Impossibile lasciare la Terra

by Alejandra Costamagna, Maria Nicola (Translator)

"Impossibile lasciare la Terra" è un quartiere che si incastra perfettamente nella città letteraria costruita da Alejandra Costamagna, pluripremiata scrittrice cilena di cui Edicola ha già pubblicato il romanzo "Il sistema del tatto" e la raccolta di racconti "C’era una volta un passero". Un quartiere abitato da gente sola, gente ossessionata, gente che si suicida però prima mangia e trova che il purè dell’ospedale sia delizioso. Costamagna è un orecchio che cammina per le strade, una predatrice di frasi, una fanatica della minuzia. Le sue storie divampano senza il minimo stridore, l’amabile sobrietà della sua scrittura pulsa sotto ogni assurda vicenda, e i suoi personaggi - così commoventi nel loro delirio di contraddizioni - sono calamite che trattengono chi legge in una realtà impossibile da lasciare.

160 pages, Paperback

Published May 14, 2025

About the author

Periodista y magíster en Literatura. Ha publicado las novelas En voz baja (Premio Juegos Literarios Gabriela Mistral 1996), Ciudadano en retiro (Planeta, 1998), Cansado ya del sol (Planeta, 2002), Dile que no estoy (finalista del Premio Planeta - Casa América 2007) y Naturalezas muertas (Cuneta, 2010), y los libros de cuentos Malas noches (Planeta, 2000), Últimos fuegos (Ediciones B, 2005) y Animales domésticos (Mondadori, 2011). Ha escrito para revistas como Gatopardo, Rolling Stone y El Malpensante. En 2003 obtuvo la beca del International Writing Program de la Universidad de Iowa, Estados Unidos. Su obra ha sido traducida al italiano, francés, danés y coreano. En Alemania le fue otorgado el Premio Literario Anna Seghers 2008 al mejor autor latinoamericano del año.
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Reviews

[Gianni · Rating 5 out of 5]

Tredici racconti che parlano di relazioni, di una quotidianità che svela zone d’ombra da cui si liberano passioni, ossessioni, turbe, dolori, solitudini e morte. Zone a cui si resta incollati e che sembra normale, ineluttabile, dover attraversare. ””L’uomo non ha mai lasciato la Terra” concluse. “Ti rendi conto?” Julieta non sapeva cosa rispondere. Magari la sua sorella maggiore aveva ragione; magari no. Per loro, pensò, non cambiava nulla se l’uomo era arrivato sulla luna. Che potesse arrivare in Giappone, per loro era già sufficiente. Allora si ricordò d’Eli yogurt che stava mangiando e aprì la bocca per ricevere l’ultima cucchiaiata.
I minuti che seguirono li passarono in silenzio. Finché Raquel non ce la fece più.
“Ti dirò la verità “ disse. E lo fece: “Mia mamma è morta”.”

Sono racconti popolati da personaggi comuni che, però, non sono destinati a vivere una vita comune, ”L’ho vista bruciare. Sembrava un tumore, una cosa né viva né morta. Ma gli occhi erano ancora vivi. Spalancati: si poteva immaginare che quegli occhi vedessero ancora. Era viva, glielo giuro. Le fiamme serpeggiavano sulle lenzuola del nido. Allora l’ho lasciata lì e sono uscito nel corridoio, perché l’odore di bruciato e le sue grida acute e i pori e la lingua di fuoco mi mettevano un tremore addosso.”

[Evelin Rumi · Rating 4 out of 5]

È il primo libro che leggo dall'autrice Costamagna e devo dire che mi ha lasciato stupita.
Le storie corte sono molto interessanti e analizzano momenti della vita di persone reale, forse anche persone che possiamo conoscerci nella nostra quotidianità. La parte dark dei pensieri nei personaggi non è un tabù in questo libro, l'autrice li porta in maniera non sforzata e molto naturale.
Mentre leggevo il libro ho visualizzato le storie come episodi di una serie di Netflix.

[Francesca · Rating 4 out of 5]

Tutte le storie di questo libro si basano su sogni incompiuti, realtà incompiute e sull’infinito dibattito tra l’essere qualcosa di più e il comfort della routine. Sono un promemoria costante che la vita è così: piena di sfortune, rabbia, imprevisti, pensieri così oscuri da non poter essere espressi ad alta voce. I personaggi di queste storie sono esseri umani con tutte le loro contraddizioni: persone che non sono straordinarie, né cercano di esserlo, ma che vogliono solo sopravvivere a se stesse, fuggire dai loro pensieri. Alla fine, però, tutti si rendono conto che non è possibile, non si può andare da nessuna parte, è impossibile lasciare la Terra.

Ogni racconto inizia in medias res, in un mondo già in corso e in vite di personaggi che già esistevano in precedenza, cosa che sembra dare un senso di frammentarietà “occasionale” dei fatti catturati, ma proprio questa frammentarietà fa parte della struttura stessa del libro e lega in uno sfumando quasi cinematografico le storie una all’altra.

Oltre a questo mondo in continuo movimento da cui vengono carpite le storie, con il suo sistema di connessioni che le collega, come per caso, c’è un altro aspetto delle narrazioni di Costamagna che è importante: nei momenti chiave dei racconti, la voce narrante ha la capacità di escludere il lettore, così che alcuni eventi siano intrisi di incertezza. Il lettore si ritrova improvvisamente alienato da ciò che sta accadendo, la sua posizione di testimone furtivo degli eventi diventa chiara e in tale estraniamento, la sua lettura diviene attiva quasi a dover provvedere da sé il completamento delle informazioni.

Questo procedere cattura in un ritmo ipnotico, si è assorbiti da questi racconti che sembrano ordinari ma assumono una valenza universale e dei piccoli particolari non insignificanti caratterizzano la vita e la persona dei protagonisti.

Una antologia molto bella, un’autrice che vale la pena scoprire – io ho già voglia di leggere altro di suo.