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Triste, solitario y final

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"Tenía la obsesión de Laurel y Hardy desde mi infancia. Y desde que descubrí a Chandler estaba fascinado con Philip Marlowe. Pero hizo falta que un gato me diera la idea de la novela: el único capaz de investigar la historia del Gordo y el Flaco era un detective profesional como Marlowe. Me metí como personaje para divertirme: pensaba sacarme, pero cuando la di a leer a los amigos y vi que funcionaba, lo fui dejando para más adelante, y un día la terminé. Tenía treinta años, era el año 1973."

192 pages, Paperback

First published January 1, 1973

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About the author

Osvaldo Soriano

40 books104 followers
Soriano became a staff writer at La Opinión right from the start in 1971 when editor Jacobo Timerman founded the newspaper. La Opinión was permeated with progressive politics and soon there was an attempt to squash the left-wing influence with-in the paper. After six months of not having any of his articles published, Soriano began writing a story in which a character named Osvaldo Soriano reconstructs the life of English actor Stan Laurel.
The work became his first novel, Triste, solitario y final (English: Sad, lonely and final), a melancholic parody set in Los Angeles with the famed fictional Philip Marlowe detective as his joint investigator. It was some months after the publication of his novel that he visited the American city, and actually stood by the grave of Stan Laurel, leaving there a copy of his book.
Shortly after the Proceso de Reorganización Nacional coup d'etat in Argentina in 1976, he moved to Brussels first (where he met his wife Catherine), and then to Paris, where he lived in exile until 1984. While in France he befriended Julio Cortázar with whom he founded the short-lived experience of the monthly magazine Sin censura. After the fall of the military junta he returned to Buenos Aires and the publication of his books were met with large success, not only in South America but also in Italy and several other countries where his works begun to be translated and published.
In his books, Soriano succeeded in mixing his experiences as a democratic activist and as a strong critic of the violence wielded by reactionary governments with extraordinary humour. A lover of both football/soccer and cinematography, he often honored both in his work. Soriano was a known San Lorenzo fan.
After his death in 1997, he was buried in the La Chacarita Cemetery in Buenos Aires. His work has since been translated into at least fifteen different languages, and has inspired film directors and producers on fiction and documentary works based on his novels and life-experience.

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156 (8%)
1 star
49 (2%)
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Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,432 followers
November 8, 2024
IL LUNGO ADDIO



Tra queste pagine s’incontrano Stan Laurel (Stanlio) orfano di Oliver Hardy (Ollio), Philip Marlowe che si è liberato di Chandler, Charlie Chaplin (Charlot, che qui oltre a pronunciare assiomi è oggetto di sequestro), John Wayne (che viene alle mani, leggi cazzotti, proprio con Marlowe), Jane Fonda (più che mai schierata contro la guerra in Vietnam), James Stewart.
Il coprotagonista è un tizio di nome Osvaldo Soriano, che ormai abbiamo imparato a conoscere, e qualcuno ad amare, ma che all’epoca (1973) non era nessuno, un perfetto sconosciuto: a parte essere l’autore sulla copertina (come Dante nei suoi viaggi per Inferno, Purgatorio e Paradiso?).


John C. Reilly interpreta Ollio, Steve Coogan è Stanlio nel film “Stan & Ollie” di Jon S. Baird che racconta il declino della carrira della coppia di attori comici (2018).

Stan Laurel vuole capire perché a Hollywood nessuno lo fa più lavorare e per scoprirlo ingaggia il detective privato Marlowe.
Però muore dopo poche pagine. L’indagine va comunque avanti, Marlowe si sa è uno che non molla.
Anche perché a Los Angeles arriva un giornalista argentino che sta scrivendo un libro su Stan Laurel che assume un investigatore privato di nome Marlowe per scoprire come mai non lo fanno più lavorare. E Soriano incontra Marlowe sulla tomba di Stanlio.
Marlowe e Soriano procedono appaiati, si danno del lei ma diventano amici, giocano a scacchi con il re bianco sostituito da una pallottola calibro 45, finiscono con scoprire nulla a parte la vita.


“Stan & Ollie”, film del 2018.

Certo, non è una storia di vincenti.
È un romanzo picaresco, un pastiche che fa pensare a Don Quixote e al suo scudiero Sancho (Marlowe è alto e allampanato, Soriano era soprannominato dai suoi amici El Gordo), fa pensare agli eroi dell’Ariosto, al Barone di Münchhausen dopo che qualcuno gli ha detto in faccia “Bum!”, fa pensare a una graphic novel senza disegni.



L’ufficio di Marlowe è al sesto piano di un edificio non particolarmente in forma e sulla porta di vetro smerigliato c’è scritto “Entrate senza bussare”.
Quel giorno il vecchio Stan entrò senza fare rumore.
Stropicciato dalla vita, disilluso e malinconico come abbiamo imparato a conoscere Marlowe, curioso ironico frenetico nostalgico come in seguito ho imparato a conoscere Soriano.
Ritmo mozzafiato, linguaggio secco, ironia al fulmicotone, amaro ma spavaldo, stralunato e disincantato.



Non mi meraviglia affatto che Soriano nel 1976, mandato dal suo giornale per seguire un incontro di boxe in Europa, non sia ritornato a casa per otto anni, e sia rimasto lontano dalla giunta militare, ovviamente a Parigi, che tutti abbraccia e accoglie: in queste pagine parla di personaggi letterari e cinematografici, di Hollywood, di ribelli, sognatori, fuggitivi (per citare il titolo di un altro suo romanzo), ma si percepisce bene che con la dittatura non poteva convivere.

PS
Il titolo del romanzo di Soriano, come si capisce in esergo, è preso dal romanzo di Chandler, il sesto con Marlowe, Il lungo addio.


Triste, solo e alla fine.
Profile Image for Eliasdgian.
432 reviews132 followers
September 20, 2019
Once upon a time in Hollywood! Ο Φίλιπ Μάρλοου, ο γνωστός μοναχικός και αλκοολικός ντετέκτιβ του Ρέημοντ Τσάντλερ, συναντά τους Σταν Λόρελ, Τζόν Γουέιν, Τσάρλς Μπρόνσον, Ντιν Μάρτιν, Τζέιμς Στιούαρτ, Τζέιν Φόντα, κι ένα σωρό άλλους υπέρλαμπρους αστέρες του Χόλυγουντ, και τελικά απαγάγει (!) έναν από αυτούς (Τσάρλι Τσάπλιν). Με ‘συνεργό’ του έναν Αργεντίνο δημοσιογράφο, ονόματι Osvaldo Soriano (!), που δυσκολεύεται με τα αγγλικά του κι αποφάσισε να επισκεφθεί την πόλη των Αγγέλων μπας και μάθει τίποτα περισσότερο για τη ζωή των Χάρντι και Λόρελ (του Χοντρού και του Λιγνού, ντε!) και ολοκληρώσει το μυθιστόρημα που γράφει γι’ αυτούς, ο Φίλιπ Μάρλοου, το ίδιο απεριποίητος και παραιτημένος όπως τον έχουμε συνηθίσει, μπλέκει σε περιπέτειες ευφάνταστες και καταστάσεις κωμικοτραγικές. Αβίαστη γραφή, πανέξυπνοι διάλογοι και πολύ χιούμορ σ’ ένα μυθιστόρημα με χαλαρή πλοκή, νουάρ ατμόσφαιρα και την πιο απροσδόκητη εξέλιξη που θα μπορούσε να σκεφτεί κανείς (εξαιρουμένου του Ταραντίνο ίσως)! Όσο για το πώς βρέθηκε στα χέρια μου το περί ου ο λόγος βιβλίο, η ίδια ιστορία ξανά. Ο Luis Sepulveda προτείνει ορισμένους από τους πιο αγαπημένους (σύγχρονούς) του συγγραφείς κι ένα από τα ονόματα που μνημονεύει (και κατέγραψα στο δικό μου Moleskine) είναι αυτό του Αργεντίνου Osvaldo Soriano (1943-1997). Άξιζε, άραγε η γνωριμία μας; Εννοείται, και με το παραπάνω!
Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews111 followers
September 28, 2017
Elogio della libera stampa

Questo è un libro quasi irrecensibile e irraccontabile. Arriviamoci per sottrazione delirante:

Mr. Soriano si reca presso un produttore cinematografico e propone questo come soggetto e sceneggiatura di un grande film. L'esito è infausto e viene scaraventato fuori sul marciapiede. Il copione lo segue e lo colpisce alla nuca.
Mr. Soriano si presenta alla direzione artistica di un Network per una sitcom retta da questo format. Telefonano alla neurodeliri e il povero Soriano fugge con solo una manica della camicia di forza ancora svolazzante. Il format viene gettato dal 35°piano e lo colpisce sulla testa.
Mr. Soriano di presenta al Grande Tabloid Popolare per includere il suo libro a puntate nelle torpide edizioni agostane. Dopo aver accettato l'impossibilità di trasformarlo con un complessissimo origami in un paio di sensazionali tette, la direzione gli offre un caffè e lo accompagna alla porta dove inciampa. Il dattiloscritto rimbalza nella parete e lo colpisce a lato della testa.
Mr. Soriano tenta di proporre il volume alla TechnodromeVideoGames come soggetto del prossimo sparatutto dove GodzAlien duellerà contro TerPredator. Il sistema di sicurezza computerizzato non riconoscendo l'oggetto che Mr.Soriano tiene fra le mani non lo fa nemmeno entrare.
Mr Soriano decide di darla su e di pubblicare il suo scritto come libro e solo come libro. Piace a moltissimi umani romantici obsoleti, i lettori.
Profile Image for Noce.
208 reviews363 followers
August 14, 2011
Il sapore del sangue dopo una scazzottata sa di ferro e poesia

Se a un certo punto scopriste che Charlie Chaplin era un vecchio antipatico.
Che Stan Laurel aveva gli occhi color foschia.
Che Oliver Hardy era un grassone buono.
Che Dick Van Dyke è solo un borioso.
Che John Wayne non si toglieva gli stivali manco per farsi la doccia.
Che a Julie Christie piacciono le risse.
Che James Stewart aveva un destro niente male.

Probabilmente rimmareste stupiti.
Ma ponete il caso che insieme a voi queste cose le scoprano due improbabili compagni d’avventure: Osvaldo Soriano e Philip Marlowe.

Forse ne nascerebbe un parapiglia.
O forse no.
Forse quella poesia interiore che zigzaga qua e là tra una rissa e l’altra vi farebbe luce fino all’ultima pagina.

E allora potrebbe anche capitare che l’addio non sarà più né triste, né solitario, né final.

http://youtu.be/olBlUokOmdY

(da ascoltare solo dopo che avrete sognato di avere Soriano come vicino di casa e Marlowe come precettore personale).
September 28, 2017
“Triste solitario y final”. Tre aggettivi in fila senza senso ! Facile impadronirmene e trasformarli in simbolo crepuscolare, giusta risposta a un sbrigativo: -“come stai ?”. Che siano tratte da “Il lungo addio” di Chandler, una citazione d’amore di Soriano per il grande”giallista” Chandler, non cambia nulla.
“Triste solitario y final” è lo “Spoon river” del vecchio cinema muto, quello scomparso e quello che sopravvive a se stesso nel sonoro; lo è dell’ hard boiled e del detective per eccellenza: l’ impudente, freddo, irriverente Marlow.
Dallo schermo scendono Stan Laurel, Oliver Hardy, Charlie Chaplin, John Wayne, Miche Rooney, Jane Fonda personaggi consegnati al mito, che si imbattono nell’unico personaggio/persona, il giornalista Osvaldo Soriano, paffuto, biondastro quasi pelato, assolutamente imbranato.
Quell’avventura è più grande di lui ma non può rinunciarvi a meno di non rassegnarsi al silenzio impostogli dalla dittatura argentina, nella redazione del giornale in cui lavorava. E il silenzio per un giornalista è la morte. E allora giù con “battute” eufemismo per legnate da orbi, scazzottate, fughe improbabili e raffiche di mitra, per non essere da meno del maestro Marlowe, che segue come un cagnolino. Quasi a dimostrare quanto nulla conti la verosimiglianza in un racconto.
E’ tempo di spettri che sono più vitali dei vivi, in un mondo dove il caos “cattivo” regna. Non è tempo di riflessioni seriose. E’ tempo di sberleffi con un occhio nostalgico e divertito al passato. Una comica muta fatta di parole. Sogno e rimpianto su cui dominano ”gli occhi color foschia di Stan Laurel” Woody Allen ci avrebbe ritentato dieci anni dopo con La rosa purpurea del Cairo che è dell’85. I risultati sono a distanza siderale da “Triste solitario y final”.
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books82 followers
February 19, 2012
Romanzo a meta-scatole cinesi: c'è una fiction fatta di personaggi della fiction che incontrano personaggi della fiction cinematografica in cui entra come personaggio della fiction anche l'autore che si trova a dare e prendere, insieme a tutti gli altri, una gran quantità di cazzottoni che sembrano finti ma potrebbero anche essere veri perché, fiction o non fiction, fanno male.

Intanto Stan Laurel e Oliver Hardy guardano con tristezza il gran casino dentro al quale, però, non sono più invitati a partecipare.
E a nessuno viene più da ridere.

Profile Image for Ivan Velisavljević.
101 reviews21 followers
December 1, 2024
Argentinac Osvaldo Sorijano u romanu Tužan, usamljen i gotov iz 1973. godine primenjuje metafikcijski i samoreferencijalni postupak koji će nešto kasnije postati zaštitni znak postmodernističke proze - i to je, otprilike, njegova najzanimljivija strana.

Zaplet počinje detektivskom istragom Filipa Marloua, koju mu poverava Sten Laurel, ostareli i zaboravljeni komičar. Laurel je opsednut željom da sazna zašto je Holivud zaboravio njega i njegovog glumačkog partnera Olivera Hardija (čuveni Stanlio i Olio, jel). Kroz Marlouovu istragu, priča se prebacuje između Laurelove nostalgije, Hardijevog rezigniranog pogleda na prošlost, Marlouovog takođe ostarelog cinizma i samog Sorijana, koji se pojavljuje u romanu kao još jedan akter apsurdne misterije.

Ova kombinacija stvarnog, fiktivnog i autoreferencijalnog čini roman zanimljivim primerom preteče kasnijih književnih poigravanja poput Osterove Njujorške trilogije, ili u skorije vreme The Mysterious Affair of Style, ili The Act of Roger Murgatroyd Gilberta Aldaira, The Herring in the Library L. C. Tylera i sličnih. Sorijanov roman taman je negde između omaža, parodije i nostalgičnog preispitivanja - koristi elemente noir detektivske proze i satire, tematizuje prolaznost slave u filmskoj industriji - a istovremeno pazi da nas slučajno ne optereti previše, tako da zapravo odaje utisak čudne aktuelnosti, ako imamo u vidu pomenute britanske pisce.

Međutim, iako je konceptualno intrigantan, roman često deluje kao zbirka proizvoljnih epizoda. Sorijano se oslanjanja na pastiš i ironiju kao da su po sebi dovoljne, i često gubi koncentraciju. Česta promena fokalizacije – od Laurela, preko Hardija i Marloua, do samog autora – remeti celovitost priče i otežava čitaocu emocionalnu ili narativnu povezanost. Na kraju, perspektiva samog Sorijana, koja bi mogla biti najsnažnija poveznica svih elemenata, ostaje nerazvijena.

Tako je Tužan, usamljen i gotov na kraju umereno zabavan i zanimljiv istorijski kuriozitet. Kao rani primer metafikcije i jedne drugačije vrste proze usred hispanoameričkog buma koji je imao potpune drugačije poetičke stubove, svakako je vredan čitanja i zaslužuje pohvale za smelost, ali ne uspeva da u potpunosti iskoristi svoj potencijal. Na kraju me ostavio ipak pomalo razočaranim površnošću izvedbe.
Profile Image for Pollo.
766 reviews77 followers
May 28, 2018
Otra novelita corta que trata de ser entretenida. Las frases ingeniosas, las respuestas rápidas e irónicas y las situaciones absurdas son divertidas, mucho más que los continuos golpes y violencia de los protagonistas que, como en una película del Gordo y el Flaco, tratan de hacer una dupla cómica pero que por momentos es más dramática y hasta depresiva. Y como la trama es una farsa, no hay mucha emoción en averiguar el final. Tal vez, para que me guste, debí haber leído a Chandler primero.
Profile Image for Hank1972.
210 reviews56 followers
August 27, 2022
“Arrivederci, amico. Non le dico addio. Gliel'ho detto quando aveva un senso. Gliel'ho detto quando ero triste, solo e alla fine.”
Profile Image for Juan Jiménez García.
243 reviews44 followers
July 31, 2015
Osvaldo Soriano. La literatura como batalla

Imaginemos: Stan Laurel (conocido como el Flaco) busca los servicios del detective privado Philip Marlowe (del que Raymond Chandler había escrito sus aventuras). Nadie quiere contratarle ya para ninguna película, como en su momento tampoco quisieron contratar a su inolvidable pareja, el Gordo. Sí, tuvieron su época, pero ¿y ahora qué? Marlowe no está muy dispuesto, como ya no está muy dispuesto a nada. Autodestructivo por inanición, el dinero no importa y tampoco está seguro de querer ayudar a ese viejo. Años después… Osvaldo Soriano, periodista argentino en viaje a Los Ángeles para escribir sobre la pareja cómica, se encuentra frente a la tumba de Stan. Hasta allá también llega de visita el detective. Y ambos se encuentran.

Osvaldo Soriano solo necesitó una novela para ser alguien. Como no tenía bastante con escribirla, se hizo personaje también. Y como no tenía bastantes complicaciones en la vida, decidió complicarse la novela convirtiéndola en una obra para infinidad de personajes, algunos reales, todos en actitudes falsas (que quién sabe si podrían haber sido: el mundo está tan loco). Porque Triste, solitario y final es una película extraviada de Stan Laurel y Oliver Hardy. Tiene todo su humor destructivo, toda su furia, toda esa anarquía y nada de bondad chapliniana.

Una novela construida en base al cariño mutuo del detective por el escritor (lo cual no les evita putearse), una relación posible por imposible, que se enfrentará a un movimiento de ojo por ojo, diente por diente, pero también al caos. Al caos y al azar. Allá por donde pasan nada puede permanecer impasible ni inalterado. La búsqueda de respuesta para las preguntas sobre Stan es la anunciación del fin del mundo. Habrá tipos feos, chicas guapas, pistolas, muchas pistolas, puñetazos pugilísticos, policías, un gato (importante el gato, corazón palpitante de comportamiento dudoso, que apareció un día en el apartamento y se apropió del espacio). También muchos famosos del espectáculo, empezando por el inacabable (por estatura) John Wayne, y todos serán usados para una escenificación de una batalla basada en hechos irreales pero de consecuencias dolorosas. Habrá muertos y heridos. Secuestrados. El ritmo será tan trepidante como una película con el gordo y con el flaco. El gordo Soriano, el flaco Marlowe.

El gordo Soriano no entiende nada. No porque las cosas sean complejas, que también lo son, sino porque él no habla inglés. Solo un poco. Lo suficiente para que le tomen por idiota o por un idiota peligroso. Con Marlowe puede hablar. Pero el flaco Marlowe no es un tipo de muchas palabras para con los demás. No es que viva el mundo desde la perplejidad, sino más bien que está en retirada (desde hace años). Como la vieja gloria que es, conserva las formas y la desgana. Juntos son imbatibles porque nadie puede destruir aquello que no existe o solo a ratos.

Triste, solitario y final es grande. Es grande porque es atrevida, como sus modelos y sus protagonistas. Es grande porque no teme ser pequeña. Y grande porque nada en ella es pequeño. Las pasiones son grandes o no son. Son otra cosa y tienen otro nombre. A Soriano, que amaba profundamente el fútbol, le salió un partido trepidante, pero tan bruto que solo podía ser rugby. Aunque no, porque los golpes siempre llegan un poco por detrás y siempre se vaya corriendo detrás de algo. La vida es así. Si las películas decía Samuel Fuller que eran como batallas, este libro es una película.

Escrito para Détour.
9 reviews
August 19, 2025
Triste è triste, solitario mica tanto, c'è una marea di gente in questo romanzo, personaggi per lo più improbabili, gente insospettabile che varca le soglie di queste pagine fuori di testa, fuori da qualsiasi logica mentale e spazio temporale. Qui si intrecciano persone e personaggi, uomini, soggetti letterari e cinematografici apparentemente senza logica né filo conduttore fino a che non ti rendi conto che questo libro è una parodia delle parodie comiche di Stanlio e Ollio che ridicolizzavano i suoi attori reali e le situazioni assurde che li portavano a ritrovarsi immancabilmente, in un mare di guai ed inseguiti dalla Polizia. Sempre. Il "final" ci riporta con i piedi per terra, umanizzando uno dei protagonisti che all'inizio fa capolino in questa storia scavalcando le pagine di un altro romanzo e ci lascia attoniti di fronte ad un evento così piccolo e doloroso, ma talmente reale che ci fa dimenticare immediatamente le disavventure dei due personaggi principali, come a ricordarci che l'immaginazione è una porta che possiamo lasciare sempre aperta ma che non riuscirà mai a farci più male della realtà che incombe sempre su di noi.
"Triste, solitario y final" prende il titolo da una citazione di un grande romanzo di Raymond Chandler, "Il lungo addio" e, a parer mio, è uno dei titoli più belli di sempre.
Profile Image for Antonio Fanelli.
1,030 reviews203 followers
January 16, 2015
Dovrebbe essere divertente e tragico.
L'ho trovato molto triste e spesso insipido.
Però interessante.
Profile Image for Diletta.
Author 11 books242 followers
July 27, 2019
In pratica una lettera d'amore.
Profile Image for Ilmatte.
365 reviews19 followers
February 10, 2019
così imparo a lasciarmi prendere dai ricordi dei bookshelf di chi non c'è più.
non è comico perché non fa ridere
non è malinconico perché non c'è passato
non è un giallo perché non c'è delitto
non è un thriller perché non c'è tensione
non è erotico perché non c'è sesso
non è storico perché non c'è storia
è inutile.
Profile Image for Franco Vite.
218 reviews17 followers
December 30, 2010
Premetto che questa recensione non è per questo libro - comunque uno dei miei preferiti di Soriano - ma di Soriano come autore.
Premetto anche che la letteratura dell'America Latina è una delle mie preferite, se non la preferita in assoluto. Poi smetto di premettere ...

Soriano è uno scrittore splendido, a mio avviso, non solo o non tanto per la prosa - deliziosa - quanto per due caratteristiche difficilissime da trovare, ed ancor più difficili da trovare assieme: ironia/autoironia e umiltà.
Soriano racconta il suo paese, l'Argentina - da cui è dovuto fuggire al tempo dei macellai della dittatura, i cristianissimi e devotissimi Generali che, nel nome dell'Ordine e dei valori Cattolici uccisero e fecero sparire 40.000 persone e rapendo migliaia di bambini, i figli, gli Hijos dei desaparecidos - che ama intensamente, nonostante tutto. Che ama, conosce, di cui è curioso; e che sa raccontare come in pochi hanno saputo fare.
Non a caso era un giornalista, un giornalista sociale, qualità che pagò caro, ma che gli ha restituito l'affetto, il rispetto e l'amore di tantissime persone, quelle - modestia a parte - di cui vale la pena avere la considerazione.
Profile Image for Utti.
510 reviews35 followers
March 20, 2019
Cerchiamo di mettere un po' d'ordine. Il libro mi è piaciuto? Non troppo. Ne terrò memoria? Sì, con tutta probabilità lo ricorderò più di molti altri libri. Perché? Perché è asciutto, essenziale e, soprattutto, assolutamente improbabile.

Soriano, quello vero, è un giornalista e si vede (forse si sente). La storia di un detective in decadenza è l'occasione giusta per descrivere le ingiustizie americane, dove ci sarà pur l'american dream, ma i nostri protagonisti sono l'esempio di cosa può capitare a chi non raggiunge il successo o incappa in una serie di scelte sbagliate.
La trama è surreale: parliamo un po' di Stanlio e Ollio, della loro decadenza, dipingiamo un Chaplin odioso e vediamo come un detective può aiutare un giornalista argentino (che si chiama giustamente Osvaldo Soriano) a farne un libro.
Forse sembra un trip, forse lo è.

Vi sembra che stia alzando il sopracciglio con scetticismo? Sì, effettivamente sì.
Profile Image for Melody.readmeabook.
249 reviews12 followers
September 8, 2020
Rocambolesco.
Un libro che si legge in “un sol boccone”, piacevole la scrittura e surreale la storia.
Ho adorato la presenza dello scrittore nella trama e il personaggio del detective privato suscita una particolare emozione.
Un racconto di anime affini.
Il libro mi è stato suggerito e ringrazio caldamente per il consiglio.
Profile Image for pierlapo quimby.
501 reviews28 followers
May 23, 2012
Giuro che a un certo punto Philip Marlowe, ingaggiato da Stanlio, viene preso a pugni da John Wayne e che Osvaldo Soriano in persona ha un incontro non del tutto urbano con Charlie Chaplin.
Vi basta?
Profile Image for Palomar.
84 reviews18 followers
November 25, 2017
"Lei crede a quello che dicono i libri?"
"Prima ci credevo. Adesso non lo so più. È facile scrivere".
Profile Image for The Frahorus.
993 reviews99 followers
May 17, 2024
Stan Laurel, famosissimo comico britannico, ingaggia il detective privato Philip Marlowe perché vuole capire come mai nessuno lo vuole più come attore a Hollywood. Marlowe poi conoscerà un misterioso scrittore argentino, un certo Soriano, che sta cercando materiale per scrivere un libro su Stan Laurel.

Questa è, più o meno, la sintesi di codesto libro, ma in realtà è davvero impossibile poterlo recensire o descrivere tutte le cose che vi accadono. Un'opera parodistica, piena di nonsense, e soprattutto un omaggio allo scrittore (credo del cuore) di Soriano, ovvero il creatore del detective Marlowe, Raymond Chandler e al genere giallo e al cinema in bianco e nero.

Capisco il suo umorismo, ma a me personalmente mi ha annoiato in diverse parti. Il punto è che la storia di per sé non ha senso, e so che lo ha scritto apposta così, però a me le storie che non hanno una conclusione o uno scopo annoiano.
Profile Image for George K..
2,759 reviews368 followers
April 19, 2020
Αυτό είναι το πιο γνωστό και πολυδιαβασμένο βιβλίο του Οσβάλντο Σοριάνο, αποτελεί και την πρώτη μου επαφή με το έργο του. Θυμάμαι ότι το είχα αγοράσει πριν κάμποσα χρόνια από την Πολιτεία, σε σ��ετικά γελοία τιμή. Είπα να το διαβάσω τώρα, έχοντας όρεξη για κάτι χαλαρό και ψυχαγωγικό. Λοιπόν, σίγουρα δεν πέρασα καθόλου άσχημα, όμως η αλήθεια είναι ότι δεν ξετρελάθηκα κιόλας. Γενικά είμαι λάτρης του Ρέιμοντ Τσάντλερ και ο Φίλιπ Μάρλοου είναι ένας από τους αγαπημένους μου λογοτεχνικούς ήρωες ανεξαρτήτου είδους, αλλά εδώ αισθάνθηκα ότι πρωταγωνιστούσε μια καρικατούρα του Μάρλοου, και όχι ο ίδιος. Ας πούμε ότι η πλοκή ήταν πιο ό,τι να'ναι και μπουρλέσκ απ'όσο θα ήθελα, με ή χωρίς τον Μάρλοου σε πρωταγωνιστικό ρόλο (που μπλέκεται σε διάφορες βλακώδεις καταστάσεις), με αποτέλεσμα από ένα σημείο και μετά να κουραστώ και να χάσω το ενδιαφέρον μου για τα διάφορα τρελά που συνέβαιναν. Βέβαια, οφείλω να πω ότι είχε πλάκα το "τρικ" που έκανε ο Σοριάνο, βάζοντας την αφεντιά του μέσα στην ιστορία, χωρίς μάλιστα να ωραιοποιεί τον εαυτό του, αφού έκανε τη μια τρέλα μετά την άλλη. Και, επίσης, η γραφή ήταν αρκετά γλαφυρή και ευχάριστη, απλά πολλές φορές αυτό δεν αρκεί για να απολαύσεις πραγματικά ένα βιβλίο.
Profile Image for Antonio Ippolito.
414 reviews37 followers
April 11, 2023
Per essere stato pubblicato nel ’73, un romanzo davvero post-moderno: mette in scena attori come Stan Laurel e John Wayne trasformandoli in personaggi, fa loro incontrare un personaggio di totale fantasia come l’investigatore privato Philip Marlowe, che alla fine incontra anche l’autore..
Bella la costruzione del romanzo: nella parte iniziale segue lo sbarco a New York di due giovani attori inglesi di belle speranze, Laurel e Chaplin, e le loro alterne fortune americane. Incontriamo poi un Marlowe quasi anziano (alto come nei romanzi di Chandler, non basso come Bogart) eccezionalmente amaro e sardonico, che prima viene ingaggiato dallo stesso Laurel che non riesce a capire perchè, morto Hardy, lui sia ormai ignorato da tutti; infine incontra Soriano stesso, giunto a Los Angeles dall’Argentina per raccogliere informazioni per un libro su Laurel. A questo punto tra Soriano e Marlowe nasce amicizia e collaborazione nelle rispettive investigazioni, e il romanzo prende un ritmo vertiginoso: con risultati sempre più disastrosi e demenziali, proprio come in una commedia “slapstick” di quelle di Crik e Crok..
La rappresentazione di Los Angeles in tutto il suo squallore umano è efficacissima; il disprezzo per gli USA e il fasullo “American dream” evidente, e dire che non era ancora iniziata la stagione dei “golpe“ degli anni ’70: Allende stava ancora trascinando il Cile verso il socialismo, Peròn stava per essere trionfalmente rieletto.. ma il ricordo di Cuba e Guatemala pesava già, immagino. Capisco l'odio dell’autore per John Wayne, orgogliosa icona dell’imperialismo yankee, e per lo star-system in genere (erano anni in cui si dava Hollywood per finita; incredibile leggerlo ora, quando da 40 anni ha ripreso più che mai a modellare la nostra immaginazione..); capisco meno la sua sottile ma evidente antipatia per Chaplin, che bene o male è sempre stato un paladino dei poveracci, nonché cacciato dagli USA come comunista (un po’ come Dario Fo). Forse il sottinteso è che la vera ribellione era quella di Laurel e Hardy, oppure di Buster Keaton (anche lui finito pressochè in miseria), che a un certo punto dice: “facevamo brutti tiri ai poliziotti e distruggevamo proprietà privata; la gente rideva alla follia, ma in fondo ci odiava”. O forse è semplicemente una affinità psicologica: Soriano ama i perdenti e detesta i vincenti, anche quelli dalla parte “giusta”. Del resto, anche l’unico incontro con due altri argentini avrà conseguenze funeste..
Dopo essermi abbuffato, nella lettura precedente, con la ricca prosa di Bioy Casares, ho molto apprezzato lo stile essenziale, da minimalismo americano, di Soriano: ai limiti della povertà linguistica e sintattica, ma così riposante per chi non è madrelingua..
L’edizione è arricchita dalla prefazione di Eduardo Galeano, e da un florilegio finale di estratti da interviste, lettere, recensioni del romanzo: tutte molto interessanti, ma certamente spicca la lettera di Cortàzar, che anche in una semplice “lettera tra colleghi” mostra di volare più alto di tutti..
Nota linguistica: Soriano scrive in uno spagnolo con termini argentini (“heladera” per “nevera”, “saco” per “americana”, ecc), ma senza nessun uso dialettale (c’è un solo “vos sos”); non sono riuscito invece a cogliere (limite mio) il “traduttese” che Cortàzar ha sentito nei dialoghi. Curioso che già 50 anni fa si parlasse di “traduttese”! Infine, molta comicità nel libro nasce dal fatto che il personaggio Soriano capisce pochissimo l’inglese, e deve continuamente essere aiutato dal personaggio Marlowe, che per fortuna capisce lo spagnolo..
Profile Image for Hugo Mendoza.
102 reviews4 followers
February 4, 2024
"—Usted es un tipo extraño.
Soriano tomó también un cigarrillo. Antes de encenderlo, respondió:
—¿Extraño? ¿Cuál de nosotros es el extraño?
—Es la primera vez que veo a un tipo joven que viene a Estados Unidos para correr detrás de dos cómicos muertos de los que ya nadie se acuerda."

Debe ser la quinta o sexta relectura que hago de este libro. Es de mis grandes favoritos, de las primeras novelas que leí en mi faceta lectura y culpable de enamorarme de la lectura. Todavía hoy me sorprende cómo hizo Soriano para combinar al Gordo y el Flaco con Chaplin, cómicos que existieron, sumar a un personaje ficticio y policial de las novelas de Raymond Chandler, Philip Marlowe, y convertirse él mismo en personaje. Creo que si cualquier escritor combina personajes ficcionales y reales que nada tengan que ver uno con otro, les va a terminar saliendo cualquier cosa; Soriano hizo eso y logró esta gran obra.

La novela ocurre en dos partes: la primera, más corta, habla sobre Stan Laurel, Oliver Hardy y Chaplin en un repaso maratónico de sus carreras. La segunda parte, la más larga, construida en el ambiente melancólico y severo de los años 70 de Estados Unidos, aparecen Philip Marlowe y Osvaldo Soriano. Ambos se encuentran de casualidad gracias al recuerdo de Stan y, a partir de ahí, se volverán involuntariamente en una recreación moderna y más trágica del Gordo y el Flaco. El contexto aparece de forma cinematográfica: la depresión postguerra de Vietnam, el ocaso del movimiento hippie, la discriminación racial y el abuso policial, todo parece una película donde van ocurriendo las cosas y, gracias a las descripciones magistrales de Soriano, las podemos ver y palpar con las páginas.

El libro tiene un equilibrio perfecto entre lo que es la melancolía, la tristeza y la comedia. Los diálogos son alucinantes, ocultan una profundidad interesante, se dan referencias a las obras de todos los protagonistas (todavía hoy voy descubriendo algunas) y la acción aparece en los momentos justos. Hay una dinámica de película estilo "Los tres chiflados" que, lejos de dejar la obra en ridícula, la enaltece. Es un gran homenaje a dos cómicos que hicieron feliz a Soriano, por lo que no hay mejor forma de hacerlo que con comedia física y dura, pero sin descuidar la violencia ni ignorar el contexto tan complicado que se vivía por esos años en el país norteamericano.

Lo bueno: todo. Maravilla que los personajes tengan tan buena química a pesar de que no tengan nada que ver una cosa con la otra. Las aventuras son increíbles, pareciera que hace un repaso por el cine de comedia y de acción pero narrando una novela. Para los que les guste la farándula también es una obra muy interesante por la cantidad de celebridades que aparecen. El clima melancólico es ideal y el título una muestra simple y directa que, de este libro, vas a salir roto de alguna manera.

Lo malo: al ser la primera novela de Soriano podemos encontrar algunas cosas raras en la escritura. Por ejemplo los personajes "atraviesan" las puertas, en vez de entrar. Boludeces que no rompen nada, pero están ahí y ya que estamos, lo menciono. Siempre quise saber qué pasaba después de toda la novela. Hoy creo que no hace falta saberlo.

10/10 y lo volvería a releer todo lo que me haga falta.
Profile Image for Chiara (Lothìriel).
43 reviews2 followers
January 8, 2018
"Lei crede a quello che dicono i libri?"
"Prima ci credevo. Adesso non lo so più. È facile scrivere".


Se mi aveste chiesto cosa pensavo di questo libro alcuni giorni fa, probabilmente non l'avrei mai consigliato a nessuno. Sarò stata con i neuroni in ferie, ma davvero, nelle prime quartanta pagine non riuscivo né a farmi coinvolgere dal libro, né a capirci qualcosa! E non sapete la frustrazione per questo, perché me ne avevano parlato come di un romanzo divertente e invece niente, io mi sentivo persa! Probabilmente l'alternanza tra passato e presente di quelle pagine non mi ha aiutato, come pure la poca conoscenza dei personaggi coinvolti (sì, ho dovuto ricorrere all'aiuto di mio fratello per capire chi erano Stan Lauren e Oliver Hardy). Dopo aver superato questo grande ostacolo, la percezione che avevo del romanzo è cambiata. Mi sono ritrovata catturata dalle pagine del libro, dal fato che aveva messo insieme un detective privato di dubbia bravura come Philip Marlowe e un giornalista argentino che non conosce l'inglese come Osvaldo Soriano. La storia, di fatto, ruota attorno a questi due personaggi che appaiono da subito completamente diversi, esilaranti nel modo particolare che hanno di affrontare le avventure in cui si ritrovano, alle prese con famosi attori, mogli che tradiscono i mariti, le celle americane. Tutto perché un giorno un famoso comico ormai invecchiato, Stan, giunge alla porta del detective con un interrogativo da risolvere. E dopo la sua morte, arriva un giornalista che cerca di documentarsi sulla vera vita di quel comico. Non mi sono particolarmente affezionata a Marlowe, un po' troppo sopra le righe in tutto quello che faceva, nelle bugie e negli inganni che metteva in atto, come se nulla avesse davvero importanza, come se la sua stessa esistenza fosse concentrata solo sul presente. Mi sono legata di più a Soriano, un po' per la sua ingenuità che faceva quasi tenerezza, ma soprattutto per la sua ricerca, il desiderio di voler scrivere di Stan la verità e non quello che era stato finora pubblicato. E ho sofferto con lui quando, nella ricerca delle informazioni che gli servivano e nell'inspiegabile legame che l'ha unito a Marlowe, si ritrovava in mezzo a mille guai, finendo persino in prigione, rischiando la vita nel trasformarsi da semplice giornalista a spalla di un detective nelle sue indagini personali. Trasportato in un mondo che non conosce e in cui non sa comunicare, si affida a quell'uomo solitario e compie un'evoluzione e una crescita che mi ha stupito. Avrei voluto che la sua ricerca arrivasse ad una conclusione, che trovasse quello per cui era giunto in America, forse perché io per prima avrei voluto conoscere la storia di Stan. Ma al di là del mio gusto personale, Osvaldo Soriano ha uno stile che riesce a coinvolgere il lettore, il ritmo è incalzante, le vicende si susseguono una dopo l'altro, senza mai un attimo di tregua quasi.
Una lettura assolutamente meritevole, che mi ha fatto ridere, appassionare.
Profile Image for Il lettore sul trespolo.
218 reviews8 followers
August 6, 2022
Avevo veramente molti dubbi quando ho messo mano su questa edizione del libro, senza prefazione o postfazione, indice, tutta piena di scotch e con il nome dell'autore grattato via a forza probabilmente da qualche lettore insoddisfatto.
Invece mi sono dovuto ricredere, credo davvero di essermi trovato davanti a qualcosa di unico.
Così nostalgico, surreale, assurdo, divertente, emozionante, capace davvero in alcune scene di farti fluttuare in aria dall'estasi, non so se conoscete la sensazione.
Un capolavoro di altri tempi, in tutti i sensi.
Credo che raramente leggerò un altro libro così, ha quella forza narrativa che poche storie hanno di attaccartisi al cuore e rimanere lì, in posa, bellissime.
Profile Image for Viviana Perez.
168 reviews1 follower
April 12, 2025
... No tengo ni idea si me gusto o no el libro ... :-P
Más pienso en lo que leí... y "creo"... que me gusta un poco más... INDECISION TOTAL !! :-P
Una lectura rara, bizarra ... de momentos un sin sentido de hechos de lógica dudosa.
Entiendo que se quiere emular al Gordo y el Flaco... con situaciones rocambolescas donde a los protagonistas todo les sale mal...
No esta mal escrito... es original.. pero no se si es mi tipo de novela... no logré empatizar del todo, con los personajes, ni tampoco la historia...
Pasaba paginas y me preguntaba "Que estoy leyendo?, Que esta pasando'!" ...
Una experiencia de lectura... novedosa.
Profile Image for Joel Saa'C.
647 reviews8 followers
August 22, 2024
Stan Laurel y Ollie Hardy. Lo más increíble de todo es que a muchas estrellas les sucede lo mismo.
Philip Marlowe, personaje creado por Raymond Chandler… aun no te conozco, pero ya quiero hacerlo.
Soriano in!

Es un libro hermoso. Y triste también.

4⭐️
Profile Image for xakiraquiereleer.
4 reviews
Read
December 28, 2024
Muy bueno, atmósfera melancólica muy bien lograda, fusionada con humor. Agradable y profunda lectura. Recomiendo!!
Profile Image for GiulsJups.
111 reviews
April 11, 2018
Prendete Philip Marlowe di Raymond Chandler.
Prendete Stanlio e Ollio, Chaplin, John Wayne.
Cos'hanno in comune? Apparentemente niente.
Osvaldo Soriano, giornalista argentino, tuttavia, riesce a fonderli insieme in un romanzo assurdo e pazzesco.
In "triste, solitario y final" viene raccontata la storia dello stesso giornalista che incontra il detective Marlowe in America mentre è alla ricerca di aneddoti su Stan Laurel e Oliver Hardy; non solo: Laurel qualche anno prima di morire aveva assunto Marlowe come investigatore perché voleva scoprire come mai nessun produttore lo scritturasse più.
È ciò che succede dopo che è a dir poco surreale. Risse, sparatorie, sequestro di persona (di Chaplin, non uno qualunque!).
Tutto in perfetto stile tragicomico, come i film de "il ciccione e il magrolino": la coppia protagonista sembra quasi una replica del famoso duo.
Ho amato questo racconto, ho riso davvero tanto, e mi sorprendo a conoscere solo ora questo libro, pur essendo un'amante di Stanlio e Ollio. Una perla che gli appassionati del genere non dovrebbero perdersi!
Profile Image for Lucas Ezequiel.
78 reviews2 followers
September 5, 2021
No se por que venia esquivando esta novela, pero la leí muy rapido y la disfrute tambien, aunque es la que menos me gusto de Soriano, no me parecio mala, hasta me recordo una novela de Paul Auster mas que nada por las continuas alusiones al cine de antaño y a que transcurre en una ciudad de nombre conocido pero extraña a la vez, ya que mas que norteamericana parece una ciudad argentina con argentinos.
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