Bluetta si è trasferita con il padre in un piccolo villaggio della profonda Scozia. Non è una bambina come le altre, lei non si sente parte del mondo e non è mai felice. Finché non scopre una chiesa avvolta dall’edera e il suo enigmatico custode. Ogni notte, tra pagine e pagine polverose e segreti millenari, il mistero si infittisce. Chi è il bambino che non lascia tracce nello specchio?
Un libro delicato e stupefacente, di quelli che fanno sorridere i bambini e riflettere gli adulti; un cimelio raro, di questi tempi. Un piccolo principe vampiro incontra un’adolescente eccentrica e bizzarra, Bluetta, che pensa di aver compreso il mondo e che nessuno la capisca, ma che, con il millenario nuovo amico, che ha la purezza di un bimbo e una saggezza da adulto, comincerà a porsi tante domande sulla vita. Nicola Pesce prova, con gentilezza e maestria, a fornire anche a noi lettori le risposte a quelle domande che pensavamo di non avere più, ma che ancora ci affollano la mente e il cuore.
Un libro per grandi e meno grandi. Un libro struggente ed appassionato, scritto in modo da essere evocativo. La storia che insegna la bellezza della vita e il saperla cogliere.
"La speranza ha questo segreto. Che appena dici che c'è, non c'è più. La vera speranza brilla solo quando non c'è più speranza."
Ho scoperto per puro caso questo libro e già dopo poche righe è stato amore a prima vista. Attirata da questa copertina minimale e da un titolo conosciuto e sconosciuto allo stesso tempo, ho capito che dovevo dargli un'opportunità. Adesso sono qui, per far sì che anche voi possiate fate altrettanto!
Ci viene raccontata la storia di Bluetta, una bambina di 12 anni che non è mai felice. Finché una sera scopre una chiesa in mezzo al bosco e il suo enigmatico custode. La scrittura è piacevole, descrittiva e riflessiva, ci narra le vicende alquanto fuori dall'ordinario che vive la protagonista Bluetta grazie al suo nuovo amico speciale. Ci addentreremo in un mondo magico, pieno di storie, libri e affronteremo un viaggio nei loro rispettivi cuori.
Un libro evocativo, delicato, gentile. Il quale apparentemente può sembrare abbastanza semplice, ma dopo poche pagine si può coprendere quanto in realtà sia portatore di messaggi profondi. Mi ha scaldato il cuore e, allo stesso tempo, mi ha fatto luccicare gli occhi più di una volta, perché in più momenti ho sentito sfiorare ricordi che credevo dimenticati. ❤️🩹
Un libro che può essere letto dalla prima adolescenza fino a qualunque età a parer mio, e per ciascuno di noi potrebbe avere un significato e messaggi diversi.
Io ci ho letto un grande bisogno d'amore in una vita che spesso dimentichiamo quanto possa essere bella. Ci ho visto la potenza dell'amore stesso, che va oltre ogni confine: di età, di genere, di stato sociale e di linea di pensiero. Tutti siamo capaci di amare e tutti abbiamo bisogno d'amore.
Ci ho letto soprattutto un'enorme sofferenza emotiva. Una sofferenza che nasce dalla difficoltà di comprensione delle proprie emozioni e dei cambiamenti che coinvolgono il momento cruciale e delicato tra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'adolescenza. Ma in questo caso specifico, si mette l'accento anche sull'elaborazione di un lutto in una famiglia.
Non voglio dirvi altro, perché è giusto che voi stessi siate interessati e affamati di risposte mentre lo leggete. Spero, quindi, di avervi incuriosito e posso solo spronarvi a leggerlo ❤️
"Il piccolo principe delle tenebre" di Nicola Pesce Pagine 232
Bluetta si è trasferita con il padre in un piccolo villaggio della profonda Scozia. Non è una bambina come le altre, lei non si sente parte del mondo e non è mai felice. Finché non scopre una chiesa avvolta dall’edera e il suo enigmatico custode. Ogni notte, tra pagine e pagine polverose e segreti millenari, il mistero si infittisce. Chi è il bambino che non lascia tracce nello specchio?
Quando ho visto per caso questo libro non sono riuscita a resistere alla tentazione di acquistarlo subito, non ho voluto leggere neanche la trama e sono rimasta in parte colpita. Tra queste pagine ho trovato una storia semplice, adatta ai giovanissimi ma anche agli adulti, che tuttavia racchiude grandi insegnamenti. È una storia di rinascita, di crescita interiore. È una storia che porta a vedere il bello delle cose nonostante parte in modo piuttosto cupo.
"Almeno il dolore non sapeva mentire. Il dolore era sincero."
Bluetta è solo una bambina e si ritrova a dover affrontare un grande lutto, vede tutto nero finché il suo piccolo principe delle tenebre non le insegna a ritrovare i colori.
"Alcuni silenzi sono fragili come il cristallo, altri indistruttibili come sbarre di prigione."
Il libro è disseminato di riferimenti al più celebre "piccolo principe", un omaggio a una storia così nota con un insegnamento di base molto simile. Tuttavia, non ho amato la parte finale, il voler inserire quasi in maniera forzata una parte "fantasy".
La protagonista è Bluetta, una bambina malinconica, diversa e in qualche modo disconnessa dal mondo che la circonda.
La storia si svolge in un piccolo villaggio della “profonda Scozia”, con una chiesa avvolta dall’edera, ambienti antichi, inquieti e misteriosi. È in questo panorama che incontra l’enigmatico custode di questa chiesa.
Da questo momento, Bluetta entra in contatto con un mistero.
La storia si sviluppa come un racconto che mescola fiaba e gotico. La narrazione e l’atmosfera non sono leggere: sofferenze, solitudine, dolore, perdita sono i temi centrali.
Il piccolo principe delle tenebre è un romanzo-fiaba che osa addentrarsi nel buio delle emozioni e del dolore, per cercare una rinascita nella luce.
Offre qualcosa di autentico e coraggioso: non si limita a raccontare una storia, ma propone un viaggio interiore. È un romanzo delicato, ma che può toccare profondamente il lettore, non tanto per ciò che accade, ma per come ti fa sentire, per le immagini che ti lascia dentro e per le domande che ti pone sull’identità, sulla solitudine e sulla speranza.
Una forte metafora sull’elaborazione del lutto, con riflessioni profonde spesso espresse attraverso frasi cariche di quella ovvietà che si cerca di ignorare e scacciare via.
Intenso. Tuttavia, il testo è a tratti appesantito da digressioni filosofiche che rallentano il ritmo della narrazione. La scrittura, talvolta complessa e sovraccarica, può distogliere l’attenzione e rendere meno fluida la lettura.
Le ultime 100 pagine rappresentano il punto più alto del romanzo: più coinvolgenti e dirette, riescono a valorizzare appieno il potenziale emotivo e simbolico dell’opera.
In conclusione, un libro originale e ricco di spunti, che però avrebbe beneficiato di uno stile più essenziale.
Una lettura al contempo priva di veri eventi che sconvolgono la narrazione e densa di significati nascosti e profondi. Ho amato questo libro per il modo unico che ha di rappresentare la vita nelle sue sfumature più tetre e malinconiche, seppure attraverso gli occhi di una bambina. Si parla di morte, di lutto, di un mondo che ha perso colore, ma in un modo unico e misterioso. Consiglio questo libro a chi vuole immergersi in un mondo-metafora della vita e della morte, ma che vuole anche lasciarsi trasportare dalla dolcezza innata che hanno i bambini.
Un piccolo gioiello questo “il principe delle tenebre” di Nicola Pesce burnoedizioni Una storia fantastica che narra della vita. Una fiaba particolare. Leggibile come storia ai bambini e a più livelli nelle varie età. Un intreccio di luce e buio, amore e paura, voglia di crescere e di vivere, scoperta e angoscia. Tanti spunti di riflessione in un piccolo gioiello che ti accarezza come la luce delle navate di notte… con calma, fermezza e pace
Dolce, triste, incredibilmente profondo. A volte succede che non scegli dei libri, ma sono loro che scelgono te. E ti parlano. Bisogna solo saperli ascoltare...
Bluetta, una bambina infelice e orfana di madre, si trasferisce col padre da Edimburgo a un piccolo villaggio nella profonda Scozia: qui scopre una chiesa sinistra in cui abita uno strano bambino che non appare mai nello specchio e che custodisce un antico libro. Questa insolita amicizia porterà Bluetta a riflettere, a crescere, e a considerare il mondo degli adulti (compreso il padre) con maggiore consapevolezza. Su uno sfondo di atmosfere oniriche pare galleggiare questa fiaba nera di Nicola Pesce, che mi ha colpita per alcune frasi-messaggio, tuttavia senza che io l'abbia compresa pienamente. Il piccolo principe delle tenebre, che abita la chiesa e custodisce questo antico libro segreto, mi ha infatti lasciata con diversi interrogativi. Forse è solo l’ennesima storia simbolica che non richiede di essere compresa e spiegata a fondo in maniera logica, ma che regala comunque qualche ora di svago e di rapimento. Una versione dark del Piccolo Principe? Forse. Menzione speciale allo splendido cartonato con la copertina in stoffa grigia e i rilievi in nero lucido.