What do you think?
Rate this book
Una libreria da salvare
La Bruebaker non è una semplice libreria aperta trecentosessantacinque giorni l'anno e amatissima dalla sua comunità, nel tempo è diventata una vera e propria istituzione per la città di Portland. Lo sa bene la libraia Jo Waterstone, che le ha dedicato oltre vent'anni della sua vita. Per Jo, la Bruebaker è molto più che un luogo di è la sua casa, il suo rifugio. Le lunghe giornate trascorse al suo interno le hanno permesso di affinare una dote preziosa, quella di saper leggere le persone e consigliare a ciascuna il libro perfetto. All'improvviso, però, Arnold Bruebaker, l'anziano proprietario e mentore di Jo, viene colpito da un ictus e le sue figlie decidono di chiudere l'attività, considerata ormai poco redditizia. Jo non è mai stata una ribelle, ma si rende conto che restare a guardare significherebbe tradire sé stessa. Decide così di barricarsi all'interno della libreria insieme a un gruppo di colleghi, nel disperato tentativo di guadagnare tempo. Tra notti accampati a terra, risate e confidenze, Jo e i suoi compagni scoprono di avere molto più in comune di quanto pensassero e, mentre i giorni diventano settimane, l'intera comunità di Portland si mobilita per salvare la Bruebaker. Ma è solo quando al gruppo si uniscono Sierra e Rain, una madre e una figlia in fuga da una situazione complicata, che Jo imparerà la lezione più importante. Un romanzo pieno di vita, di passione per il proprio lavoro e di libri, le cui pagine hanno sempre poteri straordinari.
303 pages, Kindle Edition
Published May 13, 2025
25 people want to read
Ratings & Reviews
Friends & Following
Create a free account to discover what your friends think of this book!
Community Reviews
Displaying 1 - 4 of 4 reviews
December 15, 2025
Wow!
Un libro che mi ha lasciato un po smarrita.
Una donna che con i suoi dipendenti cerca di salvare dalla chiusura una libreria storica.
Un posto magico, dove chi é appassionato di libri sogna di lavorare.
Personaggi molto diversi, ma si amalgamo tra loro (a parte Regina che ho molto odiato).
Ovviamente sullo sfondo c’é una storia d’amore e non poche tematiche sociali (una giovane madre con la figlia senza fissa dimore vittime di violenza da parte del ex fidanzato con problemi di droga).
Finale non banale, ma non mi ha convinto.
Speravo nel classico happy ending? Si!
Un libro che mi ha lasciato un po smarrita.
Una donna che con i suoi dipendenti cerca di salvare dalla chiusura una libreria storica.
Un posto magico, dove chi é appassionato di libri sogna di lavorare.
Personaggi molto diversi, ma si amalgamo tra loro (a parte Regina che ho molto odiato).
Ovviamente sullo sfondo c’é una storia d’amore e non poche tematiche sociali (una giovane madre con la figlia senza fissa dimore vittime di violenza da parte del ex fidanzato con problemi di droga).
Finale non banale, ma non mi ha convinto.
Speravo nel classico happy ending? Si!
This entire review has been hidden because of spoilers.
June 4, 2025
Carino, ma niente di più
August 2, 2025
Jo lavora da circa vent'anni alla libreria Bruebaker di Portland, diventata un'istituzione della città. Il proprietario le aveva dato fiducia sin dall'inizio, diventando il suo mentore e un punto fermo nella sua vita, sin da quando, giovanissima, Jo aveva perso i genitori a poca distanza tra loro.
Il lavoro il libreria era la sua ancora di salvezza e la sua felicità. E lo è tuttora, almeno fino a quando le cose iniziano ad andare per il verso sbagliato: Mr B, come lo chiama lei, viene colpito da un ictus e, anche se era andato in pensione, era pur sempre il proprietario della libreria. Regina, l'amministratrice della società, comunica con poco tatto la notizia a Jo che non riesce a credere a ciò che le dice e sprofonda nella desolazione: vuole che la libreria sia chiusa al più presto. Ma Jo non riesce ad accettare tutto ciò, non pensa sia corretto, anche perché una serie di eventi importanti sono in programma, ha un sacco di vendite online da spedire e sa che i clienti affezionati saranno sempre presenti. Ma nessuno vuole sentire ragioni. Così Adam, uno dei dipendenti, propone di metter su una protesta occupando lo stabile. Joanna non sa bene cosa fare, non è nella sua indole questo comportamento ma ben presto, sopraffatta anche dalla "rabbia" e delusa dalle figlie del suo datore di lavoro, accetta e con un piccolo gruppo rimarrà chiusa in libreria, occupandola.
Quello che non si aspetta è il coinvolgimento della popolazione che non vuole che la libreria chiuda. Si instaura così una "lotta" a distanza tra i ragazzi in libreria, Regina e le figlie di Mr B e le autorità cittadine. In tutto ciò Joanna nota una giovane con una bambina al seguito, Sierra e la piccola Rain, due senzatetto che attirano la sua attenzione e le invita a ripararsi in libreria. Entrambe sono in pericolo perché cercano di scappare dal fidanzato violento di Sierra.
L'epilogo è quasi scontato: gli occupanti dopo circa un mese sono costretti ad abbandonare la libreria perché Casey, diventato ancor più violento, li minaccia e così Jo deve per forza di cose far intervenire la polizia, la quale metterà fine a tutto.
Sostanzialmente ero partita con un'idea positiva di questo libro, dato che amo le ambientazioni in libreria; Joanna tutto sommato mi stava piacendo, nonostante la sua non più giovane età e tutte le sue insicurezze in cui un po' mi ci rivedo. Però poi, oltre l'occupazione, le vendite online e i piccoli battibecchi e tutte le sue preoccupazioni, direi anche inutili, direi che non è accaduto nulla di più! Hanno vinto comunque gli altri, era scontato, mentre io avrei preferito che la libreria venisse salvata sul serio, che Joanna avesse rimesso " a posto" Regina che tramava alle sue spalle, che il gruppo rimanesse unito e che anche Anna, uno degli elementi più validi, oppressa dai genitori, non si piegasse ai loro desideri ma continuasse sulla sua strada. Dalle parole è evidente che lei voglia fare altro nonostante si impegni in tutto ciò che fa, è evidente che non voglia fare il medico ma lavorare tra i libri. Perché una volta non può vincere qualcosa di diverso che il solito "buon senso"?
La scrittura è fluida e scorrevole ma è la storia che non va più di tanto, rimanendo bloccata, nonostante i buoni propositi, gli alti e bassi di Joanna che, quando vuole sa fare il capo, facendosi rispettare e dispensare buone parole per tutti.
Comunque, in fin dei conti, una discreta lettura che mi ha accompagnata in queste calde giornate estive.
Il lavoro il libreria era la sua ancora di salvezza e la sua felicità. E lo è tuttora, almeno fino a quando le cose iniziano ad andare per il verso sbagliato: Mr B, come lo chiama lei, viene colpito da un ictus e, anche se era andato in pensione, era pur sempre il proprietario della libreria. Regina, l'amministratrice della società, comunica con poco tatto la notizia a Jo che non riesce a credere a ciò che le dice e sprofonda nella desolazione: vuole che la libreria sia chiusa al più presto. Ma Jo non riesce ad accettare tutto ciò, non pensa sia corretto, anche perché una serie di eventi importanti sono in programma, ha un sacco di vendite online da spedire e sa che i clienti affezionati saranno sempre presenti. Ma nessuno vuole sentire ragioni. Così Adam, uno dei dipendenti, propone di metter su una protesta occupando lo stabile. Joanna non sa bene cosa fare, non è nella sua indole questo comportamento ma ben presto, sopraffatta anche dalla "rabbia" e delusa dalle figlie del suo datore di lavoro, accetta e con un piccolo gruppo rimarrà chiusa in libreria, occupandola.
Quello che non si aspetta è il coinvolgimento della popolazione che non vuole che la libreria chiuda. Si instaura così una "lotta" a distanza tra i ragazzi in libreria, Regina e le figlie di Mr B e le autorità cittadine. In tutto ciò Joanna nota una giovane con una bambina al seguito, Sierra e la piccola Rain, due senzatetto che attirano la sua attenzione e le invita a ripararsi in libreria. Entrambe sono in pericolo perché cercano di scappare dal fidanzato violento di Sierra.
L'epilogo è quasi scontato: gli occupanti dopo circa un mese sono costretti ad abbandonare la libreria perché Casey, diventato ancor più violento, li minaccia e così Jo deve per forza di cose far intervenire la polizia, la quale metterà fine a tutto.
Sostanzialmente ero partita con un'idea positiva di questo libro, dato che amo le ambientazioni in libreria; Joanna tutto sommato mi stava piacendo, nonostante la sua non più giovane età e tutte le sue insicurezze in cui un po' mi ci rivedo. Però poi, oltre l'occupazione, le vendite online e i piccoli battibecchi e tutte le sue preoccupazioni, direi anche inutili, direi che non è accaduto nulla di più! Hanno vinto comunque gli altri, era scontato, mentre io avrei preferito che la libreria venisse salvata sul serio, che Joanna avesse rimesso " a posto" Regina che tramava alle sue spalle, che il gruppo rimanesse unito e che anche Anna, uno degli elementi più validi, oppressa dai genitori, non si piegasse ai loro desideri ma continuasse sulla sua strada. Dalle parole è evidente che lei voglia fare altro nonostante si impegni in tutto ciò che fa, è evidente che non voglia fare il medico ma lavorare tra i libri. Perché una volta non può vincere qualcosa di diverso che il solito "buon senso"?
La scrittura è fluida e scorrevole ma è la storia che non va più di tanto, rimanendo bloccata, nonostante i buoni propositi, gli alti e bassi di Joanna che, quando vuole sa fare il capo, facendosi rispettare e dispensare buone parole per tutti.
Comunque, in fin dei conti, una discreta lettura che mi ha accompagnata in queste calde giornate estive.
Displaying 1 - 4 of 4 reviews