciuta con i biker, vi sbagliate.

Questo new adult è differente, ma dimostra come un’autrice non deve fossilizzarsi su un solo genere ma osare, uscendo dalla propria confort zone, e fidatevi Silvia ci è riuscita alla grande.

Dancing in the wind è il romanzo di due mondi agli antipodi che si incontrano e scontrano.

È passione che batte a ritmo di musica, pennellate di colore su tela bianca.

Dancing in the wind sono provocazioni, sguardi e carezze che nascondono emozioni mai provate prima.

Dancing in the wind sono Zephyr Hale e Dakota Hunt. Zyr e la sua Scimmietta.

Due anime così diverse all'apparenza ma così simili nei cuori.


“La mia anima danza con la tua. La tua anima danza nel vento insieme a me.”
Già con il prologo il mio cuore ha fatto il primo crack, ho pianto, tanto. A un certo punto della lettura avevo il cuore stritolato, stretto in una morsa da cui non riuscivo a liberarmi.

Questa storia non va raccontata, perderebbe tutta la bellezza e la sofferenza che ogni pagina trasuda.

Zyr e Dak vanno vissuti, e si perché l’autrice con maestria riesce a farci “sentire” ogni cosa sulla pelle e io non provavo queste sensazioni da tempo.

Dancing in the wind non è solo un romanzo incentrato sulla storia d’amore tra Zyr e Dak.

Zyr non è solo un ragazzo che deve affrontare i demoni del passato e le nuove difficoltà che la vita gli presenta.

Dak non è solo una ragazza spezzata, insicura, che si sente inadeguata per colpa di chi dovrebbe amarla e proteggere.

Questa è una storia dove sentimenti mai provati prima arrivano come un temporale improvviso e stravolgono la vita.

È la consapevolezza che ciò che non ti aspetti, quello che più cerchi di tenere lontano da te può trasformarsi in amore.

Dakota è una bambina prima e una giovane donna poi, cresciuta all’ombra di una madre, che avrei preso a schiaffi una pagina sì e l’altra pure, che vuole plasmarla a sua immagine.

I disturbi alimentari di cui soffre non sono di poco conto, Silvia tratta l’argomento con delicatezza ma anche con consapevolezza, portando il lettore spesso per la prima volta faccia a faccia con un mostro che non solo spaventa ma annienta.

Ho pianto con Dakota, ho “sentito” la sua fame d’amore, il suo sentirsi sempre inadeguata, la paura di non piacere.


“Ero una ballerina. Dovevo volare. E per farlo dovevo ricordarmi di volare.”
Dall’altro lato c’è Zyr, un ragazzo che sa bene cosa vuol dire perdere una persona cara, un ragazzo all’apparenza strafottente e a volte pure str@nz@, con un animo buono sempre pronto a mettere la sua felicità in secondo piano pur di proteggere le persone che ama.

“Zyr era sexy e aveva quell’aria da cattivo ragazzo che mi intrigava. Quel suo modo di allontanarmi e avvicinarmi mi mandava fuori di testa.”
Entrare nelle vite di Zyr e Dak è stato un viaggio che mi ha coinvolta sin dalle prime pagine, ti ritrovi a sorridere per l’affetto e la complicità che nasce tra Dak e suo cugino Hades, per poi essere rapita dagli sguardi tra Zyr e Dak o dai gesti e le parole di Zyr capaci di arrivare dritte al cuore e allo stomaco.

“Zephyr era quella medicina che temevo, ma di cui avevo bisogno.”

Ho amato ogni riga, ogni passaggio e ogni emozione vissuta. Silvia non si è risparmiata perché in queste pagine c’è il cuore di una madre, madre che comprende le sofferenze di un figlio.

E che dire delle scene d’amore tra Zyr e Dak? Sono state perfette, spicy quanto basta ma con quel tocco che caratterizza l’autrice, le ho amate perché anche quelle scene parlavano al cuore.

In quei baci, in quelle carezze, in quegli abbracci c'è un vento che abbraccia, c’è una Musa che danza nel vento, c’è passione.

Tra i personaggi secondari ho amato Hades, per caso Silvia hai in mente di dedicare anche a lui un libro?

Dancing in the wind è una storia che non passa inosservata, per i temi che tratta e per le emozioni che riesce a suscitare.

Il mio consiglio? Leggetela non ve ne pentirete!

“Dak era stata la mia più grande passione. Era stata la mia migliore scommessa. La mia azzardata promessa.”
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1,274 reviews30 followers
January 30, 2023
recensione a cura del blog "Libri Magnetici" by Ila

Ero una ballerina.
Dovevo volare.
E per farlo dovevo ricordarmi di contare.

Dakota Hunt è una ballerina, per tutta la sua vita si è sacrificata per raggiungere la perfezione, in lotta con se stessa, in lotta contro una madre esigente che vede in lei la realizzazione di tutti i suoi sogni mancati.
La pressione fisica e psicologica a cui viene sottoposta è enorme, al punto che dopo un crollo la ragazza deve allontanarsi dall’accademia di danza che frequentava a New York per un periodo di riposo.
Viene spedita a casa della zia in una sperduta cittadina del Michigan, ed è qui che fa la conoscenza di Zephyr, figlio del primo matrimonio dell’uomo che ora è sposato con sua zia. Zyr è un bellissimo ragazzo con modi da teppista che ovviamente non le dimostra un minimo di empatia, almeno all’apparenza…

Anche se lei non significava niente per me ed era lontana dal tipo di ragazza che mi piaceva, avevo sentito quella strana scossa incresparmi la pelle quando mi ero avvicinato a lei. Era così piccola in confronto a me che avevo avuto la sensazione di inghiottirla con la mia mole, avevo percepito il suo tremore contro di me e per una frazione di secondo ero stato a un passo dal baciarla.

Dakota pian piano impara a conoscere i nuovi cugini, a trovare un senso di famiglia che le è sempre mancato, forse anche un aiuto per i problemi alimentari con cui combatte quotidianamente da anni. Impara a conoscere Zyr, a scoprire quello che c’è dietro l’immagine che lui offre al mondo a cogliere la sua vera essenza.

Lui dipingeva. Quel ragazzo duro, sempre con una risposta criptica al limite della cattiveria, aveva un’anima capace di vibrare di sensibilità, colore e bellezza, peccato lo nascondesse al mondo, o meglio lo nascondesse a me.

Zyr è l’unico che riesce a vedere Dakota, a sentire la sua sofferenza a capire l’origine delle sue insicurezze ad amare la sua fragilità e a comprendere come, alla lunga tutto questo potrebbe distruggerla.

Ero solo incantato dalla leggiadria dei suoi movimenti. Il suo corpo parlava di sofferenza, e io la sentivo tutta sulla pelle. Ecco cos’era quell’emozione che mi era sfuggita in un primo momento. I suoi occhi chiusi si stringevano per la fatica, ma era l’espressione più vera che avessi mai scorto sul suo volto. E in quel momento mi stava donando un pezzo di se stessa. Solo ballando.

Un argomento difficile e tristemente attuale quello che viene toccato in questo libro: i disturbi alimentari.
Il modello che ci viene propinato ogni minuto di ogni giorno è quello della perfezione, nell’aspetto, nei risultati scolastici, in quelli sportivi. O sei il migliore o non sei nessuno: questo è il messaggio che passa e che crea, soprattutto nei più giovani un senso di inadeguatezza.
Dakota e Zyr sono due personaggi spezzati: lei sotto il peso delle aspettative e della sua insicurezza, lui dal senso di inadeguatezza che prova nel non riuscire a risparmiare dolore e sofferenza a chi gli sta intorno. Si riconoscono e si completano in maniera così totale da risultare perfetti uno per l’altra, ma nonostante tutto, nei racconti come nella vita reale a volte l’amore da solo non basta per uscire da certi circoli viziosi, occorre una volontà e un aiuto professionale che bisogna imparare a chiedere, e non è facile. Capire che non siamo noi sbagliati o imperfetti, ma l’idea della perfezione che abbiamo e che ci viene inculcata.

Dopo averci incantato e fatto innamorare dei suoi ragazzacci in moto, Silvia Carbone torna con questo racconto totalmente diverso da quello a cui ci aveva abituati sinora, ho amato tantissimo gli Skulls, ma sono totalmente entusiasta da questo cambio di genere e dal risultato che ha prodotto.
Spero di leggere in futuro anche la storia di Hades (e Cerberus) perché veramente merita un libro tutto suo.

Dakota piroettava nella mia vita come una dannata trottola. Ma era la mia ballerina. E nessun’altro poteva toccarla.

quattro petali e mezzo
Profile Image for Chiara Verzulli.
Author 13 books11 followers
May 27, 2025
Cari lettori, avevo già letto questo libro in versione self, Dancing in the wind – Un passo. Un battito di Silvia Carbone è una storia che sa lasciare il segno. Sono felice che la casa editrice Queen Edizioni l’abbia ripubblicato, per me è stato il pretesto per ributtarmi tra le pagine di vita di Dakota e Zephyr, il dio del vento e la sua Silfide.

Per descrivere lei voglio prendere in prestito le parole di Zhy:

“Nasconde un mondo fatto di colori accecanti. E brillano oltre le mie tenebre. Oltrepassa i miei muri invalicabili.”

Lei è complessa, ha un mondo che nasconde e protegge al di là di una corazza per evitare di essere ferita. Combatte una battaglia più grande di lei, una di quelle che può spazzarla via per sempre. Quel groviglio di paura, insicurezza e forza che ogni tanto le esce attraverso le parole e il suo essere sincera attira Zephyr.
La sua peggior nemica è la madre. In entrambe le volte che ho letto questo libro ho odiato profondamente sua madre; la persona che più dovrebbe difenderti, proteggerti dal male che ti circonda, che dovrebbe amarti incondizionatamente, qui fa esattamente il contrario. Ci sono ragazzi che crescono con complessi enormi causati dalle prospettive dei propri genitori, che girano sui figli le aspettative e quello che non si è stato in grado di raggiungere quando era il loro momento.
Nel caso di Dakota non era mai perfetta, aveva un fisico che non rispecchiava i canoni della danza, doveva dimostrare di essere sempre la migliore, mai lamentarsi, mai esagerare negli atteggiamenti. La domanda che spesso mi veniva da pormi è quanto questa possa essere definita vita. Ogni obiettivo che ci prefiggiamo comporta sacrificio, ma imporlo mai.

“[…] sapevo che mia madre avrebbe vinto qualsiasi battaglia contro mio padre, perché voleva fare di me la sua versione migliorata, i miei traguardi diventavano la proiezione dei suoi.”

Lui difende chi ama. Porta dentro il peso della perdita, ha potuto conoscere la morte vedendola da troppo vicina e questo lo porta ad aver paura di perdere ancora. Ha una passione in cui riversa i suoi grandi dolori e i demoni che si porta dietro nonostante la giovane età.
La ragazzina romantica che vive in me ha sospirato per il fatto che lui non ha mai baciato una ragazza perché per lui, quella che bacerà sarà la donna della sua vita, il bacio da sei secondi di cui gli ha parlato la madre.

“Lei è il mio bacio da sei secondi. Perché è la mia Silfide, e sta ballando nel vento con me.”

Sa bene che le parole possono essere delle armi e Zhy sa come usarle. Ciò che non conosce è che lei è già spezzata e ciò che lui ogni tanto le dice arrivano a fondo, incidono ferite già esistenti.

“Quello che sei non mi interessa. Non sei qualcosa che mi riguarda.”

Inizialmente duro e non intenzionato a farsi coinvolgere da Dakota, presto si ritrova a doversi ricredere, lui che la vedeva come una principessa viziata e ingrata.
Zyr è potenza, senso di protezione, amore, senso di dovere, amore, tristezza, rimpianti e rimorsi. È il vento che porta con sé tutto quello che trova sul suo cammino, vento come il suo nome.

“Il vento spazza via ogni cosa al suo passaggio e mi piace pensare di riuscire ad avere quella potenza per eliminare dalle persone che amo ogni dispiacere, ogni tristezza. Ho sempre pensato fosse magico.”

Silvia mi ha condotta in un mondo molto lontano dal mio e logicamente non mi riferisco ai luoghi o a un’epoca storica, quanto agli argomenti trattati.
La sofferenza altrui è per me sempre una sorta di tabù, non so come reagire, non so come comportarmi, mentre conosco bene ciò che poi mi rimane addosso quando la parte critica termina e subentra la normalità.
E dalle mie parole dovreste aver compreso quanto Dak e Zyr mi possano aver colpita. Escludendo la storia d’amore di base e sapendo che alla conclusione avrei letto il lieto fine – siamo sempre e comunque in un romance, quindi è d’obbligo – il viaggio che mi ha portata alla parola “fine” è stato accidentato, i personaggi ne sono usciti con qualche ammaccatura e con la voglia di essere l’uno il supporto dell’altra, ma con la consapevolezza che non si può essere il “guaritore” di una persona, per quello ci vuole tempo e persone designate ad aiutare in maniera professionale.
È una storia che parla di soprusi, di bullismo, di disordini alimentari, di quanto sia importante avere persone che ti amano intorno che funzionino da rete di salvataggio, pronti a raccogliere i tuoi cocci e aiutarti a rimetterli insieme. È intensa ed emozionante.

Non mi rimane che ringraziare la casa editrice e l’autrice per avermi dato la possibilità di tornare da Zephyr e Dakota con questa nuova versione di un libro che ho amato fin nella prima versione.
Profile Image for Tracce D'Inchiostro blog.
428 reviews51 followers
June 4, 2025
3,5/4

Una storia che tratta un tema molto importante e ci mostra la forza di una ragazza che impara cosa sia il volersi bene e l’essere amata, ma soprattutto il sentirsi parte di una famiglia che non ha mai avuto. Dakota è una ballerina di danza classica che dopo l’ennesimo ricovero, a causa del suo rapporto disfunzionale col cibo, viene di petto contatta dal padre in Michigan, da sua sorella Rachel (terapeuta) e dalla sua famiglia. Il patto è quello di frequentare il college lì e lasciare temporaneamente la juilliard, di seguire una dieta equilibrata e una terapia e ballare il meno possibile. Ma soprattutto la cosa essenziale è allontanarla dalla personalità pressante e manipolatoria della madre che l’ha molta responsabilità per le sue condizioni. Sarà proprio in questa cittadina cosa diversa dalla metropoli a cui è abituata che Dakota conoscerà i suoi cugini e Hades e Zephyr.

Convivere con loro non sarà facile: mentre Des si mostra molto solare e gentile, Zyr è un ragazzo chiuso e taciturno, che vede Dakota come una principessina perfetta che non scenderà mai dal piedistallo e con cui non riesce a smettere di discutere. Non si sopportano ma l’attrazione e palese e quando i dolori che entrambi portano sulle spalle verranno svelati, saranno abbastanza forti i loro sentimenti a dispetto di ogni difficoltà?

Devo dire che è stata una lettura piacevole, che mi ha fatto molto riflettere. Ho adorato i personaggi di Dakota e Des tra tutti, perché sono due ragazzi giovani che davanti alle difficoltà capiscono che devono andare avanti, lottare per se stessi prima degli altri, e sono sempre pazienti e accomodanti. Purtroppo il personaggio che non ho proprio compreso è Zyr: i suoi comportamenti bruschi, il suo ferire ad ogni costo anche dopo che ha scoperto i motivi che creano ansia alla sua ragazza, e anche dopo in relazione a Des. Zyr ferisce deliberatamente Dakota che deve sempre mostrarsi paziente e abbozzare. Non mi è piaciuto, perché questo non è spronare ad affrontare i propri demoni, anzi, è distruggere i pochi progressi fatti, e non basta chiedere scusa dopo. Per me lui non è nemmeno giustificato dalla sua paura di perdere chi ama.

Ho apprezzato anche i personaggi di Rachel, Cassie, Alexis, anche Patrick che cerca di redimersi e Miss Cloe. Nonostante il tema importante è stata una lettura scorrevole, emozionante in alcuni punti, si nota lo studio dietro fatto dall’autrice che non parla di disturbi alimentari tanto per, anzi tutto il contrario.

I temi trattati sono molteplici: c’è la famiglia, quella che ti accoglie e ama, quella sfaldata che può farti molto male. Ci sono le nuove amicizie che portano ad aprirti e fare nuove esperienze, che non ti giudicano e non sono tuoi diretti concorrenti. C’è l’amore per l’arte grazie al quale Zyr trasmette le emozioni debite chiuse dentro sé. Ci sono i sentimenti che nascono dal confronto, dallo scontro ma da un comprendere reciproco le fragilità dell’altro. Poi c’è Des che un personaggio di cui spero si possa avere una storia tutta sua. C’è la speranza di un futuro diverso da come si era programmato ma forse davvero felice, lasciando andare i pesi e le persone che sanno solo affossare.

Lo consiglio a chi vuole una storia sofferta, in cui l’arte in diverse accezioni è uno degli ingredienti principali. A chi cerca un romanzo che faccia riflettere su temi sempre attuali e mostri la forza e la determinazione di migliorarsi e volersi bene.
Profile Image for Jess L..
Author 5 books276 followers
January 10, 2023
Che a Silvia Carbone le cose semplici non piacciano non è una novità, che abbia scritto un new adult invece sì. Ma fatemi dire una cosa: Dancing in the wind è molto più di quello che si potrebbe pensare. Sì, abbiamo due protagonisti abbastanza giovani, che hanno problemi diversi e che in parte diventano l’uno l’ancora dell’altro ma l’autrice questa volta ci mostra quanto uno sport si possa amare ma nello stesso tempo farci male se accanto abbiamo le persone sbagliate, ci mostra anche quanto l’amore più basilare possa danneggiarci non avendolo o conoscendolo, ci fa vedere quanto due anime spezzate insieme ne formano una bellissima. Non starò qui a dire quanto l’autrice scriva bene o quanto il romanzo sia scorrevole, voglio dirvi che non avevo praticamente mai sottolineato così tante frasi in un romanzo, voglio dirvi che Dakota è uno di quei personaggi buoni, spezzati e che staresti ad abbracciare dall’inizio alla fine – soffrendo con lei e per lei. E poi c’è Zyr, che è pieno di sfaccettature, che a volte sembra così duro, tanto che fa anche male ma che è esattamente quello di cui aveva bisogno Dakota per cambiare, per riprendere in mano la sua vita. Per me questo romanzo parla esattamente di una rinascita, dove si soffre, dove si tocca il fondo in tanti modi diversi, dove il concetto di famiglia non è magari quello tradizionale ma vero, dove l’affetto non lo si può dare per scontato e dove le parole hanno la capacità di spezzarti ma anche di rimetterti in piedi. La Carbone credo si sia superata, si sente che aveva bisogno di scrivere questa storia e non avrebbe potuto fare di meglio. Ho adorato tutto, e non mi aspettavo di certo una storia del genere, ma credo mi abbia fatto bene, perché mi ha aperto gli occhi su un argomento che conosciamo tutti, ma superficialmente. Magari non mi avrà impartito lezioni o insegnato veramente qualcosa, ma il messaggio di speranza che si respira in queste pagine è come se ti avvolgesse e ti facesse bene… e non potevo chiedere di più.
Profile Image for Alessandra Vertenzi.
332 reviews21 followers
June 18, 2025
C’è qualcosa di profondamente autentico in quel tipo di libro che ti prende per mano e ti accompagna in un viaggio che, mentre pensavi parlasse solo di due persone, finisce per parlarti di te. È questo che mi è successo con Dancing in the Wind di Silvia Carbone. E no, non è solo una storia d’amore — è molto di più. È un respiro profondo dopo essere rimasta troppo tempo in apnea.

Dakota porta sulle spalle un peso così ruvido. Leggere di lei è stato come guardarmi allo specchio in certi momenti della mia vita. Non c’è niente di romanzato nel modo in cui viene affrontato il disagio che porta dentro. È una lotta silenziosa, nascosta dietro movimenti perfetti, sguardi sfuggenti, sorrisi trattenuti. L’autrice non ha edulcorato nulla, e questo mi ha colpita dritta nello stomaco. Ha dato voce a quelle piccole grandi battaglie interiori che si consumano nel silenzio, spesso ignorate da chi guarda da fuori.

Poi è arrivato Zephyr. Un incontro che non ha avuto nulla di dolce, niente fronzoli, solo verità scomode. Ma il modo in cui lui riesce a sfiorarle l’anima, senza neanche rendersene conto, è disarmante. Non è il classico salvatore – e grazie al cielo, perché Dakota non ha bisogno di essere salvata. Ha bisogno di qualcuno che la veda. E lui, con tutti i suoi muri e i suoi demoni, riesce a farlo.

La dinamica di spezza in due parti; un iniziale tensione continua, fatta di parole taglienti e silenzi pieni. Ma è proprio lì che scatta qualcosa, che cambia la dinamica. E quando le crepe iniziano ad aprirsi, sia in lei che in lui, non puoi fare altro che restare a guardare e sperare.

Silvia ha scritto una storia che danza su un filo sottile tra dolcezza e dolore. Lo fa con una sensibilità rara, con una cura per le sfumature che mi ha lasciata senza parole.
E non parlo solo dei protagonisti: ogni personaggio ha una sua verità, una sua ombra, una sua forza. Hades, per esempio ci regala una parte di lui che vedrei molto bene per un suo libro 😎.

Questo romanzo mi ha ricordato che, a volte, non serve aggiustarsi. Serve solo qualcuno che resti, anche quando il vento cambia.

Ringrazio Silvia Carbone e la Queen edizioni per una lettura così bella da scavarti dentro.
Profile Image for Monica Sorrenti.
807 reviews17 followers
February 2, 2023
Zephyr e Dakota non sono due personaggi semplici. Vi dico subito che lui l'avrei messo alla porta fin dal primo incontro, ma Dakota non lo fa, anzi.
Una storia particolare, intensa e per certi versi brutale in un modo sottile e deleterio che lascia ferite nel corpo e nell'anima, ma la violenza non è di tipo tangibile quindi ancor più subdola.
In questa storia l'autrice ha deciso di affrontare tematiche attuali, lo ha fatto attraverso il vissuto di Dakota e spiegandone le conseguenze, ma senza addentrarsi eccessivamente in tutti i meccanismi come se avesse un certo timore a scoprire completamente il vaso di Pandora. Devo però ammettere che lo ha fatto con garbo e rispetto soprattutto perché il lettore non è fomentato verso un giudizio, ma più che altro entra a conoscenza della situazione ed è libero di fare le sue osservazioni.
Il percorso di Zephyr e Dakota non è per nulla semplice, come non lo è per i personaggi secondari che gli ruotano attorno e cercano di instradarli verso varie scelte.
Esiste un'antagonista che assume le fattezze di tutto ciò che è sbagliato sia negli atteggiamenti che nei comportamenti diventando a ragion veduta il capro espiatorio dell'intera situazione.
C'è un personaggio secondario che meriterebbe un approfondimento e chissà che non arrivi.
Una lettura scorrevole correlata da incertezze sul futuro, molta introspezione e scelte sbagliate, ma inevitabili. Mi piacciono le storie che hanno un contenuto e possono aiutare chi le legge a farsi un esame personale o a ponderare il perché delle cose, per questo vi consiglio questa lettura e faccio i complimenti a Silvia.
Profile Image for Edvina _dada_em_.
123 reviews2 followers
May 26, 2025
"Tum-tum.
Tum-tum.
Un passo verso di lei.
Un battito per lei."

Non sapevo cosa aspettarmi da questa lettura e non nego di essermi approcciata a questo libro temendo di ritrovarmi catapultata nel mondo della danza di cui capisco ben poco, ma non è stato così: l'autrice ci porta dentro al mondo di una ballerina sì, mostrandoci, però, quanto può essere "oscura" la più bella delle nostre passioni, se lasciamo che diventi una vera e propria ossessione.

Dakota, infatti, pur di tenersi in forma per soddisfare i canoni della sua scuola di ballo, ha fatto del cibo un nemico, complice anche una severa educazione datale da sua madre che non l'ha mai apprezzata come ci sia aspetta da un genitore. È un'anima fragile che ha bisogno di essere accolta, compresa e amata.

"Diciamo che non sto ballando per essere perfetta"

"È strano, sembri ossessionata dalla perfezione. Tutto quello che fai, il modo in cui parli, dimostra che sei stata cresciuta per esserlo"

Chi riuscirà, con sfrontatezza e perseveranza a vederla, sarà Zephir.
Dakota verrà mandata a casa di sua zia, dove conoscerà i cugini acquisiti, tra cui proprio lui. Apparentemente freddo e distaccato, quasi insofferente alla presenza di Dakota, piano piano i due inizeranno ad aprisi e comprendersi, fino a innamorarsi. Ma anche Zyr ha i propri trascorsi non facili ancora da digerire e che soprattutto lo hanno reso ciò che è oggi: un ragazzo dedito alla sua famiglia e alla protezione di ogni suo componente.

"Zephir Hale. Il ragazzo che sembrava un bullo, che dipingeva come un angelo e che non mi voleva attorno, nemmeno fossi il diavolo."

Silvia ci regala una storia che toglie il fiato, ci tiene sospesi creando difficoltà e incomprensioni tra i due che si alternano a momenti di infinita passione e dolcezza. La storia di Dakota e Zyr è una storia sofferta, non semplice che ci fa comprendere che l'amore, spesso, non basta ma che è necessario prendersi cura di sé e risolvere i propri problemi prima di potersi dedicare anima e cuore a qualcun'altro.

"Se ti ho ferita in modo del tutto involontario, tu ti stai facendo del male in piena consapevolezza."

L'autrice tratta con estrema delicatezza argomenti come lutto e disturbi alimentari, ma anche disabilità, famiglie disfunzionali, accettazione di sè e dei propri limiti: ho apprezzato tutto, perché non è mai stata "pesante" o "opprimente" nell'illustrare quanto certe cose possano essere devastanti, ma ha trattato con cura, attenzione e rispetto ogni aspetto.

"Avevo poche certezze nella vita, ed era risaputo che ogni uomo aveva bisogno di un posto dove potersi appoggiare. Di una persona che diventava un punto focale nel marasma dei problemi."

La scrittura l'ho trovata fluida e scorrevole, salvo qualche errore di stampa che non so se sia stato corretto poi sul cartaceo, ma che comunque non ha compromesso più di tanto la lettura. Mi ha fatto sorridere più volte il riferimento alla mitologia greca che ho apprezzato veramente tanto, soprattutto il collegamento che Zyr fa tra la Silfide e Dakota.

"Lei è il mio bacio da sei secondi. Perchè è la mia Silfide e sta ballando nel vento con me."

I personaggi li ho sentiti veri, ricchi di sfaccettature da scoprire, sia i protagonisti che i personaggi principali, così come la storia in sè: spesso ho pensato che qualcuno potrebbe trovarla "esagerata" per la quantità di cose che accade, ma io l'ho trovata molto reale, perchè la vita, purtroppo, troppo spesso, è proprio così come Silvia ce la racconta.

Sicuramente è un libro che consiglio alle appassionate del romance, raccomandando sempre di considerare i temi affrontati.
Profile Image for Romina Dedaj.
211 reviews
January 17, 2023
Assolutamente meraviglioso. Dancing in the wind è una storia profonda, drammatica, emozionante e tormentata. È uno di quei romanzi sugli opposti che si attraggono dove due giovani ragazzi indossano quotidianamente delle maschere incise da profonde cicatrici impossibili da risanare. Due ragazzi che non si sono mai sentiti abbastanza, che vivono di sensi di colpa e rimpianti, di speranze e mancanze, di attacchi e difese. Ho amato tutto di questo libro, ma soprattutto lo sviluppo dei personaggi che non sono gli stessi che incontriamo ad inizio del racconto. Crescono, si evolvono.Mi piace come è stato affrontato il tema dei disturbi alimentari, rendendo finalmente chiaro che non siano solo bulimia e anoressia ma molto molto di più. L’immagine corporea, gli standard, i giudizi e le cattiverie degli altri e il ruolo della madre e del padre, il volersi sentire accettata, scoprendo che il prezzo da pagare però è molto alto. Entrambi hanno i loro mostri con cui fare i conti, entrambi trovano nel rapporto con l’altro qualcosa di vero, tangibile, per cui vale la pena vivere. Loro sono la cura migliore per ciò che la vita gli ha tolro. L’amore non cura tutto, ma credere nell’amore e nella persona che ti ama ti salva anche da te stesso. Cos'altro posso dire di questo libro?! Leggetelo perché ne vale assolutamente la pena.
945 reviews14 followers
January 21, 2023
Recensione a cura del blog Romantic Fairies

La Carbone ormai per me è davvero una certezza.
qualsiasi cosa scriva mi cattura. Si destreggia in generi diversi e ogni volta riesce nell'intento.
Questa volta ci porta nel mondo di Dakota, quello che io definirei il " Complesso mondo di Dakota", una stella nascente della danza affetta da gravi disturbi alimentari.
Insomma il tema trattato non è affatto banale, anzi molto complicato, soprattutto per chi con il proprio peso ci combatte tutti giorni.
Sin da piccola sua madre ha preteso da lei il massimo e l'eccellenza, fisica e artistica. Mantenere perennemente questo livello è estenuante e prima o poi il corpo richiede il conto.
Dakota perde tutte le sue certezze e le sue poche sicurezze quando le viene detto che dovrà abbandonare la danza per poter permettere al suo corpo di riprendersi. Così suo padre la costringe a trasferirsi lontano dalla Julliard a casa di sua zia.
Ben strutturato anche il personaggio maschile Zephir che di traumi ne ha vissuti parecchi. Non accetta che Dakota invada il suo spazio reputandola una ragazza viziata e presuntuosa.
Il suo sbaglio più grande è giudicarla senza conoscerla a fondo.
Il loro è un legame che si crea lentamente ma diventa intenso e profondo.
Silvia ci mostra quanto possano essere distruttivi questi "disturbi", quanto siano fragili questi ragazzi e quanto una parola sbagliata possa far crollare il loro mondo.
Non dirò altro perchè questi due ragazzi vanno solo vissuti attraverso le bellissime parole della Carbone.

Consigliato
Profile Image for Nuvolina Leggere Romanticamente.
578 reviews19 followers
January 22, 2023
La mia recensione completa sul blog Leggere Romanticamente ---> https://www.leggereromanticamente.com...

Questa storia è un caleidoscopio di emozioni, durante la lettura ho riso e ho pianto. Ho provato rabbia e dolore, ma anche tanto amore e tanta speranza e, man mano proseguiva la lettura aumentava anche la mia voglia di sapere quello che sarebbe successo, perché alla fine la storia di Dakota, Zep e della loro famiglia potrebbe davvero essere la storia di ognuno di noi.
Silvia Carbone ha davvero superato se stessa, ha creato qualcosa di talmente intenso che vi porterà in un viaggio attraverso un turbinio di sentimenti che vi lascerà senza fiato ma che, una volta terminato, sarete stati ben felici di aver compiuto.
Profile Image for Mila Saito.
190 reviews4 followers
June 8, 2025
Ho letto Dancing in the Wind in self quando fu pubblicato e sapevo cosa aspettarmi, ma rileggerlo nella nuova edizione targata Queen è stato ancora più pazzesco.
Questo romanzo colpisce profondamente per la sua intensità emotiva e la delicatezza con cui affronta temi complessi come i disturbi alimentari, il bullismo e le relazioni complicate.
La storia di Dakota e Zephyr è semplicemente meravigliosa una vicenda intensa fatta di sostegno reciproco, con lui ragazzo ribelle ma dal cuore sensibile. Tra alti e bassi, entrambi cercano di superare le proprie difficoltà, creando un legame che coinvolge e commuove.
La scrittura di Silvia è coinvolgente e riesce a trasmettere con forza le emozioni dei protagonisti, facendoti sentire vicino alle loro paure e speranze. La danza, oltre a essere il talento di Dakota, diventa un simbolo di libertà e rinascita, ma anche di pressione e sacrificio.
I personaggi sono ben costruiti e, insieme, offrono una storia di crescita e redenzione che non si dimentica facilmente.
Dancing in the Wind è una lettura intensa e toccante, perfetta per chi ama storie d’amore autentiche che sanno parlare anche di dolore e rinascita. Silvia Carbone tratta argomenti delicati con rispetto e sensibilità, regalando un romanzo che lascia il segno.
Lo consiglio vivamente, anche per la bellissima nuova edizione anche con gli edges disponibile in libreria.
Profile Image for Nuvolina Leggere Romanticamente.
578 reviews19 followers
June 8, 2025
Recensione completa sul blog Leggere Romanticamente ---> https://www.leggereromanticamente.com...

Questa storia è un caleidoscopio di emozioni, durante la lettura ho riso e ho pianto. Ho provato rabbia e dolore, ma anche tanto amore e tanta speranza e, man mano proseguivo con la lettura aumentava anche la mia voglia di sapere quello che sarebbe successo, perché alla fine la storia di Dakota, Zep e della loro famiglia potrebbe davvero essere la storia di ognuno di noi.
Silvia Carbone ha davvero superato se stessa, ha creato qualcosa di talmente intenso che vi porterà in un viaggio attraverso un turbinio di sentimenti che vi lascerà senza fiato ma che, una volta terminato, sarete stati ben felici di aver compiuto.
In questa nuova versione l'autrice ha dato molto spazio anche agli altri membri della famiglia di Zep, tanto che sono diventati indispensabili per la perfetta riuscita di questa storia, puntando molto sulla profondità di quello che provano tutti i personaggi e non solo i due principali. In questo modo abbiamo la possibilità di comprendere molto bene i loro pensieri e le loro emozioni, sia in positivo che in negativo, la Carbone getta così le basi per le loro future storie che promettono di essere ugualmente emozionanti.
Profile Image for Marikabooks86 .
53 reviews
June 15, 2025
I protagonisti di questa storia Zephyr e Dakota.

Dakota è una ballerina classica studia alla Juliard per soddisfare questa scuola la sua forma fisica è molto debole per via dei suoi problemi con il cibo grazie anche alla madre che non la ritene perfetta non è mai stata apprezzata. Dakota è un'anima fragile per via di questo problema si sente insicura non si piace fisicamente. Lei ha bisogno di essere amata per quello che è una bellissima ragazza. L'unico che riesce a capirla sembra proprio Zephyr con il suo carattere arrogante, testardo riesce a conquistare la sua fiducia
Dakota per volere del padre si trasferisce a casa di sua zia Rachel in un piccolo paese. Verrà accolta da tutta la famiglia è conoscerà tutti i suoi cugini acquisiti conoscerà anche Zephyr all'inizio sembra indifferente non gli importa molto di lei ma giorno dopo giorno che si conoscono dovranno convivere insieme il loro legame cresce trova in Dakota quell'amore vero che farebbe di tutto pur di renderla felice. Ma Zephyr nasconde qualcosa che riguarda Dakota un patto che ha fatto con il padre come reagirà Dakota quando scoprirà la verità? Soprattutto cosa succederà tra di loro? Dovrete scoprirlo voi.

Tum-tum. Tum-tum.
Un passo verso di lei.
Un battito per lei.

Dancing in the wind è stata una a lettura intensa, profonda.
Una storia che mi ha conquistata pagina dopo pagina. È una storia che parla di rinascita, di guarigione, una storia che parla di famiglia.
È una storia forte perché parla di tematiche importanti come i disturbi alimentari. Un tema molto delicato.
Una storia scorrevole, coinvolgente. Una storia ricca di emozioni che consiglio. Ho amato veramente tanto Zephyr che con il suo amore vuole far guarrire la sua Dakota ma questa malattia l'amore non basta purtroppo ci vuole l'aiuto dei professionisti.
Bellissima mi sono molto emozionata leggendo questa storia dovete conoscere anche voi la scrittura di Sliva
Profile Image for Erica.
139 reviews5 followers
January 14, 2023
4☆
È stata una bomba questa lettura, divorato subito.
Da un pó non leggevo il genere new adult e ho fatto bene a cambiare, è stata una ventata d'aria fresca (per rimanere in tema con il titolo e con il dio del vento).
Anche il tema di cui parla è stata una cosa nuova, non ricordo di aver letto libri che parlavano di disturbi alimentari, e la sua trattazione è in linea con i toni del romanzo.
Super soddisfatta da questo libro che super consiglio.
Profile Image for Celeste.
119 reviews4 followers
August 1, 2025
i nomi cretini a tema mitologia ai figli li posso perdonare, la chat di famiglia "olimpo gang" no.

ok, lo ammetto: anche zephyr "dove posso reperire dello sballo" molestatore e cousin-fucker aveva già rotto un terzo abbondante di minchia

Posso avere un malessere che non è abusante? un po' di tossicità senza sfociare nel reato? per favore e grazie <3
& con questo DNF la mia quest per trovare il mio silly fun time con i romance continua

ps Bravi i narratori, leggere certe frasi non deve essere stato facile. Amazon merda pagali bene che se lo meritano
Profile Image for Katy Booklover.
735 reviews4 followers
October 20, 2025
Dancing in the wind – Un passo. Un battito è un romanzo che ci racconta una storia intensa, a tratti complicata, ricca di ostacoli e romantica. Zephyr e Dakota sono due personaggi dall’animo tormentato e che lottano costantemente contro i rispettivi demoni; eppure, quando i muri iniziano a crollare, i sentimenti prendono il sopravvento, portandoli a vivere un amore così intenso da far quasi paura.

Dakota Hunt è una giovane ballerina all’apice della sua carriera di studi presso la prestigiosa scuola di danza Julliard di New York. Tuttavia, anche se la danza è tutta la sua vita, nasconde dei seri disturbi alimentari che, alla fine, la portano al tracollo. Per questo motivo decide di lasciare New York e di trasferirsi a Gaylord, in Michigan dalla sorella di suo padre, Rachel. E qui conosce Zephyr Hale, il figliastro della zia. Tra loro è odio a prima vista, Zephyr il più delle volte la tratta male ma lei non è disposta a farsi mettere i piedi in testa da nessuno e non si fa spaventare dai modi da bullo del giovane. Ma più tempo trascorrono insieme più Dakota scopre che Zephyr è molto più del suo comportamento da bullo, nasconde un animo da artista e più impara a conoscerlo più ne resta affascinata. Dakota è una ragazza spezzata, messa a dura prova da una vita non semplice e che, lentamente, la sta consumando. Anche se si dimostra forte e decisa, dentro di sé nasconde una vera fame d’amore e una vulnerabilità in grado di commuovere.
Zephyr Hale è il meccanico della cittadina di Gaylord ed è anche il figliastro di Rachel insieme a suo fratello minore Hades. È un giovane uomo dal carattere difficile, il più delle volte si comporta come un bullo specialmente nei confronti di Dakota a cui dimostra tutta la sua ostilità. Ma dietro i suoi modi da cattivo ragazzo, si nasconde un giovane che porta un peso enorme sulle spalle, che ama la sua famiglia con tutto sé stesso e che desidera proteggere. Quando riuscirà ad andare oltre le apparenze nei confronti di Dakota resta affascinato da lei e questo lo spinge a volerla conoscere sempre più a fondo fino a scoprire di essersi innamorato. Ma anche lui ha dei demoni da combattere, paure da affrontare e prove da superare.

Dalle mie parole avrete capito che la loro relazione è turbolenta, caratterizzata da accesi battibecchi alternati a momenti più tranquilli in cui i due si concedono la possibilità di conoscersi a vicenda.
Attorno a loro troviamo una serie di personaggi secondari molto interessanti e ben pensati, a partire da Hades, il fratello minore di Zephyr che riesce a legare all’istante con Dakota e si rivela un grande amico e un ottimo fratello.
Attraverso il Pov alternato si ha la possibilità di conoscere da vicino entrambi i protagonisti e di capire i sentimenti che provano l’uno per l’altra e i demoni contro cui combattono. Dakota ha un serio problema con l’alimentazione, non voglio spiegarvi che problemi siano e cosa li abbia innescati per non fare spoiler, e in parte anche con l’ambiente della danza così competitivo e che non concede sconti. Ballare è tutta la sua vita e, anche se sa che dovrebbe andarci cauta, non riesce a farne a meno perché solo quando volteggia sulle punte si sente libera e in pace con il mondo. Zephyr, dal canto suo, porta sulle spalle un grande fardello, dietro i suoi modi arroganti e bruschi, si nasconde l’animo di un artista che ama la sua famiglia e che si sente responsabile per loro, specialmente nei confronti dei fratelli, Hades e Cassandra e Ares, questi ultimi sono i suoi fratellastri. Nonostante i problemi iniziali, che non saranno pochi, più tempo trascorrono insieme più imparano a conoscersi e l’attrazione che all’inizio li spinge l’uno verso l’altra si trasforma in un sentimento totalizzante che spaventa e affascina allo stesso tempo. Il loro lento avvicinamento mi è piaciuto, soprattutto quando entrambi riescono ad andare oltre i rispettivi preconcetti e si concedono il beneficio del dubbio.
La prima parte del romanzo non mi ha fatto impazzire perché ho faticato molto a entrare in sintonia con entrambi i protagonisti; i loro continui litigi, il livore durante le discussioni li ho trovati difficili da gestire e anche un po' eccessivi. La seconda parte, invece, mi ha preso molto di più, è stato bello vedere nascere il loro amore e ho apprezzato la limpidità con cui Zephyr ammette i propri sentimenti.
La trama ha un buon sviluppo, la storia è intensa e non manca di momenti di una certa drammaticità. Il ritmo narrativo è buono e il libro si legge molto in fretta.
L’autrice affronta degli argomenti importanti e anche spinosi e riesce a farlo con una certa delicatezza, senza appesantire lo sviluppo della storia e, allo stesso tempo, senza affrontarli con eccessiva superficialità.
È il primo romanzo di Silvia Carbone che leggo e ho trovato il suo stile di scrittura interessante; la sua penna è attenta, scorrevole, ricca di sfumature. I dialoghi sono sempre molto intensi e rivelano parecchio delle personalità di tutti i personaggi.
La parte finale è intensa e coinvolgente e gli epiloghi ripagano di tutte le sofferenze che i protagonisti hanno dovuto affrontare.

Recensione completa:
https://virtualkaty.blogspot.com/2025...
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