«TRA MALATTIA E PREGIUDIZI, L'ULTIMA PROTAGONISTA DI UNA STORIA DI MALASORTE. SARÀ CATHERINE A SALVARE LA CORONA?» Parlare di una maledizione che incombe sui principi e le principesse del Galles è all'apparenza anacronistico, nel XXI secolo. I più scettici forse storceranno il naso, eppure centinaia d'anni di sventure e disgrazie sembrerebbero dimostrare che l'ipotesi non è poi così balzana. In questo nuovo libro, Antonio Caprarica, insieme ai panni di più amato cronista della famiglia reale inglese, veste quelli di lucido investigatore, compiendo un viaggio nel tempo tra le molte manifestazioni di un alone di malasorte che sembra avvolgere davvero, e da sempre, i detentori del titolo del Galles. L'origine della leggenda sinistra potrebbe risalire alla fine del 1200, con l'anatema lanciato dall'ultimo sovrano di stirpe gallese, sconfitto e ucciso da Edoardo I che consegnò così la corona della regione al suo primo dei conquistatori a portare il titolo, primo a conoscere una fine atroce e vergognosa. E avanti nei secoli, tra principi e principesse altrettanto sciagurati, passando da Caterina d'Aragona ed Enrico VIII fino a Diana e Carlo per giungere infine a Kate Middleton. Ripercorrendo i passi della principessa borghese nella famiglia Windsor, l'autore ne racconta gli anni difficili, tra lo snobismo dell'aristocrazia, l'iniziale diffidenza della regina Elisabetta, il conflitto con i Sussex, in particolare con Meghan, e infine la lotta contro il cancro, al di là di fake news e speculazioni. La vicenda di Catherine si intreccia così con la Storia che sembra accanirsi contro i Galles, ai quali, come il lettore potrà verificare, difficilmente ha arriso la vita. Sarà proprio lei, la ragazza di origini popolari, discendente di minatori, a rovesciare questo destino e regalare una nuova stagione alla monarchia?
Ha esordito nel mondo giornalistico come redattore sindacale del settimanale Mondo Nuovo; tra il 1976 e il 1978 ha commentato prima la cronaca romana e poi la politica interna su l'Unità, in seguito è stato per soli nove mesi da febbraio a ottobre 1989 condirettore del quotidiano romano Paese Sera. Con Giorgio Rossi, ha scritto il suo primo libro: La ragazza dei passi perduti, nel 1986. Nel 1989 ha lasciato la carta stampata per dedicarsi alla televisione: entrato in Rai, si è occupato di politica estera, poi è inviato e, quindi, corrispondente fisso del Tg1 nei paesi mediorientali, con base al Cairo ed a Gerusalemme. È inviato in Afghanistan, sui carri armati sovietici, che si ritirano sotto l'offensiva dei mujaheddin. Poi a Baghdad, nell'autunno del 1990. Quando è scoppiata la prima guerra del Golfo, si è trovato a Gerusalemme e ha raccontato la caduta degli Scud su Israele. Nel 1993 è trasferito a capo dell'ufficio di corrispondenza Rai di Mosca, sotto la presidenza di Boris El'cin. Ha intervistato Michail Gorbačëv, è si è recato a Groznyj, capitale della Cecenia. Nel 1997 è spostato a Londra, occupando lo stesso incarico per la Rai, ma per la capitale britannica. Dopo nove anni nel Regno Unito, nel marzo 2006 è stato posto a capo della Rai di Parigi. È ritornato in Italia nel novembre 2006: è arrivato il momento in cui ha incominciato a dedicarsi alla radio. È stato, infatti, nominato direttore del Giornale Radio Rai (GRR) e di Rai Radio Uno, incarichi che ha mantenuto sino ad agosto 2009. Nel Settembre 2010 ritorna nella sede di corrispondenza britannica della Rai a seguito del reintegro da Parte del Giudice del lavoro.
Non male, né il concetto del libro, né come è sviluppato. Inutile nasconderlo, l'ho comprato principalmente perché parlava delle principesse del Galles del passato, su tutte la mia adorata Anne Neville. Ho apprezzato molto la parte storica, specialmente quella su Joan di Kent e su, appunto, Anne. Forse perché il medioevo inglese è il mio periodo storico di riferimento. Ho apprezzato anche molto l'accuratezza, e come viene rappresentato il matrimonio tra Richard III e Anne Neville, finalmente ben lontano dall'insensatezza del mostro di Shakespeare, anche se ad essere sinceri avrei preferito un altro approccio alla questione Principi nella Torre e, in generale, a Richard. ma non si può avere tutto, immagino. Molto interessante e anche ben fatta la parte su Kate Middleton, anche se su carta è quella che esercita meno fascino su questa vecchia appassionata di Storia. In ogni caso, un plauso all'autore: è veramente scorrevole e ben ricercata.