A trent’anni dalla sua scomparsa, Alessandro Raveggi ripercorre la storia di un profeta disperato e pieno di speranza, che ha creduto nella possibilità di un’umanità multilingue e capace di valicare muri e frontiere.
“Liberarsi dalla guerra, dal militarismo, dalla distruzione ecologica, dall’incombere dell’apocalisse civile o militare che sia – non è solo un imperativo per chi vuole che i nostri figli o nipoti possano ancora vivere o per chi ama i popoli lontani. Non è solo questione dei generosi, per capirci meglio”: no, è questione che ci riguarda tutti, oggi come nel 1988 quando Alexander Langer pronuncia queste parole. Nato a Vipiteno, in Alto Adige, nel 1946 e morto suicida a Firenze quarantanove anni dopo, nella sua breve vita Langer ne ha vissute moltissime. Di origini ebraiche ma di formazione cattolica, in fervido ascolto di tutte le esperienze più radicali del suo tempo – dalla fede di don Milani alla militanza per Lotta Continua –, instancabile promotore del dialogo tra i popoli altoatesini, pacifista, ecologista, Langer è stato uno dei fondatori del partito dei Verdi italiani, europeista ed eurodeputato. Le pagine di Alessandro Raveggi sono un caleidoscopio che ce ne restituisce la ricchezza inquieta, la profonda modernità, l’energia visionaria sempre accompagnata dalla immane fatica di commisurare il sogno alla realtà. Prima di andarsene, come molti profeti, troppo presto, Alex Langer ci ha lasciato un messaggio: “Non siate tristi. Continuate in ciò che era giusto”. E allora attraversiamo queste pagine che da biografia si fanno narrazione per ritrovare intatto lo spirito con cui lui stesso ha creduto nella possibilità di abbattere muri, costruire ponti, fare pace tra gli uomini, e tra gli uomini e la Natura.
ALESSANDRO RAVEGGI (Florence, 1980) is an Italian writer and scholar, currently author at Bompiani and research fellow at Università Ca’ Foscari Venezia. He also teaches Italian Literature at New York University. He worked as a researcher at UNAM University in México City, where he lived and wrote for more than 4 years. He is also editor-in-chief at The FLR – The Florentine Literary Review, the first Italian bilingual literary magazine in Italian and English. He published, among other books, the novels Grande karma (Bompiani, 2020) and Nella vasca dei terribili piranha (Effigie, 2012), the collection of short stories Il grande regno dell’emergenza (LiberAria, 2016), , the essays Calvino Americano (Le Lettere, 2012) and the first Italian complete introduction to David Foster Wallace (Doppiozero editions, 2014), the collections of poems Nominazioni (Ladolfi, 2016), La trasfigurazione degli animali in bestie (Transeuropa, 2011), and series of short stories for the Italian newspapers La Repubblica and Corriere della Sera.
Raveggi was also the curator of the anthology of Italian tales on Latin America Panamericana (La Nuova Frontiera, 2016). He wrote short stories and non-fiction for renowned Italian and International magazines such as “Wired”, “Esquire”, “Forbes”, “Minima&Moralia”, “Doppiozero”, “Alfabeta2”, “Linus”, “Il Tascabile”, “Carmilla”, “Nazione Indiana”, “Nuova Prosa”, “The Towner”, and poems for “Luvina”, “Poesia”, “Il verri”, “Versodove”, “Le parole e le cose”, “Nuovi Argomenti”, among others.
“Muoversi senza una meta certa. Camminare sì, ma senza pensare che si raggiungerà mai la meta. Il cammino, la carovana, il camminare assieme è tutto, il ritmo del cuore è tutto, il ritmo, ma non la velocità in sé.”