«Questa notte l'ho sognata. Aveva due anni ed era cosí piccola, mi si arrampicava su una spalla come un topolino, rideva. Nel sogno avvicina la bocca al mio orecchio e il suo fiato caldo mi fa il solletico, ma quando sussurra ha una voce da grande. devi ammazzarli tutti».
La vendetta di un uomo qualunque. Un thriller silenzioso, scorretto, crudele.
Quella di Vittorio è una vita come tante, che procede evitando squilli e cadute. Un giorno gli accade la piú terribile delle l'unica figlia, adolescente, muore mentre è con un gruppo di amici. Un incidente, cosí sembra, poi qualcuno insinua un dubbio. A quel punto l'esistenza di Vittorio, già devastata, si sgretola del tutto. Finché non è proprio la figlia morta a dirgli cosa deve fare.
Carlo Lucarelli was born at Parma, the son of a physician. He was interested in literature and theatre when he was young, and studied Literature and History. Nowadays he lives in Mordano near Bologna.
Already in his years of study, during his research for his thesis subject he got in touch with the material for his first two books, which take place during the time of fascism and the years immediately after the war. In Italy he became well known quite soon because of these two books, and it was only a matter of time before he quit his academic activities and turned to his career as an author and all other sorts of activities, such as writing plays, film scenarios, radio-plays and, moreover, singing in a Post-Punk-Band called "Progetto K".
He is a frequently invited moderator on an Italian television programme about crime (Blu notte misteri d'Italia). As a journalist he works for several newspapers and magazines, such as il manifesto, Il Messaggero and L'Europeo. He has written more than twenty novels, including Almost Blue, (City Lights, 2001) and numerous short stories. Together with Marcello Fois and Loriano Macchiavelli he founded "Gruppo 13", a collective of crime-writers in the region Emilia-Romagna.
«Quando racconta quello che prova, Paola parla di un buco. Un buco grande e profondo che Elisa le ha lasciato nel cuore e nella mente, freddo e vuoto. Un buco nero che si mangia sia lo spazio che il tempo, perché va bene, non c'è piú il suo letto da rifare, la camera in disordine, le lavatrici, le diete con o senza, a scuola in macchina quando perde l'autobus, stai sempre al cellulare, i litigi, gli abbracci, i bacini, scambiarsi i vestiti, comprare i trucchi insieme, Elisa in giro per casa, presente, fisicamente, ma quello che le manca di piú invece è il tempo. Il tempo passato dei ricordi che se non si condividono tra chi li ha vissuti, Paola dice, poi ti cambiano in testa e diventano un'altra cosa, solo per te e basta. Ma soprattutto le manca il futuro, tutto quello che poteva essere, altri litigi, altri abbracci, altri bacini, la stanza a Bologna con le compagne di università, gli applausi alla laurea, le lacrime al matrimonio, i calci dentro al pancione, nonna Paola, tutto, tutto, tutto.»
4 ⭐️ Purtroppo ai genitori, protagonisti di questa brutta vicenda, muore la figlia Elisa. Il padre cercherà in un modo o nell’altro di vendicarsi con gli amici della figlia. Ma saranno stati veramente loro o no? Qual è la verità che si nasconde dietro questo incidente? Un’altro bellissimo giallo scritto da Lucarelli.
Ho deciso di leggere questo thriller per due ragioni: 1- è una storia di vendetta di un padre che sente la voce di sua figlia morta che gli chiede di ammazzare i colpevoli 2- il retro copertina recita: un thriller silenzioso, scorretto, crudele. E in effetti il libro lo descriverei proprio così. silenzioso perchè non c'è grande suspence, scorretto perché non tutto è come sembra, e crudele per le modalità con cui si consuma la vendetta.
Interessante la trama ma in effetti non è un thriller canonico, non mi ha tenuto col fiato sospeso. Direi più che è una narrativa incentrata sulla perdita, sulla vendetta e sulla verità dei fatti.
Un banale incidente e una ragazza muore. Forse c’è un mistero, forse solo sfiga. Un matrimonio che si spezza, i genitori che non sanno nulla dei figli, la fame di vendetta, la violenza come ragione di vita. Un vero noir scritto bene e senza fronzoli (in mezzo a tanti bluff sugli scaffali). Lucarelli non sbaglia un colpo.
2.5/3⭐️ Se leggete la quarta di copertina vi verrà subito voglia di comprare il libro, perché la storia ha un potenziale immenso, peccato però che io non sia riuscita ad apprezzarlo al 100%.
È il primo libro di Carlo Lucarelli che leggo: la trama mi ha colpito da subito, ma lo stesso non posso dire dello sviluppo. Non mi ha appagata: ho trovato la narrazione frammentata, situazioni che mi sono sembrate quasi surreali e senza una effettivo approfondimento (?)
Mi sento di dire che essendo il mio primo approccio a questo autore non sono abituata alla sua tipologia di scrittura, perciò non so se queste caratteristiche si ritrovino anche nelle sue precedenti pubblicazioni, però per quanto riguarda questa storia, per me, è un MH.
Con “Almeno tu”, Carlo Lucarelli ci consegna un romanzo breve, ma capace di aprire un abisso. Un noir psicologico teso e doloroso, che mette al centro il lutto più insopportabile: la perdita di un figlio. Ma qui non c’è spazio per il sentimentalismo. Lucarelli sceglie la strada più difficile: quella della disperazione che diventa azione, della giustizia che si trasforma in ossessione.
Vittorio è un uomo qualunque. Una vita fatta di routine, abitudini, certezze piccole ma solide. Fino a quella notte. Fino alla morte della figlia adolescente, Elisa. Ufficialmente un incidente stradale, una tragica fatalità. Ma a volte basta poco per far crollare tutto: un dettaglio, un’intuizione, un sussurro. E quando quel sospetto si insinua nella mente già devastata di un padre, il dolore cambia forma. Si fa furia. E la frase “Devi ammazzarli tutti”, pronunciata da Elisa in un sogno, diventa un comando. Una missione. Una ragione per andare avanti…
Sembra essere una vita normale, come tante altre, quella di Vittorio. Una notte, però, nel cuore notte, un suono che non è quello della sveglia, ma il citofono. A svegliare lui e la moglie Paola è il maresciallo dei carabinieri che, suo malgrado, è latore di una notizia terribile. L'unica figlia adolescente della coppia e morta in un incidente stradale, mentre si trovava con degli amici di ritorno da una sagra. E da qui che prende il via il racconto di Lucarelli, che trasforma la tragedia in un "giallo" appassionante, come solo lui sa fare, con sviluppi inaspettati. E se non si trattasse di un incidente? È il dubbio insinuato da Lara, un avvocato che ha seguito un caso di tentata violenza ai danni di un'altra adolescente nel quale erano stati coinvolti in precedenza due degli amici con i quali si trovava in auto Elisa, la figlia di Vittorio e Paola, che sconvolge, con risvolti inaspettati, la coppia. In particolare è la vita di Vittorio ad essere messa a soqquadro: inizia a indagare per conto suo sui quattro amici di Elisa, che una notte gli è apparsa nel sonno chiedendogli di essere vendicata. Da qui in avanti la storia si fa incalzante, e la vendetta chiesta da Elisa al padre - in un modo o nell'altro - si compirà su tutti e quattro gli amici. Sembrerebbe, pur nella sua crudezza, tutto troppo semplice! Ma Lucarelli, nelle ultime pagine, propone (o meglio, lo fa attraverso Martina, una delle amiche che era in macchina con Elisa prima della sua morte) un'ulteriore possibile svolgimento dell'incidente mortale. Lucarelli è sempre il maestro della suspense. Da leggere senza pause!
"Almeno tu" di Carlo Lucarelli è un viaggio oscuro e doloroso nei meandri dell'animo umano, che racconta la storia di due genitori, Vittorio e Paola, devastati dalla morte di Elisa, la loro unica figlia, a causa di un incidente stradale. La crudeltà del destino oltre a rappresentare un'inconcepibile perdita, distrugge, inesorabilmente, l'equilibrio e l'unione della coppia.
Ma mentre Paola segue, sin da subito, un percorso terapeutico al fine di ricostruire una parvenza di normalità, Vittorio trasforma il suo dolore in ossessione, in rabbia, in sete di vendetta. La sua discesa nell'oscurità è segnata da un'evento ambiguo e inquietante: la comparsa in sogno di Elisa che gli chiede di vendicarla.
La ricostruzione dell'incidente non offre certezze assolute, lasciando ampi spazi al dubbio, all'interpretazione, e ad una verità che sembra sfuggente.
La mia valutazione con tre stelle non intende mettere in discussione lo spessore del libro che reputo valida, ma nasce dalla percezione di alcune criticità:
- narrazione affrettata che ha sminuito alcuni passaggi emotivamente intensi; - alcuni personaggi abbozzati come Lara, avvocato di Paola, funzionali alla trama ma privi di una profondità psicologica; - la prevedibilità di alcuni elementi della trama - come la deriva vendicativa del padre o la frattura della coppia.
Nonostante queste debolezze mantiene, comunque, la capacità di colpire nel profondo. Lucarelli, con il suo stile asciutto e diretto, riesce a trasformare una tragedia personale in una riflessione universale sul lutto, sull'amore e sulla giustizia.
Un uomo il cui unico scopo è quello di sopravvivere alla morte della figlia adolescente coinvolta in un incidente d’auto, si ritrova a desiderare vendetta quando, la ex moglie e una sua amica avvocatessa, gli prospettano una verità diversa dall’incidente. Da qui si dipanano le storie dei diversi protagonisti.
- il padre e la sua folle sete di vendetta messa in atto per poter dare un senso alla perdita della figlia e a ciò che rimane della sua vita.
- la madre che vorrebbe credere che ci sia altro nella morte della figlia forse per tenersi attaccata a qualcosa e poter andare avanti.
-l’avvocatessa con la rabbia di chi si è vista strappare di mano anni prima l’accusa di tentato stupro verso uno dei ragazzi in auto quella sera fatidica e per questo anche lei in cerca della sua personale vendetta che coinvolgerà tutti.
- i ragazzi presenti sull’auto la sera dell’incidente che non hanno mai detto la verità, ma erano davvero colpevoli di qualcosa?
Quanto si conosce davvero una figlia? Quanto davvero si crede di conoscerla? Cosa si sarebbe disposti a fare per non accettare che la bambina che ti adorava si è trasformata in una ragazza che ti disprezza? Una storia che colpisce come un pugno allo stomaco, un thriller crudele dalla magistrale narrazione di Carlo Lucarelli
In questo romazo Carlo Lucarelli ci racconta una storia di perdita e di vendetta, Elisa la figlia di Vittorio e Paola è morta per un incidente in auto con gli amici, ma Lara ex investigatrice si ricollega a un altro incidente avvenuto a Tenerife. Si vedrà in questo libro un genitore che non sarà più lo stesso e comincerà ad avere idee sempre più cattive e malsane nei confronti di chi era con lei quella sera, dall’altra parte la mamma si rassegna in una sorta di accettazione di quello che è avvenuto. Il finale non mi ha sorpreso quanto pensavo, ma la storia mi ha tenuta incollata alle pagine, si va a parlare su diversi temi, sull’essere diversi e non accettati, di lutto, di potere… un thriller che non mi aspettavo.
Il retro della copertina dice: "Un thriller silenzioso, scorretto, crudele." Ed è proprio così. 🔇 Silenzioso, perché non c'è la classica suspense da thriller, nessun batticuore. 🚫 Scorretto, perché nulla è come sembra. 🩸 Crudele, perché la vendetta si consuma in modi disturbanti.
La trama è interessante, ma non aspettatevi il classico thriller: è più un romanzo sulla perdita, la vendetta e la verità, che sulla tensione. La vendetta viene raccontata in modo così contorto e mediato dalla tecnologia, che a tratti risulta inverosimile. Un libro che lascia perplessi, con quel retrogusto amaro del "poteva essere, e invece...".
“Paola è a letto col raffreddore, che per lei è peggio della kriptonite, la testa piena, gli occhi che pizzicano, le n e le m che le vibrano ottuse dentro il naso, vorrebbe sparare fuori tutto il muco che la opprime, se lo soffia via in continuazione, e infatti ha le narici rosse e screpolate e una nevicata di fazzolettini accartocciati sulla coperta.”
Probabilmente non 5 stelle per la conclusione, ma come mia prima lettura di Carlo Lucarelli devo dire di essere rimasta davvero sorpresa. É stata una lettura scorrevole e difficile da arrestare. Piaciuto, ma avrei preferito un finale più "concludente".
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Sono un fan del noir e di Lucarelli nello specifico. Il plot è da 5 stelle, così come l’inizio, che fa male pagina dopo pagina. Quando arriva al bello, peró, la ferocia non sparisce ma diventa veloce, sbrigativa. Un romanzo che avrebbe dovuto avere 100 pagine in più.
Libro MERAVIGLIOSO storia che ti prende a pugni nello stomaco. Ho fatto un po' fatica con il tipo di scrittura ma è magistrale libro fantastico se potessi dare dieci stelline le darei lo consiglio vivamente.
Romanzo angosciante che non si puó nemmeno considerare un giallo a tutti gli effetti secondo me. Piacevole per come é scritto, ma certamente non per l'argomento. Un Lucarelli che si muove fuori dagli schemi.
Angosciante, ma da leggere tutto d'un fiato: bellissimo, secondo il mio punto di vista. mi riprometto di leggere altri titoli di Lucarelli quanto prima!
Questo libro è per me un grande MAH. Il modo di scrivere e raccontare i fatti non mi è piaciuto. Un romanzo davvero breve ma che ho fatto fatica a terminare. Peccato.