Dante, figlio di Elia Santacroce, uno dei potenti capi mafiosi che dominano la città di New York, torna da un lungo soggiorno a Firenze, dove è stato mandato dal padre per allontanarlo dal fratello gemello con cui ha un rapporto conflittuale. Al suo ritorno incontra di nuovo Beatrice, detta Triss, di cui era innamorato già ai tempi del liceo, e che ora però è fidanzata con Simon De Gregorio, figlio di un altro capo mafia. Il loro è un matrimonio combinato per unire le loro famiglie nella lotta contro i Santacroce.
Tra i due, tuttavia, nasce una relazione perversa, intrisa di erotismo e segreti, di dominio e sottomissione. Entrambi si rendono conto però che per poter vivere la loro storia d’amore dovranno affrontare la cosca, un pericoloso nemico che attenta alla loro serenità, ma soprattutto alla loro vita.
Una vicenda intensa e tormentata, ambientata in un mondo in cui le fiamme dell’inferno sono alimentate tanto dall’odio quanto dalla passione. Una storia da leggere d’un fiato, con una scrittura infuocata e sicura e una trama imprevedibile e ritmata.
Perché l’amore non perdona. Non fa sconti, non ha pietà. Perché l’amore è il peggior inferno che potessi concepire e disegnare.
Probabilmente se Dante avesse letto questo retelling della Divina Commedia, gli sarebbe venuta una sincope. MA CHISSENEFREGA, ho amato tutto!! Questo dark mafia romance aveva delle premesse molto rischiose, ma lo svolgimento mi é piaciuto tanto. Non é per tutti, la relazione tra Dante e Beatrice ha delle sfumature oscure e perverse che farebbero storcere il naso a molti, ma a me ha tenuto incollata alle pagine. L’autrice, poi, per me é stata geniale: non ha solo messo ad ogni capitolo il riferimento al girone infernale (con relativo versetto) ma ha anche messo dei riferimenti (anche sottili) ai personaggi e alle situazioni dell’opera madre, e da grande amante di Dante, mi ha intrigato tanto. Non un libro per tutti, ma sicuramente un libro per me😂
Non sono una fan dei mafia romance, ma questo è molto molto interessante. Tratta di argomenti molto duri e crudi. Sicuramente leggerò anche il secondo perché sono super curiosa!
Essendo nel suo gruppo Facebook ho potuto leggere alcuni estratti in anteprima, più gli estratti pubblicati sulla sua pagina e ne sono rimasta molto incuriosita. La storia mi è piaciuta molto, purtroppo l'ho letta in un periodo di alti e bassi con le letture, quindi ho fatto un po' di fatica. Sono arrivata molto tirata con la lettura ma eccomi qui a parlarvi di questo romanzo che mi ha davvero colpito. È ricco di colpi di scena e di suspense che mi hanno tenuta con il fiato sospeso fino all'ultimo.
In questo retelling mafia romance troviamo che la famiglia Santacroce è una delle più potenti famiglie mafiose di New York. Il capo famiglia è Elia, uomo davvero spregevole e di cui è meglio se non parlo, che è il padre di Dante, del suo gemello Samael e del loro fratellastro Virgil. La loro è una famiglia complicata. Samael sarebbe dovuto essere il braccio destro del padre ma per qualche motivo è stato allontanato dalla famiglia e Dante, che per 7 anni ha vissuto in Italia, è stato richiamato a casa. Tra Dante e Samael il rapporto non è mai stato dei migliori, anche per questo per anni hanno vissuto separati, e capiamo in fretta che uno dei motivi potrebbe essere Beatrice. Lei è la figlia di una delle famiglie che lavorano per i Santacroce. Dante e Beatrice si ritrovano dopo anni al 21º compleanno di lei. Per lei è uno shock per lui invece è qualcosa di orchestrato. Triss è una ragazza della Cosca e per lei la vita è già scritta ma l'incontro con Dante cambia tutte le carte in tavola.
Questa non è una storia d'amore rose e fiori. È una storia ricca di violenza vendetta e di ossessione, perché in fondo quello che Dante prova per Triss è pura ossessione, ma è anche qualcosa che forse possiamo definire amore. Triss inizialmente sembra una ragazza pura e dolce, ma quando, a causa dei problemi che ha la sua famiglia, finisce sotto la protezione dei Santacroce e sotto lo stesso tetto di Dante per lei tutto cambia e scopre anche di non essere così innocente e dolce come credeva. "La verità era che lui stava tirando fuori con maestria un lato di me che neppure sapevo di nascondere. Lo stava plasmando, acca-rezzando, cesellando finemente, allo scopo di distruggerlo, per ricomporlo a suo piaci-mento. La sua capacità di farmi sentire viva, e allo stesso tempo sbagliata, era il mio personale girone infernale. Quello dove ero l'unica dannata. Io ero il suo giocattolo. Lui, la mia condanna eterna." La loro come ho detto non è una relazione rosa e fiori, Dante vuole vendetta perché per lui sono 7 anni che soffre a causa di Triss. Lei invece vuole salvarlo perché in lui vede ombre che la attraggono ma allo stesso tempo la spaventano.
Essendo un Mafia Romance, con tinte Dark, la storia si incentra anche nei problemi della famiglia Santacroce e degli attacchi che loro e le altre famiglie stanno subendo. Inizialmente sembrano semplici problemi causati da una famiglia che vuole più potere ma poco a poco si infittisce. Piano piano veniamo a conoscenza di segreti che sconvolgeranno completamente gli equilibri e che mi hanno lasciata sconvolta. Ci sono stati vari momenti in cui ho dubitato di tutti, come dice Michele Accardi a Triss, non ci si può fidare di nessuno nemmeno di coloro che sembrano alleati. Questo mio dubitare di tutto e tutti è anche accentuato dal fatto che Dante non ricorda molte cose del suo passato e che suo fratello Virgil cerchi sempre di essergli intorno per capire cosa lui ricordi davvero. Infatti devo dire che io Virgil non l'ho capito. Se Dante è difficile da inquadrare e di Samael è difficile fidarsi, Virgil è un personaggio che posso solo definire come ambiguo. Il capitolo finale mi ha anche lasciata più perplessa e mi ha anche molto incuriosita sui prossimi volumi, chissà cosa accadrà. Anche perché i problemi dei Santacroce sono solo all'inizio secondo me e ciò che è successo è solo il primo di tanti problemi.
L'autrice è riuscita a creare una storia intricata e davvero coinvolgente. Ma soprattutto è riuscita a creare una storia che, a differenza di quello che alcuni possano pensare dato il fatto che è un Retelling della Divina Commedia, intreccia perfettamente il genere mafia dark romance con i punti salienti della Divina Commedia, mettendo quindi il giusto tocco senza però esagerare e quindi senza oltraggiare il Poema.
Inferno, primo volume della trilogia City of Woe, è un dark mafia romance che tiene con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina. Retelling in chiave moderna della Divina Commedia di Dante, questo libro è tra i più originali e ben studiati che io abbia mai letto… anche perché, lasciatemelo dire, di retelling così non ne avevo ancora letti e, soprattutto, con uno studio così approfondito e accurato dei personaggi, della trama, della coerenza della storia e del suo realismo🔥
I tropes che trovate nel libro sono: ✨ love to hate to love 🖤 forced proximity ✨ spicy BDSM 🖤 touch her and you 💀
‼️È un dark romance: LEGGETE I TW‼️
Dante Santacroce, figlio di uno dei boss mafiosi più influenti a New York e suo vice, torna in città ed è costretto a riprendere in mano la sua eredità. Dopo essere rimasto lontano per anni a causa del rapporto conflittuale con il suo gemello, torna e incontra di nuovo la sua Beatrice (Triss), di cui era tanto innamorato anni prima. L’unica cosa che vuole, adesso, è vendetta ed è disposto a scavalcare chiunque pur di ottenerla. L’unica cosa che ancora non sa è che, nel suo gioco perverso, sarà lui stesso a rimetterci il cuore.
Dante è caos, sregolatezza, ossessione, dipendenze. Con un passato tragico e un presente tra ombre e sangue, è un personaggio dalle mille sfaccettature più facile da odiare che da amare. Ma per chi riesce a guardare oltre la superficie e gli errori, Dante non è altro che un’anima in pena in cerca di pace.
Triss, anche lei figlia di un boss, è la tipica donna di cosa nostra: sottomessa, silenziosa, abituata a dire di sì in un mondo in cui le donne hanno l’unico compito di far ottenere potere e alleanze alla famiglia attraverso un matrimonio combinato. E, sebbene Dante sia restio ad ammetterlo, lei è sempre stata il suo più grande punto debole.
Il rapporto tra i due è carnale, viscerale e viaggia di continuo sulla sottile linea tra odio e amore. Ricordatevi che è un dark romance: la storia d’amore è tutt’altro che convenzionale e “banale” e il suo fascino si trova anche in questo.
Ho amato profondamente leggere di loro, di come abbiano dovuto lottare per ottenere un lieto fine che meritavano già anni prima. Soprattutto ho amato vedere Dante perdere piano piano il controllo (ma lo ha mai avuto veramente?!) e abbandonarsi ai sentimenti che non ha mai smesso di provare per Triss.
Ho amato i personaggi secondari… bè non proprio tutti, ma Charon, Virgil e soprattutto SAMAEL assolutamente sì: quest’ultimo apparirà si e no in 3 scene, ma io sono già conquistata totalmente. E non vedo l’ora di leggere il suo libro e conoscere la sua parte di storia.
Ho amato come è stata sviluppata la trama: la presenza di scene tipiche della vita malavitosa è massiccia e costante, ma non mi ha disturbato. C’è adrenalina tra queste pagine, crudeltà, e tutto quello che potete benissimo immaginare: talmente realistico da avere più volte l’impressione di star vedendo un film.
E, ultimo ma mai ultimo, ho AMATO lo stile di scrittura: non è il primo libro che leggo di Maria Antonietta Capasso, ma qui ho trovato una maturità e una crescita bellissime rispetto ai suoi primi lavori. La serie UnLimited avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, ma anche la City of Woe scalcia per avere il suo posticino.
Dire che questo romanzo mi è entrato sottopelle, è riduttivo. Ho amato ogni sfumatura di questa storia, sia quelle più buie e pericolose, sia quelle più ribelli, sfacciate, lussuoriose e con una luce di speranza invisibile agli occhi di chiunque. Ma quella piccola fiammella io l'ho vista e fatta mia, sin dalle prime pagine. "Una selva oscura", così avrà inizio questo dark-mafia-romance, con tutta una serie di avvenimenti che vi faranno martellare il cuore nel petto. Vi mancherà spesso il respiro e cercherete di fare meno rumore possibile con i vostri pensieri, per evitare di perdervi il richiamo delle anime dei protagonisti. Saranno anime forti e più simili di quello che si possa credere. Proprio come nella "Divina Commedia", rivisitata e fatta completamente sua, così come l'autrice ha espressamente spiegato, Dante, il primo protagonista che mi ha completamente stravolta nel vero senso della parola, vi mostrerà il suo peccato più grande, ma non solo, anche la sua debolezza più nascosta, la sua ossessione, le sue dipendenze e il suo "inferno". Beatrice è colei che ha, da tanti anni, stravolto la sua esistenza, creandogli scompiglio nel cuore e nell'anima, distruggedolo e annientandolo lentamente, proprio come farebbe un veleno. Ma quando i problemi di Cosa Nostra, li rimetteranno faccia a faccia e la vendetta di Dante verso Triss si farà strada sempre più violentemente, cosa accadrà? Due anime spezzate che potrebbero essere uno la cura dell'altra, ma anche una droga tanto forte, da ucciderli lentamente entrambi. Ho trovato i personaggi secondari, come Virgil e Charon, fondamentali e indispensabili per tutta la storia. Ammetto che anche Samael, con la sua oscurità dannata, avrà un ruolo importantissimo. È il primo libro che leggo di quest'autrice, l'ho voluta leggere perché incuriosita dalle tante recensioni positive nei suoi confronti e ora so che non si sbagliavano, perché la sua scrittura è complessa, curata in ogni minimo dettaglio, fluida, descrittiva e soprattutto mai noiosa. Consiglio questo romanzo agli amanti del genere e vi assicuro che non troverete unicorni arcobaleno che svolazzano, ma anome oscure, con un bisogno immenso di rivalsa. Complimenti all'autrice!
Valutazione: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ Spicy: 🌶🌶🌶 Emozione: 💘💘💘💘💘 Recensione a cura di Daniela Pani.
È il primo romanzo che leggo di quest'autrice e sono stupita dal suo stile di scrittura particolare, molto descrittivo e ricercato, quasi sofisticato nel suo essere forbito. Non si fatica a entrare nella storia, grazie ai due POV che permettono al lettore di conoscere i pensieri di entrambi i protagonisti. Dante è pieno di vuoti da colmare, di collera e di amore represso che, a causa di una dipendenza, sfocia in un'ossessione difficile da contenere. Triss, invece, è una giovane ingenua che cova sentimenti non lusinghieri per qualcuno e fin troppo importanti per qualcun altro. La trama è intricata, scritta con grande maestria, tanto che ogni pezzo si colloca alla perfezione al suo posto, a tempo debito; sì, perché l'autrice sa come condurre le danze e disegna un percorso invisibile che non si può evitare di seguire. I suoi personaggi sono al limite, vite che potrebbero apparire spezzate, e forse lo sono anche, ma che, senza dubbio, sono spinte dal desiderio di rivalsa. Persino i personaggi secondari hanno un ruolo rilevante e sono incastrati in intrecci ben studiati. Se proprio bisogna trovare una pecca a questo romanzo, forse sono la dilungazione dei pensieri dei personaggi e la ripetizione delle scene tra un POV e l'altro, sebbene sia chiaro che siano volute, proprio per dare modo al lettore di conoscere ed esaminare la differenza tra i due punti di vista. Detto ciò, se volete entrare nel girone dell'inferno e lasciarvi travolgere dai demoni di Dante, il nostro protagonista, beh, allora non esitate e tuffatevi in questa storia diabolica. Valutazione: ⭐⭐⭐⭐️ Spicy: 🌶️🌶️ Emozione: 💘💘💘💘
Buongiorno Peccatrici, cosa posso dire... INFERNO di Maria Antonietta Capasso è stato un esplosione, un fulmine a ciel sereno. Amo la sua scrittura, la seguo e già dai precedenti suoi libri avevo compreso quanto riesca ad essere attenta, precisa, ti porta verso l'obiettivo facendoti fare un viaggio sulle montagne russe e poi arrivi al capolinea senza accorgertene, ma qui è entrata nei vari gironi della Divina Commedia con questo retelling e ne ha creato un altro. Dante Alighieri secondo me direbbe chapeau, ne sono certa. Ma torniamo ad INFERNO e alla famiglia che ne è protagonista i Santacroce, il capostipite Elia, il fratello maggiore Virgil e i gemelli Samael e Dante. Non sono la classica famiglia cuore amore, no, tutto gira intorno al potere, alla supremazia, tutti i mezzi sono utili per aumentare la propria egemonia, anche sul sangue. Il nostro viaggio fiorisce quando Dante rientra a casa dopo anni vissuti in Italia e il suo ritorno coincide con la festa di compleanno di Beatrice ed è in tale occasione che i due si rivedono dopo gli anni scolastici. Da questo incontro prende vita il nostro particolare girone infernale, dove possesso e trasgressione la faranno da padrone, dove le scelte che i nostri protagonisti faranno saranno determinanti per arrivare a cogliere aspetti ed intrighi che mai ci saremmo aspettate, in cui vedremo una Beatrice, detta Triss, che a dispetto da ciò che la mafia impone, decide di essere una donna pensante ... recensione completa continua su PeccatriciLibrose.blog buon viaggio ❤️ La vostra Fly
Non mi era ancora capitato di imbattermi in un romanzo capace di fondere con tale maestria un classico della letteratura italiana come la Divina Commedia con il genere Dark Mafia, eppure Maria A Capasso e’ riuscita in questa ambiziosa impresa. Sin dalle prime pagine, mi sono trovata completamente catturata da una storia che ha il sapore del peccato, del tormento e dell’amore più proibito. La reinterpretazione contemporanea del viaggio dantesco in questo romanzo è qualcosa di assolutamente geniale: l’autrice non si è limitata a rivisitare l’opera ma ogni personaggio a cui ha dato vita e’ una perfetta trasposizione dei ruoli e delle figure dell’opera originale.
L’Inferno della Capasso è ambientato a New York dominata da cinque grandi famiglie tra cui gli Accardi e i Santacroce, quest’ultimi composti dal capofamiglia Elia e i suoi tre figli: Virgil e i gemelli Dante e Samael. Dante, dopo anni di lontananza da casa, sarà costretto a rientrare in città e prendere le redini come Vicecapo e sarà a causa degli affari di famiglia che rincontrerà Beatrice Accardi, il suo primo e grande amore, nonché l’unica ad avergli spezzato il cuore. Dante, è un’anima dannata, tormentata, persa, pericolosamente ossessionata da Beatrice e in cerca di vendetta.
Triss non è solo la sua musa, ma una donna che incarna luce nell’oscurità che lo avvolge. E’ dolcezza. E’ amore. E’ salvezza. Un personaggio che ricopre alla perfezione il ruolo che è costretta a interpretare: una brava figlia di Cosa Nostra, obbediente, diligente, rispettosa e che soffre in silenzio per un matrimonio combinato. E’ rassegnata, Triss, alla vita che l’aspetta, ma tutto cambia quando i suoi occhi si posano su l’unica persona che credeva di non poter incontrare mai più. Ma Dante non è più quel dolce ragazzo, riservato, gentile e con la testa persa tra i versi delle sue poesie che lei ricorda. No, non vi è più traccia di lui. Ora, un uomo dagli occhi freddi e calcolatori la scrutano, la dominano, ma li, seppur in rare occasioni, lei riesce a vederlo, quel ragazzo a cui lei ha riservato il suo cuore e che non hai mai dimenticato.
E sarà qui che, in una fitta rete di alleanze mafiose, inganni, tradimenti e passione, Dante cercherà di mettere in ginocchio Beatrice senza tener conto di quanto questo potrebbe costargli, specie quando quei occhi e quelle labbra riescono ancora a farlo tremare e perdere il controllo.
Intorno a questo amore, tante sono le figure che incontreremo, in particolare consoceremo sin dall’inizio, il nostro consigliere Virgil che guiderà e sosterrà Dante in ogni sua impresa e che credetemi vi farà desiderare ai limiti della pazzia il prossimo volume. Virgil è una presenza silenziosa ma capace di fare un rumore assordante grazie a quell’aurea di mistero e peccato che lo avvolge. Menzione doverosa va al nostro traghettatore di anime, Charon, che qui interpreta l’autista personale dei Santacroce. Una figura essenziale nel mondo dantesco e che anche qui avrà un ruolo ben preciso e fondamentale. Samael…. di lui avremo solo accenni passati e qualcosa che vi farà stringere il libro tra le dita e gridare ancora, ancora e ancora. La Capasso ha creato a mio modesto parere un capolavoro, finalmente un dark mafia romance degno di poter essere definito tale perché al di là del Retelling, questa è una storia con un intreccio ricco di colpi di scena che vi terrà incollati fino all’ultima pagina. Uno spicy fatto con i contro fiocchi, dove erotismo e dolore si fondono al punto da non distinguerli più perché l’amore tra Dante e Beatrice non è semplice. Il loro amore sarà un viaggio tra dannazione e redenzione. Un’amore che brucerà più delle fiamme dell’inferno. Un’inferno nel quale e’ impossibile non farsi trascinare.
Quando ho letto Inferno in self per la prima volta, ricordo che era tarda sera e stavo spulciando su Amazon qualche nuova lettura in eBook. La prima cosa mi è venuta in mente dopo aver letto la sua trama è stata: un dark mafia romance ricollegato alla Divina Commedia? 🫠
Mi è subito venuta voglia di leggerlo, soprattutto per le vibes particolarmente dark che dava anche la copertina, e così ho fatto l’acquisto e mi sono definitivamente innamorata del mondo della famiglia Santacroce.
Dante e Beatrice, o meglio Triss. Sono stati puro fuoco fin dall’inizio…uno di quegli incendi che divampa all’improvviso e fa terra bruciata di tutte le tue convinzioni. Con Dante non è stato subito amore a prima vista, proprio perché è un personaggio incredibilmente complesso e con tante di quelle sfaccettature che solo Triss poteva starci insieme. E lei, il suo angelo, ornato di preziosi diamanti che non rendono giustizia al suo essere il vero valore aggiunto a quell’anima tormentata di Dante. Ho davvero amato il modo in cui sono stati sviluppati.🫠
Non starò qui a soffermarmi sulla trama, perchè quella di può leggere dovunque online, ma quello che è il vero cuore del romanzo sono i riferimenti al mondo dantesco: il modo in cui questi sono collocati tramite metafore, frasi (come quella alla fine nell’ultima foto) e all’inizio di alcuni capitoli.
La scrittura di Maria Antonietta è incredibilmente sorprendente, e lo è fin dall’inizio. È ricercata, dinamica e coinvolgente, tanto da farti dimenticare che stai ‘semplicemente’ leggendo un libro. Sei talmente coinvolto dai Santacroce, dalla cosca (ricordiamo che è un mafia romance) che impari ben presto a distinguere le varie alleanze e dinamiche tramite gli occhi dei protagonisti e la penna di Maria Antonietta.
Ho amato questo libro, e non vedo l’ora di rileggere anche gli altri nella loro nuova veste (quei pazzi dei suoi fratelli i miei preferiti).👀
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“Inferno” è il primo volume della trilogia City of Woe, una rivisitazione in chiave dark-mafia romance della Divina Commedia, in cui Dante e Beatrice sono protagonisti di una storia torbida, carica di dolore, vendetta e dipendenza.
Dante Santacroce, figlio di uno dei capi mafiosi più temuti di New York, torna a casa dopo sette anni di esilio. Alle spalle ha un passato devastato dalla droga e da un amore finito nel sangue. Ad attenderlo: una famiglia spaccata, un padre che odia, un fratello gemello (Samael) con cui ha un rapporto distruttivo e un unico legame positivo, Virgil, fratello maggiore con un passato da seminarista e una dedizione a proteggere i fratelli. Il ritorno a New York riaccende in Dante la fiamma ossessiva per Beatrice, la ragazza che aveva idealizzato e poi odiato, vittima anche lei di giochi di potere tra famiglie mafiose, promesse di matrimonio e una vita vissuta come oggetto da esibire, non da scegliere.
La narrazione scava nei tormenti di Dante, nei suoi incubi, nelle sue ferite interiori mai rimarginate. Il suo rapporto con Beatrice è fatto di prigionia e redenzione, di morsi e carezze, sangue e desiderio, tormento e passione. Insieme affrontano i propri fantasmi in una prigione che diventa un confessionale, fino a raggiungere una fragile ma dolce tregua.
La scrittura è sicuramente uno dei punti forti del romanzo: intensa, curata, visiva. La narrazione trascina il lettore nei meandri dell’inferno interiore di Dante, in un mondo dove nulla è bianco o nero, e ogni gesto, anche il più crudele, è carico di un’urgenza emotiva che divora. Alcuni passaggi sono così ben costruiti da rendere impossibile staccarsi dalla pagina. Il rapporto tra Dante e Beatrice si muove su una linea sottile, fatta di tensione, dolore, desiderio e parole sussurrate nel buio. È un amore che scotta, che graffia, che non concede tregua. Personalmente, ho sentito la forza di questo legame sul piano narrativo, ma mi è mancata quella scintilla emotiva capace di travolgere davvero. I due protagonisti mi hanno incuriosita, li ho seguiti con interesse, ma non sono riuscita ad entrare completamente in sintonia con loro. Anche Beatrice è un personaggio che mi ha lasciato sensazioni contrastanti: comprendo le sue radici, l’educazione mafiosa che l’ha cresciuta come un trofeo da esibire più che come una donna libera di scegliere. Tuttavia, avrei desiderato vederla emergere un po’ di più, prendere voce, ribellarsi. Rimane sempre passiva in tutto, anche quando subisce da Dante.
Le scene spicy, poche ma molto intense, sono ben scritte e coerenti con il tono oscuro e carnale della storia,
Al contrario, ho trovato affascinante la figura di Virgil: il fratello maggiore con un passato spirituale, un cuore tormentato ma saldo, e un bisogno disperato di proteggere ciò che resta della sua famiglia. Non vedo l’ora di scoprire di più su di lui nei prossimi volumi. Anche Samael, seppur apparso poco, ha lasciato intravedere un’oscurità profonda che promette molto in termini narrativi. Alcuni flashback legati al passato di Dante, soprattutto quelli con Gemma, sono molto toccanti e funzionali per comprendere il suo dolore. Tuttavia, avrei preferito una maggiore chiarezza nella gestione temporale: più di una volta ho fatto fatica a distinguere presente e passato, il che ha leggermente spezzato il ritmo della lettura.
Finale che fa tenere il fiato sospeso ma che regala all’ultimo la speranza.
Inferno di Maria Antonietta Capasso è un Mafia Romance che si basa nientemeno che sul retelling della Divina Commedia di Dante. Questo libro è il primo di una trilogia e racconta la storia della famiglia Santacroce, ovviamente una famiglia mafiosa. Il protagonista è Dante, un uomo che anni addietro amava leggere, scriveva poesie, sì un po' come Dante Alighieri, altrimenti, perdonatemi, che retelling sarebbe? Dante che non si è mai occupato degli affari mafiosi, torna a casa perché il padre lo costringe a prendersi le sue responsabilità, ma lui non ha mai ucciso un uomo e non ha mai fatto il boss in senso stretto. L'incontro con Beatrice, la donna da lui amata sin dai tempi del liceo, dopo tanti anni, scombussolerà a tal punto la sua esistenza da farlo cambiare totalmente. La lettura è piena di colpi di scena, sia Beatrice che Dante nascondono tanti segreti, e anche le loro famiglie; nessuno è innocente e nessuno cerca la redenzione, anzi, i personaggi sembrano tutti propensi a inseguire la loro forma di piacere, quella che più preferiscono. L’idea dell'autrice era fantastica, però manca qualcosa. Sfido chiunque a scrivere un retelling della Divina Commedia. Però, ringraziando Dio ci sono autrici che si lanciano anche in progetti che all'apparenza sembrano impraticabili; magari c'era bisogno di più esperienza nella scrittura, nella costruzione dei personaggi, nell'intensità della loro psicologia, oppure manca qualcosa di originale nella trama, oltre al retelling stesso che sicuramente è di alto livello. Il Mafia Romance è un genere pieno di cliché, e anche qui ne ho trovati diversi, come è giusto che sia, forse. Nel complesso mi è piaciuto, si è fatto leggere e dico subito che il personaggio che mi ha incuriosito di più è stato certamente Samael, fratello di Dante. Che il suo libro, l'ultimo della trilogia, sarà quello giusto? Continuate a seguirmi per scoprirlo!
𝐈𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐨 è una lettura che non fa sconti, l'intensità con cui l'autrice riesce a narrare la storia di Dante e Beatrice, il suo modo schietto diretto e senza fronzoli, arriva come un pugno nello stomaco, ma allo stesso tempo fa vibrare le corde più nascoste dell'anima.
Sullo sfondo di una New York, che sempre affascina, nulla si muove senza che Don Elia Santacroce, capo della triade di Cosa Nostra, lo sappia. Tutti devono sottostare alle sue regole, lui muove i fili di molte vite, non c'è spazio ai sentimenti e alle debolezze e ben presto a farne le spese saranno proprio i suoi figli, i gemelli Samael e Dante.
Samael da sempre il figlio prediletto e Dante allontanato dalla famiglia con la scusa di inseguire le sue inclinazioni, quando invece è solo per mettere più distanza possibile tra lui e il suo gemello.
Dopo anni di "esilio' in Italia, vissuti nella dissolutezza, per volere di Don Elia, Dante torna a New York, per prendere il posto che gli spetta come vicecapo della cosca. Ma del ragazzo di un tempo però non c'è più l'ombra, al suo posto c'è un giovane uomo lacerato da sensi di colpa e demoni che tormentano le sue notti. A nulla valgono i tentativi di anestetizzare quel dolore, la spirale in cui cade e quegli occhi che non riesce a dimenticare sono una punizione eterna.
Beatrice Accardi, per Dante è Triss, la sua Musa. Delicata ed eterea come una creatura divina, Triss è cresciuta con la consapevolezza di essere "merce" di Cosa Nostra, ma non immagina l'inferno che presto l'attende quando dopo anni incrocia gli occhi gelidi e pieni di vendetta di Dante.
Dante e Beatrice. Demone e Angelo. Cacciatore e preda.
Rabbia, dolore, sete di vendetta, sangue e lacrime avvolgono come una spirale Dante e con lui anche la sua Triss.
Beatrice dovrebbe aver paura, fuggire e invece per la prima volta decide di affrontare le fiamme,anche a costo di bruciare, perché?
Perché malgrado tutto, Dante è il centro dei suoi pensieri, lo era anni prima e lo è ancora. È il padrone del suo cuore, un cuore che non riavrà più indietro. Riuscirà a strappare Dante dalla dannazione o rimarranno condannati per l'eternità?
Wow, wow, triplo wow! Chapeau a Maria Antonietta per aver osato con questa storia e aver dimostrato di essere altezza, perché fidatevi, in queste pagine non c'è solo studio e ricerca, c'è cuore, c'è l'anima dark dell'autrice, ci sono Dante e Beatrice nella loro totale bellezza.
𝐈𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐨 è un vero viaggio tra i suoi gironi, lussuria, passioni, perversioni, tormenti, danzano come fiammelle nel buio più totale.
Dante e Beatrice non sono eroi, non sono esempi da imitare. Nessun cambiamento, nessuna redenzione, ma solo tanta consapevolezza.
Se li ho amati? Impossibile non farlo. Dante è marchiato a fuoco sulla mia pelle mentre Triss, beh, lei mi ha insegnato a guardare oltre... e seguire il cuore, andando anche contro corrente.
Una menzione particolare ai personaggi secondari, ne ho odiato un paio (l'autrice sa) mentre un certo Charon ha stuzzicato la mia fantasia.
E infine la bellissima cover e i suoi dettagli, che danno una chiave di lettura alla storia più profonda.
Arrivata all'ultima pagina, non volevo e non riuscivo a lasciarli andare, ma questo è l'effetto Kapy 🤭😏😉
Se amate i retelling in chiava dark romance. Se amate la penna della Capasso. Se cercate una lettura che sconfini dalla vostra confort zone, il mio consiglio è di leggere 𝐈𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐨 - 𝐂𝐢𝐭𝐲 𝐨𝐟 𝐰𝐨𝐞 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 #𝟏.
Ci sono libri che si leggono e poi ci sono libri che si sentono addosso. Inferno appartiene decisamente alla seconda categoria. Non è una storia che si attraversa leggeri, ma un viaggio nelle viscere dell’anima, un percorso dove amore e dannazione si intrecciano così stretti da diventare indistinguibili.
L’autrice non addolcisce nulla, non offre un amore confezionato o un lieto fine immediato. Ti prende per mano, o forse per la gola, e ti trascina giù, nel caos di sentimenti che solo chi ha conosciuto il dolore può comprendere. Dante e Beatrice non sono i classici protagonisti da fiaba, ma due anime ferite, deformate dal mondo in cui vivono e, allo stesso tempo, terribilmente vive.
Dante Santacroce è un personaggio che non si può etichettare. È crudele e dolce, dominante e vulnerabile, un uomo che incarna la contraddizione stessa del titolo: l’inferno come condanna ma anche come unica casa possibile. E Beatrice… non è la solita “brava ragazza” che va salvata. È fragile, sì, ma anche lucida, coraggiosa, e soprattutto reale: non perfetta, ma autentica, con le sue paure, i suoi desideri, e quella luce che non si spegne nemmeno quando tutto intorno sembra crollare.
E Virgil… lui resta lì, nell’ombra, come la voce che ti ricorda che la discesa non è mai davvero finita. Non è solo una guida, è una presenza costante e inquietante, come un’eco che accompagna Dante nei suoi abissi. A tratti sembra mentore, a tratti manipolatore. È il confine tra il giusto e lo sbagliato, la voce che ti sussurra all’orecchio quando pensi di aver trovato la via d’uscita.
Ciò che mi ha conquistata è la scrittura. È viscerale, sensuale, quasi poetica nei momenti di maggiore dolore. Ogni parola sembra scelta per ferire e curare nello stesso tempo. L’autrice gioca con le emozioni del lettore, le accarezza e poi le strappa via, e tu resti lì, inerme, incapace di staccarti. Ho amato il ritmo, la tensione costante, la sensazione di camminare su un filo sottile tra amore e distruzione.
Quando ho chiuso l’ultima pagina, avevo il cuore in tumulto e la mente piena di immagini: il fuoco, la colpa, la passione, la lotta interiore. È un romanzo che lascia segni, non graffi. Ti resta addosso come il profumo del peccato e il ricordo di un sogno troppo vivido per essere solo fantasia.
Non è una lettura per tutti, lo ammetto. Chi cerca un romance leggero resterà spiazzato. Ma chi ama i libri che scavano, che sporcano le mani e accendono l’anima, troverà un’esperienza potente, disturbante e bellissima.
E adesso, dopo averlo finito, posso solo dire: voglio tornare laggiù, in quell’inferno che profuma di desiderio e dannazione. Perché sì, alcune fiamme bruciano, ma alcune… illuminano.
Uno dei più belli mafia romance letti. Primo libro di una trilogia. Dante è il figlio di Elia Santacroce uno di più noti e potenti capi mafiosi che dominano a New York. Dante è stato inviato a Firenze per tenerlo lontano dal fratello gemello; al suo rientro a New York incontra Beatrice che tutti chiamano Triss, una vecchia fiamma si riaccende tra i due, ma purtroppo Triss è già promessa sposa a Simone De Gregorio, figlio di un altro boss mafioso. Santacroce e De Gregorio due famiglie in lotta per il potere. Una passione senza freni, un amore proibito e nascosto, un amore tormentato che va contro ogni ostacoli e soprattutto mettendo in pericolo le vite , perché l'onore e il potere sono i principi base. Vivere nell'Inferno dove il fuoco della passione divampa,dove il fuoco con cui Dante e Triss rischiano di bruciarsi. L'inferno in un contesto che non lascia scampo, non perdona, non ha affetti. Quando l'ardore del desiderio chiama è impossibile tenere lontano un Santacroce. Ormai Triss è pronta a perdere la sua anima, il suo cuore e il suo corpo appartengono a Dante. Una storia tosta, intrigante, infuocata sotto ogni punto di vista, un dark decisamente marcato e da brivido. Bellissimi i riferimenti alla Divina Commedia, che voglio considerare come tali, volti ad enfatizzare le sensazioni descritte. Una storia che ti prende e ti travolge incendiando anime e mente. Non vedo l'ora di leggere il secondo. ⭐⭐⭐⭐⭐
Se questo libro è servito a qualcosa, probabilmente è l’aver capito che i dark romance non fanno per me. Ma anche andando oltre determinate scene e descrizioni, la storia in sé non mi ha convinta, non mi è piaciuta e, incredibilmente, mi ha turbato talmente tanto da non voler continuare la saga - che per me che sono un’ossessiva compulsiva è eresia pura. Hell no.