Davide Morosinotto è nato nel 1980 in provincia di Padova. Vive a Bologna, dopo una parentesi romana di un paio d’anni. Il suo mestiere è quello di traduttore di software e i suoi hobby sono le moto, i libri e i videogame. Da qualche anno si è dedicato alla scrittura di libri per ragazzi ottenendo subito importanti risultati come il premio "Mondadori Junior Award".
Quando uno scrittore riesce a farti dimenticare di essere diventata adulta è una piccola magia. E così ho divorato questa avventura, come da bambina: trattenendo il fiato, leggendo ad orari impossibili, dicendomi: "ancora una pagina e poi basta, spengo la luce".
È un libro per ragazzi? Davvero? No, perché io non sono ragazza ormai da un po', eppure mi sono divertita così tanto a leggerlo!!! Siamo di fronte a un libro d'avventura strabiliante. Un incrocio fra L'Isola del tesoro, Stand by me e i Goonies. Vi è venuta voglia di leggerlo? Bene, perché è un libro perfetto per l'estate, una storia che lascia il segno e che sa di pomeriggi estivi quando gli amici sembravano essere per sempre, quando tutto sembrava possibile e il mondo era nelle nostre mani! Una vera ventata d'aria fresca. E Signor Morosinotto, ora che ci siamo conosciuti, voglio leggere altri suoi libri!!!
con questo libro Morosinotto è tornato alle atmosfere del Rinomato Catalogo: coinvolgente ed appassionante, ben scritto, sembra davvero di correre e vivere le avventure per le strade di New York insieme ai protagonisti. bellissimo il finale!
Quatto o cinque stelle? L’oggetto-libro è più che accattivante; le illustrazioni splendide. A ogni capitolo succede qualcosa (di bello, di brutto o di bruttissimo) e anche l’ambientazione cattura continuamente l’attenzione sia per l’originalità dei contesti sia per la scrittura “cinematografica”. I protagonisti (buoni e multicolore) sono molto simpatici, quelli cattivi odiosi; c’è l’”io” e c’è il “noi”, così come il presente, il passato e il futuro. Per lo più gli adulti, anche con le loro fragilità, si salvano. Il finale, amaro e moraleggiante allo stesso tempo, riesce a non essere scontato perché lascia aperto il dubbio: io cosa avrei fatto al loro posto? I temi affrontati sono tanti e tutti pertinenti, ricerca del tesoro a parte. Ma per tutto il tempo ho continuato a pensare: 10 o 12 anni? In effetti alcune timide allusioni sessuali o, più nette, le scene di violenza sono concepite per lettori più grandi. L’orrore della schiavitù, degli esseri umani ridotti a oggetti, è rappresentato/raccontato in modo crudo e davvero efficace: commuove e scandalizza. Ma il meccanismo narrativo e, soprattutto, la caratterizzazione dei protagonisti sono abbastanza semplificati e la verosimiglianza si accompagna spesso al suo opposto… 10 o 12 anni? So che la questione non sussiste: l’indicazione dell’età è puramente convenzionale e, soprattutto, che l’adolescenza (preadolescenza) è di per sé un affascinante miscuglio, ma... Come lettrice continuo a preferire narrazioni più brevi e più controllate per quanto riguarda lo stile, il gioco voce narrante/focalizzazioni, l’approfondimento psicologico, le tematizzazioni, ma il punto di forza di questo notevole romanzo è nella varietà dei registri e degli stimoli: ci sono il piacere dell’avventura ma anche dell’intelligenza e della fantasia, il bello e il brutto della vita, una cornice rassicurante (anche educativa) insieme al divertimento per la pura affabulazione e la trasgressione. Un po’ 10, un po’ 12 e un po’ 14 anni, insomma. Un ultimo dubbio: sbaglio di molto a ipotizzare qualche passaggio a più mani?
Il leggendario tesoro di Hall Gate è un interessante libro di narrativa per ragazzi. Ci sono tanti buoni ingredienti: un affiatato gruppo di amici, una caccia al tesoro, un mistero da svelare, cattivi da cui fuggire, i primi batticuori…Ci sono poi riferimenti a tematiche importanti, come per esempio il bullismo, l’immigrazione, il razzismo, la mafia, trattati in modo equilibrato e senza appesantire la narrazione. Anche il contesto storico - la New York degli anni ‘20 - è ben tratteggiato e molto coinvolgente è la storia nella storia ambientata all’epoca della Guerra d’indipendenza americana. Il romanzo è piuttosto lungo ma i capitoli sono brevi e questo permette di gestire la lettura con facilità, aiutando al tempo stesso i più giovani a imparare ad approcciarsi a testi di un certo spessore, fatto che spetto li spaventa.
“Ecco, io ci ho pensato tanto, sai? A volte succede di fare errori. Di finire nei guai. Che ti sembra di essere in un vicolo cieco ed è buio e non sai più che fare. Però se ti impegni e ce la metti tutta lì a volte da quel vicolo puoi anche uscire, e magari scopri che dall’altra parte c’è una cosa bella.”
Morosinotto si conferma un grande autore di narrativa per ragazzi. Storia molto avvincente, protagonisti nei quali ciascuno si può riconoscere, temi affrontati molto attuali e mai banali. Non per ultimo, i temi e le dicotomie povertà-ricchezza e giustizia-ingiustizia. Meraviglioso.
Un libro meraviglioso, che mi ha rapito, emozionato e trasportato via, in un altro luogo e in un altro tempo. Intrigante la storia, magnifici i protagonisti. Tutti dovrebbero conoscerea storia degli scarafaggi
In teoria avrei comprato questo libro per mio figlio, ma poi… una pagina tira l’altra e me lo sono finito. Davvero un bel libro, appassionante e ben scritto.
Dopo Il rinomato catalogo Walker & Dawn non potevo non immergermi in questa nuova storia, Il leggendario tesoro di Hell Gate. Una lettura destinata a un pubblico adolescenziale, è vero, ma in fondo — nonostante i miei quarantatré anni si facciano sentire — non ho mai smesso di sognare con gli occhi di un bambino. Ma veniamo al mio pensiero.
Siamo a New York, negli anni Venti del Novecento, dove un gruppo di giovani amici — Mario, Amy, Lucy, Tommy e Rico — soprannominati gli “Scarafaggi”, scopre il cadavere di un uomo sotto un ponte ferroviario. L’uomo custodisce in un calzino una scatola di fiammiferi. La curiosità spinge il gruppo a indagare, conducendoli fino al novembre del 1780, quando la fregata britannica HMS Hussar affondò nelle acque insidiose dell’Hell Gate, lo stretto più pericoloso dell’East River, trascinando con sé un misterioso tesoro nascosto nella stiva. La leggenda di quel naufragio, mai del tutto dimenticata, continua a riecheggiare tra i vicoli della città. La gang decide così di mettersi sulle sue tracce, seguendo indizi e misteri e finendo più volte nei guai… rischiando persino la vita.
Terza esperienza con la penna di Davide Morosinotto, che ancora una volta conferma la sua maestria: le sue idee, quando prendono forma, sanno catturare e sorprendere. La scrittura è semplice ma diretta, e ribadisce ciò che avevo già pensato nei precedenti romanzi: ritmo serrato che imprigiona pagina dopo pagina e un intreccio che non lascia scampo fino ai ringraziamenti finali.
La scelta di narrare la storia su due piani temporali — presente e passato — è originale e perfettamente costruita: il primo ti cattura, il secondo ti travolge. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e lasciano il segno; ognuno, almeno per me, è stato in grado di toccare corde diverse, offrendo sfumature emotive che arricchiscono la storia senza appesantirla. I capitoli brevi rendono la lettura scorrevole e ben gestibile, mentre le illustrazioni che accompagnano ogni sezione aumentano l’immersione e donano movimento alla narrazione.
Ma questa storia non è solo una classica avventura alla caccia al tesoro: è molto di più. Morosinotto affronta temi importanti — il bullismo, l’immigrazione, il razzismo, la mafia — con un equilibrio delicato che non sovrasta mai la trama, ma la arricchisce e la rende più profonda, offrendo spunti di riflessione anche ai lettori più adulti.
Per concludere, Il leggendario tesoro di Hell Gate è una lettura avvincente, curata e ricca di emozioni. Un romanzo che sa divertire, coinvolgere e allo stesso tempo far pensare. Ancora una volta, Morosinotto si conferma una garanzia per chi ama le storie d’avventura capaci di parlare a tutte le età.
Negli anni Venti del Novecento, a New York, gli “scarafaggi” sono un gruppo di ragazzini costituito da Mario, Amy, Lucy, Tommy e Rico. Un giorno scoprono un cadavere in riva al fiume e una scatola di fiammiferi al suo fianco, collegata strettamente al tesoro di Hell Gate, mai rinvenuto. I cinque ragazzini decidono così di mettersi sulle sue tracce, seguendo indizi e misteri e mettendosi più volte nei guai, rischiando anche la vita.
“Poi, ripensando a quello che aveva detto Beth all’ingresso, scosse la testa. «“Una biblioteca non è posto per ragazzini”… Che assurdità. Un posto con dentro tutte le storie del mondo. Ma dove altro dovrebbero stare, secondo lei, dei ragazzini?”
Nel 1780, invece, Bill Swan permette di comprendere che cosa sia effettivamente accaduto al tesoro e chi fosse coinvolto nella sparizione.
Ritengo che i libri di Morosinotto non possano essere catalogati esclusivamente come “romanzi per ragazzi” perché sono ben scritti e con intrecci precisi e intriganti ed è un peccato perderne la lettura. Per chi è sulla quarantina, come me, il racconto ha il sapore dei Goonies, ma anche del classico “L’isola del tesoro”, e pagina dopo pagina mi sono divertita, emozionata, spaventata, intristita e commossa. I cinque amici sono diventati anche amici miei, facendomi ringiovanire di oltre venticinque anni, e mi sono sentita coinvolta nella loro caccia al tesoro contro il tempo. L’ambientazione è stata curata nei minimi dettagl, così come la caratterizzazione dei personaggi e delle loro famiglie, e del quartiere di East Harlem, dove vivono.
La parte conclusiva è commovente, ho apprezzato la scelta fatta dai protagonisti e l’attenzione data al tema dell’amicizia nonostante le differenze che sono rispettate e condivise, sottolineandone la ricchezza e la peculiarità.
“A volte succede di fare errori. Di finire nei guai. Che ti sembra di essere in un vicolo cieco ed è buio e non sai più che fare. Però se ti impegni e ce la metti tutta poi a volte da quel vicolo puoi anche uscire, e magari scopri che dall’altra parte c’è una cosa bella.”
Un romanzo d’avventura straordinario, per grandi e ragazzini a partire dagli 11 anni. La copertina, davvero originale, impreziosisce il contenuto.
Morosinotto è una garanzia per una lettura di qualità e consiglio questo romanzo, ma anche i precedenti, per un perfetto regalo di Natale!
Fin dall’annuncio dell’uscita del nuovo romanzo di Morosinotto lo sapevo che mi sarebbe piaciuto, che l’avrei amato. Questo è il Morosinotto che piace a me… quello alla Mark Twain… anche se in realtà l’inizio del libro è più Stephen King che Mark Twain, nel senso che fin dalle primissime righe rievoca Stand By Me, il bellissimo racconto del Re (poi diventato un altrettanto bellissimo film): cinque giovani amici camminano lungo la ferrovia per andare a vedere un cadavere… naturalmente i cinque sono emarginati e bullizzati (etichettati da tutti come gli Scarafaggi).
Ma questo è solo l’inizio, poi la vicenda si trasforma in una caccia a un tesoro affondato degna di Robert Louis Stevenson in cui i pirati delle navi a vela lasciano il posto a una minaccia più realistica, quella della mafia italo-americana, perfettamente inserita nell'ambientazione della New York degli anni '20.
Scritto meravigliosamente bene… un grande omaggio alla letteratura classica per ragazzi, pur mantenendo uno stile contemporaneo e incisivo, che ti tiene attaccato fino all’ultima riga facendoti identificare per forza con uno dei quattro ragazzini (tanto diversi tra loro quanto amici inseparabili).
Come ne Il rinomato catalogo Walker & Dawn, anche qui le illustrazioni che accompagnano la vicenda riguardano, di capitolo in capitolo, tutta una serie di documenti al centro della storia (un diario, una mappa, documenti di identità e carte personali dei vari personaggi coinvolti, etc) che rendono la lettura più immersiva e interattiva.
Oltre alla trama avventurosa ci sono … Il bullismo e l'emarginazione affrontati con sensibilità. L'immigrazione è un altro tema cruciale, esplorato attraverso le storie personali dei protagonisti e delle loro famiglie, che lottano per trovare il loro posto in una nuova nazione.
Ma al centro di tutto c'è la celebrazione dell'amicizia, della lealtà e, in un omaggio sottile ma potente, dell'amore per i libri
Non ho mai ingranato, con questo audiolibro: all'inizio mi distraevo di continuo, a metà guardavo la percentuale a ogni più sospinto sperando di aver fatto grossi balzi in avanti, alla fine ho dato un'accelerata per levarmelo di torno. I giovani protagonisti sono tutti troppo stereotipati, non c'è approfondimento ma solo gesti e sentimenti troppo prevedibili; anche la vicenda in sé, slittando avanti e indietro ogni capitolo, stenta a decollare. Il finale è inverosimile e balordo, per tutta la pseudo-anticipazione della ricerca, e oltre non vado. Mi dispiace dirlo ma per me è stata una delusione, peccato perché tutti gli altri titoli di questo autore mi erano piaciuti.
Innanzitutto lavoro di grafica eccezionale, a partire dalla copertina e dalla sua custodia. Bellissimo! Ambientazione a New York fantastica. Trama avventurosa, avvincente, dall'inizio alla fine. I protagonisti sono tutti ben delineati, entrano nel cuore, strappano qualche risata, commuovono. In poche parole un bellissimo libro da consigliare a tutti i ragazzi dagli 11/12 anni che cercano un libro d'avventura che li tenga incollati alle pagine.
Quattro stelle, perché è quasi bello quanto il Catalogo. Quasi. Ho voluto bene a tutti i personaggi, di cui ho seguito le (dis)avventure come se fossero fratellini miei. Sulla scrittura e sull'incredibile capacità di Morosinotto di "farsi bambino" e di scrivere protagonisti vivi, autentici e mai leziosi o stereotipati non mi pronuncio nemmeno, perché è stato già detto tutto. Semplicemente una garanzia. Bello anche il messaggio finale: ah, se il mondo fosse davvero governato dai ragazzini...
un libro bellissimo, avvincente, mai banale dove passato e passato a New York si incontrano e si intrecciano alla ricerca del "leggendario tesoro" adoro Morosinotto perché riesce a tenermi incollata ad un libro di avventura per ragazzi, a farmi tornare ragazzina e a perdermi anch'io tra i protagonisti
- grande davideeeee - mi mancava una bella avventura scritta per il verso - tematiche importanti affrontate in modo da non appesantire la lettura e da non rendere tutto il solito mappazzone - ottimo finale
Medie. Avventura multietnica ambientata a New York negli anni 20/30 con rimandi al periodo della schiavitú. Bella caccia al tesoro. Non è il catalogo..