«Strano posto senza terra, dove non si ara, non si semina, non si vendemmia»: così era riassunta la singolarità di Venezia nel IX secolo. Una città dove potere e ricchezza si misuravano solo sul mare. Con la rinascita dell’Europa e la ripresa dei commerci dopo il Mille, quei suoi tratti e il ruolo di cerniera con il Levante ne determinarono la fortuna. Cominciò l’epoca d’oro di Venezia, padrona dei traffici mediterranei, potenza commerciale e anche militare. Questa la parabola tracciata nel libro, che ripercorre le tappe essenziali della storia veneziana fino al primo Cinquecento.
Questi sono i due pilastri che hanno retto per secoli il peculiare dominio di Venezia (così particolare che gli storici usano ora il termine CommonWealth per definirlo). In questo agile, ma rigoroso ed ottimamente scritto saggio l'autore ripercorre la vicenda storica della città-stato, dagli albori nell'Alto MedioEvo fino ai primi decenni dell'Era Moderna. Molto preciso e dettagliato nella descrizione degli eventi storici ed adeguato nell'analisi dei rapporti fondamentali con le altre potenze - molto interessante comprendere come la vicenda di Venezia si lega per secoli a quella dell'Impero Bizantino, dall'800 in cui comincia a rendersi autonoma fino alla Quarta Crociata e alla conquista di Bisanzio stessa che vede Venezia in un ruolo tra il cinico e l'interessato. Poichè il commercio era la linfa vitale della città, i rapporti/scontri si capiscono solo in questa luce: guerre quando necessarie per garantire le vie dei commerci, patti ed accordi quando utili per aprire nuovi mercati. Senza dimenticare la rivalità inevitabile con Genova, città gemella per caratteristiche ed ambizioni, che ha segnato la storia commerciale (e non solo) dell'Italia per molti secoli. Il testo è scritto in modo rigoroso e preciso, se a qualcuno risulta noioso e ripetitivo consiglio di lasciar perdere i saggi storici di buona qualità e ripiegare su libri di divulgazione semplici(otti) per tutti che (purtroppo) non mancano.
Non sapevo tutte queste nozioni, per cui questo libro è interessante, chiaro e dettagliato. Un po’ noioso quando parla delle guerre e fin troppo preciso.