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La vita normale

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«Per me il tribunale è un luogo di osservazione come un altro, come la strada, o la mia camera da letto» ha risposto Yasmina Reza quando le è stato chiesto perché, da quindici anni, segua processi, oscuri o clamorosi, in giro per la Francia. «Colui che crediamo altro da noi non lo è» afferma Reza, che, lasciando ai cronisti giudiziari il loro mestiere e alla giustizia di cercare (invano?) un senso nel caos, preferisce fare un passo di lato – e ogni volta spiazza il lettore. Senza curarsi di proclamare verità universali e concentrandosi invece su «frammenti di umanità» – un gesto, una frase, una postura, un dettaglio dell’abbigliamento –, Reza riesce a cogliere, nelle esistenze degli imputati, dei testimoni e delle vittime, qualcosa che non di rado alla giustizia sfugge, e che a quelle esistenze ci accomuna. È «la vita normale», che segue come un’ombra la sua controparte assassina, sovrapponendosi continuamente a essa. Come nel caso della donna che, un mattino di novembre, «incalzata, spinta da una forza senza nome», esce di casa per andare su una spiaggia ad abbandonare sua figlia alle onde, e poi torna a chiudersi nell’opacità della sua esistenza, «presente senza esserlo, come a strapiombo su sé stessa». A lei e ad altri fantasmi è dedicato questo libro. Fantasmi che irrompono sulla scena accanto a quelli dell’autrice, che ha la capacità, propria solo dei grandi scrittori, di insinuarsi nella psiche del lettore senza lasciargli il tempo di comprendere ciò che ha appena letto.

190 pages, Paperback

Published May 13, 2025

56 people are currently reading
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About the author

Yasmina Reza

62 books594 followers
Yasmina Reza began work as an actress, appearing in several new plays as well as in plays by Molière and Marivaux. In 1987 she wrote Conversations after a Burial, which won the Molière Award for Best Author. Following this, she translated Kafka's Metamorphosis for Roman Polanski and was nominated for a Molière Award for Best Translation. Her second play, Winter Crossing, won the 1990 Molière for Best Fringe Production, and her next play The Unexpected Man, enjoyed successful productions in England, France, Scandinavia, Germany and New York. In 1995, Art premiered in Paris and went on to win the Molière Award for Best Author. Since then it has been produced world-wide and translated into 20 languages. The London production received the 1996-97 Olivier Award and Evening Standard Award. Screenwriting credits include See You Tomorrow, starring Jeanne Moreau and directed by Didier Martiny. In September 1997, her first novel, Hammerklavier, was published.

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Community Reviews

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82 (11%)
4 stars
214 (29%)
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307 (41%)
2 stars
112 (15%)
1 star
18 (2%)
Displaying 1 - 30 of 88 reviews
Profile Image for Silvia.
366 reviews28 followers
July 26, 2025
Fotografie

Yasmina Reza, che ho amato in quasi tutto quello che ho letto (con punte di vero entusiasmo per 'Felici i felici'), qui ci consegna brevi prose autonome, tratte dalla propria esperienza di vita e dalla più singolare di osservatrice di processi- per lo più per crimini violenti- nel tribunale della sua circoscrizione.

Ci sono stralci di sublime lirismo, a fianco di altri la cui notevole capacità di penetrazione all'interno dell'animo umano offre al lettore l'istantanea su un mondo di fragilità, solitudine, disperazione (come nelle fotografie di Diane Arbus, più volte richiamata dalla stessa Reza): del resto, l'autrice a mio avviso è straordinaria nel cogliere l'attimo in cui la farsa degenera in orrore.

Tuttavia non sono riuscita ad appassionarmi a queste pagine slegate tra di loro- o di cui non ho compreso io il filo rosso a unirle, tranne l'ovvio rimando del titolo- e, seppur veloce, la mia personale lettura è proceduta svogliata e distante.

Non amo i racconti- a meno che non abbiano una cornice forte e chiara a compattarli ('Decameron', 'I racconti dell'Ohio', 'Olive Kitteridge') e, pertanto, non sono la destinataria naturale di questo tipo di esperienze editoriali, a cui ogni tanto mi accosto per testare se i confini di ciò che amo leggere si smaglino con l'età che avanza e si ridefiniscano.

Le ultime due pagine, in cui una novantenne rimprovera la sua interlocutrice perché fuma- ed il fumo è ferale per la pelle delle donne: inammissibile auto sabotaggio del fascino dell'intero genere- per poi dichiarare di aver smesso tre anni or sono, mi ha restituito in extremis la Reza che amo e aggiunto qualcosa alla valutazione globale.
Profile Image for Grazia.
503 reviews219 followers
May 21, 2025

"Certe volte più che di un processo si tratta di una brusca immersione in una vita."


Anche Reza, come Carrere, ha un passatempo bizzarro. Frequenta tribunali e osserva. A modo suo eh, chirurgica e precisa registra dettagli. E si fa un'opinione: il suo sguardo apparentemente impietoso ha un occhio di riguardo per l'imputato e nessuna pietà per chi è chiamato a esprimere giudizio.

"Crede al bene e al male. È solo una giudice. Non ha imparato a superare le categorie."


Miserabili, disperati, donne fortissime e tremende, una variegata umanità sotto la lente della Reza. Gesti efferati apparentemente incomprensibili senza ricerca dell'umanità sottostante.


"Siamo di fronte a un caso di quadruplo omicidio con l’aggravante dello smembramento dei cadaveri ma il tono deve rimanere garbato, nessuna alterazione deve perturbare il venerabile lavoro della giustizia. Un timore di esondazioni che rende tutto tetro e approssimativo. Smorzare, sopire fino all’idiozia, là dove proprio la tensione potrebbe invece illuminare. È il gusto del momento, la rispettabile tendenza del nostro tempo."


La personalità della Reza appare ma senza esondare (come accade con Carrere). E questo la rende sublime.

"Quando la trama è semplice, sovrano è il racconto."


Impossibile non adorarla, d'altra parte è una Dea.
Profile Image for Gabril.
1,041 reviews254 followers
June 16, 2025
“Quando la trama è semplice, sovrano è il racconto.”

Questo libro è una raccolta di brevi frammenti narrativi.
Alcuni episodi sono tratti dall’esperienza personale dell’autrice, altri - la maggior parte - sono testimonianze su “vite che non sono la mia”, per dirla alla Carrère (c’è una certa affinità tra i due in questo senso), ma da un punto di osservazione molto particolare: il tribunale.

A quanto pare a Yasmina Reza piace intrufolarsi nelle aule dove si svolgono i processi, i più svariati nelle località più svariate, assistere al dibattito tra pubblico ministero e avvocato difensore, osservare il comportamento dei/ delle giudici, oltre che degli o delle imputati/e insieme alle relative famiglie, e trarne poi acute, a volte sorprendenti, riflessioni.

Con l’intelligenza brillante che la distingue, l’autrice ci mostra così brevi ritagli di “vita normale” che comprende anche, tuttavia, tutto ciò che normale non ci pare affatto: violenza domestica, delitti efferati, squilibri mentali.

Insomma:
“A essere sotto processo è la vita. La sua imperfezione.”

E proprio questa imperfezione rappresenta, ahimè, la nostra traballante normalità.

Profile Image for Seregnani.
738 reviews34 followers
June 1, 2025
«Qualche anno prima avevo letto in un giornale che la madre di un bambino di otto anni ucciso nell'attentato di Boston chiedeva alla giuria di non optare per la pena di morte. Mi ero commossa per quella donna che trovava la forza di resistere all'assoluto della vendetta.
In un empito romanzesco mi ero perfino detta che esistono persone destinate a incarnare lo scandalo del perdono, per usare l'espressione di Jankélévitch.
Da una lettura completa dell'articolo emergeva che lei considerava la pena di morte una sentenza troppo clemente, dal momento che l'accusato avrebbe potuto tranquillamente andarsene a spasso da un appello all'altro anziché marcire per sempre nel buio di una segreta.».


5 ⭐️ Inutile dire che amo la scrittura di Yasmina, anche questo libro comunque l’ha azzeccato! Parla di vari processi che segue in Francia, riporta le emozioni degli imputati, dei testimoni e delle vittime. Una vita normale che si sovrappone alla sua controparte assassina. Parla anche di Venezia, dove ha recentemente preso casa.
Profile Image for Buchdoktor.
2,363 reviews188 followers
March 17, 2025
In Kürzesttexten setzt sich Yamina Reza einerseits mit dem eigenen Altern und dem Verlust vertrauter Personen auseinander, andererseits liefert sie mit Berichten von Strafverfahren dieses Jahrzehnts aus ganz Frankreich einen Abriss sozialer Probleme. Die verhandelten Straftaten reichen vom Mord an Ehepartnern oder Kindern, über sexuelle Ausbeutung Jugendlicher bis zu Straftaten von Pflegepersonal /Hausmeistern an einsamen, hochbetagten, hilflosen Menschen. In der Reihung der Gerichtsverfahren stellt sich die Frage nach dem Weltbild französischer Staatsanwälte und Strafverteidiger, wenn z. B. eine Klägerin im Prozess penetrant als „Opfer“ bezeichnet wird. Ist es Aufgabe von Klägern und Opfern sich dem vorgefassten Bild Justizangehöriger und Juristen anzupassen – oder Aufgabe der Justiz, ein Bild der Persönlichkeit Prozessbeteiligter zu liefern?

Fazit
Yasmina Rezas pointiert formulierte Kurztexte umfassen fiktive Handlungen, biografische Notizen einer in die europäische Literatur- und Theaterszene eingebundenen Prominenten und bilden mit Berichten aus Gerichtsverhandlungen ein Frankreich vereinsamter wie psychisch belasteter Personen ab. Außer prominenten Personen wie z. B. Sarkozy oder Imre Kértesz treten eine Reihe mir unbekannter Figuren auf, so dass mich nur ein Teil der Texte erreichen konnte.
Profile Image for Prusseliese.
425 reviews19 followers
May 5, 2025
Ein Mosaik aus Strafprozessen. Ich finde das Buch sehr gelungen, gerade auch in der Kürze der Schilderungen.
Profile Image for CAMILLA FERRARIO.
97 reviews
June 24, 2025
Sinceramente non l'ho capito... una raccolta di racconti senza senso. Si alternano storie di tribunale a estratti pseudo-autobiografici della Reza che (a parere mio) l'ha cannata. Come sempre scrittura ineccepibile, ma durante tutto il libro mi continuavo a domandare: perché? Boh... ho bisogno del parere di qualcuno ahahaha
Profile Image for Camille Godin.
55 reviews
January 22, 2025
Correct ça se lit vite. Mais il y a trop de courtes histoires sans lien entre les autres donc on passe de l’une à l’autre non stop on se tanne vite. J’aurais pris moins d’histoires et plus longues pour avoir un semblant de lien et qu’on ne change pas tout ltemps.
Profile Image for Fab. Tummi.
115 reviews
August 20, 2025
Elegante, prezioso, raffinato e, soprattutto, capace di darmi ciò che cerco.

Alternando scampoli della sua storia con i racconti di ciò che ha visto nelle aule dei tribunali (criminali e vittime, persone distrutte dalla violenza, dall’emarginazione, dall’odio), Reza ci ricorda, pagina dopo pagina, che “colui che crediamo altro da noi non lo è”.

Si legge velocemente, vi rimane incollato alle dita, ve lo consiglio dal cuore.
Profile Image for Federica Colli Vignarelli.
73 reviews2 followers
May 30, 2025
E' sempre una bella sensazione scoprire che quella che per te è un'ottima scrittrice è anche un'ottima persona. Ieri sera Yasmina Reza ha dialogato con Paolo Giordano sul palco del Parenti, ed io che ero già convinta di voler leggere qualsiasi cosa da lei prodotta nella vita non ho potuto che rafforzare quest'idea. Perché una donna capace di osservare e di scrivere in quel modo, sempre così affilato e ferocemente comprensivo, che al contempo è capace di imbarazzo, autoironia e umiltà non è frequente da incontrare.

Si è parlato di intelligenza, di vecchiaia, di giustizia, di malinconia, di umanità, di Venezia. Tutti temi trattati in questo libro, che - come ammette lei stessa, nutrendo forti dubbi sul proprio operato - non ha niente a che vedere con ciò che ha scritto finora.

"Cronache di certi fatti" - questa la (bellissima) traduzione letterale del titolo in francese - alterna il suo punto di vista sulla legge dell'uomo, affinato mediante numerose partecipazioni a udienze più e meno pesanti nei tribunali francesi, che osserva e di cui restituisce la profondità e l'inadeguatezza, a scorci della sua vita personale - la casa a Venezia, l'editore di Adelphi, i coniugi Kundera, Bruno Ganz, la piccola nipote, Sarkozy, il suo agente berlinese inspiegabilmente anziano, randomici sconosciuti impressi nella rètina.

Eppure non si è davanti a una raccolta sconclusionata, perché ogni episodio risulta un frammento di "vita normale", a tratti comica e a tratti tragica, potente e fragilissima, ironica e seria, complessa nella sua banalità, catalogo di tristezza e fonte di speranza, narrata in un modo quasi colloquiale persino laddove chiunque altro avrebbe caricato di enfasi ed emotività.

Del resto, "quando la trama è semplice, sovrano è il racconto". E il suo, a me, tocca sempre moltissimo.
Profile Image for Nathalie.
57 reviews
July 14, 2025
Habe ich es verstanden? Jein. Mochte ich es? Jein. Würde ich es empfehlen? Jein. Würde ich es noch mal lesen oder verstehen wollen? Nein. Es ist allerdings gut geschrieben.
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
May 25, 2025
La vita normale di Yasmina Reza (Adelphi edizioni) è un romanzo che intreccia vicende personali dell'autrice a episodi di cronaca giudiziaria.

Anni fa comprai Felici i felici ma devo ammettere di non averlo mai cominciato. Non è mai arrivato il momento giusto, l'altro giorno in libreria è arrivato proprio quest'ultimo romanzo e a scatola chiusa l'ho cominciato. Non ho capito subito che tipo di romanzo fosse e anche ora che l'ho finito non so se appunto possiamo parlare di romanzo.

La vita normale è formato da capitoli brevissimi, sono scorci sulle vite degli altri, come lampi entriamo e come lampi usciamo.
RECENSIONE COMPLETA: www.lalettricecontrocorrente.it
Profile Image for fiordiligi.
271 reviews217 followers
June 20, 2025
yasmina reza scrive, e scrive testi incredibilmente diversi, ma sorprende sempre per la sua lucidità e chiarezza nel dipingere l'essere umano
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,105 reviews34 followers
September 26, 2025
La vita normale di Yasmina Reza è un romanzo che intreccia vicende personali dell’autrice a episodi di cronaca giudiziaria.

Anni fa comprai Felici i felici ma devo ammettere di non averlo mai cominciato. Non è mai arrivato il momento giusto, l’altro giorno in libreria è arrivato proprio quest’ultimo romanzo e a scatola chiusa l’ho cominciato. Non ho capito subito che tipo di romanzo fosse e anche ora che l’ho finito non so se appunto possiamo parlare di romanzo.

La vita normale è formato da capitoli brevissimi, sono scorci sulle vite degli altri, come lampi entriamo e come lampi usciamo.
Non credo che La vita normale sia il titolo perfetto per conoscere Reza perché nonostante abbia apprezzato diversi capitoli, sono rimasta insoddisfatta. La vita normale non mi ha fatto capire che tipo di scrittrice sia.

La vita normale è un insieme di ritratti: ci sono i ricordi dell’autrice, le cartoline di Venezia, gli incontri con Roberto Calasso e ancora i casi giudiziari che ha seguito per quindici anni. Cause tra moglie e marito, crimini… da che cosa sono tenute insieme tutte queste vicende? Dalla definizione di vita normale probabilmente.

Quando sono a Venezia, fotografo vecchi di spalle. Vecchie coppie, intendo dire.
Tutta gente che altrove non mi è mai capitato di vedere. In nessun altro posto al mondo ho visto pariglie come queste: lente, silenziose, infagottate. I loro passi si accordano con lo sciabordio, con il rumore delle imbarcazioni che si urtano. Hanno sempre vissuto qui, ne sono certa. Si inoltrano da soli in calli vuote, a testa bassa, attaccati l’uno all’altro, pratici dei muri, dei gradini, sanno dove svoltare e sparire in un’ombra.

Alle pagine malinconiche si alternano quelle della brutale cronaca:
L’ultima giornata della vita di Jacqueline Imbert è decisamente piacevole. Le due nipoti la accompagnano al cint-tero a mettere fiori su alcune tombe di famiglia, fra cui quella del marito Émile (detto Milou), poi la portano a pranzo in un buon ristorante e a passeggiare a Théoule-sur-Mer.
Tornata a Le Cannet, Jacqueline è felice e pienamente in forma. Ha novantadue anni, va subito a letto.
La mattina dopo un ex vicino, un quarantenne che da quando è vedova è diventato il suo angelo custode e per lei è « come un figlioccio», viene a sincerarsi che sia tutto a posto. Dirà che lei non rispondeva al telefono. Ha le chiavi. Alle otto chiama la guardia medica perché ha trovato Jacqueline febbricitante e quasi in coma. Mentre parla con l’operatore mormora una serie di « sono qui, sono qui » consolatori.
Il medico che arriva la fa ricoverare. Jacqueline morrà due giorni dopo senza aver ripreso conoscenza.

Reza non giudica mai, dà pochissime pennellate quelle che bastano per tratteggiare i volti e i caratteri delle persone coinvolte, e fa così sospendere il giudizio anche a noi.
Mi è piaciuto l’uso sapiente della lingua che mescola malinconia, ironia e realtà. Ma non sono riuscita, alla fine della lettura, ad essere pienamente soddisfatta. I capitoli per i miei gusti sono troppo brevi e forse, ho fatto il pieno di “storie vere”.


La vita normale è…
Malinconia. Una malinconia che si avverte nei ritratti, quel bisogno di scavare al di là delle informazioni dei faldoni che compongono i casi dei tribunali, malinconia nel descrivere gli amici che non ci sono più… Sono diversi in realtà i passaggi che ho apprezzato ma la brevità ha fatto si che non riuscissi ad abbandonarmi.
Ho preferito non raccontarvi quasi nulla proprio perché sento che forse non era il momento adatto. Avevo la testa altrove e questo sicuramente non mi ha aiutato. Forse è arrivato davvero il momento di aprire Felici i felici, chissà!
Profile Image for Julian King.
70 reviews
October 8, 2025
Interessante.

Ho notato che le frasi intense, drammatiche, sono state riportate in più "recensioni", come è giusto che sia, per una donna di teatro, arguta e colta.
"Certe volte più che di un processo si tratta di entrare bruscamente in una vita"
"Quando la trama è semplice, sovrano è il racconto".

In un passo definisce il suo lavoro "un tentativo di scrittura", io direi un esercizio, perché la serie di storie, impressioni, ricordi, lettere ad amici scomparsi, non sembrano poter costituire assieme un libro, ma se quello di Reza è un tentativo, allora moltə non sono più scrittorə.

Ironico che di Sarkozy se ne sia parlato proprio questi giorni al telegiornale, o che domani venga proclamato un nuovo premio Nobel per la letteratura.
Gli omicidi invece avvengono ogni giorno, non si può guardare alla casualità.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Annina.
391 reviews86 followers
September 18, 2025
Yasmina Reza besuchte jahrelang Strafprozesse und schreibt in Die Rückseite des Lebens darüber. Es sind 54 Kurzgeschichten welche mich oftmals in Staunen versetzten. Die Erzählungen sind dicht und präzise, zwischen die Erzählungen streut sie vereinzelt Episoden aus ihrem eigenen Leben.
Ich hätte mir lediglich gewünscht, dass die Geschichten noch länger sind...
Profile Image for Salvatore.
171 reviews7 followers
July 25, 2025
Una evitabile lunga serie di prose mediocri, senza guizzi e con banalità da rotocalco deteriore.
Profile Image for Marika Castagno.
118 reviews5 followers
May 30, 2025
Sprazzi di vita normale e non, la Reza (cosí come Carrerè) ha la passione guardinga dei tribunali. Con il suo sguardo attento e sottile ci descrive le sentenze rimanendo neutra, non si fa influenzare, non è niente giusto e niente sbagliato. In questi appelli abbiamo donne, uomini, disperazione, meschinità, terrore, orrore, violenza. Ma ci sono anche pezzi della sua vita normale e quotidiana, i litigi con suo marito e con il suo architetto, la collezione dell’annuario dell’automobile vecchia anni luce e che continua a traslocare di casa in casa, il suo amico Luc,frammenti divertenti e altri nostalgici. Prima lo schiaffo e poi la carezza, cosi è la Reza.

“Nei tribunali lo si sente dire spesso: Abbiamo parlato del piú e del meno. Ci si vede in posti che non sono da nessuna parte, si dicono cose il cui contenuto svanisce all’istante. Rimproveri mai, dispiaceri mai. E’ il rovescio della vita. Ci si tiene compagnia, si passa il tempo. Niente di che. Del piú e del meno vuol dire esserci, semplicemente.”
Profile Image for Nora.
85 reviews9 followers
April 17, 2025
Habe irgendwie etwas anderes erwartet. Die Kurzgeschichten über die Gerichtsverhandlungen waren wirklich sehr kurz und ich konnte sie gar nicht richtig erfassen, weil die Personenkonstellationen teilweise sehr kompliziert beschrieben wurden. Die eingestreuten privaten Anekdoten aus dem Leben der Autorin waren auch zusammenhangslos und willkürlich.
Ein paar Geschichten haben mich schockiert und überrascht, andere haben mich auch zum Schmunzeln gebracht. Aber weiterempfehlen kann ich dieses Buch nicht so wirklich, da es für mich einfach zu oberflächlich und zusammengewürfelt war.
Profile Image for Valentina.
57 reviews
June 26, 2025
Una serie di brevi occhiate nelle buie aule del tribunale, illuminate da delitti banali nella loro insulsaggine, meschini, ordinari. Piccoli attori nella tragicità di vite “normali”, con traumi che segnano destini tremendi. A inframmezzare questi racconti, delle pennellate di vita quotidiana dell’autrice, che non raggiungono mai fino in fondo un obiettivo.
Profile Image for Helena Serrador.
12 reviews3 followers
November 1, 2025
Dou apenas duas estrelas estabelecendo a comparação com outros livros da autora que gostei bastante! São mesmo relato de factos, quase em registo diarístico. Há relatos de passagens de julgamentos onde estão sempre em causa as relações humanas e principalmente expôr como somos seres de grande complexidade, muitas vezes insana! Há alguma reflexão sobre grandes questões como a morte, o tempo, a vulnerabilidade humana e também como a justiça assume muitas vezes outra verdade chegando a ser injusta! Outros relatos são meros registos de algo que vê, quase ao jeito fotográfico! Não se consegue estabelecer relação entre as várias histórias, presumo que não seja essa a ideia! Se é não captei! Já outras, são relatos de episódios muitas vezes com amigos ou conhecidos onde também existe alguma reflexão sobre os mesmos temas. A autora procura muitas vezes fazer juízos de valor expressando a sua opinião. Não dei o tempo como perdido mas soube-me a pouco!
20 reviews
July 13, 2025
ich mag so kleine Beobachtungen sehr, hat was von Roger Willemsen? etwas weniger fein vielleicht, aber eine ganze Reihe spannender Perspektiven auf Gerichtsverfahren und das Leben in der Bürgerlichkeit
Profile Image for Anna.
87 reviews
July 14, 2025
Mit der Zeit bin ich rein gekommen, aber irgendwie ist mir bei vielen der Geschichten die Pointe entgangen bzw haben sie mich mit dem Gefühl zurück gelassen, ich hätte sie nicht verstanden. Die geschilderten Fälle sind sehr trostlos, was aber ja irgendwie naheliegend ist.
7 reviews1 follower
August 12, 2025
a lot of short chapters and no continuing storyline which makes it easy to read the book for a short while every now and then. some interesting stories, some out of context. and so many deaths, it made me sad
Profile Image for KaLie.
21 reviews
December 17, 2025
Kurze Texte, die sich mit dem Leben, dem Tod und Fragen der Schuld und Verantwortung auseinandersetzen wollen. Im Gegensatz zu ähnlichen Betrachtungen (z.B. Ferdinand von Schirachs) bleiben die Texte jedoch in der oberflächlichen Beschreibung stecken. Nichts hallt nach, die Lektüre bleibt unbefriedigend.
Profile Image for Rhech.
9 reviews
September 28, 2025
3,5

Sammlung von Strafprozessen aus Frankreich und Anekdoten der Autorin, jeweils 1-6 Seiten. Schön geschrieben. Teilweise gewünscht, mehr über die Ereignisse und Personen zu erfahren als die kurzen Einblicke. Thematisch vor allem Familien- und Kindesmord.
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